Libri cinquecento

Libri su cinquecento, con la parola cinquecento

Decameron (pagina 155)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” E fattasi venire una borsa dove erano quegli medesimi che esso portati l'avea, gliele pose in mano e disse: “Annovera se son cinquecento ... ” Salabaetto non fu mai sì lieto, e annoveratigli e trovatigli cinquecento e ripostigli, disse: “Madonna, io conosco che voi dite vero, ma voi n'avete fatto assai: e dicovi che per questo e per l'amore che io vi porto voi non ne vorreste da me per niun vostro bisogno quella quantità che io potessi fare, che io non ve ne servissi; e come io ci sarò acconcio voi ne potrete essere alla pruova ... Egli, poi che una buona pezza s'ebbe fatto pregare, disse: “Io son diserto per ciò che il legno, sopra il quale è la mercatantia che io aspettava, è stato preso da' corsari di Monaco e riscattasi diecemilia fiorin d'oro, de' quali ne tocca a pagare a me mille, e io non ho un denaio, per ciò che li cinquecento che mi rendeste incontanente mandai a Napoli a investire in tele per far venir qui ... È il vero che egli ci è alcuna persona il quale l'altrieri mi servì de' cinquecento che mi mancavano, ma grossa usura ne vuole, ché egli non ne vuol meno che a ragione di trenta per centinaio; se da questa cotal persona tu gli volessi, converrebbesi far sicuro di buon pegno, e io per me sono acconcia d'impegnar per te tutte queste robe e la persona per tanto quanto egli ci vorrà sù prestare, per poterti servire: ma del rimanente come il sicurerai tu?” Conobbe Salabaetto la cagione che movea costei a fargli questo servigio e accorsesi che di lei dovevano essere i denari prestati; il che piacendogli, prima la ringraziò, e appresso disse che già per pregio ingordo non lascerebbe, strignendolo il bisogno; e poi disse che egli il sicurerebbe della mercatantia la quale aveva in dogana, faccendola scrivere in colui che i denar gli prestasse, ma che egli voleva guardare la chiave de' magazzini, sì per potere mostrare la sua mercatantia se richesta gli fosse e sì acciò che niuna cosa gli potesse essere tocca o tramutata o scambiata ... Di che Iancofiore tenendosi scornata, lungamente pianse i cinquecento renduti e troppo più i mille prestati, spesse volte dicendo: “Chi ha a far con tosco, non vuole esser losco ...