Libri capo
Libri su capo, con la parola capo
Confessioni di un Italiano (pagina 6)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Però dopo aver assestato convenevolmente una tale materia con una mezza dozzina di simili proclami, gli Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Sindaci volsero la mente ad un oggetto di più caro e diretto vantaggio degli amatissimi sudditi; e pubblicarono un altro decreto che incomincia: Noi (a capo) ... In proposito dei vini d'Istria ed Isola (a capo ancora) ... , e c'inducono col presente a far pubblicamente sapere (a capo) ... Permettono i Signori Sindaci Inquisitori alle Cernide, Caporali e Capi di Cento (il capitano Sandracca era un Capo di Cento, o anche di cinquanta o di venti secondo il buon volere dei subalterni, che si arrogava il titolo di capitano in vista delle sue glorie passate) permettono loro, dico, di portare liberamente il schioppo scarico per le città e terre murate per transito, non mai alle chiese, feste, mercati, né accompagnando cittadini ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 8)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il Messer Grande adunque fece la sua solenne imbasciata al Franzi e al Tarcentini; ambidue i quali chinarono uno per volta il capo e andarono spontaneamente a porsi nelle segrete degli Inquisitori ... Il Messer Grande superbo di aver fulminato secondo il suo solito quell'altero feudatario volse le calcagna, per uscire a capo ritto dalla sala ... — Va' e significa a' tuoi padroni che il capo dei Partistagno non riceve ordini da nessuno, e che se essi hanno invitato me, io invito loro a venirmi a trovare nel mio castello di Caporetto sopra Gorizia, ove riceveranno tripla dose di quella droga che hai ricevuto tu ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 16)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Finite le funzioni tutti restavano col capo basso in gran raccoglimento, ma volti verso l'altare del Rosario se la funzione era stata sull'altar maggiore, o viceversa; finché il signor Conte si alzava, si spartiva dinanzi un bel tratto d'aria con un gran segno di croce, e rimessi in tasca il libro d'orazione, il fazzoletto e la scatola, moveva grave e isteccato verso la pila dell'acqua santa ... Là un nuovo segno di croce; e poi usciva dalla chiesa dopo aver salutato l'altar maggiore d'un lieve cenno del capo ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 19)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Per di dietro peraltro, ove non aveva orecchie, esso mi cascava fino sul collo, e Martino diceva che con quel coso in capo io gli aveva viso d'una gatta arruffata ... E batti di qui e pesta di là quelle povere Cernide erano molto malconcie e le loro ova del pari, quando capitò il Capo di Cento col resto della masnada e ci tolse in mezzo costringendoci colle minacce a cessare da quel tafferuglio, se no, diceva, avrebbe comandato fuoco senza riguardo né per amici né per nemici ... Ma mentre io mi ritirava facendo il gradasso fra i miei compagni di quel trionfo, quel cotale che avea ballato la furlana mi gridò dietro che guardassi bene ballando di non perdere la mia cresta di pelo che egli ne avrebbe fatto un trofeo da metter in capo al suo asino pel secondo giorno della fiera ... Lì il Capo di Cento ci fece troncar le parole e noi n'andammo a ballare colle più belle della sagra, mentre le Cernide accendevano i fuochi per far le frittate, cogli ovi che erano rimasti ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 54)
di Ippolito Nievo (estratti)
... E voltosi ancora allo sgherro: — Dov'è il vostro Capo di Cento? — domandò ... Tantoché, mesci e rimesci, in capo ad una mezz'ora la sbirraglia di Venchieredo era diventata una sola famiglia col contadiname del villaggio; e l'oste non rifiniva dal portare a cielo la splendidezza e la rara puntualità del degnissimo Capo di Cento delle Cernide di Venchieredo ... La prepotenza del nuovo arrivato e il vino che aveva in corpo fecero che il Capo di Cento la portasse, per modo di dire, ancor più cimata del solito ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 69)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Accagionava di ciò l'esempio e la vicinanza dei più giovani; era invece la fiamma della vita, che rattizzata in lui da un potente prestigiatore, non potendo scaldargli le fibre già agghiacciate del cuore, gli empiva il capo di fumo e gli infervorava la lingua ... Ma dunque non ha capito la sfida! — Scusi, ho un po' di mal di capo; — ovvero: — Non ho badato; aveva la testa via! — Così si bisticciavano da un lato all'altro dei tavolini, e le colpevoli si rimettevano, sospirando a giocare ... Né alcuno sapeva come lui cercar le ragioni all'un capo del mappamondo di ciò che succedeva all'altro capo ... Forse allo scrupoloso veneziano passavano allora pel capo dei lontani timori; ma d'altra parte era qualche anno che Lucilio non si moveva da Fossalta; la sua vita era quella d'un tranquillo benestante di campagna; gli Inquisitori dovevano essersi dimenticati di lui ed egli di loro e delle ubbie giovanili ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 83)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La Contessa s'adoperò un istante intorno alla figlia per farla rinvenire e comandarle il rispetto e l'ubbidienza; ma vedendo ch'ella appena tornata in sé accennava col capo di no e sveniva quasi di nuovo, si volse al Barone con voce soffocata dalla stizza ... Le cameriere trascinarono allora fuori della sala la padroncina, la quale benché quasi esanime seguitava a diniegare colle mani e col capo ... Ella si lusingava che i grilli sarebbero usciti di capo alla Clara, e se ciò non avveniva, c'erano conventi in buon numero a Venezia dove farle metter giudizio ... Lucilio, che l'avea tanto tirata in lungo colla sua laurea, si mise repentinamente in capo di volerla conseguire; e in onta alle opposizioni del dottor Sperandio partì per Padova, vi fu fatto dottore, e poi, anziché tornare a Fossalta, si fermò a Venezia, dove attese ad esercitare la medicina ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 100)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Le gelosie non mi frullavano più pel capo, e pieno di zelo pel maggior bene di Amilcare lo accostai risolutamente ... Parve allora che molte confuse memorie gli balenassero in capo, e tornò a guardarmi come se fosse quello il primo momento che mi rivedeva ... — Oh sì, è facilissimo! egli parlava tanto forte da farsi udire da un capo all'altro della città e non facea mistero delle sue opinioni ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 115)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Signora, signora! — sclamai coi capelli irti sul capo ... Avanzarmi per toccare, retrocedere in cerca di lume erano partiti che non mi passavano neppur pel capo tanto la terribilità di quell'incertezza mi rendeva attonito ed inerte ... Io tremai tutto da capo a fondo; e sviscerando coll'occhio della pietà tutti i misteri di quell'anima ravvivata soltanto per sentire il terror della morte: — Signora — gridai — signora, non crede ella in Dio? ... La fama dipingeva il general Bonaparte come un vero repubblicano, il difensore della libertà; mi cacciai in capo di ricorrere a lui, e due giorni dopo, quando il corpo della Contessa fu deposto coi soliti onori nella tomba gentilizia, mi misi in viaggio per Udine ove aveva allora sua stanza lo Stato Maggiore dell'esercito francese ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 120)
di Ippolito Nievo (estratti)
