Libri anima
Libri su anima, con la parola anima
Confessioni di un Italiano (pagina 87)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Briaco d'amore e di rimembranze, ogni qualvolta un impeto di compassione me la recava fra le braccia e non la sentiva tremare e sospirare come avrei voluto, la gelosia mi torceva l'anima: pensava che a me restassero le ceneri d'un fuoco che avea bruciato per altri, e su quelle labbra dove m'immaginava dover gustare ogni gioia del paradiso trovava invece i tormenti dell'inferno ... Io solo, io solo ebbi questa parte più intima e sola forse santa dell'anima sua; io solo, nei pochi intervalli che fui da lei beato d'amore, ho potuto credermi padrone di tutto l'esser suo, veramente amante, poiché l'amava conoscendola com'ella era; veramente amato, perché al sentimento che mi desiderava, la ragione stessa dava la sveglia e l'abbandono soave della gratitudine ... Mi si conceda di poter credere che come io prelibai le delizie di quell'anima, così solo ne ebbi il pieno godimento ... Nessuno potrà apprezzare certo i tesori di un'anima, se non ne ha indagato con lunga consuetudine e con devoto e profondo amore i più reconditi nascondigli ... La Pisana anche colla nonna usava come cogli altri; una settimana sì ed un'altra no; non v'aveano che suo padre, il Cancelliere e lo zio monsignore che non godessero de' suoi insulti di tenerezza; ma questa era gente di carta pesta, che non aveva anima, che non aveva né indole propria né colore e la Pisana se ne dimenticava ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 89)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io ne patii allora fino in fondo all'anima ... Mi gettai sopra il letto impresso ancora dalla giacitura del cadavere; là piansi amaramente, evocai la memoria di quel mio primo e si può dir solo amico; lo chiamai a nome mille e mille volte, lo pregai che si ricordasse di me e che scendesse anima o spettro a consolarmi della sua compagnia ... Allora balbettava sì le orazioni nelle chiese, ma l'anima mia era arida come uno scheletro; la mente cadeva appassita dall'aria greve del mondo; il cuore scoraggiato si appigliava alla speranza del nulla come ad unico rifugio di pace ... Parve quasi che l'anima del mio amico fosse accorsa alle mie chiamate e s'apprestasse a rispondermi dalle pagine sdrucite di quel libro; gli occhi mi si inumidirono di nuovo, e mi abbandonai col capo nelle mani sopra la tavola, singhiozzando senza ritegno ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 103)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Aveva piaciuto per esso; per esso era stato amato; senz'esso doveva perire; egli lo sapeva, e infuriava fra sé di non poterne avvivare almeno un funebre lampo colle ceneri dell'anima sua ... Io rimasi costernato dagli ultimi sforzi di un'anima moribonda che fra le rovine d'un corpo già fatto per lei simile a un sepolcro, anelava invidiosamente a quella parte di bene ch'era stata sua e che le veniva rapita da una forza giovane, arrogante e spensierata ... Ma fosse almeno stato così! Giulio avrebbe trovato un'ultima gioia nello sfogo di un'ira giusta e magnanima; sarebbe morto colla fede che le sue parole a vendetta della sua sciagura avrebbero risonato eternamente nell'anima della spergiura ... Egli allora trionfante e felice non s'avvedeva di me misero ed avvilito; m'avea fatto della mano un cenno di commiato, quasi di protezione e di pietà; io non avea né voluto né potuto stringere la mano di chi mi rubava la ricchezza dell'anima mia ... No, no, Carlo, — rispose egli con voce fioca e straziante — voglio anzi guarire, voglio vivere! voglio che la giovinezza rifiorisca sul mio volto, che le allegre immagini si ricoloriscano alla mente, che l'anima si rigonfi come la gemma del rosaio al soffio primaverile, e che trabocchi fuori in lieti discorsi, in frizzi faceti, in cantici smaglianti d'amore di poesia! Voglio che la luce scacci dal mio volto le tenebre della melanconia, e il bel sole della vita vi rianimi queste fattezze smorte ed appassite! Sarà un miracolo; sarà un trionfo ... L'anima non è soggetta alle lungherie della medicina; né la passione ha l'andamento greve e compassato della malattia; essa corrode e rimpolpa, essa uccide e risuscita! È veleno e balsamo ad un tempo ... — Calmati, Giulio! — soggiunsi io non so se più impietosito o spaventato da quell'orgasmo — vedi che della vita ne hai nell'anima oltre il bisogno; appunto la soverchia vitalità ti opprime; bisogna rintuzzarla ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 131)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io son entrata in questo luogo di pace per fidare l'anima mia a Dio e alla sua Provvidenza; vi ho trovato affetti pensieri e conforti che mi fanno omai guardare con ribrezzo al resto del mondo ... Non prendetevi scherno del mio dolore, della mia rabbia! Pensate a quello che dite, Clara; pensate che voi dovete render conto dell'anima mia a quel Dio che adorate e che intendete servir meglio consumando un sì atroce delitto ... La madre Redenta tossì romorosamente per guastare l'effetto di queste parole recitate da Lucilio con un furor tale di disperazione e di preghiera che spezzava l'anima ... Il povero sapiente indovinò tutto da quello sguardo, da quell'atto, e sentì col cuore lacerato di non poter seguire in cielo quell'anima che gli sfuggiva, beata nei proprii dolori ... Omai l'anima della Clara abitava in cielo, e le cose di quaggiù non le vedeva che da quelle altezze infinite ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 138)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io per me non so cosa avessi nell'anima, o mostrassi nel volto ... Ma credi tu che l'anima non possa sollevarsi sulle malattie del corpo, e prescrivere a se stessa un fine grande, glorioso? ... Quando le membra saranno consunte, l'anima fuggirà da esse libera forte beata piucchemai! ... Alle parole, al contatto del dottore, Giulio si drizzava della persona e si rianimava negli occhi; la vergogna gli ottenebrava nobilmente la fronte, ma l'anima ridestata a un grande sentimento coloriva i segni della prossima morte d'un sublime splendore ... Morire debbo certamente, ma morrò da forte e dallo sfacelo del corpo andrà salva l'anima mia! ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 216)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Come? — gli diceva la Pisana — ancora v'incaponite nell'idea di sposar mia sorella? Ma non vedete che l'è vecchia più ancora d'anima che di corpo e per soprappiù monaca dalle unghie ai capelli? ... Ve l'assicuro io che sotto quell'anima tempestosa di Don Giovanni e di Manfredo cova una pura fiamma che scoppierà un giorno o l'altro ... — L'anima vostra trasparente dal pallore del viso vi ringiovanisce e vi impedirà di diventar mai vecchia! ... La Pisana soggiunse ch'ella per verità in tutte le sue cose non aveva mai pensato alla gloria di trovar imitatori ma che si era data con tutta l'anima al sentimento che la trasportava ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 221)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Avete dunque indovinato tutto; — rispose Lucilio dopo un momento di pausa — l'anima sua non è più tra noi; il corpo vive, ma non so nemmeno io il perché ... Confidiamo a quel supremo sentimento di giustizia che sembra esser l'anima eterna dell'umanità il destino futuro ed imperscrutabile di quelli che si amano ... Ma non vedete, non comprendete il dolore senza fine e senza speranza che mi strazia le viscere, al solo pensiero che io, io solo abbia affrettato d'un giorno la partenza d'un'anima sì generosa e diletta? ... Io che ho veduto disseccarsi l'anima dell'anima mia, io che ho assistito ancora e bollente di passioni al funerale d'ogni mia speranza, io che non ho veduto la morte di colei che mi amava, ma il suicidio dell'amor suo, io che ho vissuto trentacinque anni vagando disperato col pensiero fra le rovine della mia fede e chiedendo indarno alla vita il lampo d'un sorriso, io che ho avventato freneticamente ogni virtù del mio ingegno, ogni potenza del mio spirito a scrollare invano le porte d'un cuore che era mio, io che ho sognato di sconvolgere il mondo per carpire dalla confusione del caos quell'unico bene che desiderava e che m'era sfuggito, io che ho veduto tutta la forza d'una attività senza pari accasciarsi sconfitta dinanzi ad una indifferenza forse bugiarda, io che vedeva il paradiso non più discosto da me che non lo siano fra loro le anime di due amanti, e non ho potuto giungervi, non ho potuto dissetarmi queste avide labbra d'una stilla sola di felicità, perché vi si opponeva la memoria di tre parole imprudenti spergiure, io dunque che avea trovato l'anima più pura il cuore più delicato e sublime che sia mai stato quaggiù, e questa arra quasi infallibile di felicità la vidi mutarsi in mia mano senz'alcuna ragione in un veleno mortale e senza rimedio, credete voi che io non abbia avuto motivi bastevoli e volontà e forza di uccidermi? ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 225)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Oh il perdono, anima mia, a chi e perché lo chiedevi? forse a me che avrei dato tutto il mio sangue per meritare il tuo? Forse a quel Dio che da tanto tempo era spettatore de' tuoi coraggiosi sacrifizi, e ammirava in quel momento la sublimità virtuosa e serena a cui può sollevarsi una sua creatura? Oh godi ora, godi, anima benedetta, di quest'ultima testimonianza che io, ancora vivo dopo altri trent'anni di pazienza e di dolori, rendo sul limitare del sepolcro alle tue eroiche virtù! ... Sorridi ancora alla mia mente annebbiata e decrepita, o anima pura, da quel cielo alto e profondo dove per l'intima forza della sua sublimità si rifugiò la tua voce, e additami con un raggio di speranza il sentiero per cui possa raggiungerti! ... Io sentii un brivido passarmi per mezzo il cuore, era l'anima sua che nel partire risalutava la mia ... Allora io stesso le composi intorno le vesti, io stesso la deposi nel suo ultimo letto, e all'ultimo bacio che le impressi sulle labbra mi parve che l'anima mia fosse fuggita insieme alla sua ...
