Libri assai

Libri su assai, con la parola assai

Confessioni di un Italiano (pagina 6)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il ministero del legale o del giudice parrebbe dover essere stato assai facile colla comodità di statuti tanto sommari ... Di qual giustizia io lo dimanderei loro assai volentieri ... Ma se fu oculata ed attiva la missione del primo Sindacato, assai più proficui riuscirono i susseguenti ...
Confessioni di un Italiano (pagina 29)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Aveva dinanzi un vastissimo spazio di pianure verdi e fiorite, intersecate da grandissimi canali simili a quello che aveva passato io, ma assai più larghi e profondi ... I quali s'andavano perdendo in una stesa d'acqua assai più grande ancora; e in fondo a questa sorgevano qua e là disseminati alcuni monticelli, coronati taluno da qualche campanile ... Era l'ultima ora del giorno; da ciò m'accorsi che io doveva aver camminato assai assai ...
Confessioni di un Italiano (pagina 36)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Un grano di buona esperienza a nove anni val più assai che un corso di morale a venti ... La prima età vi si presta assai; ma guai a chi non li apprende ... Mi rispose che l'aveva veduta in fatti prender verso la campagna col figliuoletto dello speziale, ma che la cosa era vecchia di due ore e probabilmente la padroncina doveva esser rientrata, perché il sole scottava assai e il farsi abbrustolire non le piaceva ...
Confessioni di un Italiano (pagina 143)
di Ippolito Nievo (estratti)

... C'era del balzano assai; ma egli pareva innamorato quanto mai lo può essere uomo al mondo; e l'ultimo suo biglietto stabiliva il giorno e l'ora di quella fuga, che avea condotto i miei genitori a concepirmi in Levante ... Le burrasche e il mal di mare pel resto del viaggio, la miseria e gli alterchi nei primi loro pellegrinaggi, in seguito le malattie gli strapazzi e perfino la fame le avevano smorzato d'assai quel primo incendio d'amore ... Tuttavia non si stancava dal seguir suo marito, dal sopportare pazientemente le sue stranezze la sua indifferenza, e sopratutto le sue gelosie che parevano assai strane ...
Confessioni di un Italiano (pagina 208)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Le lettere della Pisana assai rare dapprincipio diventarono mano a mano più frequenti all'infuriare delle tempeste politiche; pareva che, immaginandosi quanto ne doveva soffrire, ella s'affrettasse a porgermi il conforto della sua parola ... Peraltro il vecchio Venchieredo osteggiato pel soverchio zelo avea perduto assai della sua influenza ed era scaduto dai primissimi gradi fino a quello di direttore della Pulizia ... La Pisana mi partecipò con assai dolenti parole la morte della madre; e in segreto mi raccontò anche una visita assai impreveduta che avevano ricevuto ...
Confessioni di un Italiano (pagina 210)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma la Pisana mi si dimostrò anche nei commiati assai fredda e contegnosa come si conveniva ad una santa ... Questi due decrepiti finivano assai male la loro vita subdola e ladronesca; ma l'avvocato stava a miglior partito perché suo figlio era allora a Roma, dicevasi, in missione diplomatica e ne aspettava grandissimo aiuto ... Un passo, un passo e null'altro, ve lo dico io; ma è assai lungo a fare ... Fui ricevuto assai cortesemente dal giovane generale che aveva grandissima confidenza nelle sue torme di volontari e si proponeva con esse di combattere validamente la diversione che i nemici avrebbero tentato da quella banda ... Ci trovammo infatti a tavola; ma mi dolse assai di ravvisare in esso uno dei più assidui frequentatori della conversazione di casa Migliana; una cotal scelta ...
Confessioni di un Italiano (pagina 216)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il dottore si diede attorno assai per giovarci; d'allora in poi grazie a' suoi spontanei soccorsi non mancammo più di nulla, ed io mi vergognava di vivere in quel modo d'elemosina, ma egli diceva alla Pisana che avea dei doveri verso la sua futura cognata e non voleva per oro al mondo cedere ad altri il diritto di esserle utile ... — Sono una Corinna molto pallida, una Saffo assai magra! — diss'ella ridendo ancora ... — E ne avrete guadagnato? — Assai! d'aver fatto fruttificare ogni mio talento e d'aver offerto un buon esempio a quelli che verranno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 230)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Seppi in seguito che, dopo la mia partenza dal caffè, Raimondo aveva strepitato assai, e giurato e spergiurato che mi avrebbe stracciato il cuore coi denti, e simili altre cose degne in tutto della sua nota spavalderia; ma poi il sonno lo avea ricondotto a più miti consigli, e il giorno appresso si limitava a ripetere che tutti i suoi giuramenti egli avrebbe mantenuto e più assai, se non avesse avuto moglie e figliuoli ... Egli mi cedette sempre terreno, benché spingessi assai debolmente l'assalto finché si trovò col piede destro proprio sulla sponda d'un fosso che cadeva parecchie braccia ... Non ebbi a soffrire verun fastidio per questo duello, benché il codice di quel tempo lo punisse assai severamente ... Teodoro invece stava coi liberali, coi vecchi caporioni dell'insurrezione tenuti d'occhio allora peggio dei Turchi, e non era ben veduto dal Conte presidente; bensì egli suo padre lo lodava assai di quella indipendenza veramente degna d'un greco ...
Confessioni di un Italiano (pagina 237)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Bruto invece, che colla sua gamba di legno si trovava meglio d'assai in terraferma, ci serviva volonterosamente da fattore; e gran parte della buona stagione la passava in Friuli, dove anche la sua presenza era utile per uno sciame di nipoti d'ogni sesso ed età che avevano lasciato i suoi fratelli e ch'egli si studiava alla bell'e meglio di beneficare ... Due ragazze erano maritate assai decentemente una a Portogruaro l'altra a San Vito; e dei giovani l'uno guadagnava il bisogno nella sua professione di veterinario, l'altro attendeva alle cose sue, e dall'affitto della spezieria e da uno dei miei poderi che gli aveva ceduto da amministrare, ricavava abbastanza per ristorar la famiglia delle sofferte sciagure ... Certo mi ricordo che un giorno avendo io domandato alla contessa Clara perché pigliasse tanti caffè, minacciata com'era da una paralisi, mi rispose che il caffè a Venezia costava poco e ne beveva assai per far senza brodo ... Le ricchezze s'erano accresciute notevolmente in quella lunga pace, non tanto forse quanto si voleva, ma certo cresciute erano; il senso pubblico e l'educazione aveano migliorato assai benché a rilento e quasi a ritroso delle circostanze; ma non si guardava tanto lontano e la carità patria cercava bisogni presenti da soddisfare, piaghe da sanare, desiderii da adempiere, non glorie remote da ravvivare, o vecchie eredità passive da raccogliere ... Gli capitò in mente che farsi raccomandare da qualche uomo già noto nella letteratura e nelle scienze poteva giovargli assai; ma siccome non conosceva alcuno si consultò intorno a questo partito col cavalier Frumier ... Egli non veniva più in qua dell'abate Cesarotti e del conte Gaspare Gozzi; sicché diede assai scarso conforto al cugino ...
Confessioni di un Italiano (pagina 243)
di Ippolito Nievo (estratti)

... adoperarsi intorno alla fanciulla con molta prudenza, e poi me n'andai sperando che l'istinto materno l'avrebbe condotta assai meglio del suo accorgimento di bigotta ... Come infatti mi parve essere sulle prime; ché trovai giorno per giorno la ragazza migliorata d'assai; e benché continuasse sempre un po' frivola e scapata, pure non usava più arte veruna per comparire diversa ... La Pisana che in quei frangenti dimostrò assai maggior cuore che io non m'aspettassi, si mise intorno a sua madre, e poiché s'accorse che vaneggiava chiamò la cameriera, e la posero a letto anche lei ... Aveva torto a dire che l'amore è maestro di tutto; anche le disgrazie insegnano assai ... Volete che ve lo dica? La lettura di questa lettera mi rimise l'anima in corpo; temeva assai peggio, e mi maravigliai meco stesso che un animo superbo e impetuoso come quello di Giulio si ...
Confessioni di un Italiano (pagina 246)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma assai breve ci durò il contento di prestarle le cure più assidue ed affettuose che si potessero ... Io pensai allora a Lucilio; e forse vi pensava anch'ella con un sorriso di speranza; perché assai confidava nelle proprie preghiere, e più a mille doppi nella clemenza di Dio ... Un anno dopo la morte di mia moglie ebbi la visita tanto lungamente sperata di Luciano e di tutta la sua famiglia: aveva due ragazzetti che parlavano meglio assai il greco che l'italiano, ma tanto essi che la loro madre mi presero a volere un gran bene, e fu per tutti assai doloroso il momento della separazione la quale Luciano avea fissato al sesto mese dopo il loro arrivo, e non fu possibile ottenere la protrazione d'un giorno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 253)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io temeva assai del dottor Ciampoli, il quale per essere molto fiero e risoluto poteva arrischiare sé ed i suoi a qualche tristo cimento ... Intanto fui utile al governo col disegnare i piani d'una nuova colonia sulla spiaggia oltre il Rio, la quale sarà composta tutta d'Italiani, e pel luogo più opportuno riescirà certo assai meglio dell'altra, alla quale invano attendono da un anno i Martelli ... Anche vorrei abboccarmi con loro prima di partire per dar loro qualche ragguaglio in proposito; e soltanto mi spiace che essendosi sollevate le provincie del Mezzogiorno mi toccherà allungare d'assai il viaggio per trovarli ...
Corbaccio
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Qualunque persona, tacendo, i benefici ricevuti nasconde senza aver di ciò cagione convenevole, secondo il mio giudicio assai manifestamente dimostra sé essere ingrato e mal conoscente di quegli ... Non è ancora molto tempo passato che, ritrovandomi solo nella mia camera, la quale è veramente sola testimonia delle mie lagrime, de' sospiri e de' ramarrichii, sì come assai volte davanti avea fatto m'avenne che io fortissimamente sopra gli accidenti del carnale amore cominciai a pensare; e, molte cose già passate volgendo e ogni atto e ogni parola pensando meco medesimo, giudicai che, senza alcuna mia colpa, io fossi fieramente trattato male da colei la quale io mattamente per mia singulare donna eletta avea e la quale io assai più che la propria vita amava e oltre ad ogni altra onorava e reveriva ... Per che, ritornatomi alle lagrime e al primiero ramarrichio, tanto in esse multiplicai che 'l desiderio della morte, dalla paura di quella cacciato, ritornò un'altra volta; ma, tolto via come la prima e le lagrime ritornate, a me, in così fatta battaglia dimorante, credo da celeste lume mandato, sopravenne un pensiero; il quale così nella afflitta mente meco cominciò assai pietosamente a ragionare: “Deh, stolto, che è quello a che il poco conoscimento della ragione, anzi più tosto il discacciamento di quella, ti conduce? Or se' tu sì abagliato che tu non t'avegghi che, mentre tu estimi altrui in te crudelmente adoperare, tu solo se' colui che verso te incrudelisci? Quella donna – ch'ha, tu sanza guardare come, incatenata la tua libertà e nelle sue mani rimessa – t'è, sì come tu di', di gravi pensieri cagione? Tu se' ingannato: tu, non ella, ti se' della tua noia cagione ... Che egli non sia tuo piacere, assai manifestamente appare; per ciò che, se ti piacesse, tu non te ne ramarricheresti, né ne piangeresti come tu fai ... Se ella t'ha in odio, se tu non se' del tutto fuori di te, assai apertamente conoscer dèi niuna cosa poter fare, che più le piaccia, che lo 'npiccarti per la gola il più tosto che tu puoi ...
