Libri battaglia
Libri su battaglia, con la parola battaglia
Garibaldi (pagina 2)
di Francesco Crispi (estratti)
... Finalmente la battaglia si impegnò; i volontari, Garibaldi alla testa, montarono all'assalto, decimati dalla mitraglia; si giunse sul luogo nel quale era schierato il nemico; la lotta divenne ostinata e dura; più volte si venne all'attacco, e più volte i soldati regi soperchianti con forze nuove, pareva volessero superarci ... Sui campi di battaglia il suo volto era radiante di gioia; non pareva che fosse in una lotta dove cadevano da ogni parte morti e feriti, ma ad una danza di nozze ... Il 1º ottobre, fu il giorno della più difficile, della più terribile battaglia del 1860; Re Francesco era alla testa di 42 mila uomini, quanto vi era di più fresco nei suo esercito; Garibaldi non ne comandava che appena 20 mila ... La lotta fu lunga, ostinata, da Santa Maria a Maddaloni, in tutta la linea del Volturno; ma anche quel giorno l'Eroe fu vincitore, e prima che la battaglia fosse finita, annunciò la vittoria telegraficamente a Napoli (Applausi vivissimi) ... La battaglia di Calatafimi segnò la liberazione della Sicilia; la battaglia del Volturno la caduta materiale della dinastia dei Borboni ... La battaglia di Calatafimi—avvertite che essa avvenne il 15 maggio 1860—vendicò le vittime del 15 maggio 1848; la battaglia del Volturno gettò le basi dell'unità italiana (Applausi) ... La vittoria dell'1 e del 2 ottobre si deve agli ordini dati da Garibaldi ed alla sua presenza sul campo di battaglia, non meno che al valore, all'energia ed all'intelligenza dei suoi luogotenenti che sapevano ubbidirlo ...
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Garibaldi (pagina 4)
di Francesco Crispi (estratti)
... Ricorderò soltanto un episodio della battaglia di Milazzo ... Il 20 luglio 1860 s'era impegnata la battaglia; e le sorti per un momento parvero incerte ... Impegnata la battaglia, Garibaldi si dirige in carrozza da Santa Maria verso Monte Sant'Angelo, dove soleva stare ogni giorno per osservare il nemico e per dirigere i suoi ... Garibaldi è salvo; e riprende il comando della battaglia; il Borbone è vinto (Applausi prolungati) ...
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Il colore del tempo (pagina 31)
di Federico De Roberto (estratti)
... La Battaglia di parassiti, così com'è, può piacere ... Tra Saccard e Gundermann, nell'Argent, si combatte una battaglia veramente epica: quei due tipi hanno un rilievo straordinario, sono di statura gigantesca ... La critica, senza comprendere l'importanza psichiatrica di tale carattere, ha già da lungo tempo rilevato che in qualunque romanzo di Zola predomina un fatto, sotto forma di idea incoercibile, formante il perno dell'opera, e influente come simbolo terribile sulla vita e sulle azioni dei personaggi…» Queste osservazioni sono giuste in parte, e si adattano specialmente all'Argent Ma il giorno che Max Nordau ha ripreso il tema dello Zola, che altro ha fatto se non seguirne l'esempio? In questa Battaglia non è accumulata una gran quantità di osservazioni, di casi, di episodî relativi alla febbre del denaro? La Borsa, il Giuoco, la Speculazione non è uno dei personaggi principali del romanzo, non vi agisce, non vi ordisce le sue seduzioni, i suoi raggiri, le sue perfidie? La differenza è questa: che lo Zola, esagerando, ingrossando, calcando la mano, ci persuade, ci scuote, ci trascina; mentre il Nordau ci lascia freddi e indifferenti ... Ma crede forse il Nordau di essersi per proprio conto tenuto nello «strato medio della vita normale»? Crede che storie di fortune e di rovesci, di suicidî e di pazzie come quelle narrate nella sua Battaglia accadano tutti i giorni? Egli che se la prende non solo con lo Zola, ma anche con gli altri naturalisti; che accusa il Goncourt di farci «ballare dinanzi agli occhi tipi senza