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Decameron (pagina 82)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E in tal maniera dimorando, Gabriotto, gittato un gran sospiro, l'abbracciò e disse: “Oimè, anima mia, aiutami, ché io muoio”, e così detto ricadde in terra sopra l'erba del pratello ... E poi che miseramente insieme alquanto ebber pianto sopra il morto viso di Gabriotto, disse la giovane alla fante: “Poi che Idio m'ha tolto costui, io non intendo di più stare in vita; ma prima che io a uccidermi venga, vorre' io che noi prendessimo modo convenevole a servare il mio onore e il segreto amore tra noi stato, e che il corpo, del quale la graziosa anima s'è partita, fosse sepellito ... ” A cui la fante disse: “Figliuola mia, non dir di volerti uccidere, per ciò che, se tu l'hai qui perduto, uccidendoti anche nell'altro mondo il perderesti, per ciò che tu n'andresti in Inferno, là dove io son certa che la sua anima non è andata, per ciò che buon giovane fu; ma molto meglio è a confortarti e pensare d'aiutare con orazioni o con altro bene l'anima sua, se forse per alcun peccato commesso n'ha bisogno ... ” E così detto, da capo con abondantissime lagrime sopra il viso gli si gittò e per lungo spazio pianse; la qual molto dalla fante sollecitata, per ciò che il giorno se ne veniva, dirizzatasi, quello anello medesimo col quale da Gabriotto era stata sposata del dito suo trattosi, il mise nel dito di lui, con pianto dicendo: “Caro mio signore, se la tua anima ora le mie lagrime vede e niuno conoscimento o sentimento dopo la partita di quella rimane a' corpi, ricevi benignamente l'ultimo dono di colei la qual tu vivendo cotanto amasti”; e questo detto, tramortita adosso gli ricadde ...
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La divina commedia (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)
... Dintorno al fosso vanno a mille a mille,
saettando qual anima si svelle
del sangue più che sua colpa sortille" ... Tal si partì da cantare alleluia
che mi commise quest'officio novo:
non è ladron, né io anima fuia ... "S'elli avesse potuto creder prima",
rispuose 'l savio mio, "anima lesa,
ciò c'ha veduto pur con la mia rima,
non averebbe in te la man distesa;
ma la cosa incredibile mi fece
indurlo ad ovra ch'a me stesso pesa ...
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La divina commedia (pagina 27)
di Dante Alighieri (estratti)
... Vidi conte Orso e l'anima divisa
dal corpo suo per astio e per inveggia,
com'e' dicea, non per colpa commisa;
Pier da la Broccia dico; e qui proveggia,
mentr'è di qua, la donna di Brabante,
sì che però non sia di peggior greggia ... Ma vedi là un'anima che, posta
sola soletta, inverso noi riguarda:
quella ne 'nsegnerà la via più tosta" ... Venimmo a lei: o anima lombarda,
come ti stavi altera e disdegnosa
e nel mover de li occhi onesta e tarda!
Ella non ci dicëa alcuna cosa,
ma lasciavane gir, solo sguardando
a guisa di leon quando si posa ... Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Quell'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra ...
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Giambi ed Epodi (pagina 5)
di Giosuè Carducci (estratti)
... Oh dolce oblio profondo De le lotte anelanti! Oh divisi dal mondo Susurri de gli amanti, Che l'aura pia diffonde Tra l'ombre e tra le fronde, Ma in ciel par che gl'intenda Espero amico lume E soave risplenda Con fraterno costume A la fronte levata De la fanciulla amata! Se non che dietro rugge La marea de la vita, E l'anima che fugge Chiama a la via smarrita: In su l'aspro sentiero Tornate, o sposi, e al vero ... A l'armi, a l'armi, o amore! Tu puoi, tu sol, cotanto! Se questa speme in core Io porti, ancora il canto Da l'anima ferita Gitterò ne la vita; E su 'l ginocchio, come Il gladiator tirreno, Poggiato, io, fra le chiome E nel riarso seno La fresc'aura sentendo, Morirò combattendo ... Tu cadevi, o Mameli, Con la pupilla cerula fisa e gli aperti cieli, Tra un inno e una battaglia cadevi; e come un fior Ti rideva da l'anima la fede, allor che il bello E biondo capo languido chinavi, e te, fratello Copria l'ombra siderea di Roma e i tre color; Ed al fuggir de l'anima su la pallida faccia Protendea la repubblica santa le aperte braccia Diritta in fra i romulei colli e l'occiduo sol ...
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Giambi ed Epodi (pagina 6)
di Giosuè Carducci (estratti)
... Corriam de gli avversarii sovra le teste e i petti, De' mostri il sangue imporpori i tuoi ferrei garetti; E a noi rida l'april, L'april de' colli italici vaghi di mèssi e fiori, L'april santo de l'anima piena di nuovi amori, L'aprile del pensier ... Né Cristi siete voi: per ogni fòro L'anima vostra impura Fornicò; se v'ha conci il reo lavoro, Ci pensi la questura ... Ed ogni strofe ha un'anima; ed a valle Precipita e rimbomba, Come fuga d'indomite cavalle, Con la spada e la tromba; E con la spada alto volando prostra I mostri ed i giganti, E con la tromba a la suprema giostra Chiama i guerrier festanti ...
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I nuovi tartufi (pagina 10)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Egli vide una finestra illuminata al secondo piano: apparteneva alla camera che abitava il cassiere; dopo breve ora il chiarore crebbe a dismisura, e stropicciandosi le mani costui con compiacenza mormorò: "La girandola ha preso fuoco!" E sì che s'ingannava; imperciocchè senza aggravarsi l'anima della nuova tristezza, cotesta vita tanto insidiata stava per ispegnersi ... perchè—incominciò a pensare—se la spada del dolore ha da passarle l'anima, spingerò io con la mia mano questa spada? La fama le narrerà la mia infamia e il mio delitto, ma ella non vi presterà fede… ... " "Scrivo a mia madre l'ultimo addio; raccomando la mia anima al Signore, e sono da voi, perchè anche a me tarda finire: anche pochi momenti in grazia… ...
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Il colore del tempo (pagina 13)
di Federico De Roberto (estratti)
... Pare che il dolore e la felicità si purifichino prima di battere alla porta del saggio, e che abbassino il capo prima di entrare in un'anima mediocre» ... Se pure il destino ci colma di sciagure immeritate e incredibili, se pure ci obbliga a fare ciò che non avremmo mai fatto, dopo che la sciagura è accaduta, dopo che l'atto è stato compito, dipende da noi che resti senza influenza su ciò che accadrà nella nostra anima ... Esso non può impedire che un'anima trasformi ciascuna delle sue prove in pensieri, in sentimenti, in beni inviolabili ... Il Fénelon disse che la nostra ragione consiste nelle nostre idee chiare; per il Maeterlinck la saggezza, il meglio della nostra anima e del nostro carattere, si trova nelle nostre idee che non sono ancora chiare interamente ... «Quale anima potrebbe ancora dirsi buona, se la ricompensa fosse sicura?» Dunque la felicità non è un premio ... Conosco che sono più felice oggi che non ieri, perchè so finalmente che non ho più bisogno della felicità per liberare l'anima mia, pacificare il mio spirito e rischiarare il mio cuore» ... Quando un animale straniero penetra in un alveare, tutte le api sospendono il loro lavoro; parimenti quando il disprezzo e la rinunzia è entrata nell'anima nostra, tutte le potenze e tutte le virtù di essa abbandonano il loro ufficio per riunirsi intorno all'ospite singolare che l'orgoglio ha condotto fra loro ...