Corbaccio (pagina 2)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma, rasciutte dal viso le misere e le pietose lagrime e confortatomi a dovere la solitaria dimoranza lasciare, la quale per certo offende molto ciascuno il quale della mente è men che sano, della mia camera con faccia assai, secondo la malvagia disposizione trapassata, serena usci' ... E, cercando, trovai compagnia assai utile alle mie passioni: colla quale ritrovandomi e in dilettevole parte ricolti secondo la nostra antica usanza, primieramente cominciamo a ragionare con ordine assai discreto delle volubili operazioni della Fortuna, della scioccheza di coloro i quali quella con tutto il desiderio abracciano, e della pazia d'essi medesimi i quali, sì come in cosa stabile, le loro speranze messe fermano ... E poi che lo usitato cibo assai sobriamente ebbi preso, non potendo la dolceza de' passati ragionamenti dimenticare, grandissima parte di quella notte non senza incomparabile piacere, tutti meco repetendoli, trapassai; e, dopo lungo andare, vincendo la naturale oportunità il mio piacere, soavemente m'adormentai; e con tanta più forza si mise ne' miei sentimenti il sonno, quanto più gli avea il dolce pensiere trapassato di tempo tolto ... Et oltre a questo mi parea per tutto, dove che io mi volgessi, sentire mughi, urli e strida <di> diversi e ferocissimi animali: de' quali la qualità del luogo mi dava assai certa testimonianza che per tutto ne dovesse essere ... E, mentre che io in cotal guisa e già quasi da ogni speranza abandonato, tutto delle mie lagrime molle mi stava, et ecco, di verso quella parte dalla quale nella misera valle il sole si levava, venire verso me con lento passo uno uomo senza alcuna compagnia; il quale, per quello ch'io poi più dappresso discernessi, era di statura grande e di pelle e di pelo bruno, benché in parte bianco divenuto fosse per gli anni, de' quali forse sessanta o più dimostrava d'avere; e il suo vestimento era lunghissimo e largo e di colore vermiglio, come che assai più vivo mi paresse – non ostante che tenebroso fosse il luogo dov'io era – che quello che qua tingono i nostri maestri ... Ma, mentre che io quello, che cercando andava, ritrovar non poteva, esso, me con voce assai soave per lo mio propio nome chiamandomi, disse: – Qual ...
Corbaccio (pagina 3)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... malvagia fortuna, qual malvagio destino t'ha nel presente diserto condotto? Dove è il tuo avedimento fuggito, dove la tua discrezione? Se tu hai sentimento quanto solevi, non discerni tu che questo è luogo di corporal morte e perdimento d'anima, che è molto peggio? Come ci se' tu venuto? qual trascuranza t'ha qui guidato? Io, costui udendo e parendomi ne' suoi sembianti assai di me pietoso, prima ch'io potessi alla risposta avere la voce, dirottamente, di me increscendomi, cominciai a piangere ... Parvemi allora, nel viso guardandolo, ch'egli alquanto delle mie parole ridesse con seco stesso e poi dicesse: – Veramente mi fa il qui vederti e le tue parole assai manifesto, se altrimenti nol conoscessi, te del vero sentimento essere uscito e <non> conoscere se vivo ti sii o morto; il quale se da te non avessi cacciato, ricordandoti quali occhi fossero quelli e di cui, la cui luce, secondo il vostro parlare, t'aperse il camino che qui t'ha condotto, e fecetelo parere così bello, e conoscendo quanto fossero a me, tu non aresti avuto ardire di pregarmi per la tua salute; ma, veggendomi, ti saresti ingegnato di fuggire per téma di non perderne alquanta che ancora t'è rimasa ... Io allora con voce assai esperta dissi: – Due cose con pari desiderio mi stimolano, ciascuna ch'io prima di lei domandi; e per ciò in somma domanderò d'amendue: e priegoti che ti piaccia di dirmi che luogo questo sia e se a te per abitazione è stato dato o se, per se stesso, alcuno che c'entri ne può mai uscire: e appresso mi facci chiaro chi colui sia, col piacere del quale qui venisti ad atarmi ... Alle quali parole esso rispuose: – Questo luogo è da varii variamente chiamato; e ciascuno il chiama bene: alcuni il chiamano ‘il laberinto d'Amore’, altri ‘la valle incantata’, e assai ‘il porcile di Venere’, e molti ‘la valle de' sospiri e della miseria’; e oltre a questi, chi in uno modo e chi in uno altro il chiamano, come meglio a ciascun pare ...
Corbaccio (pagina 4)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Dalla qual conoscenza una contrizione sì grande e pentimento mi venne delle non ben fatte cose che non solamente mi parve che gli occhi di vere lagrime e assai si bagnassero, ma che il cuore, <non> altrimenti che faccia la neve al sole, in acqua si risolvesse; per che, sì per questo e sì ancora perché poverissimo di grazie a rendere a tanti e sì alti effetti mi sentiva, per lungo spazio mi tacqui, parendomi bene che lo spirito la cagione conoscesse; ma, poi che così alquanto stato fui, ricominciai a parlare: – O bene avventurato spirito, assai bene cognosco e discerno, la mia medesima coscienza ricercando, quello essere vero che tu ragioni: ciò Dio più caro avere che noi medesimi non abbiamo; li quali colle nostre malvagie opere continuamente ci andiamo sommergendo, dov'Elli colla sua caritativa pietà sempre ne va sollevando, e le sue etterne belleze mostrando e a quelle, come benignissimo padre, ne va chiamando; ma tuttavia, sì come colui che ancora la divina bontà, a guisa che le terrene operazioni <si> fanno, vo misurando, maraviglia mi porge, sentendomi io averlo offeso molto, come Esso ora ad aiutarmi si mosse ... Al quale io dopo il suo tacere, dissi: – Assai bene m'hai sodisfatto alle mie domande: e nel vero come che vendetta da Dio è uno di nuovo rifarti bello per più piacerli, pur di te compassione mi viene e disidèro sommamente d'alleggiare quella, se mai con alcuna mia opera il potessi; e d'altra parte in me medesimo mi rallegro, sentendo che tu, non al ruinare allo 'nferno, ma a salire al grorioso regno sii, dopo la tua penitenzia, disposto ... In questa misera valle, la qual tu variamente nomini senza apropiarlene alcuno, abitac'egli alcuna persona, se quelli non fosser già li quali per aventura Amor della sua corte avendo sbanditi, qui li mandasse e in essilio, come a me pare essere stato da lui mandato; o posseggonla pur solamente le bestie le quali io ho udite tutta notte dintorno mughiare? – A cui egli sorridendo rispuose: – Assai bene conosco che ancora il raggio della vera luce non è pervenuto al tuo intelletto e che tu quella cosa, la quale è infima miseria, come molti stolti fanno, estimi somma felicità, credendo che nel vostro concupiscibile e carnale amore sia alcuna parte di bene; e per ciò apri l'orecchie a quello che io ora ti dirò ... Io, quasi di mia colpa compunto, riconoscendo la verità tocca da lui, quasi in me ritornato, rispuosi: – Veramente ci son io altre volte assai stato: ma con più lieta fortuna, secondo il parere delle corporali menti; e di quinci, più per l'altrui grazia che per lo mio senno, in diversi modi or mi ricordo essere uscito; ma sì m'avea e il dolor sostenuto e la paura di me tratto, che così, come mai stato non ciò fossi, d'esserci stato mi ricordava ... E assai bene ora conosco, senza più aperta dimostrazione, che faccia li uomini divenire fiere e che voglia dire la salvaticheza del luogo e gli atri nomi da te mostratimi della valle, e il non vedere in essa né via né sentierolo – ...
Corbaccio (pagina 6)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... A questa lettera seguitò per risposta una sua piccola letteretta, nella quale, quantunque ella con aperte parole niuna cosa al mio amore rispondesse, pure, con parole assai zoticamente composte e che rimate pareano, e non erano rimate, sì come quelle che l'un piè avevano lunghissimo e l'altro corto, mostrava di disiderare di sapere chi io fossi ... Per la quale lettera, anzi per lo stile del dettato della lettera, assai leggiermente compresi o colui, che di lei assai cose dette m'avea, esser di gran lunga del natural senno di lei e della ornata eloquenzia ingannato o averne voluto me ingannare ... Nella seconda essa ha, secondo che mi pare, in assai cose fallato e assai chiaramente mostro colui mentir per la gola, che sì ampiamente delle sue esimie virtù, meco parlando, <si> distese ... Ahi, disonesta cosa e sconvenevole, che uomo, lasciamo stare gentile, che non mi tengo, ma sempre mai con valenti uomini usato e cresciuto, e delle cose del mondo, avvegna che non pienamente, ma assai convenevolmente informato, sia da una femina a guisa d'un matto ora col muso ora col dito all'altre femine mostrato! Io dirò il vero: questo m'indusse a tanta indignazione d'animo che io fui alcuna volta assai vicino ad usare parole che poco onore di lei sarebbono state; ma pure alcuna scintilletta di ragione, dimostrandomi che molto maggiore vergogna a me, ciò faccendo, acquisterei che a lei, da tale impresa, non poco ma molto turbato mi ritenne, e a quella ira e disordinato appetito, di che tu mi domandi, m'indusse – ... Lo spirito allora, nella vista mostrando d'avere assai bene le mie parole raccolte e la intenzione di quelle, seco non so che dicendo, alquanto, avanti che alcuna cosa che io intendessi dicesse, soprastette pensoso; poi, a me rivolto, con voce assai mansueta cominciò a parlare, dicendo: – E come tu t'innamorasti e di cui, e 'l perché e la cagione della tua disperazione assai bene mi credo dalle tue parole aver compreso ... E, cominciando da quello che promesso abbiamo, dico che assai cagioni possono me e ogni altro giustamente muovere a doverti riprendere; ma, acciò che tutte non si vadano ricercando, per fare il ragionamento minore, due solamente m'agrada toccarne: l'una è la tua età, la seconda sono gli tuoi studii; delle quali ciascuna per sé, e amendue insieme, ti dovevano render cauto e guardingo dagli amorosi lacciuoli; e primieramente la tua età: la quale, se le tempie già bianche e la canuta barba non mi ingannano, tu dovresti avere li costumi del mondo, fuor delle fascie già sono degli anni quaranta, e già venticinque cominciatili a conoscere ...
