Libri cardinale
Libri su cardinale, con la parola cardinale
Fermo e Lucia (pagina 75)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... ! – Così il Conte solo, ma tutto armato uscì dal castello, scese l'erta e giunse nella via pubblica, la quale brulicava di viandanti: la turba cresceva ad ogni istante: a misura che la fama del Cardinale arrivato si diffondeva di terra in terra, tutti accorrevano ... Giunto al villaggio, sulla piazzetta dov'era la Chiesa, e la casa del Parroco, trovò il Conte una turba dei già arrivati, che aspettavano il momento in cui il Cardinale entrasse nella Chiesa per celebrare gli uficj divini ... Il Conte affrontò uno di questi prudenti, in modo che non gli potesse sfuggire e gli chiese bruscamente come annojato che era di quel troppo rispetto, dove fosse il Cardinale Borromeo ... Egli, rivolto ad un prete gli disse che voleva parlare col Cardinale, e chiedeva di essergli tosto annunziato ... Il prete che era del paese, fu contento d'avere una commissione del Conte per allontanarsi da lui, e riferì l'imbasciata ad un altro prete del seguito del Cardinale ... Uomo fatto poi, cardinale, arcivescovo, sempre continuò in quella disciplina, di ...
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Fermo e Lucia (pagina 78)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... 1 Il Cardinale Federigo, secondo il suo costume in tutte le visite, stavasi in quell'ora ritirato in una stanza, dove dopo aver recitate le ore mattutine, impiegava quei momenti di ritaglio a studiare, aspettando che il popolo fosse ragunato nella Chiesa, per uscir poi a celebrarvi gli uficj divini, e le altre funzioni del suo ministero ... Entrò con un passo concitato ed inquieto il cappellano crocifero, e con una espressione di volto tra l'atterrito e il misterioso, disse al Cardinale: «Una strana visita, Monsignore illustrissimo ... » «Quale?» richiese il Cardinale con la sua solita placida compostezza ... » «Egli!» rispose il Cardinale: «è il benvenuto, fatelo tosto entrare ... » «E non è egli una buona ventura,» disse il Cardinale, «che ad un tal uomo venga voglia di presentarsi ad un vescovo?» «È un uomo capace di qualunque cosa», replicò il cappellano ... «E anche di mutar vita,» disse il Cardinale ... » «Ch'io lo rimandi?» rispose con una certa maraviglia severa il Cardinale ... Il cappellano aperse la portiera, ed introdusse il Conte; il Cardinale si alzò, gli si fece incontro, lo accolse con un volto sereno, e accennò con gli occhi al cappellano che partisse; ed egli partì ...
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Fermo e Lucia (pagina 79)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... s'inchinò bruscamente, e guardò il Cardinale, abbassò gli occhi, tornò ad alzargli in quel venerabile aspetto ... Stava egli dunque tacito, ed invitava il Conte a parlare con la serenità del volto, con un'aria di aspettazione amica, con quella espressione di benevolenza che fa animo agli irresoluti, e sforza talvolta i dispettosi a dire cose diverse da quelle che avevano pensate; ma il Conte stava sopra di sè, perchè era venuto ivi spinto piuttosto da una smania, da una inquietudine curiosa, che dal sentimento distinto di cose ch'egli volesse dire ed udire dal Cardinale ... » «E che?» disse il Cardinale come affettuosamente rimproverando: «Voi avete una buona nuova da darmi, e me la fate tanto sospirare?» «Una buona nuova! io! una buona nuova! ho l'inferno in cuore, e vi darò una buona nuova! Ah! ah! voi non vedete qua dentro ... » «Che Dio vi ha toccato il cuore, e vuol far di voi un altr'uomo;» rispose tranquillamente il Cardinale ... «Non vuole?» disse il Cardinale ... » Al fine di queste parole stese egli le braccia al collo del Conte, il quale dopo aver tentato di sottrarsi, dopo aver resistito un momento, cedette come strascinato da quell'impeto di carità, abbracciò egli pure il Cardinale, e abbandonò il suo burbero volto su le spalle di lui ...