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Il colore del tempo (pagina 15)
di Federico De Roberto (estratti)
... Perchè cercare la giustizia dove non può essere? Esiste ella altrove fuorchè nell'anima nostra?… L'idea alla quale l'universo pensa meno che a tutte le altre è quella di giustizia… ... Ma che cosa vi potrà essere ancora oltre l'amore, se esso è «tutto»? La sola cosa della quale noi possiamo far parte ai nostri simili, dice in un altro luogo, è la forza, la fiducia, l'indipendenza della nostra anima ... «Perciò il più umile degli uomini è obbligato di mantenere e d'ingrandire l'anima sua, come se sapesse che un giorno ella dovrà essere chiamata a consolare o a rallegrare un Dio ... Quando si tratta di preparare un'anima, bisogna prepararla per una missione divina» ... Poco dopo dice tutto il contrario, loda i saggi che non escono dalla vita, che restano nella realtà: «Non basta amar Dio e servirlo come meglio si può, perchè l'anima umana si affermi e si tranquilli ... L'anima umana resta profondamente umana ... Ragionando della perfezione dell'anima, vuole naturalmente che questa perfezione sia divina; ma poi deve rinunziare ad essa e tornare all'umile umanità; perchè, tanto è vero che la perfezione più perfetta è la divina; quanto è vero che all'uomo bisogna proporre una mèta che egli possa raggiungere, cioè umana ...
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Il colore del tempo (pagina 26)
di Federico De Roberto (estratti)
... I teologi discussero se gl'Indiani pelli-rosse avevano un'anima, mezza anima, o niente anima: finirono con l'accordare loro un'anima, e questa fu la rovina degl'infelici ...
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Il fiore (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)
... E ben avess' egli anima di santo, Il pover, no·mi piace sua contezza, E più ch'i' posso il metto da l'un canto; E sed amor gli mostro, sì è fintezza ... CIX
Falsembiante «Io dico che 'n sì grande dannazione Va l'anima per grande povertade Come per gran riccezza, in veritade; E ciaschedun dé aver questa 'ntenzione, Ché 'n un su' libro dice Salamone: ‘Guardami, Idio, per la Tua gran pietade, Di gran ricchezza e di mendichitade, E dàmi del Tu' ben sol per ragione ... Ché que' ch'à gran ricchezza, sì oblia Que' che 'l criò, per lo su' gran riccore, Di che l'anima mette i·mala via ...
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L'amore che torna (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)
... Ero lì, ma l'anima correva lontana ... Scintillava nei calici la spuma dello Sciampagna, e l'anima generosa di quel vino biondo accalorava un poco le guance di Elena, diffondendole negli occhi un'ombra di soave languore ... Ma come ardire? Non ella era venuta verso me con l'anima sul palmo della mano, perchè io vi spegnessi la mia sete? Io solo avevo dalle sue gote fatta sfiorire la giovinezza, e nella primavera della sua vita ero passato io solo, ma come un turbine, come una devastazione ... Quale diritto potevo dunque invocare a difesa di me stesso, per quanto nessuna legge vi sia contro il delitto che uccide un'anima? E d'altronde perchè io, come essere umano, avrei dovuto sacrificarmi a lei, nell'ora in cui sentivo di potermi scagliare con l'impeto più giovanile della mia forza verso i miracoli d'una vita nuova? Condurre la mia libertà sfrenata sotto le placide ali del suo dominio e dirle: «Ecco: incatenami ora, perchè un giorno, per illusione, t'ho amata!» Queste meditazioni confuse avvincevano il mio pensiero, mentre andavo considerando meco stesso l'imminenza di un colloquio con Edoarda ... Questo solo è degno di un'anima ...
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L'amore che torna (pagina 54)
di Guido da Verona (estratti)
... Fra queste amare vicende, unica e bella mi sorrideva l'immagine di Elena, che sovente lascio in disparte narrando queste mie memorie, per non sciupare il profumo della sua grande anima fra le buie pagine ove si perde la storia dei mio passato ... Ella rimane, al di sopra di tutte le vicende, sola ed inaccessibile; fu l'anima che sentii più presso alla mia, più simile al mio celato cuore; fu l'anima che invidiai talvolta, perch'ella non conosceva l'umiltà nè il dubbio, ma era oscura e limpida insieme come una notte piena di stelle ... Ma v'era infatti un'altra, un'ultima possibilità, la quale aveva un nome, un nome pallido, abbandonato, lontano, che faceva male all'anima come la memoria d'una cosa morta, un nome cosparso di cenere, fasciato d'oblio, confuso nella lontananza: — Edoarda ... L'idea ch'ella potesse aver pensato ad altri dopo di me, quasi mi diminuiva nell'orgoglio, e talvolta, nella visione che di lei serbava l'anima inobliosa, m'accadeva di rivedere quella pallida creatura spirituale che un giorno mi aveva sedotto con la sua fragilità ...
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La vita comincia domani (pagina 10)
di Guido da Verona (estratti)
... Giorgio riprese: — È l'uomo più virile ed è l'anima più vasta che incontrai su la terra ... Quando una donna riesce, con affetto, con serenità, vorrei dire, con passione a compiere il suo dovere nella vita, nessuno avrebbe il diritto di frugare come tu fai dentro l'anima sua, per rubarle un secreto ch'ella cerca di seppellire nella sua intimità più profonda, e non certo per risparmiare sè ... L'anima, credo, è un possesso che si può negare inesorabilmente alle violenze altrui ... — Sì, l'anima, ed anche il corpo, Novella ... Si avverte un freddo impercettibile, che agghiada tutti i sensi, ed allora l'anima fa come il sole nel tramonto: lancia, con una specie di delirio, i suoi raggi più luminosi verso ciò che possedeva nel mondo ... Anzi, quanto più le parlava egli di morte, tanto più si sentiva ella trascinata nell'orbita necessaria di un tale pensiero, e quell'immagine di funerali ch'ell'aveva respinta con tutte le forze dell'anima, d'un tratto egli stesso la faceva balenare davanti a' suoi occhi, non più come una remota ombra, ma come una imminente possibilità ...
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La vita comincia domani (pagina 83)
di Guido da Verona (estratti)
... Con gli occhi pieni di luce guardò il bimbo addormentato su le braccia della donna che amava; un'ondata barbara di felicità gli travolse l'anima, e come se avesse guardato per la prima volta nella verità, nella bellezza del mondo, l'uomo che cercava il Dio nella materia comprese di averlo infine trovato ... La Canzone diceva: «Io sono il funerale d'un pover'uomo, che è morto di malinconìa; «non c'è nessuno che dica un pater nè un requiem per l'anima mia ... «Io sono il funerale d'un pover'uomo, che è morto di nevrastenìa; «non c'è nessuno che mi pianga; neanche l'anima mia ...
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Le femmine puntigliose
di Carlo Goldoni (estratti)
... Non vi ha dubbio, che l'anima non sia d'un'istessa natura, di una bellezza, e perfezione medesima in tutti gli Uomini, onde la diversità degli abiti, delle inclinazioni, e delle passioni procede dalla costruzione di questa macchina, la quale fa piegar l'anima, ove, per così dire, le ruote interne la spingono ... Vero è, che la ragione fu data all'Uomo da Dio, a distinzione di tutte le create cose per reggere, e illuminare quest'anima, ma non è da desiderarsi, che la Ragione abbia da usar violenza agl'impeti della natura, e beati coloro, i quali si conducono per forza d'inclinazione a operar bene, senza la guerra delle passioni nemiche, e l'Anima, e la Ragione sedendo unite, e comandando nel cuor dell'Uomo, danno esse il moto alle membra, ai sensi, alla volontà, ai pensieri, né schiave, né tiranne del corpo, ma di lui compagne, regolatrici, ed amiche ... Per questa parte, Veneratissimo Signor Cavaliere, chi può negare, che Voi non siate felici? Non parlo già dell'avvenenza esterna del vostro corpo, la quale non è poi tanto necessaria negli Uomini, ma dell'interna proporzion delle parti, dell'armonia degli organi, ove l'anima le sue operazioni principalmente eseguisce, la quale interna perfezion delle parti, se agli occhi non comparisce, coll'uso, e colla pratica si riconosce, quella egualità di temperamento, quella dolcezza di tratto, quella indifferenza per le vicende umane, la compassione verso de' bisognosi, la moderazione nelle passioni, l'umiltà in mezzo alle magnificenze, sono virtù dell'anima, non impedite in Voi da alcuna mala organizzazione del corpo, onde vi riesce di eseguire tanti abiti virtuosi, senza il contrasto delle passioni, e con facile studio della Ragione ...