... I Piombi ed i Pozzi erano vani spauracchi; un monitorio dell'ambasciatore Lallement spalancava ai rei di Stato quelle porte che non si riaprivano di solito che ai condannati del capo o ai cadaveri ... Infatti costei ci si mise di gran lena e non dirò che a quel tempo fosse ita molto innanzi, ma avea fatto già uscire del capo alla Clara se non Lucilio certo tutte le altre cose del mondo ... Non era poco; molti fili erano tagliati; restava il capo grosso, la gomena maestra, ma scuoti sega e risega, non disperava di recidere anche quello, e di ridurre quella diletta animina al beato isolamento dell'estasi claustrale ... Il Doge si scomponeva il corno sul capo anche nelle grandi cerimonie; i Savi perdevano la testa e commettevano al Nobile di Parigi che comperasse da qualche portiere i segreti del Direttorio ... Tentarono anche di giungere al cuore di Bonaparte per una lunga trafila d'amici, di cui il primo capo era un banchiere francese stabilito a Venezia e pagato perciò, credo, alcune migliaia di ducati ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 128)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Addio, fresca e spensierata giovinezza, eterna beatitudine dei vecchi numi d'Olimpo, e dono celeste ma caduco a noi mortali! Addio rugiadose aurore, sfavillanti di sorrisi e di promesse, annuvolate soltanto dai bei colori delle illusioni! Addio tramonti sereni, contemplati oziosamente dal margine ombroso del ruscello, o dal balcone fiorito dell'amante! Addio vergine luna, ispiratrice della vaga melanconia e dei poetici amori, tu che semplice scherzi col capo ricciutello dei bambini, e vezzeggi innamorata le pensose pupille dei giovani! Passa l'alba della vita come l'alba d'un giorno; e le notturne lagrime del cielo si convertono nell'immensa natura in umori turbolenti e vitali ... Ne uscii segretario d'un governo democratico che non aveva nulla da governare; coi capelli cimati alla Bruto, il cappello rotondo colle ali rialzate ai lati, gli spallacci del giubbone rigonfi come due mortadelle di Bologna, i calzoni lunghi, e stivali e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo all'altro delle Procuratie ... Mio padre squassava il capo; io non gli badava per nulla, e credeva forse che la volontà o la presunzione d'alcune teste calde avrebbe bastato a slattare quella libertà bambina e già peggio che decrepita ... Una sera io vado in cerca della Contessa di Fratta alla solita casa, e mi dicono che essa ha sloggiato e che l'è ita a stare sulle Zattere all'altro capo della città ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 145)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Le mie continue lontananze e le preoccupazioni di quel grande disegno che mi frullava sempre in capo davano motivo ad alterchi, a risse continue ... Fitto piucchemai il capo nella mia impresa d'arricchire, tutti i pensieri che me ne stornavano li riguardava come tanti nemici; tu saprai già, oppure ti sarà facile comprendere quello stato dell'animo nostro nel quale si propende a creder vero ed ottimo ciò che piace; e a forza di abitudine lo si crede infatti ... Col favor dei Francesi, coll'aiuto dei cospiratori interni che facevano capo a me nelle loro mene d'Oriente, colla mia perspicacia, coi miei milioni sperava di adoperare in modo che un giorno o l'altro sarebbero state in mia balìa le sorti della Repubblica ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 147)
di Ippolito Nievo (estratti)
... E così, se maturava ancora fieri propositi pel capo, quello almeno di uccidersi non la molestava più ... Quando fu mezzanotte io presi commiato dagli Apostulos, e mi tornai verso casa rivolgendo in capo e Spiro e l'Aglaura, e il Leggendario dei santi; tutto insomma meno la deliberazione che pur doveva prendere quanto alla mia sorte futura ... Quando anni dopo lessi le Ultime lettere di Jacopo Ortis nessuno mi sconficcò dal capo l'opinione che Ugo Foscolo avesse preso dalla storia luttuosa del mio amico qualche colore, qualche disegno fors'anco del cupo suo quadro ... La Pisana vestita a nero, coi suoi begli occhi rossi di sdegno e di lagrime, coi capelli disciolti e il solo zendado sul capo mi si gettò fra le braccia gridando che la salvassi ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 157)
di Ippolito Nievo (estratti)
... pensiero meno funesto per me e consolante per tutti mi balenò in capo ... Figuratevi! Avvezza a metter così raramente il piede fuori di casa! Il coraggio no, ma mi sarebbe mancata la pratica e chi sa in quali impicci avrei potuto cascare! Invece colla scorta d'un amico onesto e fidato sarei ita sicura in capo al mondo ... Non potreste immaginare le astuzie da me adoperate per cavargli di capo i suoi sospetti, le menzogne che sciorinai coll'aspetto più ingenuo del mondo, le carezze che gli feci maggiori d'ogni consueto, l'affetto e la cura che dimostrava a tutte le cose di famiglia! Solamente chi si crede chiamata da Dio e dalla propria coscienza alla riparazione delle proprie colpe può far altrettanto e confessarlo senza morire di crepacuore e di vergogna ... Poi senza rompersi altro il capo mi dichiarò in breve come già prima che Spiro tornasse dalla Grecia ove si era fermato quindici anni presso un suo zio, ella era stata chiesta in isposa da Emilio, un bel giovine a udirla lei, e delle migliori famiglie dell'Istria, stabilito come ufficial d'arsenale a Venezia ... Il ritorno del fratello e più alcuni dissesti di fortuna che lo aveano reso necessario, ritardarono sulle prime le nozze; poi sopraggiunta la rivoluzione avea lasciato tutto sospeso, finché Emilio avea dovuto fuggire con tutti gli altri per la nefandità del trattato di Campoformio; ed ella continuava a protestarsi l'unica origine di questo guaio, come quella che aveva riscaldato il capo ad Emilio e distoltolo dalle sue occupazioni marinaresche per mescolarlo nei baccanali di quell'effimera libertà ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 164)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Indi a poco rientrò quel capo svasato di Amilcare; nuovi baci, nuova maraviglia ... Mi sembravate poco fa un generale in capo che disponesse le schiere per una battaglia! — Altro non volete sapere? — Nient'altro: la mia curiosità per ora è tutta qui ... Aggiustai fin d'allora di mio capo un certo letterone da scrivere il giorno dopo, e dal pensiero della Pisana passai a quello dell'Aglaura che se stringeva meno s'oscurava anche di più ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 193)
di Ippolito Nievo (estratti)
... m'era ridotto ancora modestamente tranquillamente al mio posto; e se gli altri facevano le belle cose che frullavano in capo a me, avrei giudicato comodissimo di non mi muovere ... M'andarono svaporando dal capo i fumi della poesia; cominciai a sentir il peso dei trent'anni che già stavano per piombarmi addosso, ed a fermarmi volentieri a tavola ed a dividere l'amore che sta nell'anima da quello che solletica il corpo ... Adesso invece brillano le idee, ma di opere non se ne vedono né bianche né nere; tutto per quel gran malanno che chi ha capo non ha braccia; e a quel tempo invece le braccia di Napoleone s'allargavano per mezza Europa e per tutta Italia a sommoverne a risvegliarne le assopite forze vitali ... Napoleone capitò a Milano e si pose in capo la Corona Ferrea dicendo: — Dio me l'ha data, guai a chi la tocca! — Io mi assettai povero privato nelle antiche camerucce di Porta Romana dicendo a mia volta: — Dio mi ha dato una coscienza, nessuno la comprerà! — Ora i nemici di Napoleone trovarono ardimento e forza bastante a toccare e togliergli del capo quella fatale corona; ma né la California né l'Australia scavarono finora oro bastante per pagare la mia coscienza ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 234)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sembrava che col nome ella avesse ereditato qualche cosa del temperamento della mia Pisana, e quando prima di improvvisare una filastrocca di bugie, con un leggiadro movimento del capo si liberava la fronte dalle diffuse anella dei bei capelli castani che la inondavano, la mia mente correva tosto alla piccola maga di Fratta; e così io mi lasciava corbellare colla massima dabbenaggine ... Senonché la mia figliuolina non aveva la spensieratezza e la petulanza della Pisana; anzi sapeva calcolar molto bene i fatti suoi, e piegarsi e torcer il collo oggi per drizzar il capo e impennarsi meglio domani ... Suo fratello ci perdette nella moria la vecchia Correggitrice che morì credo più di paura che di vero male; ed egli allora tornò così nuovo al mondo che credo si maravigliasse di non trovarsi in capo la perrucca e di non veder il Doge e le cappe magne degli Eccellentissimi Procuratori ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 247)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Guardate se io dovea rendere un omaggio sì giusto a quell'Enrico che mi sembrava proprio per l'addietro un capo da galera! Non malediciamo a nulla, figliuoli miei, neppure alle disgrazie ... Povero vanerello, che pretendeva conoscere il vigore dei muscoli dalla morbidezza della pelle, e giudicava di cavalli nella stalla! Sorse il giorno che il derisore fu lo scherno dei derisi; e dovette chinar il capo sotto la punizione più tremenda che possa affliggere il cuore d'un uomo, sotto un oltraggio immeritato, ma giusto ... Che tutto il genere umano avesse un sol capo per reciderlo: che un silenzio pieno di rovine di tenebre di strage succedesse a quell'accusa nefanda; che io potessi sorgere Nemesi implacabile a cantar l'inno della vendetta e dello sterminio! Ma i numi non ascoltano i voti del superbo; essi versano l'ambrosia nei calici eterni per immortalare gli eroi, e stringono nella destra il fulmine infallace, divorator dei Titani ... Coraggio! Il capo nella polvere, superbo! Adora quelli stessi che ieri hai vituperato! ...
