Libri bisogno
Libri su bisogno, con la parola bisogno
Confessioni di un Italiano (pagina 216)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io non corro dietro a un fantasma; accontento un bisogno ... Benché ci avessi qualche pretensione di riuscire con un certo metodo scoperto da me, non avea allora bisogno di denaro, né voleva perdere il mio tempo a stirare le gambe della Camera alta ... Risi dunque sul muso al gran poeta rispondendogli che avevano bisogno di me allo Spedale ...
|
Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Umana cosa è aver compassione degli afflitti: e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richesto li quali già hanno di conforto avuto mestiere e hannol trovato in alcuni; fra' quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io sono uno di quegli ... Per ciò che, dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo acceso stato d'altissimo e nobile amore, forse più assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano e alla cui notizia pervenne io ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudeltà della donna amata, ma per soverchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito: il quale, per ciò che a niuno convenevole termine mi lasciava contento stare, più di noia che bisogno non m'era spesse volte sentir mi facea ... E quantunque il mio sostentamento, o conforto che vogliam dire, possa essere e sia a' bisognosi assai poco, nondimeno parmi quello doversi più tosto porgere dove il bisogno apparisce maggiore, sì perché più utilità vi farà e sì ancora perché più vi fia caro avuto ...
|
L'Olimpia (pagina 10)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Quel loco è del capitano acciò possa soccorrere dove è il bisogno, e dietro questo cantone sosterrò l'impeto della battaglia ... Che sará dunque bisogno di fare? MASTICA ... A me duole che quel romano col suo Mastica abbino tanto ben saputo tessere questa trama che gli sia riuscita meglio che desiavano, e voi siate scorto per buffalo; e la metá di questa vergogna è mia che non sappi in questo bisogno aiutarvi ... Ogni cosa è difficile a chi fugge fatica, è bisogno porsi a pericolo chi vuole ...
|
La vita comincia domani (pagina 62)
di Guido da Verona (estratti)
... La medesima paura di quel momento l'assalse, il medesimo bisogno di trascinar lei pure nel delitto consumato, e farla consapevole in tal guisa, che mai più non potesse disciogliersi da una tale complicità ... Che potevano altro dirsi? Che bisogno avevano ancora d'interrogarsi a vicenda? Non era questa una parola di perdono, d'oblìo, di promessa? Non era, su la bocca lieve dell'amante, una parola di complicità? Ed a lui parve necessario inginocchiarsi, per baciare le sue mani profumate ... Ma ella pure sentiva un uguale bisogno de' suoi baci aspri ed il bisogno d'incriminar quell'ora, fra tutte più pavida, con una memoria di orrendo pericolo e d'inebbriata voluttà ...
|
Le smanie per la villeggiatura
di Carlo Goldoni (estratti)
... LEONARDO Ho bisogno di voi per qualche cosa di più importante ... Però ho bisogno di voi ... LEONARDO Io non ho bisogno, che il mio cameriere mi venga a fare il pedante ... LEONARDO Fate, che vi sia il bisogno di carte da giuoco con quel che può occorrere per sei, o sette tavolini, e soprattutto, che non manchino candele di cera ... PAOLO Ho da prenderla coi contanti? LEONARDO Fatevi dare il bisogno; si pagherà al mio ritorno ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 67)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... "Io ho bisogno di Lei!" "Posso restare fino alle undici" disse don Giuseppe "o anche fino alle quattro ... " "No, no! Ho bisogno ch'Ella venga in Valsolda con me ... Con me e con lei! Ne ho bisogno per cominciare quello che Iddio mi comanda!" "Bisogno di me?" Don Giuseppe esitava ...
|
Sodoma e Gomorra (pagina 24)
di Docteur Jaf (estratti)
... Il compiacente obbedisce al bisogno naturale di una compagnia, di un'affezione ... Malgrado la depravazione che nasce da una tal disgustevole situazione per l'uomo, malgrado il piacere della concupiscenza che colora tutto agli occhi di quelli che lo praticano, non vi è prostituto maschio, che pari alla donna pubblica, non senta repulsione per l'uomo che lo paga, e da qui nasce necessariamente il bisogno di darsi ad un essere il quale non soltanto non pagherà, ma ancora riceverà dei doni da quello che avrà conquistato ... La ragazza sente, in seguito appunto della sua abiezione, il bisogno di un cuore nuovo; stufa di tutto, ella sarà facilmente sedotta da un'aria ingenua, da una candida figura di adolescente ... Ma ecco che il bisogno di danaro diventa imperioso, non si può più dissimulare, a questo periodo si fa venire in casa il cliente serio, il giovanetto si nasconde nell'appartamento; forse mostrerà di dolersi, ma così debolmente! la sua dignità non esiste più, ciò che lo preoccupa è di conservare l'amore di quella che idolatra ...