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Nel sogno (pagina 5)
di era (estratti)
... Maravigliata sempre e commossa davanti a questo mistero, diceva talvolta:—Padre, io penso che i fiori hanno un'anima ... —L'ho pensato tante volte anch'io; tutto ciò che è uscito dalle mani del Signore ha un'anima di certo ... Una lontana e confusa immagine della società le appariva a tratti nella lettura del Vangelo e nelle spiegazioni che il solitario ne faceva; ma tutto ciò si presentava alla fanciulla come una visione, come l'evocazione di un mondo spento, non invidiabile, nè desiderabile; e, nella sua anima straordinariamente portata alle oscurità del mondo soprasensibile, i fatti, i nomi, tutta quella storia misteriosa dell'Antico e del Nuovo Testamento si mescevano nel simbolismo di un sogno prolungato ed infinitamente soave ... Una grande fantasia poetica era in lei, per cui respirava in un'atmosfera di luce, e stava in rapporti ideali con una quantità di persone e di cose, confondendole soavemente per una ripugnanza innata delle verità materiali, onde spesso le stelle e gli Angeli, una rosa e la Madonna, il sole e Dio si identificavano nel suo pensiero, formavano quella catena di splendori e di gioie sante entro cui si moveva la sua anima ...
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Ricordi di Parigi (pagina 19)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... affaticate, tormentate, astruse, in cui volendo esprimere l'inesprimibile, tenta da tutte le parti il proprio concetto, e accumula metafore su metafore, paragoni su paragoni, e ricorre inutilmente al suo misterioso linguaggio di tenebre e di luce, d'ombre e d'abissi, di inconnu e di insondable, e tutta la sua fortissima e ricchissima lingua non basta a render nemmeno una pallida idea di quel non so che di immane e di mostruoso che ha nel capo; in quelle pagine i freddi pedanti trovano con gioia una presa assai facile alla critica che distrugge e deride; ma l'anima dell'artista vi sente l'anelito del titano che lotta con una potenza sovrumana, e assiste a quegli sforzi poderosi con un sentimento di stupore e di rispetto, come a uno di quegli spettacoli in cui un uomo rischia la vita ... Ed è lo stess'uomo che fa vibrare sovrumanamente le corde più delicate dell'anima; l'autore del Revenant su cui milioni di madri singhiozzarono, l'autore di quel celeste Idillio di Rue Plumet, di quella santa agonia di Jean Valjean, che strazia l'anima, e di quei versi meravigliosi, in cui Triboulet spande piangendo l'immensa ed umile tenerezza del suo amore di padre ... E allora Vittor Hugo è grande, buono, venerabile, augusto, e non c'è anima umana che in quelle pagine non l'abbia benedetto ed amato ... La sua stessa credenza in Dio, quella ch'egli chiama la suprema certezza della sua ragione, è forse piuttosto un'aspirazione potentissima del suo cuore e un pascolo immenso della sua immaginazione smisurata, che una fede ferma, in cui la sua anima si riposi: la fede è una sorgente, a lui necessaria, di torrenti di poesia, e Dio è un personaggio dei suoi romanzi e dei suoi canti ...
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Storia di un'anima (pagina 7)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Da due anni il povero Bazzero giace sotterra, e più che da due anni giacevano rinchiuse e morte le ignorate pagine dell'anima sua ... L'anima di Ambrogio aiutò a dettare quelle pagine così vere e così tremende che narrano un fatto tanto comune, il morire ... Alle 9 e 45 l'infermiera, fatto il segno di croce, cominciò a
pregare a suffragio dell'anima ... Uno gli disse:—Beato chi anche a trent'anni lascia un'orma di sè!—Quell'uno era Carlo Borghi, anima e simpatia della Vita Nuova, anch'egli una speranza dell'arte e del paese ... e non piangete: è il giorno in cui voi finalmente conoscerete l'anima mia ... ANIMA ... L'anno scorso, nel mio compleanno, scrivevo dei pensieri che erano l'espressione dell'anima mia, e li dedicavo a mia sorella: quest'anno ancora voglio scrivere dei pensieri e li dedico al deserto ... Deserto: ecco l'espressione dell'anima mia! Che cosa scrivo?… Si possono tradurre a parola le convulsioni dell'anima, le contorsioni di mano, gli stringigola, i groppi, le memorie fallite e le speranze fallite? Posso scrivere lo stato dell'anima mia?… Eppure voglio sfogarmi: voglio lasciare un foglietto che attesti questo tristissimo compleanno ... Se oltre i trent'anni mi aspettassi l'ineffabile felicità che sogno! Consento ad amare poco la mia famiglia, ad essere misantropo, ad essere così scoraggiato, per apprezzare te doppiamente, o mio ideale, o mio unico segno, o mio completamento! Ti desidero, ti supplico, ti voglio! Quante volte oggi satanicamente ghignai alla canna del mio fucile, dicendo:—Dentro c'è la morte!—e guardandone la nera bocca, e invidiando la suprema voluttà della morte…, mi sorrideva a un tratto l'idea: Avrai pace, anima! Nel futuro avrai tante gioie a compensarti i dolori, gioie tranquille, pure, castissime… Sei brutto, corpo mio, ma sei buona, anima mia! Oh sì! sei buona, sei casta, sei amantissima! Voglio anche esser morto, quando la donna mia trovasse questo foglio! Certo non riderebbe! L'inattività, l'inutilità mi avviliscono, il deserto mi schiaccia… ...
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Storia di un'anima (pagina 8)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... A venticinque questa vita è l'irresistibile bisogno!… Acquietati, anima mia: il tuo corpo è bambino: acquietati: diventa filosofessa e ascolta il gran principio della sapienza pratica:—la vita è uno scherzo, cosa da ridere: si debbe approfittare delle gioie che offre: non prendere niente sul serio: si debbono ammirare i sacrifici per uno scopo: il moralista «en amateur» è un asino ... Vorresti discutere? No, arrossiresti, anima mia ... Vorresti prorompere? oh sì! espanderti nei cieli, volare ai mari, cercare i monti, volare volare… ma poi, tutta potentissima, fidente, docile, speranzosa, felice, tutta venirmi alle labbra, e formare un bacio, su una fronte umile di una donna; tutta divenire l'espressione di un ossequio, di una religione, di una felicità, di un nuovo Dio formatosi nel mio cuore, un Dio per la Donna! L'anima, così incatenata come mi è a questi giorni tristissimi, impotenti, irresoluti, sogna per espandersi l'ampiezza, l'altezza, l'incommensurabile, l'infinito, sogna le immense solitudini: l'anima sogna i consorzi umani e vorrebbe dalle solitudini passare ad abbracciare le città, la civiltà, le arti di tanti popoli: l'anima vorrebbe stancarsi, per posare… ... ma il cuore, il povero cuore, tronca siffatti voli, e, modesto, di passo, quieto, religioso, vorrebbe avviarsi, anzi con evidenza s'avvia al futuro: il suo mondo diviene una camerina, la sproporzione dei desideri dell'anima si riduce alla misura delle cose umane, l'infinito si cambia nella vita, divengono stanche ironie le grandi solitudini della Natura e i grandi consorzi degli uomini di fronte ad un santo dovere, ad una donna che popola un universo, irradiando le virtù della fede, della speranza, della carità… ... * * * Ricordo, colle lacrime al cuore, che vi fu un anno, in cui, in alcune sere stellate, quando dimenticavo il mio corpo, quando dimenticavo il mondo esterno, e il mondo interno mi signoreggiava, e mi sentivo, e volevo credere, e sperare, e amare, ricordo che in alcune sere stellate, soavissime, confidentissime, ebbi vicino a me un'anima che mi ascoltò e mi comprese, quand'io espressi qualche speranza pel mio avvenire, avvenire che io legavo all'arte e alla famiglia ... il mio Giuliano! Ho ricordato queste cose per dire che a quell'anima (come pensi ora di me, e come penserà, se vivo, non so) vorrei fossero consegnate queste mie annotazioni, s'io morissi, perchè, almeno in lei la mia memoria vivesse un po' consacrata, non come quella che lascierei a mia madre o a mio padre, la memoria di un povero figliuolo: e basti la compassione ... E vorrei esser felice per raccontarti tutto, per farti esultare di tutte le mie umili contentezze, per avere in te l'interprete sincera delle gioie dell'anima mia ...