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Decameron (pagina 158)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... – 2 Levasi una badessa in fretta e al buio per trovare una sua monaca, a lei accusata, col suo amante nel letto; e essendo con lei un prete, credendosi il saltero de' veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose; le quali vedendo l'accusata, e fattalane accorgere, fu diliberata e ebbe agio di starsi col suo amante ... La quale, udendo questo, temendo non forse le monache per troppa fretta o troppo volonterose tanto l'uscio sospignessero, che egli s'aprisse, spacciatamente si levò suso e come il meglio seppe si vesti al buio; e credendosi torre certi veli piegati, li quali in capo portano e chiamangli il saltero, le venner tolte le brache del prete; e tanta fu la fretta, che senza avvedersene in luogo del saltero le si gittò in capo e uscì fuori e prestamente l'uscio si riserrò dietro dicendo: “Dove è questa maladetta da Dio?” E con l'altre, che sì focose e sì attente erano a dover far trovare in fallo l'Isabetta, che di cosa che la badessa in capo avesse non s'avvedieno, giunse all'uscio della cella, e quello, dall'altre aiutata, pinse in terra: e entrate dentro nel letto trovarono i due amanti abbracciati ... La giovane, vergognosa e timida, sì come colpevole non sapeva che si rispondere, ma tacendo di sé metteva compassion nell'altre: e, multiplicando pur la badessa in novelle, venne alla giovane alzato il viso e veduto ciò che la badessa aveva in capo e gli usulieri che di qua e di là pendevano: di che ella, avvisando ciò che era, tutta rassicurata disse: “Madonna, se Dio v'aiuti, annodatevi la cuffia e poscia mi dite ciò che voi volete ... ” La badessa, che non la 'ntendeva, disse: “Che cuffia, rea femina? ora hai tu viso da motteggiare? parti egli aver fatta cosa che i motti ci abbian luogo?” Allora la giovane un'altra volta disse: “Madonna, io vi priego che voi v'annodiate la cuffia; poi dite a me ciò che vi piace”; laonde molte delle monache levarono il viso al capo della badessa e, ella similmente ponendovisi le mani, s'accorsero perché l'Isabetta così diceva ...
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La divina commedia (pagina 19)
di Dante Alighieri (estratti)
... Oh quanto mi pareva sbigottito
con la lingua tagliata ne la strozza
Curïo, ch'a dir fu così ardito!
E un ch'avea l'una e l'altra man mozza,
levando i moncherin per l'aura fosca,
sì che 'l sangue facea la faccia sozza,
gridò: "Ricordera'ti anche del Mosca,
che disse, lasso!, "Capo ha cosa fatta",
che fu mal seme per la gente tosca" ... Io vidi certo, e ancor par ch'io 'l veggia,
un busto sanza capo andar sì come
andavan li altri de la trista greggia;
e 'l capo tronco tenea per le chiome,
pesol con mano a guisa di lanterna:
e quel mirava noi e dicea: "Oh me!" ... Io vidi due sedere a sé poggiati,
com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia,
dal capo al piè di schianze macolati;
e non vidi già mai menare stregghia
a ragazzo aspettato dal segnorso,
né a colui che mal volontier vegghia,
come ciascun menava spesso il morso
de l'unghie sopra sé per la gran rabbia
del pizzicor, che non ha più soccorso;
e sì traevan giù l'unghie la scabbia,
come coltel di scardova le scaglie
o d'altro pesce che più larghe l'abbia ...
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La divina commedia (pagina 22)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ond'elli a me: "Perché tu mi dischiomi,
né ti dirò ch'io sia, né mosterrolti
se mille fiate in sul capo mi tomi" ... Noi eravam partiti già da ello,
ch'io vidi due ghiacciati in una buca,
sì che l'un capo a l'altro era cappello;
e come 'l pan per fame si manduca,
così 'l sovran li denti a l'altro pose
là 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca:
non altrimenti Tidëo si rose
le tempie a Menalippo per disdegno,
che quei faceva il teschio e l'altre cose ... XXXIII La bocca sollevò dal fiero pasto
quel peccator, forbendola a' capelli
del capo ch'elli avea di retro guasto ...
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La divina commedia (pagina 23)
di Dante Alighieri (estratti)
... Altre sono a giacere; altre stanno erte,
quella col capo e quella con le piante;
altra, com'arco, il volto a' piè rinverte ... "Quell'anima là sù c'ha maggior pena",
disse 'l maestro, "è Giuda Scarïotto,
che 'l capo ha dentro e fuor le gambe mena ... De li altri due c'hanno il capo di sotto,
quel che pende dal nero ceffo è Bruto:
vedi come si storce, e non fa motto!;
e l'altro è Cassio, che par sì membruto ...
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Fermo e Lucia (pagina 115)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... L'oste, stirata la coltre di sotto il corpo di Fermo, gliela accomodò indosso alla meglio; quindi, ripresa la lucerna con la sinistra, gliela sollevò sul capo, e stesa la destra contra il lucignolo perchè la luce cadesse sul dormente, si fermò a contemplarlo un momento, nell'atto che vediamo dipinta Psiche quando sorge a spiare furtivamente le forme del consorte sconosciuto: e disse: «Matto minchione! tu l'hai voluto: sei andato proprio a cercarla col lanternino; tal sia di te ... – In un giorno come questo – proseguiva egli – colla mia prudenza, io era venuto a capo di salvare la capra e i cavoli, di passarmela liscia; e il diavolo doveva mò proprio portarti alla mia osteria per guastarmi il mestiere ... – A questo punto della sua arringa mentale, l'oste si trovò in cucina, girò un'occhiata per vedere se tutto era in regola, fece un cenno con l'occhio all'ostessa che nella sua assenza presiedeva con la prudenza e con l'imparzialità del mestiere la brigata procellosa; e quindi staccò il mantello da un cappellinajo, e se lo pose indosso, continuando tuttavia: – E che testimonio! Pare che tu avessi paura di passartela senza impicci; volevi proprio far le cose a dovere per tirarti una tegola sul capo ... – Qui staccò pure il cappello, e lo pose in capo ...
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Fior di passione (pagina 31)
di Matilde Serao (estratti)
... Ella chinava il capo e pensava ...
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I nuovi tartufi (pagina 5)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... —Tu dammi la mano da capo, perdona la cicalata, e buona notte ... Se non fossero stati i capelli bianchi, con manifesto errore cresciuti sul tuo capo destinato a perpetua infanzia, con un paio di ale alle spalle ti avrebbero scambiato con Cupido ... La natura gli era stata generosa dispensatrice di un capo grosso come un cocomero di Pistoia, e per lo soverchio peso non lo poteva tenere levato, nella guisa appunto che ai cocomeri avviene attaccati a gambo sottile ...
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I nuovi tartufi (pagina 6)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... —Ma poichè il corpo appariva veramente turgido, mandarono per la balia che accorresse con la seggiola: la levatrice fece pressa, ma la sua arte le venne meno; il parto si presentava male; pareva avesse il capo grosso come il padre; chiamarono medico e cerusico, che ristrettisi a consulto deliberarono la operazione cesarea; ma il partoriente non ne volle sapere: allora introdussero con fatica la tanaglia, e il cerusico ne strinse i manichi, il medico strinse a mezza vita il cerusico, la balia il medico, il padre la balia, la madre il padre, e via discorrendo tutti di casa; e tira tira, trassero fuori… una traduzione in ottava rima, che battezzarono subito, perchè dato appena un segno di vita la poverina precipitò nel limbo dei Santi Padri ... Ma il diavolo dello scherno, deciso a non lasciarlo in pace, per mezzo dell'orecchio sinistro gli entrò nel capo, e rimase maravigliato di cotesto immenso vuoto; comunque il diavolo camminasse sopra la punta degli artigli, e si fosse tirata in su la coda per amore di lindura, come le gentildonne si raccolgono i lembi delle vesti per la via, pure si accorse essere rimbombante e sonoro; onde maligno qual è, lo prese il destro di lanciarvi dentro lo strido:—Nulla!—Come l'eco del castello di Simonetta, che ripete, secondo racconta il padre Kirker, quaranta volte la parola, ecco da mancina, da destra, di su, di giù, da tutte le regioni, in suoni bassi, alti, striduli e soavi, rimbombare la voce:—Nulla!—Il misero uomo turavasi le orecchie col cotone, vi soprapponeva le mani, ma inutilmente; chè il fragore gli veniva di dentro, e con infernale crescendo urlava:—Nulla! nulla!—Ne perse il sonno; nelle vigilie incresciose dava del capo nei muri; volle guastarsi: lo mandarono a viaggiare, e tornò a casa più mansueto, non più sano, perchè, cambiata pazzia, s'immaginò essere convertito in una lima, e dandosi in balía alla nuova fissazione, non vedeva moneta un po' traboccante ch'egli non attrappasse, e notte e giorno non rifinisse di tosare ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 18)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Questi chinò il capo mormorando: — Speriamo che la storia finisca bene per tutti; anche per Gedeone ... La Cleofe dietro alla poltrona sorreggeva il debole capo ... Con i gomiti puntati sullo scrittoio, per sorreggere il capo, e strette le tempia fra le palme, Amaldi ritenne nella mente il pensiero di prima, che non gli pareva più ben chiarito e compiuto ... Quasi a ricevere un urto nel petto, quasi per difendersi istintivamente da un assalto impensato, respinse il cassetto dello scrittoio, si levò in piedi con tutto il sangue al capo, al volto, in un'apprensione ontosa, con un'impressione indefinibile di colpa e di repugnanza, con un impeto d'ira e di rabbia contro sè stesso, che già si lasciava afferrare da un dubbio insano; e non gli bastavan le forze a divincolarsi, a sfuggirne la mostruosa, diabolica presa ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 49)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Filippo si era seduto dopo di lui, sopra una scranna, ma standoci, anzi che seduto, appoggiato, col capo basso e il petto in fuori, mezzo inginocchiato tra l'orlo della scranna e l'orlo della scrivania che gli stava davanti ... — Filippo abbassò il capo ancor più che non avesse fatto in principio ... Così era egli caduto; ma presto aveva tentato di rialzarsi, e di rialzare, consigliando con tenerezza, a grado a grado cercando di persuadere, sperando di esserne venuto a capo, ricadendo ancora, per rialzarsi di nuovo, tentando sempre, volendo ad ogni costo riuscire all'intento ... Il signor Anselmo ascoltava, tentennando il capo a quando a quando, e sorridendo con filosofica espressione di compatimento benevolo ...
