Libri arca
Libri su arca, con la parola arca
Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma poi che in sé fu ritornato, dirottissimamente cominciò a piagnere, veggendosi quivi senza dubbio all'un de' due fini dover pervenire: o in quella arca, non venendovi alcuni più a aprirla, di fame e di puzzo tra' vermini del morto corpo convenirlo morire, o vegnendovi alcuni e trovandovi lui dentro, sì come ladro dovere essere appiccato ... Ma poi che costoro ebbero l'arca aperta e puntellata, in quistion caddero chi vi dovesse entrare, e niuno il voleva fare; pur dopo lunga tencione un prete disse: “Che paura avete voi? credete voi che egli vi manuchi? Li morti non mangian gli uomini: io v'entrerò dentro io ... ” E così detto, posto il petto sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in fuori e dentro mandò le gambe per doversi giuso calare ... La qual cosa sentendo il prete mise uno strido grandissimo e presto dell'arca si gittò fuori; della qual cosa tutti gli altri spaventati, lasciata l'arca aperta, non altramente a fuggir cominciarono che se da centomilia diavoli fosser perseguitati ...
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Decameron (pagina 87)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... A cui la donna disse: “E dove il potrem noi porre, che egli non si suspichi domattina, quando veduto sarà, che di qua entro sia stato tratto?” A cui la fante rispose: “Madonna, io vidi questa sera al tardi di rimpetto alla bottega di questo legnaiuolo nostro vicino un'arca non troppo grande, la quale, se il maestro non ha riposta in casa, verrà troppo in concio a' fatti nostri, per ciò che dentro vel potrem mettere e dargli due o tre colpi d'un coltello e lasciarlo stare ... Chi in quella il troverà, non so perché più di qua entro che d'altronde vi sel creda messo; anzi si crederà, per ciò che malvagio giovane è stato, che, andando a fare alcun male, da alcun suo nemico sia stato ucciso e poi messo nell'arca ... ” Piacque alla donna il consiglio della fante, fuor che di dargli alcuna fedita, dicendo che non le potrebbe per cosa del mondo sofferir l'animo di ciò fare: e mandolla a vedere se quivi fosse l'arca dove veduta l'avea; la qual tornò e disse di sì ... La fante adunque, che giovane e gagliarda era, dalla donna aiutata sopra le spalle si pose Ruggieri, e andando la donna innanzi a guardar se persona venisse, venute all'arca dentro vel misero e richiusala il lasciarono stare ... Erano di quei dì alquanto più oltre tornati in una casa due giovani li quali prestavano a usura: e volonterosi di guadagnare assai e di spender poco, avendo bisogno di masserizie, il dì davanti avean quella arca veduta e insieme posto che, se la notte vi rimanesse, di portarnela in casa loro ... Ruggieri, il quale grandissima pezza dormito avea e già aveva digesto il beveraggio e la vertù di quel consumata, essendo vicino a matutin si destò: e come che rotto fosse il sonno e' sensi avessero la loro vertù recuperata, pur gli rimase nel cerebro una stupefazione la quale non solamente quella notte ma poi parecchie dì il tenne stordito; e aperti gli occhi e non veggendo alcuna cosa e sparte le mani in qua e in là, in questa arca trovandosi cominciò a smemorare e a dir seco: “Che è questo? dove sono io? dormo io? o son desto? Io pur mi ricordo che questa sera io venni nella camera della mia donna, e ora mi pare essere in una arca ... ” E per questo cominciò a star cheto e a ascoltare se alcuna cosa sentisse; e così gran pezza dimorato, stando anzi a disagio che no nell'arca che era piccola e dogliendogli il lato in su il quale era, in su l'altro volger vogliendosi sì destramente il fece, che, dato delle reni nell'un de' lati dell'arca, la quale non era stata posta sopra luogo iguali, la fé piegare e appresso cadere; e cadendo fece un gran romore, per lo quale le femine che ivi allato dormivano si destarono e ebber paura e per paura tacettono ... Ruggieri per lo cader dell'arca dubitò forte, ma sentendola per lo cadere aperta volle avanti, se altro avvenisse, esserne fuori che starvi dentro ...
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Decameron (pagina 88)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Voi sapete bene il legnaiulo di rimpetto al quale era l'arca dove noi il mettemmo; egli era testé con uno, di cui mostra che quella arca fosse, alla maggior quistion del mondo, ché colui domandava i denari dell'arca sua e il maestro rispondeva che egli non aveva venduta l'arca, anzi gli era la notte stata imbolata ... ” E cominciatasi dal capo gli contò la storia infin la fine, come ella, sua amica, in casa il medico menato l'avea e come gli avea data bere l'acqua adoppiata non conoscendola, e come per morto l'avea nell'arca messo; e appresso questo ciò che tra 'l maestro legnaiuolo e il signor dell'arca aveva udito gli disse, per quello mostrandogli come in casa i prestatori fosse pervenuto Ruggieri ... Lo stradicò, veggendo che leggier cosa era a ritrovare se ciò fosse vero, prima il medico domandò se vero fosse dell'acqua, e trovò che così era stato: e appresso fatti richiedere il legnaiuolo e colui di cui stata era l'arca e' prestatori, dopo molte novelle trovò li prestatori la notte passata aver l'arca imbolata e in casa messalasi ... Ultimamente mandò per Ruggieri, e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse, rispose che dove albergato si fosse non sapeva ma ben si ricordava che andato era a albergare con la fante del maestro Mazzeo, nella camera della quale aveva bevuta acqua per gran sete ch'avea, ma che poi di lui stato si fosse, se non quando in casa i prestatori destandosi s'era trovato in una arca, egli non sapea ...
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