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Confessioni di un Italiano
di Ippolito Nievo (estratti)
... E siccome questa morale non fui io ma i tempi che l'hanno fatta, così mi venne in mente che descrivere ingenuamente quest'azione dei tempi sopra la vita d'un uomo potesse recare qualche utilità a coloro, che da altri tempi son destinati a sentire le conseguenze meno imperfette di quei primi influssi attuati ... Infatti fu in questo mezzo che diedero primo frutto di fecondità reale quelle speculazioni politiche che dal milletrecento al millesettecento traspirarono dalle opere di Dante, di Macchiavello, di Filicaia, di Vico e di tanti altri che non soccorrono ora alla mia mediocre coltura e quasi ignoranza letteraria ... La circostanza, altri direbbe la sventura, di aver vissuto in questi anni mi ha dunque indotto nel divisamento di scrivere quanto ho veduto sentito fatto e provato dalla prima infanzia al cominciare della vecchiaia, quando gli acciacchi dell'età, la condiscendenza ai più giovani, la temperanza delle opinioni senili e, diciamolo anche, l'esperienza di molte e molte disgrazie in questi ultimi anni mi ridussero a quella dimora campestre dove aveva assistito all'ultimo e ridicolo atto del gran dramma feudale ... Un'altra asseveranza deggio io fare, alla quale la voce d'un ottuagenario sarà forse per dare alcuna autorità; e questa è, che la vita fu da me sperimentata un bene; ove l'umiltà ci consenta di considerare noi stessi come artefici infinitesimali della vita mondiale, e la rettitudine dell'animo ci avvezzi a riputare il bene di molti altri superiore di gran lunga al bene di noi soli ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 13)
di Ippolito Nievo (estratti)
... solo più che a tutti gli altri, che voleva stare con me e via via; finché dimenandosi e strillando fra le braccia di chi la portava, i suoi gridari si ammutivano dinanzi al tavolino della mamma ... Onde avvenne che se la mia vita corse come quella degli altri uomini in varii paesi, in varie stanze, in diverse dimore, i miei sogni invece mi condussero quasi sempre a spaziare nelle cucine ... Quanto a mio padre, dicevano che fosse morto a Smirne dopo fuggitagli la moglie; alcuni asserivano di crepacuore per questo abbandono; altri di disperazione per debiti; altri d'una infiammazione buscata col bere troppo vino di Cipro ... Non aveva predilezioni per nessun santo del paradiso quel dabben prete, e nemmen voglia di rompersi il capo per comporre un nome di conio singolare, ed io gliene son grato perché l'esperienza mi dimostrò in seguito che san Carlo non val punto dammeno degli altri ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 36)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il coraggio, l'incorruttibilità, l'amor della famiglia e della patria, questi due grandi amori che fanno legittimi tutti gli altri, somigliano allo studio delle lingue ... Il germoglio è nel seme, e la pianta nel germoglio; non mi stancherò mai nel ripeterlo; perché l'esperienza della mia vita confermò sempre in me ed in tanti altri la verità di questa antica osservazione ... Si direbbe che la Pisana m'avesse stregato, se la ragione dello stregamento io non la leggessi chiara nell'orgoglio in me continuamente stuzzicato a volerla spuntare sugli altri pretendenti ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 43)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma la infelicità così prodotta è tutta per gli altri, giacché i frivoli non son tali da sentirla ... Altro mistero non meno oscuro né doloroso degli altri ... Una sua occhiata bastava a far loro calare le ali, e a lei non era piccola gloria l'aver pronto a' suoi cenni chi tanto facilmente frenava la caparbietà degli altri ... Il signor Antonio poi, non appena se ne accorse, cominciò a torcer il naso e a dare cento altri segni di pessimo umore ... — Con queste e simili interrogazioni il prudente uomo di Comune andava tentando e bersagliando l'animo del suo Assalonne; ma questi se ne imbeveva di cotali ciancie, com'ei le chiamava; e rispondeva che era pur un uomo come gli altri, e che se voleva bene alla Doretta non era certo per ridere o per piantarla lì al motteggio del primo capitato ... Se la Doretta faceva sempre al suo damo le belle accoglienze, tutti gli altri abitanti di Venchieredo non si mostravano dell'ugual parere ... Fra gli altri quel Gaetano, che capitanava i buli del castellano e vantava forse qualche vecchia pretesa sulla zitella, non poteva proprio digerire il bel giovine di Cordovado e le sue visite giornaliere ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 63)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Fors'anco i rimedi proposti non furono né opportuni né pari al bisogno; ma dovea bastare lo aver fatto palpare la piaga perché altri pensasse a farmaci migliori ... Quando poi sopito quel momentaneo fermento gli Inquisitori di Stato vennero alle vendette, e senza alcun rispetto ai decreti sovrani confinarono per dieci anni il Pisani nel castello di Verona, mandarono il Contarini a morir esule alle Bocche di Cattaro, e altri molti proscrissero e condannarono, non fu udita voce di biasimo o di pietà ... Ma la Signoria non era avvezza a guardare oltre l'Adda e l'Isonzo: non capiva come in tanta sua quiete potessero importarle i tumulti e le smanie degli altri; credeva solo utile e salutare la neutralità non prevedendo che sarebbe stata impossibile ... In tali condizioni molti vi furono che più accorti degli altri si cavarono d'impiccio, partendo da Venezia ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 64)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il Vescovo, monsignor di Sant'Andrea, e molti altri canonici, e preti e professori del Seminario, il Vice–capitano con sua moglie, e altri dignitari del Governo; il Podestà e tutti i magistrati del Comune, il Soprintendente dei dazi, il Custode della Dogana colle loro rispettive consorti, sorelle e cognate; da ultimo la nobiltà in frotta; e in cinquemila abitanti che sommava la terra, ve n'era tanta, da potersene fornire tutte le città della Svizzera che per disgrazia ne mancano ... Parlando coi campagnuoli per poco non dicevano: — voi altri di terraferma! — Infatti Portogruaro era nella loro immaginativa una specie di isola ipotetica, costruita ad immagine della Serenissima Dominante non già in grembo al mare, ma in mezzo a quattro fossaccie d'acqua verdastra e fangosa ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 66)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Infatti se qualche vecchio sacerdote di manica larga pegli altri, serbava nella propria vita la semplicità e l'integrezza dei costumi sacerdotali, era proprio un caso raro; in generale vecchi o giovani chi sdrucciolava nell'anarchia filosofica non dava grandi esempi né di pietà, né di castità, né delle altre virtù comandate specialmente al clero ... Clausetani e secolareschi si osteggiavano a vicenda; gli uni accusati d'ignoranza, di tirannia, di nepotismo, di taccagneria; gli altri di scostumatezza, di miscredenza, di cattivo esempio, di mondanità ... Perciò nella conversazione del Senatore un crocchio si formò a poco a poco, si divise dagli altri e prese posto intorno al padrone di casa ... Tutti è vero avrebbero avuto voglia di entrarvi; ma non tutti hanno il coraggio di assistere ad una disputa senza intenderla, di ridere quando gli altri ridono, senza capire il perché, di pigliar un pestone sui piedi seguitando a mostrar il viso allegro, e di restar in mezzo ad un numero di brave persone senza essere interrogato né arrischiare una parola ... Rimasero il canonico di Sant'Andrea, l'avvocato Santelli, altri due o tre curiali, il dottorino Giulio Del Ponte, il professor Dessalli, e qualche altro professore di belle lettere, un certo don Marco Chierini, riputato il tipo più perfetto dell'abate elegante, e tre o quattro conti e marchesi che aveano saputo unire l'amore dei libri a quello delle donne, e lo studio dell'antichità colle costumanze moderne ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 73)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Intanto approfittai dell'opportunità per tirar la fanciulla ad altri schiarimenti ... Caspita! come stavano mogi e attenti ad ascoltarlo tutti quegli altri signori! Io avrei dato non so che cosa per essere in lui a fare quella gran figura ... Figuratevi che in tre anni scarsi io aveva imparato quello che gli altri in sei! ... Voce rotonda e sonora, di quelle che non tintinnano dal capo, ma prendono i loro suoni dal petto, dove batte il cuore; un andare, ora quieto ed uguale come di persona che discerna poco, ora saltellante e risoluto come d'una scolaretta in vacanza; adesso muta, chiusa, pensierosa, di qui a poco aperta, ridente, se volete anche, ciarliera; ma già le ciarle essa le avea perdute e ben presto: si vedeva già a quattordici anni che altri pensieri la preoccupavano tanto da farle restar torpida la lingua ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 85)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La Legazione francese di Venezia accentrava in sé tutte le mene e le speranze dei novatori italiani; essa dava mano ad altri emissari che istigavano la Porta ottomana contro l'Impero e la Serenissima, per divertir quinci le forze russe e di Germania ... Si riscosse pur sonnolento il Senato, e contro il parere del Zuliani, del Battaja e di altri conigli più conigli degli altri, decretò che la terraferma si armasse con nuove cerne d'Istria e di Dalmazia, con restauri e artiglierie nelle fortezze ... Della patria eran rimaste le membra vecchie, divelte, contaminate; lo spirito era fuggito, e chi sentiva in cuore la divozione delle cose sublimi ed eterne, cercava altri simulacri cui dedicare la speranza e la fede dell'anima ... Perciò il numero degli animi che si consacrò al culto della libertà e degli altri umani diritti proclamati da Francia, fu in Italia di gran lunga maggiore che altrove ... E del resto non mancava anche allora il ceto di mezzo, quello dei più, dei tentennanti, dei misurati, che nell'abbondare della mesata s'accomunava ai costosi piaceri dei nobili, e nella povertà degli ultimi del mese ricorreva alle ladre e petulanti baldorie degli altri ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 87)
di Ippolito Nievo (estratti)
... In ciò io era più disposto tuttavia a veder nero che bianco; perché essendo stato testimonio e compagno delle sue infantili effervescenze, durava grande fatica a credere che l'età più adulta avesse smorzato in lei quello che suole accendere negli altri ... Briaco d'amore e di rimembranze, ogni qualvolta un impeto di compassione me la recava fra le braccia e non la sentiva tremare e sospirare come avrei voluto, la gelosia mi torceva l'anima: pensava che a me restassero le ceneri d'un fuoco che avea bruciato per altri, e su quelle labbra dove m'immaginava dover gustare ogni gioia del paradiso trovava invece i tormenti dell'inferno ... Era carità pelosa, se volete; ma il tentativo era a fin di bene, senza metter in conto altri intenti personali ... La Pisana anche colla nonna usava come cogli altri; una settimana sì ed un'altra no; non v'aveano che suo padre, il Cancelliere e lo zio monsignore che non godessero de' suoi insulti di tenerezza; ma questa era gente di carta pesta, che non aveva anima, che non aveva né indole propria né colore e la Pisana se ne dimenticava ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 90)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Non desiderare la roba d'altri ... “Se adempiendo a tutti i tuoi doveri non sei ancora in pace con te stesso, gli è segno che ignori molti altri doveri che ti incombono ... Guardate! con quattro righe buttate giù sulla carta egli me ne insegnava dopo morto più ch'io non avrei potuto insegnarne agli altri studiandoci sopra tutta la vita! Di più, frammezzo a' suoi precetti ve n'erano di tanto sublimi nella loro semplicità ch'io non arrivava a comprenderli; e sì che le parole dicevano chiaro! — Per esempio, dove stava scritto di cercare quali altri doveri sconosciuti ci incombessero da adempiere se l'adempimento di quelli che conosciamo non bastasse a farci vivere in pace con noi stessi, cosa voleva dire il buon Martino? E questo era proprio il mio caso; e dietro questa massima più che colle altre mi tornava conto di lambiccare il cervello ... — Male, signor Carlino! Ecco il primo scappuccio dopo il quale vengono gli altri, come le ventidue lettere dell'alfabeto dopo la prima ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 91)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Eh va là! non te ne sei accorto che qui a Fratta sei appetto a lei come Marchetto, come Fulgenzio, come tutti gli altri una stazione temporanea nel turno de' suoi affetti, un accattone che aspetta la sera del sabato il suo quattrinello d'elemosina ... Male, male, Carlino! Qui non è più questione di doveri verso gli altri, ma di rispetto a te stesso ... Vattene, Carlino, vattene; cerca una strada più onesta, più sicura, ove siano altri passeggieri cui tu possa dar mano e insegnare la via; non perderti in quei nebulosi confini fra il possibile e l'impossibile a battagliare colla tua ombra, o coi mulini di don Chisciotte ... Vattene, Carlino, vattene! Pulisciti i ginocchi e vattene! Questo consiglio fu il primo frutto del monitorio di Martino; e fui tanto spaventato della sua acerbezza che senza pescare altri corollari ripiegai la carta e ripostala nel libro e intascato questo, uscii pallido e pensieroso da quella stanza ov'era entrato livido e demente ... In seguito tirai innanzi un giorno ancora, e finii col persuadermi che il mio dovere era soltanto di assopir l'amor mio, di svagarlo, di stancheggiarlo coll'adempimento degli altri doveri, non di assassinarlo direttamente ... Si festeggiava l'onomastico della nobildonna, e facevano cerchio alla mensa Giulio Del Ponte, il padre Pendola, monsignor di Sant'Andrea e tutti gli altri della conversazione ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 92)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Converrete meco ch'era una gran fortuna; ma guai, guai per questi Sansoni di spirito se Dalila taglia loro i capelli! Guai dico: il premio stesso della lor vigoria li precipita; quell'amore che negli altri è un alimento, una crescenza di fuoco che aggiunge la forza di altri milioni di cavalli a quella anche piccolissima che esisteva prima, in essi invece è un inciampo, una sottrazione ... Distraendo la loro attività dal suo campo naturale li sprovvede del predominio che avevano, per confonderli alla plebaglia degli altri innamorati ognuno de' quali può soverchiarli con altre doti, con altri pregi diversi dai loro ... Gli altri commensali non badavano a nulla; cianciavano fra loro, bevevano alla salute della nobildonna, ridevano fragorosamente delle cavatine improvvisate da Giulio e soprattutto mangiavano ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 113)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma in quanto agli altri sudditi dell'Eccellentissima Signoria le domando umilmente in qual lunario ha ella scoperto che si possano chiamar liberi? — L'Inquisizione di Stato è una magistratura provata ottima da secoli — soggiunse il Vice–capitano con una vocina malsicura nella quale l'antica venerazione si contemperava colla peritanza attuale ... Un mormorio di scontento corse per le bocche di tutti, ma il Capitano che era dilicato d'orecchio e udiva ingrossar di fuori un nuovo tumulto fu più moderato degli altri ... — Ma senza un ordine della Signoria io non riconoscerò altri superiori che l'Eccellentissimo Luogotenente ... Ma dentro nessuno mi udiva, tutti fuggivano all'impazzata qua e là per le stanze; alcuni si rimpiattavano negli armadi vuoti dell'archivio; altri cercavano le chiavi delle carceri per mescolarsi ai prigionieri; gli Schiavoni di scolta se l'erano data a gambe per la porticciuola del vicolo, e