Libri bellezza
Libri su bellezza, con la parola bellezza
Decameron (pagina 48)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il veder questo giardino, il suo bello ordine, le piante e la fontana co' ruscelletti procedenti da quella tanto piacque a ciascuna donna e a' tre giovani, che tutti cominciarono a affermare che, se Paradiso si potesse in terra fare, non sapevano conoscere che altra forma che quella di quel giardino gli si potesse dare, né pensare, oltre a questo, qual bellezza gli si potesse agiugnere ... Andando adunque contentissimi dintorno per quello, faccendosi di varii rami d'albori ghirlande bellissime, tuttavia udendo forse venti maniere di canti d'uccelli quasi a pruova l'un dell'altro cantare, s'accorsero d'una dilettevol bellezza della quale, dall'altre soprapresi, non s'erano ancora accorti: ché essi videro il giardin pieno forse di cento varietà di belli animali, e l'uno all'altro mostrandolo, d'una parte uscir conigli, d'altra parte correr lepri, e dove giacer cavriuoli e in alcuna cerbiatti giovani andar pascendo e, oltre a questi, altre più maniere di non nocivi animali, ciascuno a suo diletto, quasi dimestichi andarsi a sollazzo: le quali cose, oltre agli altri piaceri, un vie maggior piacere aggiunsero ... De' quali chi v'andò e chi, vinto dalla bellezza del luogo, andar non vi volle, ma quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre gli altri dormiron, si diede ...
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Decameron (pagina 179)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Avvenne, dopo alquanti mesi, che gli amici di Gisippo e i parenti furon con lui e insieme con Tito il confortarono a tor moglie: e trovarongli una giovane di maravigliosa bellezza e di nobilissimi parenti discesa e cittadina d'Atene, il cui nome era Sofronia, d'età forse di quindici anni ... E appressandosi il termine delle future nozze, Gisippo pregò un dì Tito che con lui andasse a vederla, ché veduta ancora non l'avea; e nella casa di lei venuti e essa sedendo in mezzo d'amenduni, Tito, quasi consideratore della bellezza della sposa del suo amico, la cominciò attentissimamente a riguardare; e ogni parte di lei smisuratamente piacendogli, mentre quelle seco sommamente lodava sì fortemente, senza alcun sembiante mostrarne, di lei s'accese, quanto alcuno amante di donna s'accendesse già mai; ma poi che alquanto con lei stati furono, partitisi, a casa se ne tornarono ... La bellezza di costei merita d'essere amata da ciascheduno; e se io l'amo, che giovane sono, chi me ne potrà meritamente riprendere? Io non l'amo perché ella sia di Gisippo, anzi l'amo che l'amerei di chiunque ella stata fosse ... Qui pecca la fortuna che a Gisippo mio amico l'ha conceduta più tosto che a un altro; e se ella dee essere amata, che dee e meritamente per la sua bellezza, più dee esser contento Gisippo, risappiendolo, che io l'ami io che un altro ... Se tu ardentemente ami Sofronia a me sposata, io non me ne maraviglio, ma maraviglierem'io ben se così non fosse, conoscendo la sua bellezza e la nobiltà dell'animo tuo, atta tanto più a passion sostenere quanto ha più d'eccellenza la cosa che piaccia ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 13)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Quei benedetti artisti greci, che avevano foggiate tante divinità femminili, deliberatamente chiusi nella ricerca di un'immagine spiccata, conforme al tipo che dovevano raffigurare, non avevano mai pensato a fondere in uno i due tipi, della bellezza rigidamente casta, sempre un po' acerba, quasi selvaggia, e della bellezza intelligente, più serena e più dolce ... Quanto a Venere, celeste o terrestre che fosse, uscita appena dalla spuma del mare, o dai lavacri d'un bagno tiepido, era sempre la imagine di una donna, che doveva parlare ai sensi il linguaggio della bellezza; linguaggio possente, a cui non occorrono profondità di pensiero ... Margherita, agli occhi di Filippo Aldini, era bellezza perfetta di forme, avvivata da un lume ideale che prometteva tesori d'intelligenza elettissima ... Buon per voi, se sono in quella imagine vittoriosa uniti i due tipi celesti, Diana e Minerva, casta bellezza e intelletto sovrano ... Ebbene, diceva egli, l'ho veduta, l'ho ammirata, l'ho tutta raccolta in me, questa bellezza trionfante; le dedicherò un culto severo nel profondo dell'anima ... E vecchio, gelato il sangue nelle vene, ma non offuscata nel cervello la memoria degli anni vissuti, potrò dire a me stesso con legittimo orgoglio: veramente son nato in un felice periodo della vita del mondo, che m'ha fatto contemporaneo d'una bellezza così nobile e cara ...
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L'Olimpia
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Eccellentissimo principe, onoratissime gentildonne e voi generosissimi spettatori che tratti dalla fama della bellezza d'Olimpia—che cosí ha nome questa comedia—con degno apparato, con grato silenzio e con benigna udienza state attendendo questa sua venuta, eccola che mi siegue: non mai verrebbe fuora s'io prima di lei non uscissi ... Porta una toga insino a' piedi, e giuro che sotto il grave della toga ricopre molte bellezze, che se ben non è isconcia nella faccia, è molto buona robba sotto i panni; è ancora piena d'onesti costumi e lontana da viziose azioni, onde non è men bella nella bellezza che buona nella bontá; e giovanetta, come una rosa spunta fuor della buccia; e tutta artificiosa, perché non ha veruno artificio ... Se qualche gioia le pende dal collo o qualche perla dalle orecchie e vi dispiacessero, toglietele via, ché non resterá men riguardevole la sua bellezza; se pur i specchi ch'ella suol straccare specchiandovisi dentro, che le han venduti certi maestri d'Africa e di Umbria, non le mostrano qualche isconcia macchia per neo ... Che cosa dicevi di comedia? è forse alcuna che si recita questa sera nelle nozze di quella tua bellissima figliana che fa ragionar tutta questa cittá della sua bellezza? BALIA ... Eh! come sta la sfortunata giovane? non ci è piú segno di quella sua bellezza ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 3)
di Docteur Jaf (estratti)
... L'intera loro vita era come una perpetua lotta di lascivia, come uno studio assiduo della bellezza fisica; a furia di vedere la loro propria nudità e di paragonarla con quella delle loro compagne, vi pigliavano tal gusto, e si creavano bizzarri godimenti, tanto più ardenti, in quanto che in essi non avevano punto il concorso dei loro amanti, i quali quasi sempre le lasciavano fredde ed insensibili ... Si trattava di decidere se fosse più ricca Phryallis o Mirchina in quei tesori di bellezza che fecero dare a Venere il nome di Callipige ... «Si fecero altre scommesse di bellezza, nelle quali risultò vincitore il petto sodo e liscio di Philumena ...
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