Libri aver

Libri su aver, con la parola aver

Confessioni di un Italiano (pagina 5)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io ho pochi peccati d'ommissione sulla coscienza, fra i quali uno de' più gravi e che più mi rimorde è questo, di non aver assistito ad uno di quei Parlamenti ... Il perché della fretta e dello aver scelto quel giorno piuttosto che un altro stava in questo, che allora appunto cadeva la fiera di san Lorenzo e offeriva con ciò opportunità a tutte le voci del Parlamento di radunarsi ad Udine ... dopo aver augurato al nobili et sapienti viro Carolo Contareno salutem et dilectionis affectum seguita a dichiarargli i limiti della concessa licenza ... — Dopo tali formalità uscirono finalmente gli Statuti Friulani, i quali seguitarono ad aver corso di legge fino al cominciare del presente secolo; e la ragione del rinnovamento è così espressa dai compilatori in un solenne proemio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 6)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Savissima poi è la consuetudine seguita in tali Statuti di dar sempre ragione del partito preso; come allorquando dopo stabilito che le citazioni in luogo diverso cadenti nell'egual giorno debbano aver effetto l'una dopo l'altra in ragione d'anzianità, il legislatore soggiunse a motivo di questa sua disposizione: perché una persona non può contemporaneamente in più luoghi essere ... Ove non disponevano le leggi provinciali s'intendeva aver vigore il Diritto veneto; e chi ha conoscenza solo del volume e della confusione di questo, può intender di leggieri come ne fossero intralciate le transazioni forensi ... Però dopo aver assestato convenevolmente una tale materia con una mezza dozzina di simili proclami, gli Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Sindaci volsero la mente ad un oggetto di più caro e diretto vantaggio degli amatissimi sudditi; e pubblicarono un altro decreto che incomincia: Noi (a capo) ... — Ai signori sindaci parve con quel decreto aver sufficientemente operato per l'immediata utilità della fedelissima Patria, laonde tornarono a partorir proclami: in proposito del Dacio Masena e Ducato per botte, in proposito dei Prestini, in proposito d'Ogli Sali e Tabacchi, in proposito dei contrabbandi; e non cessarono da questi propositi se non per emanarne un altro affatto paterno e provvidenziale a proposito dei corrotti, secondo il quale per impedire che non si ecceda in occasione dei corrotti per morte di congionti con aggravio inutile e superfluo che cagiona la rovina della famiglia e arriva a toglier il modo di supplire ai proprii doveri (intendi di pagare le imposte, etc ...
Confessioni di un Italiano (pagina 47)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Come si può credere, uno dei primi ad aver sentore di ciò fu il castellano di Venchieredo, e convien dire che non si sentisse la coscienza affatto candida, perché a prima giunta mostrò aver della cosa maggior dispiacere e spavento che non volesse dimostrarne in seguito ... Il Cappellano, che era in cucina, credo che all'annunzio di quel nome stesse lì lì per andare in deliquio; quanto al signor Conte, dopo aver cercato consiglio negli occhi de' suoi commensali che non erano meno stupiti né più sicuri dei suoi, egli rispose balbettando al cameriere che introducesse pure la visita nella sala di sopra; e che egli col Cancelliere sarebbe salito incontanente ...
Confessioni di un Italiano (pagina 54)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Infatti Gaetano, dopo aver inaffiato le gole de' suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi ... Ma non voleva lo si accagionasse né di aver mancato di coraggio né di aver ommesso cura alcuna per raccompagnare la Clara in casa sua ...
Confessioni di un Italiano (pagina 63)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fors'anco i rimedi proposti non furono né opportuni né pari al bisogno; ma dovea bastare lo aver fatto palpare la piaga perché altri pensasse a farmaci migliori ... Non molti anni prima l'Avogadore di Comune, Angelo Querini, avea sofferto due volte la prigionia d'ordine del Consiglio dei Dieci per aver osato propalarne gli abusi e le arti illegali con cui si accaparravano e si fingevano le maggioranze nel Maggior Consiglio ... La seconda volta, dopo aver promesso di discorrere questa materia, fu carcerato anche prima che la promessa potesse aver effetto ... Miravano apparentemente a riforme di poco conto; in sostanza si cercava di allargare il diritto della sovranità, riducendolo almeno alle sue proporzioni primitive, e insistendo sempre sulla massima da gran tempo dimenticata, che al Maggior Consiglio si stava il comandare e alla Signoria l'eseguire: in ogni occasione si ricordava non aver questa che un'autorità demandata ... “Io stesso”, aggiungeva egli nel suo patriarcale veneziano “io stesso essendo a Vienna durante i torbidi della Polonia udii più volte ripetere: Questi signori Polacchi non vogliono aver giudizio; li aggiusteremo noi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 91)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fra tutti i dolori miei mi parlava più chiaramente quello di aver sconosciuto per tanti anni la pratica rettitudine di Martino, di non aver fatto di lui quel conto che meritava, di averlo creduto, in una parola, una macchina cieca e obbediente mentr'era invece un uomo conscio e rassegnato ... Abbiti l'ossequio del tuo indegno figliuolo anche al di là della tomba, o vecchio Martino! Egli ti ha amato in vita, e se non ti diede gran parte della sua stima allora, adesso te la dona tutta, te la dona col fatto, accettando ciecamente i tuoi consigli, e mostrandosi degno di aver raccolto il prezioso retaggio ... Soltanto temeva di aver mostrato finallora poco zelo nel mio noviziato di cancelleria; ma fermai di mostrarlo in seguito, e cominciando dal domani scrissi il doppio di quanto soleva scrivere ai giorni prima ... Un giorno, dopo aver scritto molte ore in cancelleria senza che questa occupazione mi fosse di gran giovamento, pensai d'andarmene a Portogruaro per congedarmi dall'Eccellentissimo Frumier ...
Confessioni di un Italiano (pagina 115)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ed ora ho cent'anni; cent'anni, Carlino! cosa mi serve aver vissuto un secolo? ... Vagai a lungo per la campagna come uno spettro; indi tornato in paese seppi da qualche fuggiasco la storia terribile di quella scorreria soldatesca che dopo aver insozzato tutto il territorio s'era rovesciato col furore dell'ubbriachezza sul castello di Fratta ... I vitùperi che una masnada di sicari doveva aver commesso su quella povera vecchia che sola era rimasta ad affrontarli, non voleva immaginarmeli ... Chiesi di abboccarmi con essolui affermando di aver a fare gravissime comunicazioni sopra cose avvenute nella provincia, e siccome egli mestava in fin d'allora nel torbido coi malcontenti veneziani, così mi venne concessa un'udienza ...
Confessioni di un Italiano (pagina 141)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Leopardo era partito infatti sull'Avemaria, ma accortosi a mezzo il viaggio d'aver dimenticato la lettera, era tornato per prenderla verso le tre ore di notte ... È vero peraltro che il sublimato egli lo avea provveduto presso uno speziale fin dalla mattina, dopo aver assistito all'adunanza dei Municipali nella quale il Villetard avea pronunciato sentenza di morte contro Venezia ... Pensa che non sei solo, che hai amici e parenti profughi, impotenti, bisognosi; ti sarà gradito talvolta aver un pane da spartir con loro ... Per questo ti dico di rimanere, e di lasciar me solo dove la vecchiaia può riescire meglio della gioventù, ed il danaro aver ragione sopra le forze del corpo e la gagliardia dell'animo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 152)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma quando vogliamo persuaderci di non aver fallato non si bada a ragionevolezza ... Come ben potete immaginarvi, in così breve tempo mio padre non poteva esser giunto a Costantinopoli e aver mandato notizia di colà ... Finalmente giunsi al convento che le pietre mi scottavano sotto i piedi e mi pentiva ad ogni passo di non aver aspettato la notte per quella passeggiata ...
Confessioni di un Italiano (pagina 153)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Anzi l'avea pregata di venirla a trovare appunto per questo, che sperava in qualche modo di sollevarla, e del resto se l'era pentita de' suoi torti, ell'era obbligata a perdonarle; e le perdonava in fatti, anche perché dessa le avea protestato di non aver mai inteso di ingiuriarla, e che avea sempre adoperato a fin di bene e dietro istigazione della signora Contessa ... La Pisana pareva tanto persuasa di quest'ultimo argomento, che le rimordeva quasi d'aver cacciato la Rosa, e pigliava sulla propria coscienza tutte le incommodità che costei diceva aver sofferto per la sua sdegnosa severità ... Tuttavia ti dirò che se comincio ad aver fede nella Provvidenza, gli è che me ne sento il coraggio e la forza ...
Confessioni di un Italiano (pagina 184)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il giorno appresso non erano le dieci che l'ordinanza di Alessandro mi portò in casa la famosa fiera: infatti il peso non era minore della fama, e non mi ricordava mai d'aver veduto neppur nella cucina di Fratta un gatto così smisurato ... — Senti cosa mi capita! — diss'egli dopo aver buttato via il cappello dispettosamente ... La portinaia e la cameriera s'incontrano per le scale e cominciano a litigare fra loro; io, dopo aver buttato a terra il gatto, con una specie di abbracciamento alla signora padrona, non so più andare né innanzi né indietro: quel maledetto gatto mi si ostina fra i piedi e la vecchia al collo! ... Io ne dava la colpa al cavallo salato che cominciava a mancare, ma mi rispose d'aver ben altro pel capo e che m'avrebbe condotto in tal luogo dove forse anch'io sarei partito con tutt'altra voglia che di berteggiare ... Diceva soltanto che si pentiva di non aver tardato a perder la gamba fin nel tempo dell'assedio, che allora avrebbe potuto mangiarsela con molto piacere ... Io non aveva in tutto me un ventimila lire tra denari sonanti e cedole austriache; ma di queste non era quello il luogo da ottenere il pagamento e così tutto l'aver mio si riduceva a un centinaio di doble ...
Confessioni di un Italiano (pagina 189)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Bell'anima d'amico! E si scusava di non saper scrivere! dove si sente il cuore, chi bada alle parole? Chi cerca lo stile quando l'anima ha toccato dolcemente l'anima nostra? — Non mi vergogno a dirvi ch'io piansi su quella lettera, non per le frasi in sé, che forse nessuno ci troverebbe da commoversi, ma appunto per quello studio gentile e pietoso di non commovere, per quella cura dilicata e faticosa di non iscoprire ai lontani tutte le nostre piaghe, acciocché il piacere di aver nuove dell'amico non sia troppo amareggiato dal dolore di saperlo infelice! La morte del padre, lo sperperamento della famiglia, il cattivo cuore dei fratelli; io m'immaginava che tutti questi colpi l'uno sopra l'altro avean dovuto ferire l'animo di Bruto più di quanto egli voleva mostrare ... Le sue speranze avrebbero sciolto il volo dietro alle nostre o sarebbero cadute con esse senza il rimorso di aver oziato per infingardaggine, senza lo sconforto di aver faticato indarno ad inseguire un fantasma ...
Confessioni di un Italiano (pagina 228)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma secondo l'Aquilina era questa pure mia colpa, ché, lasciandolo padrone della fantasia, lo aveva avvezzato a non aver riguardo né di padre né d'amici, e a formarsi una felicità a suo modo ... Hai proprio una vera vocazione? Devi aver capito che in questo frattempo mi hai fornito molti argomenti per dubitarne ... Io conosceva il famoso poeta di nome e di fama; lo aveva anche veduto due o tre volte in qualche sua rara apparizione sotto le Procuratie, giacché da molto tempo egli pareva aver adottato per patria l'Italia ed in special modo Venezia ...
Confessioni di un Italiano (pagina 238)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Tuttavia Rinaldo se ne accontentò perché infatti l'intento patriottico e la critica vasta e profonda erano designati come i pregi principali; il che era vero e l'autore sel sapeva, come seppe buon grado al giornalista di aver letto e interpretato a dovere l'opera sua ... Un diario toscano copiò nella sostanza il giudizio del giornale milanese aggiungendo qualche cosa del suo, e dando a divedere con queste aggiunte di aver al più malamente sfogliazzato quel libro ... Leggendo quest'ultimo giudizio il povero autore si stropicciò gli occhi, e credette aver straveduto o che almeno non parlassero di lui e della sua opera ...
Confessioni di un Italiano (pagina 245)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Non gli giovò per nulla lo aver portato nell'infanzia l'abitino di sant'Antonio, ed ebbe di grazia che lo accettassero in camposanto ... Io risposi che parlasse pure, ed ella soggiunse che, siccome io le aveva promesso per marito un giovine di proposito e che valesse più per la sostanza che per l'apparenza, credeva di aver trovato chi facesse all'uopo ... Ma la fanciulla mi confessò arrossendo di aver scritto quel giorno due lettere invece di una, nella seconda delle quali raddolciva d'assai il crudo tenore della prima ...