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Fermo e Lucia (pagina 80)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Sciolti da quell'abbraccio, il Cardinale disse con un affetto ansioso al Conte: «parlate: parlate; apritemi il vostro cuore: ditemi i pensieri che più vi tormentano; quello che hanno di più amaro si perderà passando su le vostre labbra; il dolore che vi resterà sarà misto di giocondità, sarà una giocondità esso medesimo: non vi lasceranno altra puntura che il desiderio di riparare al già fatto ... Sapete voi di che paese sia questa poveretta?» Il Conte glielo disse; Federigo allora scosse il suo campanello; alla chiamata entrò con ansietà il cappellano, il quale in tutto quel tempo era stato come sui triboli, e veduta la faccia tramutata, umile, commossa del Conte, e su quella del Cardinale una commozione che pur traspariva da quella sua tranquilla compostezza; restò colla bocca aperta, girando gli occhi dall'uno all'altro; ma il Cardinale lo tolse tosto da quella contemplazione mezzo estatica e mezzo stordita dicendogli: «Fra i parrochi qui radunati vi sarebbe mai quello di ... «Lodato Dio!» disse il Cardinale: «chiamatelo, e con lui il curato di questa chiesa ... Ambedue i curati furono tosto introdotti nella stanza dove il Conte stava col Cardinale ... Il Cardinale, prese in disparte il curato di Chiuso, e dettogli brevemente di che si trattava, gli espose la sua intenzione di spedir tosto in lettiga una donna al castello a prender Lucia, affinchè questa alla prima nuova della liberazione si trovasse con una donna, il che sarebbe stato per quella poveretta una consolazione e una sicurezza, non meno che decenza per la cosa; e lo pregò di sceglier tosto fra le sue parrocchiane la donna più atta a questo uficio per saviezza, e la più pronta per carità ad assumerlo ... Il Cardinale si volse allora a Don Abbondio, e con volto lieto gli disse: «Una buona nuova per voi, Signor curato di ... «Or bene, rallegratevi,» disse il cardinale, «che Dio ce la restituisce: e questo signore» continuò (accennando il Conte) «è lo stromento di che Dio si serve per questa opera buona ...
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Fermo e Lucia (pagina 81)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Le parole del Cardinale potevano esser belle, ma in questo caso erano veramente perdute ... Pure componendosi al meglio che potè, fece egli un inchino al Cardinale per accennare che obbedirebbe, e un altro inchino al Conte accompagnato con un sorriso che voleva dire: – sono nelle vostre mani: abbiate misericordia: parcere subjectis – ... Il Cardinale, si trasse in un angolo della stanza col Conte che teneva per mano, e gli disse: «Vi par egli, amico, che la cosa vada bene così? Siete contento di queste disposizioni?» «E che?» rispose il Conte commosso e umiliato, «dopo aver tanto tempo fatto il male a modo mio, dovrei ora dubitare di lasciarmi governare nel ripararlo? e da Federigo Borromeo?» «Da Dio tutti e due,» rispose questi, «perchè siamo due poveretti ... Dato l'ordine, riprese la mano del Conte e s'avviò verso la porta della stanza; ma veduto passando il nostro Don Abbondio che stava tutto pensieroso e come ingrugnato, pensò il buon cardinale che quegli forse avesse avuto per male di vedere quel facinoroso così accarezzato e distinto, e sè negletto in un canto ... Il Cardinale si avviò ancora verso la portiera; quando fu presso l'ajutante di camera spalancò le imposte, e Federigo, traendo per mano il Conte che lo seguiva con gli occhi bassi e con la fronte umiliata, uscì nell'altra stanza dove il clero che lo accompagnava nella visita, e quello raccolto dalle parrocchie del contorno, stava ragunato aspettando ... Il Cardinale s'arrestò un momento poco al di là della soglia, abbracciò ancora il Conte, il quale non ebbe tempo di ritirarsi, e gli disse: «v'aspetto»; salutò della mano Don Abbondio, e mostrò di volersi avviare alla sacristia: parte del clero lo precedette, altri lo circondarono, alcuni gli tennero dietro, e la comitiva partì, giunse alla sacristia, dove il cardinale si vestì degli abiti solenni, ed uscì nella chiesa affollata a celebrare gli uficj divini ... Quando fu cantato il Vangelo, il Cardinale parlò dall'altare al popolo, come era suo costume ...