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Storia di un'anima (pagina 9)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Coll'anima stanca, col cuore senza fede, coll'ingegno assopito, con grandi dolori—ma senza lutti officiali al cappello—bisognoso di vita, di vita, di vita, freddo a numerare le mie illusioni cadute, freddissimo a pensare al futuro, ti mando un bacio ... Pensa che mi sento il cuore gonfio d'un'arcana bontà, pensa che io piango, e che piangendo sento il bisogno di un'anima, e pensa che dinnanzi all'altare di un'altra anima che mi comprendesse, io pregherei ancora Dio, perchè mi sento casto, gentile, serio: e dinnanzi ai santi balbettamenti di un bimbo capirei—con quanta vita del cuore!—che l'arte per cui ho sofferto tanto, addoppiando me stesso, era un bisogno imperioso di creare; che la scienza di queste Accademie è il deserto, il vuoto, il nulla, o il tritume, la polveraglia dei morti: che gli anni di mia giovinezza erano un voto: che i miei tormenti, le mie fedi, il mio scetticismo, le mie speranze, le mie battaglie, il mio isolamento nella folla, il mio sdegno pei volgari, le mie povere poesie, erano indizi di un'anima che rigurgitava in un corpo nervoso, di un'anima che voleva un'anima!—Sono solo nel mio studiolo, solo, freddoloso e mesto ... senza più ambizione di un nome, senza desiderio di una donna, senza coscienza di un'anima, e sempre più col bisogno di una donna! Non voglio più scrivere ... Mi inginocchio e prego il suo Dio, quello che ella pregherà per me:—Dio, ho bisogno dì credere! io mi sento buono! io mi sento il cuore! Quando pensavo a lei, sentivo la fede e Dio! quando mi sentivo squallido e senza speranze, pensavo al suicidio, quasi come a un candido sogno! quando vedevo dei luoghi ameni: dicevo—qui non c'è lei!—quando vedevo delle fanciulle mi sentivo l'anima innondata di pace! quando vedevo dei bimbi, mi venivano le lagrime agli occhi! Mio Dio, al mio corpo nervoso, cupido, febbrile ho negato gli amplessi della femmina nuda; ho impazzito pensando alle voluttà: ho combattuto battaglie ridicole pel mondo, ma supreme e gloriose per chi vuol avere nel pensiero suo il pensiero d'una vergine; mio Dio, il suo ricordo era per me il ricordo di una tua vergine: la sua lettera l'ho letta in un santuario, guardando la bionda testina di due de' tuoi angioli! Guardami! Dimmi tu che non sono ridicolo, amando ancora! Che non lo fui amando in passato! Tu hai detto:—Siate fratelli e sorelle—e non hai detto che gli stranieri, i poveri, gli sventurati non possano fra loro essere fratelli e sorelle ...
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Storia di un'anima (pagina 11)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... O mio avvenire! O Lidia, se tu sapessi la mia sensibilità, la mia poesia, le mie lagrime! Mi è caro tutto ciò che nella mia memoria è legato con te… Ma non poteva Dio volere ch'io non li vedessi, ch'io fossi tranquillo, ch'io amassi un'altra fanciulla, ch'io a quest'ora fossi già marito e padre, ch'io fossi felice? Perchè Dio volle diversamente?… Crescono le ardenze delle mie febbri, il corpo freme di bisogni fisiologici, l'anima è sempre la stessa a comprendere la donna, il cuore è gonfio, l'ingegno sente la ricchezza del sentimento e… Se tu sapessi i miei scoraggiamomi!… Il mio passato!… O miei sogni, o mia preghiera, o Dio, o Donna, o Tutto, o Lidia!… O Lidia, come ti amo!—Ma che Dio sia almeno giusto, e faccia sì che il mio pensiero dia anche a te un po' di questi tormenti ... —Sei maritata? Oh come penso tristamente alle tue gioie frementi di sposa! Amavo meglio, nei mesi scorsi, pensare a' tuoi dolori di vergine! Quand'io sognavo… la prima volta con te, a Firenze o a Venezia, io promettevo, io giuravo di caderti innanzi ginocchioni, dicendoti qualche mio pensiero delle Lagrime e Sorrisi, piangendo ch'io non fossi abbastanza poeta per te, esultando con tutta l'anima d'avere la coscienza ch'eri un fiore e che io non ero la mano villana che lo toccava ... —Vorrei ricordarmi e rischiararmi dei paesaggi carissimi, dei boschi, delle rive, dei cieli… Anima ammalata: sento le donne nei fiori, nelle gemme, nei prati, nei cieli, nei raggi del sole… Non scrivo perchè non so scrivere: le parole che adopero sono parole che hanno tutti nei vocabolari; i sentimenti che mi ammalano sono sentimenti miei, e il mio cuore è diverso da quello degli altri ... Qual vuoto in me! Ma come potrò io mostrare l'anima mia! a chi? Martedì, 23 aprile ... Per quattr'anni di seguito, quando a primavera andavo alla chiesa per la comunione, io portavo con me il portafogli col tuo nome! Sante illusioni! E quando l'ostia toccava le mie labbra io mi concentravo nel pensiero:—Lidia crede in Dio!—E la comunione del 74, quando ero convalescente? Oh nessuna preparazione di teologo, nessun libro, nessuna madre, poteva rendermi tanto degno di Iddio, quanto la mia speranza e la tua memoria! Santa religione, santa poesia, fede gentile: Vita, Donna e Dio!—Dimenticavo di non esser bello, d'essere ignorante, d'essere timido alla pratica, sentivo Te, speravo, sentivo la fede che è la vita! O vergine, o bionda, o straniera, chi t'avrebbe detto che tu dovevi tanto deliziare e tanto tormentare un'anima italiana ...
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Storia di un'anima (pagina 12)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... E ho l'anima che sente Dio ... Ma che cosa vorrebbe adunque l'anima mia! Oh! nella morte ci deve essere una gran pace ... Mi ricordo sempre il Suicidio, dramma di Ferrari, e so di voler bene a mia madre! O mamma! o mamma! Come da Te è uscita la mia anima ardente? E sono brutto e ho dei difetti che mi rendono ridicolo nell'amore ... Un'anima che ama, in un corpo nervoso è tale tormento che gli uomini serii non sapranno mai, A che scrivere? E se questa Provvidenza che io bestemmio mi preparasse la felicità? se?…—Se lei potesse entrare in casa mia? Se sua madre o la sua tutrice… ... Come avevo deciso di uccidermi?—Andrò a Parigi: ma l'anima mia è a Limbiate: a Limbiate la mia illusione! O Lidia, come ti amo! 23 agosto ... Mi illudo che Ella capiti a Milano, ch'io la riveda, ch'io… O Ella ha l'anima mia: ella leggerà i miei pensieri ... —Sono a Milano, da quasi una settimana: e come mi sento triste! Sempre il tuo pensiero, o Lidia! Come all'anima mia abbisogna la tua! Come mi sento bisogno di amare, di credere, di sperare!—Un amico mi ha domandato se sono divenuto filosofo, anch'io ... —Come desidero di morire! Oh mia madre, come ti voglio bene! Ma perchè hai soccorso sì poco all'anima mia! 18 dicembre ... Da tre mesi e mezzo, non ho più guardato il Tuo ritratto, o mia vergine, e mi sforzo a ricordarti tutta, coll'anima! Tre grandi illusioni sono il mio grande tormento: tre grandi illusioni nella vita di un giovine bennato, Dio—la Donna—l'Arte ... —L'anima mia che è? Oh! s'io morissi! Ma s'io morissi, le fanciulle continuerebbero a prendere marito ... —Oh la donna! valgono tanti tormenti dell'anima per lei? La donna! avessi ascese le scale del lupanare, quando, a diciott'anni mi vennero le prime melanconie, e correvo tutti i giorni a pregare Dio, e non per me! Ah! ero troppo stupido! Ma uno scopo ci dev'essere all'attività; alle febbri della mia età ...