Confessioni di un Italiano (pagina 248)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Dopo aver combattuto nelle prime file d'una giornata campale, dopo aver piantato uno stendardo sul bastione nemico, dopo aver ributtato la carica dei lancieri, e gridato l'urlo della vittoria sui cannoni inchiodati, chi sarà tanto prosuntuoso da dire: io ho ben meritato dalla patria, datemi la corona di quercia? La ricompensa è nella grandezza, nella fama dell'impresa ... Giuseppe Minotto, uno di quei veneziani, approvò le parole di questi e persuase i suoi che se io aveva scelto quella via per rintegrarmi nella stima de' miei concittadini bisognava sapermene grado, e che l'aver io risposto all'insulto con imprese forti e magnanime era già validissimo indizio a ritenermi innocente ... Io ringrazio questo generoso a me appena noto per figura, di aver innalzato la voce a difendermi fra molti che pochi mesi fa mi si professavano amici ...
Confessioni di un Italiano (pagina 249)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Credevano forse che un maggior numero di difensori guernisse il muro e vi fu un istante ch'io credetti d'aver bastato da solo a sgominare l'assalto ... Il giorno appresso, alla rassegna generale alla quale comparvi colla mano bendata, fu letto un ordine del giorno nel quale si rendevano pubbliche grazie al gregario Aurelio Gianni per aver bene meritato della patria, e lo si innalzava al grado di alfiere ... Una di quelle solite tacce di spionaggio e di tradimento che disonorano le nostre rivoluzioni mi costrinse momentaneamente a lasciarlo; ora che spero aver persuaso del loro torto i miei calunniatori, lo riprendo con orgoglio ...
Decameron (pagina 39)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Per la qual cosa la gentil donna che lei dal padre ricevuta avea, senza aver mai potuto sapere chi egli si fosse altramenti che da lui udito avesse, s'era proposta di doverla onorevolmente, secondo la condizione della quale stimava che fosse, maritare ... Essi adunque, partito il medico, se n'andarono allo 'nfermo: e dissegli la donna così: “Figliuol mio, io non avrei mai creduto che da me d'alcun tuo disidero ti fossi guardato, e spezialmente veggendoti tu, per non aver quello, venir meno: per ciò che tu dovevi esser certo e dèi che niuna cosa è che per contentamento di te far potessi, quantunque meno che onesta fosse, che io come per me medesima non la facessi ... Ma poi che in ciò discreta vi veggio, non solamente quello, di che dite vi siete accorta, non negherò esser vero, ma ancora di cui vi farò manifesto: con cotal patto, che effetto seguirà alla vostra promessa a vostro potere, e così mi potrete aver sano ... ” La donna, a cui più tempo da conforto che da riprensioni parea, sorridendo disse: “Ahi! figliuol mio, dunque per questo t'hai tu lasciato aver male? Confortati e lascia fare a me, poi che guarito sarai ...
Decameron (pagina 53)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale, ripetendogli le parole altre volte dettegli e di nuovo ingiuriosamente e crucciato parlandogli, il riprese molto di ciò che detto gli avea la donna che egli doveva aver fatto ... Il valente uomo, che ancor non vedea a che il frate riuscir volesse, assai tiepidamente negava sé aver mandata la borsa e la cintura, acciò che al frate non togliesse fede di ciò, se forse data gliele avesse la donna ... Il valente uomo, lietissimo e della certezza che aver gli parea dell'amor della donna e del bel dono, come dal frate partito fu, in parte n'andò dove cautamente fece alla sua donna vedere che egli avea e l'una e l'altra cosa: di che la donna fu molto contenta e più ancora per ciò che le parea che 'l suo avviso andasse di bene in meglio ... E dato ordine a' lor fatti, sì fecero, che senza aver più a tornare a messer lo frate, molte altre notti con pari letizia insieme si ritrovarono: alle quali io priego Idio per la sua santa misericordia che tosto conduca me e tutte l'anime cristiane che voglia n'hanno ...
Decameron (pagina 71)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Disse il padre: “Io non voglio; tu non sai donde elle s'imbeccano!” e senti incontanente più aver di forza la natura che il suo ingegno; e pentessi d'averlo menato a Firenze ... Le quali cose io apertissimamente confesso, cioè che voi mi piacete e che io m'ingegno di piacere a voi: e domandogli se di questo essi si maravigliano, riguardando, lasciamo stare gli aver conosciuti gli amorosi basciari e i piacevoli abbracciari e i congiugnimenti dilettevoli che di voi, dolcissime donne, sovente si prendono, ma solamente a aver veduto e veder continuamente gli ornati costumi e la vaga bellezza e l'ornata leggiadria e oltre a ciò la vostra donnesca onestà; quando colui che nudrito, allevato, accresciuto sopra un monte salvatico e solitario, infra li termini d'una piccola cella, senza altra compagnia che del padre, come vi vide, sole da lui disiderate foste, sole adomandate, sole con l'affezion seguitate ... ” E già più ne trovarono tralle loro favole i poeti, che molti ricchi tra' loro tesori, e assai già, dietro alle loro favole andando, fecero la loro età fiorire, dove in contrario molti nel cercar d'aver più pane, che bisogno non era loro, perirono acerbi ... E volendo per questa volta assai aver risposto, dico che dall'aiuto di Dio e dal vostro, gentilissime donne, nel quale io spero, armato, e di buona pazienza, con esso procederò avanti, dando le spalle a questo vento e lasciandol soffiar: per ciò che io non veggo che di me altro possa avvenire che quello che della minuta polvere avviene, la quale, spirante turbo, o egli di terra non la muove, o se la muove la porta in alto e spesse volte sopra le teste degli uomini, sopra le corone dei re e degl'imperadori, e talvolta sopra gli alti palagi e sopra le eccelse torri la lascia; delle quali se ella cade, più giù andar non può che il luogo onde levata fu ...
Decameron (pagina 89)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – Conclusione Se le prime novelle li petti delle vaghe donne avevano contristati, questa ultima di Dioneo le fece ben tanto ridere, e spezialmente quando disse lo stradicò aver l'uncino attaccato, che esse si poterono della compassione avuta dell'altre ristorare ... Ma veggendo il re che il sole cominciava a farsi giallo e il termine della sua signoria era venuto, con assai piacevoli parole alle belle donne si scusò di ciò che fatto avea, cioè d'aver fatto ragionare di materia così fiera come è quella della infelicità degli amanti; e fatta la scusa, in piè si levò e della testa si tolse la laurea, e aspettando le donne a cui porre la dovesse, piacevolemente sopra il capo biondissimo della Fiammetta la pose dicendo:–Io pongo a te questa corona sì come a colei la quale meglio dell'aspra giornata d'oggi, che alcuna altra, con quella di domane queste nostre compagne racconsolar saprai ... Fatto m'ha conoscente dello 'nganno vedermi abbandonato da colei in cui sola sperava; ch'allora ch'io più esser mi pensava nella sua grazia e servidore a lei, senza mirare al danno del mio futuro affanno, m'accorsi lei aver l'altrui valore dentro raccolto e me cacciato fore ...
Decameron (pagina 105)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il qual pianto la donna prima credette che da dolore di dover da sé dipartire il buon falcon divenisse più che da altro, e quasi fu per dire che nol volesse; ma pur sostenutasi, aspettò dopo il pianto la risposta di Federigo, il qual così disse: “Madonna, poscia che a Dio piacque che io in voi ponessi il mio amore, in assai cose m'ho reputata la fortuna contraria e sonmi di lei doluto; ma tutte sono state leggieri a rispetto di quello che ella mi fa al presente, di che io mai pace con lei aver non debbo, pensando che voi qui alla mia povera casa venuta siete, dove, mentre che ricca fu, venir non degnaste, e da me un picciol don vogliate, e ella abbia sì fatto, che io donar nol vi possa: e perché questo esser non possa vi dirò brievemente ... La qual cosa la donna vedendo e udendo, prima il biasimò d'aver per dar mangiare a una femina ucciso un tal falcone, e poi la grandezza dell'animo suo, la quale la povertà non avea potuto né potea rintuzzare, molto seco medesima commendò ... Il quale, o per malinconia che il falcone aver non potea o per la 'nfermità che pure a ciò il dovesse aver condotto, non trapassar molti giorni che egli con grandissimo dolor della madre di questa vita passò ...
Decameron (pagina 116)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – Conclusione Questa novella porse igualmente a tutta la brigata grandissimo piacere e sollazzo, e molto per tutti fu riso di fra Cipolla e massimamente del suo pellegrinaggio e delle reliquie così da lui vedute come recate; la quale la reina sentendo esser finita, e similmente la sua signoria, levata in piè, la corona si trasse e ridendo la mise in capo a Dioneo, e disse:–Tempo è, Dioneo, che tu alquanto pruovi che carico sia l'aver donne a reggere e a guidare: sii adunque re e sì fattamente ne reggi, che del tuo reggimento nella fine ci abbiamo a lodare ... – Dioneo, presa la corona, ridendo rispose:–Assai volte già ne potete aver veduti, io dico delli re da scacchi, troppo più cari che io non sono; e per certo, se voi m'ubidiste come vero re si dee ubidire, io vi farei goder di quello senza il che per certo niuna festa compiutamente è lieta ... Il piano appresso, senza aver più entrate che quella donde le donne venute v'erano, era pieno d'abeti, di cipressi, d'allori e d'alcun pini sì ben composti e sì bene ordinati, come se qualunque è di ciò il migliore artefice gli avesse piantati: e fra essi poco sole o niente, allora che egli era alto, entrava infino al suolo, il quale era tutto un prato d'erba minutissima e piena di fiori porporini e d'altri ...
Decameron (pagina 176)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E non essendomi paruto già mai nella vostra giovanezza, nella quale Amor più leggiermente doveva i suoi artigli ficcare, aver tal passion conosciuta, sentendovi ora che già siete alla vecchiezza vicino, m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che quasi un miracol mi pare ... Ora è questa della giustizia del re, che coloro che nelle lor braccia ricorrono in cotal forma, chi che essi si sieno, in così fatta guisa si trattino? Io vi ricordo, re, che grandissima gloria v'è aver vinto Manfredi, ma molto maggiore è se medesimo vincere; e per ciò voi, che avete gli altri a correggere, vincete voi medesimo e questo appetito raffrenate, né vogliate con così fatta macchia ciò che gloriosamente acquistato avete guastare ... Saranno forse di quei che diranno piccola cosa essere a un re l'aver maritate duo giovinette, e io il consentirò; ma molto grande e grandissima la dirò, se diremo un re innamorato questo abbia fatto, colei maritando cui egli amava senza aver preso o pigliare del suo amore fronda o fiore o frutto ...
Decameron (pagina 178)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” E con due compagni solamente e con Bernardo nella camera di lei poco appresso se n'andò e, come là entro fu, s'accostò al letto dove la giovane alquanto sollevata con disio l'aspettava e lei per la man prese dicendo: “Madonna, che vuol dir questo? voi siete giovane e dovreste l'altre confortare, e voi vi lasciate aver male? Noi vi vogliam pregare che vi piaccia per amor di noi di confortarvi in maniera che voi siate tosto guerita ... È il vero che, com'io a amore di voi mi senti' prendere, così mi disposi di far sempre del vostro voler mio; e per ciò, non che io faccia questo di prender volentier marito e d'aver caro quello il quale vi piacerà di donarmi, che mio onore e stato sarà, ma se voi diceste che io dimorassi nel fuoco, credendovi io piacere, mi sarebbe diletto ... Aver voi re per cavaliere sapete quanto mi si conviene, e per ciò più a ciò non rispondo; né il bascio che solo del mio amor volete senza licenzia di madama la reina vi sarà conceduto ... A' quali incontanente il re, oltre a molte gioie e care che egli e la reina alla giovane donarono, gli donò Cefalù e Calatabellotta, due bonissime terre e di gran frutto, dicendo: “Queste ti doniam noi per dote della donna: quello che noi vorremo fare a te, tu tel vedrai nel tempo avvenire”; e questo detto, rivolto alla giovane disse: “Ora vogliam noi prender quel frutto che noi del vostro amore aver dobbiamo”; e presole con amenduni le mani il capo le basciò la fronte ...
Decameron (pagina 182)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Poi che Tito così ebbe detto, levatosi in piè tutto nel viso turbato, preso Gisippo per mano, mostrando d'aver poco a cura quanti nel tempio n'erano, di quello crollando la testa e minacciando s'uscì ... Quegli che là entro rimasono, in parte dalle ragioni di Tito al parentado e alla sua amistà indotti e in parte spaventati dall'ultime sue parole, di pari concordia diliberarono essere il migliore d'aver Tito per parente, poi che Gisippo non aveva esser voluto, che aver Gisippo per parente perduto e Tito per nemico acquistato ... Per la qual cosa andati, ritrovar Tito e dissero che piaceva lor che Sofronia fosse sua, e d'aver lui per caro parente e Gisippo per buono amico: e fattasi parentevole e amichevole festa insieme, si dipartirono e Sofronia gli rimandarono; la quale, sì come savia, fatta della necessità vertù, l'amore il quale aveva a Gisippo prestamente rivolse a Tito, e con lui se n'andò a Roma, dove con grande onore fu ricevuta ... La qual cosa avendo Gisippo sentita e veduta, gli parve alla morte molto da lui disiderata, senza uccidersi egli stesso, aver trovata via; e per ciò senza partirsi tanto stette che i sergenti della corte, che già il fatto aveva sentito, vi vennero e Gisippo furiosamente ne menarono preso ...
Diario del primo amore (pagina 4)
di Giacomo Leopardi (estratti)