|
Storia di un'anima (pagina 9)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Sebbene, chiusomi quassù, avessi tutta l'intenzione e il bisogno di scrivere, di scrivere, di scrivere ... Pensa che mi sento il cuore gonfio d'un'arcana bontà, pensa che io piango, e che piangendo sento il bisogno di un'anima, e pensa che dinnanzi all'altare di un'altra anima che mi comprendesse, io pregherei ancora Dio, perchè mi sento casto, gentile, serio: e dinnanzi ai santi balbettamenti di un bimbo capirei—con quanta vita del cuore!—che l'arte per cui ho sofferto tanto, addoppiando me stesso, era un bisogno imperioso di creare; che la scienza di queste Accademie è il deserto, il vuoto, il nulla, o il tritume, la polveraglia dei morti: che gli anni di mia giovinezza erano un voto: che i miei tormenti, le mie fedi, il mio scetticismo, le mie speranze, le mie battaglie, il mio isolamento nella folla, il mio sdegno pei volgari, le mie povere poesie, erano indizi di un'anima che rigurgitava in un corpo nervoso, di un'anima che voleva un'anima!—Sono solo nel mio studiolo, solo, freddoloso e mesto ... senza più ambizione di un nome, senza desiderio di una donna, senza coscienza di un'anima, e sempre più col bisogno di una donna! Non voglio più scrivere ... Mi inginocchio e prego il suo Dio, quello che ella pregherà per me:—Dio, ho bisogno dì credere! io mi sento buono! io mi sento il cuore! Quando pensavo a lei, sentivo la fede e Dio! quando mi sentivo squallido e senza speranze, pensavo al suicidio, quasi come a un candido sogno! quando vedevo dei luoghi ameni: dicevo—qui non c'è lei!—quando vedevo delle fanciulle mi sentivo l'anima innondata di pace! quando vedevo dei bimbi, mi venivano le lagrime agli occhi! Mio Dio, al mio corpo nervoso, cupido, febbrile ho negato gli amplessi della femmina nuda; ho impazzito pensando alle voluttà: ho combattuto battaglie ridicole pel mondo, ma supreme e gloriose per chi vuol avere nel pensiero suo il pensiero d'una vergine; mio Dio, il suo ricordo era per me il ricordo di una tua vergine: la sua lettera l'ho letta in un santuario, guardando la bionda testina di due de' tuoi angioli! Guardami! Dimmi tu che non sono ridicolo, amando ancora! Che non lo fui amando in passato! Tu hai detto:—Siate fratelli e sorelle—e non hai detto che gli stranieri, i poveri, gli sventurati non possano fra loro essere fratelli e sorelle ...
|
Storia di un'anima (pagina 71)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Chi nasce! Sapete com'è bello chi è innocente? Chi ci può far credere a Dio? Chi è la religione purissima dell'anima nostra? Oh come chi nasce ha bisogno d'amore! Chi confida! Vedete come è santa chi ha nel cuore l'amore! Come ci bacia per farci coraggio! Come sola ci ha data la pace! Oh quanto chi confida ha bisogno di speranza! Chi muore!… Ah sento d'aver avuto l'amore e la speranza!… Perchè mi è dolce l'ultima luce del crepuscolo?… Perchè è tanto soave l'addio di chi ci ha accompagnato fino ai primi tenebrori?… Come sei cara, tu! Tu, e tu, e tu, figlia, bambino, bambini! Come siete cari, voi che, insieme aggruppati al mio seggiolone, mi dite sorridendo:—Noi continueremo a vivere, ad amarci, e a ricordarti!—Oh quanto chi muore ha bisogno di fede! Svegliandomi di botto, ho trovato il Beda capitombolato a' miei piedi, e il fattore che ascendeva le scale, domandando: —Che c'è? Il Beda giaceva colle pagine sfogliate e aperte contro il suolo, come un uccellaccio della notte caduto sopra una tomba: e il fattore mi diceva: —Suo zio canonico di quest'ore non li toccava mai certi libroni ...
|
|