Corbaccio (pagina 10)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E, se onestamente si potesse accusare la natura, maestra delle cose, io direi che essa fieramente in così fatte donne peccato avesse, sottoponendo e nascondendo così grandi animi, così virili e costanti sotto così vili membra e sotto così vile sesso, come è il femineo; perché, bene ragguardando chi quelle furono e chi queste sono, che nel numero di quelle si vogliono mescolare e in quelle essere annoverate e reverite, assai bene si vedrà mal confarsi l'una coll'altra, anzi essere del tutto l'una contraria dell'altra ... Ora io non t'ho detto quanto questa perversa moltitudine sia gulosa, ritrosa e ambiziosa, invidiosa, accidiosa, iracunda e delira; né quanto ella nel farsi servire sia imperiosa, noiosa, vezosa, stomacosa e importuna; e altre cose assai le quali, molto più e più spiacevoli che le narrate, se ne potrebbono contare; né intendo al presente dirleti, ché troppo sarebbe lunga la istoria ... Ma per quello, che detto t'ho, dèi tu assai ben comprendere chente esse universalmente sieno e in quanta cieca prigione caggia e dolorosa chi sotto lo 'mperio loro cade, per qual che si sia la cagione ... Ma volesse Iddio che, non altramente che quello abominevole peccato mi piacque, esse mi fossero piaciute già mai: per ciò che io arei assai tempo acquistato di quello che io dietro ad esse perdei; e nel mondo là, dov'io sono, assai minore tormento sofferrei che quello ch'io sostengo ... La qual cosa come possente e quanto valido argomento sia a dimostrare quanto la nobiltà dell'uomo ecceda quella della femina e d'ogni altro animale assai leggiermente a chi ha sentimento puote apparere ...
Corbaccio (pagina 14)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... L'ordine richiedea a dovere della sua cortesia dire: la quale, ella dalla magnificenzia distingue, per ciò che la magnificenzia intende che s'usi nelle cose donandole o gittandole via; la cortesia intende di se medesima usarsi, quando liberamente di sì dice a chi la richiede d'amore: della qual cosa per certo ella è stata non cortese ma cortesissima, pure che sia stato chi ardire abia avuto di domandare; de' quali assai sono suti che, quantunque ella nello aspetto sia paruta molto imperiosa, non si sono però peritati; e bene n'è loro avvenuto: dico avendo rispetto al loro appetito, al quale, per merito della richiesta, prestamente è seguito l'effetto ... Savissima donna per certo è questa tua; e per ciò che ogni simile suo simile appetisce, dèi tu avere assai per constante le savie persone, come ella ti scrive, gradirle ... De' quali modi e d'altri assai, che laudevoli contar si potrebbono, io non vorrei che tu intendessi lei esser savia; per ciò ch'ella non cura di divina scrittura né di filosofica, né di legge né di statuto o di reggimento publico o privato né di così fatte cose; per ciò che, se così intendessi, non intenderesti bene il senno di che ti scrive che si diletta ... Questo è addunque quel senno il quale le piace e aggrada; col quale ella con lunghe vigilie molti anni ha studiato et ènne, oltre ad ogni Sibilla, savia divenuta e maestra: in tanto che tra lei e alcune sue consorte s'è assai volte disputato chi più degnamente, poi che monna Cianghella più non vive né monna Diana, ch'a lei succedette, debbia la catedra tenere nella loro scuola ... Della sua gentileza già in parte parlato ho, la quale ella dice che antica le piace: in che io t'acerto che, come che nelle precedenti cose assai bene e vero, secondo le dimostrazioni fatte, ella abbia il suo piacere dimostrato, in quello ella non sa che si dire, sì come colei che niuno sentimento ha di gentileza: che cosa si sia né donde proceda né di chi dir si debba gentile né chi no; se non ch'ella ha in ciò voluto mostrare ch'ella sia gentile ella; e però, come gentile, ama e disidera le cose gentili; et è tanta la sua vanagloria e pompa che ella fa di questa sua gentileza, che in verità a quelli di Baviera o a' reali di Francia o qualunque altri, se altri ne sono antichi e le cui opere sieno state gloriose, sarebbe soperchio ... Ma ella in brevissimo spazio di tempo ti dirà ciò che si fa in Francia e ordina il Re d'Inghilterra; se i Ciciliani avranno buona ricolta o no; se i Genovesi o' Vineziani recheranno spezeria di Levante e quanta; se la reina Giovanna giacque la notte passata col re; quello che i Fiorentini dispongano dello stato della città (benché questo le potrebbe essere assai agevole, se con alcuno de' reggenti si stropicciasse: li quali, non altrimenti che 'l paniere o il vaglio l'acqua, tengono i sagreti de' petti loro); e tante altre cose, oltre a queste, dirà, che maravigliosa cosa è a pensare donde tanta lena le venga ...
Corbaccio (pagina 16)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Nuove cose, e assai dalle passate strane, richiede l'ordine del mio ragionamento; le quali quanto meno schiferai, anzi con quanta più diligenza nello intelletto raccoglierai, tanto più di sanità recheranno alla tua infermità ... Come che nel vero io non sappia assai bene da qual parte io mi debbia cominciare a ragionare del golfo di Settalia, nella valle d'Acheronte riposto, sotto gli oscuri boschi di quella, spesse volte rugginosi e d'una gromma spiacevoli e spumosi, e d'animali di nuova qualità ripieni; ma pure il dirò ... La bocca, per la quale nel porto s'entra, è tanta e tale che, quantunque il mio legnetto con assai grande albero navigasse, non fu già mai, qualunque ora l'acque furono minori, che io non avesse, senza sconciarmi di nulla, a un compagno, che con non minore albero di me navigato fosse, fatto luogo ... Che ti dirò adunque più avanti del borgo di Malpertugio, posto tra due rilevati monti, del quale alcuna volta, quando con tuoni grandissimi e quando senza, non altrimenti che di Mongibello, spira un fummo sulfureo sì fetido e sì spiacevole che tutta la contrada atorno apuzola? Io non so che dirmiti, se non che, quando io vicino v'abitai (ché vi stetti più che voluto non arei), assai volte, da così fatto fiato offeso, mi credetti altra morte fare che di cristiano ... Io lascio cose assai a dire, per volere venire a quel dolore al quale ieri t'avea condotto la tua follia; e acciò che io ti possa ben dimostrare come tu eri folle, aggiugnendo le cose vecchie colle nuove, alquanto di lontano mi piace di cominciare ... Mostrato t'ho in assai cose quanta e quale sia stata la eccellenza dello animo di costei e i suoi costumi; e assai cose de' molti suoi anni t'arei dette, s'io t'avessi per sì smemorato che nel suo viso non gli avessi compresi; né t'ho nascose quelle parti, che la tua concupiscenzia non meno tirava ad amarla che facesse l'animo la falsa opinione presa delle sue virtù ... Ma tuttavia, sì come colei, che ha di malizia abondanzia, prima avendo delle mie cose occultamente assai transfugate e di quelli danari, che io alla sua guardia follemente avea commessi e che a' miei figliuoli rimanere doveano (non avendo io davanti assai pienamente li miei fatti e l'ultima mia intenzione ordinata, né avendo spazio di bene ordinarla per lo sùbito sopravenuto caso), quella parte presane che le piacque, con altissimo romore fuori mandò le finte lagrime: il che meglio che altra femina ella sa fare; e, in molto pianto multiplicando, colla lingua cominciò a maladire lo sventurato caso della mia morte e sé a chiamare misera, abandonata e sconsolata e dolente; dove col cuore maladiceva la vita che tanto m'era durata e sé oltre ad ogn'altra reputava avventurata ...
Corbaccio (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma a me dee bastare assai che Colui quelle conosce, insieme cogli altri fatti suoi, che a ciascuno, sì come giusto iudice, secondo i meriti rende guiderdoni ... E fu tanto la forza di questo suo infinto parlare e sì maestrevolemente il seppe dire che assai furono di quelle persone sì semplici che così ebbono per fermo che dovesse addivenire come dicea, come hanno che morir debbano ... Legge la Canzone dello indovinello e quella di Florio e di Biancifiore e simili cose assai ... E, acciò che tu alcuna cosa più che nòi sappia della sua vita presente, t'afermo io che, dopo la morte mia, oltre agli altri suoi divoti, ha ella per amante il secondo Ansalone, di cui poco avanti alcuna cosa ti dissi, assai malconveniente a' suoi piaceri; il quale, come che per più legittime cagioni si dovesse da così fatta impresa ritrarre, mal conoscente di ciò che Dio gli ha fatto, pur vi s'è messo ...
Corbaccio (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Qual gloriosa cosa, qual degna di fama, quale autorevole udistù mai dire, che per la re publica, opure per la privata, alcuno di loro adoperasse già mai? Certo non niuna; fu adunque il principio della gentileza di costoro forza e rapina e superbia, assai buone radici di così laudevole pianta ... Che gentileza ti può dunque da lei essere gittata al volto, o rimproverata non gentileza? In verità, se non che parrebbe che io lusingare ti volessi, assai leggiermente e con ragioni vere ti mosterrei <te> molto essere più gentile che ella non è, quantunque degli scudi de' tuoi passati non si veggano per le chiese appiccati ... Ora io potrei, oltre a quello che ho detto, ad assai più altre cose procedere; e con più lungo sermone e con parole più aspre contro alla ignominia della malvagia femina che ti prese e contro alla tua follia e alla colpa da te commessa; ma, volendo che quelle che dette sono bastino, quelle che tu vuogli dire aspetterò – ... Io aveva colla fronte bassa, sì come coloro che il loro fallo riconoscono, ascoltato il lungo e vero parlare dello spirito; e sentendo lui a quello avere fatto fine e tacere, lagrimando alquanto, il viso alzava; e dissi: – Ottimamente, benedetto spirito, dimostrato m'hai quello che alla mia età e a' miei studi si convenia; e in spezialtà la viltà di costei la quale il mio falso giudicio per donna della mia mente, nobilissima cosa estimandola, eletta avea; e i suoi costumi e i suoi difetti e le maravigliose virtù sue con molte altre cose; e con parlare ancora assai più dolce, che 'l mio peccato non meritava, me riprendendo m'hai dimostrato quanto gli uomini naturalmente di nobiltà le femine eccedono e chi io in particulare sia ...
Decameron (pagina 2)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Dico che di tanta efficacia fu la qualità della pestilenzia narrata nello appiccarsi da uno a altro, che non solamente l'uomo all'uomo, ma questo, che è molto più, assai volte visibilmente fece, cioè che la cosa dell'uomo infermo stato, o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo, non solamente della infermità il contaminasse ma quello infra brevissimo spazio uccidesse ... Dalle quali cose e da assai altre a queste simiglianti o maggiori nacquero diverse paure e imaginazioni in quegli che rimanevano vivi, e tutti quasi a un fine tiravano assai crudele, ciò era di schifare e di fuggire gl'infermi e le lor cose; e così faccendo, si credeva ciascuno a se medesimo salute acquistare ... Altri, in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai e il godere e l'andar cantando a torno e sollazzando e il sodisfare d'ogni cosa all'appetito che si potesse e di ciò che avveniva ridersi e beffarsi esser medicina certissima a tanto male: e così come il dicevano il mettevano in opera a lor potere, il giorno e la notte ora a quella taverna ora a quella altra andando, bevendo senza modo e senza misura, e molto più ciò per l'altrui case faccendo, solamente che cose vi sentissero che lor venissero a grado o in piacere ... Alcuni erano di più crudel sentimento, come che per avventura più fosse sicuro, dicendo niuna altra medicina essere contro alle pistilenze migliore né così buona come il fuggir loro davanti: e da questo argomento mossi, non curando d'alcuna cosa se non di sé, assai e uomini e donne abbandonarono la propia città, le proprie case, i lor luoghi e i lor parenti e le lor cose, e cercarono l'altrui o almeno il lor contado, quasi l'ira di Dio a punire le iniquità degli uomini con quella pistolenza non dove fossero procedesse, ma solamente a coloro opprimere li quali dentro alle mura della lor città si trovassero, commossa intendesse, o quasi avvisando niuna persona in quella dover rimanere e la sua ultima ora esser venuta ...
