Libri bene

Libri su bene, con la parola bene

Confessioni di un Italiano
di Ippolito Nievo (estratti)

... La mia indole, l'ingegno, la prima educazione e le operazioni e le sorti progressive furono, come ogni altra cosa umana, miste di bene e di male: e se non fosse sfoggio indiscreto di modestia potrei anco aggiungere che in punto a merito abbondò piuttosto il male che il bene ... Un'altra asseveranza deggio io fare, alla quale la voce d'un ottuagenario sarà forse per dare alcuna autorità; e questa è, che la vita fu da me sperimentata un bene; ove l'umiltà ci consenta di considerare noi stessi come artefici infinitesimali della vita mondiale, e la rettitudine dell'animo ci avvezzi a riputare il bene di molti altri superiore di gran lunga al bene di noi soli ... La mia esistenza temporale, come uomo, tocca omai al suo termine; contento del bene che operai, e sicuro di aver riparato per quanto stette in me al male commesso, non ho altra speranza ed altra fede senonché essa sbocchi e si confonda oggimai nel gran mare dell'essere ...
Confessioni di un Italiano (pagina 9)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Chi aveva buona indole volgeva a bene questa singolare ambizione, e chi era invece taccagno, scroccone o cattivo, ne era tirato alla più bassa e doppia malvagità ... Al fatto quei villani stessi che facevano sì trista figura nelle Cernide e tremavano nella cancelleria ad un'occhiata dell'officiale, sapevano poi adoperar per bene il fucile e la mannaia in casa loro o nelle campagne; e per me, se dapprincipio mi faceva meraviglia una tale sconcordanza, mi sembra ora di averne trovato la vera ragione ... Ma stando così le cose pur troppo, l'idea di entrare in quelle comparse e di farvi la figura del bambolo ci avvilisce a segno che ogni volontà di far bene e ogni sentimento di dignità ci scappa dal corpo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 22)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma cos'era mai per Clara il proprio rammarico quando ne andava di mezzo il bene d'un altro? Apriva lo sportello della gabbia con un sorriso fatto più bello da due lagrime; e talvolta gli uccelletti venivano a becchettarle le dita prima di volar via; e restavano anche per qualche giorno nelle vicinanze del castello visitando con sicurezza la finestra ove avean vissuto la mala stagione prigionieri e felici ... E si guardava bene dal deriderla, perché sapeva per esperienza, la buona vecchia, che l'abitudine di quei dilicati sentimenti fanciulleschi prepara per le altre età un'inesausta sorgente di gioie modeste, ma purissime e non caduche né invidiate ... S'imbacuccava ben bene nel ferraiuolo, imbracciava la coreggia del moschetto coll'indispensabile fanale sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio assicurandosi colla mano se nelle fonde laterali v'erano ancora le pistole ...
Confessioni di un Italiano (pagina 33)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Bene, bene; comunque la sia, lascia far a me a guarirti — soggiunse la Pisana ... — Io allora ti vorrò bene sempre più! Ma perché non ridi ora? ... Io la accontentai e feci anche prova di riderle colle labbra, ma giù nel cuore andava pensando qual bene la m'avrebbe voluto intantoché io mi fossi guadagnati quegli arredi da signore ... — E lascia che io ringrazi te; — la soggiunse, inginocchiandomisi vicino e baciuzzandomi la mano — perché seguiti a volermi bene anche quando son cattiva ... — Sai pure che io non mi ammalo mai! Prima di andar via voglio proprio che tu mi castighi, e che mi strappi ben bene i capelli per le cattiverie che ho commesse contro di te ...
Confessioni di un Italiano (pagina 47)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Infatti si buccinò tantosto che il vecchio bulo del Venchieredo, spaventato dal decreto degli Inquisitori, avea deposto contro il suo antico padrone certe carte di vecchia data che non provavano una specchiata fedeltà al governo della Serenissima; e se sopra queste ipotesi (non erano piucché ipotesi, intendiamoci bene, perché dopo aperto il processo, il Conte, il Cancelliere e mastro Germano, che soli vi avevano parte, erano diventati come sordomuti) se sopra queste ipotesi, dico, se ne fabbricarono dei castelli in aria, lo lascio a voi immaginare ... Il bene della Serenissima Signoria prima di tutto, dovesse anche andarne la vita! non è vero, signor Cancelliere? Intanto ella può lasciarci qui a quattr'occhi, ché il nostro colloquio non è null'affatto curiale, e ce ne sbrigheremo tra noi ... E in fin dei conti l'ha anche fatto bene, perché debbo appunto intrattenerla d'un affare di confidenza ... E così è necessario star bene uniti e darsi mano l'un l'altro e aiutarsi in quello che si può per mantenere inviolati i nostri privilegi ... La giustizia va bene, anzi benissimo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 48)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il Conte allargò bene gli occhi, e trasse una mano di tasca per mettersela sul cuore ... Ella mi capisce bene; se si trascurassero le denunzie nelle cose frivole, mancherebbero poi nelle grandi, e, adottata una massima, bisogna accettarne tutte le conseguenze ... ella intende bene ... Allo spirito, si ricordi bene, non alla lettera! ... Qui, ella vede bene, è impossibile; io non devo sopportarlo a costo d'ammazzarne, non che uno, mille! Il Conte di Fratta tremò tutto da capo a piedi; ma oggimai si era avvezzato a quei sussulti importuni e trovò fiato da soggiungere: — Ebbene Eccellenza; e non si potrebbe addirittura mandarle a Venezia quelle carte inconcludenti? ...
Confessioni di un Italiano (pagina 55)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il suo cuore riboccante una mezz'ora prima di felicità e d'amore volava, in quegli istanti, al letto di sua nonna; in quella cameretta silenziosa e bene assestata dove Lucilio avea passato con esse le lunghe ore; e quando egli non c'era ne restava viva per l'aria una cara memoria, un'immagine invisibile e ammaliatrice ... Arrossì peraltro senza rimorsi perché non le pareva di aver violato nessuno dei comandamenti del Signore; e dal volersi bene alla muta al confessarselo vicendevolmente non capiva qual differenza ci potesse essere ... Va là! per nulla non sono venuti e a me pare di leggerci sotto bene a tutto questo loro zelo contro i contrabbandi ... Anzi devi rinchiuderti bene, giacché essi sono tanto sconsigliati da lasciar le porte spalancate fino a mezza notte! ... — E bene! state certa! per questa sera non l'appiccherà! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 71)
di Ippolito Nievo (estratti)

... preparato a' suoi figliuoli; battaglia e pervertimento d'ogni principio morale; servitù senza compenso e senza speranza nella quale l'anima, che pur vede il bene e lo ama, è costretta a curvarsi a pregare a supplicare dinanzi all'idolo del male ... Oh meditatele bene queste due parole nelle quali si racchiude tutta la storia delle mie sciagure e delle mie colpe! Meditatele bene e poi dite se con tutta l'eloquenza della passione, con tutto il sentimento dei dolori sofferti, con tutta la sincerità del ravvedimento, potrei spiegarne l'orribile significato! ... Vedevano bene le cameriere che gli affetti tra me e la Pisana s'erano raffreddati di molto, ma eran ben lontane dal credere che questa fosse la causa della mia sparutezza ... Dopo un paio di giorni anche la Pisana s'accorse del mio pallore, e delle mie astinenze; sicché, quasi indovinandone il segreto, si sforzò a raccostarmisi per farmi bene ...
Confessioni di un Italiano (pagina 76)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Una gran dama nei tempi che corrono compera agli occhi del mondo un intero seminario di preti, ed esse sole hanno il privilegio di far parlare o in bene o in male le intere città ... Per quel giorno non giudicò opportuno toccar l'argomento, e barcamenò così bene che quando si alzarono dal gioco per andarsene, la Contessa narrava, credo, le sue delizie giovanili, e i bei tempi di Venezia, e Dio sa quali altri vecchiumi ... Lucilio, che in fatto d'occhi non istava meno bene del reverendo, s'accorse tantosto che gatta ci covava; ma aveva un bel che fare di schiudersi un finestrello nell'animo di lui ... La dama Frumier aveva fama di divota; egli l'aveva toccata sopra questo tasto e il tasto aveva corrisposto bene: restava alla cognata il compir l'opera, se pure voleva vedere accasata la figlia in modo tanto onorevole ...
Confessioni di un Italiano (pagina 78)
di Ippolito Nievo (estratti)

... E poi tutti riderebbero di vedervi innamorato di una bambina! E poi sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto acerbo mentre ne potreste cogliere uno già maturo e saporito! — Non so che farne, padre, non so che farne! — Ma pensate, figliuol mio, riflettete bene ... Vorreste sperare che la Pisana possa superare la contessina Clara nella bellezza dei sembianti, nel candor della pelle, nella perfezione delle forme? Riducetevela bene alla memoria, Raimondo! ... — Bene, sarà anche, ma questi temperamenti agghiacciati non mi talentano ... — Or bene, padre; ha ragione; faccia pur lei ... — Or bene, padre; le nozze non si potrebbero fare domenica? — Potenza del cielo! domenica dici! e poi raccomandi a me di non aver troppa fretta! ci vorrà qualche settimana, forse qualche mese, figliuol caro ...
Confessioni di un Italiano (pagina 93)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Bene, Carlino! Avete mai pensato che voi non siete solamente uomo, ma sibbene ancora cittadino, e cristiano? Questa domanda fattami dal padre con piglio grave e solenne mi conturbò tutto: quello che volesse dire e cosa importasse l'essere cittadino, io nol sapeva affatto; quanto all'essere cristiano, io non avrei messo punto in dubbio che lo fossi, perché nella dottrina mi avevano avvezzato a rispondere di sì ... — Io credo nel bene e voglio ch'esso trionfi ... — Il bene bisogna cercarlo, bisogna farlo perché esso trionfi davvero ... Capiva che o bene o male entrava in una sfera nuova per me; dov'io non era che un atomo intelligente avvolto in un'opera sublime e misteriosa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 97)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma l'avvocato mi rabbonì con un'occhiata, e aggiunse poi sottovoce: — La marchesa è molto amante della gioventù; bisogna saperle grado delle sue ottime intenzioni; e compatirla ne' suoi difetti pel gran bene che la può fare! Insomma in onta a queste belle chiacchiere io mi tolsi di casa dell'avvocato ben deliberato di non immischiarmi più né de' suoi pranzi, né della conversazione della Marchesa ... Ch'io cercassi la quiete ai dolori che mi tormentavano nell'adempimento di più alti doveri, andava benissimo; che cercassi di scordare un amore indegno e sciagurato benché fervidissimo, alzando l'anima nell'adorazione di quelle grandi idee che sono la poesia dell'umanità, in ciò pure non vedeva che bene ... Stava bene che la meta fosse alta spirituale e che so io; ma io la perdeva di vista, e anch'essi non se ne ricordavano che quando io ne chiedeva conto ... Son forte, incrollabile in me, perché credo e spero in me e negli altri! Figuratevi! Durante questa professione di fede che rispondeva sì bene ai miei bisogni, ...
Confessioni di un Italiano (pagina 99)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Basta; io me ne accontentava: e d'altra parte, conosciuto ben bene Amilcare, io m'era fitto in capo che tutti somigliassero a lui; il che non era pur troppo ... Amilcare mi trascinava colla sua foga di fede, di entusiasmo, di libertà, colle sue abitudini di spensieratezza di giocondità e di audacia; con lui il sentimento che non fosse consacrato al bene dell'umanità mi sembrava un sentimento dappoco ... Un giorno egli mi parlò con un certo sapore amaro della mia amicizia con un giovine trevisano e mi avvertì quasi beffardamente che se gli voleva bene doveva ammonirlo di essere meno corrivo a sussurrare nelle sue parlate ...
Confessioni di un Italiano (pagina 100)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Le gelosie non mi frullavano più pel capo, e pieno di zelo pel maggior bene di Amilcare lo accostai risolutamente ... — Bene, bene, sarà: ma non parlate di cotali cose a voce alta qui in Venezia; il vostro amico deve essere caduto in male acque appunto per questo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 105)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Questo sarebbe un gran bene, Pisana; ma col fatto non mantieni la promessa ... io gli voleva un po' di bene ed egli se ne ingalluzzì tanto che s'era, credo, messo in capo di sposarmi ... Lo crederesti che al signor Giulio non andò a sangue questa mia ragionevolezza, egli che se mi voleva bene doveva appunto incoraggiarmivi? ... — Anche; se senti proprio di volergli bene — risposi io con uno sforzo violento sopra me stesso ... Ma a Portogruaro mi si rizzava dinanzi come una larva la faccia cadaverica e beffarda di Giulio: io aveva paura, rabbia, rimorso; mi pareva ch'egli avesse diritto di chiamarmi amico sleale e traditore e che la Pisana avesse fiutato meglio di me la innata viltà del mio cuore quando aveva sospettato che non pel bene di Giulio ma pel mio io cercassi distoglierla affatto dal Venchieredo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 116)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli sacrificava la sua vita al bene dei popoli; chi non si sarebbe sacrificato per lui? — Cosa volete, cittadino? — mi diss'egli ricisamente, fregandosi le labbra col pizzo dello sciugatoio ... La libertà val bene qualche sacrifizio! Bisogna rassegnarsi ... Or bene; saranno nella prima fila; laveranno col loro sangue e a pro' della libertà l'onta della colpa commessa ... Così il male sarà volto in bene, e la causa del popolo si sarà avvantaggiata degli stessi delitti che la deturparono! — Cittadino generale, vi prego di osservare ... Il bene della Repubblica innanzi ad ogni cosa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 131)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Non v'è più bene non v'è più speranza, altro che nel cielo per le anime timorate di Dio ... Se volete sacrificarvi, or bene sacrificatevi a me! ... Le torture ch'ella provava erano immense; ma la suora compagna avea contato bene sulle astuzie adoperate per affatturarla in quel modo ... Infatti ella tramortì e tremò tutta, ma si strinse più vicina a lui, e riavendosi subitamente soggiunse: — Lucilio, mi amate? Or bene fuggitemi! ... Nel mondo non v'è più bene, lo so pur troppo! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 156)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli mi vuole bene, ma non m'intende, non mi compatisce! ... Ieri sera ne fui colto quando più mi facean d'uopo tutti i miei sentimenti chiari e svegliati per continuare il racconto, e così ho creduto di far bene sospendendolo fino ad oggi ... Lo vedete bene: Spiro avea torto nel volermi trattenere ...
Confessioni di un Italiano (pagina 158)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Gli è vero che questo era pel solito tanto vasto da albergare un reggimento, ma la pudicizia, capite bene, non permetteva certi rischi ... Non so per qual miracolo arrivassi sano e salvo, cioè almeno colle gambe intiere e colle vertebre bene inanellate, alla macchia di cornioli che l'aveva trattenuta ... Ma che valore ha mai la mia vita pel bene degli altri? ...
Confessioni di un Italiano (pagina 161)
di Ippolito Nievo (estratti)

... A guardarci bene essi aveano ordinato il Governo, scelto il Direttorio, nominati i membri delle congregazioni, i segretari, i ministri; e s'aveano riserbato il diritto di eleggere a suo tempo i membri del Consiglio grande e di quello dei Seniori ... Dall'ubbidire pecorilmente e male all'ubbidire attivamente e bene s'avea fatto un gran salto; il resto verrebbe dopo, Buonaparte mallevadore ... Or bene, uscite dunque e menateli; per mezzo loro saprò qualche cosa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 163)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Certo credo che per un fratello non avrebbero fatto maggiori feste e da ciò conobbi che mi volevano un briciolo di bene ... — I Francesi ci aiutano bene, perché noi non saremmo in grado di aiutarci da noi ... Né soldati né repubblicani nascono spontaneamente: tutti nasciamo uomini, cioè esseri da educare o bene o male, futuri servi, futuri Catoni secondoché capitiamo in mani scellerate od oneste ... Il fatto sta che il Venchieredo fu pagato bene, ma temo o spero che gli andrà alla peggio, perché serve sempre male ed ha il danno e le beffe chi serve troppo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 167)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Capite bene che non potea perder tempo a raffrontare scrupolosamente i connotati e le date ... Or bene sappiatelo, Aglaura! ... — Or bene — diss'ella guardando nel volto Spiro con occhio sicuro — or bene, la giustizia ha avuto effetto ...
Confessioni di un Italiano (pagina 187)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La vigoria ch'era rimasta nei nostri compaesani e che s'esercitava o bene o male in piccoli negozi di casa o di comune, ora s'è sfiancata del tutto ... Io sono troppo ignorante per avvisarne le cause; ma essi forse non si aspettano nulla di bene da coloro che colla guerra hanno fatto finora tanto male ... Hanno perduto ogni scienza del bene e del male; vogliono essere rispettati, ubbiditi, serviti perché sono ricchi ... Carlino! La rivoluzione per ora ci fa più male che bene ...
Confessioni di un Italiano (pagina 188)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Che chi ha danaro se lo tenga e lo spenda e ne usi; va bene; ma che con esso si comperi quell'autorità che è dovuta solamente al sapere e alla virtù, questa non la potrò mai digerire ... Porta via di qua, strascina di là, sciupa, vendi, impresta, trovai le camere vuote: cioè [no]; correggo, Leone, che s'è trapiantato colla famiglia a San Vito a far il fattore, ha creduto bene di affittar la casa, ad eccezione di tre stanze lasciate all'Aquilina e a Mastino: ché in quanto a Grifone era partito per l'Illirico col suo mestiero di capo–mastro ... Gli è vero ch'è assai bene sviluppata, e fui molto contento delle lodi che mi fece l'arciprete della di lei condotta: ma ad operare in quel modo bisognava proprio aver nelle calcagna la carità fraterna ...
Confessioni di un Italiano (pagina 191)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi rispondeva di volermi bene piucchemai, che io badassi a non dimenticarmi di lei, che a Venezia si annoiava, che sua mamma stava proprio benino, e che sarebbe venuta appena le circostanze lo permetterebbero ... Peraltro quei giorni meno che gli altri avevano a lagnarsi di me: e in generale, siccome lavorava molto io, ed era paziente e corrivo cogli altri, in onta al mio soffiare aveano preso a volermi bene ... Il Vermuth han fatto bene a inventarlo a Torino dove si parla e si ride poco, fuori che alle Camere: del resto quando l'hanno inventato non avevano lo Statuto ... Fortuna per chi spera in bene e pei fabbricatori di Vermuth ...
Confessioni di un Italiano (pagina 203)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Di maggiordomo mi feci organista; e tenetevelo bene a mente, ché la genealogia de' miei mestieri non è delle più comuni ... Il Capitano non voleva uscire da quattro pertiche di palude che sembravano da lui prese in affitto e nelle quali le anitre e le gallinelle si guardavano bene di porre il piede ... La poverina mi voleva un bene che nulla più; mi seguiva dovunque, non faceva cosa che non bramasse prima sapere se mi riescirebbe gradita ... Avea preso tanto amore a quella ragazza che mi sentiva crescere per lei in capo il bernoccolo della paternità, e nessun pensiero aveva meglio fitto in testa che quello di accasarla bene, di trovarle un buono e bravo giovine che la rendesse felice ...
Confessioni di un Italiano (pagina 204)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Le straordinarie giubilazioni per l'aggregazione al Regno Italico aveano dato luogo mano a mano ad un criterio più riposato del bene che ne proveniva al paese ... A Milano, dove o bene o male erano sgusciati da una repubblica, lo spirito pubblico fermentava ancora ... Eccomi arrivato ad un punto della mia vita che mi riuscirà molto difficile dichiarare agli altri, per non averlo potuto mai chiarir bene bene nemmeno a me: voglio dire al mio matrimonio ... Un giorno la Pisana mi chiamò di sopra nella nostra stanza e senza tanti preamboli mi disse: — Carlo, io m'accorgo di esserti venuta a noia; tu non mi puoi voler più l'un per cento del bene che mi volevi ... Lo dico e lo ripeto; tu non puoi volermi bene ...
Confessioni di un Italiano (pagina 223)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Tutto quel poco bene che poteva fare io l'ho fatto; è giusto che non mi si tardi qualche ricompensa; il mio desiderio è di riceverla subito, e di abbandonarvi per breve tempo col sorriso sulle labbra e, concedetemi anche questa speranza, col vostro compatimento ... Mi rassegnerei giubilando, e contenta solo nel pensiero che tutti i miei giorni tutti i miei affanni sarebbero consacrati al tuo bene ... — Ed io ti ripeto ancora che o non ti ricordi bene, o dopo tanti anni non conosci per anco la Pisana ... Del resto tutto quel po' di bene che poteva operare mi sono studiata di farlo: muoio contenta, muoio sorridendo perché vado ad aspettarti! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 224)
di Ippolito Nievo (estratti)