... Ora di questo lungo solco che la passione partendo mi lascerà nel cuore, e che principalmente consisterà in un certo indistinto desiderio, e scontento delle cose presenti, e in accessi più o meno lunghi e risentiti della solita lamentevole e tenera ricordanza che in particolare mi sarà destata dagli oggetti esterni (come quelli che ieri specificai), non intendo di scriver più altro, bastandomi d'aver tenuto dietro agli affetti miei sino al vederli languire, ed esser chiaro del modo nel quale si spegneranno ... E quando saranno spenti, caso che io riveda (come penso che rivedrò, e al presente lo desidero) quel fatale oggetto, mi rendo quasi certo che riarderanno violentissimamente; e così non dubito che se una volta mi sarà facile, purch'io voglia, di portarmi da me stesso a rivederlo, e molto più se l'occasione me ne verrà, io tremando e sudando freddo, e biasimando altamente me stesso, e dandomi del pazzo, e compassionandomi, senza però dubitare correrò a quel temuto diletto: salvo se la lunghezza del tempo, e più l'aver conversato con altre donne, e conceputo e provato altri affetti, e veduto più mondo, e incontrato più casi non m'avessero affatto sradicata dal cuore questa passione: la qual certo se finora con tanto poco alimento s'è sostenuta, e se più oltre benchè debole si sosterrà, è forza che in gran parte lo riconosca dall'oziosità e dall'eterna medesimezza del mio vivere senza nessuno svagamento nè diletto massimamente nuovo ... E così da quello che ne' dì passati ho scritto, si fa bastevolmente chiaro ch'ella è nata dall'aver io inespertissimo giuocato e conversato alquanto famigliarmente con una persona d'aspetto più tosto bello, e di forme e di maniere fatte pel cuor mio; ancorchè questa seconda cagione è veramente secondaria, perch'io fo conto che con questa mia inesperienza, un altro bel volto, parlando e praticando nella stessa guisa con me, m'avrebbe similmente preso, anche con tutt'altri atti e sembianze ... Ma sempre sincerissimamente detestando ogni ombra di romanzeria, non credo d'aver sentito affetto nè moto altro che spontaneo, e non ho in queste carte scritta cosa che non abbia effettivissimamente e spontaneamente sentita: nè ho pur mai voluto in questi giorni leggere niente d'amoroso, perchè, come ho notato, gli affetti altrui mi stomacavano, ancorchè non ci fosse punto d'affettazione; manco il Petrarca, comechè credessi che ci avrei trovato sentimenti somigliantissimi ai miei ...
La divina commedia (pagina 34)
di Dante Alighieri (estratti)