Decameron (pagina 3)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era usanza, sì come ancora oggi veggiamo usare, che le donne parenti e vicine nella casa del morto si ragunavano e quivi con quelle che più gli appartenevano piagnevano; e d'altra parte dinanzi la casa del morto co' suoi prossimi si ragunavano i suoi vicini e altri cittadini assai, e secondo la qualità del morto vi veniva il chericato; e egli sopra gli omeri de' suoi pari, con funeral pompa di cera e di canti, alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'era portato ... Per ciò che, non solamente senza aver molte donne da torno morivan le genti, ma assai n'eran di quegli che di questa vita senza testimonio trapassavano: e pochissimi erano coloro a' quali i pietosi pianti e l'amare lagrime de' suoi congiunti fossero concedute, anzi in luogo di quelle s'usavano per li più risa e motti e festeggiar compagnevole; la quale usanza le donne, in gran parte postposta la donnesca pietà, per salute di loro avevano ottimamente appresa ... E assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano, e molti, ancora che nelle case finissero, prima col puzzo de' lor corpi corrotti che altramenti facevano a' vicini sentire sé esser morti: e di questi e degli altri che per tutto morivano, tutto pieno ... Né fu una bara sola quella che due o tre ne portò insiememente, né avvenne pure una volta, ma se ne sarieno assai potute annoverare di quelle che la moglie e 'l marito, di due o tre fratelli, o il padre e il figliuolo, o così fattamente ne contenieno ... Né erano per ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati, anzi era la cosa pervenuta a tanto, che non altramenti si curava degli uomini che morivano, che ora si curerebbe di capre: per che assai manifestamente apparve che quello che il naturale corso delle cose non avea potuto con piccoli e radi danni a' savi mostrare doversi con pazienza passare, la grandezza de' mali eziandio i semplici far di ciò scorti e non curanti ...
Decameron (pagina 12)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale per ventura un giorno in sul mezzodì, quando gli altri monaci tutti dormivano, andandosi tutto solo da torno alla sua chiesa, la quale in luogo assai solitario era, gli venne veduta una giovinetta assai bella, forse figliuola d'alcuno de' lavoratori della contrada, la quale andava per li campi certe erbe cogliendo: né prima veduta l'ebbe, che egli fieramente assalito fu dalla concupiscenza carnale ... E occorsagli una nuova malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne, e faccendo sembiante che esser gli paresse stato assai con quella giovane, le disse: “Io voglio andare a trovar modo come tu esca di qua entro senza esser veduta; e per ciò statti pianamente infino alla mia tornata ... La giovane, che non era di ferro né di diamante, assai agevolmente si piegò a' piaceri dell'abate: il quale, abbracciatala e basciatala più volte, in su il letticello del monaco salitosene, avendo forse riguardo al grave peso della sua dignità e alla tenera età della giovane, temendo forse di non offenderla per troppa gravezza, non sopra il petto di lei salì ma lei sopra il suo petto pose, e per lungo spazio con lei si trastullò ... Parendo all'abate essere assai con la giovanetta dimorato, serratala nella cella, alla sua camera se ne tornò; e dopo alquanto, sentendo il monaco e credendo lui esser tornato dal bosco, avvisò di riprenderlo forte e di ...
Decameron (pagina 14)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” E con queste e con altre parole assai, col viso dell'arme, quasi costui fosse stato Epicuro negante la eternità dell'anime, gli parlava ... E per ciò, come che ben facesse il valente uomo che lo inquisitore della ipocrita carità de' frati, che quel lo danno a' poveri che converrebbe loro dare al porco o gittar via, trafisse, assai estimo più da lodare colui del quale, tirandomi a ciò la precedente novella, parlar debbo: il quale messer Cane della Scala, magnifico signore, d'una subita e disusata avarizia in lui apparita morse con una leggiadra novella, in altrui figurando quello che di sé e di lui intendeva di dire: la quale è questa ... Sì come chiarissima fama quasi per tutto il mondo suona, messer Can della Scala, al quale in assai cose fu favorevole la fortuna, fu uno de' più notabili e de' più magnifichi signori che dallo imperadore Federigo secondo in qua si sapesse in Italia ... Ora, mentre che egli sopra la terza roba mangiava, avvenne che egli si trovò un giorno, desinando messer Cane, davanti da lui assai nella vista malinconoso; il quale messer Can veggendo, più per istraziarlo che per diletto pigliare d'alcun suo detto, disse: “Bergamino, che hai tu? tu stai così malinconoso! Dinne alcuna cosa ... Ora avvenne che, trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato, sì come egli il più del tempo dimorava per la vertù che poco era gradita da coloro che possono assai, udì ragionare d'uno abate di Clignì, il quale si crede che sia il più ricco prelato di sue entrate che abbia la Chiesa di Dio ...
Decameron (pagina 16)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E colui è più caro avuto e più da' miseri e scostumati signori onorato e con premii grandissimi essaltato, che più abominevoli parole dice o fa atti: gran vergogna e biasimevole del mondo presente, e argomento assai evidente che le virtù, di qua giù dipartitesi, hanno nella feccia de' vizii i miseri viventi abbandonati ... Messere Ermino aveva già sentito come questo Guiglielmo Borsiere era valente uomo; e pure avendo in sé, quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza di gentilezza, con parole assai amichevoli e con lieto viso il ricevette e con lui entrò in molti e varii ragionamenti, e ragionando il menò seco, insieme con altri genovesi che con lui erano, in una sua casa nuova, la quale fatta aveva fare assai bella E, dopo avergliele tutta mostrata, disse: “Deh, messer Guiglielmo, voi che avete e vedute e udite molte cose, saprestemi voi insegnare cosa alcuna che mai più non fosse stata veduta, la quale io potessi far dipignere nella sala di questa mia casa?” A cui Guiglielmo, udendo il suo mal conveniente parlare, rispose: “Messere, cosa che non fosse mai stata veduta non vi crederei io sapere insegnare, se ciò non fosser già starnuti o cose a quegli simiglianti; ma, se vi piace, io ve ne insegnerò bene una che voi non credo che vedeste giammai ... Il che assai bene appare nella novella raccontata dalla Lauretta, e io ancora con un'altra assai brieve ve lo intendo dimostrare: perché, con ciò sia cosa che le buone sempre possan giovare, con attento animo son da ricogliere, chi che d'esse sia il dicitore ...
Decameron (pagina 25)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... cozzone di cavalli; il quale, avendo inteso che a Napoli era buon mercato di cavalli, messisi in borsa cinquecento fiorin d'oro, non essendo mai più fuori di casa stato, con altri mercatanti là se n'andò: dove giunto una domenica sera in sul vespro, dall'oste suo informato la seguente mattina fu in sul Mercato, e molti ne vide e assai ne gli piacquero e di più e più mercato tenne, né di niuno potendosi accordare, per mostrare che per comperar fosse, sì come rozzo e poco cauto più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa de' fiorini che aveva ... La giovane, pienamente informata e del parentado di lui e de' nomi, al suo appetito fornire con una sottil malizia, sopra questo fondò la sua intenzione; e a casa tornatasi, mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno acciò che a Andreuccio non potesse tornare; e presa una sua fanticella, la quale essa assai bene a così fatti servigi aveva ammaestrata, in sul vespro la mandò all'albergo dove Andreuccio tornava ... Ella era ancora assai giovane, di persona grande e con bellissimo viso, vestita e ornata assai orrevolemente; alla quale come Andreuccio fu presso, essa incontrogli da tre gradi discese con le braccia aperte, e avvinghiatogli il collo alquanto stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita; poi lagrimando gli basciò la fronte e con voce alquanto rotta disse: “O Andreuccio mio, tu sii il ben venuto!” Esso, maravigliandosi di così tenere carezze, tutto stupefatto rispose: “Madonna, voi siate la ben trovata!” Ella appresso, per la man presolo, suso nella sua sala il menò e di quella, senza alcuna altra cosa parlare, con lui nella sua camera se n'entrò, la quale di rose, di fiori d'aranci e d'altri odori tutta oliva, là dove egli un bellissimo letto incortinato e molte robe su per le stanghe, secondo il costume di là, e altri assai belli e ricchi arnesi vide; per le quali cose, sì come nuovo, fermamente credette lei dovere essere non men che gran donna ... Pietro, mio padre e tuo, come io credo che tu abbi potuto sapere, dimorò lungamente in Palermo, e per la sua bontà e piacevolezza vi fu e è ancora da quegli che il conobbero amato assai ...
Decameron (pagina 47)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E il sabato appresso usanza è delle donne di lavarsi la testa, di tor via ogni polvere, ogni sucidume che per la fatica di tutta la passata settimana sopravenuta fosse; e soglion similmente assai, a reverenza della Vergine madre del Figliuolo di Dio, digiunare, e da indi in avanti per onor della sopravegnente domenica da ciascuna opera riposarsi: per che, non potendo così appieno in quel dì l'ordine da noi preso nel vivere seguitare, similmente stimo sia ben fatto quel dì delle novelle ci posiamo ... Quivi quando noi saremo domenica appresso dormire adunati, avendo noi oggi avuto assai largo spazio da discorrere ragionando, sì perché più tempo da pensare avrete e sì perché sarà ancora più bello che un poco si ristringa del novellare la licenzia e che sopra uno de' molti fatti della fortuna si dica, e ho pensato che questo sarà: di chi alcuna cosa molto disiderata con industria acquistasse o la perduta recuperasse ... Introduzione L'aurora già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia, quando la domenica, la reina levata e fatta tutta la sua compagnia levare e avendo già il siniscalco gran pezzo davanti mandato al luogo dove andar doveano assai delle cose oportune e chi quivi preparasse quello che bisognava, veggendo già la reina in cammino, prestamente fatta ogni altra cosa caricare, quasi quindi il campo levato, con la salmeria n'andò e con la famiglia rimasa appresso delle donne e de' signori ... La reina adunque con lento passo, accompagnata e seguita dalle sue donne e dai tre giovani, alla guida del canto di forse venti usignuoli e altri uccelli, per una vietta non troppo usata ma piena di verdi erbette e di fiori, li quali per lo sopravegnente sole tutti s'incominciavano a aprire, prese il cammino verso l'occidente, e cianciando e motteggiando e ridendo con la sua brigata, senza essere andata oltre a dumilia passi, assai avanti che mezza terza fosse a un bellissimo e ricco palagio, il quale alquanto rilevato dal piano sopra un poggetto era posto, gli ebbe condotti ... Esso avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti vie ampissime, tutte diritte come strale e coperte di pergolati di viti, le quali facevano gran vista di dovere quello anno assai uve fare, e tutte allora fiorite sì grande odore per lo giardin rendevano, che, mescolato insieme con quello di molte altre cose che per lo giardino olivano, pareva loro essere tra tutta la spezieria che mai nacque in Oriente ...