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Fermo e Lucia (pagina 86)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «È il cardinale arcivescovo,» rispose Don Abbondio, «un uomo di Dio, ma bisogna saperlo pigliare, perchè ... Don Abbondio pigliava fiato ad ogni passo; la conferenza che il Cardinale avrebbe con Lucia, gli dava un po' di briga per le cose che si dovevano rivangare di quel tale matrimonio: vedeva in lontano dei pericoli per parte di Don Rodrigo; ma il sentimento predominante era allora la gioja di uscire sano e salvo da quella spedizione ... Ma il Conte benchè lieto di ricondurre Lucia al Cardinale, era tuttavia troppo compreso da tanti sentimenti per prestarsi alla garrulità di Don Abbondio ... Giunsero a Chiuso che il Cardinale, il clero e il popolo erano ancora nella Chiesa ... Intanto Don Abbondio e il Conte entrarono nella casa del curato, e quivi si stettero ad aspettare il Cardinale ... «Dio sia lodato!» sclamò il cardinale: «e ve ne rimeriti entrambi ... «Bene, bene,» rispose il Cardinale, «io voglio cominciare a provare se posso farmi obbedire da voi,» e traendolo per la mano si avvicinò al buon curato di Chiuso, che se ne stava cheto fra gli altri, e gli disse, con aria sorridente: «Signor curato, voi siete tanto umile che sarebbe dabbenaggine il non far da padrone in casa vostra ...
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Fermo e Lucia (pagina 87)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... matrimonio col cardinale, quindi, se ne andò a casa ... Intanto la refezione fu pronta, e il cardinale si sedette a mensa, tenendosi presso da un lato il curato, dall'altro il Conte e poscia gli altri ecclesiastici del suo seguito in un ordine consueto ... Per altra parte, la borsa del curato era ordinariamente e tanto più in quell'anno, fornita a un di presso come quella d'un figlio scialacquatore che abbia il padre spilorcio: e l'aspetto poi della miseria universale era tanto terribile, e tanto presente ad ogni momento che un trattamento fastoso avrebbe fatto ribrezzo anche a chi non avesse avuta la carità delicata e profonda del Cardinale Federigo e del Curato di Chiuso ... Da tutti questi fatti venne di conseguenza che la tavola di quel giorno somigliò molto più alla tavola ordinaria del cardinale che a quella dei suoi famigliari ... Il Cardinale, benchè atterrato dalle fatiche e angustiato dalle cure continue, e dalla vista continua dei mali, pure aveva sentita in quel giorno una consolazione che traspariva nella sua faccia, e si diffondeva nei suoi discorsi, e passava nei suoi commensali ... Dopo la mensa usava il Cardinale nelle sue visite di prendere un breve riposo, e poi di continuare le faccende pastorali per le quali era venuto ... Del colloquio ivi tenutosi non v'è traccia nel nostro manoscritto, nè a dir vero noi ne facciamo carico all'autore, maravigliati come siamo ch'egli abbia potuto pescar qualche cosa di quel primo abboccamento; quando il Ripamonti stesso, un famigliare del Cardinale, e biografo di lui protesta che delle cose passate tra questo e il Conte nel secondo colloquio nulla ha trapelato ... «Che sia stato detto in quel colloquio, non è a nostra notizia; perchè, nè fra noi v'era chi fosse ardito d'inchiederne il Cardinale; nè mai quell'altro ne fece motto con chicchessia ... Certo dopo il colloquio, tanta e sì repentina fu la mutazione d'animo e di costumi di quell'uomo, che nessuno dubitò di attribuire il prodigio alla efficacia di quel colloquio; e tutta quella famiglia di scherani vide in quel fatto la mano del Cardinale, e lo colse in odio come colui che le aveva tolto il suo guadagno ... Staccatosi dal Cardinale egli si avviò solo, a piede, e disarmato com'era al castello, e fece la strada e l'entrata con quella sicurezza e fortezza d'animo che non aveva avuta nella spedizione del mattino: perchè egli non aveva ora una innocente da mettere in salvo: i pericoli se ve ne aveva, erano tutti per lui; e il disprezzo dei pericoli fatto già in lui un sentimento abituale, acquistava allora una nuova forza, una nuova ragione dai suoi nuovi pensieri ... Ma egli aveva sentito con persuasione (e probabilmente fu questo uno dei capi che egli discusse in quel colloquio col Cardinale), aveva sentito che le ingiustizie passate non potevano rendergli necessarie nuove ingiustizie, che egli doveva assicurare la propria vita solo perchè questo era un dovere, e che era un dovere soltanto fin dove per adempirlo, non si dovesse ...