... quando voglio una cosa, la voglio la pretendo ad ogni costo! Or bene, io voglio e pretendo che la mia morte a me tanto facile e soave non sia la disperazione d'una intera famiglia, e non tolga a tutto un paese ed all'umanità tutto quel bene che puoi che devi ancora operare! ... Giurami che vivrai pel bene della famiglia ch'io ti imposi, per l'onore della patria che insieme abbiamo amato, e ameremo sempre! ... Or bene, lo giuro! ... Vedi tu questo sorriso di beatitudine, queste lagrime di gioia che m'inondano gli occhi? Or bene, credi tu che io povera donna pazza briaca d'amore, mi rassegnerei a lasciarti ad abbandonarti per sempre a non vederti mai più né in terra né in cielo, se una speranza certa, profonda, invincibile non mi affidasse che ci rivedremo che saremo uniti e contenti a mille tanti che nol fummo mai, per tutta la eternità? ... Pensai che espiazione o battaglia la vita nostra è un bene almeno per gli altri; e che quanto più è un male per noi tanto più meritorio è il coraggio di portarla fino alla fine ... Dopo circa un'ora, durante la quale bene avvisarono di lasciarmi solo, tornò Lucilio a significarmi che la Pisana era stata colta da un improvviso sfinimento, ma che riavutasi col bere un cordiale, s'era allora allora acquetata in un dolcissimo sonno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 228)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Or bene, se dici da senno, ripeterò io stesso adesso quello che tua madre diceva or sono alcuni mesi ... Intanto impara a maturar bene le tue idee e a diffidare, massime quando ne hai non poche ragioni ... S'aggiunga poi ch'io ho diciott'anni e che una volta o l'altra, lo sapete bene, converrebbe che me ne andassi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 234)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Senonché la mia figliuolina non aveva la spensieratezza e la petulanza della Pisana; anzi sapeva calcolar molto bene i fatti suoi, e piegarsi e torcer il collo oggi per drizzar il capo e impennarsi meglio domani ... — Or bene, vengo a mantenere la mia parola ... — Spero bene che scherzi — gli risposi io — e che come hai guarito me nella vista, così guarirai te nel petto ... Sappiamo cosa si può sperare della vita, e qual bene o qual male è la morte ...
Confessioni di un Italiano (pagina 236)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Perché con Alfieri con Foscolo con Manzoni con Pellico era già cresciuta una diversa famiglia di letterati che onorava sì le rovine, ma chiamava i viventi a concilio sovr'esse: e sfidava o benediva il dolore presente pel bene futuro ... Egli spirò guardandomi fieramente in volto quasi mi vietasse di compiangerlo; la Clara era nell'altra camera che pregava per lui, e l'ultima parola del moribondo fu questa: — Ringraziala! — Infatti io la ringraziai, ma non sapeva bene di cosa ... Per quanto l'avessi pregata non avea consentito a consolare il morente della sua presenza; ma siccome ella faceva uno studio peculiare di attraversare le proprie voglie, così mi è lecito il credere che ne sentiva anzi desiderio; e che offerse anche quel sacrifizio per maggior bene dell'anima di lui ... Di noi, di Venezia, dell'Italia egli non parlava più che come di altrettante curiosità: più affettuosamente forse mi scriveva sua moglie, benché dai figliuoli di Spiro sapessi che non la trattava molto bene ...
Confessioni di un Italiano (pagina 241)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ho capito già; tu non le vuoi alcun bene a quella ragazza: vorresti degli omacci duri e sconoscenti come Luciano, o qualche pazzerello come quel povero Donato, che tu solo hai condotto al precipizio ... Infatti tu non ti ci trovi bene in casa Fratta quando ci siamo noi: ma se si tratta poi di gironzolare le ore colle ore fabbricando castelli in aria e impasticciando bestemmie ed eresie col conte Rinaldo, allora non ti ritraggi punto, allora la casa Fratta ti conviene! ... Ride bene chi ride l'ultimo ... — Ah ti ho colta, birbona! — diss'io, e non ebbi più rimorso di aver messo la mano ne' suoi segreti; l'autorità paterna è forse, anzi certo, la sola che dia cotali diritti, perché è obbligata a procurare il bene dei figli anche contro la loro volontà ... Ora che tocchi con mano ch'io so tutto, e vedi cionnostante che mi dispongo ad usar di tutta la mia bontà, spero che vorrai mostrartene degna, con dirmi come sei venuta in tanta confidenza con quel giovine, cosa ti piace tanto in lui, e perché, se credevi onesta la tua condotta, hai creduto bene di celarla ai tuoi genitori ...
Corbaccio (pagina 4)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma da sodisfare è alla tua seconda domanda, acciò che tu a' tuoi impauriti spiriti interamente restituisca le forze loro: e per ciò sappi che Colui, colla cui licenzia io sono qui venuto (anzi, a dir meglio, per lo cui comandamento), è quello infinito Bene che di tutte le cose fu creatore e per lo quale e al quale tutte le cose vivono; e al quale è del nostro bene, del nostro riposo, della nostra salute troppo maggiore sollecitudine che a noi stessi ... Dalla qual conoscenza una contrizione sì grande e pentimento mi venne delle non ben fatte cose che non solamente mi parve che gli occhi di vere lagrime e assai si bagnassero, ma che il cuore, <non> altrimenti che faccia la neve al sole, in acqua si risolvesse; per che, sì per questo e sì ancora perché poverissimo di grazie a rendere a tanti e sì alti effetti mi sentiva, per lungo spazio mi tacqui, parendomi bene che lo spirito la cagione conoscesse; ma, poi che così alquanto stato fui, ricominciai a parlare: – O bene avventurato spirito, assai bene cognosco e discerno, la mia medesima coscienza ricercando, quello essere vero che tu ragioni: ciò Dio più caro avere che noi medesimi non abbiamo; li quali colle nostre malvagie opere continuamente ci andiamo sommergendo, dov'Elli colla sua caritativa pietà sempre ne va sollevando, e le sue etterne belleze mostrando e a quelle, come benignissimo padre, ne va chiamando; ma tuttavia, sì come colui che ancora la divina bontà, a guisa che le terrene operazioni <si> fanno, vo misurando, maraviglia mi porge, sentendomi io averlo offeso molto, come Esso ora ad aiutarmi si mosse ... Al quale io dopo il suo tacere, dissi: – Assai bene m'hai sodisfatto alle mie domande: e nel vero come che vendetta da Dio è uno di nuovo rifarti bello per più piacerli, pur di te compassione mi viene e disidèro sommamente d'alleggiare quella, se mai con alcuna mia opera il potessi; e d'altra parte in me medesimo mi rallegro, sentendo che tu, non al ruinare allo 'nferno, ma a salire al grorioso regno sii, dopo la tua penitenzia, disposto ... In questa misera valle, la qual tu variamente nomini senza apropiarlene alcuno, abitac'egli alcuna persona, se quelli non fosser già li quali per aventura Amor della sua corte avendo sbanditi, qui li mandasse e in essilio, come a me pare essere stato da lui mandato; o posseggonla pur solamente le bestie le quali io ho udite tutta notte dintorno mughiare? – A cui egli sorridendo rispuose: – Assai bene conosco che ancora il raggio della vera luce non è pervenuto al tuo intelletto e che tu quella cosa, la quale è infima miseria, come molti stolti fanno, estimi somma felicità, credendo che nel vostro concupiscibile e carnale amore sia alcuna parte di bene; e per ciò apri l'orecchie a quello che io ora ti dirò ... E assai bene ora conosco, senza più aperta dimostrazione, che faccia li uomini divenire fiere e che voglia dire la salvaticheza del luogo e gli atri nomi da te mostratimi della valle, e il non vedere in essa né via né sentierolo – ...
Corbaccio (pagina 7)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Male è addunque la tua etade omai agl'innamoramenti decevole: alla quale non il seguire le passioni, o lasciarsi a loro sopravegnenti vincere, sta bene, ma il vincer quelle; e con opere virtuose, che la tua fama ampliassero, e con aperta fronte e lieta dare di sé ottimo esemplo a' più giovani s'appartiene ... Tu, se io già bene intesi mentre vivea, e ora così essere il vero apertamente conosco, mai alcuna manuale arte non imparasti e sempre l'essere mercatante avesti in odio; di che più volte ti se' con altrui e teco medesimo gloriato, avendo riguardo al tuo ingegno, poco atto a quelle cose nelle quali assai invecchiano d'anni, e di senno ciascuno giorno diventano più giovani ... Della qual cosa il primo argomento è che a loro par più che a tutti gli altri sapere, come alquanto sono loro bene disposti i guadagni, secondo gli avisi fatti, o pure per avventura, come suole le più volte avvenire; là dove essi, del tutto ignoranti, niuna cosa più oltre sanno che quanti passi ha dal fondaco o dalla bottega alla lor casa; e par loro che ogni uomo, che di ciò gli volesse isgannare, avere vinto e confuso, quando dicono: “Di' che mi venga ad ingannare”, o dicono: “All'uscio mi si pare”, quasi in niun'altra cosa stia il sapere se non o in ingannare o in guadagnare ... Ma lasciamo stare quel che a questa parte appartiene; la quale esse ottimamente sappiendo, nel secreto loro hanno per bestia ciascuno uomo che l'ama, che le desidera o che le segue, e in sì fatta guisa ancora la sanno nascondere che da assai, stolti che solamente le croste di fuori riguardano, non è conosciuta né creduta; senza che, di quelli sono che, bene sappiendolo, ardiscono di dire ch'ella è lor pace, e che questo e quello farebbono e fanno; li quali per certo non sono da essere annoverati tra li uomini ...
Corbaccio (pagina 8)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Credi tu ch'i' sia abbagliata, e ch'io non sappia a cui tu vai dietro, a cui tu vuogli bene e a cui tu tutto 'l dì favelli? Ben so bene: io ho migliori spie che tu non credi ... Pensa che tu non mi ricogliesti del fango; e Dio il sa chenti e quali erano quelli che se l'arebbono tenuto in grazia d'avermi presa senza dote, e sarei stata donna e madonna d'ogni lor cosa: e a te diedi cotante centinaia di fiorini d'oro, né mai pur d'un bicchiere d'acqua non ci pote' esser donna, senza mille rimbrotti de' frateti e de' fanti tuoi: basterebbe s'io fossi la fante loro! E' fu bene la mia disaventura ch'io mai ti vidi: che fiaccar possa la coscia chi prima ne fece parola!” ... Quanti parti per questo, mal lor grado venuti a bene, nelle braccia della fortuna si gittano! riguardinsi gli spedali ... Quanti ancora, prima che essi il maternale latte abbino preso, se n'uccidono! Quanti a' boschi, quanti alle fiere se ne concedono e agli uccelli! Tanti e in sì fatte maniere ne periscono che, bene ogni cosa considerata, il minore peccato in loro è l'avere l'appetito della lussuria seguito ...
Corbaccio (pagina 10)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... d'un fuocoso e caritevole ardore di bene e virtuosamente adoperare sì maravigliosamente gli accendeva che, laudando divotamente Colui che creata l'avea, a mettere in opera il bene acceso desiderio si disponeano ... E, se onestamente si potesse accusare la natura, maestra delle cose, io direi che essa fieramente in così fatte donne peccato avesse, sottoponendo e nascondendo così grandi animi, così virili e costanti sotto così vili membra e sotto così vile sesso, come è il femineo; perché, bene ragguardando chi quelle furono e chi queste sono, che nel numero di quelle si vogliono mescolare e in quelle essere annoverate e reverite, assai bene si vedrà mal confarsi l'una coll'altra, anzi essere del tutto l'una contraria dell'altra ... E non solamente da questo si può o dee pigliare che solamente ad alcuni eccellenti uomini così ampio privilegio di nobiltà sia conceduto; anche s'intenderà essere ancora de' più menomi, per rispetto alle femine e agli altri animali; per che ottimamente si comprenderà il più vile e 'l più minimo uomo del mondo, il quale del bene dello 'ntelletto privato non sia, prevalere a quella femina, in quanto femina, che temporalmente è tenuta più che niun'altra eccellente ...
Corbaccio (pagina 14)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... mosterrò come intender si dee, e come ella intende, ciò che, nella lettera a te mandata da lei, scrive che le piace; forse da te non tanto bene inteso ... L'ordine richiedea a dovere della sua cortesia dire: la quale, ella dalla magnificenzia distingue, per ciò che la magnificenzia intende che s'usi nelle cose donandole o gittandole via; la cortesia intende di se medesima usarsi, quando liberamente di sì dice a chi la richiede d'amore: della qual cosa per certo ella è stata non cortese ma cortesissima, pure che sia stato chi ardire abia avuto di domandare; de' quali assai sono suti che, quantunque ella nello aspetto sia paruta molto imperiosa, non si sono però peritati; e bene n'è loro avvenuto: dico avendo rispetto al loro appetito, al quale, per merito della richiesta, prestamente è seguito l'effetto ... Alcuni sono savi chiamati, per ciò che ottimamente la scrittura di Dio intendono e sannola altrui mostrare; altri, per ciò che intorno alle questioni civili et ecclesiastiche, sì come molto in legge e in decretali amaestrati, sanno ottimamente consigli donare; altri, per ciò che nel governo della republica sono pratichi e le cose nocive sanno schifare e seguire l'utili, quando il bisogno viene; et alcuni sono savi tenuti, però che sanno bene guidare i fondachi, le loro mercatanzie e arti e' lor fatti di casa, e secondo i mutamenti de' tempi sanno temporeggiare ... De' quali modi e d'altri assai, che laudevoli contar si potrebbono, io non vorrei che tu intendessi lei esser savia; per ciò ch'ella non cura di divina scrittura né di filosofica, né di legge né di statuto o di reggimento publico o privato né di così fatte cose; per ciò che, se così intendessi, non intenderesti bene il senno di che ti scrive che si diletta ... Non è così: non è costei così crudele né così perfida, come mostra che tu creda, ch'ella voglia bene agli uomini perché s'uccidano ... Della sua gentileza già in parte parlato ho, la quale ella dice che antica le piace: in che io t'acerto che, come che nelle precedenti cose assai bene e vero, secondo le dimostrazioni fatte, ella abbia il suo piacere dimostrato, in quello ella non sa che si dire, sì come colei che niuno sentimento ha di gentileza: che cosa si sia né donde proceda né di chi dir si debba gentile né chi no; se non ch'ella ha in ciò voluto mostrare ch'ella sia gentile ella; e però, come gentile, ama e disidera le cose gentili; et è tanta la sua vanagloria e pompa che ella fa di questa sua gentileza, che in verità a quelli di Baviera o a' reali di Francia o qualunque altri, se altri ne sono antichi e le cui opere sieno state gloriose, sarebbe soperchio ... Scriveti che le piacciono i grandi favellatori, con ciò sia cosa ch'ella di favellare ogn'altra persona avanzi e trapassi; e dicoti che 'l suo cinguettare è tanto che, solo, troppo più aiuterebbe alla luna sostenere le sue fatiche che non facevano tutti insieme i bacini degli antichi; e lasciamo stare l'alte e grandi millanterie ch'ella fa, quando berlinga coll'altre femine dicendo: “Quelli di casa mia e gli antichi miei e' miei consorti”, ché le pare troppo bella cosa a dire; e tutta gongola, quando si vede bene ascoltare e odesi dire: “Monna cotale de' cotali” e vedesi cerchio fare ...
Corbaccio (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Quivi, secondo che tu puoi avere udito, con suo mantello nero in capo e, secondo ch'ella vuole che si creda, per onestà molto davanti agl'occhi tirato, va faccendo baco baco a chi la scontra; ma pure, se bene v'hai posto mente, ora quello apre ora il richiude, non sappiendosi ancora delle usate vanità rimanere; e, quasi ad ogni parola in giù si tira le bende dal mento o caccia la mano fuori del mantello, parendogliele bellissima avere e massimamente sopra 'l nero ... Ma, sì come colei che di variar cibi spesso si diletta, non dopo molto, sazia, a prender nuova cacciagione si ritorna; e, per averne ella tuttavia due o tre presti, non si riman'ella però d'uccellare; e, se io di questo mento o dico il vero, tu 'l sai, che parendoti bene mille occhi avere, senza sapertene guardare nelle panie incappasti ... Giunta addunque nella chiesa e non sanza cautela avendo riguardato per tutto, prestamente avendo raccolto con gli occhi chiunque v'è, incomincia, senza ristare mai, a faticare una dolente filza di paternostri, or dall'una mano ne l'altra e da l'altra ne l'una trasmutandoli, senza mai dirne uno, sì come colei la quale ha faccenda soperchia pur di far motto a questa e a quell'altra e di sufolare ora ad una ora ad un'altra nelle orecchie, e così d'ascoltarne ora una ora un'altra; come che questo molto grave le paia, cioè d'ascoltarne niuna, sì bene le pare sapere dire a lei; e in questo, senza altro far mai, tutto quel tempo, che nella chiesa dimora, consuma ... La qual cosa non è punto vera; per ciò che chi si potesse di ciò essere ingannato, altramenti credendo che 'l fatto sta, io, sì come colui che, s'ella alcuno bene facesse, o alcuna orazione o paternostro dicesse, il sentirei, non ne posso essere ingannato; per ciò che, non altrimenti che la fresca acqua è sopra i caldi corpi soave, così a quelli la mia arsura sentirei rinfrescare ... Già so io bene che non è ancora lungo tempo passato che del vostro mondo si partì uno, che con tanta afflizione la trafisse, ch'ella stette de' dì presso a otto ch'ella non volle bere uovo né assaggiar pappardelle ...
Corbaccio (pagina 19)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma furonti sì gli occhi corporali nella testa travolti, che tu non vedesti lei essere vecchia e già stomachevole e noiosa a riguardare? E, oltre a ciò, qual cechità d'animo sì quelli della mente t'avea adombrati che, cessando la speranza del tuo folle desiderio in costei, con acerbo dolore ti facessono la morte desiderare? Qual miseria, qual tiepideza, qual trascuraggine te a te così avea della memoria tratto che, venendoti meno costei, tu estimassi che tutto l'altro mondo ti dovesse essere venuto meno e per questo volere morire? Part'egli così essere da nulla? Se' tu così pusillanimo, così scaduto, così nelle fitte rimaso, così scoppiato di cerro o di grotta o se' così da ogni uomo del mondo discacciato che tu costei per unico rifuggio e per tuo singulare bene eletta avessi, che, se ti mancasse, tu dovessi desiderare di morire? Qual piacere, quale onore, quale utile mai avesti da lei o ti fu promesso, se non dalla tua sciocca e bestiale speranza, il quale poi ti fosse tolto da lei? E la tua speranza che cosa ti poteva da lei giustamente promettere? Certo niuna, se non di metterti nelle braccia quelle membra cascanti e vize e fetide; delle quali sanza fallo, se saputo avessi il mercato il quale n'ha fatto e fa, come ora sai, sarebbe stato il disiderio minore ... E a costei andando quanto tu più umilmente potevi, non parendoti così bene essere ricevuto come desideravi, non ti partivi – come fatto avresti e faresti, da quelli che esaltar ti possono, dove costei sempre ti deprimerebbe – ma chiamavi la morte che t'uccidesse; la qual più tosto chiamar dovevi avendo riguardo a quello a che l'anima tua s'era dechinata: e a che utilità? e a cui sottomessa? a una vecchia rantolosa, viza, malsana, pasto omai da cani più che da uomini; più da guardare la cenere del focolare omai che da apparire tra genti perché guardata sia ... Né difettuoso ti veggio in parte alcuna; né ha il tuo viso tra gli uomini men di belleza che abbia il suo tra le femine, con tutto ch'ella studi il suo con mille lavature e con altrettanti unguenti, dove ora il tuo rade volte, o non mai, pur con l'acqua chiara ti lavi; anzi ti dirò più: ch'egl'è molto più bello, quantunque tu poco te ne curi; e fai bene, per ciò che tale sollecitudine somamente agli uomini si disdice ... Una grazia l'ha fatta per insino a qui la sua natura più che a te; ché, se non mi inganna il mio iudicio, quantunque tu abbi la barba molto fiorita e, di nere, candide sieno divenute le tempie tue, et ella, pur nel mondo stata molti più anni che tu non se', quantunque forse non gl'abia così bene adoperati, non le ha mutate ...
Decameron (pagina 8)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Io ho, vivendo, tante ingiurie fatte a Domenedio, che, per farnegli io una ora in su la mia morte, né più né meno ne farà; e per ciò procacciate di farmi venire un santo e valente frate, il più che aver potete, se alcun ce n'è; e lasciate fare a me, ché fermamente io acconcerò i fatti vostri e' miei in maniera che starà bene e che dovrete esser contenti ... ” Disse allora il frate: “Figliuol mio, bene hai fatto, e così si vuol fare per innanzi; e veggio che, poi sì spesso ti confessi, poca fatica avrò d'udire o di dimandare ... ” Queste parole piacquero molto al santo uomo e parvongli argomento di bene disposta mente: e poi che a ser Ciappelletto ebbe molto commendato questa sua usanza, il cominciò a domandare se egli mai in lussuria con alcuna femina peccato avesse ... ” “Oh, benedetto sia tu da Dio!” disse il frate “come bene hai fatto! e, faccendolo, hai tanto più meritato, quanto, volendo, avevi più d'arbitrio di fare il contrario che non abbiam noi e qualunque altri son quegli che sotto alcuna regola son constretti ... E sempre co' poveri di Dio, quello che guadagnato ho, ho partito per mezzo, la mia metà convertendo ne' miei bisogni, l'altra metà dando loro: e di ciò m'ha sì bene il mio Creatore aiutato, che io ho sempre di bene in meglio fatti i fatti miei ... ” “Bene hai fatto:” disse il frate “ma come ti se' tu spesso adirato?” “Oh!” disse ser Ciappelletto “cotesto vi dico io bene che io ho molto spesso fatto; e chi se ne potrebbe tenere, veggendo tutto il dì gli uomini fare le sconce cose, non servare i comandamenti di Dio, non temere i suoi giudicii? Egli sono state assai volte il dì che io vorrei più tosto essere stato morto che vivo, veggendo i giovani andar dietro alle vanità e udendogli giurare e spergiurare, andare alle taverne, non visitar le chiese e seguir più tosto le vie del mondo che quella di Dio ... ” Disse allora il frate: “Or bene, tu mi di' che se' stato mercatante: ingannasti tu mai persona così come fanno i mercatanti?” “Gnaffé, “ disse ser Ciappelletto “messer sì, ma io non so chi egli si fu: se non che, uno avendomi recati denari che egli mi doveva dare di panno che io gli avea ...
Decameron (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Rinaldo rispose: “Sì bene ... ” Allora quegli, che già sapeva come andar doveva il fatto, disse seco medesimo: “Al bisogno ti fia venuto, ché, se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai pur male”; e poi gli disse: “Io similemente ho già molto camminato e mai nol dissi, quantunque io l'abbia a molti molto udito già commendare, né giammai non m'avenne che io per ciò altro che bene albergassi; e questa sera per avventura ve ne potrete avvedere chi meglio albergherà, o voi che detto l'avete o io che non l'ho detto ... Bene è il vero che io uso in luogo di quello il dirupisti o la 'ntemerata o il deprofundi, che sono, secondo che una mia avola mi solea dire, di grandissima virtù ... ” E così di varie cose parlando e al lor cammin procedendo e aspettando luogo e tempo al lor malvagio proponimento, avvenne che, essendo già tardi, di là dal Castel Guiglielmo, al valicar d'un fiume questi tre, veggendo l'ora tarda e il luogo solitario e chiuso, assalitolo il rubarono, e, lui a piè e in camiscia lasciato, partendosi dissero: “Va e sappi se il tuo san Giuliano questa notte ti darà buono albergo, ché il nostro il darà bene a noi”; e valicato il fiume andaron via ... A cui la fante rispose: “Madonna, egli s'è rivestito e è un bello uomo e pare persona molto da bene e costumato ... Dopo la cena, da tavola levatasi, con la sua fante si consigliò se ben fatto le paresse che ella, poi che il marchese beffata l'avea, usasse quel bene che innanzi l'aveva la fortuna mandato ...
Decameron (pagina 43)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Voi sapete bene quanto io gli son tenuto e come io di cosa che egli m'imponga possa dir di no: sallo Idio che di voi m'incresce ma io non posso altro ... Quivi, di miglior panni rimesso in arnese dal gentile uomo, lo 'ncominciò a servir sì bene e sì acconciamente, che egli gli venne oltre modo a grado ... Sicurano in poco di tempo non meno la grazia e l'amor del soldano acquistò col suo bene adoperare, che quella del catalano avesse fatto: per che in processo di tempo avvenne che, dovendosi in un certo tempo dell'anno a guisa d'una fiera fare una gran ragunanza di mercatanti e cristiani e saracini in Acri (la quale sotto la signoria del soldano era), acciò che i mercatanti e le mercatantie sicure stessero, era il soldano sempre usato di mandarvi, oltre agli altri suoi uficiali, alcuno de' suoi grandi uomini con gente che alla guardia attendesse ... Venuto adunque Sicurano in Acri signore e capitano della guardia de' mercatanti e della mercatantia, e quivi bene e sollecitamente faccendo ciò che al suo uficio appartenea e andando da torno veggendo, e molti mercatanti e ciciliani e pisani è genovesi e viniziani e altri italiani ...
Decameron (pagina 45)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale, dopo molte commendazioni di quella fatte, disse: –Belle donne, una parte della novella della reina m'ha fatto mutar consiglio di dirne una, che all'animo m'era, a doverne un'altra dire: e questa è la bestialità di Bernabò, come che bene ne gli avvenisse, e di tutti gli altri che quello si danno a credere che esso di creder mostrava: cioè che essi, andando per lo mondo e con questa e con quella ora una volta ora un'altra sollazzandosi, s'immaginan che le donne a casa rimase si tengan le mani a cintola, quasi noi non conosciamo, che tra esse nasciamo e cresciamo e stiamo, di che elle sien vaghe ... E questa maniera, non senza grave malinconia della donna, a cui forse una volta ne toccava il mese e appena, lungamente tenne, sempre guardandola bene, non forse alcuno altro le 'nsegnasse conoscere li dì da lavorare, come egli l'aveva insegnate le feste ... A Paganino, veggendola così bella, parve star bene; e non avendo moglie, si pensò di sempre tenersi costei, e lei che forte piagnea cominciò dolcemente a confortare ... Se voi siete suo marito, come voi dite, io, per ciò che piacevol gentile uom mi parete, vi menerò da lei, e son certo che ella vi conoscerà bene ...
Decameron (pagina 46)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Disse messer Riccardo: “Guarda ciò che tu di', guatami bene: se tu ti vorrai ben ricordare, tu vedrai bene che io sono il tuo Riccardo di Chinzica ... ” La donna incominciò a ridere e senza lasciarlo dir più disse: “Ben sapete che io non sono sì smimorata, che io non conosca che voi siete messer Riccardo di Chinzica mio marito; ma voi, mentre che io fui con voi, mostraste assai male di conoscer me, per ciò che se voi eravate savio o sete, come volete esser tenuto, dovavate bene avere tanto conoscimento, che voi dovavate vedere che io era giovane e fresca e gagliarda, e per conseguente cognoscere quello che alle giovani donne, oltre al vestire e al mangiare, benché elle per vergogna nol dicano, si richiede: il che come voi il faciavate, voi il vi sapete ... Sommi abbattuta a costui, che ha voluto Idio sì come pietoso raguardatore della mia giovanezza, col quale io mi sto in questa camera, nella quale non si sa che cosa festa sia, dico di quelle feste che voi, più divoto a Dio che a' servigi delle donne, cotante celebravate; né mai dentro a quello uscio entrò né sabato né venerdì né vigilia né quatro tempora né quaresima, ch'è così lunga, anzi di dì e di notte ci si lavora e battecisi la lana; e poi che questa notte sonò mattutino, so bene come il fatto andò da una volta in sù ...
Decameron (pagina 49)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Costui il fece molto bene, per che il castaldo a far fare certe bisogne che gli eran luogo più giorni vel tenne: de' quali avvenne che uno la badessa il vide e domandò il castaldo chi egli fosse ... Il quale le disse: “Madonna, questi è un povero uomo mutolo e sordo, il quale un di questi dì ci venne per limosina, sì che io gli ho fatto bene e hogli fatte fare assai cose che bisogno c'erano ... ” Costei, udendo ciò, avendo già maggior voglia che l'altra di provare che bestia fosse l'uomo, disse: “Or bene, come faremo?” A cui colei rispose: “Tu vedi che egli è in su la nona: io mi credo che le suore sieno tutte a dormire, se non noi; guatiamo per l'orto se persona ci è, e s'egli non c'è persona, che abbian noi a far se non a pigliarlo per mano e menarlo in questo capannetto, là dove egli fugge l'acqua, e quivi l'una si stea dentro con lui e l'altra faccia la guardia? Egli è sì sciocco, che egli s'acconcerà comunque noi vorremo ... La quale, sì come leale compagna, avuto quel che volea, diede all'altra luogo, e Masetto, pur mostrandosi semplice, faceva il lor volere; per che, avanti che quindi si dipartissono, da una volta in sù ciascuna provar volle come il mutolo sapeva cavalcare: e poi, seco spesse volte ragionando, dicevano che bene era così dolce cosa, e più, come udito aveano: e prendendo a convenevoli ore tempo, col mutolo s'andavano a trastullare ... Ultimamente della sua camera alla stanzia di lui rimandatolone e molto spesso rivolendolo e oltre a ciò più che parte volendo da lui, non potendo Masetto sodisfare a tante, s'avisò che il suo esser mutolo gli potrebbe, se più stesse, in troppo gran danno resultare; e per ciò una notte, con la badessa essendo, rotto lo scilinguagnolo cominciò a dire: “Madonna, io ho inteso che un gallo basta assai bene a diece galline, ma che diece uomini posson male o con fatica una femina sodisfare, dove a me ne convien servir nove; al che per cosa del mondo io non potrei durare, anzi sono io, per quello che infino a qui ho fatto, a tal venuto che io non posso fare né poco né molto; e per ciò o voi mi lasciate andar con Dio o voi a questa cosa trovate modo ...
Decameron (pagina 53)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il valente uomo, lietissimo e della certezza che aver gli parea dell'amor della donna e del bel dono, come dal frate partito fu, in parte n'andò dove cautamente fece alla sua donna vedere che egli avea e l'una e l'altra cosa: di che la donna fu molto contenta e più ancora per ciò che le parea che 'l suo avviso andasse di bene in meglio ... E come egli fu la mattina montato a cavallo e andato via, così la donna n'andò al santo frate e dopo molte querimonie piagnendo gli disse: “Padre mio, or vi dich'io bene che io non posso più sofferire: ma per ciò che l'altrieri io vi promisi di niuna cosa farne che io prima nol vi dicessi, son venuta a iscusarmivi ... Ora, se questa è bella cosa e è da sofferire, vedetelvi voi: io per me non intendo di più comportargliene, anzi ne gli ho io bene per amor di voi sofferte troppe ... Ma io ti voglio pregare, poscia che Idio ti guardò di vergogna, che, come due volte seguito hai il mio consiglio, così ancora questa volta facci, cioè che senza dolertene a alcun tuo parente lasci fare a me, a veder se io posso raffrenare questo diavolo scatenato, che io credeva che fosse un santo: e se io posso tanto fare che io il tolga da questa bestialità, bene sta; e se io non potrò, infino a ora con la mia benedizione ti do la parola che tu ne facci quello che l'animo ti giudica che ben sia fatto ... Hi, meccere: ecco onesto uomo! è divenuto andator di notte, apritor di giardini e salitor d'alberi! Credi tu per improntitudine vincere la santità di questa donna, che le vai alle finestre su per gli alberi la notte? Niuna cosa è al mondo che a lei dispiaccia come fai tu: e tu pur ti vai riprovando! In verità, lasciamo stare che ella te l'abbia in molte cose mostrato, ma tu ti se' molto bene ammendato per li miei gastigamenti! Ma così ti vo' dire: ella ha infino a qui, non per amore che ella ti porti ma a instanzia de' prieghi miei, taciuto di ciò che fatto hai; ma essa non tacerà più: conceduta l'ho la licenzia che, se tu più in cosa alcuna le spiaci, che ella faccia il parer suo ... La quale, con grandissimo disidero avendolo aspettato, lietamente il ricevette dicendo: “Gran mercé a messer lo frate, che così bene t'insegno la via da venirci ...
Decameron (pagina 55)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” E parendo molto bene stare alla donna, sì s'avezzò a' cibi del monaco, che, essendo dal marito lungamente stata tenuta in dieta, ancora che la penitenzia di frate Puccio si consumasse, modo trovò di cibarsi in altra parte con lui e con discrezione lungamente ne prese il suo piacere ... Il Zima udendo ciò, gli piacque e rispose al cavaliere: “Messer, se voi mi donaste ciò che voi avete al mondo, voi non potreste per via di vendita avere il mio pallafreno, ma in dono il potreste voi bene avere, quando vi piacesse, con questa condizione: che io, prima che voi il prendiate, possa con la grazia vostra e in vostra presenzia parlare alquante parole alla donna vostra, tanto da ogni uom separato che io da altrui che da lei udito non sia ... Il quale, avendo col cavaliere i patti rifermati, da una parte della sala assai lontano da ogni uomo con la donna si pose a sedere e così cominciò a dire: “Valorosa donna, egli mi pare esser certo che voi siete sì savia, che assai bene, già è gran tempo, avete potuto comprendere a quanto amor portarvi m'abbia condotto la vostra bellezza, la quale senza alcun fallo trapassa ciascuna altra che veder mi paresse giammai, lascio stare de' costumi laudevoli e delle virtù singulari che in voi sono, le quali avrebbon forza di pigliare ciascuno alto animo di qualunque uomo ... Adunque, se così son vostro come udite che sono, non immeritamente ardirò di porgere i prieghi miei alla vostra altezza, dalla qual sola ogni mia pace, ogni mio bene e la mia salute venir mi puote, e non altronde: e sì come umilissimo servidor vi priego, caro mio bene e sola speranza dell'anima mia, che nell'amoroso fuoco sperando in voi si nutrica, che la vostra benignità sia tanta e sì ammollita la vostra passata durezza verso di me dimostrata, che vostro sono, che io dalla vostra pietà riconfortato possa dire che, come per la vostra bellezza innamorato sono, così per quella aver la vita; la quale, se a' miei prieghi l'altiero vostro animo non s'inchina, senza alcun fallo verrà meno, e morrommi, e potrete esser detta di me micidiale ...
Decameron (pagina 58)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ricciardo, vedendola venire, lieto si levò in piè e in braccio ricevutala disse pianamente: “Ben vegna l'anima mia!” Catella, per mostrarsi bene d'essere altra che ella non era, abbracciò e basciò lui e fecegli la festa grande senza dire alcuna parola, temendo, se parlasse, non fosse da lui conosciuta ... Tu se' bene oggi, can rinnegato, stato gagliardo, che a casa ti suogli mostrare così debole e vinto e senza possa! Ma lodato sia Idio, che il tuo campo, non l'altrui, hai lavorato, come tu ti credevi ... Io so bene che oggimai, poscia che tu conosci chi io sono, che tu ciò che tu facessi faresti a forza: ma, se Dio mi dea la grazia sua, io te ne farò ancora patir voglia; e non so a che io mi tengo che io non mando per Ricciardo, il quale più che sé m'ha amata e mai non poté vantarsi che io il guatassi pure una volta; e non so che male si fosse a farlo ... ” Ora le parole furono assai e il ramarichio della donna grande: pure alla fine Ricciardo, pensando che se andare ne lasciasse con questa credenza molto di male ne potrebbe seguire, diliberò di palesarsi e di trarla dello inganno nel quale era; e recatasela in braccio e presala bene sì che partire non si poteva, disse: “Anima mia dolce, non vi turbate: quello che io semplicemente amando aver non potei, Amor con inganno m'ha insegnato avere, e sono il vostro Ricciardo ... L'una fia, di che non poco vi dee calere, che il vostro onore e la vostra buona fama fia guasta, per ciò che, come che voi diciate che io qui a inganno v'abbia fatta venire, io dirò che non sia vero, anzi vi ci abbia fatta venire per denari e per doni che io v'abbia promessi, li quali per ciò che così compiutamente dati non v'ho come speravate, vi siete turbata e queste parole e questo romor ne fate: e voi sapete che la gente è più acconcia a creder il male che il bene, e per ciò non fia men tosto creduto a me che a voi ...
Decameron (pagina 59)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... I costumi del quale e le maniere piacquero sì al mercatante, che non solamente buon salario gli assegnò ma il fece in parte suo compagno, oltre a ciò gran parte de' suoi fatti mettendogli tra le mani: li quali esso fece sì bene e con tanta sollecitudine, che esso in pochi anni divenne buono e ricco mercatante e famoso ... Al quale il calzolaio rispose: “Coloro sono di nero vestiti per ciò che non sono quindici dì che un lor fratello che di gran tempo non c'era stato, che avea nome Tedaldo, fu ucciso: e parmi intendere che egli abbiano provato alla corte che uno che ha nome Aldobrandino Palermini, il quale è preso, l'uccidesse, per ciò che egli voleva bene alla moglie e eraci tornato sconosciuto per esser con lei ... Il pellegrino, mostrandosi molto santo uomo, disse: “Madonna, levate sù e non piagnete e attendete bene a quello che io vi dirò, e guarderetevi bene di mai a alcun non ridirlo ...
Decameron (pagina 65)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Disse il monaco: “Sì fece bene, ma elle arsero alle messe ... ” “Gnaffé! cotesto è bene assai!” disse Ferondo “e per quello che mi paia, noi dovremmo esser fuor del mondo, tanto ci ha ... ” Ora in così fatti ragionamenti e in simili, con mangiare e con battiture, fu tenuto Ferondo da diece mesi, infra li quali assai sovente l'abate bene avventurosamente visitò la bella donna e con lei si diede il più bel tempo del mondo ... La tornata di Ferondo e le sue parole, credendo quasi ogn'uom che risuscitato fosse, acrebbero senza fine la fama della santità dell'abate; e Ferondo, che per la sua gelosia molte battiture ricevute avea, sì come di quella guerito, secondo la promessa dell'abate fatta alla donna, più geloso non fu per innanzi: di che la donna contenta, onestamente, come soleva, con lui si visse, sì veramente che, quando acconciamente poteva, volentieri col santo abate si trovava, il quale bene e diligentemente ne' suoi maggior bisogni servita l'avea ...
Decameron (pagina 69)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual, poi che vide che Rustico non la richiedeva a dovere il diavolo rimettere in inferno, gli disse un giorno: “Rustico, se il diavol tuo è gastigato e più non ti dà noia, me il mio ninferno non lascia stare: per che tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti a attutare la rabbia al mio ninferno com'io col mio ninferno ho aiutato a trarre la superbia al tuo diavolo ... Ma mentre che tra il diavolo di Rustico e il ninferno d'Alibech era, per troppo disiderio e per men potere, questa quistione, avvenne che un fuoco s'apprese in Capsa, il quale nella propria casa arse il padre d'Alibech con quanti figliuoli e altra famiglia avea per la qual cosa Alibech d'ogni suo bene rimase erede ... La giovane tra con parole e con atti il mostrò loro; di che esse fecero sì gran risa, che ancor ridono, e dissono: “Non ti dar malinconia, figliuola no, ché egli si fa bene anche qua; Neerbale ne servirà bene con esso teco Domenedio ... E per ciò voi, giovani donne, alle quali la grazia di Dio bisogna, apparate a rimettere il diavolo in inferno, per ciò che egli è forte a grado a Dio e piacere delle parti, e molto bene ne può nascere e seguire ... – Filostrato, conoscendo che falci si trovavan non meno che egli avesse strali, lasciato stare il motteggiare a darsi al governo del regno commesso cominciò: e fattosi il siniscalco chiamare, a che punto le cose fossero tutte volle sentire, e oltre a questo, secondo che avvisò che bene stesse e che dovesse sodisfare alla compagnia, per quanto la sua signoria dovea durare, discretamente ordinò: e quindi, rivolto alle donne, disse:–Amorose donne, per la mia disaventura, poscia che io ben da mal conobbi, sempre per la bellezza d'alcuna di voi stato sono a Amor subgetto, né l'essere umile né l'essere ubidente né il seguirlo in ciò che per me s'è conosciuto alla seconda in tutti i suoi costumi m'è valuto, che io prima per altro abandonato e poi non sia sempre di male in peggio andato; e così credo che io andrò di qui alla morte ...
Decameron (pagina 76)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era frate Alberto bell'uomo del corpo e robusto, e stavangli troppo bene le gambe in su la persona; per la qual cosa con donna Lisetta trovandosi, che era fresca e morbida, altra giacitura faccendole che il marito, molte volte la notte volò senza ali, di che ella forte si chiamò per contenta, e oltre a ciò molte cose le disse della gloria celestiale ... A cui frate Alberto disse: “Madonna, io non so come voi vi steste con lui; so io bene che stanotte, vegnendo egli a me e io avendogli fatta la vostra ambasciata, egli ne portò subitamente l'anima mia tra tanti fiori e tra tante rose, che mai non se ne videro di qua tante, e stettimi in un de' più dilettevoli luoghi che fosse mai infino a stamane a matutino: quello che il mio corpo si divenisse, io non so ... ” La comare ebbe allora voglia di ridere ma pur si tenne per farla più avanti parlare, e disse: “In fé di Dio, madonna, se l'agnolo Gabriello è vostro intendimento e dicevi questo, egli dee bene esser così; ma io non credeva che gli agnoli facesson queste cose ... ” Disse la donna: “Comare, voi siete errata: per le plaghe di Dio, egli il fa meglio che mio marido e dicemi che egli si fa anche colassù; ma, per ciò che io gli paio più bella che niuna che ne sia in cielo, s'è egli innamorato di me e viensene a star con meco bene spesso: mo vedi vu?” La comare, partita da madonna Lisetta, le parve mille anni che ella fosse in parte ove ella potesse queste cose ridire; e ragunatasi a una festa con una gran brigata di donne, loro ordinatamente raccontò la novella ...
Decameron (pagina 84)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Malagevole, compagni di Pasquino che sopravenuti erano, un giudice, senza dare indugio alla cosa, si mise a essaminarla del fatto; e non potendo comprendere costei in questa cosa avere operata malizia né esser colpevole, volle, lei presente, vedere il morto corpo e il luogo e 'l modo da lei raccontatogli, per ciò che per le parole di lei nol comprendeva assai bene ... Aveva la novella d'Emilia il fine suo, quando per comandamento del re Neifile così cominciò: –Alcuni, al mio giudicio, valorose donne, sono li quali più che l'altre genti si credon sapere e sanno meno; e per questo non solamente a' consigli degli uomini ma ancora contra la natura delle cose presummono d'opporre il senno loro; della quale presunzione già grandissimi mali sono avvenuti e alcun bene non se ne vide giammai ... I tutori del fanciullo insieme con la madre di lui bene e lealmente le sue cose guidarono ... ” I tutori dissero che la donna parlava bene e che essi ciò farebbero a lor potere: e fattosi chiamare il fanciullo nel fondaco, gl'incominciò l'uno a dire assai amorevolmente: “Figliuol mio, tu se' ogimai grandicello: egli è ben fatto che tu incominci tu medesimo a vedere de' fatti tuoi; per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare a Parigi alquanto, dove gran parte della tua ricchezza vedrai come si traffica, senza che tu diventerai molto migliore e più costumato e più da bene là che qui non faresti, veggendo quei signori e quei baroni e quei gentili uomini che vi sono assai e de' lor costumi apprendendo; poi te ne potrai qui venire ... ” Il garzone ascoltò diligentemente e in brieve rispose niente volerne fare, per ciò che egli credeva così bene come un altro potersi stare a Firenze ...
Decameron (pagina 121)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” La donna, da subito consiglio aiutata, disse: “Or vi vestite; e vestito che voi siete, recatevi in braccio vostro figlioccio e ascolterete bene ciò che io gli dirò, sì che le vostre parole poi s'accordino colle mie: e lasciate fare a me ... ” Quando il bescio sanctio udì questo, tutto svenne e disse: “Come?” “O marido mio, “ disse la donna “e' gli venne dianzi di subito uno sfinimento, che io mi credetti ch'e' fosse morto e non sapeva né che mi far né che mi dire, se non che frate Rinaldo nostro compare ci venne in quella e recatoselo in collo disse: ‘Comare, questi son vermini che egli ha in corpo, gli quali gli s'appressano al cuore e ucciderebbolo troppo bene; ma non abbiate paura, ché io gl'incanterò e farogli morir tutti, e innanzi che io mi parta di qui voi vederete il fanciul sano come voi vedeste mai ... ” A cui frate Rinaldo disse: “Fratel mio, tu hai buona lena e hai fatto bene ... Il re, come la novella d'Elissa sentì aver fine, così senza indugio verso la Lauretta rivolto le dimostrò che gli piacea che ella dicesse; per che essa, senza stare, così cominciò: –O Amore, chenti e quali sono le tue forze, chenti i consigli e chenti gli avvedimenti! Qual filosofo, quale artista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti, quegli avvedimenti, quegli dimostramenti che fai tu subitamente a chi seguita le tue orme? Certo la dottrina di qualunque altro è tarda a rispetto della tua, sì come assai bene comprender si può nelle cose davanti mostrate; alle quali, amorose donne, io una n'agiugnerò d'una semplicetta donna adoperata, tale che io non so chi altri se l'avesse potuta mostrare che Amore ... E essendosi avveduta che un giovane, secondo il suo giudicio molto da bene, la vagheggiava, discretamente con lui s'incominciò a intendere; e essendo già tra lui e lei tanto le cose innanzi, che altro che dare effetto con opera alle parole non vi mancava, pensò la donna di trovare similmente modo a questo ... E tanto ciò prese per uso, che quasi ogni volta che a grado l'era infino allo inebriarsi bevendo il conducea; e quando bene ebbro il vedea, messolo a dormire, primieramente col suo amante si ritrovò, e poi sicuramente più volte di ritrovarsi con lui continuò, e tanto di fidanza nella costui ebbrezza prese, che non solamente avea preso ardire di menarsi il suo amante in casa, ma ella talvolta gran parte della notte s'andava con lui a dimorare alla sua, la qual di quivi non era guari lontana ...
Decameron (pagina 134)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Disse allora Guasparruolo: “Gulfardo, io son contento: andatevi pur con Dio, ché io acconcerò bene la vostra ragione ... ” Bentivegna disse che sarebbe fatto; e venendosene verso Firenze, si pensò il prete che ora era tempo d'andare alla Belcolore e di provar sua ventura; e messasi la via tra' piedi non ristette sì fu a casa di lei; e entrato dentro disse: “Dio ci mandi bene: chi è di qua?” La Belcolore, che era andata in balco, udendol disse: “O sere, voi siate il ben venuto: che andate voi zaconato per questo caldo?” Il prete rispose: “Se Dio mi dea bene, che io mi veniva a star con teco un pezzo, per ciò che io trovai l'uom tuo che andava a città ... ” Disse la Belcolore: “Deh! andante andate: o fanno i preti così fatte cose?” Il prete rispose: “Sì facciam noi meglio che gli altri uomini: o perché no? E dicoti più, che noi facciamo vie miglior lavorio; e sai perché? perché noi maciniamo a raccolta: ma in verità bene a tuo uopo, se tu stai cheta e lascimi fare ... ” Disse la Belcolore: “O che bene a mio uopo potrebbe esser questo? ché siete tutti quanti più scarsi che 'l fistolo ... ” Disse la Belcolore: “Frate, bene sta! Io me n'ho di coteste cose; ma se voi mi volete cotanto bene, ché non mi fate voi un servigio, e io farò ciò che voi ...
Decameron (pagina 143)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... cominciò l'alba a apparire; per la qual cosa la fante della donna ammaestrata scesa giù aperse la corte, e mostrando d'aver compassion di costui disse: “Mala ventura possa egli avere che iersera ci venne! Egli n'ha tutta notte tenuta in bistento e te ha fatto agghiacciare: ma sai che? Portatelo in pace, ché quello che stanotte non è potuto essere sarà un'altra volta: so io bene che cosa non potrebbe essere avvenuta che tanto fosse dispiaciuta a madonna ... ” Lo scolare isdegnoso, sì come savio il qual sapeva niuna altra cosa le minacce essere che arme del minacciato, serrò dentro al petto suo ciò che la non temperata volontà s'ingegnava di mandar fuori; e con voce sommessa, senza punto mostrarsi crucciato, disse: “Nel vero io ho avuta la piggior notte che io avessi mai, ma bene ho conosciuto che di ciò non ha la donna alcuna colpa, per ciò che essa medesima, sì come pietosa di me, infin qua giù venne a scusar sé e a confortar me; e come tu di', quello che stanotte non è stato sarà un'altra volta: raccomandalemi e fatti con Dio ... La fante fece l'ambasciata bene e diligentemente; la quale udendo lo scolare, tutto lieto seco medesimo disse: “Idio, lodato sie tu: venuto è il tempo che io farò col tuo aiuto portar pena alla malvagia femina della ingiuria fattami in premio del grande amore che io le portava”; e alla fante disse: “Dirai alla mia donna che di questo non stea in pensiero, ché, se il suo amante fosse in India, io gliele farò prestamente venire e domandar mercé di ciò che contro al suo piacere avesse fatto: ma il modo che ella abbia a tenere intorno a ciò attendo di dire a lei quando e dove più le piacerà: e così le dì e da mia parte la conforta ... A queste farete che voi diciate bene e pienamente i disideri vostri (e guardatevi che non vi venisse nominato un per un altro), e come detto l'avrete, elle si partiranno e voi ve ne potrete scendere al luogo dove i vostri panni avrete lasciati e rivestirvi e tornarvene a casa ... ” La donna, udendo queste cose e intera fede prestandovi, parendole il suo amante già riaver nelle braccia, mezza lieta divenuta disse: “Non dubitare, che queste cose farò io troppo bene; e ho il più bel destro da ciò del mondo, ché io ho un podere verso il Valdarno di sopra, il quale è assai vicino alla riva del fiume; e egli è testé di luglio, che sarà il bagnarsi dilettevole ...
Decameron (pagina 150)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Bruno, parendogli star bene, acciò che ingrato non paresse di questo onor fattogli dal medico, gli aveva dipinta nella sala sua la Quaresima e uno agnusdei all'entrar della camera e sopra l'uscio della via uno orinale, acciò che coloro che avessero del suo consiglio bisogno il sapessero riconoscer dagli altri; e in una sua loggetta gli aveva dipinta la battaglia de' topi e delle gatte, la quale troppo bella cosa pareva al medico; e oltre a questo diceva alcuna volta al maestro, quando con lui non aveva cenato: “Stanotte fu' io alla brigata: e essendomi un poco la reina d'Inghilterra rincresciuta, mi feci venir la gumedra del gran can d'Altarisi ... ” “O maestro mio, “ diceva Bruno “io non me ne maraviglio, ché io ho bene udito dire che Porcograsso e Vannaccena non ne dicon nulla ... ” E così dicendogli alcuna volta per più accenderlo, avvenne che, parendo a messer lo maestro una sera a vegghiare (parte che il lume teneva a Bruno e ch'e' la battaglia de' topi e delle gatte dipigneva) bene averlo co' suoi onor preso, che egli si dispose d'aprirgli l'animo suo; e soli essendo gli disse: “Bruno, come Idio sa, egli non vive oggi alcuna persona per cui io facessi ogni cosa come io farei per te, e per poco, se tu mi dicessi che io andassi di qui a Peretola, io credo che io v'andrei; e per ciò non voglio che tu ti maravigli se io te dimesticamente e a fidanza richiederò ... E questo non è senza cagione, come tu vedrai se ma avviene che io ne sia: ché infino a ora voglio io che tu ti faccia beffe di me se io non vi fo venire la più bella fante che tu vedessi già è buona pezza, che io vidi pur l'altr'anno a Cacavincigli, a cui io voglio tutto il mio bene; e per lo corpo di Cristo che io le volli dare diece bolognin grossi e ella mi s'acconsentisse, e non volle ... Tu vedi innanzi innanzi come io sono bello uomo e come mi stanno bene le gambe in su la persona, e ho un viso che pare una rosa; e oltre a ciò son dottore di medicine, che non credo che voi ve ne abbiate niuno, e so dimolte belle cose e di belle canzonette, e vo'tene dire una”; e di botto incominciò a cantare ... Disse il maestro: “Io so bene anche dell'altre, ma lasciamo ora star questo ... E dicovi ancora così, che se altro non mi vi facesse voler bene, sì vi vo' bene perché veggio che innamorato siete di così bella cosa come diceste ... ” A cui il maestro disse: “Sicuramente dì: io veggio che tu non mi conosci bene e non sai ancora come io so tenere segreto ... E vuoi vedere se io dico vero? Io fui il primaio uomo a cui egli dicesse che egli era per isposare la Bergamina: vedi oggimai tu!” “Or bene sta dunque:” disse Bruno “se cotestui se ne fidava, ben me ne posso fidare io ... ” Allora disse il maestro: “Troppo mi piace ciò che tu ragioni; e se egli è uomo che si diletti de' savi uomini e favellami pure un poco, io farò bene che egli m'andrà sempre cercando, per ciò che io n'ho tanto del senno, che io ne potrei fornire una città e rimarrei savissimo ...
Decameron (pagina 151)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Buffalmacco rivolto al maestro disse: “Maestro mio, egli si par bene che voi siete stato a Bologna e che voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa e ancora vi dico più, che voi non apparaste miga l'abicì in su la mela, come molti sciocconi voglion fare, anzi l'apparaste bene in sul mellone, ch'è così lungo; e se io non m'inganno, voi foste battezzato in domenica ... E dicovi che io, per venirvi bene orrevole, mi metterò la roba mia dello scarlatto con la quale io fui conventato: e vedrete se la brigata si rallegrerà quando mi vedrà e se io sarò fatto a mano a man capitano ... Vedrete pure come l'opera andrà quando io vi sarò stato, da che, non avendomi ancora quella contessa veduto, ella s'è sì innamorata di me che ella mi vuol fare cavalier bagnato: e forse che la cavalleria mi starà così male, e saprolla così mal mantenere o pur bene! Lascerete pur far me!” Buffalmacco disse: “Troppo dite bene, ma guardate che voi non ci faceste la beffa e non vi veniste o non vi foste trovato quando per voi manderemo; e questo dico per ciò che egli fa freddo e voi signor medici ve ne ...
Decameron (pagina 154)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E usando una volta e altra con costei senza costargli cosa del mondo e ognora più invescandosi, avvenne che egli vendé i panni suoi a contanti e guadagnonne bene ... Alla fine, avendol costei bene acceso col mostrar sé accesa e liberale, una delle sue schiave, sì come ella aveva ordinato, la chiamò: per che ella, uscita della camera e stata alquanto, tornò dentro piagnendo e sopra il letto gittatasi boccone cominciò a fare il più doloroso lamento che mai facesse femina ... Salabaetto, al quale l'amorose fiamme avevano gran parte del debito conoscimento tolto, credendo quelle verissime lagrime e le parole ancor più vere, disse: “Madonna, io non vi potrei servire di mille ma di cinquecento fiorin d'oro sì bene, dove voi crediate potermegli rendere di qui a quindici dì; e questa è vostra ventura che pure ieri mi vennero venduti i panni miei ché, se così non fosse, io non vi potrei prestare un grosso ... Salabaetto la cominciò a confortare; e stato la notte con lei, per mostrarsi bene liberalissimo suo servidore, senza alcuna richesta di lei aspettare, le portò cinquecento be' fiorin d'oro, li quali ella ridendo col cuore e piagnendo con gli occhi prese, attenendosene Salabaetto alla sua semplice promessione ... ?” Salabaetto cominciò a ridere e disse: “Madonna, nel vero egli mi dispiacque bene un poco, sì come a colui che mi trarrei il cuor per darlovi, se io credessi piacervene; ma io voglio che voi udiate come io son crucciato con voi ...
Decameron (pagina 165)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” E senza mettere indugio al fatto, partitosi da Biondello, con un saccente barattier si convenne del prezzo; e datogli un bottaccio di vetro il menò vicino della loggia de' Cavicciuli e mostrogli in quella un cavaliere chiamato messer Filippo Argenti, uom grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro, e dissegli: “Tu te n'andrai a lui con questo fiasco in mano e dira'gli così: ‘Messere, a voi mi manda Biondello, e mandavi pregando che vi piaccia d'arubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio, ch'e' si vuole alquanto sollazzar con suoi zanzeri’; e sta bene accorto che egli non ti ponesse le mani addosso, per ciò che egli ti darebbe il mal dì, e avresti guasti i fatti miei ... “Oimè! messer, “ disse Biondel “che è questo?” Messer Filippo, presolo per li capelli e stracciatagli la cuffia in capo e gittato il cappuccio per terra e dandogli tuttavia forte, diceva: “Traditore, tu il vedrai bene ciò che questo è: che ‘arrubinatemi’ e che ‘zanzari’ mi mandi tu dicendo a me? paioti io fanciullo da dovere essere uccellato?” E così dicendo con le pugna, le quali aveva che parevan di ferro, tutto il viso gli ruppe né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse; e, convoltolo per lo fango, tutti i panni indosso gli stracciò; e sì a questo fatto si studiava, che pure una volta dalla prima innanzi non gli poté Biondello dire una parola né domandare perché questo gli facesse ... Aveva egli bene inteso dello ‘arrubinatemi’ e de' ‘zanzeri’, ma non sapeva che ciò si volesse dire ... Alla fine, avendol messer Filippo ben battuto e essendogli molti dintorno, alla maggior fatica del mondo gliele trasser di mano così rabbuffato e malconcio com'era; e dissergli perché messer Filippo questo avea fatto, riprendendolo di ciò che mandato gli aveva dicendo, e dicendogli che egli doveva bene oggimai cognoscere messer Filippo e che egli non era uomo da motteggiar con lui ...
Decameron (pagina 178)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Perdicone e 'l padre e la madre della Lisa, e ella altressì, contenti grandissima festa fecero e liete nozze; e secondo che molti affermano, il re molto bene servò alla giovane il convenente, per ciò che mentre visse sempre s'appellò suo cavaliere né mai in alcun fatto d'arme andò che egli altra sopransegna portasse che quella che dalla giovane mandata gli fosse ... Così adunque operando si pigliano gli animi de' subgetti, dassi altrui materia di bene operare e le fame eterne s'acquistano: alla qual cosa oggi pochi o niuno ha l'arco teso dello 'ntelletto, essendo li più de' signori divenuti crudeli e tiranni ... – 8 Sofronia, credendosi esser moglie di Gisippo, è moglie di Tito Quinzio Fulvo e con lui se ne va a Roma, dove Gisippo in povero stato arriva; e credendo da Tito esser disprezzato sé avere uno uomo ucciso, per morire, afferma; Tito, riconosciutolo, per iscamparlo dice sé averlo morto; il che colui che fatto l'avea vedendo se stesso manifesta; per la qual cosa da Ottaviano tutti sono liberati, e Tito dà a Gisippo la sorella per moglie e con lui comunica ogni suo bene ... Filomena, per comandamento del re, essendo Pampinea di parlar ristata e già avendo ciascuna commendato il re Pietro, e più la ghibellina che l'altre, incominciò: –Magnifiche donne, chi non sa li re poter, quando vogliono, ogni gran cosa fare e loro altressì spezialissimamente richiedersi l'esser magnifico? Chi adunque, possendo, fa quello che a lui s'appartiene, fa bene; ma non se ne dee l'uomo tanto maravigliare né alto con somme lode levarlo, come un altro si converria che il facesse, a cui per poca possa meno si richiedesse ...
Decameron (pagina 180)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Usa adunque lieto la tua elezione e il discreto consiglio e il suo dono, e me nelle lagrime, le quali Egli sì come a indegno di tanto bene m'ha apparecchiate, consumar lascia, le quali o io vincerò e saratti caro, o esse me vinceranno e sarò fuor di pena ... Alla qual cosa forse così liberal non sarei, se così rade o con quella difficultà le mogli si trovasser che si truovan gli amici: e per ciò, potend' io leggerissimamente altra moglie trovare ma non altro amico, io voglio innanzi (non vo' dir perder lei, ché non la perderò dandola a te, ma a un altro me la transmuterò di bene in meglio) transmutarla che perder te ... Poi a luogo e a tempo manifesteremo il fatto; il quale se lor piacerà, bene starà, se non piacerà, sarà pur fatto, e, non potendo indietro tornare, converrà per forza che sien contenti ...
Diario del primo amore (pagina 3)
di Giacomo Leopardi (estratti)