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Storia di un'anima (pagina 16)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... un'anima queste parole e con sicurezza ... —Coraggio!—-Se mi apparecchia un avvenire sa che c'è quest'anima a benedirmi, a pregare per me ... —Come mi spavento in mezzo alla gente, pensando alle mie segrete speranze! Sciocco, ma quella gente moverebbe un dito per alleviarti un dolore? E Tu giovane, scettico e freddo e pieno di posa, sai Tu come mi agghiacci l'anima col tuo cinismo scientifico? Sei artista tu?—Ami tu? O Lidia, che giornata triste! Nevica ed è freddo ... —Dio, mi spavento! Sono io sicuro dell'anima mia? 1 ... —Abbiate cuore!—È primavera: senti anche Tu l'amore della natura?—Che tristezza mi assale in questo momento! Lidia, io ho turbato l'anima tua, e che cosa posso io fare per Te? 10 marzo ... —Oh! miei genitori, se voi provaste ad avere l'anima mia! Ai tremendi bisogni di un corpo nervoso, al tormentoso bollire di pensieri nel cervello, alla muraglia di ghiaccio che mi separa dal mio avvenire, come resistere? Come resistetti? Non posso occuparmi, no: la mia anima non può volgersi ad altri pensieri; che importa a me di tutto ciò che è diverso dal mio amore? Oh se gonfio di vita, avessi almeno lo sfogo delle libidini: se pieno di sentimento potessi almeno prorompere in una poesia: se così tormentato potessi almeno avere la libertà di stordirmi viaggiando!—È primavera! Sono io un pazzo? Lo fossi, sì, lo fossi! sarei felice!—Ricordo che ho vissuto con intimità con due donne a V… e ad Oropa ... L'archeologia mi occupa tanto: cerco libriccini, leggo, annoto, confronto, vorrei farmi conoscere e entrare in qualche commissione, ma quante volte, quando splende il sole e le pagine sono gialle e rose dai tarli, quando la primavera regna e rifulge ed anima e suscita e tormenta, e la carta morta sta morta, quando una donna, una sposina entra a visitare la Biblioteca, una sposina ...
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Storia di un'anima (pagina 17)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Col denaro speso potevo soccorrere qualche povera famiglia o qualche povera fanciulla che lavora! È primavera!—Mi ami Tu, o mia sorella? E taci? E soffri? Pensi per me? Soffri per me?—La viltà dell'egoismo mi persuade il suicidio: ma, no! no! Ti renderei troppo infelice! Mio Dio! fammi vivere, vivere anche nel massimo dolore, vivere nella massima gioia, ma vivere! Questa stupida monotonia di giorni non è vita per l'anima mia e per i miei ventisette anni! L'altr'ieri ho passato la Gazzetta di Venezia, dal 14 febbraio ai primi di marzo, guardando i nomi dei morti… ... Dio? ed io credo nell'anima? E Tu? Sì! sì, siamo pazzi, ma consoláti, ma poeti! 15 marzo 1879 ... Oh e il pubblico? Il pubblico? Il pubblico che legge l'anima nostra, e non la capisce, ci sprezza e fa il pettegolezzo!—No, meglio queste pletore, queste abbondanze di vita che fanno morire, che quegli sfoghi artistici che fanno sogghignare gli uomini d'esperienza panciuti e i giovinetti che hanno la mantenuta e le femmine eleganti che, oltre il francese, sanno leggere l'italiano! E gli amici? E i nemici? Insomma i miei parenti non possono vedere ch'io sono stanco e sfiduciato ... No, Tu, mamma, hai sofferto, ma non avevi e non hai la mia anima! ma hai sofferto, sono certo: e Tu suonavi il pianoforte, timida e senza capire la musica, come una bambina ... È un ricordo triste! Guardo il Tuo ritratto, o Lidia! Ah mi costi cinque anni di vita! Ed è impossibile che io rinunci al sogno di una felicità che mi sarei meritata con tanti dolori! Sì, dolori! ed i peggiori dolori—quelli repressi in una povera anima e custoditi e santificati dalla solitudine e dal pensiero di Dio! In nome di questi delirii, di queste baldanze, di questi scoraggiamenti, in nome dall'Anima che è trasfusa in queste povere carte, in nome di Dio, mamma, ti prego, ama la mia Lidia, provvedi a lei, tienla con te, sorreggila, amala più che se fosse la tua Maria o la tua Sofia! Questa è sorella di tuo figlio! Sorella d'anima, è sorella castissima in Dio! * * * Oggi non posso studiare ... Coi divertimenti mi pare di perdere tempo, un tempo sì prezioso! Oh se potessi lavorare e guadagnare, o sperare una posizione! —O Dio! Che pensieri! Chissà quanti dolori avrò ancora! Gli ostacoli alla sua felicità sono temporanei forse: forse si sposerà; ed io avrò l'anima spezzata una seconda volta e senza rimedio!—Quanti dolori avrò ancora! Perchè tu non mi hai detto tutto! Ah bisogna confessare che queste incertezze sono tormenti orrendi! 16 marzo ... Mio Dio, che orrore! E quando verrà il giorno in cui anch'io potrò sfogare l'anima mia nelle grandiose emozioni delle battaglie? Oh venga presto quel giorno! Sì, laverei la macchia che ho sull'anima:—l'essermi lasciato persuadere da mio padre, quando potevo e dovevo fare il soldato ... Che importa a me del mondo? E che importerà a voi del mondo quando conoscerete i tormenti e le incertezze dell'anima mia! Quando sento suonare gli inni di Mameli e le canzoni del 48 mi si riempie il cuore! Oh sento l'oblio di tutto! Perchè non mi fu dato di sfogare nelle tremende emozioni della Patria le esuberanze dei mio cuore? Sono io così ...
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Storia di un'anima (pagina 18)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... E se cito Byron gli è perchè era un uomo che sentiva ed io odio la folla dei merciai, dei rachitici, degli accidiosi, degli spudorati, la folla che oblia tutto!—Obliare?—Che importa? Fino alla morte avere l'anima gentile e Dio… Ecco un tormento ineffabile che voi non capirete mai! Io dico di sentire fiducia in Dio, di sperare in lui, dico ch'egli ha fisso il mio avvenire, e prego melanconicamente e sorrido… Oh ma che faccio per il mio avvenire? La scienza seria mi dice:—Dio non c'è: il tuo ideale è bambinesco; l'uomo si prepari il suo avvenire, l'uomo combatta, l'uomo soffra, l'uomo sia di questa terra! Oh che faccio per il mio avvenire? Se la verità è questa, e se è vero che la vita passa sì presto, e se è vero che il mondo è una commedia, che sono io e perchè mi tormento? 18 marzo ... —Padre mio, l'hai tu sentito nella tua giovinezza questo strapotentissimo bisogno d'esser bello, d'esser felice, d'esser buono?—Se Dio non c'è, se la perfezione e la felicità dell'altra vita non esistono, l'uomo che su questa terra si sente l'anima così commossa, che si volge al cielo e dice:—Fammi esser bello e felice e buono—l'uomo non è uscito dal fango, sebbene imperfetto, turbato, sconvolto dalle passioni! Oh li vedo, ora che passo del tempo fra la gente, certi uomini seri!… La politica è seria? L'arte? Le scienze? Li vedo; questi uomini sono indifferenti, fanciulli, senza passione: hanno anima? Essi certamente invidiano chi può nella quiete di uno studio essere indipendente, sciolto da ogni affare, solo, solissimo… Lo invidiano loro! Dio mio, un anno solo, un mese solo, un giorno solo di quella felicità santa, piena, immensa che acquieti l'anima mia, un giorno solo, Ti prego! E poi lasciami pure al mio destino ... Dio, dammi la mia pace, la mia felicità, il mio cuore! E intanto passano gli anni della mia giovinezza! E quanti miei amici sono felici, belli, tranquilli! E quante fanciulle sorridono! E quante femmine ghignano! Una cosa che mi avvilisce è che ho poca memoria: e vale stordirsi il capo? L'anno scorso c'erano delle notti (e per settimane) in cui sognavo di leggere tedesco o inglese, dopo sei o sette ore di lettura fatta nel giorno! —Sono tre mesi e più che l'anima mia è piena del Tuo ricordo, giorno e notte ... Sì, non è passata ora in cui la mia anima non ti abbia invocata, per sentire la mia felicità o la mia infelicità! E di notte, quando mi sveglio, tu sei il primo pensiero, il primo tormento! … Il y a révolte en moi-même et comme un enfant capricieux qui ne veut point entendre raison, j'appelle la nature marâtre, parceque je veux qu'elle me donne aussi ma parte de bonheur!(10) Che parole! Ti amo perchè sei ribelle, perchè imprechi, perchè avrai dei pensieri orribili, perchè non sei la larva vaporosa del mio studio e dei boschi di Limbiate, ma perchè sei viva, soffri,—sei donna! E donna, ribelle, imprecante, disperata, mi devi credere un fanciullo perchè ti parlai di Dio e di Maria! Oh se ti dessi a leggere l'Ugo! mi conosceresti, mi ammireresti, mi ameresti! No! sarebbe una cattiva azione la mia! Chi conosce l'anima mia? Vorrei prorompere! E se Tu fossi quella che deve capirmi e darmi la pace e farmi vivere? Che importa a me dei milioni di cui così avidamente discorrono ... Comprenderebbe egli il mio amore? e non sa che se l'avrebbe fatta felice, io avrei amato anche lui? Non sa che potevo essergli fratello? Su questa terra io non ho trovato quello che l'anima mia spasmodicamente cerca! Sono insodisfatto e scettico ... Ma a che tante giustificazioni? E per chi? Sento l'anima mia—e sento che ho sempre ragionato:—e con grandi sacrifizi, sì—ma ho sempre ragionato:—e sento di essere un uomo ... —Non mi ucciderei, come un vile; non imprecherei, come un briaco; non mi soffocherei nei vizi, perchè la mia anima è nobile; non viaggierei per non sprecare denaro (un denaro che a me non comprerebbe l'oblio e sarebbe tanto di meno per chi soffre) e mi darei tutto alla carità ...
