Libri belle

Libri su belle, con la parola belle

Confessioni di un Italiano (pagina 193)
di Ippolito Nievo (estratti)

... m'era ridotto ancora modestamente tranquillamente al mio posto; e se gli altri facevano le belle cose che frullavano in capo a me, avrei giudicato comodissimo di non mi muovere ... La parte di ragione che ci differenzia dai bruti non è quella che calcola il proprio utile e procaccia i commodi e fugge la fatica, ma l'altra che appoggia i proprii giudizi alle belle fantasie e alle grandi speranze dell'anima ... Peraltro vi dirò che quella vita così miope e bracciante aveva allora una scusa; c'era una grande intelligenza che pensava per noi, e la cui volontà soperchiava tanto la volontà di tutti che con poca spesa d'idee si vedevano le gran belle opere ...
Decameron (pagina 149)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E non vorrei, zucca mia da sale, che voi credeste che noi stessomo là in questo abito o con questi panni che ci vedete: egli non ve ne è niuno sì cattivo che non vi paresse uno imperadore, sì siamo di cari vestimenti e di belle cose ornati ... Ma sopra tutti gli altri piaceri che vi sono si è quello delle belle donne, le quali subitamente, pur che l'uom voglia, di tutto il mondo vi son recate ... E sappiate che quelle camere paiono un paradiso a vedere, tanto son belle, e sono non meno odorifere che sieno i bossoli dalle spezie della bottega vostra, quando voi fate pestare il comino; e havvi letti che vi parrebber più belli che quello del doge di Vinegia, e in quegli a riposar se ne vanno ... Or che menar di calcole e di tirar le casse a sé, per fare il panno serrato, faccian le tessitrici, lascerò io pensar pur a voi! Ma tra gli altri che meglio stanno, secondo il parer mio, siam Buffalmacco e io, per ciò che Buffalmacco le più delle volte vi fa venir per sé la reina di Francia e io per me quella d'Inghilterra, le quali son due pur le più belle donne del mondo; e sì abbiamo saputo fare, che elle non hanno altro occhio in capo che noi ...
Decameron (pagina 192)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Concedasi: ma io non pote' né doveva scrivere se non le raccontate, e per ciò esse che le dissero le dovevan dir belle e io l'avrei scritte belle ... Ma se pur prosuppor si volesse che io fossi stato di quelle e lo 'nventore e lo scrittore, che non fui, dico che io non mi vergognerei che tutte belle non fossero, per ciò che maestro alcun non si truova, da Dio in fuori, che ogni cosa faccia bene e compiutamente; e Carlo Magno, che fu il primo facitor di paladini, non ne seppe tanti creare che esso di lor soli potesse fare oste ...
La sposa persiana (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FATIMA Son belle? son vezzose? CURCUMA Oibò, non ve n'è alcuna Che delle grazie vostre possa vantarne una ... Di lisci, e di pomate io son maestra antica; Tutte per farsi belle mi vorrebbono amica ... FATIMA Sinora io non usai, sien brutte, o sieno belle, Su queste guancie mie di mascherar la pelle ... Ah quante belle gemme su queste mani avete! FATIMA Ecco un altro costume, di cui farei di meno: S'ornano inutilmente le dita, il collo, il seno ...
Ricordi di Parigi (pagina 8)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Alla prima occhiata riconosco le mie belle amiche dei venticinque anni ... Dalle pareti pendon le tappezzerie istoriate d'Ingelmunter, le belle armi di Lièges, vicino alle sculture in legno di Spa e ai prodotti metallurgici della Vecchia montagna; dopo i quali si può prendere un po' di respiro in un gabinetto di Re Leopoldo, scolpito in legno di quercia, che fa sinceramente desiderare, per un'oretta al giorno, la corona del Belgio ... Figuratevi da una parte le pelli degli orsi bianchi uccisi dai navigatori danesi in mezzo ai ghiacci polari, dall'altra i tappeti fatti a mano dalle belle fanciulle brune nei villaggi irradiati del Peloponneso; di qui i legni della foresta di Dodona, di là gli zoccoli delle grosse contadine di Fionia; a destra i marmi delle miniere del Laurium, che rammentano le glorie dello scalpello antico; a sinistra le reti dei pescatori del Baltico, che fanno sentire nella mente echi lontani di canzoni pie e melanconiche; e dirimpetto alle immagini degli oggetti ritrovati negli scavi delle terre famose, di fronte alla poesia delle rovine immortali e delle ceneri glorificate dal mondo, i visi pacati, i costumi semplici, le feste patriarcali di un popolo grave e paziente, industrioso ed economo, che ispira l'amore del lavoro tranquillo e della vita oscura e raccolta ...
Ricordi di Parigi (pagina 9)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ma si ripiglia immediatamente, ricca e severa, colle arcate del chiosco di Belem e colle mura dell'abbazia di Bathala, fra i modelli dell'antica architettura portoghese sopravvissuta al terremoto famoso, negli splendidi vasi moreschi, nelle sculture in legno, nelle belle stuoie di Lisbona e nelle innumerevoli figurine d'argilla dipinte, che rivelano tipi, foggie e costumi, e vi fanno vivere un'ora nella città di Camoens in via do Chiado a al paseio don Pedro de Alcantara, in mezzo ai fidalgos, ai marinai, ai toreros, e ai tagliacantoni inferraiolati e alle belle ragazze brune del Bairro alto ... Una delle mostre più belle è quella dei cristallami, in una vastissima sala bianca e azzurrina, che attira gli sguardi da tutte le parti ...
Ricordi di Parigi (pagina 14)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... E così il povero Zamoïcis non può più venir a godere del trionfo delle sue belle scene di monaci e di pazzi, come nelle sale austriache non può più affacciarsi il Cermak per veder scintillare e inumidirsi mille occhi davanti al suo glorioso Montenegrino ferito ... Ma è bello, è commovente il veder passare tutti questi popoli, ognuno dei quali mostra con amore e con alterezza i suoi soldati, i suoi re, le suo belle donne, i suoi bimbi, le sue cattedrali, le sue montagne ... E di qui riesco, quasi senza avvedermene, nelle sale dell'Olanda, dinanzi a una pittura che par velata dai vapori delle grandi pianure allagate, e vedo infatti vagamente, come a traverso un velo, i poveri e gli infermi dell'Israels, il pittore della sventura; le belle marine del Mesdag, i polders del Gabriel, i gatti di Enrichetta Ronner, e cento altri quadri grigi, foschi, umidi, di cattivo umore, fra i quali cerco inutilmente un raggio della luce miracolosa del Rembrandt o un riflesso del grande riso irresistibile dello Steen ... E con questa tristezza nel cuore, esco dall'Esposizione delle Belle Arti ...
Storia di un'anima (pagina 6)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Noi ci siamo proposti di proteggere e coltivare le belle arti e le scienze in bella forma per un pubblico educato, ma senza eccitare contese e disputazioni ... Vi passava le più belle ore della giornata, e nominato visitatore dei poveri, andava per le case dei più miserabili a studiarne i dolori con quell'indulgenza che perdona anche gl'inganni ... Della sua dottrina artistica e del suo gusto diede un largo saggio colle recensioni sull'Esposizione di belle arti pubblicate nel Pungolo di Milano, l'anno 1881, e in molti articoli illustrativi di cose vecchie e nuove, che egli regalava ai giornali e che non andranno perdute ...