... E in particolare mi dura quello scontento, sul quale io riflettendo, m'è paruto d'accorgermi ch'egli appartenga al tempo, cioè che io avrei voluto giuocare più a lungo; non già che propriamente mi paresse d'aver giuocato poco, o vero meno ch'io non m'aspettava; nè pure che mentre ch'io giuocava, fossi contento, e non mi dolesse altro che il dover presto lasciare; nè manco finalmente che io giuocando più a lungo e giuocando un mese e un anno, avessi potuto mai uscirne pago, che m'accorgo bene ch'io non sarei stato mai altro che scontentissimo; ma tuttavia mi pare che questo scontento mi s'affacci alla mente con un colore d'avidità, come se venisse da un desiderio di godere più a lungo, e da una cieca ingordigia incontentabilissima, che nel tempo del giuoco quanto maggior diletto ci provava tanto più m'affannava e m'angosciava, quasi che mi facesse fretta di goder di quel bene che presto e troppo presto avrei perduto ... Ora appresso a poco io duro come ne' giorni innanzi, parendomi che il solo mio vero passatempo sia lo scrivere queste righe; coll'animo voto o più tosto pieno di tedio (eccetto nel caldo di quei pensieri), perchè non trovo cosa che mi paia degna d'occuparmi la mente nè il corpo, e guardando come il solo veramente desiderabile e degno di me quel diletto che ho perduto, o almeno come maggiore di qualunque altro ch'io mi potrei procacciare, ogni cosa che a quello non mi conduce, mi par vana; e però lo studio (al quale pure di quando in quando ritorno svogliatissimamente e per poco) non m'adesca più, e non mi sa riempiere il voto dell'animo, perchè il fine di questa fatica, che è la gloria, non mi par più quella gran cosa che mi pareva una volta, o certo io ne veggo un'altra maggiore, e così la gloria divenuto un bene secondario non mi par da tanto ch'io ci abbia da spender dietro tutta la giornata, distogliendomi dal pensare a quest'altro bene: oltrech'ella per avventura mi pare una cosa più lontana, e questo in certa guisa più vicino, forse perchè nell'atto di leggere e di studiare non s'acquista gloria, ma nell'atto di pensare a quest'altro bene s'acquista quel doloroso piacere, che pure il cuor mio giudica il più vero e sodo bene ch'io ora possa cercare ... Ed anche quando non penso a questo bene, non però mi so risolvere di darmi allo studio, per quella ragione ch'io ho detto, che mi par poco degno di me e poco importante, e perchè insomma ho in testa un oggetto che più mi preme, e o ci pensi o non ci pensi, sempre m'impedisce ogni seria applicazione di mente a cosa ch'esso non sia ... E più debole è quando sorge spontaneamente, imperocchè piglia più forza, e mi s'interna maggiormente nell'animo, e arriva anche a turbarmi quando è svegliata da qualche oggetto di fuori, com'è il sentir parlare di quella persona, e il giuocare che mi bisogna far tutte le sere: e in ispecie ieri sera giuocando e ricordandomi bene ch'era l'ottava di quel fatal giorno, presemi gagliardamente quel tristo pensiero, tanto ch'io n'alzai gli occhi verso quella parte dov'era stata la Signora per guardarla, com'avea fatto in quel turbolento giuocare, quasich'ella ancora ci fosse ...
La divina commedia (pagina 34)
di Dante Alighieri (estratti)