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Fermo e Lucia (pagina 90)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma il Cardinale che disegnava di riparlare altra volta con Lucia e non voleva in quel giorno così burrascoso per lei tenerla più a lungo, chiamò a sè le due donne presenti e lontane; e disse a ciascuna ciò che era più opportuno: ringraziò di nuovo la buona donna, consolò Agnese, e l'animò ad ammirare la provvidenza che dopo d'averle dato tanti timori per la figlia, l'aveva liberata con modi inaspettati, e l'aveva fatta conoscere ad uno che aveva il dovere, e qualche mezzo per proteggerla ... » «Come? di che curato?» domandò il Cardinale ... Il Cardinale domandò una spiegazione, e Agnese spiattellò tutta la storia del matrimonio, senza far motto del clandestino ... La buona donna fu contentissima, il Cardinale la ringraziò; e pensò a darle qualche segno di ricompensa; e veduto dal suo abito e dal contegno che un dono di moneta l'avrebbe umiliata, prese da un picciolo scrigno un libretto di orazioni ben ornato, e un rosario prezioso, e la pregò di ritenere queste memorie della sua riconoscenza ... Ma pei parrocchiani di Don Abbondio, l'interesse era ancor più grande che per gli altri; per essi la povera giovane era Lucia, quella Lucia che avevano veduta fra loro modesta, bella, irreprensibile, allegra, che avevano pianta sommessamente smarrita, della quale si sussurravano mille notizie diverse, e tutte lagrimevoli, e della quale ora i suoi vicini potevano dire: «l'abbiamo veduta noi oggi con Agnese andare dal Cardinale che le voleva parlare in persona» ...
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Fermo e Lucia (pagina 91)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... L'iniquità era conosciuta, e perdendo un protettore terribile, aveva acquistato un nemico pur terribile: un Cardinale, un santo, un nobile, uno che aveva mezzi di persuasione, di forza, di autorità, di aderenze ... Quella poi che rinforzava l'effetto di tutte queste considerazioni, era la notizia sparsa che il Cardinale veniva a visitare anche quella parrocchia, che si fermerebbe qualche tempo nei contorni, che ci sarebbe folla d'uomini condotti dallo stesso sentimento pio, avverso alla ingiustizia ... E già si diceva che il castellano di Lecco, quello Spagnuolo di cui il podestà aveva tanta stima, si disponeva ad incontrare il Cardinale, in gran pompa, coi suoi soldati: tutta la forza, tutto lo splendore era per la pietà e per la giustizia ... D'altra parte, come condursi col Cardinale? Tutti i signori del contorno sarebbero andati a visitarlo, ed egli rimanersi solo a casa? Che direbbe lo Zio del consiglio segreto? Andare dinanzi al Cardinale, egli? gran Dio! Ordinò dunque che tutto si apparecchiasse pel ritorno in città, e al più presto ... Dopo i primi passi Don Rodrigo vide coi suoi occhi, la via piena di viandanti che andavano in folla a Maggianico, altri per vedere il Cardinale, per assistere alla solennità: giovani, vecchi, benestanti, e poveri in quantità che sapevano di non tornare con le mani vuote ... Il Conte del Sagrato era venuto quivi di buon mattino con la folla, e dopo il Cardinale era egli il personaggio che traeva a sè tutti gli sguardi ... Questi discorsi furono riferiti al Cardinale, che fu lieto assai della partenza di Don Rodrigo; e si fermò sempre più nel disegno di far tornare Lucia alla sua casa per avvisare poi ivi ai mezzi di porla per sempre in sicuro ... Dopo due, tre o quattro giorni spesi dal Cardinale nella visita di altrettante Chiese (questa indeterminazione è nel manoscritto); venne la volta di Don Abbondio; il quale non dico che desiderasse questa visita; ma se l'aspettava ... Quando si seppe che sul vespro di quel giorno il Cardinale arriverebbe al paese, coloro che erano rimasti a casa (giacchè una gran parte del popolo andava quotidianamente dov'egli si trovava) si suscitarono e ragunati si mossero per andargli incontro ... Non erano ancora molto distanti dal paese quando si cominciò a vedere l'altra folla che veniva, e a distinguere la lettiga e il corteggio a cavallo; l'incontro e l'accompagnamento si avvicinarono, i due romori si mischiarono, le due turbe si trasfusero in una, e nel mezzo si trovò la lettiga ferma del Cardinale, e Don Abbondio allo sportello a fare il suo complimento ...