... Se così fosse, in voi fora distrutto libero arbitrio, e non fora giustizia per ben letizia, e per male aver lutto ... Onde convenne legge per fren porre; convenne rege aver, che discernesse de la vera cittade almen la torre ... Soleva Roma, che 'l buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo ...
Fermo e Lucia (pagina 9)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Da questa foggia è nato un termine metaforico tuttavia in uso nel dialetto milanese: e non vi sarà forse alcuno, dei miei lettori milanesi che non si ricordi di aver sentito, nella sua adolescenza, alcuno de' suoi parenti, o il maestro del collegio, o il servo che lo conduceva a scuola, o la fante dare di lui questo giudizio: gli è un ciuffo: gli è un ciuffetto ... La bricconeria l'hanno fatta a me; e vengo da lei per informarmi come io possa farmi dar ragione; e son ben contento d'aver veduta quella grida ... Lucia al suo partire era rimasta nel pianto a cangiare la sua veste nuziale coll'umile abito quotidiano, a sentire le consolazioni e i pareri della madre, e a rispondere singhiozzando alle minute interrogazioni ch'ella le andava facendo, mischiandole di qualche rimprovero sul suo aver sempre taciuto ... Ma la povera sposa andava pensando a quello che si potesse fare; il primo ripiego che viene in mente ai poverelli è quello di aver parere ed ajuto, e Lucia si sovvenne del Padre Galdino ...
Fermo e Lucia (pagina 33)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Io glielo avrei dato subito perchè quel brav'uomo potesse aver la soddisfazione di gettarlo sul fuoco ... – Ma voi volete privarvi volontariamente dei mezzi più potenti di dilettare, di quei mezzi che anche in mano della mediocrità possono talvolta produrre un grande effetto? – Se le lettere dovessero aver per fine di divertire quella classe d'uomini che non fa quasi altro che divertirsi, sarebbero la più frivola, la più servile, l'ultima delle professioni ... E vi confesso che troverei qualche cosa di più ragionevole, di più umano, e di più degno nelle occupazioni di un montambanco che in una fiera trattiene con sue storie una folla di contadini: costui almeno può aver fatti passare qualche momenti gaj a quelli che vivono di stenti e di malinconie; ed è qualche cosa ... Agnese chiese conto del convento alla moglie dell'albergatore; la quale non lo diede che dopo aver tentata ogni via per avere un pagamento anticipato di un così picciol servizio, in tante informazioni, sul nome e sulla qualità delle donne, sui motivi del loro viaggio, sugli affari che potevano avere col Padre Guardiano ...
Fermo e Lucia (pagina 55)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Veramente Don Rodrigo aveva veduto passeggiare sicuramente più d'uno colpito da un tal bando; e sapeva d'aver egli pure i mezzi di questa sicurezza, perchè cinto da scherani, e temuto com'era, nessuno avrebbe voluto per un premio torsi un'impresa come quella di attaccarlo, e porre la vita a certissimo pericolo: pure un bando era almeno una seccatura forte ... » «È dura,» rispose il Griso con rispetto, ma non senza rancore, «è dura di sentir rimproveri dopo aver faticato fedelmente, e cercato di fare il suo dovere ... » Il Griso si fece da capo, e raccontò tutti i preparativi, come la spedizione era ben condotta, e come la casa fu trovata vuota, e come sonò a stormo senza ch'egli potesse ben saperne il perchè, e come si era tornati senza aver fatto nulla, ma senza aver lasciato traccia ... Povero Griso! Correre qua e là tutto il giorno, stare all'agguato, dirigere una mano di zotici mal disciplinati, pigliar sopra di te tutto il pensiero, e tanta parte della fatica; porti a rischio di aver qualche nuovo disparere con la giustizia, e di veder questa volta messo a prezzo il tuo capo, per rapto di donna honesta; stare al caldo e al gelo; e poi, e poi raccoglier rimbrotti ... Va a riposarti, povero Griso: un giorno poi, quando ti porrai a letto per morire, se a letto morrai; forse questa giornata ti verrà in mente; forse il pensiero di non aver potuto oggi farti onore, e di essere stato sgridato per ricompensa, sarà quello che ti darà meno di gravezza ...
Fermo e Lucia (pagina 94)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Come! al soldato che riceve pochi soldi di paga, che combatte per una causa che non conosce non è lecito dire: ho voluto salvare la vita! non è lecito, è turpe; supporre ch'egli lo possa pensare, è una ingiuria e non una scusa! e sarà scusa per noi! Dio buono, per noi che predichiamo le parole della vita, che rimproveriamo ai fedeli il loro attacco alle cose terrene, che facciam loro vergogna, che gli chiamiamo ciechi perchè non sentono il valore della promessa, o perchè operano come se non lo avessero compreso! Che più? per questa stessa vita del tempo, la Chiesa non ha ella pensato a voi? non vi nutrisce ella della sostanza dei poveri? non vi munisce di riverenza e d'ossequio? non vi copre ella d'un abito, che prima pure che si sieno vedute le vostre opere vi attrae la venerazione, perchè vi segna come un uomo trascelto, come uno di quegli che non hanno altra professione che di fare il bene? E perchè vi distingue ella così, se non a fine che possiate farlo? QUEGLI da cui abbiamo la missione e l'esempio, il precetto e la forza di eseguirlo, quando venne su la terra ad illuminare i ciechi, a congregare i dispersi, ad evangelizzare i poveri, a curar quelli che hanno il cuore spezzato, a ben fare, a salvare, pose Egli per condizione di aver salva la vita?» Don Abbondio teneva bassi gli occhi, il capo, le mani; il suo spirito si dibatteva tra quelli argomenti, come un pulcino negli artigli del falco che lo tengono elevato in una regione sconosciuta, in un'aria che non ha mai respirato ... Vedendo poi che il Cardinale taceva come chi aspetti una risposta, dopo aver molto cercato, articolò finalmente queste parole: «Non so che dire: avrò fallato: è giusto che i superiori abbiano ragione ... 4 Ebbe appena Don Abbondio proferite queste ultime parole che se ne pentì, s'accorse d'aver detta una insolenza, e si aspettò che questa volta Monsignore monterebbe affatto in bestia ... » E aggiunse in cuor suo: – Stiamo a vedere che rimprovero mi farà per aver avuta la febbre ...
Il colore del tempo (pagina 31)
di Federico De Roberto (estratti)