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Storia di un'anima (pagina 19)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Chi avrebbe detto a mio padre, quando comperava questi fogli di carta, che essi dovevano servire agli sfoghi dell'anima mia? Anima appassionata, timida, buona, piena di fede e di speranza, anima che non trova l'anima! Lidia, sei tu l'anima mia, io sento! Siamo destinati!—E se Tu morissi? Se io morissi? Io scrivo parole, ma chi capirà che sono dolori? Da molto tempo coltivo il disegno di andare a Venezia,—la città del mio Tintoretto e della mia Lidia ... O padre mio, se tu sapessi che uragani ho nell'anima mia! Se in questi giorni di primavera, vedo qualche fotografia di Venezia, mi sento una gonfiezza al cuore, un orgasmo, una melanconia ... Ma chi ti conosce? In te ho cercato di sfogare le incertezze, la bontà e i deliri e gli inferni e i paradisi di un'anima che sclama:—Dio, Tu non ci sei, ma c'è la donna! Non credo in Te, ma spero in Lei!—O Lidia, potess'io parlarti di quel mio Giuliano ... Comprenderesti i tormenti dell'anima mia, piena di vita e desiderosa di morire ... —Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perchè mi dico:—L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà ... Oh sì la pace! Sai tu che pace abbisogni all'anima mia? Oh mamma, mi commosse la tua ingenua, bambinesca calligrafia! La pace! Non l'ho trovata nella febbrile fantasia dell'arte, nella stupida società elegante, nell'amore, negli studii pacati e solitarii… La troverò nel prestarmi a lavorare pei poveri? E Tu, Lidia, non sei povera? Suonano le campane e mi pare di essere a Limbiate e di camminare per uno stradone e di pensare a Te ... —Mi suonava sempre nell'anima questo tuo caro ricordo ... Perseverare, studiare! E senza domandarmi il perchè vero, per solo amore melanconicissimo a Te, io studiavo: non ho perduto un'ora sola in ozio o in divertimento, nell'inverno: studiavo di giorno, di sera, di domenica… L'anno scorso e st'anno, quando il sacerdote alza l'ostia, io dico:—Lidia—e credo… a che? Non credo al prete: credo a Dio! E quando il sacerdote leva il calice, io dico:—Lidia!—e credo! Sono gli istanti solenni della commemorazione… Quando in cimitero vedo gli ossami e mi sento aizzato allo scetticismo, non credo nulla, nulla, e mi sento certo che sotterra non si ama, ma si imputrida, e finisce la bellezza, la bontà, la poesia, l'anima, io mi dico:—Lidia!—e quest'invocazione significa:—Voglio la vita! Camperò solamente dieci o venti anni ancora ...
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Storia di un'anima (pagina 20)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... In che mani saranno questi miei fogli fra venti anni? e fra quaranta? e fra cento?—Vivrà l'anima mia, quando io sarò polvere e nulla?—Chi leggerà? chi capirà? Chi pregherà per me fra cento anni? O Lidia, almeno le anime siano immortali! posso io averti amato soltanto per sette o dieci o venti anni? e dopo?—Per sempre! Per sempre!—dice l'anima mia ... Come sono contento pensando che in quel dì non saranno più mie vergogne quelle sante, pure, caste effusioni dell'anima mia, in quel dì non saranno più fanciullaggini le mie melanconie e i miei bisogni, ma in quel dì nella loro tremenda evidenza si mostreranno i sacrifizi e le repressioni dell'anima dai miei ventidue a questi miei ventisette anni! Capiranno? Oh no! a loro non fu dato il tormento di amare gentilmente a ventidue anni! a loro non fu dato ingegno e sentimento tormentatore di squisita e sfidatrice poesia! Mia madre dirà:—Che tesoro d'affetti, che avvenire, che felicità! che anima! seppelliamo tutto in una buca e per sempre! Poteva e voleva essere buono e felice, voleva una fanciulla, ma casta, ma gentile, ma infelice ... Lo seppelliamo per sempre! Sì, per sempre! non si viene più di laggiù: è triste verità: si muore: l'anima è la memoria che lasciamo e l'anima mia ve la lascio in queste mie pagine e in quelle mie ultime volontà e in questo mio grido del cuore straziato:—O mamma, ti raccomando la mia Lidia: per Lei sono stato puro, gentile, sperando in Dio… Credi tu in Dio? Sì! Dunque per l'amore di Dio, per Lui che volle ch'Ella fosse il mio angelo attraverso la mia bollente giovinezza che poteva essere piena di spaventose colpe, per Dio che volle ch'Ella mi stimasse e mi rendesse gentile e pauroso e timido, per Dio che me la mostrò, me la tolse, mi tormentò di incertezze, e pare che me la destini ancora, per Dio che è l'Amore e lesse nell'anima mia, per Dio, te la raccomando, o mamma, Oh come vorrei che queste fossero l'ultime parole che scrivo è che tu troverai, perchè Ella, la mia Lidia, ti sia raccomandata come una figlia! 17 maggio ...
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Storia di un'anima (pagina 21)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... » Carne della femmina che sei? Tutto passa, e tu, corpo, imputridisci; dopo la giovinezza, nessun piacere; dopo la morte, nessuna vita!—O Lidia, in queste pagine su cui è scritto il tuo nome di vergine, oso io lasciare queste righe? Sì, per dirti che all'anima Tua sacrifico la mia bollente gioventù ... —Perchè nulla annotai nel dicembre, nel gennaio, nel febbraio, quando servivo i poveri alla cucina economica? Perchè non scrissi le soddisfazioni dell'anima mia nel fare il bene? E il bene l'ho fatto pensando a Te: ho avuto dolcezza, pazienza, perseveranza, dicendomi:—Lidia mi vede ... —Ma chi sei Tu che ti facesti padrona della mia giovinezza? Chi sei? Perchè ti sono così schiavo? Perchè mi fai piangere? Perchè farai piangere mia madre?—Oh alcune volte impreco contro di Te, e ti odio e vorrei che l'anima tua soffrisse come la mia! E che? La vita, l'avvenire è dinnanzi a me… ... Fra tutte queste cose vecchie del mio studio, ho delle camelie in un vaso, camelie candidissime, camelie rosee… Perchè adorando i fiori, con dolcissima illusione, con irresistibile bisogno, adoro la donna? Fanciulle belle e bruttine che passeggiate al sole, se sapeste il mio sacrificio! Nulla, nulla si cancella dall'anima mia e mi sento senza speranza, senza amore, con troppo amore! Come ti bestemmio, o Dio! Non ti credo nei cieli! Sei in terra e Sei l'amore! Sii maledetto, o amore!— ... Perchè non mi uccidi? O sole, come ti amo sui picchi delle montagne selvagge! Come mi sentii felice nei deserti della Natura! come libero! come poeta!—Ma tu, Sole, mi schiaffeggiavi, mi macchiavi il volto e le mani, sì ch'io avevo persino vergogna della montanara che m'accompagnava: e quando tornavo fra gli uomini, io mi sentivo rigurgitante l'anima di grandiosa, di aspra, d'infinita poesia, e gli uomini ridevano di compassione per me, e le donnine ghignavano di scherno! O Sole! o Sole, mi tormentasti e mi tormenti! Io amerei Te e l'infinito mare, ma diverrei brutto d'una bruttezza ineducata!—Donne che per qualche minuto avete avuto un pensiero per me, chi siete? Vi ho io amato? Siete voi invecchiate? Mi avete dimenticato, come io ho dimenticato voi? L'anima sussulta!—I bei giorni ch'io ho passato con Te, o R ... , a ventitrè anni! Le belle cose che ti diceva parlando di Dio e leggendo le poesie! gli orrendi tumulti che si suscitavano nell'anima mia quando ti recitavo il mio Giuliano! Il Giuliano è incatenato in questo mio povero, sporco e meschino corpicciuolo, e lo squassa e lo uccide! Ero buono, ti confesso, una volta, gentile verso la Madonna, fiducioso in Dio ... Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi ...