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Fermo e Lucia (pagina 92)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quindi non aveva ancora una opinione in mente su questo fatto, e sincero com'era, non lasciava trasparire nessuna opinione: a segno che Don Abbondio non vedendo negli atti e nel volto di lui nulla che indicasse malcontento o sospetto, tenne per fermo che il Cardinale non sapesse nulla, e ne fu molto consolato ... Il corteggio raddoppiato andò verso la Chiesa, e quivi il Cardinale entrato come potè tra i plausi e gli urti, e pregato alquanto, cominciò le sue funzioni da un breve discorso ch'era uso di fare al popolo sulla visita ch'egli stava per intraprendere, e quindi si ritirò nella casa del Curato ... Questa amorevole persecuzione, ormai antica, aveva cominciato per lui dai primi giorni del suo episcopato: poichè, quando egli fece il suo ingresso nel Duomo di Milano (che, a dirla senza vanità, è un ampio edificio) egli fu talmente compresso che molti nobili che lo circondavano trassero le spade per allontanare la folla; tanto v'era allora d'incomposto anche nella riverenza e nella protezione; e malgrado questa minaccia, forse invece d'un vescovo santo, sarebbe rimasta in duomo una reliquia, se due preti tarchiati e giovani non avessero tolto da quella stretta il Cardinale, e sollevatolo sulle loro braccia non l'avessero portato in salvo fino all'altare ... Ma se le accoglienze dei paesani di Lucia al Cardinale non poterono essere più clamorose nè più calde che le altre, avevano però una espressione di una riconoscenza speciale, che Federigo potè distinguere: anzi egli intese più d'una volta nelle benedizioni che gli erano date, unito al suo nome suonare quello di Lucia ... Ritiratosi pertanto come abbiam detto nella casa di Don Abbondio, il Cardinale s'informò da lui e da qualche altro prete su lo stato delle cose per rapporto a Lucia, e potè esser certo che ogni pericolo era cessato per lei, giacchè il suon gran nimico, e gli scherani di questo se n'erano iti con la coda tra le gambe, e quand'anche fossero stati sfrontati a segno di rimanere, i difensori di Lucia sarebbero stati dieci volte in numero più del bisogno ... All'indomani alzatosi al solito di buon mattino, attese il Cardinale alle consuete operazioni, s'intrattenne alquanto col Conte del Sagrato, il quale non aveva mancato di venire a quella stazione della visita, come negli altri giorni; poscia andò nella Chiesa come era uso ... Pensava però che Don Rodrigo sarebbe tornato, e rimasto, e che il Cardinale non avrebbe potuto sempre aver l'occhio sopra di lei per difenderla; e da questo pensiero deduceva la necessità di trovare qualche dimora più sicura, e sperava che il Cardinale stesso ne avrebbe tolto l'incarico ...
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Fermo e Lucia (pagina 93)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia con queste due ingiunzioni l'una delle quali era ineseguibile, e l'altra poteva dipendere dalle domande che il Cardinale le avrebbe fatte, s'incamminò, tutta pensierosa e agitata, con le due donne alla casa del curato ... Agnese, udendo questo cominciò a far certi visacci a Lucia cercando di non lasciarli scorgere al Cardinale (cosa non molto facile), e questi visacci volevano dire: – rispondi: «niente, abbiamo aspettato con pazienza» ... » cominciava Agnese, ma il Cardinale le diede un'occhiata la quale significava ch'egli sperava la verità più da Lucia che da lei, onde Agnese ammutì; e Lucia singhiozzando rispose: «Fermo, povero giovane non è qui: s'è trovato in quei garbugli di Milano, e ha dovuto fuggire; ma son certa ch'egli non ha fatto male, perchè era un giovane di timor di Dio ... » «Ma che ha fatto in quel giorno?» chiese ancora il Cardinale: «quale è la sua colpa?» «Non ne sappiamo di più,» rispose Lucia ... Il Cardinale giacchè altri non v'era a cui domandare, si volse ad Agnese la quale rianimata disse: «Se volessi, potrei inventare una storia per contentare Vossignoria illustrissima, ma sono incapace d'ingannare una gran persona come Ella è; e non sappiamo proprio niente di più ... » «Dio buono!» disse il Cardinale: «insidie, colpe, sciagure, incertezze, ecco il mondo dei grandi e dei piccioli ... Fece poscia venire a sè il curato, il quale, inchinandosi al Cardinale gli guardò in faccia per vedere se v'era scritto il matrimonio, ma non potè rilevar nulla ... » «Come?» disse il Cardinale con volto serio e dignitoso: «non sentite che voi siete ora qui per render conto al vostro superiore? e che avendo tralasciato, negato di fare ciò che nella via ordinaria, era il vostro dovere, avete a dirne una buona ragione, o a confessarvi colpevole?» Queste parole fecero tosto rientrare in sè Don Abbondio ... » «Dite sicuramente,» replicò il Cardinale, «io desidero di trovarvi senza colpa ...