... Ma crede forse il Nordau di essersi per proprio conto tenuto nello «strato medio della vita normale»? Crede che storie di fortune e di rovesci, di suicidî e di pazzie come quelle narrate nella sua Battaglia accadano tutti i giorni? Egli che se la prende non solo con lo Zola, ma anche con gli altri naturalisti; che accusa il Goncourt di farci «ballare dinanzi agli occhi tipi senza carne, composti di fumo e di nebbia,» è poi sicuro di non aver composto con la stessa ricetta qualche personaggio del suo romanzo, come Henneberg, ribaldo capace di pagare con la vita le sue ribalderie; o meglio come l'Augusta, angelo caduto nel fango, mercantessa di baci che diviene poi moglie esemplare, spirito emancipato e ribelle che si mostra poi ligio a quanto credeva pregiudizio? Egli che accusa e deride gl'impressionisti alla Daudet non si è proprio ricordato, sia pure inconsciamente, di nessun personaggio del Daudet, quando ha descritto la famiglia Masmajour e il re di Laos e il generale Zagal?… Lo Zola ha più volte dichiarato di aver fatto, coi suoi romanzi, altrettanti esperimenti scientifici ... Il romanziere non fa esperimenti, propone a sè stesso e risolve a modo suo i casi umani e i problemi sociali; ma se l'affermazione d'aver fatto opera di scienza è da parte di Emilio Zola insostenibile, crede forse il Nordau di aver fatto opera di clinica quando ha affibbiato allo Zola, al Wagner, al Tolstoi, al Maeterlinck, all'Ibsen e a tanti altri una quantità di malattie, ...
Il fiore (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)