... E se Dio m'ha in sua grazia rinchiuso, tanto che vuol ch'i' veggia la sua corte per modo tutto fuor del moderno uso, non mi celar chi fosti anzi la morte, ma dilmi, e dimmi s'i' vo bene al varco; e tue parole fier le nostre scorte" ... Lo cielo i vostri movimenti inizia; non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica, lume v'è dato a bene e a malizia, e libero voler; che, se fatica ne le prime battaglie col ciel dura, poi vince tutto, se ben si notrica ... Di picciol bene in pria sente sapore; quivi s'inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore ... "O Marco mio", diss'io, "bene argomenti; e or discerno perché dal retaggio li figli di Levì furono essenti ...
La divina commedia (pagina 35)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ed elli a me: "L'amor del bene, scemo del suo dover, quiritta si ristora; qui si ribatte il mal tardato remo ... Mentre ch'elli è nel primo ben diretto, e ne' secondi sé stesso misura, esser non può cagion di mal diletto; ma quando al mal si torce, o con più cura o con men che non dee corre nel bene, contra 'l fattore adovra sua fattura ... Resta, se dividendo bene stimo, che 'l mal che s'ama è del prossimo; ed esso amor nasce in tre modi in vostro limo ... Ciascun confusamente un bene apprende nel qual si queti l'animo, e disira; per che di giugner lui ciascun contende ...
La divina commedia (pagina 47)
di Dante Alighieri (estratti)

... Non dei più ammirar, se bene stimo, lo tuo salir, se non come d'un rivo se d'alto monte scende giuso ad imo ... Ed ella: "Certo assai vedrai sommerso nel falso il creder tuo, se bene ascolti l'argomentar ch'io li farò avverso ... Riguarda bene omai sì com'io vado per questo loco al vero che disiri, sì che poi sappi sol tener lo guado ...
La divina commedia (pagina 49)
di Dante Alighieri (estratti)

... V "S'io ti fiammeggio nel caldo d'amore di là dal modo che 'n terra si vede, sì che del viso tuo vinco il valore, non ti maravigliar, ché ciò procede da perfetto veder, che, come apprende, così nel bene appreso move il piede ... Dunque che render puossi per ristoro? Se credi bene usar quel c'hai offerto, di mantolletto vuo' far buon lavoro ... "O bene nato a cui veder li troni del trïunfo etternal concede grazia prima che la milizia s'abbandoni, del lume che per tutto il ciel si spazia noi semo accesi; e però, se disii di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia" ...
La divina commedia (pagina 62)
di Dante Alighieri (estratti)