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Intrichi d'amore (pagina 24)
di Torquato Tasso (estratti)
... MAGAGNA Vedendosi Camillo discacciato dalla Signora per conto d'Ersilia, e tu sdegnato che non t'amava, sete venuti insieme questa mattina travestiti in casa e, crudelmente troncandoli prima il capo, l'avete poi percossa con più ferite ... Ecco, Magagna, il capo ... CAMILLO Vanne pure, che io ho altri pensieri nel capo ... CAMILLO Tira via, fraschetta, non mi rompere il capo ...
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L'Olimpia (pagina 11)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Un giorno ti taglierò il capo, ti straparò il naso dalla faccia, con un pugno poi ti farò spuntar denti fuor della bocca; haimi tu inteso o vuoi che te lo dica piú chiaro? MASTICA ... Ma un capo meno o piú non importa: lo lascierò in casa quando esco fuori per amor vostro ... E appena si comincia a mangiare che ti senti dare in capo il «buon pro ti faccia», «abbi pazienza», «fu all'improviso», «l'acconciaremo un'altra volta» ... Tu eri appena di duo anni che, tenendoti in braccio e andando a diporto per lo capo di Pausilippo, fummo disavedutamente presi da' corsari ...
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La favorita del Mahdi (pagina 15)
di Emilio Salgari (estratti)
... Essi inviarono al greco un saluto e si recarono a baciargli la mano a lo condussero nella tenda del loro capo, che era più elevata e più vasta delle altre ... Nel mezzo di essa, Notis scorse, sdraiato indolentemente su di un mucchio di tappeti di kiki di tessuto di pelo di cammello, Fit Debbeud, il capo o meglio lo sceicco della piccola banda beduina ... Sul capo portava una calotta rossa, una specie di fez turco ... —Hum! fe' lo sceicco, crollando il capo ...
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La favorita del Mahdi (pagina 23)
di Emilio Salgari (estratti)
... Fathma alzò il capo con fierezza e le lanciò una occhiata sprezzante ... Non ti conosco, sento istintivamente che tutto ho da temere da te, che tu hai degli strani progetti nel tuo capo; vattene che io non ti cerco ... —Ed io ti fracasserò quel superbo capo che dopo aver affascinato il ribelle Ahmed affascinò Abd-el-Kerim ... Voglio vedere il superbo tuo capo deformato dalla palla della mia carabina ...
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La favorita del Mahdi (pagina 49)
di Emilio Salgari (estratti)
... Abbiamo con noi lo scièk
Abù-el-Nèmr!
Gl'insorti nell'udire il nome del loro capo si erano arrestati colpiti da stupore: ma questo stupore durò un istante ... —Chi ha ferito il mio capo? chiese egli, lanciando un'occhiata torva sui due prigionieri ... —Portatelo al tugul che trovasi in capo a questo sentiero, diss'egli, e voialtri accendete un bel fuoco e quando Abù-el-Nèmr ritornerà in sè gli mostreremo le ossa carbonizzate dei suoi feritori ... Già un uomo si avvicinava con un tizzone per mettere fuoco alla pira, già i ribelli alzavano le lancie per saettare i corpi dei due prigionieri, quando si udì una voce tonante, imperiosa, gridare: —Fermi tutti! voi abbruciate la favorita di Mohamed Ahmed! Lo scièk Abù-el-Nèmr era improvvisamente apparso sul sentiero, portato a braccia da quattro guerrieri, I ribelli, nello scorgerlo col volto contraffatto dall'ira, e nell'udire quelle parole, si erano arrestati come pietrificati, guardando con occhi smarriti ora il loro capo e ora i due prigionieri che tendevano le braccia verso il salvatore ... Fathma e Omar si slanciarono verso di lui per disarmarlo ma non ne ebbero il tempo, il guerriero, obbediente al comando del suo capo, premette il grilletto, facendosi saltare le cervella ...
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La favorita del Mahdi (pagina 51)
di Emilio Salgari (estratti)
... Il loro capo aiutò galantemente Fathma a discendere da cavallo baciandole la mano ... —Credi che la via sia libera? —Uhm! fe' il giallàba crollando il capo ... Fathma additò al capo giallàba una gran zeribak che mostrava qua e là dei varchi ... Uno degli assalitori cadde, ma l'altro continuò la corsa, varcò la palizzata e si precipitò proprio nel mezzo della zeribak rovesciando il capo dei negri e addentandolo furiosamente alla nuca ...
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La favorita del Mahdi (pagina 65)
di Emilio Salgari (estratti)
... In testa cavalcava un bel negro col petto racchiuso in una cotta d'acciaio, un gran turbante verde sul capo e una magnifica farda d'egual colore pendentegli dalle spalle ... Era più triste e in più deplorevole stato degli altri; camminava facendo sforzi sovrumani e teneva il capo inclinato sul petto ... Quando la truppa giunse all'accampamento, una oscillazione violenta, burrascosa, si fece sentire da un capo all'altro delle orde stipate addosso alle trincee ...
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La favorita del Mahdi (pagina 72)
di Emilio Salgari (estratti)
... Il capo dei guerrieri, dopo di avere appostati i suoi uomini all'ingiro, in modo da impedire ogni scampo, entrò nel tugul colla scimitarra in pugno e con una cert'aria che pareva tutt'altro che rispettosa e pacifica ... Seguimi, rispose il capo bruscamente ... Chinò il capo sul petto e si rinchiuse in cupi pensieri ... perchè tremi? Perchè la tua coscienza non è tranquilla? Perchè il tuo cuore non batte quasi più?… Perchè il tuo sguardo è smarrito?… Non negarlo a me che leggo nel più profondo dei cuori, non negarlo a me che leggo i tuoi pensieri, Tu sai la terribile accusa che gravita sul tuo capo e tremi, tremi ...
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La favorita del Mahdi (pagina 82)
di Emilio Salgari (estratti)
... El-Mactud s'aggirò per qualche po' intorno alla zeribak spingendo lo sguardo al disopra delle stuoie che formavano il recinto, poi, date alcune istruzioni a Medinek, presentossi al capo della guardia baggàra ... Un piccolo tarbusch coprivale il capo, lasciando sfuggire una nerissima chioma, cosparsa di monetuccie d'oro; un giubbettino azzurro di seta chiudevale armonicamente il turgido seno, e una gonnella a frange d'oro scendevale fino alle ginocchia cariche di aurei cerchietti che graziosamente tintinnavano ... Chiamò il capo dei dieci guerrieri che prontamente accorse ... —Un negro, rispose il capo ...
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La vita comincia domani (pagina 39)
di Guido da Verona (estratti)
... Vide per prima cosa un letto vuoto, senza federe nè lenzuoli, con un pannolano sopra la coltre, da capo a fondo cosparso di fiori; poi vide una vecchia in una poltrona, che pregava, ed era mamma Francesca; indi una contadina, un contadino, ed un ragazzone di vent'anni, un bifolco nero come il carbone, seduti lato a lato, contro il muro, e che pregavano anch'essi ... Ma la contadina lo tastava senza orrore, con le sue brune aride mani che lo avevano rivestito da capo a fondo; poi lo ricoverse con il lenzuolo, mentre si udiva la preghiera dei due uomini salir di tono, quasi per vincere il sonno che li schiacciava, in quel silenzio soffice come il feltro, nella greve lentezza della notte che passava ... Il giovane bifolco, cedendo al sonno, di tanto in tanto le piegava il capo su la spalla, ed ella con un urto lo faceva sobbalzare ... — E tu mamma, vuoi nulla? — domandò Maria Dora, carezzandole il capo ...
