Libri cittadino

Libri su cittadino, con la parola cittadino

Confessioni di un Italiano (pagina 93)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Bene, Carlino! Avete mai pensato che voi non siete solamente uomo, ma sibbene ancora cittadino, e cristiano? Questa domanda fattami dal padre con piglio grave e solenne mi conturbò tutto: quello che volesse dire e cosa importasse l'essere cittadino, io nol sapeva affatto; quanto all'essere cristiano, io non avrei messo punto in dubbio che lo fossi, perché nella dottrina mi avevano avvezzato a rispondere di sì ... — In quanto alla vostra qualità di cittadino le condizioni sono consimili ... La patria, figliuol mio, è la religione del cittadino, le leggi sono il suo credo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 116)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli sacrificava la sua vita al bene dei popoli; chi non si sarebbe sacrificato per lui? — Cosa volete, cittadino? — mi diss'egli ricisamente, fregandosi le labbra col pizzo dello sciugatoio ... — Cittadino generale — risposi con un inchino lievissimo per non offendere la sua repubblicana modestia — le cose di cui vengo a parlarvi sono della massima importanza e della maggior delicatezza ... — Cittadino generale, capisco anch'io che la fama bugiarda può aver impedito la cordialità dei primi accoglimenti; ma vi è una maniera di smentir questa fama, mi pare, e se con un esempio luminoso di giustizia ... — Ma, cittadino generale, io non parlo di rifiutarmi a nessun utile sacrifizio per la causa della libertà ... — Ve lo ripeto, cittadino; chi ha esacerbato l'animo de' miei soldati? chi ha volto contro di essi il talento dei preti di campagna e dei contadini? ... — L'esempio, cittadino, i miei bersaglieri lo daranno sul campo di battaglia ... Così il male sarà volto in bene, e la causa del popolo si sarà avvantaggiata degli stessi delitti che la deturparono! — Cittadino generale, vi prego di osservare ... — Basta, cittadino: ho osservato tutto ... Quel cittadino Bonaparte mi pareva un po' aspro un po' sordo un po' anche senza cuore, ma lo scusai pensando che il suo mestiere lo voleva pel momento così ...
Confessioni di un Italiano (pagina 125)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Allora meglio che un letterato egli era il più strano e comico esemplare di cittadino che si potesse vedere; un vero orsacchiotto repubblicano ringhioso e intrattabile; un modello di virtù civica che volentieri si sarebbe esposto all'ammirazione universale; ma ammirava sé sinceramente come poi disprezzò gli altri, e quel gran principio dell'eguaglianza lo aveva preso sul serio, tantoché avrebbe scritto a tu per tu una lettera di consiglio all'Imperator delle Russie e si sarebbe stizzito che le imperiali orecchie non lo ascoltassero ... — Egli mi avea viso di traditore! — Bravo cittadino Spada! — riprese Lucilio — soltanto egli crederà di esser niente più che un buon servitore del proprio paese, un ministro accorto e fortunato ... — Noi rispettiamo le tue parole, cittadino Vianello, ma sentiamo i nostri polsi intolleranti di schiavitù, e ci ridiamo di Villetard e di chi sta sopra di lui, come ci ridiamo di San Marco, degli Schiavoni, e del procurator Pesaro! Lucilio stornò la mente da tali considerazioni forse troppo tristi o tardive per lui, e si volse a me con un fare quasi paterno ... — Cittadino Altoviti — egli disse — vostro padre si è adoperato moltissimo a vantaggio della libertà; gli si deve una ricompensa ch'egli vuol cedere a noi ...