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Fermo e Lucia (pagina 94)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «La pelle! la pelle! non è una ragione bastante?» Il Cardinale, alzando gli occhi in faccia a Don Abbondio disse con una indegnazione composta: «Ma quando vi siete presentato alla Chiesa, alla Chiesa dei martiri per ricevere questa missione che esercitate, quando avete assunti volontariamente questi doveri del ministero, la Chiesa vi ha ella fatto conto della pelle? Vi ha ella detto che quei doveri erano senza pericoli? Vi ha detto che dove il pericolo cominciasse ivi cesserebbe il dovere? O non v'ha espressamente dichiarato che vi mandava come un agnello fra i lupi? Vi ha promessa la sicurezza temporale per ricompensa? o la vita eterna? Non sapevate voi che v'erano dei violenti nel mondo? La pelle! Offeritela per le mani dei violenti in sagrificio alla fede e alla carità, e la Chiesa la raccoglierà come un nobile tesoro, la conserverà di generazione in generazione, di sacerdozio in sacerdozio, come un oggetto di culto, come un testimonio della forza che le è stata data dall'alto, come un tempio dove lo Spirito avrà operate le sue maraviglie ... Vedendo poi che il Cardinale taceva come chi aspetti una risposta, dopo aver molto cercato, articolò finalmente queste parole: «Non so che dire: avrò fallato: è giusto che i superiori abbiano ragione ... «Pur troppo!» disse il Cardinale: «tale è la nostra miseria ... » Ma i pensieri di Don Abbondio erano tutt'altri da quelli che s'immaginava il Cardinale ... – Il Cardinale rispose al complimento di Don Abbondio: «Io non vi domandava una lode che mi fa tremare, perchè chi può sapere come mi giudichi Chi vede tutto? ma voi dovete sapere che quando a servire il prossimo in quelle cose, dove egli ha ragione nei nostri servigj è necessaria una risoluzione coraggiosa, allora questa risoluzione è di stretto dovere ... – «Vi tolse essa il sentimento e la favella?» domandò il Cardinale ...
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Fermo e Lucia (pagina 95)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Don Abbondio taceva: il Cardinale continuò: «È doloroso il terrore, sono increscevoli le angosce, è amara la pressura: voi lo sapete: ma sapete voi misurare la paura e le angosce che ha sofferte una vostra parrocchiana innocente?» Don Abbondio, dagli anni della pubertà in poi, non aveva mai occupato tanto poco di spazio come in quel momento: ad ogni parola del Cardinale egli si andava ristringendo, impicciolendo, avrebbe voluto sparire ... Tacque egli per qualche momento, non trovando ragione da opporre in quel campo dove il Cardinale aveva posta la questione, e dove la teneva a forza ... » «Io lo sapeva,» disse il Cardinale; «ma voi come osate parlare di questi fatti che aggravano la vostra colpa, che ne sono la conseguenza? Voi chiudete a dei poverelli la via legittima per giungere ad un fine legittimo, e siete voi quello che fate lor carico se ne hanno presa una illecita? Certo il vostro rifiuto non gli scusa: ma pensate voi bene in questo momento quale sia l'animo di colui a cui si nega quello che gli è dovuto? L'uomo è tanto artificioso per giustificare i mezzi, che lo possono condurre ai suoi desiderj! che debb'esser quando i desiderj sono giusti? Non è questa la più forte delle tentazioni? Mal fa chi soccombe anche a questa: ma che dite di colui che la dà? E quello sventurato giovane; bene avete detto, sa il cielo che cosa ha fatto! Ah! tutti errano pur troppo, anche quelli che dovrebbero raddrizzare gli errori altrui: v'ha tanti scellerati impuniti, Dio volesse che la pena, che il terrore della pena non cadesse mai sugli innocenti! Ma che ch'egli abbia fatto, egli profugo, esacerbato, col sentimento della giustizia negata, pregate Dio, io prego per lui e voi, che gli perdoni, e non vi accagioni di quello che egli possa aver fatto ... «E voi non tremate?» ripigliò il cardinale ...