... Chéd i' so mia fazzon sì ben cambiare Ched i' non fui unquanche conosciuto In luogo, tanto vi potesse usare: Ché chi mi crede più aver veduto, Cogli atti miei gli so gli occhi fasciare, Sì ch'e' m'à incontanente isconosciuto ... CIX Falsembiante «Io dico che 'n sì grande dannazione Va l'anima per grande povertade Come per gran riccezza, in veritade; E ciaschedun dé aver questa 'ntenzione, Ché 'n un su' libro dice Salamone: ‘Guardami, Idio, per la Tua gran pietade, Di gran ricchezza e di mendichitade, E dàmi del Tu' ben sol per ragione ... CXI Falsembiante «Chi di cotà' limosine è 'ngrassato, In paradiso non dé atender pregio, Anzi vi dé atender gran dispregio, Almen s'e' non è privilegïato; E s'alcun n'è, sì n'è +fatto+ ingannato E 'l papa che li diè il su' collegio, Ché dar non credo dovria privilegio Ch'uon sano e forte gisse mendicato: Ché·lle limosine che son dovute A' vecchi o magagnati san' possanza, A cui la morte seria gran salute, Colui che·lle manuca i·lor gravanza, Elle gli fieno ancor ben car vendute: Di questo non bisogna aver dottanza ...
Il fiore (pagina 11)
di Dante Alighieri (estratti)

... Per ch'i' te dico ben ched e' mi sembra: Se·ttu creder vorrà' 'l consiglio mio, Tu sì non perderai aver né membra ... CXLVII La Vecchia «Per tutto 'l mondo i' era ricordata, Com' io t'ò detto, de la mia bieltate, E molte zuffe ne fur cominciate, E molta gente alcun' ora piagata; Ché que' che mi crede' aver più legata, Assà' mostrav' i' più di duritate: Le mie promesse gli venian fallate, Ch'altre persone m'avieno inarrata ... CL La Vecchia «Molto mi dolea il cuor quand' i' vedea Che·ll'uscio mïo stava in tal soggiorno, Che vi solea aver tal pressa 'ntorno Che tutta la contrada ne dolea ... Di nessun mai pietà no·mi'n prendesse, Ché ciaschedun vorrè' aver disertato: Ché sie certana ch'e' nonn–è peccato Punir la lor malatia, chi potesse ...
Il fiore (pagina 12)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ed io te ne chiedrò degli altri assai, Sì che d'aver sarai tuttor guernita, Ed e' n'andranno con pene e con guai ... CLXII La Vecchia «Molti d'assempri dartene saprei, Ma troppo saria lungo parlamento: Ciascuna dé aver fermo intendimento Di scorticargli, sì son falsi e rei ... La femina dé aver amici molti, E di ciascun sì dé prender su' agio, E far sì ch'uon gli tenga per istolti; E far lor vender la torre e 'l palagio, O casa o casolari o vero i colti, Sì che ciascun ci viva a gran misagio ... CLXIX La Vecchia «In poveruon no·metter già tu' amore, Ché nonn–è cosa che poveruon vaglia: Di lu' non puo' tu aver se non battaglia E pena e povertate e gran dolore ... Né non amar già oste trapassante: Però che mutan tante ostellerie Ch'aver non posson cuor fermo né stante; Lor fatti non son che baratterie ... L'uon che si piace, fa gran scipidezza E grand'orgoglio, e l'ira di Dio atenda; E Tolemeo sì 'l dice in sua leggenda, Ch'aver non puote amore né franchezza; Né non puote aver cuor di ben amare: Ché tutto ciò ch'egli avrà detto a l'una, Sì tosto il va a l'altra ricontare; E così pensa a far di ciascheduna, Né non intende ch'a·llor barattare: Udita n'ò la pianta di più d'una ...
Il fiore (pagina 14)
di Dante Alighieri (estratti)

... CXC La Vecchia «Ancor non dé aver femina credenza Che nessun uon malia farle potesse, Néd ella ancor altrui, s'ella volesse Ch'altri l'amasse contra sua voglienza ... Perciò ciascuna pensi, quando dona, Che doni nella guisa ch'ò parlato: Sì che, quand' ella avrà passata nona, Il guardacuor suo sïa sì fodrato Ch'ella non caggia a merzé di persona; E ciò tien tutto al ben aver guardato ... CXCII La Vecchia «Al ben guardar fallì', lassa dolente, Ché·cciò ch'all'un togliea, a l'altro donava: Come 'l danaio venia, così n'andava; Non facea forza d'aver rimanente ... CXCVII La Vecchia e Bellacoglienza La Vecchia sì la va rasicurando, E dice: «Sopra me lascia la cura Di questo fatto; non aver paura, Chéd io il saprò ben andar celando ...
Il ponte del Paradiso (pagina 4)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Peccato che gli fosse parsa ridicola, tanto che non ci si era fermato su, e non aveva scritto quel bigliettino di scusa a Raimondo, magari mettendosi a letto, per non esser colto in flagranti di bugia, dal più caldo, dal più prepotente degli amici! Si pentiva allora, si pentiva amaramente di non aver colta a volo l'idea, balenata nella mattina al suo spirito, come unica e vera àncora di salvezza che gli porgeva un buon genio ... — Così la mamma fosse venuta, che non avrei più nulla a desiderare! — Ma non si può aver tutto, in questo povero mondo ... E non potè aver tutto il cavaliere Lunardi, che dopo l'Ideale del Tosti, chiedeva già per grazia l'Amore, Amor del Tirindelli ... Fatto un cenno al marito, che offriva subito il braccio alla signora Cantelli, prendeva il braccio del signor Telemaco; un pezzo grosso della finanza, che siamo dolenti di non aver meglio specificato, ed ora, per far le cose a dovere, sarebbe un po' tardi ...
Il ponte del Paradiso (pagina 55)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — incominciò egli, dopo aver almanaccato un bel poco, — se si potesse trovare il modo di apparire informati dell'accaduto, senza averne avuto notizia da quel povero giovinetto ... Egli vorrà pure aver confidenza con me, col vecchio amico di Raimondo; e non inutile amico, nè tiepido, com'egli certamente saprà ... Entratogli bel bello in materia (e glie ne offriva un ragione voi pretesto l'aver notato una grande alterazione di spirito dell'amico Zuliani), era venuto a sapere tutto ciò che il signor Brizzi poteva raccontare a persona degna di tanta fiducia come il banchiere Cantelli ...
L'amore che torna (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)

