Libri amici
Libri su amici, con la parola amici
Confessioni di un Italiano (pagina 199)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Che tutti amici e nemici si fossero data la parola per menarmi all'estremo dell'avvilimento e della disperazione? ... Moriva per l'ingiustizia degli amici miei, ma non avrei mai acconsentito a volger contro di essi la punta d'un dito; dietro quegli amici ingannati ed ingiusti era la giustizia eterna che non manca mai, che mai non inganna né rimane ingannata ... Tremai lungamente; piansi ancora mio malgrado degli amici che m'avevano abbandonato; mi straziai il petto coll'ugne, e sentii il cuore battere precipitoso come impaziente di arrivar alla fine delle sue fatiche, mi disperai dell'amor mio che dopo mille lusinghe, dopo avermi aggirato scherzevole e leggiero pei giardini fioriti e per le balze capricciose della giovinezza, mi lasciava solo ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 254)
di Ippolito Nievo (estratti)
... I Martelli scrivevano di averla veduta piegarsi sulla tomba ogni giorno più colla rassegnazione d'una martire; soltanto piangeva di abbandonar i suoi figliuoli ma consolavasi col pensiero che affidati a tali amici essi sarebbero giunti a salvamento nella famiglia del padre loro ... Dio non può dividere per sempre l'amore dall'amore; e gli spiriti traverso gli spazii dell'universo si trovano più facilmente che due amici in un piccolo paese ... Ed ora che avete stretto dimestichezza con me, o amici lettori, ora che avete ascoltato pazientemente le lunghe confessioni di Carlo Altoviti, vorrete voi darmi l'assoluzione? Spero di sì ...
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Decameron (pagina 31)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma poi che l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quatro volte, non senza gran letizia e piacere de' circunstanti, e l'uno all'altro ebbe ogni suo accidente narrato, avendo già Currado a' suoi amici significato, con gran piacer di tutti, il nuovo parentado fatto da lui, e ordinando una bella e magnifica festa, gli disse Giuffredi: “Currado, voi avete fatto me lieto di molte cose e lungamente avete onorata mia madre: ora, acciò che niuna parte in quello che per voi si possa ci resti a far, vi priego che voi mia madre e la mia festa e me facciate lieti della presenza di mio fratello, il quale in forma di servo messer Guasparrin Doria tiene in casa, il quale, come io vi dissi già, e lui e me prese in corso; e appresso, che voi alcuna persona mandiate in Cicilia, il quale pienamente s'informi delle condizioni e dello stato del paese, e mettasi a sentire quello che è d'Arrighetto mio padre, se egli è o vivo o morto, e, se è vivo, in che stato, e d'ogni cosa pienamente informato a noi ritorni ... Quale la festa della madre fosse rivedendo il suo figliuolo, qual quella de' due fratelli, qual quella di tutti e tre alla fedel balia, qual quella di tutti fatta a messer Guasparrino e alla sua figliuola e di lui a tutti e di tutti insieme con Currado e con la sua donna e co' figliuoli e co' suoi amici, non si potrebbe con parole spiegare; e per ciò a voi, donne, la lascio a imaginare ... Costui fu con grande allegrezza e festa ricevuto e ascoltato; e prestamente Currado con alquanti de' suoi amici incontro si fecero a' gentili uomini che per madama Beritola e per Giuffredi venieno, e loro lietamente ricevette e al suo convito, il quale ancora al mezzo non era, gl'introdusse ... Né solo quel dì fece Currado festa al genero e agli altri suoi e parenti e amici, ma molti altri ... Dove poi molto tempo si crede che essi tutti felicemente vivessero e, come conoscenti del ricevuto beneficio, amici di messer Domenedio ...
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Decameron (pagina 92)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Lisimaco, ogni cosa oportuna avendo appresta, Cimone e' suoi compagni e similmente i suoi amici, tutti sotto i vestimenti armati, quando tempo gli parve, avendogli prima con molte parole al suo proponimento accesi, in tre parti divise, delle quali cautamente l'una mandò al porto, acciò che niun potesse impedire il salire sopra la nave quando bisognasse; e con l'altre due alle case di Pasimunda venuti, una ne lasciò alla porta, acciò che alcun dentro non gli potesse rinchiudere o a loro l'uscita vietare, e col rimanente insieme con Cimone montò su per le scale ... E pervenuti in Creti, quivi da molti e amici e parenti lietamente ricevuti furono: e sposate le donne e fatta la festa grande, lieti della loro rapina goderono ... Ultimamente, interponendosi e nell'un luogo e nell'altro gli amici e i parenti di costoro, trovaron modo che dopo alcuno essilio Cimone con Efigenia lieto si tornò in Cipri e Lisimaco similmente con Cassandrea ritornò in Rodi; e ciascun lietamente con la sua visse lungamente contento nella sua terra ... Martuccio, sdegnato di vedersi per povertà rifiutare, con certi suoi amici e parenti giurò di mai in Lipari non tornare se non ricco; e quindi partitosi, corseggiando cominciò a costeggiare la Barberia, rubando ciascuno che meno poteva di lui: nella qual cosa assai gli fu favorevole la fortuna, se egli avesse saputo porre modo alle felicità sue ...