dovetti scendere io stesso per togliere le sbarre alla porta ... Si salvi chi può; appena socchiuse le imposte si precipitò nell'atrio col cavallo e colla lancia un dannato sergente che per poco non m'infilzò da banda a banda; e dietro a lui tutti quegli altri spiritati benché davanti alle soglie ci fosse una gradinata di sette scalini: e poi nell'atrio volteggiavano di gran trotto alla rinfusa quasi per infilar la scala e salir Dio sa dove ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 129)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Confesso che l'amore della libertà, l'ambizione e tutti gli altri grilli, ficcatimi in corpo dalla generosità della stessa mia indole e dai raggiri di mio padre, fuggirono via, come cani scottati da un rovescio d'acqua bollente ... La Pisana col suo riserbo quasi beffardo mi inveleniva peggio degli altri ... Anch'egli, poveretto, dava addosso al cane con tutti gli altri; ed io non mi convertiva d'un punto, persuaso persuasissimo di essere tutto nella mia segreteria, e di non ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 133)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io per me sperava come gli altri nella venuta del Generale; sperava che i segni i monumenti della nostra grandezza passata lo avrebbero distolto dalla crudele e premeditata indifferenza ch'egli già cominciava a ostentare a nostro riguardo ... Gli altri ballonzolavano tutti che parevano alla vigilia del millennio ... Ma dubito ancora che l'avessi a danno degli altri, e che verso di me sarei stato di gran lunga più indulgente ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 154)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sapendo che mio padre s'era imbarcato pel Levante, mi giudicavan partito con lui, o con gli altri disgraziati che aveano cercato una patria nelle tranquille città della Toscana o nelle tumultuanti provincie della Cisalpina ... ma fuori ne sono altri dodici ... Cosa volete? Sulla mensa vi avevano a destra ed a sinistra de' gran bottiglioni di Cipro, io mi fidai di quelli, e mentre gli altri mangiavano e m'incoraggiavano a mangiare, mi diedi invece a bere per la ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 173)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Intanto quelli ch'eran già passati la davano a gambe traverso i cavoli; li ravvisai pei miei compagni, e non li ebbi conosciuti appena, che sul solito muro cominciarono a sorgere altri cappelli, e dietro i cappelli altre teste e braccia e gambe che non finivano più ... Non intralciatevi le gambe gli uni cogli altri! ... — Così dicendo m'era gettato fuori della guardaroba, e giunto sulla scala m'era ingegnato a barricare la porta con armadi con tavole ed altri mobili che potemmo raccozzare ... I Napoletani salivano sicuri, ma trovarono tra le fessure alcune bocche di moschetto ben appostate che li fecero dar indietro gli uni sugli altri ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 200)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Piangeva e soffriva per gli altri; in me non sentiva né peccato né colpa ... Ma pur troppo io m'avea composto di mio capo una regola assai diversa dalla vostra: pur troppo, secondo voi, puzzava d'eresia; scusate, ma tutto quello che non era stato male pegli altri non lo addebitava come male a me stesso; e se male avea commesso, ne era pentito a segno che m'abbandonava senza paura alla giustizia che non muore mai, e che giudicherà non delle vostre parole ma dei fatti ... Ogni spirito veggente che sale lassù risplende a cento altri spiriti colla sua luce profetica! Spiro non si acquetava di cotali conforti; egli mi tastava il polso, mi osservava ansiosamente negli occhi come vi cercasse quell'intima cagione del mio male che ai medici era sfuggita ... La Pisana entrò senza vedere senza cercare altri che me ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 204)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Gli Ormenta, i Venchieredo duravano ancora al governo; né cacciarli si poteva perché erano i soli che se ne intendessero; ponendo poi sopra loro altri dignitari francesi e forestieri, s'avea ferito l'orgoglio municipale senza raddrizzare l'andamento obbliquo ed oscuro della cosa pubblica ... È proprio vero che la morte ruba i migliori, e lascia gli altri; costei ch'era la rovina della casa non facea mostra di volersene andare; e così pure quell'incommodo marito Navagero s'ostinava a non voler lasciar vedova la moglie ... Eccomi arrivato ad un punto della mia vita che mi riuscirà molto difficile dichiarare agli altri, per non averlo potuto mai chiarir bene bene nemmeno a me: voglio dire al mio matrimonio ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 207)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Di cento che armeggiavano uno solo pensava, e agli altri novantanove sarebber cadute le armi e le braccia nel maggior cimento ... Egli m'invitava sempre a trasferirmi colla famiglia a Venezia, ove diceva non mi sarebbe mancato né decoroso sostentamento né occasione di esser utile a me ed agli altri ... E il futuro fu come lo volevano gli altri; in onta alle rispettose e sensate domande della Reggenza provvisoria, in onta alle belle parole degli ambasciatori esteri ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 219)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Quando la forza smoderata della sua anima troverà altre azioni in cui sfogarsi, altri miracoli da tentare, altri sacrifizi da compiere, il passato perderà per lei ogni tormento, i desiderii impossibili s'adagieranno in una dolce e contenta melanconia ... Queste considerazioni mi parvero giustissime; le approvai dunque pienamente lodandola della sua magnanimità e prudenza; e anche a me infatti non andavano mai a sangue le deliberazioni avventate per mera fanciullaggine, che conducono sovente ad una precoce sfiducia in noi e negli altri ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 226)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Che colpa ci ebbero i Veneziani se Colombo e Magellano crearono nuovi commerci a profitto d'altre nazioni, e se Vasco di Gama aperse nuovi scali alle merci dell'Oriente? I Veneziani durarono audaci e meravigliosi mercanti finché fu loro possibile vendere le merci dei paesi lontani con benefizi maggiori degli altri concorrenti; serbarono abitudini e forze guerresche finché quel vasto e ardito commercio abbisognò d'una poderosa tutela ... Da ciò, siccome per abitudine di rispetto, o per necessità di equilibrio, o per merito delle prudenti transazioni, gli altri governi li lasciarono godere in pace quei possedimenti commerciali, cessò poco a poco ogni necessità di tutela armata, e contenti di cancellare una partita sulla pagina del dare, i Veneziani affidarono unicamente al proprio accorgimento e alla discrezione altrui la sicurezza del dominio ... Quando poi tornò la pace, e il mare le fu sbloccato dinanzi, le forze erano sì misere da non poter competere con quelle degli altri porti che s'erano anzi ringagliardite durante la sua indolenza ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 227)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Non insultiamo a coloro che morti solo da ieri già cominciarono a rivivere, mentre si onorano gli altri che con grandissimo scalpore non son giunti a vivere che per la calcolata tolleranza di tutti ... Lo spirito d'associazione, indizio di ravvicinamento e strumento di più vasta concordia, va incoraggiato in ogni fatta d'intraprese; come educazione ad analogo esercizio di altre operazioni, come fattore di confidenza e di prosperità e d'altri mezzi generali di miglioria ... E queste rivaleggiarono coraggiosamente colle più forti e antiche d'altri porti del Mediterraneo ... A poco a poco intorno a quel primo nocciuolo s'erano appostati altri elementi di società: patrizi di vecchio o nuovo conio, per la maggior parte persone che rimpiangevano in fondo l'antico ordine di cose, e lodavano e facevano lor pro' delle presenti per non esser costretti alle fatiche, e condannati all'inedia di nuove rivoluzioni ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 231)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Gli altri miei figliuoletti godevano ottima salute, e s'impazientivano di non veder più il loro papà, e di aver malata la mamma ... Accennai confusamente tanto a Luciano che agli altri ad un affare che mi chiamava tosto a Venezia, e m'imbarcai quel giorno stesso sopra un piroscafo francese che salpava per Ancona ... Alcuni dicevano di non conoscerlo, altri di sì; ma non potevano guarentire del nome: finalmente al Quartier generale fui accertato che un giovine veneziano di quel nome erasi inscritto nella Legione imolese, che aveva combattuto come un leone nello scontro di Rimini, e che colà era rimasto ferito due giorni prima ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 255)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Chi per temperamento e persuasion propria sarà in tutto giusto verso se stesso verso gli altri verso l'umanità intera, colui sarà l'uomo più innocente utile e generoso che sia mai passato pel mondo ... Che importa se anche tutti gli altri vivessero addolorati ed infelici? Sono degeneri, smarriti o colpevoli ...
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Corbaccio (pagina 9)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Altri vengono, che fanno il ventre gonfiare; e, se pure invetriato l'ha la natura fatto, i parti sottoposti gli danno figliuoli, acciò che vedova alle spese del pupillo possa più lungamente deliziosa vita menare ... Sanno ciò che si fa in India o in Ispagna; come sieno fatte le abitazioni degli Etiopi e dove nasca il Nilo; e se 'l cristallo s'ingenera sotto tramontana di ghiaccio o d'altra cosa; con cui dormì la vicina sua; di cui quella altra è gravida e di che mese dee partorire; e quanti amadori ha quell'altra e chi le mandò l'anello e chi la cintura; e quante uova faccia l'anno la gallina della vicina sua; e quante fusa logori a filare una dodicina di lino; e in brieve ciò che fecero mai i Troiani e' Greci o' Romani, di tutto pienamente tornano informate; e quelle colla fante, colla fornaia, colla lavandaia berlingano senza ristare, se altri non truovano che dia loro orecchie, forte turbandosi se alcuna loro riprovata ne fosse ... È il vero che da questa loro così sùbita sapienza e divinamente in loro spirata ne nascie una ottima dottrina nelle figliuole: a tutte insegnano rubare i mariti; come si debbiano ricevere lettere dagli amanti; come ad esse rispondere; in che guisa metterlisi in casa; che maniere debbano tenere ad infignersi d'essere malate, acciò che libero loro dal marito rimanga il letto; e molti altri mali ... Bene è il vero ch'esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor difetto, e spezialmente quello che altri cogli occhi suoi medesimi vede; e non hanno presto il: “Non fu così; tu menti per la gola; tu hai le traveggole; tu hai le cervella date a rinpedulare; bèi meno; tu non sai ove tu ti se'; se' tu in buon senno? tu farnetichi a santà e anfani a secco” e cotali altre lor parolette apuntate? E, se esse diranno d'avere un asino veduto volare, dopo molti argomenti in contrario converrà che si conceda del tutto; se non, le inimicizie mortali, le 'nsidie e gli odi saranno di presente in campo ...
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Corbaccio (pagina 10)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La qual cosa nel nostro primo padre ottimamente dimostrò Colui, il quale poco davanti l'avea creato, mettendogli tutti gli altri animali dinanzi e faccendogli nomare e alla sua signoria sopponendoli; il simigliante appresso faccendo di quella una e sola femina ch'era al mondo; la cui gola e la cui disubidienzia e le cui persuasioni furono di tutte le nostre miserie cagione e origine ... Il quale ordine l'antichità ottimamente ancora serva al mondo presente ne' papati, negl'imperii, ne' reami e ne' principati, nelle provincie, ne' popoli e generalmente in tutt'i maestrati e sacerdozii e nell'altre maggioranze divine come umane: gli uomini solamente, e non le femine, preponendo e in loro commettendo il governo degli altri e di quelle ... E non solamente da questo si può o dee pigliare che solamente ad alcuni eccellenti uomini così ampio privilegio di nobiltà sia conceduto; anche s'intenderà essere ancora de' più menomi, per rispetto alle femine e agli altri animali; per che ottimamente si comprenderà il più vile e 'l più minimo uomo del mondo, il quale del bene dello 'ntelletto privato non sia, prevalere a quella femina, in quanto femina, che temporalmente è tenuta più che niun'altra eccellente ... E, se il minore uomo è da tanto, da quanto dovrà essere colui, la cui virtù ha fatto ch'egli dagli altri ad alcuna eccelenzia sia elevato? Da quanto dovrà essere colui il quale i sacri studii, la filosofia ha dalla meccanica turba separato? Del numero de' quali tu per tuo studio e per tuo ingegno, aiutandoti la grazia di Dio, la quale a niuno che se ne faccia degno, dimandandola, è negata, se' uscito e tra' maggiori divenuto degno di mescolarti ... A te s'appartiene, e so che tu 'l conosci, più d'usare i solitarii luoghi che le moltitudini, ne' templi e negli altri publici luoghi raccolte, visitare; e quivi stando, operando, versificando, essercitare lo 'ngegno e sforzarti di divenire migliore e d'ampliare a tuo podere, più con cose fatte che con parole, la fama tua; che, appresso quella salute ed etterno riposo il qual ciascuno che dirittamente desidera dee volere, è il fine della tua lunga sollecitudine ...
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Corbaccio (pagina 14)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Alcuni sono savi chiamati, per ciò che ottimamente la scrittura di Dio intendono e sannola altrui mostrare; altri, per ciò che intorno alle questioni civili et ecclesiastiche, sì come molto in legge e in decretali amaestrati, sanno ottimamente consigli donare; altri, per ciò che nel governo della republica sono pratichi e le cose nocive sanno schifare e seguire l'utili, quando il bisogno viene; et alcuni sono savi tenuti, però che sanno bene guidare i fondachi, le loro mercatanzie e arti e' lor fatti di casa, e secondo i mutamenti de' tempi sanno temporeggiare ... De' quali modi e d'altri assai, che laudevoli contar si potrebbono, io non vorrei che tu intendessi lei esser savia; per ciò ch'ella non cura di divina scrittura né di filosofica, né di legge né di statuto o di reggimento publico o privato né di così fatte cose; per ciò che, se così intendessi, non intenderesti bene il senno di che ti scrive che si diletta ... Ella non s'usa nelle piaze né ne' campi né su per le mura né con coraze indosso né con bacinetti in testa né con alcuno offendevole ferro: ella s'usa nelle camere, ne' nascosi luoghi, ne' letti e negli altri simili luoghi acconci a ciò, dove, senza corso di cavallo o suono di tromba di rame, alle giostre si va a pian passo; e colui tiene ella che sia o vuogli Lancelotto o vuogli Tristano, Orlando o Ulivieri di prodeza, la cui lancia, per sei o per otto o per dieci aringhi, la notte non si piega in guisa che poi non si dirizi ... Della sua gentileza già in parte parlato ho, la quale ella dice che antica le piace: in che io t'acerto che, come che nelle precedenti cose assai bene e vero, secondo le dimostrazioni fatte, ella abbia il suo piacere dimostrato, in quello ella non sa che si dire, sì come colei che niuno sentimento ha di gentileza: che cosa si sia né donde proceda né di chi dir si debba gentile né chi no; se non ch'ella ha in ciò voluto mostrare ch'ella sia gentile ella; e però, come gentile, ama e disidera le cose gentili; et è tanta la sua vanagloria e pompa che ella fa di questa sua gentileza, che in verità a quelli di Baviera o a' reali di Francia o qualunque altri, se altri ne sono antichi e le cui opere sieno state gloriose, sarebbe soperchio ...