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La vita comincia domani (pagina 80)
di Guido da Verona (estratti)
... Irritata, s'aggrappò alle sue spalle, si torse, affondando il capo nel cuscino, sollevando il grembo, tendendo alla sua bocca l'àpice dei seni erti ... Andrea! Ma egli rideva malvagiamente, e lasciatosi cader sui gomiti raccolse il capo di lei fra le sue mani, con tutta la capigliatura ... — le diceva scuotendole il capo; affondando le falangi nel tepore della sua nuca morbida ... Egli scuoteva il capo, e scuoteva lei pure, duramente, facendole male ... Le abbandonò il capo, la sollevò intera fra le braccia, la strinse convulsamente, gli si empiron gli occhi di lagrime: poi rise ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 4)
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... BERTOLDO Al buon confortatore non duole il capo ... Quando Bertoldo vidde che in modo alcuno non la poteva fuggire, ricorse all'usato giudicio e, volto alla Regina disse: «Poi ch'io veggio chiaramente che pur tu vuoi ch'io sia bastonato, fammi questa grazia: ti prego in cortesia, che la domanda è onesta e la puoi fare, in ogni modo a te non importa pur ch'io sia bastonato, di' a questi tuoi che mi vengono accompagnare, che dicano alle guardie che portino rispetto al capo e che elle menino poi il resto alla peggio» ... La Regina, non intendendo la metafora, comandò a coloro che dicessero alle guardie che portassero rispetto al capo e che poi menassero il resto alla peggio che sapevano; e così costoro, con Bertoldo innanzi, s'inviarono verso le guardie, le quali aveano di già i legni in mano per servirlo della buona fatta; onde Bertoldo incominciò a caminare innanzi agli altri di buon passo, sì che era discosto da loro un buon tratto di mano ... Quando coloro che l'accompagnavano viddero le guardie all'ordine per far il fatto ed essendo omai Bertoldo arrivato da quelle, cominciarono da discosto a gridare che portassero rispetto al capo e che poi menassero il resto alla peggio, che così aveva ordinato la Regina ... Le guardie, vedendo Bertoldo innanzi agli altri, pensando che esso fusse il capo di tutti, lo lasciarono passare senza fargli offesa alcuna, e quando giunsero i servi gli cominciarono a tempestare di maniera con quei bastoni che gli ruppero le braccia e la testa, e in somma non vi fu membro né osso che non avesse la sua ricercata di bastone ... Allora un parasito che stava appresso il Re, il quale serviva ancora per far ridere e si chiamava Fagotto per essere egli uomo grosso, picciolo di statura, con il capo calvo, disse al Re: «Di grazia, Signore, fammi grazia ch'io ragioni un poco con questo villano, ch'io lo voglio chiarire» ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 8)
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... Onde nel porre ch'ei fece il capo dentro, subito fu visto da uno di quei soldati, il quale cheto cheto si levò da giocare, che il povero gambaro non se n'avidde, e preso uno stanghetto gli tirò così fatto colpo sul capo, che lo stordì di maniera ch'ei parea morto, e se egli non si fusse trovato indosso le sue solite arme, il cervello gli andava a spasso ... Ora, ritornato il misero in se stesso e non potendo appena levare il capo per la gran percossa ricevuta, giurò di mai più non voler entrare con il capo inanti in luoco alcuno, ma caminare con la coda, acciò se più gli veniva dato delle busse, che più tosto gli fusse dato sulla schiena che sulla testa ... E perché il gambaro ebbe quella bacchettata sul capo nel cacciarsi nel padiglione, io me lo son sempre tenuto a mente, e per questo nel cacciarmi nella tua camera sono entrato alla roversa, perché meglio è che il sedere sia percosso che il capo ...
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Marocco (pagina 13)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La più bella passeggiata fu quella al capo Spartel, l’Ampelusium degli antichi, che forma l’estremità nord-ovest del continente africano: un monte di pietra bigia, alto trecento metri, tagliato a picco sul mare, e aperto sotto, sin da tempi antichi, in vaste caverne, la maggiore delle quali era consacrata ad Ercole: specus Herculi sacer ... Si vede la costa spagnuola dal capo Trafalgar fino al capo d’Algesira; la costa africana del Mediterraneo fino alle montagne di Ceuta, i septem fratres dei Romani; e lontano, vagamente, lo scoglio enorme di Gibilterra, la sentinella eterna di questa porta del vecchio continente, termine misterioso del mondo antico, diventato Favola vile ai naviganti industri ... Ci dicevano che erano stati circondati da migliaia di cavalieri, i quali li salutavano con una tempesta di fucilate a bruciapelo, a rischio d’accecarli; che s’erano sentiti fischiar le palle all’orecchio; che a noi italiani assai più probabilmente sarebbe toccata nel capo, per sbaglio, qualche oncia di piombo, diretta alla croce bianca della bandiera, la quale parrebbe agli arabi un insulto a Maometto ... E infine la nostalgia; al qual proposito si parlava d’un giovane pittore di Bruxelles, andato a Fez coll’ambasciata belga, il quale in capo a una settimana era stato preso da una così disperata tristezza, che l’ambasciatore aveva dovuto rimandarlo a Tangeri a marcie forzate, per non vederselo morire sotto gli occhi ...
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Marocco (pagina 17)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Non c’era bisogno di nessun’indicazione, per riconoscere alla prima in mezzo a quella folla confusa il capo mulattiere, il capo dei facchini, il capo dei servi delle tende, il capo dei soldati della Legazione ...
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Marocco (pagina 38)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Nel Marocco se ne fa grandissimo uso, e si può dire che sono quasi tutte vittime di questa foglia deleteria, quegli arabi e mori, molto frequenti nelle città, che guardano chi passa cogli occhi sbarrati e stupidi, e camminano, quasi strascicandosi, come gente sbalordita da una percossa nel capo ... Avevo un pensiero lucido nel capo, cominciavo a parlare, dicevo:—una volta sono andato ... A un certo punto vidi l’Ussi con una testa allungata come un’immagine riflessa da uno specchio convesso; il Viceconsole con un viso largo due palmi; tutti gli altri assottigliati, gonfi, scontorti, contraffatti come caricature fantastiche, che mi facevano delle smorfie inesprimibilmente buffe; ed io ridevo e dondolavo il capo e sonnecchiavo e pensavo ch’eran tutti matti, che ci trovavamo in un altro mondo, che nulla di quel che vedevo era vero, che stavo male, che non capivo che cosa fosse accaduto, che non sapevo dove fossi ...
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Marocco (pagina 40)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Alcuni si son messi la giacchetta rossa sul capo per ripararsi dal sole ... È il vecchio governatore Gilali Ben Amù, seguito da diciotto sotto-governatori e dal fiore dell’aristocrazia di Fez, tutti vestiti di bianco da capo a piedi, come uno stuolo di sacerdoti: visi austeri, barbe nere, caic di seta, bardature dorate ... Gli ufficiali son vestiti a capriccio, da zuavi, da turcos, da spahì, alla greca, all’albanese, alla turca, con divise gallonate e arabescate d’oro e d’argento, con sciabole a scimitarra, spade, pugnali ricurvi, pistoloni, daghe, stivali alla scudiera e stivaletti gialli senza tallone; alcuni color di porpora da capo a piedi, altri tutti bianchi, altri tutti verdi che paiono mascherati da diavoli ... Da una parte è schierata la cavalleria; dall’altra un’accozzaglia che non ha più nome; uomini e ragazzi vestiti di cento uniformi diverse, o piuttosto di brandelli d’uniformi, metà armati e metà senz’armi, colla cappa, senza cappa, con un cencio intorno al capo, col capo scoperto, scamiciati; visi del deserto, del litorale dell’Oceano, delle montagne dell’Atlante, del Rif, della provincia di Sus; teste rapate e teste ornate di lunghe treccie; colossi e nani, ceffi di belve e faccie di morti—disotterrati, larve, fantocci, comparse teatrali, gente razzolata Dio sa dove per far numero e paura ...