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Storia di un'anima (pagina 37)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Messer canonico, chi ve li cullava i vostri, la bionda, la nera o la castagna?—Ogni anima gentile, sì, amando la donna di un altro, o fingendo d'amarla, dalla bertesca dei poeti ne lodava i rigori, i virtuosi rigori, o le compassionevoli concessioni: e così la donna-moglie e la famiglia furono lasciate ai poverini senza garbo, che temevano di avere alle tempia… ... Sofia era un'amante poetica, ideale: e lui un bravo giovinotto che credeva alla espressione: amo la sola anima: come si vede, di poca esperienza, e sì che aveva due bellissimi occhi ... Ma perchè mo' non si deve credere alla sola anima? Natura umana! È tempo di dire la vita com'è, di calare dalle nebbie dell'ideale: sono nebbie che danno le malattie, e queste lasciano il nervoso, e questo ha bisogno dell'idropatia ... —Ma dunque? non amavate l'anima?—Se gli occhi sono lo specchio dell'anima, come contemplerò io debitamente la vostra, or che ve ne manca uno? —Ah che scetticismo! —Che cattiveria!… Ma chi insegna a noi uomini ad essere così cattivi? Marchesa, prendo il cappello, per non essere obbligato a rispondere alla mia domanda ... O Dio! il posto vuoto è divenuto un altare, e noi aspettiamo lui o lei che aspetta noi! Fede abbiamo ogni giorno: ma quando sommeremo gli anni agli anni, tristissima desolazione sarà quella di accorgerci che ricordiamo un nome ai figli, o ai figli dei figli, che la vicenda della vita fu varia, che il tempo, il quale raschia le iscrizioni sulle croci di cimitero, cala e cala le sue nebbie nell'anima nostra! E noi giurammo eterno dolore!… ... È silente intorno a me la campagna: solo le squille di una campana lontana mi giungono attraverso il bosco, come le voci venerande di chi non è più, versandomi nell'anima i ricordi del passato: s'agitano i penduli tralci delle viti, quasi facendomi cenno ch'io mi raccosci sotto i loro padiglioni e pianga: scrosciano sotto a' miei piedi le foglie secche dei roveri, ed ognuna parmi dica:—Così passano e sono calpestate le speranze!—: il vento investe il bosco, e l'ondeggiare delle cime dei pini mi sembra saluto mestissimo dell'autunno che muore… ...
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Storia di un'anima (pagina 43)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Se l'anima tua è un tranquillissimo ruscello che scorre dall'alto tra due rive di fiori, perchè sempre rifletta il colore del cielo, prega che i fiori non diventino alberi, e gli alberi non facciano bosco ... Se l'anima tua è un'onda tempestosa, non disperare che si franga nel buio per sempre ... Prova l'anima tua, affacciandoti sull'orlo di una fossa scavata, non curvandoti dinanzi al disprezzo della società ... E se la vita è una comedia, perchè non a tutti gli attori fu data la maschera? E se la vita è un pellegrinaggio di fratelli, perchè la meta a tutti non è mostrata collo stesso raggio d'intelligenza? Il filosofo tracciò sul cranio dell'uomo le cifre che segnano nel cervello le facoltà della vita: il teologo notomizzò l'anima e credette trovare i peccati capitali e le virtù: il materialista rise di tutto ... O Dio! il posto vuoto è divenuto un altare, e noi aspettiamo lui o lei che aspetta noi! Fede abbiamo ogni giorno: ma quando sommeremo gli anni agli anni, tristissima desolazione sarà quella di accorgerci che ricordiamo un nome ai figli, o ai figli dei figli, che la vicenda della vita fu varia, che il tempo, il quale raschia le iscrizioni sulle croci di cimitero, cala e cala le sue nebbie nell'anima nostra! E noi giurammo eterno il dolore!… Nevicò tanti inverni in camposanto!… I figli avranno figli ancora, e avranno nipoti!… Nevicherà tanti inverni in camposanto!… E noi? O giovani, noi saremo su un seggiolone, scongiurando la morte che ne stia lontana, o giù tra le quattr'assi nell'eterno buio ...
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Storia di un'anima (pagina 45)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Nell'anima tua la croce del passato, piantata fra i fiori e gli spini, sotto il sole d'Iddio, protenda sempre l'ombra verso l'avvenire: a quell'ombra crescerà la viola della cara melanconia e sarà santa e profumata ... Se a sera cercherai un luogo solitario e nelle tenebre una stella che t'irraggi, proverai che l'anima non ha confini, che il campo dei ricordi si sposa all'azzurro delle speranze ... Quando verrà il giorno in cui troverai insufficente agli sfoghi dell'anima tua la formula di preghiera che t'insegnò la madre, t'accorgerai d'avere nel cuore la poesia stupenda che ti avrà versato l'amore, come torrente di lava ... Sedesti sulla riva di un melanconico fiume, a sera, solitaria co' tuoi pensieri? Che ti dissero l'acque che passavano e passavano, l'acque che passeranno e passeranno?… O Dio! l'infinito è la desolazione! Se il sole dell'amore non ci scalda il cuore negli anni della giovinezza, l'anima s'agghiaccia nel dubbio e bestemmia, delirando ... —Chi sono? e perchè sono?—Addio! addio, tranquille e sante illusioni di un dì! Nel dubbio voi, fanciulle, consultate e consultate lo specchio, noi, giovani, apriamo lo scrigno: nell'anima inaridita nascono i tossici della solitudine, le invidie: e le invidie per chi? O Dio! per l'amica che sciupò i fiori della giovinezza, gettandoli nella carrozza di un milionario paralitico pei vizi; per l'amico che s'inchinò innanzi la giumenta d'oro ... L'anima nostra è tale che a volte sia piccina a contenere una goccia di rugiada, a volte sia troppo vasta per contenere i mari ... L'anima precorre tempo e spazio, e non è come l'occhio, che crede cominci il cielo dove comincia l'orizzonte ...
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Storia di un'anima (pagina 65)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Non è l'ora stanca della città: è il preludio del riposo poetico: è l'ambiente di tutte le trasparenze, tutti i desiderii, tutti i sogni; col tramonto il cielo bacia l'anima nostra, e l'anima vola su quelle nubi che fingono delle isolette scorcianti in un mare più tranquillo del mare della vita, vola… Il piroscafo sbattendo le pale fracassose nell'acqua canta chiaro e netto:—L'uomo non ha ali: l'uomo non ha pinne ... Vi sono dei luoghi insigni per memorie d'arte e di storia o per lo speciale ambiente, nei quali l'anima del visitatore s'appassiona con gentile virtù, e la fantasia, correndo a ritroso del tempo, s'ingagliardisce, rivivendo di fronte ai robusti sembianti degli avi ... Questa è fatale se il cuore vuole tutta occuparla colle sue malinconie, è sana se in essa l'anima cerca per punto d'appoggio una calda emozione ... Al giorno d'oggi, camminando sulla strada, che fiancheggiata da due placide acque, conduce ad una porta austera, il visitatore ha l'occhio triste e l'anima triste ... Fantastichiamo? Ma in questo stato d'anima, il cuore a un tratto affretta i palpiti, con un sentimento dolcissimo di speranza o di ricordo: eccoci desti! e si gode d'esser desti, d'amare, di dover combattere, di voler vivere! Il cuore si ribella alla morte ... Ma oggidì? È santo quel sorriso che ci fa buoni e mesti: è salutare quella polvere che noi solleviamo, galoppando audaci, sul nostro cammino; chiamo luce quella che illumina l'anima, come i lampi ...
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