Decameron (pagina 48)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual poi, quella dico che soprabondava al pieno della fonte, per occulta via del pratello usciva e, per canaletti assai belli e artificiosamente fatti fuor di quello divenuta palese, tutto lo 'ntorniava; e quindi per canaletti simili quasi per ogni parte del giardin discorrea, raccogliendosi ultimamente in una parte dalla quale del bel giardino avea l'uscita, e quindi verso il pian discendendo chiarissima, avanti che a quel divenisse, con grandissima forza e con non piccola utilità del signore due mulina volgea ... Ma poi che assai, or questa cosa or quella veggendo, andati furono, fatto dintorno alla bella fonte metter le tavole e quivi prima sei canzonette cantate e alquanti balli fatti, come alla reina piacque, andarono a mangiare: e con grandissimo e bello e riposato ordine serviti e di buone e dilicate vivande, divenuti più lieti sù si levarono, e a' suoni e a' canti e a' balli da capo si dierono infino che alla reina, per lo caldo sopravegnente, parve ora che, a cui piacesse, s'andasse a dormire ... –Bellissime donne, assai sono di quegli uomini e di quelle femine che sì sono stolti, che credono troppo bene che, come a una giovane è sopra il capo posta la benda bianca e indosso messole la nera cocolla, che ella più non sia femina né più senta de' feminili appetiti se non come se di pietra l'avesse fatta divenire il farla monaca: e se forse alcuna cosa contra questa lor credenza n'odono, così si turbano come se contra natura un grandissimo e scelerato male fosse stato commesso, non pensando né volendo avere rispetto a se medesimi, li quali la piena licenzia di potere far quello che vogliono non può saziare, né ancora alle gran forze dell'ozio e della sollecitudine ... E similmente sono ancora di quegli assai che credono troppo bene che la zappa e la vanga e le grosse vivande e i disagi tolgano del tutto a' lavoratori della terra i concupiscibili appetiti e rendon loro d'intelletto e d'avedimento grossissimi ... In queste nostre contrade fu e è ancora un munistero di donne assai famoso di santità (il quale io non nomerò per non diminuire in parte alcuna la fama sua) nel quale, non ha gran tempo, non essendovi allora più che otto donne con una badessa, e tutte giovani, era un buono omicciuolo d'un loro bellissimo giardino ortolano: il quale, non contentandosi del salario, fatta la ragion sua col castaldo delle donne, a Lamporecchio, là onde egli era, se ne tornò ... Per che, molte cose divisate seco, imaginò: “Il luogo è assai lontano di qui e niuno mi vi conosce; se io so far vista d'esser mutolo, per certo io vi sarò ricevuto ...
Decameron (pagina 52)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Egli ci sono dell'altre donne assai le quali per avventura son disposte a queste cose, e piacerà loro d'esser guatate e vagheggiate da lui, là dove a me è gravissima noia, sì come a colei che in niuno atto ho l'animo disposto a tal materia ... Al santo frate non dopo molto, sì come usato era, venne il valente uomo; col quale poi che d'una cosa e d'altra ebbero insieme alquanto ragionato, tiratol da parte, per assai cortese modo il riprese dello intendere e del guardare che egli credeva che esso facesse a quella donna, sì come ella gli avea dato a intendere ... E vedendol venire, tanto lieta e tanto graziosa gli si mostrò, che egli assai ben poté comprendere sé avere il vero compreso dalle parole del frate; e da quel dì innanzi assai cautamente, con suo piacere e con grandissimo diletto e consolazion della donna, faccendo sembianti che altra faccenda ne fosse cagione, continuò di passar per quella contrada ...
Decameron (pagina 62)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E essendo Aldobrandino di quanto al pellegrino piaceva contento, il pellegrino tantosto n'andò a' quatro fratelli e, con loro assai delle parole che intorno a tal materia si richiedeano usate, alfine con ragioni inrepugnabili assai agevolmente gli condusse a dovere, domandando perdono, l'amistà d'Aldobrandino racquistare: e questo fatto, loro e le lor donne a dover desinare la seguente mattina con Aldobrandino gl'invitò, e essi liberamente, dalla sua fé sicurati, tennero lo 'nvito ... Il che Tedaldo vedendo, assai de' lor parentadi, delle cose tra loro avvenute, de' suoi accidenti raccontò: per che i fratelli e gli altri uomini, tutti di lagrime d'allegrezza pieni, a abbracciare il corsero, e il simigliante appresso fecer le donne, così le non parenti come le parenti, fuor che monna Ermellina ... ” A cui Aldobrandin disse: “Va via, credi tu che io creda agli abbaiatori? Esso, procacciando la mia salute, assai bene dimostrato ha quelle essere stato fallo, senza che io mai nol credetti; tosto leva sù, va ...
Decameron (pagina 80)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Gerbino, il quale sopra la poppa della nave veduta aveva la donna troppo più bella assai che egli seco non estimava, infiammato più che prima al mostrar del guanto rispose che quivi non avea falconi al presente perché guanto v'avesse luogo, e per ciò, ove dar non volesser la donna, a ricever la battaglia s'apprestassero ... Erano adunque in Messina tre giovani fratelli e mercatanti, e assai ricchi uomini rimasi dopo la morte del padre loro, il quale fu da San Gimignano; e avevano una loro sorella chiamata Elisabetta, giovane assai bella e costumata, la quale, che che se ne fosse cagione, ancora maritata non aveano ... E avevano oltre a ciò questi tre fratelli in un lor fondaco un giovinetto pisano chiamato Lorenzo, che tutti i lor fatti guidava e faceva; il quale, essendo assai bello della persona e leggiadro molto, avendolo più volte Lisabetta guatato, avvenne che egli le incominciò stranamente piacere ... E in questo continuando e avendo insieme assai di buon tempo e di piacere, non seppero sì segretamente fare, che una notte, andando Lisabetta là dove Lorenzo dormiva, che il maggior de' fratelli, senza accorgersene ella, non se ne accorgesse ... ” Per che la giovane dolente e trista, temendo e non sappiendo che, senza più domandarne si stava e assai volte la notte pietosamente il chiamava e pregava che ne venisse; e alcuna volta con molte lagrime della sua lunga dimora si doleva e senza punto rallegrarsi sempre aspettando si stava ...
Decameron (pagina 81)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Quella novella che Filomena aveva detta fu alle donne carissima, per ciò che assai volte avevano quella canzone udita cantare né mai avean potuto, per domandarne, sapere qual si fosse la cagione per che fosse stata fatta ... Che essi non sien tutti veri assai volte può ciascun di noi aver conosciuto: e che essi tutti non sien falsi, già di sopra nella novella di Filomena s'è dimostrato e nella mia, come davanti dissi, intendo di dimostrarlo ... Nella città di Brescia fu già un gentile uomo chiamato messer Negro da Ponte Carraro, il quale, tra più altri figliuoli, una figliuola aveva, nominata Andreuola, giovane e bella assai e senza marito, la qual per ventura d'un suo vicino che avea nome Gabriotto s'innamorò, uomo di bassa condizione ma di laudevoli costumi pieno e della persona bello e piacevole ... Di che assai dolore e inestimabile sentiva, e per quello si destò, e desta, come che lieta fosse veggendo che non così era come sognato avea, nondimeno l'entrò del sogno veduto paura ... E avendo molte rose bianche e vermiglie colte, per ciò che la stagione era, con lui a piè d'una bellissima fontana e chiara, che nel giardino era, a starsi se n'andò; e quivi, dopo grande e assai lunga festa insieme avuta, Gabriotto la domandò qual fosse la cagione per che la venuta gli avea il dì davanti vietata ...
Decameron (pagina 82)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma che vuol questo per ciò dire? De' così fatti e de' più spaventevoli assai n'ho già veduti, né per ciò cosa del mondo più né meno me n'è intervenuto; e per ciò lasciangli andare e pensiamo di darci buon tempo ... ” La giovane, per lo suo sogno assai spaventata, udendo questo divenne troppo più; ma, per non esser cagione d'alcuno sconforto a Gabriotto, quanto più poté la sua paura nascose ... Ella il pianse assai e assai volte invano il chiamò; ma poi che pur s'accorse lui del tutto esser morto, avendolo per ogni parte del corpo cercato e in ciascuna trovandolo freddo, non sappiendo che far né che dirsi, così lagrimosa come era e piena d'angoscia andò la sua fante a chiamare, la quale di questo amor consapevole era, e la sua miseria e il suo dolore le dimostrò ...
Decameron (pagina 85)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Di che in assai piccolo spazio di tempo il giovane s'accorse, e non senza suo grandissimo dolore, ma nondimeno ogni cosa faceva che poteva per rientrarle nell'animo; ma niente parendogli adoperare, si dispose, se morir ne dovesse, di parlarle esso stesso ... Ma poi che, riconfortandola le donne e dicendole che sù si levasse alquanto, non conoscendola ancora, e poi che ella non si levava, levar volendola e immobile trovandola, pur sollevandola, a una ora lei essere la Salvestra e morta conobbero; di che tutte le donne che quivi erano, vinte da doppia pietà, rincominciarono il pianto assai maggiore ... Sparsesi fuor della chiesa tra gli uomini la novella: la quale pervenuta agli orecchi del marito di lei, che tra loro era, senza ascoltare consolazione o conforto da alcuno, per lungo spazio pianse; e poi a assai di quegli che v'erano raccontata la storia stata la notte di questo giovane e della moglie, manifestamente per tutti si seppe la cagione della morte di ciascuno, il che a tutti dolfe ... E perciò che l'uno e l'altro era prod'uomo molto nell'arme, s'armavano assai e in costume avean d'andar sempre a ogni torneamento o giostra o altro fatto d'arme insieme e vestiti d'una assisa ...
Decameron (pagina 92)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Al quale Lisimaco disse: “Oggi al terzo dì le novelle spose entreranno primieramente nelle case de' lor mariti, nelle quali tu co' tuoi compagni armato e con alquanti miei, ne' quali io mi fido assai, in sul far della sera entreremo, e quelle del mezzo de' conviti rapite a una nave, la quale io ho fatta segretamente apprestare, ne meneremo, uccidendo chiunque ciò contrastar presummesse ... Dovete adunque, dilicate donne, sapere che vicin di Cicilia è una isoletta chiamata Lipari, nella quale non è ancor gran tempo fu una bellissima giovane chiamata Gostanza, d'assai orrevoli genti dell'isola nata; della quale un giovane che dell'isola era, chiamato Martuccio Gomito, assai legiadro e costumato e nel suo mestier valoroso, s'innamorò ... Martuccio, sdegnato di vedersi per povertà rifiutare, con certi suoi amici e parenti giurò di mai in Lipari non tornare se non ricco; e quindi partitosi, corseggiando cominciò a costeggiare la Barberia, rubando ciascuno che meno poteva di lui: nella qual cosa assai gli fu favorevole la fortuna, se egli avesse saputo porre modo alle felicità sue ...
Decameron (pagina 94)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... In Roma, la quale come è oggi coda così già fu capo del mondo, fu un giovane, poco tempo fa, chiamato Pietro Boccamazza, di famiglia tralle romane assai onorevole, il quale s'innamorò d'una bellissima e vaga giovane chiamata Agnolella, figliuola d'uno ch'ebbe nome Gigliuozzo Saullo, uomo plebeio ma assai caro a' romani ... E già essendo loro assai vicini, la giovane gli vide, per che gridando disse: “Pietro, campiamo, ché noi siamo assaliti!”, e come seppe, verso una selva grandissima volse il suo ronzino, e tenendogli gli sproni stretti al corpo, attenendosi all'arcione ...