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Marocco (pagina 73)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Fra i soldati ve n’erano alcuni di Laracce, stracciati, con un fazzoletto annodato intorno al capo e un fucile rugginoso fra le mani; e fra i servi, dei ragazzi di dodici o quindici anni, non mai visti prima d’allora, i quali erano scappati, mi fu detto, da Mechinez e da Karia-el-Abbassi, e s’erano aggregati alla carovana, senz’altro addosso che una camicia, per andare a Tangeri, la città civile, a cercar fortuna, campando intanto delle limosine dei soldati ... Tirava un ventolino fresco e una nuvola nascondeva il sole, era una passeggiata deliziosa; ma continuando a crescere la marea, e restringendosi man mano quel po’ di strada sabbiosa su cui camminavamo ad uno ad uno, ci trovammo ben presto imprigionati fra il mare e le colline rocciose che pendevano quasi a picco sul nostro capo, e costretti a camminare fra gli scogli, contro cui si venivano a frangere le onde ... Parecchie volte, la mula arrestandosi spaventata, mi trovai circondato dall’acqua, ravvolto in un nuvolo di spruzzi, assordato, acciecato, e mi girò il capo, e intravvidi l’intestazione degli articoletti necrologici che avrebbero scritto i miei amici ... Salendo e scendendo, perdendoci di vista e ritrovandoci più volte in mezzo agli arbusti, camminavamo da quasi due ore per quei monti deserti, e cominciavamo a temere d’aver sbagliata la strada, quando dalla sommità d’un’altura vedemmo a un tratto le torri d’Arzilla e tutta la costa fino alla montagna del capo Spartel, che disegnava nettamente il suo contorno azzurro nella chiarezza limpidissima del cielo ... Li guardai attentamente; s’avanzavano di trotto; eran dieci, parte vestiti di color oscuro, parte di bianco; mi parve che nessuno avesse il fucile; il capo era un vecchio ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 2)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Il Capitano gli fece lui pure una bella lavata di capo: - Con le armi da fuoco! ... Don Diego, reggendosi appena sulle gambe, sporgeva il capo dall'uscio, e rispondeva a ciascheduno: - Sta un po' meglio ... - Eh! eh! - mormorò il canonico scuotendo il capo e guardando in giro le pareti squallide della sala: - Mi rammento qui! ... Il barone scosse il capo anche lui, lisciandosi il mento ispido di barba dura colla mano pelosa ... - Il canonico, con un sorrisetto incredulo, andava stuzzicando ora donna Sarina ed ora il barone, il quale chinava il capo, seguitava a grattarsi il mento discretamente, fingeva di guardare anch'esso di qua e di là, come a dire: - Eh! eh! pare anche a me! ... Giunse in quel mentre il dottor Tavuso in fretta, col cappello in capo, senza salutar nessuno, ed entrò nella camera dell'inferma ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 9)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma in quella entrava don Ninì Rubiera, un giovanotto alto e massiccio che quasi non passava dall'uscio, bianco e rosso in viso, coi capelli ricciuti, e degli occhi un po' addormentati che facevano girare il capo alle ragazze ... Don Filippo affermò col capo, e donna Bellonia, vista l'approvazione del marito, s'arrischiò a dire: - È vero ... - E intanto faceva segno di no col capo ... - Ecco il santo! Peperito colse la palla al balzo e si cacciò a capo fitto nella folla dietro la signora Alòsi ... Nel vano dei balconi le teste degli invitati che si pigiavano, nere in quel fondo infuocato; e in quello di centro la figura angolosa di donna Fifì Margarone, sorpresa da quella luce, più verde del solito, colla faccia arcigna che voleva sembrar commossa, il busto piatto che anelava come un mantice, gli occhi smarriti dietro le nuvole di fumo, i denti soli rimasti feroci; quasi abbandonandosi, spalla a spalla contro il baronello Rubiera, il quale sembrava pavonazzo a quella luce, incastrato fra lei e donna Giovannina; mentre Mita sgranava gli occhi di bambina, per non vedere, e Nicolino andava pizzicando le gambe della gente, per ficcarvi il capo framezzo e spingersi avanti ... Di tanto in tanto si premeva sulla bocca il fazzolettino di falsa batista ricamato da lei stessa, e tossiva, adagio adagio, chinando il capo; il vestito di lanetta le faceva delle pieghe sulle spalle magre ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 12)
di Giovanni Verga (estratti)
... Questi perorando con calore, sottovoce, in aria di mistero, stringendoglisi addosso, quasi volesse entrargli in tasca col muso di furetto; l'altro serio, col mento nella mano, senza dire una parola, accennando soltanto col capo di tratto in tratto ... Bianca rispose soltanto con un'occhiata che sembrava attonita, tanto era smarrita e dolente; in quel tempo suo cugino si dava gran moto fra le mantiglie e i cappellini, a capo basso ... Non gli sarebbe passato neppure pel capo di ricevere tanto onore ... che ve ne pare? - L'altro accennava col capo, lisciandosi il mento duro di barba colla grossa mano ... Don Gesualdo non rispose subito, sopra pensieri, a capo chino, seguendo passo passo donna Bianca che s'avviava a casa per la scalinata di Sant'Agata insieme allo zio marchese e al fratello don Ferdinando ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 17)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Cosa t'eri messa in capo, di'? - Niente, niente, don Gesualdo ... Il camparo al rumore levò il capo sonnacchioso e domandò: - Che c'è? ... Si grattò il capo un istante, e riprese: - Vedi, ciascuno viene al mondo colla sua stella ... Ho tanti pensieri pel capo! ... Le sollevava a forza il capo, che ella si ostinava a tener basso per nascondere le lagrime ... Su quel capo adesso, sciocca! ... Non la finisci più, peste che ti venga! - Colpa vostra! Ve l'avevo detto! Non sono imprese per noialtri! - sbraitava la sorella in camicia, coi capelli arruffati, una furia tale e quale! Massaro Fortunato, più calmo, approvava la moglie, con un cenno del capo, silenzioso, seduto sulla panchetta, simile a una macina di mulino ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 18)
di Giovanni Verga (estratti)
... Si fece il segno della croce, mise il piede alla staffa; infine di lassù, a cavallo, che toccava quasi il tetto col capo, sputò fuori il fatto suo, prima d'andarsene: - Avete ragione! M'ha fatto fare dei bei negozi, tuo marito! La semenza che abbiamo buttato via a Donninga! La vigna che m'ha fatto piantare dove non nasce neppure erba da pascolo! ... Soltanto allorché furono giunti alla chiusa del Carmine, volse il capo all'udire lo scalpiccìo di lui nella mota, e lo fece montare in groppa ... - Un altro po' strascinate me pure alla perdizione! Egli, pallido come un morto, cogli occhi stralunati, i capelli irti sul capo, quasi colla schiuma alla bocca, rispondeva: - Lasciatemi crepare! A voi non ve ne importa! ... Lasciatemi crepare! Mastro Nunzio, vedendo smaniare a quel modo il suo figliuolo, voleva buttarsi a capo fitto giù nella corrente addirittura: - Per non stare a sentir lui! ... E bisogna tornare da capo, se non voglio perdere la cauzione ... Come se non fossi il capo di casa! ... con questo po' di tegola che m'è cascata fra capo e collo ... Uno dei suoi compagni, vedendo che non poteva muoversi, gli ammucchiò un po' di strame sotto il capo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 24)
di Giovanni Verga (estratti)
... E spalancava gli occhi, accennando ancora colle mani e col capo, con un terrore vago sul viso attonito ... Volse il capo, vedendo entrare la sorella, quasi un'ombra gli calasse sul viso incartapecorito ... Le accarezzava il capo con quella mano scarna e sudicia di malato povero ... Poi volse il capo, fissandola cogli occhi avidi dal fondo delle orbite che sembravano vuote, filigginose ... Donna Marianna guardava intorno per la stanzaccia squallida, crollando il capo ... Gli altri non fiatavano: Bianca a capo chino; don Ferdinando aspettando che parlasse suo fratello, cogli occhi di barbagianni fissi su di lui ... Bianca pallidissima, senza levare gli occhi da terra, disse di sì col capo, lentamente ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)
... Scusatemi, io la direi una porcheria! Tutt'a un tratto don Diego si mise a ridere, quasi colpito da un'ispirazione, ammiccando dell'occhio, fregandosi le mani, con dei cenni del capo che volevano dire assai ... Suo fratello volse finalmente il capo verso di lei, con un sorriso bonario e malinconico ... Essa, accasciata sulla seggiola, chinò il capo in silenzio ... Poscia le afferrò le mani, agitando il capo, movendo le labbra senza arrivare a profferir parola ... Continuava ad accennare del capo, con uno struggimento immenso nell'accento e nel viso, colle lagrime amare che gli scendevano fra i peli ispidi e grigi della barba ... Ella più morta che viva scosse il capo lentamente e biascicò: - No ... Compare Santo rannicchiò il capo nel bavero di velluto, al pari di una testuggine ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 26)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma le mule tutt'a un tratto abbassarono il capo insieme, e infilarono il portone a precipizio ... Lei che sembrava più giovane e graziosa in quel vestito candido e spumante, colle braccia nude, un po' di petto nudo, il profilo angoloso dei Trao ingentilito dalla pettinatura allora in moda, i capelli arricciati alle tempie e fermati a sommo del capo dal pettine alto di tartaruga: una cosa che fece schioccare la lingua al canonico, mentre la sposa andava salutando col capo a destra e a sinistra, palliduccia, timida, quasi sbigottita, tutte quelle nudità che arrossivano di mostrarsi per la prima volta dinanzi a tanti occhi e a tanti lumi ... Dice che non può venire perché le duole il capo ... Dopo che ciascuno ebbe preso posto nella bella sala cogli specchi, si fece silenzio; ciascuno guardando di qua e di là per fare qualche cosa, ed ammirando coi cenni del capo ... Il marchese e il canonico Lupi tenevano viva la conversazione, don Gesualdo approvando coi cenni del capo; gli altri ascoltavano: la zia Cirmena con le mani sul ventre e un sorrisetto amabile che faceva cascare le parole di bocca: un sorriso che diceva: - Bisogna pure! giacché son venuta! ... Ma il canonico rientrò dal balcone quasi subito, scuotendo il capo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 29)