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Giambi ed Epodi
di Giosuè Carducci (estratti)
... Chi sa che su dal ciel la Musa o Dio Non l'accolga sanando e sovra il torpido Padule de l'oblio non gli dia l'ali Da rivolare a gli sperati amor? Sommario LIBRO I I AGLI AMICI DELLA VALLE TIBERINA II MEMINISSE HORRET III PER EDUARDO CORAZZINI MORTO DELLE FERITE RICEVUTE NELLA CAMPAGNA ROMANA DEL MDCCCLXVII IV NEL VIGESIMO ANNIVERSARIO DELL'VIII AGOSTO MDCCCXLVIII V IL CESARISMO LEGGENDO LA INTRODUZIONE ALLA VITA DI CESARE SCRITTA DA NAPOLEONE III I II VI PER GIUSEPPE MONTI E GAETANO TOGNETTI MARTIRI DEL DIRITTO ITALIANO I II III VII HEU PUDOR! I II III VIII LE NOZZE DEL MARE ALLORA E ORA IX VIA UGO BASSI X ONOMASTICO XI LA CONSULTA ARALDICA XII NOSTRI SANTI E NOSTRI MORTI XIII IN MORTE DI GIOVANNI CAIROLI XIV PER LE NOZZE DI CESARE PARENZO RIPRESA XV AVANTI! AVANTI! I II III LIBRO II XVI A CERTI CENSORI XVII PER IL LXXVIII ANNIVERSARIO DALLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA FRANCESE XVIII PER VINCENZO CALDESI OTTO MESI DOPO LA SUA MORTE XIX FESTE ED OBLII XX IO TRIUMPHE! XXI VERSAGLIA NEL LXXIX ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA FRANCESE XXII CANTO DELL'ITALIA CHE VA IN CAMPIDOGLIO XXIII GIUSEPPE MAZZINI XXIV ALLA MORTE DI GIUSEPPE MAZZINI XXV A UN HEINIANO D'ITALIA XXVI PER IL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI MENTANA XXVII A MESSER CANTE GABRIELLI DA GUBBIO PODESTÀ DI FIRENZE NEL MCCCI XXVIII LA SACRA DI ENRICO QUINTO XXIX A PROPOSITO DEL PROCESSO FADDA I II XXX IL CANTO DELL'AMORE LIBRO I I
AGLI AMICI DELLA VALLE TIBERINA Pur da queste serene erme pendici D'altra vita al rumor ritornerò; Ma nel memore petto, o nuovi amici, Un desio dolce e mesto io porterò ... Coraggio, amici ...
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L'amore che torna (pagina 2)
di Guido da Verona (estratti)
... E per questo ve ne parlo senza gioia, senza rancore, come potrei ricordare il nome dei cavalli preferiti che ho fatto correre su gli ippodromi, quand'ero più ricco, e degli amici che m'hanno aiutato a dissipare gaiamente la vita ... — Non vi sembra incredibile, — ella disse d'un tratto — che noi siamo rimasti amici, e buoni amici, anche dopo esserci amati per qualche tempo ardentemente? È una cosa rara ...
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La favorita del Mahdi (pagina 38)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Spicciamoci, amici cari ... —Ma, disgraziato, non sai dunque che vi sono quindici beduini che vegliano e che potrebbero da un momento all'altro entrare ed ucciderti? —Che importa a me? Del resto sono armato e ho abbasso degli amici che vegliano ... —Degli amici? —Sì, Fathma, dei cuori generosi che s'interessarono della tua disgrazia ... Dove sono questi tuoi amici? Omar la prese per una mano e la condusse alla finestra ... —Sono i miei amici ...
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Mattinate napoletane (pagina 7)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Vi giuro, amici miei, così non dico pel convenzionalismo che infiora quasi tutti i racconti dolci di tenerezze meteorologiche ... Oh!… Piace a voi, signor? Dio mio! Una così deliziosa cosa! A chi non piace la musica di Beethoven, amici miei? Gli è che non sapevo persuadermi come lì dentro ci fosse proprio lui ... Ricordate, voi, amici? Ah! perchè la musica non si può scrivere e leggere come la parola!… —Lei dice che la musica è di Beethoven—feci, ridendo—e sta bene ... Che finezza, che languore, amici miei! La conoscete voi questa Siciliana del gentile minuettista? Come sorrideva il vecchietto in tutta la durata dei sospiri del settecento, agli scherzi dei violini, rievocanti tutto un passato dolce, sparso di polvere d'iris e odoroso di buon cioccolatte ... Cari amici, in questo vicoletto al Rione si sogna; e che buon sole, che buona musica, amici miei! * * * E vi tornai ... Amici, capite? A piedi ...
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Storia di un'anima (pagina 72)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Tornando da un veglione, avevo accompagnato a casa una frotta di amici strillanti ... Quando la vostra carrozza dava un subito balzo, perchè un ubbriaco attraversava la strada? Gli amici mi dicono che non ho toccato vino ...
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