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Corbaccio (pagina 16)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E che più? Cotanto, o meno, alle gote dalle bianche bende tirate risponde la ventraia; la quale di larghi e spessi solchi vergata, come sono le toriccie, pare un sacco voto, non d'altra guisa pendenti che al bue faccia quella buccia vota che li pende dal petto al mento; e per aventura non meno che gli altri panni quella le conviene in alto levare, quando, secondo l'oportunità naturale, vuol scaricare la vescica o, secondo la dilettevole, infornare il malaguida ... Per che, se tu e gli altri, che le gatte in sacco andate comperando, spesse volte rimanete ingannati, niuno maravigliar se ne dee ... E per questa cagione sola, avendo tu il viso, come gli altri, più diritto alla apparenza che alla esistenza, forse meno se' da riprendere, quantunque a te più si convenga, che a molti altri, più la verità che l'opinione delle cose seguire: la quale poi che veduta avessi e dalla opinione non ti rimovessi, oltre a ogn'altra bestia, che umana forma porti, saresti da riprendere ...
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Decameron (pagina 2)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Altri, in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai e il godere e l'andar cantando a torno e sollazzando e il sodisfare d'ogni cosa all'appetito che si potesse e di ciò che avveniva ridersi e beffarsi esser medicina certissima a tanto male: e così come il dicevano il mettevano in opera a lor potere, il giorno e la notte ora a quella taverna ora a quella altra andando, bevendo senza modo e senza misura, e molto più ciò per l'altrui case faccendo, solamente che cose vi sentissero che lor venissero a grado o in piacere ... E in tanta afflizione e miseria della nostra città era la reverenda auttorità delle leggi, così divine come umane, quasi caduta e dissoluta tutta per li ministri e essecutori di quelle, li quali, sì come gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi o sì di famiglie rimasi stremi, che uficio alcuno non potean fare; per la qual cosa era a ciascun licito quanto a grado gli era d'adoperare ... Molti altri servavano, tra questi due di sopra detti, una mezzana via, non strignendosi nelle vivande quanto i primi né nel bere e nell'altre dissoluzioni allargandosi quanto i secondi, ma a sofficienza secondo gli appetiti le cose usavano e senza rinchiudersi andavano a torno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di spezierie, quelle al naso ponendosi spesso, estimando essere ottima cosa il cerebro con cotali odori confortare, con ciò fosse cosa che l'aere tutto paresse dal puzzo de' morti corpi e delle infermità e delle medicine compreso e puzzolente ...
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Decameron (pagina 4)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... creature umane si crede per certo dentro alle mura della città di Firenze essere stati di vita tolti, che forse, anzi l'accidente mortifero, non si saria estimato tanti avervene dentro avuti? O quanti gran palagi, quante belle case, quanti nobili abituri per adietro di famiglie pieni, di signori e di donne, infino al menomo fante rimaser voti! O quante memorabili schiatte, quante ampissime eredità, quante famose ricchezze si videro senza successor debito rimanere! Quanti valorosi uomini, quante belle donne, quanti leggiadri giovani, li quali non che altri, ma Galieno, Ipocrate o Esculapio avrieno giudicati sanissimi, la mattina desinarono co' lor parenti, compagni e amici, che poi la sera vegnente appresso nell'altro mondo cenaron con li lor passati! A me medesimo incresce andarmi tanto tra tante miserie ravolgendo: per che, volendo omai lasciare star quella parte di quelle che io acconciamente posso schifare, dico che, stando in questi termini la nostra città, d'abitatori quasi vota, addivenne, sì come io poi da persona degna di fede sentii, che nella venerabile chiesa di Santa Maria Novella, un martedì mattina, non essendovi quasi alcuna altra persona, uditi li divini ufici in abito lugubre quale a sì fatta stagione si richiedea, si ritrovarono sette giovani donne tutte l'una all'altra o per amistà o per vicinanza o per parentado congiunte, delle quali niuna il venti e ottesimo anno passato avea né era minor di diciotto, savia ciascuna e di sangue nobile e bella di forma e ornata di costumi e di leggiadra onestà ... Per le quali cose, e qui e fuori di qui e in casa mi sembra star male, e tanto più ancora quanto egli mi pare che niuna persona, la quale abbia alcun polso e dove possa andare, come noi abbiamo, ci sia rimasa altri che noi ... E se così è, che essere manifestamente si vede, che faccian noi qui, che attendiamo, che sognamo? perché più pigre e lente alla nostra salute che tutto il rimanente de' cittadini siamo? reputianci noi men care che tutte l'altre? o crediamo la nostra vita con più forti catene esser legata al nostro corpo che quella degli altri sia, e così di niuna cosa curar dobbiamo la quale abbia forza d'offenderla? Noi erriamo, noi siamo ingannate: che bestialità è la nostra se così crediamo? quante volte noi ci vorrem ricordare chenti e quali sieno stati i giovani e le donne vinte da questa crudel pestilenzia, noi ne vedremo apertissimo argomento ... E per ciò, acciò che noi per ischifaltà o per traccutaggine non cadessimo in quello di che noi per avventura per alcuna maniera volendo potremmo scampare, non so se a voi quello se ne parrà che a me ne parrebbe: io giudicherei ottimamente fatto che noi, sì come noi siamo, sì come molti innanzi a noi hanno fatto e fanno, di questa terra uscissimo, e fuggendo come la morte i disonesti essempli degli altri onestamente a' nostri luoghi in contado, de' quali a ciascuna di noi è gran copia, ce ne andassimo a stare, e quivi quella festa, quella allegrezza, quello piacere che noi potessimo, senza trapassare in alcuno atto il segno della ragione, prendessimo ...
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Decameron (pagina 14)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Udinne io bene alcuna che m'ha fatto e fa avere di voi e degli altri vostri frati grandissima compassione, pensando al malvagio stato che voi di là nell'altra vita dovrete avere ... ” Come che gli altri che alla tavola dello inquisitore erano tutti ridessono, lo 'nquisitore sentendo trafiggere la lor brodaiuola ipocrisia tutto si turbò; e se non fosse che biasimo portava di quello che fatto avea, un altro processo gli avrebbe addosso fatto per ciò che con ridevol motto lui e gli altri poltroni aveva morsi ... E avendo seco portate tre belle e ricche robe, che donate gli erano state da altri signori, per comparire orrevole alla festa, volendo il suo oste esser pagato, primieramente gli diede l'una e appresso, soprastando ancora molto più, convenne, se più volle col suo oste tornare, gli desse la seconda; e cominciò sopra la terza a mangiare, disposto di tanto stare a vedere quanto quella durasse e poi partirsi ...
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Decameron (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E che so io, madonna, se nello elegger degli amanti voi vi faceste il simigliante? E se voi il faceste, io sarei colui che eletto sarei da voi, e gli altri cacciati via ... Dato adunque ordine a quello che abbiamo già a fare cominciato, quinci levatici, alquanto n'andrem sollazzando e, come il sole sarà per andar sotto, ceneremo per lo fresco, e dopo alcune canzonette e altri sollazzi sarà ben fatto l'andarsi a dormire ... – Le donne e gli uomini parimente tutti questo ordine commendarono e quello dissero da seguire; Dioneo solamente, tutti gli altri tacendo già, disse:–Madonna, come tutti questi altri hanno detto, così dico io sommamente esser piacevole e commendabile l'ordine dato da voi ... – La reina, la quale lui e sollazzevole uomo e festevole conoscea e ottimamente s'avisò questo lui non chieder se non per dovere la brigata, se stanca fosse del ragionare, rallegrare con alcuna novella da ridere, col consentimento degli altri lietamente la grazia gli fece ...
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Decameron (pagina 23)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Lui ho adunque preso e lui voglio, né mai alcuno altro n'avrò, che che se ne debba parere al padre mio o a altrui; per che la principal cagione per la quale mi mossi è tolta via, ma piacquemi di fornire il mio cammino sì per visitare li santi luoghi e reverendi, de' quali questa città è piena, e la vostra Santità, e sì acciò che per voi il contratto matrimonio tra Alessandro e me solamente nella presenza di Dio io facessi aperto nella vostra e per conseguente degli altri uomini ... E il giorno posto da lui essendo venuto, davanti a tutti i cardinali e dimolti altri gran valenti uomini, li quali invitati a una grandissima festa da lui apparecchiata eran venuti, fece venire la donna realmente vestita, la quale tanto bella e sì piacevol parea che meritamente da tutti era commendata, e simigliantemente Alessandro splendidamente vestito, in apparenza e in costumi non miga giovane che a usura avesse prestato ma più tosto reale, e da' due cavalieri molto onorato; e quivi da capo fece solennemente le sponsalizie celebrare, e appresso, le nozze belle e magnifiche fatte, con la sua benedizione gli licenziò ... Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d'Italia; nella quale assai presso a Salerno è una costa sopra il mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la costa d'Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane e d'uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantia sì come alcuni altri ... Quivi, con quelle qualità medesime di mercatantie che egli aveva portate, trovò essere più altri legni venuti; per la qual cagione non solamente gli convenne far gran mercato di ciò che portato avea, ma quasi, se spacciar volle le cose sue, gliele convenne gittar via: laonde egli fu vicino al disertarsi ... E trovato comperatore del suo gran legno, con quegli denari e con gli altri che della sua mercatantia avuti avea comperò un legnetto sottile da corseggiare e quello d'ogni cosa oportuna a tal servigio armò e guernì ottimamente, e diessi a far sua della roba d'ogni uomo e massimamente sopra i turchi ...
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Decameron (pagina 25)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... cozzone di cavalli; il quale, avendo inteso che a Napoli era buon mercato di cavalli, messisi in borsa cinquecento fiorin d'oro, non essendo mai più fuori di casa stato, con altri mercatanti là se n'andò: dove giunto una domenica sera in sul vespro, dall'oste suo informato la seguente mattina fu in sul Mercato, e molti ne vide e assai ne gli piacquero e di più e più mercato tenne, né di niuno potendosi accordare, per mostrare che per comperar fosse, sì come rozzo e poco cauto più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa de' fiorini che aveva ... Ella era ancora assai giovane, di persona grande e con bellissimo viso, vestita e ornata assai orrevolemente; alla quale come Andreuccio fu presso, essa incontrogli da tre gradi discese con le braccia aperte, e avvinghiatogli il collo alquanto stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita; poi lagrimando gli basciò la fronte e con voce alquanto rotta disse: “O Andreuccio mio, tu sii il ben venuto!” Esso, maravigliandosi di così tenere carezze, tutto stupefatto rispose: “Madonna, voi siate la ben trovata!” Ella appresso, per la man presolo, suso nella sua sala il menò e di quella, senza alcuna altra cosa parlare, con lui nella sua camera se n'entrò, la quale di rose, di fiori d'aranci e d'altri odori tutta oliva, là dove egli un bellissimo letto incortinato e molte robe su per le stanghe, secondo il costume di là, e altri assai belli e ricchi arnesi vide; per le quali cose, sì come nuovo, fermamente credette lei dovere essere non men che gran donna ... Ma tra gli altri che molto l'amarono, mia madre, che gentil donna fu e allora era vedova, fu quella che più l'amò, tanto che, posta giù la paura del padre e de' fratelli e il suo onore, in tal guisa con lui si dimesticò, che io ne nacqui e sonne qual tu mi vedi ...
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Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La qual cosa sentendo il prete mise uno strido grandissimo e presto dell'arca si gittò fuori; della qual cosa tutti gli altri spaventati, lasciata l'arca aperta, non altramente a fuggir cominciarono che se da centomilia diavoli fosser perseguitati ... Ma questo da' ciciliani conosciuto, subitamente egli e molti altri amici e servidori del re Manfredi furono per prigioni dati al re Carlo e la possessione dell'isola appresso ... Madama Beritola, come gli altri smontata in su l'isola e sopra quella un luogo solitario e rimoto trovato, quivi a dolersi del suo Arrighetto si mise tutta sola ... E questa maniera ciascun giorno tenendo, avvenne che, essendo ella al suo dolersi occupata, senza che alcuno o marinaro o altri se n'acorgesse, una galea di corsari sopravenne, la quale tutti a man salva gli prese e andò via ...
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Decameron (pagina 41)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Avvenne durante la guerra che la reina di Francia infermò gravemente; e conoscendo ella se medesima venire alla morte, contrita d'ogni suo peccato divotamente si confessò dall'arcivescovo di Ruem, il quale da tutti era tenuto un santissimo e buono uomo, e tra gli altri peccati gli narrò ciò che per lei a gran torto il conte d'Anguersa ricevuto avea ... Né solamente fu a lui contenta di dirlo, ma davanti a molti altri valenti uomini tutto come era stato riraccontò, pregandogli che col re operassono che 'l conte, se vivo fosse, e se non, alcun de' suoi figliuoli, nel loro stato restituiti fossero: né guari poi dimorò che, di questa vita passata, onorevolmente fu sepellita ... Adunati adunque tutti e tre insieme, disse il conte a Perotto, che già era in pensiero di palesarsi: “Perotto, Giachetto, che è qui, ha tua sorella per mogliere né mai n'ebbe alcuna dota; e per ciò, acciò che tua sorella senza dote non sia, io intendo che egli e non altri abbia questo beneficio che il re promette così grande per te, e ti rinsegni sì come figliuolo del conte d'Anguersa, e per la Violante tua sorella e sua mogliere, e per me che il conte d'Anguersa e vostro padre sono ... Avendo Elissa con la sua compassionevole novella il suo dover fornito, Filomena reina, la quale bella e grande era della persona e nel viso più che altra piacevole e ridente, sopra sé recatasi, disse:–Servar si vogliono i patti a Dioneo, e però, non restandoci altri che egli e io a novellare, io dirò prima la mia e esso, che di grazia il chiese, l'ultimo fia che dirà ...
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Decameron (pagina 42)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Era tra questi mercatanti che così ragionavano un giovane mercatante chiamato Ambruogiuolo da Piagenza, il quale di questa ultima loda che Bernabò avea data alla sua donna cominciò a far le maggior risa del mondo; e gabbando il domandò se lo 'mperadore gli avea questo privilegio più che a tutti gli altri uomini conceduto ... Se l'uomo adunque è di maggior fermezza e non si può tenere che non condiscenda, lasciamo stare a una che 'l prieghi, ma pure a non disiderare una che gli piaccia, e, oltre al disidero, di far ciò che può acciò che con quella esser possa, e questo non una volta il mese ma mille il giorno avvenirgli: che speri tu che una donna, naturalmente mobile, possa fare a' prieghi, alle lusinghe, a' doni, a' mille altri modi che userà uno uom savio che l'ami? credi che ella si possa tenere? Certo, quantunque tu te l'affermi, io non credo che tu il creda; e tu medesimo di' che la moglie tua è femina e ch'ella è di carne e d'ossa come son l'altre ... ” Bernabò disse che gli piacea molto; e quantunque gli altri mercatanti che quivi erano s'ingegnassero di sturbar questo fatto, conoscendo che gran male ne potea nascere, pure erano de' due mercatanti sì gli animi accesi, che, oltre al voler degli altri, per belle scritte di lor mano s'obligarono l'uno all'altro ...