... Il popolaccio menava un carnevale sconcio in memoria del prodigio compiuto: quello di aver sfrattato il monarca dal più bel trono del mondo ... «Fabio caro, Per aver così a lungo taciuto, penserai forse che l'amico tuo di tanti anni abbia mutato affetti mutando paese ... Alcuni giorni dopo aver scritta questa lettera mi recai senz'altro da Gualtiero Alessi, dicendogli che mi ero finalmente deciso a praticar la Borsa, premendomi d'incominciar subito alcune speculazioni che m'avevano consigliate ...
L'arte di prender marito (pagina 19)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... M'è perfino avvenuto, che il contravveleno che essa mi porgeva mi sembrasse così dolce, da desiderare nuovo veleno per aver poi nel nido della mia casa più dolci carezze, più caro conforto: "Ma non ami tu forse le cose difficili? Ebbene tu hai scelto per onor tuo la difficilissima e la spinosissima fra tutte le arti; e qui appunto, si parrà la tua nobilitate, e più alto e glorioso sarà il premio, quanto più contrastata e fiera sarà stata la lotta ... In fondo a questa via troverai la massima delle compiacenze umane, quella di aver sparso intorno a te tante benedizioni, quella di aver fatto tacere tanti dolori, di aver salvate tante preziose esistenze, di aver forse aggiunto all'avara scienza nuove scoperte, nuove invenzioni, risorse nuove ...
L'arte di prender marito (pagina 26)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... qualche artifizio, e chi è stato a Berlino o in Scandinavia deve aver ammirato fra vetri e vetri delle finestre mazzi stupendi di fiori imbalsamati, coi loro vaghi colori ... * * * Eppure, figliuola mia, quel vecchio era il solo fra tutti ad aver ragione, e quando tu sarai moglie e da qualche tempo, gli darai ragione ... Ma questo libro non sarebbe un libro, se non avesse una conclusione, e questa ve la dico in due parole: Emma, dopo aver sentito l'amica e dopo aver letto e riletto e spesso bagnato colle sue lagrime il manoscritto del babbo, sposò l'ingegner Rinaldini ...
La favorita del Mahdi (pagina 28)
di Emilio Salgari (estratti)

... Vieni, vieni! Egli fuggì a grandi salti e colla medesima facilità come se portasse un leggero fardello, tanta era la forza che infondevagli l'amore e la gioia d'aver ritrovata colei che egli credeva per sempre perduta ... —Non aver paura che non sono uno spettro, disse lo sconosciuto, sorridendo ... —E allora che volete da me? chiese il pascià dopo di aver letta la lettera che Notis gli porgeva ... —Basta, così, puoi andartene Il negro se ne andò dopo d'aver scambiato un rapido sguardo col greco ...
La favorita del Mahdi (pagina 50)
di Emilio Salgari (estratti)

... Il guerriero di Abù-el Nèmr, dopo aver esaminato attentamente la pianura e di aver dato uno sguardo alla stella del nord per non smarrire la via, spronò il cavallo dirigendosi verso l'occidente ... Fathma e Omar, dopo aver calato il cappuccio del taub sugli occhi per difendersi dalle sabbie e di aver collocato il fucile dinanzi alla sella, si misero dietro alla guida nel più profondo silenzio ... —Ti ricordi di aver visto qualche fonte, questa notte? —No, ma adesso che ci penso, quattro o cinque miglia verso il sud deve trovarsi un pozzo, quello di Gelba, mi pare ... Fe' alzare il suo cavallo dilombato da tante corse, vi appese ai fianchi una dozzina di otri, salì in sella e dopo di aver cangiata la polvere al suo moschettone partì alla carriera ... Gli altri, dopo di aver un momento esitato volsero le briglie dandosi a precipitosa fuga fra una densa nube di polvere ...
La favorita del Mahdi (pagina 51)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Posso chiamarmi fortunato di aver salvato una così bella araba, diss'egli, sorridendo ... Dopo di aver a lungo discusso sulla via da tenersi all'indomani, ciascuno s'accomodò alla meglio coi piedi rivolti al fuoco, acceso nel mezzo della zeribak ... I giallàba al rumoroso scoppio saltarono in piedi colle armi in pugno, credendo d'aver a che fare cogli Abù-Ròf ... I giallàba, dopo di aver esitato, si fecero animo e scaricarono le loro armi, mirando alla meno peggio ...
La favorita del Mahdi (pagina 60)
di Emilio Salgari (estratti)

... Omar e Fathma, procedendo silenziosi come ombre e colla massima circospezione, in capo a mezz'ora ebbero attraversato il palmeto senza aver incontrato alcun insorto ... La greca dopo aver esitato, si era messa a salire la dirupata china saltando di sasso in sasso, di scheggione in scheggione come un'antilope ... —Non aver paura di nulla, rispose Fathma ... —Non aver timore, che egli anzi accetterà ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 6)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Sono alcuni che vogliono che Esculapio fusse percosso per aver reso la vita a Tindaro, non a' figliuoli ... E benchè questo retorico falso ed astuto fingesse d'essere mutato, nondimeno non disse essere trasmutato in uccello, ma in asino, ancor che egli avesse usato il medesimo unguento: onde quella donna si doleva d'aver mutato in asino il suo Lucio: per aver ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 11)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Può ancora il pubblico nimico del genere umano aver voluto spargere alcune reliquie più nascoste della superstizione dei Gentili: a cui già si sacrificava l'oca sotto il simulacro d'Inaco e d'Inachide, e di qui vennero quei versi: Non giova il Campidoglio aver difeso Che gl'intestini suoi non ti dia l'oca Inaco degno; ovvero come altri vogliono che si legga piuttosto: Il fegato la vacca Inaco dia A te ne' piatti ... Potè similmente essere indizio di qualche amore più occulto e più crudele, trovandosi scritto l'oche aver desiderato con libidine altri fuor della loro spezie ... Dove io credo che Plinio errasse, perocchè Teofrasto nel suo libro degli amori dice, che il fanciullo si chiama per nome Anfiloco e non Oleno, ma Olenio era il nome della patria, nè quello è al tutto inconveniente, imperocchè i piedi dell'oca sono già stati avuti nelle delizie dei conviti, e per questo forse si può dire aver voluto dinotare che le vivande scelte della mensa di Diana eran da essere preposte non pure all'altre, ma ancora a quelle della mensa del sole d'Etiopia, dove non si legge che vi fusseno usati i piè dell'oca, i quali forse per paura Messalino Cotta infino a qui non gli ha messi in uso ... Queste cose mi piaceno più che dire che l'oche abbiano a essere celebrate con nome di sapienza; per aver conversato ancora con Lachide filosofo nei bagni; perch'io crederò piuttosto che questa sorte di domestichezza sia simile a quella d'Aiace Locrense col dragone, e non fusse difforme da quella voce famigliare che Socrate sentiva sonarsi negli orecchi, ovvero da quella che pronosticava ad Agamennone e Menelao, e a Priamo, secondo che si legge nel poema intitolato delle pietre, che è attribuito ad Orfeo, nè è al tutto fuor di ragione il credere, che quei piedi voglino significar la prestezza del cammino, con la qual siano portate al giuoco, conciossiachè noi non leggiamo alcun altro uccello mai aver fatto tanto viaggio con i suoi piedi, quanto l'oche, che, come dice Plinio, vennero già da' Morini insino a Roma a piedi ...
La vita comincia domani (pagina 70)
di Guido da Verona (estratti)

