Libri cavaliero
Libri su cavaliero, con la parola cavaliero
Rinaldo (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)
... 27 Avea di Carlo al signoril cospetto vantando fatto un giuramento altero, quando da lui coi frati insieme eletto al degno grado fu di cavaliero, di spada non oprar, quantunque astretto ne fosse da periglio orrendo e fiero, s'in guerra pria non lo toglieva a forza a guerrier di gran fama e di gran forza ... 36 — Fugga chi fuggir vuol, ché cavaliero non dee più che la lancia oprar lo sprone; e quanto è più il periglio orrendo e fiero, più francamente il forte a lui s'oppone; ed io già stabilito ho nel pensiero di far del mio valor qui paragone; e se ben fussi ov'è più ardente il polo, qui ratto ne verrei per questo solo ... — 37 Allor l'antico vecchio a lui rivolto, in voci tai l'accorta lingua sciolse: — Con gran diletto, o cavaliero, ascolto il grande ardir ch'in te Natura accolse; né vidi uom mai più dal timor disciolto, da poi che 'l mio parlar non ti distolse da l'alta impresa, né tue brame estinse, ma loro infiammò più, te più sospinse ... 42 Sotto tai leggi allor quel buon destriero fu dal mago gentil quivi incantato, che non potesse mai da cavaliero per ingegno o per forza esser domato, se dal sangue colui reale altero d'Amadigi non fusse al mondo nato, e s'in valor ancor no 'l superasse, o pari almeno in arme a lui n'andasse ...
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Rinaldo (pagina 32)
di Torquato Tasso (estratti)
... 2 Ma 'l superbo Grifon, che difendea per amor di Clarice a tutti il varco, sentendo ciò ch'altri in su' onor dicea, contra gli andò quanto trarebbe un arco; e perché nel pensier prefisso avea di far tosto di lui Baiardo scarco, gridò: — Giura, guerrier, ch'a la mia dama cede in beltà qual ha più pregio e fama! — 3 Grifon già per amor avea servito gran tempo inanzi d'Olivier la suora, ma 'l foco suo negletto ed ischernito fu da l'altera giovinetta ognora; onde per longa prova al fin chiarito, ch'accôr tentava in rete il vento e l'ora, stolto! a servir Clarice egli avea preso, né potea ciò Rinaldo avere inteso; 4 onde rispose: — Vil timor non deve giamai la lingua altrui torcer dal vero, né periglio o fatica, ancorché greve si convien d'ischivare a cavaliero ... 88 Tosto fu conosciuto il cavaliero al discoprir del volto e del crin d'oro, e chiare voci di letizia diero con replicato suon l'amico coro, ché già del suo valore il grido altero era giunto a l'orecchie a tutti loro ... 90 Lasciato il padre il cavaliero invitto, de' suoi regi a bacciar se 'n va la mano; quei, mostrando l'amor nel volto scritto, l'accoglion lieti e con sembiante umano ...
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