... S'elli ama bene e bene spera e crede, non t'è occulto, perché 'l viso hai quivi dov'ogne cosa dipinta si vede; ma perché questo regno ha fatto civi per la verace fede, a glorïarla, di lei parlare è ben ch'a lui arrivi" ... "La Grazia che mi dà ch'io mi confessi", comincia' io, "da l'alto primipilo, faccia li miei concetti bene espressi" ... Allora udi': "Dirittamente senti, se bene intendi perché la ripuose tra le sustanze, e poi tra li argomenti" ... Così spirò di quello amore acceso; indi soggiunse: "Assai bene è trascorsa d'esta moneta già la lega e 'l peso; ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa" ...
Fermo e Lucia (pagina 22)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – «Cospetto!», disse Fermo: «mi par bene di avere inteso altre volte questa parola, ma non so che cosa voglia dire ... Bene bene; cavatevi d'impiccio come potete: io me ne lavo le mani ... «No no:» riprese Agnese: «me ne lavo le mani: sentite, io son donna che sopporto ogni cosa per quelli a cui voglio bene, ma non voler credere alle mie parole, e non voler fare quello che dico io; questo non lo posso sopportare ... «Al Padre Cristoforo che ne sa molto più di me, la cosa sarà venuta in mente prima che a me: ma io so bene perchè non ne avrà voluto parlare ... i religiosi dicono che è una cosa che non istà bene ... » «Come possono dire che non istia bene, quando dicono che non si può disfare,» disse Fermo ... «Se non istà bene,» disse Lucia, «non bisogna farla ...
Fermo e Lucia (pagina 54)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Convien dire che voi non abbiate mai avuto chi vi volesse male, giacchè sentite tanto orrore per chi vi ha voluto bene ... pensi, Signora, s'io posso dir bene di lui ... Non ch'io gli desideri del male, no grazie a Dio, ma quanto al bene ch'egli mi poteva volere ... Santissima Vergine, che razza di bene! Io non vorrei dir cose da non dirsi in sua presenza, signora madre, e, so ben io quel che dico; ella sa molto di cose alte, di quelle che si trovano sui libri, ma le cose del mondo non è obbligata a conoscerle, e certe cose che potrei contare sarà meglio tacerle ... «Spero dunque di poter parlare con prudenza,» riprese Lucia, «ma di poterle far toccare con mano che cosa poteva essere il bene di quel Signore ... Questa poveretta – non la nomino – diede retta al bene di quel signore; e sa ella che ne avvenne? Cominciò a disubbidire ai suoi parenti; quando fu ammonita si rivoltò; la casa le venne in odio, non ebbe più amiche, disprezzava tutti, e diceva – puh villani! – come avrebbe potuto fare una gran dama ... » «È un vile birbante,» interruppe la signora, «avete ragione: avete fatto bene a voltargli le spalle, e io vi proteggerò ... E se da principio, io ho mostrato qualche dispiacere per colui, è perchè non vi eravate bene espressa; io credeva che alla fine egli avesse intenzione di sposarvi ...
Fermo e Lucia (pagina 58)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Bisognerebbe che i birri di Monza fossero bene stanchi di vivere per azzuffarsi con tre malandrini che vanno tranquillamente pei fatti loro ... Vede bene, ognuno nel suo mestiere ha a cuore la sua riputazione ... » «Va, va, balocco che sei: credi tu che io abbia bisogno di essere pregato per tenere in credito la mia gente?» Il Griso partì coi due compagni, spiò, e raccolse che Lucia era nel monastero, sotto la protezione della Signora, che però la Signora l'aveva ricevuta per compiacere al padre guardiano, che nessuno pensava che altrimenti ella si sarebbe pigliata a petto questa faccenda giacchè Lucia non le apparteneva per nulla, che Lucia abitava nel monastero, ma fuori del chiostro, che si lasciava poco vedere, e sempre di chiaro giorno: che la madre aveva disegnato di tornarsene a casa lasciando Lucia così bene appoggiata ... Tentare un ratto a forza aperta, in Monza, su un terreno che egli non conosceva bene, in un monastero, a rischio di tirarsi addosso la signora, e tutto il suo parentado, del quale Don Rodrigo conosceva molto bene la potenza, e la ferocia in sostenere le protezioni una volta abbracciate, era impresa da non porvi nemmeno il pensiero ...
Fermo e Lucia (pagina 97)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Federigo intese con gioja questa proposizione; e pel Conte a cui questo passo sarebbe un progresso nel bene e una consolazione nello stesso tempo; per Lucia, alla quale lo spettacolo della forza umiliata volontariamente sarebbe un conforto, un rincoramento dopo tanti terrori, e pel trionfo della pietà, e per l'edificazione dei buoni; e finalmente perchè una riparazione pubblica e clamorosa attirerebbe ancor più gli sguardi sopra Lucia, e sul suo pericolo, sarebbe una più aperta manifestazione del soccorso che Dio le aveva dato, la renderebbe come sacra, e così più sicura da ogni nuovo attentato dello sciarrato suo persecutore ... » «Ma v'è ben Quegli,» rispose Federigo, «che può far di più; che può cavare il bene dal male, dare pei dolori sofferti il centuplo di gioja, fargli benedire a chi gli ha sofferti ... Dal momento ch'ella m'è comparsa innanzi, che io ho potuto parlarle, ho cominciato a sperare: sentiva in cuore qualche cosa che mi diceva ch'ella mi avrebbe fatto del bene ... » «Brava figliuola!» disse Don Abbondio, «così si deve parlare: fate bene a perdonare, perchè Dio lo comanda; e già quando anche non voleste, che utile ve ne verrebbe? Voi non potete vendicarvi, e non fareste altro che rodervi inutilmente ... «Grazie,» disse Agnese al Conte; «e tu», continuò rivolta a Lucia, «ora non parli bene ... Questo signore lo fa pel bene dell'anima sua, e noi poveri non dobbiamo esser superbi ... » Così dicendo svolse il rotolo, e sclamò: «Oro!» «Vostra madre ha ragione,» disse Don Abbondio: «accettate quello che Dio vi manda, e se vorrete farne del bene non ...
Fermo e Lucia (pagina 111)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... La porta fu tosto aperta, o per meglio dire quei di dentro fecero uscire a stento il catenaccio incurvato dagli anelli squassati, e allargarono la fessura, badando bene a ragguagliarla appuntino allo spazio che occupava il gran cancelliere ... «Presto presto,» diceva egli, «signori, aprite bene, ch'io entri, e voi ritenete la gente per amor di Dio,» diceva agli altri, «ch'io entri solo ... Tutto questo per bene di Vossignoria ... Ferrer fece molto bene a promettere che il Vicario sarebbe giudicato, perchè quella era una promessa ragionevole, e che poteva impedire un delitto ... Poichè, o il Vicario era reo, non dico delle pazzie che gli venivano apposte, ma di qualche cosa, ed era bene punirlo: o egli era del tutto innocente, ed era cosa ottima mettere in chiaro la sua innocenza, convincere la moltitudine della sua spaventosa credulità, e farle sentire, farle confessare che le era stato risparmiato una stolida atrocità ...
Fermo e Lucia (pagina 113)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... signori miei?» «Dite bene, benissimo!» risposero molte voci: «parla come un libro»: disse uno ... «Vi sarò bene obbligato,» replicò Fermo: «ma mi spiace del vostro ... Siete fortunato, non dico per farmi valere, ma siete fortunato d'essere incappato in un galantuomo che vi condurrà bene ... «Vi conduco un bravo avventore,» disse la guida, «trattatelo bene ... » «È mio impegno,» disse l'oste: «che cosa comandano questi signori?» Fatta questa solita interrogazione, egli esaminò ben bene il volto e la persona di Fermo, dicendo fra sè: – tu vieni con un cacciatore: o cane o lepre sarai; ma non sono l'oste della luna piena, se non ti conosco alla prima parola che dirai – ... «Va bene,» disse l'oste, e partì ...
Fermo e Lucia (pagina 136)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » I lettighieri vedendo la mala parata, approfittarono della vicinanza d'una casa conoscente del loro padrone, e ve lo portarono in salvo da quel tumulto, da quello sdegno che minacciava di diventar furore; ivi il vecchio dovette rifugiarsi come un omicida per avere avuto ragione, e voluto far del bene ... Da avvenimenti di questa sorte si trae troppo spesso una conseguenza falsa e perniciosa: che è pazzia far del bene a noi uomini ... Far del bene è sapienza; la pazzia è proporsi per fine o per premio la nostra riconoscenza, e la lode che noi diamo e ritogliamo a capriccio, come un ragazzo il suo balocco ... Ammetteva bene una scienza che si poteva acquistare colla esperienza, e comunicare per mezzo della parola: teneva che si possano scoprire verità; anzi non è da dire quante verità egli credesse di conoscere; ma nei libri, non so per quale raziocinio, supponeva ...
Fermo e Lucia (pagina 148)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ecco che appena cominciava a star bene, e voi venite per darmi nuovi travagli ... » «Signor curato,» disse Fermo, «io le desidero ogni bene; e del travaglio ella ne può bene aver dato a me, ma non io a lei, in fede mia ... Attenda a guarir bene, signor curato ... Che n'è di Lucia?» «Figliuolo, sono mesi che non ne ho notizia: prima di quel tempo ella stava bene di salute; ma ora chi può sapere ...
Fermo e Lucia (pagina 164)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... E principalmente voi, figliuoli cari,»: e qui eran giunti nella sala, e fatti sedere da Don Abbondio, che proseguì: «principalmente voi, ai quali ho sempre voluto bene ... «Oh signor curato,» rispose Fermo, «intendevamo bene di pregarla ... » «Ed io vi ho prevenuti,» riprese Don Abbondio, «per farvi vedere che vi sono amico; che vi voglio bene, quantunque m'abbiate dato anche voi qualche travaglio: non parlo di te che sei un malandrinaccio,» disse rivolto a Fermo, sorridendo, «ma anche voi con quell'aria di quietina:» e qui rivolto a Lucia, e alzata la mano con l'indice teso, e stretto il rimanente del pugno la moveva verso di essa in atto di amichevole rimbrotto; e continuò: «bricconcella, anche voi mi avete voluto fare un tiro: quella sera: quella sorpresa: quel clandestino: basta non ne parliamo più; quel ch'è stato è stato: non è colpa vostra; è un mio destino, che tutti più o meno debbano darmi qualche fastidio: tutto è finito: pensiamo a stare allegri ... In Bergamo (non vogliam dire che fosse il paradiso terrestre) dopo la pestilenza, si vedevano tuttavia i tristi segni, e i tristi effetti di quella: la spopolazione, le terre incolte, l'ardire cresciuto nei ribaldi, le abitudini dell'ozio, e del vagabondare: ma in quella petulanza stessa v'era una certa aria di allegria nata se non dalla abbondanza, almeno dalla sufficienza dei mezzi e dei capitali: quegli poi che avevano voglia di far bene trovavano in quei capitali una facilità grande e pronta ...
Fermo e Lucia (pagina 165)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Avrete forse una occasione di far del bene e di riparare il male che ha fatto Don Rodrigo,» gli disse il cardinale, e gli raccontò in succinto la persecuzione fatta da quello sgraziato ai nostri sposi, e il danno di ogni genere che ne avevan patito ... «Se son vivi tuttora,» soggiunse, «non vi prego di far loro del bene, che con voi non fa bisogno; ma di darmi notizia di loro, e di dire a quella buona giovane ch'io mi ricordo sempre di lei, e mi raccomando alle sue orazioni ... Don Abbondio al vedere il nuovo padrone di quella altre volte caverna di ladroni, umano, cortese, affabile, rispettoso verso i preti, voglioso di far del bene, non si può dire quanto ne fosse edificato ... Quando tu non volessi dire,» aggiunse ella soavemente sorridendo, «che il mio sproposito sia stato quello di volerti bene e di promettermi a te ...
Fior di passione (pagina 15)
di Matilde Serao (estratti)

... Non sorridete, la conoscevo: ma non comprendevo bene che fosse ... --Non scherzo, vi voglio bene, --V'ingannate, forse ... --Non m'inganno: vi voglio bene ... Si moveva con facilità, con certe mossettine carezzose che stavano bene al suo corpo di bambina felice ...
Fior di passione (pagina 18)
di Matilde Serao (estratti)

... Giovannina, la maritata, taceva, affannando un poco, come se le scale l'avessero incomodata; Maria, la fanciulla, le teneva una mano fra le proprie, sorridendo e mormorando: --Come hai fatto bene a venire, come hai fatto bene ... --Sì, carina, carina--disse Giovanna, sollevando con un dito il mento di Maria, per guardarla bene negli occhi--sono venuta appena di ritorno dalla villeggiatura ... Ci maritano molto bene noialtre ragazze ...
I nuovi tartufi (pagina 12)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Vedendo com'ella risensasse a stento, egli disse: "La cosa potrebbe andare da se; nonostante è bene secondare la natura ... Il Presidente vide un foglio caduto accanto al letto; lo raccolse, e conobbe essere la lettera di Guglielmo, dono atrocissimo della insidia di sangue; lo bruciò, avvertendo che si consumasse intero; e quando fu ridotto bene in cenere nera, si volse al Parroco in suono di rimprovero e di dolore, ed esclamò: "Abbiamo fatto tardi!" E il Parroco chinò il capo umiliato ... "Maladetta gotta! Dio mi perdoni, perchè la gotta si può maledire senza scrupolo di coscienza;—ma la contrizione l'avrà… anzi deve averla salvala…" "Così sia, Don Geronimo, Intanto non mi par bene divulgare che Ella non fu a tempo a confessarla…—Don Geronimo capisce che ne scapiterebbe il suo decoro ...
Il benefattore
di Luigi Capuana (estratti)

... Voglio bene a quest'isola; voglio diventare siciliano: e compro terreni per speculare ... —So che lei è un notaio onesto, una brava persona—lo interruppe l'inglese senza dar tempo di rispondere al canonico avvicinatosi sgranando gli occhi, per veder bene in faccia quel pazzo che aveva denaro da buttar via ... Pensava che l'inglese doveva aver fatto bene i suoi calcoli; ora non gli sembrava più uomo da buttar via sbadatamente il denaro ...
Il benefattore (pagina 16)
di Luigi Capuana (estratti)

... Le generalità, creda, sono metafisicherie senza costrutto, o piuttosto, costruite artificiosamente da persone per bene, non c'è dubbio!, di grande ingegno, chi vuol negarlo?, le quali però hanno fretta di riassumere, di concludere, dimenticando la gatta frettolosa che fece i gattini ciechi, secondo la sapienza dei secoli! Anormalità! Pervertimenti! È presto detto ... Intanto, io sarò per te, più che un amico sincero, un complice… Oh, rassicurati! Ti voglio troppo bene da mentire fanciullescamente… —Hai avuto questa forza d'animo?—esclamai ... —Va bene ...
Il colore del tempo (pagina 5)
di Federico De Roberto (estratti)

... E allora i termini del problema non vanno modificati interamente? Questo moralista che combatte il male e predica il bene, sa pure, e lo dichiara anzi espressamente, che, «da secoli, qualunque cosa lo spirito imparziale getti nella bilancia del bene e del male, il giogo resta immobile, e ciascun piatto contiene tanto male quanto bene» ... IL SUPERUOMO Alla succinta esposizione critica della dottrina tolstoiana non sarà inutile far seguire quella di un'altra modernissima filosofia, molto ammirata o molto derisa, senza che si sappia bene, dai più, in che cosa consiste: voglio dire la filosofia di Federico Nietzsche, il vangelo di Zarathustra, la profezia del Superuomo ... La morale del Tolstoi impone di sacrificare il bene proprio all'altrui; la morale del Nietzsche dà invece ragione all'individuo contro il «gregge» ... Chi è spietato, chi lotta, chi fa male ai suoi simili, vuole esercitare la sua forza, vuol dominare; il pietoso, quello che fa bene, non è mosso da uno scopo diverso; in fondo anch'egli vuol mostrare la propria virtù, la propria superiorità, ed essere ammirato e lodato ... Altro e non minore inconveniente: non si sa più comandare; quei pochi che esercitano un timido potere, quasi se ne scusano; si dicono i primi servitori del paese, gli strumenti del bene comune ...
Il colore del tempo (pagina 9)
di Federico De Roberto (estratti)

... tutto il bene: c'è qualche cosa di più e di meglio: Non, le meilleur être possible N'est pas un lutteur invincible, Un amant au bonheur fatal! C'est un ignorant qui découvre, Un captif à qui le ciel s'ouvre, Un pèlerin de l'idéal ... Il Bene si è venuto purificando: prima consisteva nel piacere, poi nel sapere, da ultimo in un amore diverso da quello dei sensi, nell'amor mistico, nell'amore del sacrifizio, nell'amore secondo il Tolstoi ... Ma quando il Bene è così perfetto, quando il poeta si trova dinanzi al Bene massimo ed al Male estremo, egli osserva, come il Tolstoi e il Nietzsche, che le prosperità sono impossibili senza i disastri, i piaceri senza i dolori, e che la vita e la morte lavorano insieme, una in faccia all'altra ... Contre les ancìens dieux l'âme humaine aguerrie N'attend certes plus d'eux ni fléaux ni bienfaits, Mais n'est-ce pas un reste obscur d'idolâtrie De maudire ou bénir des sorts bons ou mauvais? Fra le contrarie voci del Bene e del Male il poeta ne ode ora un'altra: quella della Natura: e la Natura dice che ella è la stessa ragione, che i destini dell'universo si svolgono infallibilmente; che non avendo esso avuto principio nè dovendo aver fine, così non è stato giovane ne può invecchiare; che l'equilibrio delle leggi e la costanza delle cause gli conferiscono un ordine contro del quale il tempo non può nulla; che solamente le forme apparenti delle cose cambiano ...
Il colore del tempo (pagina 14)
di Federico De Roberto (estratti)

... «Soltanto quelli che non sanno che cosa è il bene chiedono il salario della bontà ... È bene convincersi che i momenti più invidiabili, in una felicità umana, sono i più semplici» ... È più facile fare talvolta un gran bene che non far mai il minimo male; far talvolta sorridere, che non far piangere mai» ... Il Maeterlinck si studia manifestamente di evitarlo, a segno che scrivendo il suo libro per lodare e diffondere il bene, comincia con affermare la necessità del suo contrario ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 8)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Se però taceva o tentava invano di sviare il discorso solito, l'Ida bene spesso bolliva dentro e stentava a frenarsi, a non prorompere: — Fatela finita una volta con i piagnistei e con le spacconate! Che noia, tutti i giorni! L'Olga si martoriava negli stenti e nei pericoli della trincea, accresciuti con fantasia egoista per concludere che solo il pensiero di lei sosteneva il suo caro a superarli ... Dice che fa il servizio di trasporto e che sta bene, e io credo a quel che dice ... Fu così: lei che aveva trepidato e trepidava non ignara dei pericoli che pur Giulio correva, lei che a Giulio gli voleva un bene grande, non sempre si sottraeva all'ipotesi di una disgrazia; ma cotesta paura la teneva in sè, nel suo segreto; non ne avrebbe discorso nemmeno con sua madre, quasi per una ripugnanza di una tristezza colpevole o di un malaugurio ... — Povero Giulio! Ti sei messo bene! Se una cannonata ti sfracellasse, eh! non dubitare che l'Ida si consolerebbe presto; e lo dice —» ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 14)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Questa è bella! Anche mia madre, perchè io, a costo di morir di crepacuore, non ne volevo più sapere, cominciò a dar torto a me! La guerra ha fatto il resto, e adesso ci vogliamo bene sul serio ... O l'abisso, piuttosto, era in lui? — Il maggior bene del mondo — Ferdina ripigliava — non sta forse nel volersi bene? Vede? Mio padre e mia madre sono di stampo antico; senza istruzione, senza finezze; ma mi han dato a conoscere che a questo mondo più si vuol bene, e più se ne vorrebbe, e s'è più contenti ... Ah Ferdina! Ferdina! Proprio così: volersi bene senza pretendere dalla vita più di quanto la vita può dare; e più si vuol bene, e più se ne vorrebbe, e s'è più contenti! Dopo una pausa, pur china sul lavoro e senza badare che egli aveva socchiuso gli occhi, la ragazza soggiunse: — E quando s'è contenti si vorrebbe veder contenti tutti; fa dispiacere che chi è buono come noi, più di noi, debba soffrire ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 15)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... — Bene ... Cosa ti piacerebbe di fare? Sempre più inanimito da quel "bene" rispose: — Il signore ... — Bene! — fe' il conte ...
Il ponte del Paradiso (pagina 5)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Falso Cinquecento, sicuramente; ma anche falso sta bene, dà un nobile carattere alle case, parendo invecchiare con esse le famiglie troppo moderne, che si sono felicemente arrampicate a metterci il nido ... Il chiacchiericcio si diffuse da un capo all'altro della tavola: si stava bene, si andava anzi di bene in meglio; si aprivano i cuori, si snodavano le lingue ... Il che era contro l'usanza, per verità; ma si sapeva bene che il Gregoretti non faceva mai niente a modo degli altri ... E il vecchio, poi, era anche finito bene: ci pensassero un pochino, i signori commensali; era finito stupendamente per tutta una gentile brigata, sotto l'incanto della bellezza accompagnata alla grazia ... Ma siccome il ritratto sarebbe stato poi sempre inferiore all'originale, egli prendeva consiglio da quei pittori da dozzina, che dopo aver disegnata e colorita con tutta l'arte che possiedono la figura del committente, gli pongono in mano una lettera, colla soprascritta bene in vista, per istruzione del pubblico ... — Bene osservato; il roseo dorato è una particolarità della vedova Clicquot; — disse il Gregoretti, guardando contro la luce il suo calice ...
Il ponte del Paradiso (pagina 6)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Credi a me, dolce amico; — soggiunse, volgendosi all'Aldini; — segui l'esempio di chi ti vuol bene ... Dico bene? — Ottimamente! — gridò il Gregoretti ... E stava bene così, era più bella che mai, mettendo in mostra il volume dei capelli neri, ondati e lucenti, che sull'incarnato del viso luccicavano due volte tanto, con mobili riflessi turchini ... — Anch'io, sicuro, e tutti quanti siam qui, a volerti bene ... — Così va bene; — disse il poeta mattacchione ... Il signor Zuliani aggiustò le cose per bene, proponendo che Federigo andasse via solo, mentre per le signore, con tanti cavalieri presenti, non sarebbe mancato chi le accompagnasse al Danieli ...
Il ponte del Paradiso (pagina 24)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Sì, va bene; ma le visite, i teatri, i balli, le conversazioni; son tutte cagioni di esaurimento nervoso, per una costituzione così delicata ... — Come si fa a romperla con tutte le consuetudini sociali? — Eh, lo so bene; restando, non si può; ma andando? ... Raimondo Zuliani aveva bene inteso che tutta la serie dei mali minacciati alla sua Livia risguardava il futuro, e un futuro abbastanza remoto da lasciar tempo a provvedere e fondata speranza di scongiurarli ... Ma il riposo assoluto e i pronti rimedii del medico le hanno fatto bene, tanto che ora ha potuto alzarsi un pochino ...
Il ponte del Paradiso (pagina 28)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Non è infatti da credere che nel suo testamento il signor Anselmo voglia trattare con diversa misura i suoi figli, e la femmina men bene del maschio ... — Si adatterà, il tuo amico? Sai bene quello che pensa, in materia di denaro ... — Sì, so bene quello che ne pensava un giorno; — rispose Raimondo, sorridendo ... — I banchieri hanno l'uso di tener gli occhi bene aperti; e non ci vogliono bende, se mai, preferendo un buon paio di occhiali ... Così, dunque, secondo te, questo matrimonio è sicuro? — Spero bene; si potrà crederlo tale, dopo l'arrivo del signor Anselmo ... Che te ne pare? Ho io fatte le cose per bene? — Ottimamente ... — Ma tu sei la mia padrona; lo sai bene, questo! — Sì, sì, ma qualche volta ... — mormorò ella, con quell'accento bambinesco, che le andava così bene, — Ci sono delle osservazioni che annoiano, che potrebbero perfino offendere un uomo ...
Il ponte del Paradiso (pagina 34)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Lo vendi bene, non c'è che dire, lo vendi bene ... — Ah, bene! — interruppe la signora ... Questo, — soggiunse Filippo, — lo sapevo bene ancor io; non sapevo, piuttosto, non ho cercato di sapere come e fin dove fosse ricco il signor Cantelli, od altri al mondo, mai! — Così, dunque, ti sei volentieri acquietato? — replicò la signora ... — Ci s'acquieta bene, quando c'è l'interesse, non è vero? — Non vi risponderò più; — disse Filippo ... So anche bene di non meritarlo, — soggiunse ...
Il ponte del Paradiso (pagina 36)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Egli e Livia potevano dirsi soli nel mondo; ma se non gli arrideva forse più l'idea di lavorare per una nidiata d'innocenti, bene egli vagheggiava il disegno ambizioso, ma non temerario, di rallegrare gli anni maturi della sua donna con due o tre milioncini, da aggiungere a quello che non aveva più da aspettare ... — Eh, cara mia! gli affari non vanno tutti bene ad un modo ... Temeva troppo di sentirsi dire da sua moglie: “Ti sei bene infatuato di quello sciocco? Ti sei bene affondato negli impicci per lui? Vedi ora che bei giuochi ti fa, rendendoti ridicolo, con la tua smania di far l'agente matrimoniale! Aggiungi al ridicolo il doverti guastare coi Cantelli ...
Il ponte del Paradiso (pagina 37)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Lo sapeva bene, il numero di quei milioni; ma non poteva lasciar trapelare da chi lo avesse saputo ... Non c'è neppur l'ombra di un vincolo, e tu vuoi darmela a bere; non c'è altro che un capriccio pazzo, per tormentare te stesso e chi vuole il tuo bene ... Non so che cosa farei, per quella donna; ma so bene quello che ho fatto ... Tu vedi bene che la santa donna non viene quasi mai a Venezia, nella città dove è nata! Ella non ha mai potuto perdonarmi questo matrimonio ...
Il ponte del Paradiso (pagina 40)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Non mi ha ordinato di svegliarla ad ogni costo? — Sì, sta bene, sta bene; versate il caffè, paron Nane, — replicava Raimondo ... — Che! — rispose lei, coll'accento sdegnoso che Raimondo conosceva così bene, e a cui così bene, se non volentieri, si adattava da un pezzo ...
Il ponte del Paradiso (pagina 43)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Bene! Ad ogni modo, o prima o poi, dovrebbe sapere ogni cosa ... Chi sa? Egli vorrà bene confidarsi con Lei ... Ma l'ho sentito rispondere “sta bene, mettete là, su quella sedia„, dopo che il signor Brizzi gli ebbe detto che il pastrano era stato portato da casa ...  — Avvertirlo, sì, era bene, e faceva bella testimonianza d'animo compassionevole ...
Il servitore di due padroni (pagina 5)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FLORINDO Bene, e tanto vi darò io ... FLORINDO Orsù; mi parete un uomo da bene ... BEATRICE Bene dunque, sbrigati, che ti aspetto ... FLORINDO Bene; io sono il di lui padrone ... FLORINDO Badate bene, che v'ingannerete ...
Intrichi d'amore (pagina 2)
di Torquato Tasso (estratti)