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Decameron (pagina 48)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Andando adunque contentissimi dintorno per quello, faccendosi di varii rami d'albori ghirlande bellissime, tuttavia udendo forse venti maniere di canti d'uccelli quasi a pruova l'un dell'altro cantare, s'accorsero d'una dilettevol bellezza della quale, dall'altre soprapresi, non s'erano ancora accorti: ché essi videro il giardin pieno forse di cento varietà di belli animali, e l'uno all'altro mostrandolo, d'una parte uscir conigli, d'altra parte correr lepri, e dove giacer cavriuoli e in alcuna cerbiatti giovani andar pascendo e, oltre a questi, altre più maniere di non nocivi animali, ciascuno a suo diletto, quasi dimestichi andarsi a sollazzo: le quali cose, oltre agli altri piaceri, un vie maggior piacere aggiunsero ... De' quali chi v'andò e chi, vinto dalla bellezza del luogo, andar non vi volle, ma quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre gli altri dormiron, si diede ... Quivi tra gli altri che lietamente il raccolsono fu un giovane lavoratore forte e robusto e secondo uomo di villa con bella persona, il cui nome era Masetto; e domandollo dove tanto tempo stato fosse ... A cui Nuto rispose: “Io lavorava un lor giardino bello e grande e oltre a questo andava alcuna volta al bosco per le legne, attigneva acqua e faceva cotali altri servigetti; ma le donne mi davano sì poco salario, che io non ne poteva appena pur pagare i calzari ...
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Decameron (pagina 63)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Fatta adunque da ciascun festa a Tedaldo, esso medesimo stracciò li vestimenti neri indosso a' fratelli e i bruni alle sirocchie e alle cognate e volle che quivi altri vestimenti si facessero venire; li quali poi che rivestiti furono, canti e balli con altri sollazzi vi si fecero assai: per la qual cosa il convito, che tacito principio avuto avea, ebbe sonoro fine ... Costoro il dissero, e trovossi appunto così essere stato come costoro dicevano; di che, tra per questo e per gli altri segni, riconosciuto fu colui che era stato ucciso essere stato Faziuolo e non Tedaldo, laonde il sospetto di lui uscì a' fratelli e a ciascuno altro ... Dirò adunque come un vivo per morto sepellito fosse, e come poi per risuscitato, e non per vivo, egli stesso e molti altri lui credessero essere della sepoltura uscito, colui di ciò essendo per santo adorato che come colpevole ne dovea più tosto essere condannato ...
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Decameron (pagina 64)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E oltre a questo, come che io sia abate, io sono uomo come gli altri e, come voi vedete, io non sono ancor vecchio ... La donna, lieta del dono e attendendo d'aver degli altri, alle compagne tornata maravigliose cose cominciò a raccontare della santità dell'abate e con loro a casa se ne tornò ... E ritrovata una polvere di maravigliosa vertù, la quale nelle parti di Levante avuta avea da un gran prencipe (il quale affermava quella solersi usare per lo Veglio della Montagna quando alcun voleva dormendo mandare nel suo Paradiso o trarlone, e che ella, più e men data, senza alcuna lesione faceva per sì fatta maniera più e men dormire colui che la prendeva, che, mentre la sua vertù durava, non avrebbe mai detto colui in sé aver vita) e di questa tanta presane che a far dormir tre giorni sufficiente fosse, e in un bicchier di vino non ben chiaro ancora nella sua cella, senza avvedersene Ferondo, gliele diè bere: e lui appresso menò nel chiostro e con più altri de' suoi monaci di lui cominciarono e delle sue sciocchezze a pigliar diletto ... L'abate mostrando di turbarsi dell'accidente, fattolo scignere e fatta recare acqua fredda e gittargliele nel viso e molti suoi altri argomenti fatti fare, quasi da alcuna fumosità di stomaco o d'altro che occupato l'avesse gli volesse la smarrita vita e 'l sentimento rivocare, veggendo l'abate e' monaci che per tutto questo egli non si risentiva, toccandogli il polso e niun sentimento trovandogli, tutti per constante ebbero ch'e' fosse morto: per che, mandatolo a dire alla moglie e a' parenti di lui, tutti quivi prestamente vennero; e avendolo la moglie con le sue parenti alquanto pianto, così vestito come era il fece l'abate mettere in uno avello ...
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Decameron (pagina 68)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” Il conte udendo questo tutto misvenne e riconobbe l'anello e i figliuoli ancora, sì simili erano a lui; ma pur disse: “Come può questo essere intervenuto?” La contessa, con gran maraviglia del conte e di tutti gli altri che presenti erano, ordinatamente ciò che stato era e come raccontò; per la qual cosa il conte, conoscendo lei dire il vero e veggendo la sua perseveranza e il suo senno e appresso due così be' figlioletti, e per servar quello che promesso avea e per compiacere a tutti i suoi uomini e alle donne, che tutti pregavano che lei come sua legittima sposa dovesse omai raccogliere e onorare, pose giù la sua obstinata gravezza e in piè fece levar la contessa e lei abbracciò e basciò e per sua legittima moglie riconobbe, e quegli per suoi figliuoli ... E fattala di vestimenti a lei convenevoli rivestire, con grandissimo piacere di quanti ve n'erano e di tutti gli altri suoi vassalli che ciò sentirono, fece non solamente tutto quel dì ma più altri grandissima festa; e da quel dì innanzi lei sempre come sua sposa e moglie onorando l'amò e sommamente ebbe cara ... Adunque, venendo al fatto, dico che nella città di Capsa in Barberia fu già un ricchissimo uomo, il quale tra alcuni altri suoi figliuoli aveva una figlioletta bella e gentilesca, il cui nome fu Alibech ... E ella, pervenuta a lui e avute da lui queste medesime parole, andata più avanti, pervenne alla cella d'uno romito giovane, assai divota persona e buona, il cui nome era Rustico, e quella dimanda gli fece che agli altri aveva fatta ... Il quale, per volere fare della sua fermezza una gran pruova, non come gli altri la mandò via o più avanti ma seco la ritenne nella sua cella: e venuta la notte, un lettuccio di frondi di palma le fece da una parte e sopra quello le disse si riposasse ...
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Decameron (pagina 77)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Così piaccia a Dio che a tutti gli altri possa intervenire ... E tra gli altri che con più abandonate redine ne' nostri pericoli ne trasporta, mi pare che l'ira sia quello; la quale niuna altra cosa è che un movimento subito e inconsiderato, da sentita tristizia sospinto, il quale, ogni ragion cacciata e gli occhi della mente avendo di tenebre offuscati, in ferventissimo furore accende l'anima nostra ... Marsilia, sì come voi sapete, è in Provenza sopra la marina posta, antica e nobilissima città, e già fu di ricchi uomini e di gran mercatanti più copiosa che oggi non si vede; tra' quali ne fu un chiamato N'Arnald Civada, uomo di nazione infima ma di chiara fede e leal mercatante, senza misura di possessioni e di denari ricco, il quale d'una sua donna avea più figliuoli, de' qua tre n'erano femine e eran di tempo maggiori che gli altri che maschi erano ... Voi siete ricchissimi giovani, quello che non sono io: dove voi vogliate recare le vostre ricchezze in uno e me fare terzo posseditore con voi insieme di quelle e diliberare in che parte del mondo noi vogliamo andare a vivere in lieta vita con quelle, senza alcun fallo mi dà il cuor di fare che le tre sorelle, con gran parte di quello del padre loro, con essonoi dove noi andar ne vorremo ne verranno; e quivi ciascun con la sua, a guisa di tre fratelli, viver potremo li più contenti uomini che altri che al mondo sieno ...
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Decameron (pagina 112)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” Tra' quali disse uno, che si chiamava Neri Vannini: “Io sono acconcio a voler vincere questa cena”; e accordatisi insieme d'aver per giudice Piero di Fiorentino, in casa cui erano, e andatisene a lui, e tutti gli altri appresso per vedere perdere lo Scalza e dargli noia, ogni cosa detta gli raccontarono ... Voi dovete sapere che i Baronci furon fatti da Domenedio al tempo che Egli aveva cominciato d'apparare a dipignere, ma gli altri uomini furon fatti poscia che Domenedio seppe dipignere ... E che io dica di questo il vero, ponete mente a' Baronci e agli altri uomini: dove voi tutti gli altri vedrete co' visi ben composti e debitamente proporzionati, potrete vedere i Baronci qual col viso molto lungo e stretto, e quale averlo oltre a ogni convenienza largo, e tal v'è col naso molto lungo e tale l'ha corto, e alcuni col mento in fuori e in sù rivolto e con mascelloni che paion d'asino; e èvvi tale che ha l'uno occhio più grosso che l'altro, e ancora chi ha l'un più giù che l'altro, sì come sogliono essere i visi che fanno da prima i fanciulli che apparano a disegnare ... Per che, come già dissi, assai bene appare che Domenedio gli fece quando apparava a dipignere, sì che essi son più antichi che gli altri e così più gentili ...
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Decameron (pagina 120)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma che dico io di frate Rinaldo nostro di cui parliamo? Quali son quegli che così non facciano? Ahi vitupero del guasto mondo! Essi non si vergognano d'apparir grassi, d'apparir coloriti nel viso, d'apparir morbidi ne' vestimenti e in tutte le cose loro, e non come colombi ma come galli tronfi colla cresta levata pettoruti procedono: e che è peggio (lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'alberelli di lattovari e d'unguenti colmi, di scatole di varii confetti piene, d'ampolle e di guastadette con acque lavorate e con oli, di bottacci di malvagia e di greco e d'altri vini preziosissimi traboccanti, in tanto che non celle di frati ma botteghe di speziali o d'unguentarii appaiono più tosto a' riguardanti) essi non si vergognano che altri sappia loro esser gottosi, e credonsi che altri non conosca e sappia che i digiuni assai, le vivande grosse e poche e il viver sobriamente faccia gli uomini magri e sottili e il più sani; e se pure infermi ne fanno, non almeno di gotte gl'infermano, alle quali si suole per medicina dare la castità e ogn'altra cosa a vita di modesto frate appartenente ... E credonsi che altri non conosca, oltra la sottil vita, le vigilie lunghe, l'orare e il disciplinarsi dover gli uomini pallidi e afflitti rendere, e che né san Domenico né san Francesco, senza aver quatro cappe per uno, non di tintillani né d'altri panni gentili ma di lana grossa fatti e di natural colore, a cacciare il freddo e non a apparere si vestissero ... La buona donna, veggendosi molto sollicitare e parendole frate Rinaldo forse più bello che non pareva, essendo un dì molto da lui infestata a quello ricorse che fanno tutte quelle che voglia hanno di concedere quello che è addimandato, e disse: “Come, frate Rinaldo, o fanno così fatte cose i frati?” A cui frate Rinaldo rispose: “Madonna, qualora io avrò questa cappa fuor di dosso, che me la traggo molto agevolmente, io vi parrò uno uomo fatto come gli altri e non frate ... Ma tra l'altre una avvenne che, essendo frate Rinaldo venuto a casa la donna e vedendo quivi niuna persona essere altri che una fanticella della donna, assai bella e piacevoletta, mandato il compagno suo con essolei nel palco de' colombi a insegnarle il paternostro, egli colla donna, che il fanciullin suo avea per mano, se n'entrarono nella camera e dentro serrati sopra un lettuccio da sedere, che in quella era, s'incominciarono a trastullare ...
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Decameron (pagina 153)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E da questo libro della dogana assai volte s'informano i sensali e delle qualità e delle quantità delle mercatantie che vi son, e ancora chi sieno i mercatanti che l'hanno; con li quali poi essi, secondo che lor cade per mano, ragionan di cambi, di baratti e di vendite e d'altri spacci ... La quale usanza, sì come in molti altri luoghi, era in Palermo in Cicilia, dove similemente erano, e ancor sono, assai femine del corpo bellissime ma nemiche dell'onestà, le quali, da chi non le conosce, sarebbono e son tenute grandi e onestissime donne ... Né stette guari che la donna con due sue altre schiave appresso al bagno venne; dove ella, come prima ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa e dopo i maggiori sospiri del mondo, poi che molto e abbracciato e basciato l'ebbe, gli disse: “Non so chi mi si avesse a questo potuto conducere altri che tu; tu m'hai miso lo foco all'arma, toscano acanino ... E quivi, poi che di sudare furon restati, dalle schiave fuori di que' lenzuoli tratti, rimasono ignudi negli altri ... ” Salabaetto, lieto abbracciatala e basciatala, s'uscì di casa costei e vennesene là dove usavano gli altri ...
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Decameron (pagina 168)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... e sorridendo disse:– Signor mio, gran carico ti resta, sì come è l'avere il mio difetto e degli altri che il luogo hanno tenuto che tu tieni, essendo tu l'ultimo, a emendare: di che Idio ti presti grazia, come a me l'ha prestato di farti re ... – Panfilo, lietamente l'onor ricevuto, rispose:–La vostra virtù e degli altri miei subditi farà sì, che io, come gli altri sono stati, sarò da lodare–; e secondo il costume de' suoi predecessori col siniscalco delle cose oportune avendo disposto, alle donne aspettanti si rivolse e disse:– Innamorate donne, la discrezion d'Emilia, nostra reina stata questo giorno, per dare alcun riposo alle vostre forze arbitrio vi diè di ragionare ciò che più vi piacesse; per che, già riposati essendo, giudico che sia bene il ritornare alla legge usata, e per ciò voglio che domane ciascuna di voi pensi di ragionare sopra questo, cioè: di chi liberalmente o vero magnificamente alcuna cosa operasse intorno a' fatti d'amore o d'altra cosa ... De' quai quand'io ne truovo alcun che sia, al mio parer, ben simile di lui, il colgo e bascio e parlomi con lui: e com'io so, così l'anima mia tututta gli apro e ciò che 'l cor disia: quindi con altri il metto in ghirlandella legato co' miei crin biondi e leggieri ... E venuti tutti, con loro insieme diliberato del dove andar potessero al lor diletto, con lento passo si mise innanzi accompagnato da Filomena e da Fiammetta, tutti gli altri apresso seguendogli; e molte cose della loro futura vita insieme parlando e dicendo e rispondendo, per lungo spazio s'andaron diportando; e data una volta assai lunga, cominciando il sole già troppo a riscaldare, al palagio si ritornarono ... Dovete adunque sapere che, tra gli altri valorosi cavalieri che da gran tempo in qua sono stati nella nostra città, fu un di quegli, e forse il più da bene, messer Ruggieri de' Figiovanni; il quale, essendo e ricco e di grande animo e veggendo che, considerata la qualità del vivere e de' costumi di Toscana, egli in quella dimorando poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare, prese per partito di volere un tempo essere appresso a Anfonso re di Spagna, la fama del valore del quale quella di ciascun altro signor trapassava a que' tempi; e assai onorevolemente in arme e in cavalli e in compagnia a lui se n'andò in Ispagna, e graziosamente fu dal re ricevuto ...
