Libri caldo
Libri su caldo, con la parola caldo
Decameron (pagina 96)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il dì seguente, essendo già vicino alla fine di maggio, la giovane cominciò davanti alla madre a ramaricarsi che la passata notte per lo soperchio caldo non aveva potuto dormire ... Disse la madre: “O figliuola mia, che caldo fa egli? Anzi non fu egli caldo veruno ... ” La donna disse allora: “Figliuola mia, così è il vero; ma io non posso fare caldo e freddo a mia posta, come tu forse vorresti ... ” Il che la Caterina sappiendo, più per isdegno che per caldo non solamente la seguente notte non dormì ma ella non lasciò dormir la madre, pur del gran caldo dolendosi; il che avendo la madre sentito, fu la mattina a messer Lizio e gli disse: “Messere, voi avete poco cara questa giovane: che vi fa egli perché ella sopra quel veron si dorma? Ella non ha in tutta notte trovato luogo di caldo; e oltre a ciò maravigliatevi voi perché egli le sia in piacere l'udir cantar l'usignuolo, che è una fanciullina? I giovani son vaghi delle cose simiglianti a loro ...
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Decameron (pagina 146)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E così essendo dal caldo inestimabile, dal sole, dalle mosche e da' tafani, e ancor dalla fame ma molto più dalla sete e per aggiunta da mille noiosi pensieri angosciata e stimolata e trafitta, in piè drizzata cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta del tutto, che che avvenire ne gli dovesse, di chiamarla e di domandare aiuto ... I lavoratori eran tutti partiti de' campi per lo caldo, avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato a lavorare, sì come quegli che allato alle lor case tutti le lor biade battevano: per che niuna altra cosa udiva che cicale e vedeva Arno, il quale, porgendole disiderio delle sue acque, non iscemava la sete ma l'acresceva ... ” Ben conobbe lo scolare alla voce la sua debolezza e ancor vide in parte il corpo suo tutto riarso dal sole, per le quali cose e per gli umili suoi prieghi un poco di compassione gli venne di lei; ma non per tanto rispose: “Malvagia donna, delle mie mani non morrai tu già, tu morrai pur delle tue, se voglia te ne verrà; e tanta acqua avrai da me a sollevamento del tuo caldo, quanto fuoco io ebbi da te a alleggiamento del mio freddo ... Di tanto mi dolgo forte, che la infermità del mio freddo col caldo del letame puzzolente si convenne curare, ove quella del tuo caldo col freddo della odorifera acqua rosa si curerà; e dove io per perdere i nervi e la persona fui, tu da questo caldo scorticata non altramenti rimarrai bella che faccia la serpe lasciando il vecchio cuoio ... ” E queste parole dette, sì trasse con gravosa sua pena verso il mezzo del battuto, disperandosi di dovere da così ardente caldo campare; e non una volta ma mille, oltre agli altri suoi dolori, credette di sete spasimare, tuttavia piagnendo forte e della sua sciagura dolendosi ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 23)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — C'è troppo caldo, qua dentro ... — Ah, i caloriferi! invenzione diabolica! — Sì, difatti, era troppo caldo; — disse Margherita ... Effetti del caldo, diceva lei; troppo caldo in quell'albergo, dove era andata a visitare le signore Cantelli ... Ma Venezia non aveva bisogno di tanto caldo, per bacco; non ne aveva bisogno con quel suo clima sempre uguale, temperato dai venti tiepidi della Laguna, specie negli appartamenti esposti a mezzogiorno ... Forse reumatici? Ma sì, reumatici per l'appunto: non aveva ella finito di raccontargli come le fosse accaduto di restare un'ora buona a conversazione in un salotto troppo riscaldato, e di uscir poi all'aria pungente della Riva degli Schiavoni? Si trattava dunque di una infreddatura; e bisognava star riguardati, riposare, riposare e ber caldo ...
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L'Olimpia (pagina 11)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Io ti voglio esser servo o che ti piaccia o no: se ben m'uccideste, per l'affezion che vi porto non potrei stare di non venire a casa vostra e mangiarmi in tavola vostra un pasticcio caldo caldo ... Un malanno arai tu caldo caldo! SQUADRA ...
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Storia di un'anima (pagina 50)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Ah! come ci sediamo volentieri! Bell'invenzione, sapete, quella delle seggiole di legno piegato a vapore, leggiere come una galla, col sedere che lascia passar l'aria! Facendoci vento col panama e col fazzoletto, aggiustandoci più in su dei ginocchi le pieghe sudate dei pantaloni, torcendo la faccia a una buffata di fumo caldo che c'invia il vicino, ed occhieggiando:—Il tale?—si domanda ... Al caffè non si trova più una persona, che c'inviti a quattro asciuttissime chiacchiere: la frutta è cara: il caldo addoppia, lo dice il termometro della Galleria ... Mi ricordo che in una di quelle giornatacce da forno m'era saltato un ghiribizzo strano, caldo caldo: eh! quistione di nervi, sicuro, e vi dirò che… ...
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