... Non un muscolo, non una linea trasaliva nella sua delicata faccia pallida; solamente le pupille, che parevano aver perduta ogni virtù di espressione, bruciavan d'un fuoco fermo e s'affondavano sempre più nelle profonde órbite ... Era sicuro d'aver battuto il buon cammino, d'aver distinto il bene dal male con alti sensi, d'aver professata la propria coscienza con assoluta sincerità ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 12)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... BERTOLDO Per aver detto la verità ho da patir la morte? Deh, non esser così crudele contra di me, ti prego ... BERTOLDO Orsù pure, il proverbio dice il vero: o servi come servo, o fuggi come cervo, perché corvi con corvi non si cavano mai gli occhi, e i parenti si vedono condurre alla forca, ma fra loro non si appiccano; però tutto quello che luce non è oro, ma chi non fa non falla; parola detta e pietra tratta non può tornar a dietro, e un torso di verze è cagione talora della morte di mille mosche; ma tal mi ride in bocca che ha il rasoio sotto, onde meglio è un'oncia di libertà, che dieci libre d'oro, perché alla fine lupo non mangia di lupo, e però per cantare il corvo perse il formaggio, come ho fatto io, che, per aver canzonato in amaro son ridotto al buco del gatto, né mi scamperiano le ali di Dedalo, ché il Re ha già dato la sentenza e la sua parola non può tornare a dietro, ancorché si dica che chi può fare può anco disfare ... Così finì sua vita con questa volontà, colui ch'era tenuto un altro Esopo da tutti, anzi un oracolo, e fu pianto da tutta la corte, e il Re lo fece sepelire con grandissimo onore, e quei medici si pentirono di non gli aver dato quant'esso gli addimandava nell'ultimo, e conobbero che egli era morto per non l'aver essi contentato ...
Libro proibito
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... INTERDETTO Non credo, per aver scritto gli Epigrammi e le Satire raccolte nel presente volume, di aver commesso una cattiva azione ... Debbo però convenire di aver obbedito ad una istigazione diabolica, allorquando, in un accesso di volgare cupidigia, ho accordato ad un editore la permissione di scroccare ai curiosi la somma di __due lire__ per l'acquisto di un libro destituito di ogni pregio letterario, e assai pericoloso per chi ci tiene alla quiete ed alla salvezza dell'anima ... Se qualcuno pretendesse dimostrarti che il tuo patriottismo è un assurdo; che l'orgoglio di patria fu in ogni tempo un fomite di sanguinose discordie o di orrendi massacri; che la pace e il benessere non potranno mai consolidarsi nel mondo, se prima dai dizionari e dalla mente dell'uomo non venga cancellato un tal nome—non ti pare che all'udire od al leggere tali enormità, il tuo sangue darebbe nell'acido e le tue funzioni digestive ne rimarrebbero alterate? Supponiamo ancora: Ti credi inviolabile per aver conquistato sul campo di battaglia il titolo di eroe, perchè qualcuno ti ha proclamato martire della patria ...
Piccolo mondo moderno (pagina 35)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Non sapeva di aver mancato, per grazia di Dio, ai suoi doveri familiari ... Ella, che solo per affetto alla figliuola e per una ascetica devozione all'ordine si era sempre governata da custode tenace degli interessi propri, se ne stava lì confusa davanti a lui, lontana dal pensare di aver detto cose ammirabili come dal credere di aver parlato greco ...
Piccolo mondo moderno (pagina 39)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... antichi e gli sarebbe spiaciuto di aver a sostenere un assalto condotto da quell'uomo tanto rispettabile e buono, al quale non avrebbe potuto rispondere così vigoroso come ad altri ... "E spero di non aver meritato l'epigramma di un mio carissimo amico briccone, molto briccone: longus esse laborat, obscurus fit ... " Maironi si alzò, promise di occuparsi dei documenti desiderati e partì contento di aver detto abbastanza chiaro, posto quel buon intenditore, l'animo suo ...
Piccolo mondo moderno (pagina 46)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... " In tutte le carrozze si criticavano i Dessalle per non aver indicato l'ora in cui sarebbe finito il trattenimento e per gl'inviti troppo larghi ... Il cavalier faceto supponeva di aver a star in cucina ... Giovava a lei e a qualche altro, per malignare, che certo borghesuccio vanitosetto, per aver conosciuto i Dessalle da qualche settimana e aver veduta la villa minutamente, si affannasse a gittar qua e là rapidi bisbigli: "Tutte stoffe tessute apposta perchè armonizzassero con le decorazioni di Tiepolo — qui tutto è antico, preso a Roma — qui tutto è copiato da una sala del palazzo X di Venezia — qui tutto è lavorato su disegni del pittore Fusarin ...
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Certe nebulose frasi dello stesso Bassanelli, venute poi, gli parvero accennare a un altro aiuto invocato inutilmente da quel pover uomo del marchese, cui era pur lecito aver debolezze che tanti hanno ... Appena ebbe i piedi a terra dubitò di aver sognato ... Giù giù nelle tenebre, al trotto di una brenna, sopra un biroccino sconquassato, accanto a un compagno muto; spariscono in alto per sempre i boschi, i pascoli con i sentieri, le macchie e le fontane che tanto sanno, sparisce Picco Astore; giù, giù sotto le stelle pure, per una costa ignuda, per nere strette di capanne; sparisce in alto, per sempre, la casa dove dorme Jeanne, inconsapevole; giù, giù, al trotto stanco della brenna, per un fitto di faggi addormentati, per avanguardie di radi abeti veglianti, per orli di baratri; giù, giù, da destra a sinistra e da sinistra a destra, con l'orrore di aver cupidamente pensato al tradimento mentre la poveretta fedele lo chiamava al suo letto, con il senso di una potenza oscura che lui cieco ...
Ricordi di Parigi (pagina 21)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La sua stessa prodigalità nella lode tradisce l'uomo che crede di gettarla tanto dall'alto, da non aver da temere l'orgoglio che ne potrà nascere, se anche crescesse smisurato ... —Dio eterno! Mi parve di sentir sonare a distesa, per un quarto d'ora filato, la gran campana di Notre Dâme, e stetti là trepidante come se quel suono dovesse aver messo sottosopra mezza Parigi ... L'idea di aver da fare un'altra volta l'ascensione di quella montagna, mi sgomentava ...
Rinaldo (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)

... Un che la lancia a lui ne l'elmo ha fitta, e crede omai finita aver la guerra, con l'urto del corsier manda sozzopra, poi con un altro il grave pugno adopra ... Né per questo il furor degli altri arresta, ché Linco, un di color, ver' lui si mosse ratto sì che la fiamma è via men presta, e venne seco a perigliosa lotta, credendo aver la man più forte e dotta ... Canto secondo 1 Parte Rinaldo, e nel partir si sente dal petto acceso ancor partirsi il core; null'è ch'allegri la dogliosa mente, nulla che l'alma oppressa alzi e ristore; vorrebbe esser rimaso, e già si pente d'aver lasciato il suo gradito amore: la bella donna di cui fatto è servo, di liber ch'era più ch'in selva cervo ... 3 Al fin con l'aspre cure e co' sospiri accompagna il parlar tremante e basso, e dice: — Ove, o disio d'onor, mi tiri per forza, ahi folle! a periglioso passo? Come vuoi tu ch'ad alte imprese aspiri, s'io son privo del cor, s'a dietro il lasso? Più che la forza in guerra il cor bisogna; senz'esso andrò dunque a mercar vergogna? 4 Deh, perché, lasso! a quel parlar cortese, a quelle dolci ed amorose note non rimas'io con lei, di cui s'accese l'alma, e senza cui pace aver non puote? Chi, se non tu, crudel, ciò mi contese? Tu le preghiere sue fêsti gir vuote, e me l'invito a ricusar sforzasti, misero! e lunge dal mio ben tirasti ...
Sodoma e Gomorra (pagina 22)
di Docteur Jaf (estratti)

... Marcantonio gli rimprovera di aver comprato col suo onore l'adozione dello zio e di aver ceduto le sue compiacenze in Ispagna a Hirtius ... Valerio Catullo gli rimprovera pubblicamente di aver disonorata la sua gioventù ... » I Normanni al medio evo furono accusati di aver introdotto questo vizio in Francia ...