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Decameron (pagina 190)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il gentile uomo, fatto secondo che il marchese il pregava, entrato in cammino dopo alquanti dì con la fanciulla e col fratello e con nobile compagnia in su l'ora del desinare giunse a Sanluzzo, dove tutti i paesani e molti altri vicini da torno trovò che attendevan questa novella sposa di Gualtieri ... La fanciulla era guardata da ogn'uomo, e ciascun diceva che Gualtieri aveva fatto buon cambio; ma intra gli altri Griselda la lodava molto, e lei e il suo fratellino ... E per ciò con lieto animo prendi questa che tu mia sposa credi, e il suo fratello, per tuoi e miei figliuoli: essi sono quegli li quali tu e molti altri lungamente stimato avete che io crudelmente uccider facessi; e io sono il tuo marito, il quale sopra ogni altra cosa t'amo, credendomi poter dar vanto che niuno altro sia che, sì com'io, si possa di sua moglier contentare ... ” E così detto l'abracciò e basciò: e con lei insieme, la qual d'allegrezza piagnea, levatosi n'andarono là dove la figliuola tutta stupefatta queste cose ascoltando sedea e, abbracciatala teneramente e il fratello altressì, lei e molti altri che quivi erano sgannarono ... Chi avrebbe, altri che Griselda, potuto col viso non solamente asciutto ma lieto sofferir le rigide e mai più non udite pruove da Gualtier fatte? Al quale non sarebbe forse stato male investito d'essersi abbattuto a una che quando, fuor di casa, l'avesse fuori in camiscia cacciata, s'avesse sì a un altro fatto scuotere il pilliccione che riuscito ne fosse una bella roba ...
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Decameron (pagina 191)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Le donne e gli altri levatisi, non altramenti che usati si fossero, chi a un diletto e chi a un altro si diede; e l'ora della cena venuta, con sommo piacere furono a quella; e dopo quella a cantare e a sonare e a carolare cominciarono; e menando la Lauretta una danza, comandò il re alla Fiammetta che dicesse una canzone; la quale assai piacevolemente così incominciò a cantare: S'amor venisse senza gelosia, io non so donna nata lieta com'io sarei e qual vuol sia ... E come il nuovo giorno apparve, levati, avendo già il siniscalco via ogni lor cosa mandata, dietro alla guida del discreto re verso Firenze si ritornarono; e i tre giovani, lasciate le sette donne in Santa Maria Novella, donde con loro partiti s'erano, da esse accommiatatosi, a' loro altri piaceri attesero, e esse, quando tempo lor parve, se ne tornarono alle lor case ... Il quale prima che io le conceda, brievemente a alcune cosette, le quali forse alcuna di voi o altri potrebbe dire (con ciò sia cosa che a me paia esser certissimo queste non dovere avere spezial privilegio più che l'altre cose, anzi non averlo mi ricorda nel principio della quarta giornata aver mostrato), quasi a tacite quistion mosse di rispondere intendo ... Chi non sa ch'è il vino ottima cosa a' viventi, secondo Cinciglione e Scolaio e assai altri, e a colui che ha la febbre è nocivo? direm noi, per ciò che nuoce a' ...
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La divina commedia (pagina 3)
di Dante Alighieri (estratti)
... Trasseci l'ombra del primo parente,
d'Abèl suo figlio e quella di Noè,
di Moïsè legista e ubidente;
Abraàm patrïarca e Davìd re,
Israèl con lo padre e co' suoi nati
e con Rachele, per cui tanto fé,
e altri molti, e feceli beati ... "O tu ch'onori scïenzïa e arte,
questi chi son c'hanno cotanta onranza,
che dal modo de li altri li diparte?" ... Così vid'i' adunar la bella scola
di quel segnor de l'altissimo canto
che sovra li altri com'aquila vola ... Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
quivi vid'ïo Socrate e Platone,
che 'nnanzi a li altri più presso li stanno;
Democrito, che 'l mondo a caso pone,
Dïogenès, Anassagora e Tale,
Empedoclès, Eraclito e Zenone;
e vidi il buono accoglitor del quale,
Dïascoride dico; e vidi Orfeo,
Tulïo e Lino e Seneca morale;
Euclide geomètra e Tolomeo,
Ipocràte, Avicenna e Galïeno,
Averoìs, che 'l gran comento feo ...
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La divina commedia (pagina 13)
di Dante Alighieri (estratti)
... Di sotto al capo mio son li altri tratti
che precedetter me simoneggiando,
per le fessure de la pietra piatti ... Né Pier né li altri tolsero a Matia
oro od argento, quando fu sortito
al loco che perdé l'anima ria ... Certo io piangea, poggiato a un de' rocchi
del duro scoglio, sì che la mia scorta
mi disse: "Ancor se' tu de li altri sciocchi?
Qui vive la pietà quand'è ben morta;
chi è più scellerato che colui
che al giudicio divin passion comporta?
Drizza la testa, drizza, e vedi a cui
s'aperse a li occhi d'i Teban la terra;
per ch'ei gridavan tutti: "Dove rui,
Anfïarao? perché lasci la guerra?" ... E io: "Maestro, i tuoi ragionamenti
mi son sì certi e prendon sì mia fede,
che li altri mi sarien carboni spenti ... XXI Così di ponte in ponte, altro parlando
che la mia comedìa cantar non cura,
venimmo; e tenavamo 'l colmo, quando
restammo per veder l'altra fessura
di Malebolge e li altri pianti vani;
e vidila mirabilmente oscura ...
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La divina commedia (pagina 14)
di Dante Alighieri (estratti)
... pece
a rimpalmare i legni lor non sani,
ché navicar non ponno - in quella vece
chi fa suo legno novo e chi ristoppa
le coste a quel che più vïaggi fece;
chi ribatte da proda e chi da poppa;
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzeruolo e artimon rintoppa -:
tal, non per foco ma per divin'arte,
bollia là giuso una pegola spessa,
che 'nviscava la ripa d'ogne parte ... Tutti gridaron: "Vada Malacoda!";
per ch'un si mosse - e li altri stetter fermi -
e venne a lui dicendo: "Che li approda?" ... Allor li fu l'orgoglio sì caduto,
ch'e' si lasciò cascar l'uncino a' piedi,
e disse a li altri: "Omai non sia feruto" ... E al maestro mio volse la faccia;
"Domanda", disse, "ancor, se più disii
saper da lui, prima ch'altri 'l disfaccia" ... Lo duca dunque: "Or dì: de li altri rii
conosci tu alcun che sia latino
sotto la pece?" ...
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La divina commedia (pagina 15)
di Dante Alighieri (estratti)
... Danar si tolse e lasciolli di piano,
sì com'e' dice; e ne li altri offici anche
barattier fu non picciol, ma sovrano ... Alichin non si tenne e, di rintoppo
a li altri, disse a lui: "Se tu ti cali,
io non ti verrò dietro di gualoppo,
ma batterò sovra la pece l'ali ... Barbariccia, con li altri suoi dolente,
quattro ne fé volar da l'altra costa
con tutt'i raffi, e assai prestamente
di qua, di là discesero a la posta;
porser li uncini verso li 'mpaniati,
ch'eran già cotti dentro da la crosta;
e noi lasciammo lor così 'mpacciati ... E a tal modo il socero si stenta
in questa fossa, e li altri dal concilio
che fu per li Giudei mala sementa" ...
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La divina commedia (pagina 19)
di Dante Alighieri (estratti)
... E tutti li altri che tu vedi qui,
seminator di scandalo e di scisma
fuor vivi, e però son fessi così ... Un diavolo è qua dietro che n'accisma
sì crudelmente, al taglio de la spada
rimettendo ciascun di questa risma,
quand'avem volta la dolente strada;
però che le ferite son richiuse
prima ch'altri dinanzi li rivada ... Un altro, che forata avea la gola
e tronco 'l naso infin sotto le ciglia,
e non avea mai ch'una orecchia sola,
ristato a riguardar per maraviglia
con li altri, innanzi a li altri aprì la canna,
ch'era di fuor d'ogni parte vermiglia,
e disse: "O tu cui colpa non condanna
e cu' io vidi su in terra latina,
se troppa simiglianza non m'inganna,
rimembriti di Pier da Medicina,
se mai torni a veder lo dolce piano
che da Vercelli a Marcabò dichina ... Io vidi certo, e ancor par ch'io 'l veggia,
un busto sanza capo andar sì come
andavan li altri de la trista greggia;
e 'l capo tronco tenea per le chiome,
pesol con mano a guisa di lanterna:
e quel mirava noi e dicea: "Oh me!" ...
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La divina commedia (pagina 26)
di Dante Alighieri (estratti)
... Vapori accesi non vid'io sì tosto
di prima notte mai fender sereno,
né, sol calando, nuvole d'agosto,
che color non tornasser suso in meno;
e, giunti là, con li altri a noi dier volta
come schiera che scorre sanza freno ... Ond'io, che solo innanzi a li altri parlo,
ti priego, se mai vedi quel paese
che siede tra Romagna e quel di Carlo,
che tu mi sie di tuoi prieghi cortese
in Fano, sì che ben per me s'adori
pur ch'i' possa purgar le gravi offese ... Poi disse un altro: "Deh, se quel disio
si compia che ti tragge a l'alto monte,
con buona pïetate aiuta il mio!
Io fui di Montefeltro, io son Bonconte;
Giovanna o altri non ha di me cura;
per ch'io vo tra costor con bassa fronte" ...
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La divina commedia (pagina 38)
di Dante Alighieri (estratti)
... Allor m'accorsi che troppo aprir l'ali
potean le mani a spendere, e pente'mi
così di quel come de li altri mali ... "Costoro e Persio e io e altri assai",
rispuose il duca mio, "siam con quel Greco
che le Muse lattar più ch'altri mai,
nel primo cinghio del carcere cieco;
spesse fïate ragioniam del monte
che sempre ha le nutrice nostre seco ... Euripide v'è nosco e Antifonte,
Simonide, Agatone e altri piùe
Greci che già di lauro ornar la fronte ...
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La divina commedia (pagina 45)
di Dante Alighieri (estratti)
... Come in lo specchio il sol, non altrimenti
la doppia fiera dentro vi raggiava,
or con altri, or con altri reggimenti ... O isplendor di viva luce etterna,
chi palido si fece sotto l'ombra
sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna,
che non paresse aver la mente ingombra,
tentando a render te qual tu paresti
là dove armonizzando il ciel t'adombra,
quando ne l'aere aperto ti solvesti?
XXXII Tant'eran li occhi miei fissi e attenti
a disbramarsi la decenne sete,
che li altri sensi m'eran tutti spenti ... Così dintorno a l'albero robusto
gridaron li altri; e l'animal binato:
"Sì si conserva il seme d'ogne giusto" ... Vedi la compagnia che la circonda:
li altri dopo 'l grifon sen vanno suso
con più dolce canzone e più profonda" ...
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La divina commedia (pagina 62)
di Dante Alighieri (estratti)
... Così la circulata melodia
si sigillava, e tutti li altri lumi
facean sonare il nome di Maria ... Risposto fummi: "Di', chi t'assicura
che quell'opere fosser? Quel medesmo
che vuol provarsi, non altri, il ti giura" ... "Se 'l mondo si rivolse al cristianesmo",
diss'io, "sanza miracoli, quest'uno
è tal, che li altri non sono il centesmo:
ché tu intrasti povero e digiuno
in campo, a seminar la buona pianta
che fu già vite e ora è fatta pruno" ...
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La divina commedia (pagina 64)
di Dante Alighieri (estratti)
... Sì com'io tacqui, un dolcissimo canto
risonò per lo cielo, e la mia donna
dicea con li altri: "Santo, santo, santo!" ... Luce e amor d'un cerchio lui comprende,
sì come questo li altri; e quel precinto
colui che 'l cinge solamente intende ... Non è suo moto per altro distinto,
ma li altri son mensurati da questo,
sì come diece da mezzo e da quinto;
e come il tempo tegna in cotal testo
le sue radici e ne li altri le fronde,
omai a te può esser manifesto ...
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Fermo e Lucia (pagina 3)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... ammazzare o dar la mancia ad un birro, quegli era libero nelle sue operazioni, al sicuro delle gride, e in caso di rivolgerle anche contro gli altri quando i suoi mezzi privati non fossero stati bastanti ... Alcune classi già anticamente costituite avevano anche per questa circostanza una forza preponderante e spaventosa, quindi gli altri per non trovarsi sempre individui contra una società, dovevano esser contenti di trovare un motivo per riunirsi, di avere deliberazioni, massime comuni, privilegi, e una bandiera, e di potere, quando fossero toccati, rivolgere le forze solidali di molti a loro difesa ... Per ispiegare questo fenomeno si dice che erano idee del tempo alle quali i migliori e più sinceri intelletti pagavano tributo come gli altri ... Tutto questo non è detto per provare che avessero ragione di pensare e di operare a quel modo, ma per ridurre il torto alla sua giusta misura, e per ricondurlo alle sue vere cagioni, e per riflettere che vi hanno degli inconvenienti che oltre il male diretto che fanno, ne producono dei grandissimi forzando quasi gli uomini a cercare dei rimedi che non sono nè ragionevoli, nè perfettamente onesti, e che oltre l'effetto per cui sono posti in opera ne producono molti altri impreveduti e pessimi ... A dir vero il suo fine principale non era stato quello di servire agli altri col ministero ... Egli aveva pensato a trovare un modo di vivere, e a porsi in una classe rispettata e forte, nella quale il debole fosse difeso dalle forze riunite degli altri ...
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Fermo e Lucia (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... La parola frate in quei tempi era proferita colla più gran venerazione, e col più profondo disprezzo; era un elogio e un'ingiuria: i cappuccini forse più di tutti gli altri riunivano questi due estremi perchè senza ricchezze, facendo più aperta professione di umiliazioni, si esponevano più facilmente al vilipendio, e alla venerazione che possono venire da questa condotta ... Uomini compresi della eccellenza di quello stato che allora era esaltata universalmente, altri per acquistare una considerazione alla quale non sarebbero mai giunti vivendo, come allora si diceva, nel secolo, altri per fuggire una persecuzione, per cavarsi da un impiccio, altri dopo una grande sventura, disgustati del mondo, talvolta principi o fastiditi, o atterriti del loro potere; molti perchè di quelli che entrano in una carriera per la sola ragione che la vedono aperta; molti per un sentimento vero di amor di Dio e degli uomini, per l'intenzione di essere virtuosi ed utili; e questa loro intenzione (perchè quando si è persuasi d'una verità bisogna dirla; l'adulazione ad una opinione predominante ha tutti i caratteri indegni di quella che si usa verso i potenti) questa loro intenzione non era una pia illusione, l'errore d'un buon cuore e d'una mente leggiera, come potrebbe parere, e come pare talvolta a chi non sa o non considera le circostanze e le idee di quei tempi: era una intenzione ragionata, formata da una osservazione delle cose reali; e in fatti ...