di Giovanni Verga (estratti)
... non ne avete coscienza? Donna Sarina comparve di nuovo sull'uscio, colle braccia incrociate, senza profferire una parola; soltanto i fiori che le si agitavano sul capo parlavano per lei ... Sei contenta anche tu? di'? Essa rispose ch'era contenta, chinando il capo più volte, giacché aveva un gruppo alla gola e non poteva parlare ... Non lo fo più, com'è vero Iddio, se si ha a ricominciare da capo! ... - Rimase un momento imbarazzato, senza saper che dire neppure lui, umiliato nel suo bel vestito nuovo, in mezzo ai suoi mobili che gli costavano un occhio del capo ... Essa balbettò qualche parola inintelligibile, un gorgoglìo di suoni timidi e confusi, e chinò il capo ubbidiente, per cominciare a togliersi il pettine di tartaruga, colle mani gracili e un po' sciupacchiate alle estremità di ragazza povera avvezza a far tutto in casa ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 32)
di Giovanni Verga (estratti)
... Torniamo da capo? ... Mentre gli altri erano contenti e approvavano coi cenni del capo l'occhiata trionfante che il notaro tornava a volgere intorno, quella risposta cadde come una secchia d'acqua ... Il barone stavolta finse di calcarsi il cappello in capo per davvero ... A ogni frase piegava il capo ora a destra e ora a sinistra, con un fare cadenzato che doveva essere molto persuasivo ... Don Gesualdo scrollava il capo, sogghignando, come a dire: - Nossignore! Andrete a rotta di collo voialtri soltanto! - Seguitava a ripetere: - Forse che io voglio cacciare il naso nei vostri scartafacci? Poi, vedendo che il notaro diventava verde dalla bile, volle offrirgli una presa lui ... - Eh? eh? Vi piace? Il notaro si volse di qua e di là, come cercasse per terra, si calcò il cappello in capo definitivamente, e volse le spalle: - Salute a chi rimane! ... La mia mezzeria ci sarà sempre? Don Gesualdo rassicurò il canonico con un cenno del capo, e disse a Margarone: - Signor don Filippo, andiamo avanti ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 39)
di Giovanni Verga (estratti)
... Come don Ferdinando lo chiamò prima pian piano, e tornò a chiamarlo e a scuoterlo inutilmente, gli si rizzarono quei pochi capelli in capo, e si rivolse al sagrestano, smarrito, supplichevole: - Che fa ora? ... Alle grida di don Luca, levò il capo verso il balcone, e domandò cosa c'era con un cenno del capo ... non posso! Ma, vedendo passare Ciolla ammanettato come un ladro, si morse la lingua, e chinò il capo sul mortaio ... - Un'altra grande famiglia che si estingue! - osservò gravemente l'Avvocato Fiscale scoprendosi il capo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 41)
di Giovanni Verga (estratti)
... Nicolino cacciò il capo fra di loro, e si buscò una pedata ... Canali cacciò anche lui il capo dentro il palchetto ... Fifì ha mal di capo, - rispose don Filippo ... - Ne volete sentire una nuova? - seguitò il barone ostinandosi a cacciare il capo nel vano dell'uscio ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 44)
di Giovanni Verga (estratti)
... voi, no! - rispose lei con premura, chinando il capo ... No! nessuna donna gli aveva data una gioia simile, una vampata così calda al cuore e alla testa: né la prima volta che Bianca gli s'era abbandonata fra le braccia, trepidante; né quando una Margarone aveva chinato il capo superbo, mostrandosi insieme a lui, in mezzo al mormorio che suscitavano nella folla ... Ed aveva confessato tutto, a capo chino, con la bella voce sonora soffocata dall'emozione ... "Don Ninì è pieno di debiti sino al collo, e non sa più dove battere il capo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 65)
di Giovanni Verga (estratti)
... Le figliuole a quelle parole guardarono tutte insieme, e approvarono col capo ... Don Gesualdo s'era chinato su di lei e accennava di sì col capo ... Eh? Ho parlato or ora con vostro marito dei gran progetti che ha don Ninì pel capo ... Del resto non me ne importa nulla! Ho altro pel capo adesso! Ma il barone non si dava pace: - Che? Non ve ne importa? Grazie tante! Sapete cosa dicono pure? Che vogliono levarci di mano le terre del comune! ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 67)
di Giovanni Verga (estratti)
... Loro falliscono in capo all'anno, e noi ci pigliamo la terra in compenso del credito ... Don Gesualdo tornò a sedersi, pentito d'essersi lasciato trasportare dal primo movimento, grattandosi il capo ... Il barone Zacco si agitò, facendo segno col capo a don Gesualdo ... Infine egli scosse il capo ... - Don Gesualdo, duro, scrollava il capo; badava a ripetere: - No! no! non mi ci pigliano! - Tutt'a un tratto il barone Zacco afferrò don Ninì per la sciarpa e lo spinse verso il canapè quasi volesse mangiarselo, sussurrandogli nell'orecchio: - Volete sentirla? Volete che ve la canti? È segno che quello lì ci ha il suo fine per farci rimaner tutti quanti siamo con tanto di naso! ... Ho tanti altri fastidi pel capo! ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 73)
di Giovanni Verga (estratti)
... - La paralitica fulminò un'occhiata feroce, rizzando più che poteva il capo piegato sull'omero, mentre donna Giuseppina la sgridava come una bimba, asciugandole il mento con un fazzoletto sudicio ... - La suocera adesso spalancava gli occhi, guardandola atterrita, rannicchiando il capo nelle spalle, quasi aspettando di essere battuta: - Vedete? Santa pazienza! - Ve l'ho detto, - conchiuse il barone ... La paralitica li accompagnava cogli occhi, senza poter pronunziare una parola, sforzandosi più che potesse di girare il capo a ogni passo che faceva il figliuolo, con delle chiazze di sangue guasto che le ribollivano a un tratto nel viso cadaverico ... Ora ci mette i piedi sul collo, a noialtri! Vedete, signori miei, un barone Zacco che gli lustra le scarpe e s'inimica coi parenti per lui! L'altro chinava il capo, contrito ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 77)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma siccome il malato soffriva tutti i tormenti dell'inferno, nella lusinga che qualcheduno trovasse il rimedio che ci voleva, per non far parlare anche i vicini che li accusavano di avarizia, dovettero chinare il capo a codesto, chinare il capo a medici e medicamenti ... Egli borbottava, tentennando il capo ... - Come l'altro tentennava il capo, diffidente, col sorriso furbo sulle labbra smorte, il farmacista mise da banda ogni riguardo ... Erano tutti orecchi per don Margheritino che narrava la storia della malattia con gran prosopopea; approvavano coi cenni del capo di tanto in tanto; volgevano solo qualche occhiata distratta sull'ammalato che andavasi scomponendo in volto, alla vista di quelle facce serie, al torcer dei musi, alla lunga cicalata del mediconzolo che sembrava recitasse l'orazione funebre ... Dopo che colui ebbe terminato di ciarlare s'alzarono l'uno dopo l'altro, e tornarono a palpare e a interrogare il malato, scrollando il capo, con certo ammiccare sentenzioso, certe occhiate fra di loro che vi mozzavano il fiato addirittura ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 78)
di Giovanni Verga (estratti)
... La stessa casina, colle finestre chiuse, la terrazza dove Bianca e la figliuola solevano mettersi a lavorare, il viale deserto, fin la sua gente di campagna che temeva di seccarlo e se ne stava alla larga, lì nel cortile o sotto la tettoia, ogni cosa gli stringeva il cuore; ogni cosa gli diceva: Che fai? che vuoi? La sua stessa roba, lì, i piccioni che roteavano a stormi sul suo capo, le oche e i tacchini che schiamazzavano dinanzi a lui ... Però, giunta vicino a lui, non seppe trovare le parole, e rimaneva colle mani allo sportello, accennando col capo ... Affacciò il capo allo sportello, cercando forse degli altri, ma siccome pioveva lo tirò indietro subito ... a capo scoperto! ... È il tuo vizio antico! Ti rammenti, eh, ti rammenti? - Sissignore, - rispose lei semplicemente, e continuava ad accompagnare le parole coi cenni del capo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 82)
di Giovanni Verga (estratti)
... Indovinava che teneva degli altri guai nascosti, lei, e alle volte aveva la testa altrove, mentre suo padre stava colla morte sul capo ... Teneva gli occhi fissi sulla figliuola, e accennava col capo ... Guardava intorno, sospettoso, e seguitava ad accennare del capo, in silenzio, col respiro affannato ... Gli vennero insieme delle altre cose sulle labbra, delle ondate di amarezza e di passione, quei sospetti odiosi che dei bricconi, nelle questioni d'interessi, avevano cercato di mettergli in capo ... Vedendola poi rassegnata ad ascoltare, seduta a capo chino accanto al letto, cominciò a sfogarsi dei tanti crepacuori che gli avevano dati, lei e suo marito, con tutti quei debiti ... Ma ella chinava il capo, quasi avesse indovinato, colla ruga ostinata dei Trao fra le ciglia, tirandosi indietro, chiudendosi in sé, superba, coi suoi guai e il suo segreto ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 83)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Ohi! ohi! Che facciamo adesso? - balbettò grattandosi il capo ... Lo stalliere, che faceva passeggiare un cavallo malato, alzò il capo verso la finestra ... - M'è toccato a me questo regalo! L'altro scosse il capo, come a chiedere che c'era di nuovo, e don Leopoldo fece segno che il vecchio se n'era andato, grazie a Dio ...