... CAMILLO Sta bene, ma consolatevi, poi che vi ha lasciato figliuoli che rappresentano il padre; vi ha lasciato robba, con che possiate soccorrere alle vostre necessità ... Sete voi tale che con la prudenzia vostra tutte le cose passaranno bene; e ultimamente avete me, che se bene vi son figliastro, vi ho riputata, come riputarò sempre, da propria madre ... CAMILLO Questo lo so molto bene; e però, Signora mia, per rimediare a tanta perdita io direi (con licenza vostra) che vi casaste di novo; perchè avendo la facultà grande e i figli piccoli, sarà bene la casa non vadi a ruina ... Ma perchè nei matrimonii non si trovano così facilmente i partiti che siano a gusto nostro, bisogna maturamente considerare, con occhio aperto vedere, intender molto bene, e poi concludere; perchè sono cose che si fanno una volta sola, e dopo fatte non giova il pentire ... CAMILLO Pensi tu che mi voglia bene? MAGAGNA Bene ... CAMILLO Se io mi scopro, sarà bene? MAGAGNA Bene ... MAGAGNA Ohimè, questo pover uomo non ha luogo permanente, e io con tante volte mi muoro della fame; e così egli non fa niente, e io non farò bene, perchè di niente si fa niente, e non fa bene chi non mangia bene; se posso scappar niente, a lasciarlo sarà bene, che per me non voglio niente, se io non ...
Intrichi d'amore (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)

... trovarò bene ... FRANCESCHETTO O Dio, non posso sentir molto bene ... MAGAGNA Taci, aspetta, ferma, non passar innanzi! Già che Camillo e io siamo tutt'uno, procuriamo entrambo farci bene ... A me parrebbe bene che non vi discopriste esser schiavo, ma starvi sotto la medesima credenza di esser figlio del Signor Alessandro, perchè così facilmente vi potrete pigliar Ersilia sua figliastra per moglie, e io copularmi con la padrona ... Ma io co fundamiento no' 'ntenno chella cosa, ma se bene l'appuccio o pedamento, come la bolimo chiamare ...
Intrichi d'amore (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)

... PASQUINA Non può stare che Cosmo m'abbia detto la bugia, perchè mi vuol bene, mi ama, mi pizzica, mi gratta la mano, mi dà mille cosette; e io voglio ancor bene a lui, sa? GIALAISE E chisso da chiù? Confessati, e zitto ... Come sai che Cosmo ti vuol bene? PASQUINA Lo so perchè me l'ha detto lui, e per questo io fo quanto egli mi commanda ... PASQUINA Ohimè! che colpa è la mia? Basta, che io non li voglio bene ...
Intrichi d'amore (pagina 6)
di Torquato Tasso (estratti)

... ch'aveva eseredato il figliuolo, secondo mi ricordo aver letto nella general istoria di Sabellico: e fu che il figlio incolpando il padre che egli era stato causa della sua vita licenziosa, perchè non osava castigarlo a tempo che era figliuolo; il padre replicando che se bene voleva castigarlo, egli non l'obediva; Solone sentenziò che il padre, perchè non l'aveva castigato, non fosse degno di sepoltura dopo sua morte; e il figlio, perchè non l'aveva obedito, fosse privato delli beni paterni: ma che il figliuolo di esso giovene succedesse poi all'eredità, perchè delictum patris filio nocere non debet ... ALBERTO Accade questo perchè omne nimium convertitur in vitium, e però si deve molto bene avertire dal principio a non assuefar le moglie in farle troppo carezze e concedere a loro quanto dimandano ... Talchè, come dissi al principio, disponete di voi e della robba vostra in altro modo, con farvi alcun bene per l'anima; che tanto ne ha il padre quanto ne fa in vita, che dopo morte il figliuolo non si ricorda più del fatto tuo ... MANILIO Ognun di noi quando sta bene sa dar buon consiglio all'infermo ... BIANCHETTA Ogni cosa va bene; e io credo certamente che la Signora crederà che siate il Capitan Lopes suo innamorato, per cui ella si muore ... Dio nol voglia, che in questo modo sarei ruffiana! Dicolo sì bene, acciò sappiate che così si costuma oggi, e che meco non giovano quest'offerte ... BIANCHETTA Non voglio niente, guarda! che se bene averei bisogno d'una gonnella di sotto, non me ne curo, non pretendo nulla da voi ...
Intrichi d'amore (pagina 9)
di Torquato Tasso (estratti)

... E che più? Se oggi non si ha bene da i figli proprii, come io ne dovevo sperare da i figli d'altri? Non posso aver pazienzia; voglio entrare in casa, e uccider l'uno e l'altro ... Fermatevi, di grazia, e non credete così facilmente a, figliuoli, che quando non sanno esprimere bene li fatti, ti mettono in nova confusione ... MANILIO Se bene questo mio pensiero è novo, lo desidero estremamente, Magagna, per le ragioni che ti ho detto ... ALBERTO Vuol dire che ogn'uomo si move a far bene a colui che gli fa benefizio ... MAGAGNA Orsù, la cosa va bene ...
Intrichi d'amore (pagina 12)
di Torquato Tasso (estratti)

... Ma bestiale ca songo io, d'annare accosì reserbato co le donne, le quale no' sanno resistere alli fatti, se bene resisteno alle parole ... Vedo che m'odia como la quartana; e no' pozzo fare ca no' li boglia bene; anzi, quanto chiù mi strazia, tanto chiù me sforza ad amarla ... Non mutate, di grazia, proposito, che se bene sapientis est mutare propositum, nondimeno s'intende sempre in melius ... ALBERTO La virtù vostra, e la fama di voi, che risona per tutto, mi hanno spinto <a> desiderarvi ogni bene e a procurarvi nuovi servitori, poi che alla persona virtuosa e da bene è poco guiderdone esser Signora di tutto il mondo, sì come al vizioso sia poco castigo di torgli la vita ...
Intrichi d'amore (pagina 16)
di Torquato Tasso (estratti)

... Scena 3 GIALAISE Io saccio moto bene, Signor astrologo mio, ca Amore pretende de vendecarese contra de me pecchè mi chiamo Gialaise, avenno in odio chella consonanza ise, pe respietto d'Anchise, ca fece la scarsiel<l>a alla matre, e pe chisso se portò male co Cefise, Narcise, Parise, Silladise, Ciparise, Malagise, Marfise ... GIALAISE Ma io no' songo delli Romani, ma se bene delli Napoletani, Cavalieri diverzi assai da chilli Cavalieri antichi, ca annavano alla buona, e perzò disse l'Ariosto: «Oh gran bontà de' cavalieri antichi!» ... Mi manda a vedere se venisse in casa lo strofilo o il strongolo, non me ricordo bene ... Or tien così lo specchio, Signor Giovan Luigi, e mira bene chi è colei che sta dentro ...
Intrichi d'amore (pagina 18)
di Torquato Tasso (estratti)

... O mondo veramente mondo d'ogni bene! che è pur bene in te, ma non lo dai come a cosa propria, ma lo depositi per qualche giorno, togliendolo poi quando l'uomo pensa di vivere più sicuro ... Dio voglia che sortischi in bene, perchè il fondamento che si fa sopra un mobile, convien che rovini ... Avertendosi la Signora che voi bestialmente sete innamorata di Camillo, farà bene a farvi passar di questa vita presente ... ERSILIA E perciò sarà bene a ritornar a casa, che l'andar a quest'ora per queste strade sospette mi fa temere d'alcuno inconveniente ... La Signora, se bene è matrigna, e non madre, non sarà ...
Intrichi d'amore (pagina 22)
di Torquato Tasso (estratti)

... CORNELIA Tu vuoi ch'io pianga senza saper la causa del pianto? BIANCHETTA Non lo sai, no? Lo sai molto bene, ma fingi di non saperlo: era pur del sangue del tuo marito, e ti voleva tanto bene che non dovevi comportar la sua morte ... BIANCHETTA Dunque ha fatto bene ... CORNELIA Dite bene ... Ahi! che tra 'l sì e 'l no, tra male e bene, tra fuoco e giaccio, e tra senso e ragione, finalmente mi trovo ... So che se dal fuggir Giovan Luigi che mi fugge, e non lasciar Flavio che mi segue, è male l'amor di quello, sta bene l'amor di questo ...
Intrichi d'amore (pagina 23)
di Torquato Tasso (estratti)

... segno a strale, è forza che io mi espona a quest'altro pericolo; che se bene l'uomo misero non crede a gran speranza, dopo la notte ne viene il giorno, appresso il torbido il sereno: e in fine, che non può far un cuor continuo amando? Entrarò pure ... Quella impararà non batter più le serve, e questo di non travagliar le donne da bene ... Vedi, che non s'assaltano così gli uomini da bene in strada; vedi, che in Roma si fa la giustizia ... FLAMINIO Io so molto bene che è sangue ... Chi dunque si vendica di te, s'io ero l'offeso, e ti pregai sempre la vita? Chi mi t'ha morta, o vita mia? Come vive chi è stato causa della tua morte? E tu, boia infame, perchè l'uccidesti? Dimmi, e dammi conto del perduto mio bene ... MAGAGNA Parla onesto, Signor Flaminio, che io non sono nè boia, nè infame, ma gentiluomo come tutti gli altri gentiluomini, se bene mi vedi così misero per mia volontà: e s'altri pretendono di esser nobili di quarti, io son nobile di tùmolo, che importa più ... FLAMINIO Che sento? Che dici? Camillo dunque l'ha uccisa? MAGAGNA Camillo e tu, uomini da bene che sete! Bell'onore vi avete acquistato in uccidere questa povera figliuola, che era un pane di zuccaro, una semplice colomba, e una ...
Intrichi d'amore (pagina 24)
di Torquato Tasso (estratti)

... FLAMINIO E conosceste me chiaramente? MAGAGNA Quanto a te non troppo bene, per rispetto del pappafico che avevi in faccia ... Ma chi è quel giovinetto moro, che timido e sospeso se ne vien di là? ERSILIA Le pene mi son care e li martirii mi son dolci per te, caro e dolce mio bene ... ERSILIA E perchè? CAMILLO Perchè ho perduto ogni mio bene ... CAMILLO Ahimè, morte crudele! ERSILIA Dunque morte v'ha tolto il vostro bene? E non è perduto, come dicevate dianzi? CAMILLO Peggio che morte ...
Intrichi d'amore (pagina 28)
di Torquato Tasso (estratti)

... Non siate causa di procurare a voi stessi il danno, perchè molte volte s'inaspra la donna con le vostre stirature; e credetemi, che quando la donna vuole, vi farà le fusa torte, se bene aveste gli occhi d'Argo, l'astuzia d'Ulisse, e la sapienza di Salomone ... Ma sciocco che son io! Che faccio qui? Sarà bene a salir sopra, per riparare e soccorrere a qualche inconveniente che potesse succedere; che stando all'assedio Amore e Gelosia, facilmente potrebbono mandare questa casa a sangue e a fuoco ... Ecco quanto iova la resoluzione fatta pe noi autri Segnori de Napole, ca quasi tutti professamo de parlare alla spagnola, e facimo moto bene: prima pe mostrare a Sua Maestà l'affezione granne ca portamo alla nazione pe respetto suo; e appriesso, poi, ca pe quante lingue ha l'ommo, pe tant'ommeni vale ... Ma chi è chisto paggetto che bene da ccà? Sa bolisse stare co mico, forìa moto allo proposito ...
L'Olimpia (pagina 3)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Será bene se gli dirò la metá di quanto m'avete detto ... Fracasso e Spezzacatene racconcino l'armaria, poliscano l'armatura e forbiscano ben bene la mia «passacuori», che sia piú splendente che il sole in leone, che calando di sopra il colpo, il lucido paia il lampo e la caduta il tuono;… SQUADRA ... Questa sera mi sposerò con Olimpia, che iersera me lo fe' intendere la madre; e tu sai bene come io sia morto e sbudellato per amor suo ... (Oh! come fa bene a farlo coprire, ché non è uomo che non cali giú gli occhi per non veder quella faccia di stregone) ...
L'Olimpia (pagina 9)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Iddio voglia che perseveri d'andar bene e la cosa resti qui ... Fratanto attenderò ad empirmi la pancia ben bene e massime questa sera che, per esser sposi novelli e la prima volta che mangiano insieme, staranno vergognosetti, appena assaggiaranno le vivande con la punta delle dita che le manderanno via ... Bene! TRASILOGO… ... Meglio assai quella a duo piedi; però seria bene che mi locaste nella retroguarda ...
L'Olimpia (pagina 10)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Oh come fate bene! dite:—Innanzi innanzi!—e vi fate indietro indietro! TRASILOGO ... Dove mi cacci? ho il bene in casa e mi meni altrove; se ben mi meni fuori, l'anima resta in casa ... Queste parole mi danno ad intendere che il tuo amore será per scoprirsi tosto; però prima che ciò avenga será bene avisar Sennia che proveda a' fatti suoi ... Bene ... né mostrar atti onde stimar si possa che tu l'ami? E questo lo dico per tuo bene, accioché per troppo goder del bene nol perdi, over come mosca tanto ti tuffi nel latte che ti anneghi ...
L'amore che torna (pagina 2)
di Guido da Verona (estratti)

... Ma la commedia è vita in chi la rappresenta bene ... — Non vi sta bene; mi sembra un po' troppo eccentrico, — risposi per dispetto ... — Povero Guelfo, — continuò; — io vi conosco bene, perciò vedo che state ...
L'amore che torna (pagina 10)
di Guido da Verona (estratti)

... Solo, mi vuoi forse troppo bene per poter essere la mia amica ... — No, ti prego, non parlarne! Sai bene che non voglio ... Va bene? — Ma ... Fumate questo sigaro e pensàteci bene ... — Bene, — feci, stendendomi con pigrizia in una poltrona, — avevi probabilmente qualcosa a dirmi? Egli si fermò contro gli scaffali e prese a batterne i vetri con le nocche irrequiete ...
L'amore che torna (pagina 37)
di Guido da Verona (estratti)

... Sentitemi bene: il prete, il ladro, il questore, l'usuraio, il mezzano, lo Stato e la classe innumerevole degli avventurieri, ecco, in tutte l'epoche, presso tutti i popoli, i leoni ... Nell'acerbo amore che avevo per lei mi pareva talora di sentir insorgere una sensazione simile all'odio; l'odio di non potermene impadronire come di un bene mio, di non poterla del tutto conoscere nè dominare, di vedere perpetuamente fra me e lei lo spettro dell'ignoto, rigido e fermo, che rendeva inutile ogni sforzo per guardare al di là ... non ricordo bene a che proposito ... — Va bene, va bene ...
L'amore che torna (pagina 40)
di Guido da Verona (estratti)

... — Bene, la settimana ventura manderò la biancheria da Charvet ... — Bene, vedrai ... — Bene, le uova, in questi mesi, non costano più di tre soldi l'uno ... Invece di rispondere, continuai: — È vero che nella casa d'un pastore le cure domestiche s'imparano assai bene! E risi ancora, con più ironica freddezza ... ecco, a mia volta, un particolare che non ti riguarda! — Bene: qualsiasi cosa tu abbia fatto per saperlo, debbo dirti che non fu certo un'azione da gentiluomo! — Mah! ... Ora sceglievo attentamente un paio di guanti bianchi e ne scomponevo un gran mazzo, non trovando quelli che mi andassero bene ... — Va bene, signor conte ...
L'amore che torna (pagina 42)
di Guido da Verona (estratti)

... — Bene, — risposi, — vi accompagno ... Non poteva riuscire a pronunziarlo bene: Germano Guelfo di Materdomini ... — Bene, un consiglio; ma rimanga fra noi ... — Va bene, — risposi, — e grazie ...
L'amore che torna (pagina 45)
di Guido da Verona (estratti)

... — Sì, va bene ... — Mi vuoi bene ancora? — ella fece, afferrandomi le due mani, un po' ansante ... Non sono che la tua amante, e come tale, cosa puoi rimproverarmi? Forse mi hai voluto anche bene, ma come puoi amarmi tu, che sei stato sempre un uomo felice ... — Ebbene, senti: se fino dal primo giorno tu non mi avessi tanto affaticata con questa indagine qualche volta umiliante per me, forse t'avrei raccontato spontaneamente ogni cosa, perchè nessuna ragione in fondo — e lo sai bene! — m'induce a fartene un mistero ... — Ora non mi vuoi più bene ...
L'amore che torna (pagina 50)
di Guido da Verona (estratti)

... — Bene: siccome non mi servono, le vorrei vendere, — disse tranquillamente, con un sorriso arguto ... Prima di tutto perchè ti voglio bene, in secondo luogo perchè non mi conviene ... Ed egli rispose tranquillamente: — Va bene ... Non ti ho mai voluto bene come ora ...
L'amore che torna (pagina 55)
di Guido da Verona (estratti)

... — Oh, l'arte! — Bene, dirò il mestiere ... — Sì, è vero, sono ingiusto; ma è così perchè ti voglio bene ... — Oh, mi vuoi bene! ...
L'amore che torna (pagina 57)
di Guido da Verona (estratti)

... Forse mi vuoi bene, un poco, ma mi odii anche, perchè sono la tua catena e ti penti oggi di non esserti sposato ... — Non gli badare; è un pazzo! — No, è invece un uomo di buon senso, e ti vuol bene ... — Elena, se tu mi volessi bene veramente non parleresti così ... — Ascoltami bene, — le dissi, prendendole i due polsi, come per non perdere un solo battito delle sue vene, ma insieme per stringerla nel dominio della mia volontà ... — Bene, allora continuerò; sebbene le parole che sto per dirti mi brucino veramente le labbra ... Senti: io ti voglio bene, davvero, profondamente; non ho amato che te, con l'anima e coi sensi; tu mi sei necessaria; il resto della mia vita non fu che scherzo, fumo, polvere, nulla ... D'altronde, che fa? Ti voglio bene; questo solo è vero ...
L'amore che torna (pagina 63)
di Guido da Verona (estratti)

... — Come dici? Ah sì va bene ... — Bene, Ludovico, va pure ... Egli mi toccò la mano, senza stringere, come fanno per rispetto i domestici, quando ci voglion bene ... — Sì che c'entri, via, lo so bene ... bene ... Io la conosco; la conosci bene anche tu ... — Sì, lo sposa, lo sposa, ed io comprendo bene il perchè ...
L'amore che torna (pagina 79)
di Guido da Verona (estratti)

... — Bene, chi è? che vuole? Non gli hai detto che stavo ancora dormendo? — L'ho detto, signore, ma insiste ... Poi non lo comprendo bene, parla in un certo modo l'italiano! — Ti ha detto il suo nome almeno? — M'ha dato il suo biglietto da visita ... Mi pare che te la passi molto bene ora ... — Sai bene ...
L'amore che torna (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)

... — Per voler bene a te occorre una buona dose di rassegnazione! Tu, gli amici, li tratti come tuoi servi ... padronissimo di nascondere i fatti tuoi, ma non volermi anche abbindolare, perchè questo non serve! Io, bada bene, per tanti anni ho avuta la stoltezza di crederti un uomo di buon cuore, un animo nobile, e mi son fatto paladino ad oltranza di tutte le tue scapigliatezze; ma oggi, parola mia, se muovo un passo, non è più per te; — è per lei, poverina, che mi fa pena ... — E poi mi secchi! e poi mi tedii! e poi sono stanco di sopportare queste inverosimili accuse! — aggiunsi vibratamente — -Non lo è! Non lo è! te lo affermo ancora una volta! Non lo è stata, non lo sarà mai! Ti basta? E se poi lo fosse, — mettiamo il caso come assurdo — se poi lo fosse, mi domando cosa può importarne a te? In nome di Dio, questa è una persecuzione che non ha senso comune! Forse che sei geloso di questa donna e vedi lucciole per lanterne? Oppure te ne hanno affidata la custodia? Fa dunque una bella cosa! Va dal marito, mettigli questa idea nel capo e sarai soddisfatto! Se tu divieni bisbetico io non ne ho colpa! Toh! — Bene, bene, cálmati, — egli rispose freddamente ...
L'amore che torna (pagina 83)
di Guido da Verona (estratti)

... è una sciocchezza! — Bene, dilla ... Vedi, e sapevo bene la misura del tuo dito ... — Come un'altra? No, è la stessa, identicamente la stessa! Tu, vedi, non arrivi a pensare come penso io, a volermi bene come te ne voglio io ... — Ed aggrappandosi a me con un fervido impeto: — Rispóndimi dunque: mi vuoi bene davvero? — Sì, amore lo sai ... — E, dimmi: quando le volevi bene, le volevi bene più che a me? — Non ho mai amato come ti amo ... bene: giura lo stesso ...
L'amore che torna (pagina 84)
di Guido da Verona (estratti)