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Fermo e Lucia (pagina 25)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... In oltre il Padre Cristoforo, senza fare il dottore, senza disputare, dava però a divedere chiaramente di non approvare alcuni tratti della condotta e della politica dei suoi confratelli e del suo capo, e più d'una volta aveva ricusato di operare di concerto con gli altri; biasimandoli così indirettamente, ma chiaramente: dal che veniva che i frati e il guardiano avevano per lui più rispetto che amore ... Aggiunse poi che egli, padre Cristoforo balordo, doveva conoscere di quanta importanza fosse la regola da lui infranta, e per la disciplina, e per evitare ogni scandalo; ma che per l'età sua, e per esser questo il primo suo fallo contro la regola, e perchè si teneva certo che non v'era altro che la violazione della regola, si contentava per questa volta ch'egli prima di coricarsi recitasse un miserere colle braccia alzate; e così lo congedò, e si gittò sul duro suo pagliaccio; più soddisfatto però che se si fosse posto sul letto il più delicato: poichè non è da dire quanta consolazione si senta nel far fare agli altri il loro dovere, e nel riprenderli quando se ne allontanano ... Ma i nostri tre altri personaggi passarono la notte come sono tutte le notti che precedono una giornata destinata ad una impresa scabrosa e di incerto esito ...
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Fermo e Lucia (pagina 32)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Se io potessi fare in guisa che questa storia non capitasse in mano ad altri che a sposi innamorati, nel giorno che hanno detto e inteso in presenza del parroco un sì delizioso, allora forse converrebbe mettervi quanto amore si potesse poichè per tali lettori non potrebbe certamente aver nulla di pericoloso ... Penso però, che sarebbe inutile per essi, e che troverebbero tutto questo amore molto freddo, quand'anche fosse trattato da tutt'altri che dal mio autore e da me; perchè quale è lo scritto dove sia trasfuso l'amore quale il cuor dell'uomo può sentirlo? Ma ponete il caso, che questa storia venisse alle mani per esempio d'una vergine non più acerba, più saggia che avvenente (non mi direte che non ve n'abbia), e di anguste fortune, la quale perduto già ogni pensiero di nozze, se ne va campucchiando, quietamente, e cerca di tenere occupato il cuor suo coll'idea dei suoi doveri, colle consolazioni della innocenza e della pace, e colle speranze che il mondo non può dare nè torre; ditemi un po' che bell'acconcio potrebbe fare a questa creatura una storia che le venisse a rimescolare in cuore quei sentimenti, che molto saggiamente ella vi ha sopiti ... Concludo che l'amore è necessario a questo mondo: ma ve n'ha quanto basta, e non fa mestieri che altri si dia la briga di coltivarlo; e che col volerlo coltivare non si fa altro che farne nascere dove non fa bisogno ... Vi hanno altri sentimenti dei quali il mondo ha bisogno, e che uno scrittore secondo le sue forze può diffondere un po' più negli animi: come sarebbe la commiserazione, l'affetto al prossimo, la dolcezza, l'indulgenza, il sacrificio di se stesso: oh di questi non v'ha mai eccesso; e lode a quegli scrittori che cercano di metterne un po' più nelle cose di questo mondo: ma dell'amore come vi diceva, ve n'ha, facendo un calcolo moderato, seicento volte più di quello che sia necessario alla conservazione della nostra riverita specie ... Non è ella cosa convenuta fra tutti gli uomini che hanno due dita di cervello, e che non sono un secolo indietro dagli altri, che il pentimento che Racine provò per le sue tragedie è una debolezza degli ultimi suoi anni, debolezza indegna di quel grande intelletto, debolezza che fa compassione? – Vi sono stati due Giovanni Racine ...
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Fermo e Lucia (pagina 55)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... – Aperta ai bravi la porta dal loro compagno che vi stava a guardia, ed entrati e andati a riposare com'era giusto, perchè il riposo è dovuto alla fatica tollerata, non all'effetto ottenuto, il Griso come portava la sua carica, che in quel momento nessuno degli altri gl'invidiava, salì in fretta a render conto a Don Rodrigo ... Quei pochi che la sapevano o tutta o in parte, e che avrebbero potuto soddisfare o almeno metter sulla via la curiosità degli altri, quei pochi se ne stavano zitti, e si facevano più nuovi degli altri ... Toni fece un severo precetto a Gervaso e alle sue donne di non parlare, e fu egli stesso molto fedele a questo suo precetto di cui sentiva l'importanza; appena uno sperimentato osservatore avrebbe potuto arguire ch'egli sapeva qualche cosa più degli altri dal poco chiedere ch'egli faceva, e dal suo ristringersi nelle spalle protestando di non saper nulla quando altri ne lo chiedeva ...
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Fermo e Lucia (pagina 59)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... non era sul calendario del Conte, perchè senza provocarlo giammai, nè usargli il menomo atto di disprezzo, pure mostrava di non volere stare come gli altri alla suggezione di lui, come chi vive pei fatti suoi e non ha bisogno nè timore di prepotenti ... I sopravvegnenti giungevano sbadatamente sulla soglia, e si rivolgevano ciascuno al lato che gli era più comodo per uscire, ma alla vista di quell'apparato tutti si volgevano dalla parte opposta e la folla usciva come acqua da un vaso che altri tenga inclinato a sbieco, che manda un filo solo da un canto dell'apertura ... Si affacciò finalmente alla porta con gli altri il creditore aspettato, e il Conte al vederlo gli spianò lo schioppo addosso, accennando nello stesso punto col movimento del capo agli altri di far largo ... Teneva egli dispersi o appostati assai bravi nello Stato milanese e nel veneto, e dal suo castello posto a cavaliere ai due confini dirigeva gli uni e gli altri, facendo ajutare o perseguitare quegli che si rifuggivano da uno Stato nell'altro, secondo l'occorrenza, tramutandone alcuno talvolta, quando qualche operazione lo domandasse, o anche quando alcuno avesse in uno stato commessa qualche iniquità tanto clamorosa che la giustizia per averlo nelle mani facesse sforzi straordinarj, che esigessero sforzi straordinarj per difenderlo ...
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Fermo e Lucia (pagina 67)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Non parlo che di questi sentimenti, perchè gli altri tutti orribili e tutti fastidiosi che dovevano nascere in quegli animi in quella situazione non sono da descriversi: basti dire che con tante cagioni di vicendevole ripugnanza una sola cosa le teneva unite, la partecipazione d'un sangue, l'avere una sola coscienza: vivevano insieme come lo sbigottimento e l'audacia, il desiderio di rimpiattarsi e il desiderio di assalire, il rimorso e il delitto vivono insieme nell'anima d'un masnadiero ... In una brigata di onesti che deliberi qualche risoluzione da prendersi, ognuno diventa più onesto, il sentimento comune rinforza quello d'ogni individuo che parli, le parole d'ognuno divengono più rigide, più degne, più scrupolose, suppongono sempre un convincimento profondo della persuasione della virtù; e così pur troppo, in una brigata di tristi, ognuno diventa più tristo, perchè chi ragiona dinanzi ad un uditorio per picciolo ch'e' sia, generalmente parlando, non teme nulla più che di stonare dagli altri ... Geltrude che alla prima proposta di quel fatto, ne aveva conceputo tanto orrore, risoluta ora di obbedire allo spirito infernale che la possedeva, non avrebbe voluto che altri mostrasse più ardore, più prontezza, più sagacità nel farlo; Geltrude avvezza ad essere strascinata, e a far sempre qualche cosa di più di ciò che sul principio aveva ricusato di fare, rispose tosto che pigliava essa l'impegno, che ne aveva i mezzi più di chicchessia ... Nello stesso tempo spedì egli una carrozza leggiera da viaggio con un cocchiere quale conveniva a tal signore; gli ordinò di farsi tragittare su un altro punto del fiume, di non mostrare di avere alcuna relazione con quegli altri amici che partivano, di appostarsi vicino a Monza nel luogo che era indicato nella lettera di Egidio, e di aspettare pure gli ordini di questo ...
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Fermo e Lucia (pagina 70)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Mettevano la faccia ai fori della siepe e guatavano: altri vide una carrozza che si allontanava di galoppo, e stette lì qualche tempo a seguirla col guardo a bocca aperta; altri non vide nulla e si fermò pure qualche tempo, altri che era accorso ad un punto della via per cui la carrozza non era ancora passata, la vide venire, trascorrere, vide una bocca d'arcobugio che usciva dallo sportello, e si ritirò tosto, fingendo di non aver nemmeno badato ... Quando il degno servitore di Egidio vide che la sementa non era gittata in terreno sterile e che avrebbe fruttato, si spiccò da quel crocchio dicendo: «Oh avete il buon tempo voi altri: per me m'accontenterei che sparissero tutte le giovani purchè venissero pagnotte abbastanza ... » Quegli altri ad uno ad uno se n'andarono chi qua chi là a riferire la storia; si disputò assai; le opinioni rimasero divise, ma la più preponderante fu quella che dava occasione di ragionare profondamente sulle astuzie delle donne che fanno la semplice, sulla dabbennaggine della Signora, che aveva raccolta quella mozzina ... La Signora si mostrò con lui come con gli altri tutta maravigliata: disse che sperava ancora che Lucia verrebbe, che sarebbe una di quelle tante ciarle che mettono attorno gli scioperati ...
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Fermo e Lucia (pagina 83)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... ballo gli altri, quelli che vorrebbero attendere ai fatti loro; e che tanto gli uni quanto gli altri debbano venir tra i piedi a me, pover'uomo, che non m'impaccio degli affari altrui, e che non cerco altro che di starmene quieto a casa mia! Quel birbone di Don Rodrigo s'ha da ficcare in capo di sturbare un matrimonio, proprio nella mia parrocchia, e m'ha da venire una intimazione di quella sorte! Un pazzo che ha nascita e quattrini, casa ben piantata, e parenti in alto, e potrebbe godersi la sua vita tranquilla, signorilmente: attendere a dare dei buoni pranzi, stare allegro, e fare degli allegri: signor no: ha da desiderare la donna d'altri, tanto per venire a molestarmi ... Oh questa ragazza benedetta vuol essere la mia morte! Deve proprio capitare in mano di costui (e così dicendo guatava sottecchi il Conte quasi per vedere se poteva arrischiarsi a strapazzarlo mentalmente); e costui che è sempre stato lontano dai vescovi come il diavolo dall'acqua santa, ha da venir qui in persona, a cercare l'arcivescovo, senza che nessuno ce lo abbia mandato per forza, proprio per metter me in impaccio: e questo arcivescovo, benedett'uomo che vorrebbe dirizzar le gambe ai cani, a cui pare che il mondo rovini quando la gente sta ferma, che deve sempre far qualche cosa egli, e far fare qualche cosa agli altri; subito, subito, tutto va bene, gran consolazione, la pecora smarrita, credere tutto, darvi dentro, e far trottare il curato ... Ma no!» continuò, ravvedendosi, in tuono più dolce, «figliuoli non fiatate, perchè potreste far molto male a voi e ad altri ...
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Fermo e Lucia (pagina 100)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il fanticino avrebbe voluto farli andar tutti di brigata al covile, ma era fatica perduta; uno si sbandava a destra, e mentre il picciolo pastore correva per raggiungerlo, un altro, due tre, uscivano dalla frotta a sinistra; dopo qualche impazienza egli si persuadeva che non sarebbe riuscito a quel modo; spingeva dentro prima i più vicini, e poi tornava a pigliar gli altri ad uno a due a tre, come gli veniva fatto ... Così pure abbiamo dovuto far noi coi nostri personaggi: per seguire Lucia nelle sue dolorose vicende, ci è stato forza perder di vista Fermo: ora che Lucia è uscita dal pericolo, e posta in sicuro, e gli altri tutti qual più qual meno allogati, noi torneremo indietro sulle tracce del suo promesso sposo ... Al dolore di avere abbandonata la casa, al rancore d'averla abbandonata per la violenza d'un ribaldo, al tribolo di trovarsi tapino sur una strada senza sapere dove si poserebbe il capo, ai patimenti, ai disagi, alle stizze, agli sconcerti della notte passata s'era aggiunto ora un dolore, che esacerbava tutti gli altri; il distacco da Lucia, e un pensiero che diceva: – chi sa quando ci rivedremo – ... A misura che Fermo si allontanava dalle colline e si avvicinava alla città, l'aspetto del cielo e del paese gli diveniva più triste e saturnino: di tempo in tempo la via profonda fra due ripe, solcata da rotaje che erano diventate rigagnoli, e tutta fango negli altri spazj era presso che impraticabile: a quei passi un sentiero erto a guisa di scaglioni su la ripa, segnava che altri passeggeri si erano fatta una via nei campi, costeggiando quella che avrebbe dovuto essere la via ... Ma dopo qualche momento d'estasi, guardandosi intorno, e seguendo la catena dei monti, vide sorgere fra gli altri le punte del suo Resegone e si sentì tutto rimescolare il sangue, si mosse macchinalmente per correre da quella parte, e tosto ravveduto gli volse le spalle, e continuò tristamente il suo cammino ...
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Fermo e Lucia (pagina 102)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il cangiamento al far dei conti, poteva essere un male peggiore, ma intanto non era più quel male di prima, ma intanto i pari di Don Rodrigo, si trovavano una volta nelle angosce che avevano date agli altri, e i pari di Fermo facevano valere le loro ragioni ... Per altra parte Fermo, come tutti quelli che avevano sofferto della carestia, ne accagionava principalmente la scelleratezza di alcuni, e la negligenza crudele, o la connivenza di alcuni altri; e gli pareva giusto che la forza venisse in ajuto della parte oppressa dalla scelleratezza e dalla connivenza ... Passato dinanzi alla croce, si portò egli sulla sinistra del corso, camminando lentamente verso il convento: ad ogni passo vedeva egli arrivare nuova gente alla rinfusa; altri trionfante e carico delle spoglie, altri che quatto quatto si ritirava dal tumulto ... Queste furono tanto intollerabili, e le estorsioni, le rubberie, il guasto della soldatesca portati a tal segno, che molte possessioni rimasero abbandonate, molte campagne incolte, e molti contadini andarono accattando quel vitto che avrebbero procacciato a sè e ad altri col lavoro delle loro braccia11 ...