Decameron (pagina 99)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Finita la novella di Neifile, assai alle donne piaciuta, comandò la reina a Pampinea che a doverne alcuna dire si disponesse; la qual prestamente, levato il chiaro viso, incominciò: –Grandissime forze, piacevoli donne, son quelle d'amore, e a gran fatiche e a istrabocchevoli e non pensati pericoli gli amanti dispongono, come per assai cose raccontate e oggi e altre volte comprender si può; ma nondimeno ancora con l'ardire d'un giovane innamorato m'agrada di dimostrarlo ... Ischia è una isola assai vicina di Napoli, nella quale fu già tra l'altre una giovinetta bella e lieta molto, il cui nome fu Restituta, e figliuola d'un gentile uom dell'isola, che Marin Bolgaro avea nome; la quale un giovanetto, che d'una isoletta a Ischia vicina, chiamata Procida, era e nominato Gianni, amava sopra la vita sua e ella lui ... Ma pur, da amor ritenuto, mandatane la fregata, veggendo che da niun conosciuto v'era, si stette; e sovente dalla Cuba passando, gliele venne per ventura veduta un dì a una finestra, e ella vide lui; di che ciascun fu contento assai ... E veggendo Gianni che il luogo era solingo, accostatosi come poté, le parlò, e da lei informato della maniera che a tenere avesse se più dappresso le volesse parlar, si partì, avendo prima per tutto considerata la disposizione del luogo: e aspettata la notte e di quella lasciata andar buona parte, là se ne tornò e aggrappatosi per parti che non vi si sarebbono appiccati i picchi nel giardin se n'entrò, e in quello trovata una antennetta, alla finestra dalla giovane insegnatagli l'appoggiò e per quella assai leggiermente se ne saglì ...
Decameron (pagina 100)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E così detto se ne tornò in Palermo nella sua camera assai cruccioso ... Partito il re, subitamente furon molti sopra i due amanti e loro non solamente svegliarono ma prestamente senza alcuna pietà presero e legarono; il che veggendo i due giovani, se essi furon dolenti e temettero della lor vita o piansero e ramaricaronsi assai può essere manifesto ... E quivi venuto, prima riguardò la giovane e commendolla assai di bellezza, e appresso venuto il giovane a riguardare senza troppo penare il riconobbe, e più verso lui fattosi, il domandò se Gianni di Procida fosse ... Le donne, le quali tutte temendo stavan sospese a udire se i due amanti fossero arsi, udendogli scampati, lodando Idio tutte si rallegrarono; e la reina, udita la fine, alla Lauretta lo 'ncarico impose della seguente; la quale lietamente prese a dire: –Bellissime donne, al tempo che il buon re Guiglielmo la Cicilia reggeva, era nell'isola un gentile uomo chiamato messer Amerigo Abate da Trapani, il quale, tra gli altri ben temporali, era di figliuoli assai ben fornito ... E in questo dimorarono assai, non attentandosi di dire l'uno all'altro alcuna cosa, quantunque molto ciascuno il disiderasse ...
Decameron (pagina 116)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era ancora il sole molto alto, per ciò che il ragionamento era stato brieve: per che, essendosi Dioneo con gli altri giovani messo a giucare a tavole, Elissa, chiamate l'altre donne da una parte, disse:–Poi che noi fummo qui, ho io disiderato di menarvi in parte assai vicina di questo luogo, dove io non credo che mai alcuna fosse di voi, e chiamavisi la Valle delle Donne, né ancora vidi tempo da potervi quivi menare se non oggi, sì è alto ancora il sole: e per ciò, se di venirvi vi piace, io non dubito punto che quando vi sarete non siate contentissime d'esservi state ... Dentro dalla quale per una via assai stretta, dall'una delle parti della qual è un chiarissimo fiumicello, entrarono, e viderla tanto bella e tanto dilettevole, e spezialmente in quel tempo che era il caldo grande, quanto più si potesse divisare ... E erano queste piagge, quante alla piaga del mezzogiorno ne riguardavano, tutte di vigne, d'ulivi, di mandorli, di ciriegi, di fichi e d'altre maniere assai d'albori fruttiferi piene senza spanna perdersene ... E oltre a questo, quel che non meno di diletto che altro porgeva era un fiumicello il quale d'una delle valli, che due di quelle montagnette dividea, cadeva giù per balzi di pietra viva, e cadendo faceva un romore a udire assai dilettevole, e sprizzando pareva da lungi ariento vivo che d'alcuna cosa premuta minutamente sprizzasse; e come giù al piccol pian pervenia, così quivi in un bel canaletto raccolta infino al mezzo del piano velocissima discorreva, e ivi faceva un piccol laghetto, quale talvolta per modo di vivaio fanno ne' lor ...
Decameron (pagina 117)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E al palagio giunte a assai buona ora, ancora quivi trovarono i giovani giucando dove lasciati gli aveano; alli quali Pampinea ridendo disse:–Oggi vi pure abbiam noi ingannati ... Il re, udendo contare la bellezza del luogo, disideroso di vederlo, prestamente fece comandar la cena: la qual poi che con assai piacer di tutti fu fornita, li tre giovani con li lor famigliari, lasciate le donne, se n'andarono a questa valle, e ogni cosa considerata, non essendovene alcuno di loro stato mai più, quella per una delle belle cose del mondo lodarono ... E poi che bagnati si furono e rivestiti, per ciò che troppo tardi si faceva, tornarono a casa, dove trovarono le donne che facevano una carola a un verso che facea la Fiammetta; e con loro, fornita la carola, entrati in ragionamenti della Valle delle Donne, assai di bene e di lode ne dissero ... Poi che con un sospiro assai pietoso Elissa ebbe alla sua canzon fatta fine, ancor che tutti si maravigliasser di tali parole, niuno per ciò ve n'ebbe che potesse avvisare che di così cantare le fosse cagione ...
Decameron (pagina 120)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Voi dovete sapere che in Siena fu già un giovane assai leggiadro e d'orrevole famiglia, il quale ebbe nome Rinaldo; e amando sommamente una sua vicina, e assai bella donna e moglie d'un ricco uomo, e sperando, se modo potesse avere di parlarle senza sospetto, dovere aver da lei ogni cosa che egli disiderasse, non vedendone alcuno e essendo la donna gravida, pensossi di volere suo compar divenire: e accontatosi col marito di lei, per quel modo che più onesto gli parve gliele disse, e fu fatto ... Ma che dico io di frate Rinaldo nostro di cui parliamo? Quali son quegli che così non facciano? Ahi vitupero del guasto mondo! Essi non si vergognano d'apparir grassi, d'apparir coloriti nel viso, d'apparir morbidi ne' vestimenti e in tutte le cose loro, e non come colombi ma come galli tronfi colla cresta levata pettoruti procedono: e che è peggio (lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'alberelli di lattovari e d'unguenti colmi, di scatole di varii confetti piene, d'ampolle e di guastadette con acque lavorate e con oli, di bottacci di malvagia e di greco e d'altri vini preziosissimi traboccanti, in tanto che non celle di frati ma botteghe di speziali o d'unguentarii appaiono più tosto a' riguardanti) essi non si vergognano che altri sappia loro esser gottosi, e credonsi che altri non conosca e sappia che i digiuni assai, le vivande grosse e poche e il viver sobriamente faccia gli uomini magri e sottili e il più sani; e se pure infermi ne fanno, non almeno di gotte gl'infermano, alle quali si suole per medicina dare la castità e ogn'altra cosa a vita di modesto frate appartenente ... Ma tra l'altre una avvenne che, essendo frate Rinaldo venuto a casa la donna e vedendo quivi niuna persona essere altri che una fanticella della donna, assai bella e piacevoletta, mandato il compagno suo con essolei nel palco de' colombi a insegnarle il paternostro, egli colla donna, che il fanciullin suo avea per mano, se n'entrarono nella camera e dentro serrati sopra un lettuccio da sedere, che in quella era, s'incominciarono a trastullare ...
Decameron (pagina 133)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E levate le tavole, poi che alquanto la piacevole valle ebbero circuita, essendo ancora il sole alto a mezzo vespro, sì come alla loro reina piacque, inverso la loro usata dimora con lento passo ripresero il cammino; e motteggiando e cianciando di ben mille cose, così di quelle che il dì erano state ragionate come d'altre, al bel palagio assai vicino di notte pervennero ... Fu adunque già in Melano un tedesco al soldo il cui nome fu Gulfardo, pro' della persona e assai leale a coloro ne' cui servigi si mettea, il che rade volte suole de' tedeschi avvenire ... E per ciò che egli era nelle prestanze de' denari che fatte gli erano lealissimo renditore, assai mercatanti avrebbe trovati che per piccolo utile ogni quantità di denari gli avrebber prestata ... Pose costui, in Melan dimorando, l'amor suo in una donna assai bella chiamata madonna Ambruogia, moglie d'un ricco mercatante che aveva nome Guasparruol Cagastraccio, il quale era assai suo conoscente e amico: e amandola assai discretamente, senza avvedersene il marito né altri, le mandò un giorno a parlare, pregandola che le dovesse piacere d'essergli del suo amor cortese e che egli era dalla sua parte presto a dover far ciò che ella gli comandasse ...
Decameron (pagina 155)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... che la vita mia, e piacemi forte che tu con intendimento di starci tornato ci sii, però che spero d'avere ancora assai di buon tempo con teco; ma io mi ti voglio un poco scusare che, di quei tempi che tu te n'andasti, alcune volte ci volesti venire e non potesti, e alcune ci venisti e non fosti così lietamente veduto come solevi, e oltre a questo di ciò che io al termine promesso non ti rendei i tuoi denari ... ” Salabaetto non fu mai sì lieto, e annoveratigli e trovatigli cinquecento e ripostigli, disse: “Madonna, io conosco che voi dite vero, ma voi n'avete fatto assai: e dicovi che per questo e per l'amore che io vi porto voi non ne vorreste da me per niun vostro bisogno quella quantità che io potessi fare, che io non ve ne servissi; e come io ci sarò acconcio voi ne potrete essere alla pruova ... La donna disse che questo era ben detto, e era assai buona sicurtà; e per ciò, come il dì fu venuto, ella mandò per un sensale di cui ella si confidava molto e, ragionato con lui questo fatto, gli diè mille fiorin d'oro li quali il sensale prestò a Salabaetto e fece in suo nome scrivere alla dogana ciò che Salabaetto dentro v'avea; e fattesi loro scritte e contrascritte insieme e in concordia rimasi, attesero a' loro altri fatti ... Emilia, non tanto dell'esser reina fatta quanto del vedersi così in publico commendare di ciò che le donne sogliono esser più vaghe, un pochetto si vergognò e tal nel viso divenne quali in su l'aurora son le novelle rose; ma pur, poi che tenuti ebbe gli occhi alquanto bassi e ebbe il rossor dato luogo, avendo col suo siniscalco de' fatti pertinenti alla brigata ordinato, così cominciò a parlare:– Dilettose donne assai manifestamente veggiamo che, poi che i buoi alcuna parte del giorno hanno faticato sotto il giogo ristretti, quegli esser dal giogo alleviati e disciolti, e liberamente dove lor più piace, per li boschi lasciati sono andare alla pastura: e veggiamo ancora non esser men belli ma molto più i giardini di varie piante fronzuti che i boschi ne' quali solamente querce veggiamo; per le quali cose io estimo, avendo riguardo quanti giorni sotto certa legge ristretti ragionato abbiamo, che, sì come a bisognosi, di vagare alquanto e vagando riprender forze a rientrar sotto il giogo non solamente sia utile ma oportuno ...