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Fermo e Lucia (pagina 96)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Il Cardinale cessò di parlare, ma nel suo volto composto al silenzio si dipingevano ancora i sentimenti che avevano mosse le sue parole, e che le sue parole avevano accresciuti: l'ira senza peccato, la commiserazione, un riflesso di terrore sopra se stesso al ricordo di quei doveri, che gli erano comuni con quello ch'egli riprendeva dell'averli sconosciuti ... Il Cardinale s'accorse dell'effetto delle sue parole; ne sentì consolazione e pietà, in un punto, e riprese: «Queste però, signor curato, non debbono essere le ultime nostre parole su questo affare ... » Federigo fece ancora pausa a queste parole: Don Abbondio non ruppe il silenzio, ma il Cardinale vide ch'egli gli assentiva con l'animo, e continuò: «Il male avvenuto è irrevocabile; ma non irreparabile; speriamo ... » «Andiamo,» disse il Cardinale, con un sospiro ... Abbiamo detto che il Conte del Sagrato era venuto ogni mattina a quella Chiesa che il Cardinale visitava in quel giorno ... Sapeva il Conte che Lucia doveva tornare alla sua casa: il Cardinale lo aveva informato di questo, anzi gliene aveva chiesto consiglio: perchè, dove si trattava di pericoli, e di cautela, di bravi e di tiranni, non v'era uomo più al caso di dare un buon consiglio: e il Conte aveva confortato il Cardinale ad installare pure sicuramente Lucia nel suo pacifico albergo ... Prevedendo egli dunque che quel giorno Lucia si sarebbe trovata dal Cardinale, non vi si presentò all'ora consueta, ma stette nella Chiesa aspettando l'ora in cui il Cardinale era solito di desinare, e quando questa gli parve dover esser giunta, entrò nella cucina, dove Perpetua stava in grandi faccende, e le chiese con umile affabilità di poter ivi trattenersi ad attendere che il pranzo fosse finito per chiedere udienza a Monsignore ...
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Fermo e Lucia (pagina 98)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Cardinale aveva risoluto di partire quella sera di là, per portarsi ad una parrocchia vicina; ma partiva col dispiacere di non avere ancora potuto provvedere Lucia d'un asilo; e quantunque tutto paresse ivi sicuro per essa, pure il cuore del buon vecchio non era abbastanza tranquillo ... Anzi appena si ebbe sentore di questa inquietudine del Cardinale, in un momento giovani e vecchi s'offersero di guardare la casa di Lucia; con quella risoluzione, con quell'ardore con cui si veggono offrire le alleanze ad un principe vittorioso ... Avuta questa sicurezza, il Cardinale partì, facendo ancora ripetere a Lucia, ch'egli non si sarebbe scostato da quei contorni prima d'aver provveduto alla sua sorte ... Dei primi tre il Cardinale non aveva conoscenza molto vicina: sapeva soltanto che la famiglia benchè molto distinta, pure non faceva terrore, che Don Valeriano non aveva riputazione di soverchiante e di tiranno; e questo merito negativo bastava in quei tempi a conciliare ad una famiglia potente la stima e la fiducia dei più savj ... Oltre di che, Donna Beatrice era nota a Federigo assai più da vicino; le abitudini di una vita tutta consecrata alla pietà e alla assistenza dei poveri le avevano data senza ch'ella se ne curasse, una riputazione di santità, e il Cardinale in più occasioni incontrandosi con essa nelle stesse intenzioni, e nelle stesse occupazioni aveva avuto campo di accertarsi che quella riputazione non era menzognera ... Don Valeriano guardò in faccia a Donna Margherita, la quale assentì con una occhiata: Donna Beatrice, non guardata da loro, gli guardò entrambi con ansietà per vedere se avevano inteso, se avrebbero fatto vista d'intendere: Donna Ersilia continuò a guardare la croce del Cardinale, la porpora, a seguire con l'occhio la mano per osservare l'anello, che erano le cose per le quali s'era fatta una festa di venire a far quella visita ... Don Valeriano offerse al Cardinale di prendere Lucia al servizio della casa, o come il Cardinale avrebbe ...