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Fermo e Lucia (pagina 107)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Animo! animo!» gridava il capitano, «rispingeteli almeno tanto che chiudiamo le porte; da bravi! Indietro! indietro!» Gli alabardieri, uniti, fecero impeto tanto che i fornaj potessero afferrare le imposte e farle girare sui cardini, a misura che queste si racchiudevano gli alabardieri si ritiravano insieme, e gli uni e gli altri si chiusero al di dentro ... I primi entrati si gettarono sui cassoni del pane, e li posero a sacco: la folla si sparse dalla bottega nei magazzini ov'erano le farine: quelli che afferrarono i sacchi, gli sciolsero e perchè non avrebbero potuto caricarli e portarseli via con tutto quel peso, gittavano una parte della farina, e portavano il resto: altri raccoglievano come potevano quella farina, riponendola negli abiti loro, nei cenci che trovavano ... Frattanto lo stesso assalto si dava ad altri forni: in alcuni i padroni resistevano e si chiudevano a difesa, in altri, distribuendo tutto il pane a quegli che si facevano innanzi stornavano il saccheggio finito, e la distruzione ... » Queste parole diedero un momento da pensare a Fermo, ma il vortice lo trasportava; e un discorso ch'egli intese subito dopo, rinnovando e riscaldando l'indegnazione ch'egli sentiva con tutti gli altri soffocò le considerazioni di prudenza che gli consigliavano di tornare indietro ... Le mura intaccate da sassi e da mattoni, le finestre sgangherate, diroccata la porta, quella casa pareva un gran teschio disotterrato; alle finestre, alla porta si vedeva gente affaccendata a compire l'opera della distruzione, a strappare il resto delle imposte: al di dentro erano altri che con asce spezzavano le gramole, i buratti, i cassoni, le panche, le madie, altri che prendevano a fasci i rottami, le corbe, le pale, i registri delle partite, i mobili, e portavano tutto al di fuori ...
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Fermo e Lucia (pagina 108)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Alcuni allargando intorno a sè un po' di spazio con le gomita, facevano quel che potevano per danzare; altri sopraggiungevano con nuove spoglie da ardersi, e fattisi far largo a forza di urti e di urli, le gettavano sul mucchio ardente: si alzavano nuove fiamme, tizzoni accesi saltavano qua e là, e più forti ululati sorgevano in mezzo al rombazzo confuso e continuo ... Partecipava egli dunque dell'ebrezza comune, gridava a quando a quando con gli altri, e se non attizzava la fiamma, stava pure a contemplarla con diletto, mangiando intanto un altro di quei pani che aveva raccolti e posti in tasca al primo entrare in città ... Intanto al di fuori altri percoteva le imposte della porta, con travi: altri era andato in cerca di scarpelli e di martelli, e dava colpi in regola nel muro, per aprirvi una breccia; altri lanciava sassi alle finestre, altri con le pale conquistate ai forni ne stuzzicava le imposte per aprirle, grida orrende accompagnavano tutte queste operazioni ...
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Fermo e Lucia (pagina 113)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Poh! poh!» mormorava un altro, crollando le spalle, «non bisogna metter troppa carne a fuoco: ci siamo mossi pel pane; e se si mettono in campo altri piati, non avremo più nemmeno i pani ... » La proposta divenne l'oggetto d'una discussione generale: il crocchio si suddivise in piccioli crocchj, dove altri narrava fatti di tiranni, altri proponeva i mezzi di porre ad esecuzione il disegno di Fermo, altri faceva obiezioni ... Quando si dice che l'amore, le speranze, i timori, lo sdegno, l'ambizione, ed altri divertimenti di simil genere, tolgono la fame, la sete, la stanchezza, si deve intendere che le tolgono temporariamente, che le sospendono, perchè a torle realmente e in modo utile, sono necessarj ingredienti di tutt'altro genere, come per esempio, cibo, bevanda, riposo ...
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Fermo e Lucia (pagina 120)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma un dannato peggio di tutti gli altri, dite un po' che proposta diabolica mise in campo?» «Che? ... A quello spettacolo: tutti rimasero in silenzio: v'era bene pochi diavoli in carne, che per fare chiasso e baldoria, avrebbero dato fuoco anche al paradiso; ma quando videro che tutti gli altri non erano ebrei com'essi; dovettero tacere ... Per me, ho testimonj che tutta la giornata di jeri, e tutta la mattina d'oggi me ne sono stato chiuso in casa: e poi, si sa che noi altri mercanti siamo nemici dei torbidi ... » «Allora non so che dire;» rispose il mercante, in aria di chi si rassegna alle sciagure degli altri ...
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Fermo e Lucia (pagina 126)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Qualche fatto, benchè molto grave per taluno dei nostri eroi, non produsse però mutazione nello stato degli altri ... Un consumo così straordinario in tempi di grande scarsezza doveva rendere difficile a rinvenirsi la materia prima sufficiente: quindi la grida del 23 di novembre che sequestrava in mano degli affittuarj e di chi che altri fosse la metà del riso da essi posseduto (il riso allora entrava nella composizione del pane comune) e la riteneva agli ordini del Vicario e dei dodeci di Provvisione per l'uso della città ... A questo punto, con nostro rammarico, e forse con un maligno piacere dei lettori, ci mancano ad un tratto gli atti autentici; e tutte le memorie storiche che ci è stato possibile di consultare non hanno più nulla nè sul prezzo del pane, nè sugli altri regolamenti dell'annona ... Altri di essi che poco innanzi passeggiavano con un fasto minaccioso, con un corteggio insolente di spadaccini, ora soletti, in abito negletto e come da corruccio, con gli sguardi depressi, coi volti non avresti saputo dire se storditi o compunti, attraversavano in fretta le vie, e sparivano ... Altri esaurito già il contante che avevano destinato al soccorso dei poverelli, vinti dalla crescente misericordia, aprivano di nuovo lo scrigno, intaccavano le scorte ...
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Fermo e Lucia (pagina 127)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Notava poi il luogo, e tornava a visitare il raccomandato, a curare che nulla gli mancasse; così mentre l'un prete soccorreva i giacenti nella via, l'altro percorreva le case dove erano raccolti quegli altri ... Attraverso costoro passavano pure altri non meno luridi pellegrini che fuggivano dalla città, non già sperando di trovare in altra parte più facile sostentamento, ma per morire altrove, per mutare un cielo divenuto odioso, per non veder più quei luoghi dove avevano tanto patito ... Il Lazzeretto (se mai questa storia venisse alle mani di chi non sia mai stato a Milano) è una fabbrica quasi quadrata: i due lati maggiori tirano a un di presso cinquecento passi andanti; gli altri due poco meno; un fossato scorre e volta intorno all'edificio: ogni lato ha nel mezzo una porta, e un ponte sul fossato: tutti i lati dell'edificio nella parte rivolta al di fuori sono divisi in camerette, che sono in tutto 296: nell'interno gira per tre lati un porticato: lo spazio interiore è sgombro; fuorchè nel mezzo, dove sorge un tempietto ottangolare ... Da principio vi accorsero volonterosi i più famelici e desolati: ma altri, che dal trovarsi in più picciol numero ad accattare speravano più frequenti soccorsi, e ai quali ad ogni modo era meno amaro lo stentare in libertà che campacchiare rinchiusi, non risposero all'invito ...
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Fermo e Lucia (pagina 128)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... In poco tempo il Lazzeretto tra volontarj e sforzati rinchiuse poco meno di dieci mila poverelli, d'ogni età, e d'ogni sesso, della città, del contado, di più lontane regioni; uomini che avevano passata la loro vita in una operosa semplicità; e scherani pasciuti in una scioperaggine facinorosa; donne, fanciulle, giovanetti nutriti nella verecondia e nella inesperienza del tugurio, dei campi, della officina domestica, nelle consuetudini della pietà; altri fino dall'infanzia disciplinati nella scola del trivio, all'accatto, alla ruba, alla buffoneria, alla truffa, al dileggio; non sapendo nè ricordandosi di Dio, se non quel tanto ch'era necessario per bestemmiare il suo nome ... Si trattava di allogare, di alimentare, e di contenere con una eguale disciplina un raccozzamento così numeroso di tali e d'altri più diversi e moltiplici elementi; e la cosa sarebbe riuscita ottimamente, se la buona intenzione, lo zelo, e l'affaccendamento di alcuni potessero bastare ad ogni impresa ... Quanto al governo di quella brigata, v'erano pure ordini perchè ognuno si contenesse con modestia, si lasciassero i vizj, e l'ozio che ne è il padre, perchè quegli che potevano esercitassero quivi l'arte loro, e gli altri almeno non mettessero scompiglio ... Ma v'era altri a questo mondo che avevano qualche cosa da dire in quella faccenda ...
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Fermo e Lucia (pagina 131)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Altri tornavano scarichi dal monte a raccogliere altre masserizie, finchè reggessero le forze, e lo permettesse il pericolo ... Alcuni di loro non rispondevano a Don Abbondio, altri diceva: «eh sì! s'ingegni anch'ella signor curato» ... Perpetua ben convinta che non era da fare assegnamento sopra altri, aveva fatto due fardelli uno per sè, uno per Don Abbondio; e poi in fretta e in furia, sparpagliava il resto delle masserizie nei bugigatti più nascosti della casa, sul solajo sotto il pagliajo, dietro i tini ... È però vero che Perpetua aveva creduto di riconoscere una simile necessità in mille altri casi, che a gran pezza non erano urgenti come il presente ...
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Fermo e Lucia (pagina 132)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... arme appostati, altri che giravano in ronda a tre a quattro, tanto che Don Abbondio cominciò a scrollare il capo e a dire: «Che è questa faccenda?» Ma Perpetua gli spiegò tosto che quegli erano evidentemente uomini che vegliavano alla sicurezza del castello, e di quelli che, come si vedeva, andavano ivi a rifuggirsi ... Quindi a misura che accorrevano fuggiaschi, egli trasceglieva gli uomini capaci di portare le armi, dava loro moschetti e partigiane: quando la provvigione fu esaurita, ne fece raccogliere all'intorno: e scompartiva gli uficj a quei nuovi soldati; altri mandava in ronda, altri più lontano per esplorare, altri stavano raccolti per porsi in difesa ...
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Fermo e Lucia (pagina 134)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma Don Abbondio non voleva sentir toccare questa corda: non già che non gli spiacesse assai vedersi così rubato a man salva, e sapere il fatto suo in mano d'altri: ma quegli che se lo tenevano erano i più terribili e bizzarri arieti del suo gregge: quegli dai quali Don Abbondio aveva sempre sofferto ogni cosa piuttosto che provocarli al cozzo, che aveva sempre accarezzati, e lodati come i più savj ed esemplari ... Sicchè sopra il rovello e il danno aveva egli a tollerare anche le baruffe con Perpetua, e di queste baruffe ve n'era una tutte le volte che Don Abbondio si lagnava di qualche mancanza, domandava qualcheduno di quegli utensili che altri aveva fatti suoi ... Rubare agli altri è peccato, ma a lei è peccato non rubare ... Sopraggiunsero poi altri avvisi: il tribunale spedì un commissario perchè osservasse e facesse relazione: questi in compagnia d'un medico di Como, visitò alcuni dei luoghi indicati; raccolse informazioni superficiali e contradditorie; credette a quelle che attribuivano la mortalità ad un solito effetto dell'autunno in quei luoghi, e rassicurò il tribunale ... Ma ecco giungere avvisi da altri luoghi al tribunale, il quale finalmente delegò due commissarj ad una visita generale dei paesi sospetti; Alessandro Tadino, e Giovanni Visconti Auditore ... Riscrissero quindi al tribunale che i sospetti erano divenuti una dolorosa certezza; e nello stesso tempo diedero quegli ordini che seppero per curare gl'infermi, e preservare i non tocchi, facendo tagliare strade, rinchiudere altri nelle case, altri attendare alla campagna, fissando provvigioni ad un paese, lasciando istruzioni in un altro, piantando in un altro la forca pei disobbedienti; il tutto in fretta e in furia come si poteva in quei tempi, in quelle circostanze, da quegli uomini sopra quegli uomini ...
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Fermo e Lucia (pagina 135)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma dall'arrivo del Lovato erano già corsi forse venticinque giorni, nei quali i parenti, i vicini che avevano praticato con lui, avevano praticato pure con altri senza sospetto e senza riguardo ... Quegli poi che avevano ottenuto l'intento di evitare il lazzeretto, o la quarantena in casa, e di conservare le robe dei congiunti o degli ospiti loro, cadevano poi talvolta repentinamente nelle vie, nelle chiese soprappresi dalla peste, e manifestavano in se stessi il malore che insensatamente avevano voluto nascondere in altri ... Il tribunale avvertito, faceva portare gl'infermi e i sospetti al lazzeretto, e sequestrare gli altri nelle case ... Così l'avere a quel primo avviso del Settala, anzi dopo gli iterati avvisi che giungevano dal territorio di Lecco, spedito un ignorante commissario, col solo carico di riferire, fu atto di trascuranza inescusabile; per non parlare di molti altri atti di egual valore ...
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Fermo e Lucia (pagina 140)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Presidente della Sanità, che era più impacciato d'ogni altro, condusse nel giorno di Pasqua, il Padre Felice con altri capuccini al lazzeretto, e quivi, chiamati gli uficiali, lo presentò ad essi dicendo: «questi è il presidente del lazzeretto, anche sopra il presidente» ... La lurida pompa attraversò la folla; alcuni torcevano con orrore e con fastidio gli sguardi, altri accorrevano a guatare con ansiosa curiosità; e questi videro su quei cadaveri i lividori, e i buboni pestilenti, comune cagione ad una famiglia di quelle comuni esequie ... Quegli uomini avevano disputato, riso, e sbuffato per sei mesi; non avevano mai voluto ammettere, nè sofferire che altri supponesse relazione tra la venuta dell'esercito, e il nuovo malore che regnava in Lombardia: confessare ora finalmente questa relazione, sarebbe stato un confessare d'essere stati bestialmente ostinati e ciechi ...
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Fermo e Lucia (pagina 141)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Contribuivano certe tradizioni confuse, ma ridette con asseveranza fra il popolo, di simili trame scoperte nella peste del 1576, e in altri tempi d'eguale sciagura ... Bebio Tamfilo, cominciò, al dir di Livio, da un pianto del simulacro di Giunone Lacinia in Lanuvio, e da altri simili avvenimenti, non vi fu peste, quasi fino ai nostri giorni, della quale il popolo che la pativa non desse cagione in gran parte a frodi umane, o a prodigj superstiziosi ... Mentre questi guatava, il cocchio era ristato, e a colui fatto invito di salire: egli aveva condisceso; e dopo un certo giro il cocchio s'era fermato a quella tal casa, ed ivi egli era smontato con gli altri ... I primi scopritori delle macchie chiamarono tosto altri ad osservarle: in un momento le vie brulicarono di gente che accorreva, e si addensava innanzi a quelle macchie come ora ai quadri più lodati in una esposizione publica ... Per alcuni il capo degli untori (il bisogno creò allora il vocabolo) era senza dubbio il tal principe, che voleva far morire gli abitanti del ducato, per impossessarsene a man salva; per altri era il Cordova che voleva vendicarsi degli urli e dei fischj con che nel suo partire l'aveva accomiatato il popolo memore della fame durata nel suo governo; altri nominava D ... Giovanni Padilla figlio del Castellano di Milano; altri il duca di Friedland, Vallenstein; altri disegnava un nobile che si trovava a Roma; e questa voce crebbe tanto, che fu detto e creduto che egli era stato preso, ed era mandato a Milano per subirvi il supplizio: l'universale lo aspettava con ansietà, i parenti tremando e nascosti; e tutto era un sogno ... Alcuni disegnavano altri nobili come complici, alcuni disegnavano uomini sconosciuti; alcuni accertavano che tutto veniva dai Francesi ...