Decameron (pagina 164)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Essendo la novella di Panfilo finita e l'avvedimento della donna commendato da tutti, la reina a Pampinea disse che dicesse la sua; la quale allora cominciò: –Altra volta, piacevoli donne, delle verità dimostrate da' sogni, le quali molte scherniscono, s'è fra noi ragionato; e però, come che detto ne sia, non lascerò io che con una novelletta assai brieve io non vi narri quello che a una mia vicina, non è ancora guari, addivenne, per non crederne uno di lei dal marito veduto ... Io non so se voi vi conosceste Talano d'Imolese, uomo assai onorevole ... Ora avvenne una notte, essendo Talano con questa sua Margherita in contado a una lor possessione, dormendo egli, gli parve in sogno vedere la donna sua andar per un bosco assai bello, il quale essi non guari lontano alla lor casa avevano; e mentre così andar la vedeva, gli parve che d'una parte del bosco uscisse un grande e fiero lupo, il quale prestamente s'avventava alla gola di costei e tiravala in terra e lei gridante aiuto si sforzava di tirar via; e poi di bocca uscitagli, tutta la gola e 'l viso pareva l'avesse guasto ... Laonde ella, vergognandosi d'apparire dove veduta fosse, assai volte miseramente pianse la sua ritrosia e il non avere, in quello che niente le costava, al vero sogno del marito voluta dar fede ... Ma tacendo ciascuno, impose la reina alla Lauretta che seguitasse; la qual disse: –Come costoro, savissime donne, che oggi davanti da me hanno parlato, quasi tutti da alcuna cosa già detta mossi sono stati a ragionare, così me muove la rigida vendetta, ieri raccontata da Pampinea, che fé lo scolare, a dover dire d'una assai grave a colui che la sostenne, quantunque non fosse per ciò tanto fiera ... E per ciò dico che essendo in Firenze uno da tutti chiamato Ciacco, uomo ghiottissimo quanto alcuno altro fosse giammai, e non potendo la sua possibilità sostener le spese che la sua ghiottornia richiedea, essendo per altro assai costumato e tutto pieno di belli e di piacevoli motti, si diede a essere non del tutto uom di corte ma morditore e a usare con coloro che ricchi erano e di mangiar delle buone cose si dilettavano; e con questi a desinare e a cena, ancor che chiamato non fosse ogni volta, andava assai sovente ...
Decameron (pagina 166)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E essendo già quasi che tutte passate, per ventura v'ebbe un mulo il quale adombrò, sì come sovente gli veggiam fare, né volea per alcuna maniera avanti passare: per la qual cosa un mulattiere, presa una stecca, prima assai temperatamente lo 'ncominciò a battere perché 'l passasse ... ” Il che come Giosefo ebbe udito, così si ricordò delle parole di Salamone e disse verso Melisso: “Or ti dico io, compagno, che il consiglio datomi da Salamone potrebbe esser buono e vero, per ciò che assai manifestamente conosco che io non sapeva battere la donna mia: ma questo mulattiere m'ha mostrato quello che io abbia a fare ... ” Quindi, dopo alquanti dì divenuti a Antiocia, ritenne Giosefo Melisso seco a riposarsi alcun dì; e essendo assai ferialmente dalla donna ricevuto, le disse che così facesse far da cena come Melisso divisasse; il quale, poi vide che a Giosefo piaceva, in poche parole se ne dilivrò ... ” Maravigliossi Melisso della risposta della donna e biasimolla assai: Giosefo, udendo questo, disse: “Donna, ancor se' tu quel che tu suogli, ma credimi che io ti farò mutar modo”; e a Melisso rivolto disse: “Amico, tosto vedremo chente sia stato il consiglio di Salamone; ma io ti priego non ti sia grave lo stare a vedere e di reputare per un giuco quello che io farò ...
Decameron (pagina 168)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... » Assai fu e dal re e da tutte le donne comendata la canzonetta di Neifile; appresso alla quale, per ciò che già molta notte andata n'era, comandò il re che ciascuno per infino al giorno s'andasse a riposare ... Assai fu e dal re e da tutte le donne comendata la canzonetta di Neifile; appresso alla quale, per ciò che già molta notte andata n'era, comandò il re che ciascuno per infino al giorno s'andasse a riposare ... E venuti tutti, con loro insieme diliberato del dove andar potessero al lor diletto, con lento passo si mise innanzi accompagnato da Filomena e da Fiammetta, tutti gli altri apresso seguendogli; e molte cose della loro futura vita insieme parlando e dicendo e rispondendo, per lungo spazio s'andaron diportando; e data una volta assai lunga, cominciando il sole già troppo a riscaldare, al palagio si ritornarono ... Dironne adunque una novelletta assai leggiadra, al mio parere, la quale ramemorarsi per certo non potrà esser se non utile ... Dovete adunque sapere che, tra gli altri valorosi cavalieri che da gran tempo in qua sono stati nella nostra città, fu un di quegli, e forse il più da bene, messer Ruggieri de' Figiovanni; il quale, essendo e ricco e di grande animo e veggendo che, considerata la qualità del vivere e de' costumi di Toscana, egli in quella dimorando poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare, prese per partito di volere un tempo essere appresso a Anfonso re di Spagna, la fama del valore del quale quella di ciascun altro signor trapassava a que' tempi; e assai onorevolemente in arme e in cavalli e in compagnia a lui se n'andò in Ispagna, e graziosamente fu dal re ricevuto ... Quivi adunque dimorando messer Ruggieri, e splendidamente vivendo e in fatti d'arme maravigliose cose faccendo, assai tosto si fece per valoroso cognoscere ... E essendovi già buon tempo dimorato, molto alle maniere del re riguardando, gli parve che esso ora a uno e ora a un altro donasse castella e città e baronie assai poco discretamente, sì come dandole a chi nol valea; e per ciò che a lui, che da quello che egli era si teneva, niente era donato, estimò che molto ne diminuisse la fama sua: per che di partirsi diliberò e al re domandò commiato ... Il famigliare, stato attento, come messer Ruggieri uscì della terra, così assai acconciamente con lui si fu accompagnato, dandogli a vedere che esso veniva verso Italia ...
Decameron (pagina 169)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ghino di Tacco, per la sua fierezza e per le sue ruberie uomo assai famoso, essendo di Siena cacciato e nimico de' conti di Santafiore, ribellò Radicofani alla Chiesa di Roma: e in quel dimorando, chiunque per le circustanti parti passava rubar faceva a' suoi masnadieri ... Ghino di Tacco, sentendo la sua venuta, tese le reti e senza perderne un sol ragazzetto l'abate con tutta la sua famiglia e le sue cose in uno stretto luogo racchiuse; e questo fatto, un de' suoi, il più saccente, bene accompagnato mandò allo abate, al quale da parte di lui assai amorevolmente gli disse che gli dovesse piacere d'andare a smontare con esso Ghino al castello ... ” Era già, mentre queste parole erano, tutto il luogo di masnadieri circundato: per che l'abate, co' suoi preso veggendosi, disdegnoso forte con l'ambasciadore prese la via verso il castello, e tutta la sua brigata e li suoi arnesi con lui; e smontato, come Ghino volle, tutto solo fu messo in una cameretta d'un palagio assai obscura e disagiata, e ogn'altro uomo secondo la sua qualità per lo castello fu assai bene adagiato, e i cavalli e tutto l'arnese messo in salvo senza alcuna cosa toccarne ... Ghino, udendo quelle, parte ne lasciò andar sì come vane e a alcuna assai cortesemente rispose, affermando che, come Ghino più tosto potesse, il visiterebbe; e questo detto da lui si partì, né prima vi tornò che il seguente dì, con altrettanto pane arrostito e con altrettanta vernaccia; e così il tenne più giorni, tanto che egli s'accorse l'abate aver mangiate fave secche le quali egli studiosamente e di nascoso portate v'aveva e lasciate ...
Decameron (pagina 171)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Il giovane disse che questo gli sarebbe a grado assai ma che, dove esser potesse, egli non voleva da Natan esser veduto né conosciuto: al qual Natan disse: “E cotesto ancora farò, poi che ti piace ... ” Ismontato adunque Mitridanes con Natan, che in piacevolissimi ragionamenti assai tosto il mise, infino al suo bel palagio n'andò ... ” Queste parole porsero alcuna speranza a Mitridanes di potere con più consiglio e con più salvezza dare effetto al suo perverso intendimento: il qual Natan assai cortesemente domandò chi egli fosse e qual bisogno per quindi il portasse, offerendo il suo consiglio e il suo aiuto in ciò che per lui si potesse ... Natan, udendo il ragionare e il fiero proponimento di Mitridanes, in sé tutto si cambiò, ma senza troppo stare, con forte animo e con fermo viso gli rispose: “Mitridanes, nobile uomo fu il tuo padre, dal quale tu non vuogli degenerare, sì alta impresa avendo fatta come hai, cioè d'essere liberale a tutti; e molto la invidia che alla virtù di Natan porti commendo, per ciò che, se di così fatte fossero assai, il mondo, che è miserissimo, tosto buon diverrebbe ...
Decameron (pagina 172)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E volendosi Mitridanes con la sua compagnia ritornare a casa, avendogli Natan assai ben fatto conoscere che mai di liberalità nol potrebbe avanzare, il licenziò ... Ma poi che assai e una cosa e altra detta ne fu, il re, verso Lauretta riguardando, le dimostrò che egli desiderava che ella dicesse; per la qual cosa Lauretta prestamente incominciò: –Giovani donne, magnifice cose e belle sono state le raccontate, né mi pare che alcuna cosa restata sia a noi che abbiamo a dire, per la qual novellando vagar possiamo, sì son tutte dall'altezza delle magnificenzie raccontate occupate, se noi ne' fatti d'amore già non mettessimo mano, li quali a ogni materia prestano abondantissima copia di ragionare ... Fu adunque in Bologna, nobilissima città di Lombardia, un cavaliere per virtù e per nobiltà di sangue raguardevole assai, il qual fu chiamato messer Gentil Carisendi, il qual giovane d'una gentil donna chiamata madonna Catalina, moglie d'un Niccoluccio Caccianemico, s'innamorò; e perché male dello amor della donna era, quasi disperatosene, podestà chiamato di Modona, v'andò ...