... — Era necessario che tu me ne avvertissi perchè le avrei detto proprio il contrario, e cioè che impieghi molto bene il tuo tempo, — esclamò con intendimento ... — Bene, va, cercala tu pure ... Alcuni passanti, all'udir quello scambio di parole, si erano fermati all'intorno, ed Elia d'Hermòs, che non aveva compreso bene, mi prese per un braccio domandandomi: — Cos'è accaduto? Chi è quel tale che s'è ammazzato? Mi passai le mani sugli occhi come per riprendere conoscenza, e poggiandomi al suo braccio lo trassi via ... all'età sua! — Scusa, — fece il d'Hermòs con una voce piena di candore, — ma non riesco ad intendere bene se la cosa proprio ti addolori, o se invece, in un certo qual modo ... E vedo bene che lo fai apposta ...
L'arte di prender marito (pagina 19)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Tocca a te il guardarli ben bene e il giudicare, se ti senti il coraggio di affrontare il male colla speranza di raccogliere anche il bene ... L'avvocato è generalmente una persona colta, esperta delle umane vicende, per lo più eloquente; che anche in amore adopera bene le armi della parola, dei sofismi e dei sillogismi ... Hanno però una facile tendenza a scambiare la verità colla bugia, dovendole adoperare egualmente bene nelle esercitazioni del Foro e dovendo per loro ufficio persuader gli altri di ciò, di cui essi stessi non sono convinti ... Questa continua ginnastica però, questo continuo maneggio di sofismi, questa elasticità eccessiva, questa abilità di preparare le trappole dell'eloquenza tendono involontariamente ad appannar la coscienza del bene e del male e a confonderli alquanto; dovendo l'avvocato passare dall'uno all'altro, e continuamente, nei suoi attacchi e nelle sue difese ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... GIACINTO Eh Doralice mia, se mi voleste bene, non vi regolereste così ... DORALICE Che cosa pretenderete, ch'io faccia, per darle un segno del mio rispetto? Volete, che vada a darle l'acqua da lavare le mani? Che vada a tirargli le calze, quando va a letto? GIACINTO Oh benedetta! benedetta! no la vogliam finir bene ... GIACINTO E li spenderete tutti per voi? DORALICE Per farvi vedere, ch'io vi voglio bene, tenete quest'orologio, ve lo dono ... Vedi bene, che senza una cameriera non posso stare, e mio padre supplirà al salario ... DORALICE Ha detto altro? COLOMBINA Ha detto, che vostro marito fa male a volervi bene, e che vuol far di tutto perché vi prenda odio ... Mio marito fa male a volermi bene? Fa male mio marito a rompermi il capo, perché io porti rispetto a questa gran dama ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 8)
di Carlo Goldoni (estratti)

... A Vusignoria illustrissima sta bene un poco di Cavalier servente ... (parte) Scena quinta Doralice, poi il Cavaliere del bosco DORALICE Questi due zecchini, li ho spesi bene ... CAVALIERE Ma come? Anzi mi pare, perdonatemi, che voi l'abbiate molto bene beffata ... DORALICE Colei ha avuto la temerità di dire, che mio marito fa male a volermi bene, e che vuol far il possibile, perché mi odi ... Cosa ha detto di mio marito? COLOMBINA Che fa male a volervi bene ... DORALICE Credetemi, che altro non desidero, che farmi voler bene da tutti ...
La favorita del Mahdi (pagina 53)
di Emilio Salgari (estratti)

... Egli credette di far bene aggiungervi degli eccellenti remington ed abbondanti cartuccie ... —Guardati bene attorno, O'Donovan ... È impossibile!… Cercate, cercate bene nella vostra mente!… —Ma sì, voi dovete averlo veduto, aggiunse Omar ... Capirete bene che siamo in undicimila al campo e che degli ufficiali ve ne sono moltissimi ... Avvicinò il suo cavallo a quello del reporter e disse a bruciapelo: —Guardatemi bene il volto, O'Donovan ... Guardate bene i cespugli ...
La favorita del Mahdi (pagina 79)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Oh! fe' Notis, arrestandosi di botto e aprendo bene bene gli occhi ... Che mi abbiano scoperto? Chi può essere mai quel negro d'inferno che indovina le cose tanto bene? Ragazzo mio, se posso averti sotto le unghie non ti risparmierò ... Per ogni precauzione, sarà bene che avvisiamo Fathma di stare in guardia ... Era almeno solo? —Non ne ho visto che uno, ma faremo bene a dare un'occhiata sul tetto ...
La sposa persiana (pagina 3)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ’ rendendovi padrona del sentimento dell'Autore, dell'intenzione sua, del carattere e della Scena, l'adattaste sì bene all'intelligenza ed allo stile degl'Italiani, che senza la prevenzione, passar potrebbono per opere originali ... La cognizione, che avete delle scienze, e delle belle arti, non può lasciarvi ingannare nella scelta de' buoni Maestri, e Voi medesima, oltre allo studio delle lingue straniere, che da Voi stessa loro comunicate, potete nelle più difficili facoltà renderli bastantemente istruiti, e coll'esempio vostro, e colla vigilanza, con cui al loro bene vegliate, si renderanno un giorno oggetti degni di ammirazione ... Pregio è di noi Persiani il parlar grave, e bene: Ridicolo costume in Ispaan sconviene ... Noi non godiam quel bene, che agli Europei vien dato; Donna mirar non sua, è al Maomettan vietato ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 13)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Io non me ne fo beffe, se tu pensi che tal cose sian fatte per arte de' demonj, ma sì bene, se tu credessi che si facesseno o per aiuto, o per ingegno umano, ne penso io che sia cosa mostruosa e 'l fingere le penne da volare all'uomo, o al cavallo, e la lingua insieme accomodatagli da parlare; conciossiachè, esprimendo molti uccelli senza maraviglia nessuna distintamente le parole che hanno imparate, quanto più facilmente si potrà sciorre la lingua d'un cavallo a parlare per virtù di spirito, o cattivo o buono che sia? AP ... Come s'era sfogata bene la lussuria, noi eravamo riportate a casa ... Ed era tanto accecato quel povero uomo nell'amore d'Armellina, che bene spesso, andando in piazza, ella gli faceva compagnia, non la vedendo nissun altro, e per comandamento di lei, i bambini che gli erano portati alla chiesa per battezzare, ne gli rimandava a casa come erano venuti, ed alzava l'ostia non consacrata al popolo, fingendo coi gesti, e con le parole di sacrarla, per nascondere la sua iniquità; e se talora la consacrava, rivolti per dispregio i piedi all'insù, di quella figura immaculata, che vi si suol fare drento, l'alzava in alto, e riponevala per dare alle streghe, che la portasseno al giuoco ... Eh, bene spesso ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 16)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... modestia) andare dubitando, e scoprire or di qua e di là, or a te, or a Dicasto (quasi come una piaga al cirugico), la debolezza dell'ingegno mio, perchè (s'io mi ricordo bene) è stato detto da un grande uomo, che in simili cose, le quali pare che avanzino il comprendere nostro, si debbe ire passo passo, acciocchè, se facendocene noi beffe, non si dica subito che noi lo facciamo con fraude, o credendole al primo, non diamo nella rete, e nella superstizione delle vecchierelle ... Se bene io sono stato ambiguo con l'animo, e che mi paresse cosa da dubitare, nondimeno non ho mai ostinatamente contraddetto ... Se tu sei di questo parere, di volere in questo seguitare l'intelletto, e non la volontà, si può certamente sperare bene di te ... Sono bene alcuni, che negli studj e nelle scienze guastano l'ordine, mandando prima quello che ha ire di poi; prima determinando con la volontà quel che sia la verità, che l'abbiano esaminato con il lume dell'intelletto ... Aggiungi che se tu consideri a tutte le altre virtù mostrate da Dio al mondo, la giustizia si scopre in coloro che hanno voluto più presto fuggire, che seguitare i doni della bontà e della clemenza; nè per questo o si ammorza, o si diminuisce la misericordia, ponendosi secondo che ricerca il rigore della giustizia; e così di quella sceleranza, e di quei mali, ne nasce qual cosa, che è cavata da Dio stesso, predicato da Augustino per tanto buono, che non permetterebbe il venire del male, se non volesse cavare da quello qualche maggior bene; il che dagli uomini dotti spesse volte (se non sempre) è conosciuto riuscirne; ma non è già visto dal volgo ... Tu la discorri bene ...
La via del rifugio (pagina 3)
di Guido Gozzano (estratti)

... “Ma bene ... ma bene ... ma bene ... ma bene ... ma bene ... ma bene ...
La vita comincia domani (pagina 5)
di Guido da Verona (estratti)

... — Forse di donne e d'abiti m'intendo assai poco, ma mi sembra, Maria Dora, che così vestita stiate deliziosamente bene ... professore! — Dunque vi dicevo, Maria Dora, che nell'abito di questa mattina voi state deliziosamente bene ... — Ma sapete, signor Andrea, che non riesco bene a comprendere se parliate sul serio o per burla! — esclamò la fanciulla, un po' confusa ... Vi piace questa? — Molto mi piace; vi sta molto bene: v'invecchia ... — se la tocca; — che canto bene ... Va bene? — Chissà se va bene? ... Anzi non va bene affatto! — E perchè? — Il perchè non ve lo dico ... — Poi fece una pausa, una lunga pausa: — Del resto lo so bene che non posso interessarvi per nulla ...
La vita comincia domani (pagina 24)
di Guido da Verona (estratti)

... Mi hai rammentata un'ora temeraria della mia vita, quando, per ambizione o per ingenuità, credevo si potesse far del bene alla folla trascinandosela dietro con la magìa della parola, come un branco imbrigliato, ed avevo in me difatti questo genio demagogico, questa potenza istrionica della quale ora mi rido ... Più tardi compresi che il bene si fa nell'ombra, da soli, piegando la fronte sui libri, o con le braccia nude fino al gomito, medicando l'anima dell'uomo e la sua carne piena di contaminazioni ... È un odio, sì; ma tale che se potessi, dando la mia vita, redimermi dinanzi a te, o farti un bene qualsiasi, anche minimo ... Ma per me bastava che non fosse d'altri; e guai se avessi creduto, in un modo qualsiasi, di poterla ricuperare! Perchè allora, vedi, il mio odio sarebbe andato oltre il tuo, e per quell'istinto che ogni essere ha, di voler difendere il proprio bene anche fino al delitto, io, credente, mi sarei dannato, ma avrei messo il mio amore, poich'era grande, più in là che Dio ... Si levi e mi prenda! Che serve il vivere in una poltrona, coperto di scialli, nutrito di medicine, soffrendo torture fisiche e morali, facendo ribrezzo agli altri ed a me? Poi, compréndimi bene, io amo una donna come tu l'ami, sapendo invece che la spavento ...
La vita comincia domani (pagina 25)
di Guido da Verona (estratti)

... — Ascoltami bene: per tutte le cose umane c'è la parabola, e in capo della parabola nient'altro che un circolo d'ombra ... — Il bene maggiore non è la vita, è la pace ... Io ti ho perdonato, a te ed a lei; ho messo all'àpice de' miei sogni la vostra felicità, ho soppresso il mio bene per il vostro bene ... — Sì, perchè il bene maggiore non è la vita, è la pace ... Interroga bene il tuo spirito prima di rispondermi: Sei ben certo di volere quello che vuoi? Egli si pose una mano sul petto, aperta, con l'atto sacramentale di chi giura sul libro dell'Evangelo ... E rispose: — Io ti chiedo che tu mi dia da morire con la stessa serenità con la quale un giovine impetuoso domanda la battaglia, sicuro di andarvi bene, con la fronte alta, ridendo ...
La vita comincia domani (pagina 41)
di Guido da Verona (estratti)

... E vi trovate bene in questa casa? — Peuh ... Da sola non potrei, le pare? — E ti trattan bene? — Non c'è male ... lei capirà bene cosa vuole! — spiegò la Berta facendosi rossa ... — Dunque la signorina vuol bene ad un altro ...
La vita comincia domani (pagina 43)
di Guido da Verona (estratti)

... — Va vene, va bene, questo lo so, — ammise l'incredulo ... a meno che, dico, non provvedano altrimenti! Sai bene, i dottori fanno presto ... capirai bene a cosa voglio alludere! — Insomma, ditene quel che volete, ma io non credo! — esclamò quegli che pareva un chierico d'avvocato, con la sua vecchia testa grigia e ascetica ... — Allora sei testardo più d'un mulo! Méttiti bene in mente che, quando una voce corre, qualcosa di vero c'è sempre, poichè dal niente non nasce niente ...
La vita comincia domani (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)

... Pareva si dicessero: — Poverino! che omino per bene! che anima semplicetta come le sue farfalle! — Poi Tancredo rispose con voce burbera: — Va bene, va bene! Ed il Metello aggiunse: — Non era nemmeno il caso di parlarne, tanto è naturale ... — Lasciatemi solo riporre le mie farfalle e chiudere bene le finestre perchè non entri vento ...
Le femmine puntigliose
di Carlo Goldoni (estratti)

... Vi prego permettermi di ragionare di Voi, e di ben bene considerarvi, sicché io possa non solo colla opinione mia, ma di quelli, che delle ragioni mie persuasi saranno, decidere, stabilire, e consolarmi, che se nel mondo può darsi vera felicità, questa con Voi alberga da Voi meritata, e da Voi posseduta ... Vero è che questo Essere per taluni sarà funesto, e meglio sarebbe per essi, che stati non fossero, ma colpa sarà celesta del tristo abuso, che fatto avranno di un tanto bene, e confessar dovranno aver posseduto quella inesplicabile felicità, che a tutte la altre poteva loro servir di guida ... Voi dunque siete in possesso di questo bene, comune agli Uomini tutti, egli è vero, ma felicissimo in Voi, poiché conoscendone il pregio, e ottimo uso facendo della vita vostra, grato a Dio vi rendete, e utile alla società umana ... Dopo la felicità dell'Essere, qual altra maggiore può immaginarsi oltre quella del nascere in grembo di Santa Chiesa, succhiando col latte la vera Fede, e cancellando coll'acque del Sacro Fonte la colpa de' primi nostri Patenti? Gli occulti, impenetrabili arcani della Provvidenza han noi arricchiti di un tanto bene Miseri quelli, che nati fra gli errori, ed allevati colle superstizioni, chiudono le orecchie alla grava, e induriscono il cuore sotto il peso della ingannevole educazione, ma più miseri quegli ancora che prevaricatori si chiamano del Vangelo, ribelli della Cattolica religione, i quali vendendo, a similitudine di Esaù, per poche lenti la Primogenitura Celeste, calpestano il più bel dono della imperscrutabile predilezione Divina Voi lo conoscete questo bel dono, e colle azioni vostre, e con i vostri ragionamenti date altrui a conoscere aver radicata nel petto la vera Fede ... Si può rinunziare per meno ad una si grande felicità? Dietro a cotesta inestimabile ed eterna, pongo io quella immediatamente di sortire dalla Natura un corpo bene organizzato, una macchina ben disposta in cui l'armonia delle parti, e l'equilibrio degli umori formino un perfetto temperamento ... Vero è, che la ragione fu data all'Uomo da Dio, a distinzione di tutte le create cose per reggere, e illuminare quest'anima, ma non è da desiderarsi, che la Ragione abbia da usar violenza agl'impeti della natura, e beati coloro, i quali si conducono per forza d'inclinazione a operar bene, senza la guerra delle passioni nemiche, e l'Anima, e la Ragione sedendo unite, e comandando nel cuor dell'Uomo, danno esse il moto alle membra, ai sensi, alla volontà, ai pensieri, né schiave, né tiranne del corpo, ma di lui compagne, regolatrici, ed amiche ...
Le femmine puntigliose (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Sia ciò derivato per ragion dell'educazione, che a poco per volta ha regolato la macchina in virtù degli abiti virtuosi, o sia per la natura de' cibi, che hanno resa più delicata la complessione, o per la qualità degli esercizi, che quanto men faticosi tanto più rendono gentile il corpo, e avvenente, certissima cosa è, che il nascere da genitori nobili è un maggior bene ... Bene massimo egli è altresì cotesto, perché col sangue si traggono per lo più da' nobili Genitori le inclinazioni magnanime e generose, e sarà un bene singolarissimo anche per questo, perché gli Uomini lo rispettano, lo stimano e lo hanno in venerazione ... In settimo luogo, quel che rende l'Uomo felice è la Salute, senza la quale ogni altro bene di questa vita è un miserabile bene, e Voi, grazie all'Altissimo siete sano, e Dio vi faccia esser tale in tutti i giorni di vostra vita, che vi bramo lunghissima ...
Le femmine puntigliose (pagina 3)
di Carlo Goldoni (estratti)

... So, che Voi pure calcolate il bene delle vostre doviziose rendite per mantenere con decoro, e con lustro la nobilissima Casa vostra, ed il buon uso, che fate dell'oro, e dell'argento, dimostra, che Voi lo apprezzate sol quanto merita, ma, a quel che merita più, non lo preferite ... Io non dirò, che sieno le nozze generalmente di peso agli Uomini, e di tormento, anzi sostituirei a questo grado di felicità il Matrimonio medesimo, se di una discreta moglie potesse alcuno gloriarsi, ma poiché il dubbio è grande, ed il pericolo è manifesto, la libertà è un gran bene, un bene, che si conosce meglio, quando si perde, ma è meglio non perderlo, a costo ancora di non conoscerlo perfettamente ... Purché ottenghiamo l'intento nostro, che importa a voi il sagrificio di cento doppie? FLORINDO Quando riesca la cosa bene, le sagrifico volentieri, unicamente per compiacervi ...
Le femmine puntigliose (pagina 10)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FLORINDO Dite bene; quella pazza di mia moglie, col fanatismo della nobiltà in capo, mi vuole esposto agli scherni, e alle derisioni ... FLORINDO Voi dite bene, signor Pantalone; ma se sapeste che cosa vuol dire aver una moglie d'intorno, che non s'acquieta mai, forse, forse compatireste anche me ... FLORINDO Veramente il signor Pantalone dice bene ... Dille, ch'io te l'ho comandato, che sei in necessità d'obbedirmi, e avverti bene, che se non eseguirai i miei ordini, ti caricherò ben bene di bastonate ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)

... VITTORIA E perché dunque volete condur con noi questo canchero, se conoscete il di lui carattere? LEONARDO Vedete bene: in campagna è necessario aver della compagnia ... Gioca a tutto, è sempre allegro, dice delle buffonerie, mangia bene, fa onore alla tavola, soffre la burla, e non se ne ha a male di niente ... VITTORIA Il conte Anselmo non fa una buona villeggiatura? FERDINANDO Sì, si tratta bene, fa una buona tavola; ma da lui si fa una vita troppo metodica ... VITTORIA Oh! che ti venga il bene ... La signora Giacinta sta bene; lo sta attendendo, e lo prega sollecitare, perché di notte non ha piacer di viaggiare) ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 4)
di Carlo Goldoni (estratti)

... savia, è bene educata ... BRIGIDA Compatitemi, signora padrona, il poverino vi vuol troppo bene ... O mi vuol bene, o non mi vuol bene ... Se mi vuol bene, s'ha da fidare, se non mi vuol bene, che se ne vada ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 14)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Mi vorrete voi bene? VITTORIA Oh quanto piacere! Quanta consolazione ne sento! Cara la mia cognata (si baciano) ... FILIPPO (Vedete, se si vogliono bene!) (a Fulgenzio) ... FILIPPO (Ah! che dite? Va bene ora?) (a Fulgenzio) ... FULGENZIO (Non va troppo bene per la signora Vittoria) (a Filippo) ... FULGENZIO Bravi, bene, tutti d'accordo ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 2)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... LISA O che conscienza grossa! Sa ella mo' bene dare ad intendere di essere lei quella dalla ragione, e chi ti credesse, ah, sorella, ne sapresti trovare delle megliori? Ma noi siamo dinanzi a un giudice che conoscerà la mia innocenza e la tua falsità ... RE Va' in pace, e sforzati d'esser da bene ... In somma, la donna apresso l'uomo si può dire ch'ella sia una gemma orientale, legata in oro purissimo; e per una che caschi in qualche frenesia o umore stravagante, mille all'incontro ne sono onestissime e da bene; e però io tengo che la sentenza da me data sia stata giusta ... Oh che giuste sentenze, oh che nobili azzioni d'un Re, oh povera giustizia, come sei tu bene amministrata, poiché adesso si crede più alla bugia che alla verità ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 10)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Or bene dice vero il proverbio, che la robba fa stare il tignoso al balcone ... Su, dunque, entra nel sacco e non vi pensar più, perché se vi fusse qualche pericolo per te io non te lo direi, che io sono un uomo schietto, né saprei dire una bugia, e inanzi che sia domani ora di desinare, t'accorgerai s'io ti voglio bene ... Se il Cielo vuol farti questo dono, perché lo vuoi tu ricusare? Ma io so bene che se tu conoscessi la mia sincerità, tu non faresti tante repulse ... Io veggo che tu non sai conoscer tua ventura, e però non voglio più star a intuonarti il capo, perché pazzo è colui che vuol far del bene a suo dispetto ... BERTOLDO Orsù, io non voglio mancare di farti questo beneficio, se bene tu m'hai fatto alterare alquanto ... Stai tu bene? SBIRRO Benissimo ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 12)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... RE Tu sai bene quello che dice il proverbio: odi, vedi e tace, se vuoi vivere in pace; e, chi vuol bene a madonna, vuol bene a messere ... E mentre ch'ei stette in quella corte, ogni cosa andò di bene in meglio; ma essendo egli usato a mangiar cibi grossi e frutti selvatichi, tosto ch'esso incominciò a gustar di quelle vivande gentili e delicate s'infermò gravemente a morte, con grandissimo dispiacere del Re e della Regina, i quali dopo la sua morte vissero poi sempre sotto una vita trista e infelice ...
Libro proibito
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... Ho espresso con schiettezza le mie idee; ho riso di ciò che a me pareva risibile; ho sfogato le mie stizze, e ciò mi ha fatto bene ... Dopo tutto (avverti bene), la barzelletta erotica non occupa un largo posto nel mio libro ... Scetticismo politico, scetticismo letterario, e—turati ben bene l'orecchio—scetticismo religioso ... Mi pare che anche in politica il miglior partito sia quello di mantenersi libero pensatore; e tu sai bene, mio buon amico, che pensare liberamente significa veder nero ciò che gli altri vedono bianco, e viceversa ...
Libro proibito (pagina 2)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... Sta bene ... Però, bada bene ... Io te ne supplico, pel bene dell'anima tua, per la prosperità non mai crescente delle così dette belle lettere, per le lacrime de' miei editori ...
Mastro don Gesualdo (pagina 10)
di Giovanni Verga (estratti)