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Nel sogno (pagina 9)
di era (estratti)
... —Sorella! sorella! sorella! Così gridò nello spazio vuoto; sotto i noccioli, che sembravano piangere, umidi di nebbia, colle foglioline morte che le cadevano sulle spalle e sul capo a guisa di carezze malinconiche ... Maria chinò il capo, nè tuttavia ristette dall'aspettare tutti i giorni la sorella ... I pastori crollarono il capo, il prete disse: —Mi farete la carità di informarvi se qualcuno ne vide traccia? Io sono vecchio, ed ...
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Novelle rusticane (pagina 9)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Ah! singhiozzava il giovanetto colle mani nei capelli, - per me non c'è più speranza! per me non c'è più speranza! - Tutto sua sorella Agata, che non voleva morire perché era sposa! - osservava compare Carmine di faccia a sua moglie, seduta accanto al letto; e lei, che non piangeva più da un pezzo, confermava col capo, curva al pari di un gancio ... E d'allora in poi ogni giorno aspettava il treno, senza sbagliare di un minuto, quasi avesse l'orologio in testa; e mentre gli fuggiva dinanzi, gettandogli contro la faccia il fumo e lo strepito, egli si dava a corrergli dietro, colle braccia in aria, urlando in tuono di collera e di minaccia: uuh! uuh! L'oste, anche lui, ogni volta che da lontano vedeva passare il treno sbuffante nella malaria, non diceva nulla, ma gli sputava contro il fatto suo scrollando il capo, davanti alla tettoia deserta e ai boccali vuoti ... Allora stanco di correre tutto il giorno su e giù lungo le rotaie, rifinito dagli anni e dai malanni, vedeva passare due volte al giorno la lunga fila dei carrozzoni stipati di gente; le allegre brigate di cacciatori che si sparpagliavano per la pianura; alle volte un contadinello che suonava l'organetto a capo chino, rincantucciato su di una panchetta di terza classe; le belle signore che affacciavano allo sportello il capo avvolto nel velo; l'argento e l'acciaio brunito dei sacchi e delle ...
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Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)
... - A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! - Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie ... Pure teneva in capo un berrettino vecchio che la sua ragazza gli aveva ricamato tempo fa, quando il male non aveva ancora colpito la vigna ... La folla chinava il capo alle schioppettate, perché non aveva armi da rispondere ... - Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti! - Quel Nino Bestia, e quel Ramurazzo, avrebbero preteso di continuare le prepotenze dei cappelli! - Se non c'era più il perito per misurare la terra, e il notaio per metterla sulla carta, ognuno avrebbe fatto a riffa e a raffa! - E se tu ti mangi la tua parte all'osteria, dopo bisogna tornare a spartire da capo? - Ladro tu ...
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Novelle rusticane (pagina 28)
di Giovanni Verga (estratti)
... Era bastata una parola, di un uomo lontano, di cui ella non poteva parlare senza impallidire e piegare il capo ... Gli amanti ammutolivano e chinavano il capo dinanzi alla volontà del marito ... Chissà quante volte si rammentano ancora di quel tempo, in mezzo alle ebbrezze diverse, alle feste febbrili, al turbinoso avvicendarsi degli eventi, alle aspre bisogne della vita? Quante volte ella si sarà ricordata del paesetto lontano, del deserto in cui erano stati soli col loro amore, della ceppaia al cui rezzo ella aveva reclinato il capo sulla spalla di lui, e gli aveva detto sorridendo: - L'uggia per le camelie! Delle camelie ce n'erano tante e superbe, nella splendida serra in cui giungevano soffocati gli allegri rumori della festa, molto tempo dopo, quando un altro ne aveva spiccata per lei una purpurea come di sangue, e glie la aveva messa nei capelli ... Addio, tramonti lontani del paese lontano! Anche lui, allorché levava il capo stanco a fissare nell'aureola della lampada solitaria le larve del passato, quante immagini e quanti ricordi! di qua e di là pel mondo, nella solitudine dei campi, e nel turbinìo delle grandi città! Quante cose erano trascorse! e quanto avevano vissuto quei due cuori lontano l'uno dall'altro! Infine si rivedevano nella vertigine del carnevale ... Poi chinò il capo, cogli occhi fissi ed astratti; lievi e fugaci rossori le passavano sulla nuca del color della magnolia ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 21)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... momento che il fallo sia da imputare alla comune fragilità umana; e la infrazione pubblica del venerdì? Pazienza un cattolico qualunque! Ma il capo del partito? Passi per un banchetto ufficiale cui il sindaco potrebbe essere costretto d'intervenire ... Il mite Zàupa, propenso in cuor suo alle opinioni del Soldini, cominciò a dire che certi dissensi fra la maggioranza e il suo capo naturale, il sindaco, circa certe questioni amministrative gravi, avevano consigliato una riunione quasi plenaria della maggioranza stessa senza l'intervento del sindaco stesso, per trattare dei dissensi ... Ora conveniva troncare subito, fosse pure con rammarico, un movimento che dagli spazzini minacciava di propagarsi fino al segretario capo e che metteva a repentaglio la salute del bilancio ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 22)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Dimostrò che respingere con un voto di massima tutte le istanze per aumento di stipendi era impolitico e che sarebbe minor errore, in fin dei conti, aumentar lo stipendio anche al segretario capo ... Qualcuno che sapeva, sorrise, crollando il capo ... " Matìo assentì del capo, sorridendo modestamente ... "Vi prego di dirmi se il filo potrebbe essere più invisibile, se il blù scuro non si confonde col nero!" Zàupa sorrise ancora e crollò il capo come scotendo da sè un alloro ideale che il collega gli avesse offerto per la sua fine trovata ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 4)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... «Papà sapeva?—chiese con ansia Lucia togliendo dall'armadio una bottiglia di cognac e consegnandola a Bortolo, che accennò di sì con il capo ... E uscì così com'era; a capo scoperto ... Bisognava sollevare un poco il capo al poverino per fargli inghiottire qualche sorso ... Lucia riabbassò il guanciale, su cui il malato girò lentamente il capo posandolo su una guancia; cessò il gemito, parve assopito ... «Signore! chiamatelo in Paradiso con voi! Levò il capo, colpita da un improvviso lamento, lungo, spasmodico; scattò ritta ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 20)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Era in quello stato pietoso da parecchi giorni, e già il medico, il vecchio medico di casa, che aveva conosciuti e visti morire i nonni materni della malata, cominciava a impensierirsi, a scuotere il capo ... La suora si alzò, le fu subito vicina e le prese una mano, che, bruciava; poi cercò di addattarle su 'l capo la vescica di ghiaccio ... A stento, la suora e Adele riuscirono a riadagiarla, a farle posare il capo su i guanciali sovrapposti ... «Male?… proprio male?—ripetè la malata tentando di alzare il capo che subito ricadde su i guanciali ... «Il suo papà? Una contrazione delle labbra che voleva essere un sorriso amaro, accompagnò il cenno negativo del capo ...
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Storia di un'anima (pagina 33)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... —Sì, sì, quando ci ritornerò: ora a Savona ho date le spalle, sono ad un'osteriuccia di Vado, dove aspetto l'omnibus che mi faccia viaggiare verso il formidabile capo di Noli ... Ho dimenticato qualcosa pel mio professore dagli occhiali d'oro, che mi tiene la sua santa mano in capo? No: il latino c'è: Bruto che scrive a Cicerone, parlando dei Vada Sabatiorum: «Constitit nusquam prius quam ad Vada veniret, quem locum volo tibi esse notum ... Sotto quest'ora prossima al meriggio, tra i visacci bruni che popolano l'omnibus (tutti visacci!), sporgendo il capo da una finestretta, nel polverone, vedo qualche palma che si allunga e si strataglia sulle nubi focate, sorgendo tra mezzo a casette calcinate dal sole, e poi nelle lande ferrugigne qua e là delle grandi fornaci che mi sembrano moschee, dadi stracotti col cupolone di creta ... * * * Vorrei credere?… Credere?… Mi sento in capo il turbante che mi stringe i polsi… ...
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