Decameron (pagina 176)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Le fanciulle, veggendo il pesce cotto e avendo assai pescato, essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando, usciron del vivaio; e ciascuna le cose recate avendo riprese, davanti al re vergognosamente passando, in casa se ne tornarono ... E più a loro ripensando, senza saper chi si fossero né come, si sentì nel cuore destare un ferventissimo disidero di piacer loro, per lo quale assai ben conobbe sé divenire innamorato se guardia non se ne prendesse; né sapeva egli stesso qual di lor due si fosse quella che più gli piacesse, si era di tutte cose l'una simiglievole all'altra ... Quivi, tenendo il re la sua affezion nascosa né per grande affare che sopravvenisse potendo dimenticar la bellezza e la piacevolezza di Ginevra la bella, per amor di cui la sorella a lei simigliante ancora amava, sì nell'amorose panie s'invescò, che quasi a altro pensar non poteva: e altre cagioni dimostrando, con messer Neri teneva una stretta dimestichezza e assai sovente il suo bel giardin visitava per vedere la Ginevra ... ” Queste parole amaramente punsero l'animo del re e tanto più l'afflissero quanto più vere le conoscea; per che, dopo alcun caldo sospiro, disse: “Conte, per certo ogn'altro nimico, quantunque forte, estimo che sia al bene ammaestrato guerriere assai debole e agevole a vincere a rispetto del suo medesimo appetito; ma quantunque l'affanno sia grande e la forza bisogni inestimabile, sì m'hanno le vostre parole spronato, che conviene, avanti che troppi giorni trapassino, che io vi faccia per opera vedere che, come io so altrui vincere, così similmente so a me medesimo soprastare ...
Decameron (pagina 184)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... A messer Torello d'altra parte pareva che costoro fossero magnifichi uomini e da molto più che avanti stimato non avea, per che seco stesso si dolea che di compagnia e di più solenne convito quella sera non gli poteva onorare; laonde egli pensò di volere la seguente mattina ristorare, e informato un de' suoi famigli di ciò che far volea, alla sua donna, che savissima era e di grandissimo animo, nel mandò a Pavia, assai quivi vicina e dove porta alcuna non si serrava ... ” Allora disse messer Torello: “Piacesse a Dio che questa nostra contrada producesse così fatti gentili uomini, chenti io veggio che Cipri fa mercatanti!” E di questi ragionamenti in altri stati alquanto, fu di cenar tempo: per che a loro l'onorarsi alla tavola commise, e quivi, secondo cena sproveduta, furono assai bene e ordinatamente serviti ... Il famigliar mandato a Pavia fé l'ambasciata alla donna, la quale non con feminile animo ma con reale, fatti prestamente chiamar degli amici e de' servidori di messer Torello assai, ogni cosa oportuna a grandissimo convito fece apparecchiare e al lume di torchio molti de' più nobili cittadini fece al convito invitare, e fé torre panni e drappi e vai e compiutamente mettere in ordine ciò che dal marito l'era stato mandato a dire ... La qual cosa il Saladino e' compagni veggendo, troppo ben s'avisaron ciò che era e dissono: “Messer Torello, questo non è ciò che noi v'avam domandato: assai n'avete questa notte passata fatto e troppo più che noi non vagliamo, per che acconciamente ne potavate lasciare andare al camin nostro ... E quando tempo fu, andatisi a riposare, come il giorno venne sù si levarono e trovarono in luogo de' loro ronzini stanchi tre grossi pallafreni e buoni, e similmente nuovi cavalli e forti alli lor famigliari; la qual cosa veggendo il Saladino, rivolto a' suoi compagni disse: “Io giuro a Dio che più compiuto uomo né più cortese né più avveduto di costui non fu mai; e se li re cristiani son così fatti re verso di sé chente costui è cavaliere, al soldano di Babilonia non ha luogo l'aspettarne pure un, non che tanti, per addosso andargliene, veggiam che s'apparecchiano!”; ma sappiendo che il rinunziargli non avrebbe luogo, assai cortesemente ringraziandolne montarono a cavallo ...
Decameron (pagina 191)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Le donne e gli altri levatisi, non altramenti che usati si fossero, chi a un diletto e chi a un altro si diede; e l'ora della cena venuta, con sommo piacere furono a quella; e dopo quella a cantare e a sonare e a carolare cominciarono; e menando la Lauretta una danza, comandò il re alla Fiammetta che dicesse una canzone; la quale assai piacevolemente così incominciò a cantare: S'amor venisse senza gelosia, io non so donna nata lieta com'io sarei e qual vuol sia ... Saranno per avventura alcune di voi che diranno che io abbia nello scriver queste novelle troppa licenzia usata, sì come in fare alcuna volta dire alle donne e molto spesso ascoltare cose non assai convenienti né a dire né a ascoltare a oneste donne ... La qual cosa io nego, per ciò che niuna sì disonesta n'è, che, con onesti vocaboli dicendola, si disdica a alcuno: il che qui mi pare assai convenevolmente bene aver fatto ... Dico a rispondere perché io abbia ciò fatto assai ragion vengon prontissime ... Primieramente se alcuna cosa in alcuna n'è, la qualità delle novelle l'hanno richesta, le quali se con ragionevole occhio da intendente persona fian riguardate, assai aperto sarà conosciuto, se io quelle della lor forma trar non avessi voluto, altramenti raccontar non poterlo ... Appresso assai ben si può cognoscere queste cose non nella chiesa, delle cui cose e con animi e con vocaboli onestissimi si convien dire, quantunque nelle sue istorie d'altramenti fatte che le scritte da me si truovino assai; né ancora nelle scuole de' filosofanti dove l'onestà non meno che in altra parte è richesta, dette sono; né tra cherici né tra filosofi in alcun luogo ma ne' giardini, in luogo di sollazzo, tra persone giovani benché mature e non pieghevoli per novelle, in tempo nel quale andar con le brache in capo per iscampo di sé era alli più onesti non disdicevole, dette sono ... Chi non sa ch'è il vino ottima cosa a' viventi, secondo Cinciglione e Scolaio e assai altri, e a colui che ha la febbre è nocivo? direm noi, per ciò che nuoce a' ...
La divina commedia (pagina 15)
di Dante Alighieri (estratti)

... Barbariccia, con li altri suoi dolente, quattro ne fé volar da l'altra costa con tutt'i raffi, e assai prestamente di qua, di là discesero a la posta; porser li uncini verso li 'mpaniati, ch'eran già cotti dentro da la crosta; e noi lasciammo lor così 'mpacciati ... Io pensava così: "Questi per noi sono scherniti con danno e con beffa sì fatta, ch'assai credo che lor nòi ... Là giù trovammo una gente dipinta che giva intorno assai con lenti passi, piangendo e nel sembiante stanca e vinta ... Quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco mi rimiraron sanza far parola; poi si volsero in sé, e dicean seco: "Costui par vivo a l'atto de la gola; e s'e' son morti, per qual privilegio vanno scoperti de la grave stola?" ...
La divina commedia (pagina 21)
di Dante Alighieri (estratti)

... Natura certo, quando lasciò l'arte di sì fatti animali, assai fé bene per tòrre tali essecutori a Marte ... Facemmo adunque più lungo vïaggio, vòlti a sinistra; e al trar d'un balestro, trovammo l'altro assai più fero e maggio ... Oh sovra tutte mal creata plebe che stai nel loco onde parlare è duro, mei foste state qui pecore o zebe! Come noi fummo giù nel pozzo scuro sotto i piè del gigante assai più bassi, e io mirava ancora a l'alto muro, dicere udi'mi: "Guarda come passi: va sì, che tu non calchi con le piante le teste de' fratei miseri lassi" ...
La divina commedia (pagina 66)
di Dante Alighieri (estratti)

... Omai dintorno a questo consistorio puoi contemplare assai, se le parole mie son ricolte, sanz'altro aiutorio ... Di questo ingrassa il porco sant'Antonio, e altri assai che sono ancor più porci, pagando di moneta sanza conio ... Ma perché siam digressi assai, ritorci li occhi oramai verso la dritta strada, sì che la via col tempo si raccorci ...
Fermo e Lucia (pagina 48)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma quando dalle sue consulte ella aveva conchiuso che anche in quell'abito ella era avvenente assai, quand'anche ella se lo udiva ripetere dalle più mondane o dalle più adulatrici fra le sue compagne, il suo cuore ne rimaneva tutt'altro che soddisfatto ... Nei momenti spesso assai lunghi di tristezza e di pentimento dello stato che aveva abbracciato, ella provava un certo rancore contra quelle giovanette destinate per la più parte ad una vita libera e splendida che non era più per lei; le risguardava come nemiche, le spiaceva di vederle liete d'una letizia che non era sperabile per essa, e faceva di tutto per toglierla loro, cosa assai facile ad una superiora ...
Fior di passione (pagina 2)
di Matilde Serao (estratti)

... Io soffro assai ... Voi non soffrite, lo so: ma siete assai compassionevole ... Saremo assai felici, assai felici, vedrete ...
Il benefattore (pagina 17)
di Luigi Capuana (estratti)

... Offende due volte la donna amata; prima, rendendola colpevole; poi, posponendola a un'altra che, forse, vale assai meno di quella ... Ho fatto male? Forse, ahimè, ho accelerato la catastrofe che avrei voluto impedire!… E per ciò oggi che ho il cuore assai più oppresso, e sento un gran bisogno di sfogarmi nel seno di un amico fidato, sono venuto da te ... Diceva pure:—Una verità precoce può esser utile assai meno di una menzogna opportuna ... Mi parve di riconoscerlo; avevo una confusa idea di averlo visto e ammirato non ricordavo più dove, quantunque ora—per accorta disposizione di luce, credevo—mi sembrasse assai più bello ...
L'amore che torna (pagina 51)
di Guido da Verona (estratti)

... Tu non sei fra quegli uomini ai quali una passione basta per colmare la vita, e siccome ti conoscevo per tale, diffidavo assai de' tuoi primi ardori ... Come già ti scrissi, Edoarda s'è riavuta un poco dal terribile colpo, e, forse per puntiglio, forse perchè il tempo è un medico infallibile, si è forzata di parer fra la gente assai più guarita che forse non sia ... Tuttavia, nel rispondere a Fabio, gli dissi che mi rallegravo assai di saper Edoarda sulla via della guarigione, anzi facevo i miei più ...
L'amore che torna (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)

... quel tuo personaggio equivoco, il quale non sa parlare nessuna lingua correttamente? Faresti assai meglio se gli dessi un po' di lungo ... In Roma se ne parlò, anzi se ne parlò assai; ma c'è una specie di solidarietà mondana che salva sempre i mariti dal conoscere queste cose ... Vi sono molti fiori che, quando si aprono, sono assai diversi dal bòcciolo che li nascose ...
La favorita del Mahdi
di Emilio Salgari (estratti)

... —Sei un uomo assai fortunato ... —Deve esserti costato assai, conquistare il cuore di quella superba donna che disprezzò l'amore di pascià e di mudir (governatori) —Per conquistarla mi fece soffrire due anni, e soffrire a segno che credetti d'impazzire ... Aveva vinto la greca, ma assai a caro prezzo ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 17)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Io vi ubbidirò, con questa condizione però che mi perdoniate, e che io sia scusato appresso di voi, se io dirò forse cosa non più udita dagli orecchi vostri: perchè se bene io ho amato assai le lettere greche e latine, nondimeno con non minore studio ho praticato tra teologi, i quali, posposto l'ornamento del parlare, hanno atteso alla cognizione delle cose ... E prima è cosa assai manifesta, che chi negasse che i demonj non fusseno, sarebbe da essere scacciato dalla Chiesa cattolica come ripugnante in molti modi alla scrittura sacra, e principalmente allo stesso Evangelio ... Chi lo negasse sarebbe anco da essere scacciato dall'Accademia e dal Liceo, facendosi appresso di Platone, e di tutti i platonici, assai menzione de' demonj ...