carne, composti di fumo e di nebbia,» è poi sicuro di non aver composto con la stessa ricetta qualche personaggio del suo romanzo, come Henneberg, ribaldo capace di pagare con la vita le sue ribalderie; o meglio come l'Augusta, angelo caduto nel fango, mercantessa di baci che diviene poi moglie esemplare, spirito emancipato e ribelle che si mostra poi ligio a quanto credeva pregiudizio? Egli che accusa e deride gl'impressionisti alla Daudet non si è proprio ricordato, sia pure inconsciamente, di nessun personaggio del Daudet, quando ha descritto la famiglia Masmajour e il re di Laos e il generale Zagal?… Lo Zola ha più volte dichiarato di aver fatto, coi suoi romanzi, altrettanti esperimenti scientifici ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 3)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... A voi commise il Duca L'arbitrio della guerra: io v'ho obbedito, Ma con dolor: ve ne scongiuro ancora, Non diam battaglia ... MALATESTI Due grandi schiere a fronte stanno; e grande Fia la battaglia: d'una tale appunto Abbisogna Filippo ... Quando gli ordini udir, quando lor parve Che una battaglia si prepari, io vidi Un feroce tripudio: alla chiamata Esultando venièno, e col sorriso Si fean cenno a vicenda ... Un mi dicea: Quando udremo le trombe? Altri: noi siamo Stanchi d'esser beffati: e tutti in una La battaglia chiedean, come già certi Dell'ottenerla, e dubbj sol del quando ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 4)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... — Vil tempo in cui tanto al comando cresce Difficoltà, quanto la gloria scema! Io lo ripeto, non è questo un camnpo Di battaglia per noi ... TORELLO E questo è segno, o Sforza, Ch'ei brama una battaglia ... Noi darem la battaglia: alla frontiera Io mi pongo coi miei; Sforza vien dietro E chiude la vanguardia; il mezzo tenga Della battaglia Fortebraccio: e il nostro Ufficio sia con impeto serrarci Addosso il campo del nemico, aprirlo E spingerci a Maclodio ... PERGOLA Ritratto il voto che dapprima io diedi; E il do per la battaglia: ella fia quale Predissi allor; ma non importa ... Allora Potea schifarsi; or la domando io primo: Io son per la battaglia ... PERGOLA Io vi prometto Che oggi darem battaglia, e che di noi Non mancheravvi alcuno ... Ovunque tu combatta, a tutti è noto Che tu volesti la battaglia, ed io — Io deggio ad ogni modo essere in luogo Che l'amico e il nemico aperto veggia Ch'io non ho ... Gli sono a fronte: ecco mi balza il core: Io sento il dì della battaglia ... Non è tra voi chi una battaglia aspetti Per farsi un nome, il so; ma questa sera L'avrem più glorioso; e la parola Che al nostro orecchio sonerà più grata, Omai fia quella di Maclodio ...
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Marocco (pagina 24)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Lo stesso Hamed Ben Kasen Buhamei, fermo sopra un rialto di terreno vicino all’accampamento, pareva che guardasse con compiacenza quei bei cavalieri che gli passavano dinanzi a grossi drappelli, silenziosi, gravi, cogli occhi fissi all’orizzonte, come avanguardie d’un esercito la mattina d’una giornata di battaglia ... Eravamo sul terreno di quella memorabile battaglia d’Alkazar, che costernò l’Europa e fece risonare un grido di gioia da Fez a Costantinopoli ... Su quel ponte passava, al tempo della battaglia, la strada d’Alkazar ... La battaglia fu combattuta sulle rive di quel fiume, nella pianura che ci si stendeva dintorno ... Eppure non uno forse di quei soldati sapeva che quello era il campo della battaglia dei tre Re, gloria dei loro padri; e quando ci mettemmo in cammino con loro, guardavano ancora qua e là con occhio curioso, come per cercare se in quell’erbe e in quei fiori ci fosse qualcosa di strano che spiegasse la nostra fermata ...
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