Libri cena
Libri su cena, con la parola cena
Decameron (pagina 26)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Essendo stati i ragionamenti lunghi e il caldo grande, ella fece venire greco e confetti e fé dar bere a Andreuccio; il quale dopo questo partir volendosi, per ciò che ora di cena era, in niuna guisa il sostenne, ma sembiante fatto di forte turbarsi abbracciandol disse: “Ahi lassa me, ché assai chiaro conosco come io ti sia poco cara! Che è a pensare che tu sii con una tua sorella mai più da te non veduta, e in casa sua, dove, qui venendo, smontato esser dovresti, e vogli di quella uscire per andare a cenare all'albergo? Di vero tu cenerai con esso meco: e perché mio marito non ci sia, di che forte mi grava, io ti saprò bene secondo donna fare un poco d'onore ... ” Alla quale Andreuccio, non sappiendo altro che rispondersi, disse: “Io v'ho cara quanto sorella si dee avere, ma se io non ne vado, io sarò tutta sera aspettato a cena e farò villania ... Ella allora fé vista di mandare a dire all'albergo che egli non fosse atteso a cena; e poi, dopo molti altri ragionamenti, postisi a cena e splendidamente di più vivande serviti, astutamente quella menò per lunga infino alla notte obscura; e essendo da tavola levati e Andreuccio partir volendosi, ella disse che ciò in niuna guisa sofferrebbe, per ciò che Napoli non era terra da andarvi per entro di notte, e massimamente un forestiere; e che come che egli a cena non fosse atteso aveva mandato a dire, così aveva dello albergo fatto il somigliante ... Furono adunque dopo cena i ragionamenti molti e lunghi non senza cagione tenuti; e essendo della notte una parte passata, ella, lasciato Andreuccio a dormire nella sua camera con un piccol fanciullo che gli mostrasse se egli volesse nulla, con le sue femine in un'altra camera se n'andò ...
|
Decameron (pagina 107)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Pietro, che maggior voglia aveva di mangiare che di dormire, domandava pure se da cena cosa alcuna vi fosse, a cui la donna rispondeva: “Sì da cena ci ha! noi siamo molto usate di far da cena, quando tu non ci se'! Sì, che io sono la moglie d'Ercolano! Deh, ché non vai dormi per istasera? quanto farai meglio!” Avvenne che, essendo la sera certi lavoratori di Pietro venuti con certe cose dalla villa e avendo messi gli asini loro, senza dar lor bere, in una stalletta la quale allato alla loggetta era, l'un degli asini, che grandissima sete avea, tratto il capo del capestro era uscito della stalla e ogni cosa andava fiutando se forse trovasse dell'acqua; e così andando s'avenne per mei la cesta sotto la quale era il giovinetto ... ” Pietro s'avide che le parole non eran per venir meno in tutta notte; per che, come colui che poco di lei curava, disse: “Or non più, donna: di questo ti contenterò io bene; farai tu gran cortesia di fare che noi abbiamo da cena qualche cosa, ché mi pare che questo garzone altressì, ben com'io, non abbia ancor cenato ... ” La donna levata sù, udendo il marito contento, prestamente fatta rimetter la tavola, fece venir la cena la quale apparecchiata avea, e insieme col suo cattivo marito e col giovane lietamente cenò ... Dopo la cena quello che Pietro si divisasse a sodisfacimento di tutti e tre m'è uscito di mente; so io ben cotanto, che la mattina vegnente infino in su la Piazza fu il giovane, non assai certo qual più stato si fosse la notte o moglie o marito, accompagnato ... – Questo fu commendato molto da tutti: per la qual cosa la reina levatasi in piè loro tutti infino all'ora della cena licenziò ... Ma essendo già di cantar le cicale ristate, fatto ogn'uom richiamare, a cena andarono; la quale con lieta festa fornita, a cantare e a sonare tutti si diedero ...
|
Fermo e Lucia (pagina 26)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... L'ostiere stava aspettando gli ordini dei sopravvenuti, Fermo lo fece venire con sè in una stanza vicina; e comandò da cena ... » Fermo non ne potè cavar altro: la cena fu servita, ma l'umore diverso dei convitati fe' sì ch'ella non fosse molto lieta ... » La cena divenne somigliante ad un pranzo diplomatico; e ci crediamo dispensati dal farne la descrizione ... Terminata la cena dovettero i tre compagni passare un'altra volta dinanzi a quelle facce sconosciute, le quali tutte si rivolsero a Fermo come la prima volta ...
|
|