... Ah, siete qui, don Gesualdo? Bene! bene! Don Giuseppe? Chissà dove si sarà cacciato quel vecchio stolido di don Giuseppe? Don Giuseppe era salito in soffitta, per vedere i fuochi dall'abbaino, a rischio di precipitare in piazza ... - Va bene, va bene ... Adesso sto bene ...
Mastro don Gesualdo (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Va bene! va bene! ... - Va bene! ... - E va bene! ... Come una figliuola ti voglio bene! ...
Mastro don Gesualdo (pagina 28)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il marchese per tagliar corto l'accomiatò: - Va bene! Buona sera, caro don Luca! Nell'altra stanza, appena furono usciti gli invitati, si udì un baccano indiavolato ... - Va bene, va bene! Non andate in collera ... - E fra nove mesi, ricordati bene, voglio essere invitato di nuovo pel battesimo ... Pensateci bene! ... Poi si voltò tutto di nuovo vestito, che Diodata non osava nemmeno alzare gli occhi su di lui, e conchiuse: - Va bene ...
Mastro don Gesualdo (pagina 47)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Saprete le chiacchiere che corrono, di Ninì con quella comica? Bene ... Donna Marianna diceva alla Rubiera sottovoce che aveva fatto bene a venire anche lei, per non dar nell'occhio, per far tacere le male lingue ... - Siete ancora qui? Bene! bene! Ed incominciò a discorrere col capitano, intanto che le signore chiacchieravano tutte in una volta, domandandogli perché la Compagnia d'Arme fosse partita senza di lui, se aveva intenzione di fermarsi un pezzetto, se era contento del paese e voleva lasciare le spalline ... - Ah, bene! bene! La Rubiera si morsicava le labbra aspettando che il cugino Limòli avviasse il discorso sul tema che sapeva ...
Mastro don Gesualdo (pagina 51)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Bene, bene ... - Bene ... Hai fatto bene ...
Mastro don Gesualdo (pagina 73)
di Giovanni Verga (estratti)

... bene, mi congratulo, cugina Rubiera! La testa è sana! Conoscete ancora la gente! - Essa voleva narrargli anche i suoi guai, biasciando, sbuffando e imbrogliandosi, con la lingua grossa e le labbra pavonazze, spumanti di bava ... che c'è di nuovo? Vostra moglie sta bene? ... Confessava che aveva errato, a fin di bene, per impedirgli di far dell'altro male, e cercare di cavarne quel poco di buono che si poteva ... - Bene! - conchiuse Zacco con una risata bonaria ... - Bene, - riprese Zacco un'altra volta ... Il barone Zacco pensò bene di accomiatarsi in quel frangente ... Don Nicolino Margarone, Zacco, Mommino Neri, tutti i bene intenzionati, si sgolavano a chiamare "fuori i lumi!" per vederci chiaro, e che non nascessero dei guai ... Mèndola, don Nicolino, lo stesso canonico Lupi che s'era cacciato nella baraonda a fin di bene, strillavano inutilmente: - Ferma! ferma! - Il barone Zacco, non avendo più le gambe di prima, faceva piovere delle legnate, a chi ...
Mastro don Gesualdo (pagina 77)
di Giovanni Verga (estratti)

... Bomma lo guardò bene in faccia, accostò la seggiola, si voltò di qua e di là per vedere s'erano soli ... - Bene, qui ci vuole un consulto ... Di lì a un po', guardando il soffitto, aggiunse con un sospiro: - Va bene ... C'erano al mondo dei buoni medici che l'avrebbero fatto guarire, pagandoli bene ...
Mattinate napoletane
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Il caffè, per acquaccia nera che sia, mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata, e ciò mi fa bene, lasciandomi dimenticare, sviando il pensiero e interessandomi a qualche cosa fuori di me stesso ... Paolo mio caro, vuoi raccontare una storiella a questa tua silenziosa famiglia? Te la mando da Napoli, da questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'iperestasia, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati ... —Sta bene; vuol dire che un bel giorno ripasso e vi disegno… —Quando? —Al più presto possibile, bella bionda ... A ogni cinque minuti si levava per venire a guardare di sopra alle mie spalle, per esclamare: Quando si vedrà qualche cosa? Ci vuole ancora molto tempo? Lo fate ridendo? Verrà bene? Dopo la prima seduta il piccino volle vedere un po' anche lui, e si ...
Nel sogno (pagina 7)
di era (estratti)

... un numero infinito di volte, non sapendo bene che rapporto ci fosse tra la parola bellezza e quel piccolo punto nero ... E quanto bene mi vuole, padre! Mi chiama con certi nomi che io non avrei mai immaginato di poter dire a lei ... —Li vendono? Cosa vuol dire? —Ma sì, lo sai bene ... —Madonna santa! —Non credi ancora? Accosta una mano; vedi bene che è la tua mano ...
Novelle rusticane (pagina 21)
di Giovanni Verga (estratti)

... cristiano gli voleva bene, collo stare insieme davanti al fuoco tutto il giorno ... Non son mica un villano! - Lo dico per vostro bene ... - Come se v'avessi dato uno schiaffo! Dunque non è vero che mi volete bene? Ella non osava guardarlo in faccia, e si struggeva dalla voglia ... Che non mi volete bene? Ditelo, sì o no! Ella stavolta si lasciò prendere la mano, senza rispondere, e quando Brasi le chiese che gli restituisse il bacio, ella glielo diede, rossa di una cosa che non era vergogna soltanto ... - Sì, vi voglio bene anch'io - rispose lei; - e mi struggevo di dirvelo ... Pazienza, se tu avessi un po' di dote! - Ah! che cuore nero avete voi! No! Voi non mi avete voluto bene mai! - Sì, che ve n'ho voluto ... Brasi sgranava gli occhi, e le diceva: - Come siete bella così, comare Lucia! - Ah! vi piaccio così? Va bene, va bene! Brasi ora che vedeva gli orecchini e tutto il resto, si sbracciava a mostrarsi servizievole e premuroso quasi ella fosse diventata un'altra padrona ... Con lei si sfogava a cuore aperto, ché erano poverelli tutte e due, e faceva bene all'anima confidare i guai a una persona che si vuol bene ... Il padrone se voleva far loro del bene, lo poteva fare senza scomodarsi, giacché 20 onze per lui erano come una presa di tabacco ... La poveretta si faceva animo a fissarglieli in viso, ancora sbigottita, e balbettava: - Davvero, mastro Brasi? Mi volete ancora bene? - Sì, sì, ve ne vorrei! rispondeva Brasi colla mano sulla coscienza ...
Nuove storie d'ogni colore
di Emilio De Marchi (estratti)

... S'era giocato colle stesse trappole ai tempi della buona zia di Valmadrera, che gli voleva un bene dell'anima come a un suo figliuolo ... Il fatto che importa adesso è questo: che io dissi a Battista:—Non aver suggezione di me, parlale, fatti innanzi: a me la mi pare una buona ragazza, che farà bene anche alla bottega ... Va là, Battista! Dio ti dia del bene e una mezza dozzina di figliuoli ... Dopo aver inghiottito mezzo il pomo d'Adamo, uscì a dire con voce romantica: —Se sapessi come ci vogliamo bene! —Bravi, e quando pensi di sposarla? —Se non ti secca, dopo l'inventario, in gennaio ... —Bravi, quando si sta più bene sotto le coltri ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 2)
di Emilio De Marchi (estratti)

... E poichè le cose andavan bene anche senza di me, mi abbandonai alla santa poltroneria… Cioè, poltroneria forse non è la parola più esatta ... Non si può più fare il sentimentale, perchè certi vestiti stretti non vanno più bene, si ha suggezione della gente; se ti piglia il fuoco, badi a bruciar tutto di dentro, a inghiottire i carboni accesi, a non lasciar trasparire di fuori nemmeno il fumo che ti soffoca ... Quando mi vide entrare in bottega, mi venne incontro con un saltuccio, mostrandosi tutta contenta di vedermi, mi fece sedere sulla sua poltroncina di velluto, mi tolse di mano la valigia, l'ombrello…—Ha fatto buon viaggio, sor Gerolamo?—Bonissimo, grazie: e lei è sempre stata bene?—Benissimo, grazie ... Ripulii il cappello colla manica e stavo per dirle:—Stia bene, a rivederci… quando essa, voltandosi verso di me col suo faccino grazioso, disse:—Senta, sor Gerolamo, spero che verrà anche quest'anno a far Natale con noi: non ci sarà troppa allegria, ma farà un'opera di misericordia ... Grazie, stia bene ... Io sono un ignorante, un vero Gerolamo al suo confronto, ma nel mio piccolo le ho dato più d'una prova che se per caso quella piccina fosse mia, non potrei volerle più bene ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 8)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Aspetti, intanto che facciamo asciugare un poco la roba, lei la si volti ben bene qua dentro, così: magari la si distenda un poco sul letto (questa è la mia parte) e lasci che le metta un coltroncino sui piedi ... E bene sia quel che è finito bene; ma ho dovuto venir via colle calze di filugello e cogli zoccoli della sposa, fino alla carrozza come su due trampoli, sostenuta da Cesare da una parte e dal barone dall'altra, che mi chiamò una deliziosa Diana traballante ... Manardi non sapeva legger bene che i suoi libri mastri o i bilanci della Popolare; ma siccome verso la Cecilia aveva il cuore indulgente, purchè la moglie tenesse un occhio aperto sulla bottega, lasciava che si divertisse a leggere quanti più libri voleva ... Solamente quell'ibis e redibis di volumi dalla pretura alla drogherìa, se si fosse potuto evitare, sarebbe stato un gran bene, anche per riguardo alla gente pettegola, che ronza intorno alla onestà d'una bella donna col verso che il moscone fa intorno a un sacco di zucchero ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 17)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Io ho sempre creduto che non valesse la pena di voler bene a una donna ... Avete detto bene poco fa ... L'altra, la buona Annetta, è un carattere più serio, ha molto ingegno, conosce molto bene la musica… Nicolò, stringendo la mano di Teresita, trascinato dalla forza dell'antica passione, posa un bacio sui capelli di lei e resta come fulminato dalla sua stessa audacia ... Chi ama bene una volta, ha amato per sempre ... Il destino non ha voluto che voi foste mia, e amen! È bene che io non guasti il mio ideale ... Siccome non tornerò a casa sua prima della fin del mese e forse più tardi, è bene che le mandi due righe ... Non credo che una donna possa sopravvivere al suo stesso dolore e alle sue umiliazioni: non credo che possa ancora conservare intatto il tesoro de' suoi affetti e possa compensare un uomo d'averla amata bene una volta… Nicolò ... impiegato alla contabilità, un omaccione linfatico e geloso, meritava qualche riguardo, prima perchè in fondo voleva bene a sua moglie, e poi perchè aveva delle amicizie in polizia e a quei tempi non c'era troppo a fidarsi ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 18)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Guai se il manzo non era a giusta cottura! guai se il caffè non aveva quel tal profumo delicato! guai se Nina non faceva gl'inchini bene e non rispondeva a tono:—Sior sì, sor dottor; sior no, sor professor… ... «Un omo che aveva delle influenze a Corte, che, con poco rispetto parlando, aveva visto un'arciduchessa in camicia, un dottor di quella forza, un professoron come Franzon, che si degna de magnar la tua minestra, non è un caso che capita a tutti; oltre all'onore, poteva sempre far del bene a un imperiale e regio impiegato, onesto, religioso e di sani principii ... Era in quei momenti e durante quelle brevi scappate ch'io coglievo l'occasione per recitarle il mio sonettino, per dirle che le volevo bene, per baciarle la punta di un dito ... Franzon poteva fare del bene a Malgoni; ma poteva anche fargli del male ... Malgoni stava abbastanza bene e aveva ripigliato il suo ufficio, ma l'amico di casa s'era impadronito così bene del cuore del suo malato, che ormai il pover'uomo non vedeva che per gli occhi del dottore, non parlava che per la sua bocca ...
Piccolo mondo moderno (pagina 8)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... " "Bene bene bene" fece don Giuseppe e gli venne in mente che al Municipio volessero qualche cosa da lui, forse imporgli la soma di un ufficio pubblico ... E parlarle dell'anima mia mi è tanto difficile! Non riesco a comprendere bene me stesso ... Soffro, sa; e Lei ha voluto bene, non è vero, al povero papà e alla povera mamma? ...
Piccolo mondo moderno (pagina 11)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Glielo dico subito, i miei sono sopra tutto dubbi di sentimento, dubbi d'istinto, e in fondo, lo capisco bene, vengono da un insieme di impressioni piuttosto che dal raziocinio ... " "Ah, bene bene, dica ... "Se crede bene di parlare" disse don Giuseppe dolcemente, "si faccia coraggio ... Lei ricorda che Le ho parlato di una signora? Di una signora che incontrai un giorno in ferrovia, e che poi mi scrisse un biglietto al quale risposi in iscritto per togliermi alla tentazione di andare da lei? Bene ... Male? Molto male?" "Ecco, sì, non tanto bene" rispose don Giuseppe imbarazzato, masticando le parole: "non tanto bene ...
Piccolo mondo moderno (pagina 33)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Non ne vedeva il gran bene irradiato a tante anime per vie nascoste alla sua stessa coscienza, senza opere, senza espresse parole di consiglio e di ammaestramento, solo con l'aura dell'essere suo puro, umile, pieno di Dio ... Ci vedeva, come ombre di tristi vuoti, le perdute occasioni di opere buone e sminuite le opere buone dall'assenza del sacrificio, dall'obbedir fiacco al divino impulso, da compiacenze caduche del bene operato, se non viziose neppur virtuose ... Segreto premio di quel suo riferire a Dio tutto il bene fattosi manifesto in lui e invece a sè tutte le lacune del bene, era una intima gioia di affidarsi povero alla Misericordia Infinita, di sentire Iddio con tanto maggior tenerezza di amore quanto più si riconosceva indegno ... Quindi gli s'infondeva nella preghiera un'aura delle persone nascoste ai viventi, un vago rimpianto di non averle forse appagate in qualche loro desiderio innocente nè ben taciuto, nè ben detto, di non avere sufficientemente aperto loro le vie a qualche confidenza difficile, di non esservi ritornato il primo quando, aperta la via, ciò sarebbe stato bene ...
Piccolo mondo moderno (pagina 40)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Senta, Commendatore" proruppe il feroce spirito padovano "ieri un moderato marmotta mi diceva: "Se la va da petrolio a candeloto, meio el candeloto!" Bene, io non solamente sono anticlericale, ma non ho neppure, per mia disgrazia, la fede che ha Lei, questo mondo cane mi pare tanto sconfinato che non so capire come ve ne possa essere un altro; per vivere da galantuomo non mi sento alcun bisogno di preti; ma in verità di Dio quasi quasi, piuttosto che vedere in Municipio certi liberali, mi terrei questo povero mucchietto di sacrestanelli mezzo rabbiosi e mezzo tabaccosi!" Durante un discorso tanto eretico il povero Commendatore si era molto rannuvolato ... Nell'alzarsi per partire Bassanelli gli chiese perdono di averlo scandolezzato con il suo ateismo e ricordò Franco Maironi, il padre dell'ex-sindaco, che lo strapazzava per l'ateismo come per "certe altre cosettine" ma gli voleva un gran bene; e quando lo strapazzava pareva insieme un diavolo e un santo ... Se fosse un cuoco gli vorrei forse bene ma non sarebbe il mio padrone ... Seduti l'uno accanto all'altro nella ricreante coscienza dei loro felici consensi religiosi e morali, di una mutua devozione, senza familiarità ma tuttavia profonda, i due uomini di Dio, tanto diversi fra loro, tanto bene conformati nella loro natura e anche nelle particolari virtù ai cómpiti, pure affatto diversi, loro assegnati dal Padre, si parlarono a lungo, sottovoce ... Che ne diceva don Giuseppe? Don Giuseppe parve un poco incerto, masticò alquanto, non si spiegò bene, parendogli che in fatto non fosse opportuno di cercare quell'appoggio e insieme non volendo troppo turbare il venerato amico ... "Allora" diss'egli, "se noi non ci possiamo far niente, speriamo bene ...
Piccolo mondo moderno (pagina 41)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Sta bene, ma ti hai poi anche a vestire, eh?" Jeanne non rispose e non si mosse ... "No, Carlo, non dir queste cose!" "Bene, che ti ha scritto, allora? Perchè piangi? Tu piangi per causa della lettera ch'è venuta oggi, non dire di no!" "Prima, non piango, poi, lo so io perchè piango!" Carlino rise ... Bassanelli non s'era tenuto dal comunicarle l'opinione del Commendatore che fosse bene di allontanare il giovane, posto che il Consiglio venisse sciolto, durante il periodo elettorale ... Comprendeva bene quanto poca speranza vi fosse di riuscire a ciò con quell'uomo rigido e pio ...
Piccolo mondo moderno (pagina 50)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Lo si era visto sindaco clericale e come sindaco faceva bene, non c'era che dire ... Così invece, per il fatto più naturale del mondo, i clericali feroci, notate bene, i feroci e non gli altri, hanno condotte le cose in modo da costringere quest'uomo a ritirarsi ... Son cose che non si sanno mai bene e sopra tutto non si sa mai bene quanto possano durare certi eccessi ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 2)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Il babbo di Lucia lo stimava assai; gli operai dello stabilimento gli volevano bene e l'obbedivano come altrettanti agnelli ... —E—continuò la voce—faresti bene a non occuparti di lui, e lasciarlo in pace, poi che egli non si cura di te! Lucia rispose a quella voce con una spallucciata ... «Che se quell'uno per me non ci sarà, ebbene! resterò nubile, nubile, nubile, come tante altre e come la Lena, che non ha voluto sposare il farmacista che le voleva bene e adesso ha trent'anni suonati! A proposito di Lena si ricordò della lettera che aveva in mano e che le premeva d'impostare presto ... «Non è bene che una signorina a modo si faccia vedere intorno con lei!—soggiunse l'altra sorella Zolli; la signora Rosetta ... «Come?… licenziare Adele, la sua antica bambinaia, che aveva conosciuto e voluto bene a la povera mamma!… una brava e onesta ragazza?… Licenziarla perchè amava ed era riamata? «Ma… zia—disse, balbettando un poco,—ti ho sentita ieri parlare dell'amore fra la signorina Cromi e il tenente Poggi e ti intenerivi come di cosa nobile e gentile! Zia Marta si dimenò su la seggiola mormorando: «quello è un altro par di maniche! Un altro par di maniche?… E perché?… La signorina Cromi avrebbe sposato il tenente Poggi, come Adele avrebbe sposato il cocchiere!… E se non era disonesto l'amore fra una signorina ed un ufficiale, non lo doveva neppure essere quello fra due bravi giovani che lavoravano per vivere ... Le voleva bene lei, la stimava; nessuno mai le avrebbe fatto del male; se la prendeva sotto la sua protezione, se la prendeva! Qui Lucia, che aveva parlato un po' vibratamente, nauseata da quella ingiustizia, da quei pregiudizi, da quell'egoismo, ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 3)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... E sua sorella gemette: «Il mondo s'è cambiato!… Dio sa che cosa ci si prepara!… Non c'è più sommissione, non c'è più rispetto, non c'è più differenza fra gente e gente!… Anche le persone per bene si danno al socialismo! E susurrò a fior di labbra queste parole che la terrorizzavano! * * * Finito di desinare, il signor Pippo Ferretti, il ricco industriale, come di solito, fece la sua toeletta della sera, e prima di uscire salutò la sorella e baciò in fronte la figliuola, che lo accompagnò fino all'ingresso della portineria; un amore di casetta svizzera ... «Non è vero Wise? che è meglio star qui con te, che mi capisci e mi vuoi bene?… Buon Wise!… Bravo Wise! «Bub! bub! Il cane rispondeva abbaiando, scodinzolando, lambendo la mano della padroncina, dell'amica ... Le si strofinava intorno quasi a farle intendere che le voleva bene davvero; oh quanto! «Wise! buon Wise!… tu mi vuoi bene, lo so! e te ne voglio anch'io, sai, molto!… È così difficile essere voluti bene davvero!… così difficile!… così difficile! «Bub! bub! L'abbaiare finiva in un guaito, quasi in un gemito ... Chi le voleva bene davvero, erano, Bortolo, Adele e Wise ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 3)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Sta bene, sta bene ... Sì, sperduti, va bene! Al Capocomico subito: Nel senso, veda, che l'autore che ci creò, vivi, non volle poi, o non potè materialmente, metterci al mondo dell'arte ... E va bene! Siamo venuti appunto per questo qua da lei! Il capocomico ... Bene! Brava! Benissimo! Il capocomico (irato) ...
Sodoma e Gomorra (pagina 11)
di Docteur Jaf (estratti)

... Così una dama scozzese di buona famiglia, dice questo storiografo, la quale aveva avuto un figlio naturale da Enrico II confessava: «Ho fatto quanto ho potuto per essere ingravidata dal re, e me ne sento onoratissima e felice; e direi quasi che il sangue reale ha un non so che di più soave del liquore comune, tanto me ne sono trovata bene; senza contare i regali che ne ho avuti», e Brantôme aggiunge: «Questa dama, come del resto molte altre, erano in questa opinione che per dormire col re, non si era punto diffamate e che sono disoneste solo quelle che si danno ai piccoli, ma non ai grandi re e gentiluomini» ... Il conte di Chateauvillain aveva fra i rari e bei quadri della sua galleria, una di queste pitture libidinose, di cui scrive Brantôme: «in essa erano rappresentate parecchie belle donne nude al bagno e che si palpavano, si carezzavano, si solleticavano, e ciò che più monta, si divertivano in modo da lasciar vedere le parti più secrete così bene e provocantemente che una fredda reclusa od un eremita si sarebbe riscaldato e commosso ... Questo stesso autore cita pure una bella ed onesta signora che aveva nel suo gabinetto intimo gli albums illustrati dell'Aretino: «Un gentiluomo innamorato di lei, venuto a conoscenza di tal circostanza, se ne augurò bene pel suo successo, ed infatti quando conquistò la bella signora, ebbe ad accorgersi che da tali opere ne aveva cavato ottime lezioni per la pratica» ...