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Fermo e Lucia (pagina 99)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Cardinale accettò lietamente: fece avvertire Lucia ed Agnese, le quali vennero all'obbedienza: Lucia fu consegnata a Donna Margherita, e posta ai servigj di Ersilia ... Don Valeriano fu molto contento d'avere esercitata una protezione, Donna Margherita di avere in casa sua una persona alla quale potè metter nome: quella giovane che mi è stata affidata dal signor Cardinale arcivescovo, Donna Beatrice di vedere in sicuro una innocente, e di poterla soccorrere e consolare, Donna Ersilia, d'avere una donna al suo servizio, con la quale potere parlare senza che le fosse dato sulla voce ... Lucia pure fu contenta di avere una destinazione che la toglieva da quel contrasto doloroso tra il voto e il cuore; Agnese di vedere la sua figlia in salvo, e in casa di signori, e finalmente il Cardinale di aver messa quella pecorella al sicuro dalle zanne del lupo ... Cangiata a poco a poco l'udienza, il Cardinale parlò a quei sopravvenuti come gli dettava la sua abituale carità, e la simpatia particolare che aveva eccitata in lui quella ardente e comune volontà la quale egli si sforzava di credere mossa in tutto dal suo ministero e per nulla da una inclinazione alla sua persona ... Si erano già fatte più miglia di cammino, l'ora era tarda, quando il Cardinale che era digiuno e già da lungo tempo combatteva con la fame, sentendo mancarsi le forze, e visto che quel giorno gli era forza desinare in pubblico, si fermò sulla cima d'una salita dove vide spicciare una sorgente da una roccia che fiancheggiava il cammino: e chiese così a cavallo che gli fosse servito il pranzo ... Quando tutta quella folla vide quali erano le mense d'un uomo così dovizioso, e così affaticato, insorse un grido di maraviglia, un gemito di compunzione: e questi sentimenti crebbero quando fra quegli accorsi alcuni i quali conoscevano più degli altri le costumanze del Cardinale, affermarono che questo era il suo solito pranzo, quando doveva farlo in cammino, e che quello che gli era imbandito in casa non ne differiva di molto ... Il Cardinale così ristorato pregò i più vicini che finalmente tornassero, e persuadessero gli altri a tornare, e alzata la mano su tutta la turba che egli dominava da quella altura, la benedisse di nuovo, stendendo poi verso di quella affettuosamente ambe le mani in atto di saluto ... Venga ora un uomo ben eloquente e si provi a dare uno splendore di gloria a quel pranzo del Cardinale, a renderlo un argomento frequente di ammirazione e di memoria: non gli verrà fatto ...
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Fermo e Lucia (pagina 129)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Presa questa, parati o vinti certi intrighi imbrogliatissimi di Corte, il re e il cardinale s'affacciarono all'Italia con un esercito, chiesero il passo al Duca di Savoja; si trattò, non si conchiuse, si venne alle mani, i Francesi superarono, e acquistarono terreno, si trattò di nuovo, il passo fu accordato, il re e il Cardinale s'avanzarono, trassero agli accordi il Cordova spaventato, gli fecero levare l'assedio di Casale, vi posero guernigione francese, e tornarono a casa trionfanti, e accompagnati da due sonetti dell'Achillini ... Però il Cardinale di Richelieu non ne fece nulla: convien dire che avesse altro in testa ... Ma i Veneziani che allo scendere dei Francesi, s'erano dichiarati e mossi, istavano per legati e per lettere presso il Cardinale perchè l'esercito da lui condotto non tornasse indietro, e adducevano mille ragioni per provare che non era da far conto su quei trattati; ma il Cardinale badò alla prosa dei Veneziani come ai versi dell'Achillini ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 26)
di Docteur Jaf (estratti)
... Il cardinale e la regina madre, per estinguere questo fuoco nascente, mandarono il giovane re a Vincennes ... La signora d'Argencourt, sospettando che avessero fatto ciò per tema che sua figlia non avesse la pretensione di farsi sposare dal re, si sforzava di rassicurare il cardinale e la regina madre, dicendo loro che ella non mirava sì alto, ma che aspirava soltanto al posto di favorita! Il vizio in quel tempo non aspettava l'età matura per svilupparsi nella donna ... Ed a tal proposito i grandi non arrossivano nemmeno i raccontar le loro conquiste, è così che il signor di Valfons enumera con compiacenza, come l'hanno fatto il cardinale di Retz e di Bassompierre, le numerose giovanette di cui ottenne i favori ...
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