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Fermo e Lucia (pagina 143)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Gli altri cercavano di raffigurare in quelle reliquie una immagine più presente e più reale di quella faccia che dalla infanzia avevano osservata e venerata nelle imitazioni dell'arte ... Perchè, egli era di quei pochi che adoperano le loro ragioni sol tanto quanto possono sperare di ottenere con esse una utile persuasione; avuto o disperato questo intento non le vanno più rivangando con un inquieto brontolamento: rodersi, o insuperbirsi d'essere stati saggi indarno, non pare ad essi un esercizio ragionevole dell'intelletto; far vedere, e far confessare agli altri che essi avevano meglio pensato di loro, non pare ad essi uno scopo ... Gli altri quartieri della città deserti, muti, se non dove giungeva a poco a poco il mormorio della processione che passava non lontano, e pure a poco a poco diveniva più fievole, e moriva ... Quegli abitanti tendevano l'orecchio appoggiati alle finestre, o sollevati sul letto mortale; per distinguere il suono della preghiera nella quale erano ricordati anch'essi, quasi per udire in quel muto abbandono un romore che gli assicurasse che altri pure viveva e si moveva in quella città di cui non vedevano che la solitudine ... V'era due mille persone nel lazzeretto; in breve crebbero a dodici mila: non bastando le stanze e i portici, furono in fretta, costruite capanne di legno nel vasto ricinto: nè quelle pure bastando furono eretti tre altri lazzeretti in diversi punti fuora delle mura della città ... L'opinione delle unzioni che fino allora non aveva prodotta che una vaga inquietudine, e ciarle, dopo questo, ch'ella prendeva per un gran fatto, cominciò a partorire ben altri effetti ...
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Fermo e Lucia (pagina 153)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Bravo! bravo!» sclamarono ad una voce i monatti, altri che seguivano il convoglio a piedi, altri, seduti sui carri, altri, per dire la orribile cosa come ella era, seduti sui cadaveri trincando d'un gran fiascone che andava in giro ... » «Tu hai avuto una bella paura, a quel che pare,» disse quel monatto: «m'hai cera d'un pover'uomo; altri visi voglion essere a far l'untore ...
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Fermo e Lucia (pagina 155)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... I soli che si vedessero camminar ritti, e con un passo regolare erano monatti, e religiosi, varii di vesti e di età: gli uni e gli altri intrepidi, occupati delle loro faccende, come se fossero faccende ordinarie, con una fortezza che certo era cresciuta negli uni e negli altri da una circostanza comune, la consuetudine ormai antica di quegli orrori; ma era nata da principii, quanto lontani! negli uni una selvaggia ed empia durezza, negli altri una carità più forte della commozione ...
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Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma in quello sfiguramento Lucia aveva tosto riconosciuto Don Rodrigo, e tosto lo riconobbero gli altri due ... Un romore si levò all'intorno, un grido di «piglia, piglia»; altri fuggiva, altri accorreva per arrestare il cavallo; ma questo spinto dal demente, e spaventato da quei che tentavano di avvicinarglisi, s'inalberava, e scappava vie più verso il tempio ... Lucia lagrimando lo seguiva, ed egli le imponeva che tornasse, e così si trovarono entrambi sulla grande strada, dove videro una folla di monatti, che accorreva in tumulto, gridando «aspetta, aspetta», ad altri monatti che guidavano un carro verso la porta ...
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Fermo e Lucia (pagina 164)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il tempo che scorse tra le pubblicazioni e le nozze, fu impiegato dagli sposi ai preparativi pel traslocamento a Bergamo, e pel trasporto colà del loro modico avere, e Agnese, la quale come il lettore se n'è avveduto, pareva sempre voler dominare nei discorsi, ma in fatto, povera donna, viveva per gli altri, e faceva a modo dei suoi figlj, anche in questo caso si arrabbattò per la causa comune: la vedova anch'essa non lasciava di dare una mano ... Basti a noi il dire che l'uomo il quale aveva abilità e voglia di lavorare, stentava nel Milanese, e che nel Bergamasco, come in altri stati vicini si offerivano esenzioni, privilegii, ed altri incoraggiamenti ai lavoratori che volessero trasportarvisi ...
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I nuovi tartufi (pagina 3)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... lingua materna sopra la scorta del Cinonio, del Buonmattei, del Salviati e di altri valentissimi, fra i quali non devo tacere Bembo con gli Asolani, Varchi con l'Ercolano; e quindi in Rettorica mi dimostrarono l'applicazione dei precetti nelle fiorite scritture del Casa, del Bembo, del Caro, e di altri tali che, dicano pur quanto vogliono, formeranno sempre la corona della nostra letteratura ... Ora la lingua latina è bandita; la italiana poco meno: francese, inglese e tedesco si apprendono quanto basta a intendere una polizza di carico o un contratto di noleggio; botanica, storia naturale, chimica, e geografia, sol quanto basta a conoscere donde ci vengano la scialuppa, il pelo di cammello, e simili altri prodotti; quanto tempo e quanto danaro si spenda per andare a Parigi; e perchè le candele di spermaceti debbano anteporsi a quelle di sego; diritto per quanto giovi a renderti il figlio o pratico forense o destro mercante ... Calunnino pure quanto sanno gli antichi sistemi, staremo a vedere se i nuovi varranno a darci Bacone, Newton, Galileo; e degli altri molto più moderni mi taccio ... Questi ed altri trovati dovevano comporre gli architravi, i capitelli, e le altre parti del nuovo edifizio sociale che uomini di molto senno e di miglior cuore intendevano fabbricare ...
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I nuovi tartufi (pagina 5)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Di più, tra poco grano si mescola copia maravigliosa di zizzania; per un uomo veramente dotto tu conti venti saltambanchi; per un uomo veramente dabbene concorrono venti imbroglioni, sicchè i primi scemano il soverchio credito che viene in loro dalla scienza e dalla probità; e le sommità così nelle repubbliche come negli altri stati danno sempre sospetto ... Ahimè! uguali ad Ascanio altri non pochi mi circondarono nella vita senza fede e senza speranza, e siccome erano disperati veramente, non per vana ostentazione, così li vidi appassire, prendere a sazietà la vita, e morire ... Il mio pensiero trascorse a quei giardini ove i mirti e gli allori appaiono tagliati a guisa di muraglie verdi per cui gli uccelli non vedendo rami verdi e arieggiati fuggono via, gli amanti aborrono coteste ombre mute, e gli altri tutti immaginano passeggiare pei corridori di un convento, non già pei floridi viali ove l'uomo si ricrea ...
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Il benefattore (pagina 3)
di Luigi Capuana (estratti)
... Le gite al Muraglione formavano un diversivo, davano pretesto a discussioni, a malignità anche; perchè quando noi vediamo fatto da altri quel che, con nostro profitto, avremmo potuto fare e non abbiamo voluto o saputo fare, l'attività altrui ci insinua nell'animo un rancore chiuso; ci sentiamo quasi frodati di quel che ci sarebbe stato facile possedere e che scorgiamo intanto in mano di uno che ci apparisce ora un intruso e fino a ieri compiangevamo o disprezzavamo come illuso o pazzo da legare ... E appunto tre anni dopo l'arrivo dell'inglese a Settefonti, una bella sera di aprile si erano incontrati al Muraglione, il canonico Medulla e il sindaco con altri galantuomini del Casino ... Siete stato invitato? —Come tutti gli altri ... Il Sindaco e gli altri tre erano rimasti a contemplare, muti, quello spettacolo che loro sembrava ancora incredibile, quantunque avessero assistito, quasi giorno per giorno, alla rapida trasformazione ...
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Il benefattore (pagina 10)
di Luigi Capuana (estratti)
... Già!… Chi sa quanti altri già egli avrebbe interpolati alle parole che gli uscivano stentatamente di bocca, se il signor Kyllea non si fosse rizzato in piedi e non lo avesse tolto d'imbarazzo ... Se c'è qualcuno che accetta, si faccia avanti… A loro, personalmente, le cedo; ad altri, no ... Mi davano l'opera delle loro braccia, il sudore della loro fronte, ed io li ho trattati da cristiani e non da bestie… È vero? Mi fa piacere sentirlo dire da voi stessi… Sareste ingrati, sconoscenti affermando il contrario… E intanto mi avete trattato da nemico… I veri vostri nemici cercateli altrove, tra coloro che vi aizzano, che si servono della vostra zampa per cavare le castagne dal fuoco… Sentirete come vi brucierà!… Parlo male, forse, signor Sindaco? Come? Certe cose non si debbono dire? Ora sono io che eccito la gente? La verità si deve dire sempre, a ogni costo; è il mio sistema… specie quando gli altri spargono attorno la bugia, la calunnia… E per concludere, sentite, signori miei ... Sono convinto che, facendo bene agli altri, ne faccio altrettanto e forse più a me ...
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Il benefattore (pagina 13)
di Luigi Capuana (estratti)
... Avrebbe ripreso la sua corsa pel mondo, finchè i danari gli fossero bastati, finchè non si fosse annoiato di errare, ignoto tra gente ignota… E poi?… E poi avrebbe continuato a vivere come prima, sarebbe invecchiato, inutile agli altri e a sè stesso ... —E poi, io sono oramai un po' fuori dal mondo scientifico; sto a guardare, sto a sentire quel che fanno e dicono gli altri, e non ho più voce in capitolo ... Ogni suo atto era regolato scientificamente, con minuzia da sbalordire; il puzzo dell'acido fenico, del sublimato corrosivo, di altri disinfettanti prendeva alla gola chi aveva la disgrazia di dover andare a trovar il cavaliere in casa, per qualche affare ...
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Il benefattore (pagina 15)
di Luigi Capuana (estratti)
... Un sintomo sociale, impercettibile per gli altri, s'ingrandiva davanti ai suoi occhi come sotto potentissima lente, arrivava sùbito alle sue estreme conseguenze ... Brezzi li aveva intraveduti, in germe, li aveva visti crescere e fiorire con la straordinaria virtù della sua immaginazione di scienziato; e una sera, nel suo studio, d'onde usciva rare volte soltanto per udire un po' di buona musica antica, una sera potè dirmi: —Vedi, quanto è meravigliosa l'azione latente del pensiero che ha creato, e va continuamente creando questo e gli altri mondi dell'universo! La donna, proclamando la sua emancipazione, crede di provvedere alla sua sorte, e invece non fa altro che lavorare all'emancipazione dell'uomo dall'attuale giogo di lei ... Quel gran chimico che ha detto che noi creeremo l'uomo coi lambicchi, ha detto una sciocchezza: lo creeremo senza il maschio, senza l'amore e il sentimento e senza gli altri inutili ammennicoli; con quella stessa forza che la natura ha adoprato e adopra per la creazione, l'elettricità; facendo selezioni, scelte ora affatto impossibili, e perfezionando le specie fino al punto in cui non sarà più quella che ora è ...
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Il colore del tempo (pagina 4)
di Federico De Roberto (estratti)
... Ciò è innegabile; ma fra la propria vita e l'altrui, o per lo meno fra l'interesse proprio e l'altrui, bisogna troppo spesso, e quasi sempre, scegliere; e per un martire o un eroe, che sacrifica agli altri sè stesso, milioni e milioni d'uomini procacciano prima d'ogni altra cosa l'utile proprio; e insomma: alla lotta degli uomini contro la natura ne succede un'altra: quella degli uomini fra loro ... E se c'è questa fatale lotta per l'esistenza, sarà una «menzogna» la disuguaglianza degli uomini? Poichè una parte degli uomini vince, e l'altra è vinta, ciò vuol dire che essi non sono eguali; ma alcuni più forti ed abili, altri più deboli e inabili ... I poteri pubblici, tutti quanti, sono altrettanti strumenti di violenza e d'oppressione: essi debbono sparire, e non già per cedere il luogo ad altri, ma senza più sostituzione di sorta ... Il patriottismo è una schiavitù, un vestigio cruento di altri tempi, un pretesto per tenere in piedi gli eserciti, che servono veramente ai pochi potenti contro i molti oppressi: «i veri cristiani debbono rifiutarsi al servizio militare» ... Intanto la fisiologia, la psicologia, la biologia, la sociologia non riescono «se non a mettere il pensatore in contraddizione perpetua con gli altri e con sè stesso» ...
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Il colore del tempo (pagina 12)
di Federico De Roberto (estratti)
... Coloro che non nutrono nessuna speranza generosa, imprigionano il caso come un fanciullo sparuto; gli altri gli dischiudono le sconfinate pianure che l'essere umano non ha ancora la forza di percorrere, ma non lo perdono di vista… ... Vedremo ancora, strada facendo, altri esempî dello stile troppo poetico col quale egli significa le sue teorie; per il momento, lasciata da parte la quistione della forma, esaminiamo quella del contenuto ... Vi sono due specie di uomini: gli uni, la maggior parte, non hanno imparato a separare il loro destino esteriore dal loro destino morale; gli altri, i pochi, sì ... I primi sono oppressi dagli uomini e dagli avvenimenti; gli altri, quelli che hanno una forza interiore alla quale si sottomettono non solo gli altri uomini, ma gli stessi avvenimenti, conoscono sè stessi non solo nel presente ma anche nell'avvenire, e sono padroni del loro destino futuro ...
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Il colore del tempo (pagina 14)
di Federico De Roberto (estratti)
... «No, la virtù suprema consiste nel sapere che cosa si deve fare, e nell'imparare a scegliere per che cosa si deve dare la vita… È, in generale, molto più facile morire moralmente, o anche fisicamente, per gli altri, che non imparare a vivere per essi» ... A questo prezzo soltanto splenderà per gli altri ... L'invidia, il tradimento, tutte le armi con le quali gli altri ci offendono, non sono efficaci contro l'anima nostra, se non quando essa ha gettato via le sue proprie… ... Vi sarà sempre un certo numero d'uomini incontestabilmente utili grazie a certi altri uomini che sembrano inutili…» ...
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Il colore del tempo (pagina 16)
di Federico De Roberto (estratti)
... Vogliamo dire che le società umane, progredite per certi rispetti, sono andate indietro per altri? Questo modo di ragionare è pericoloso; perchè chi distinguerà in quali cose abbiamo peggiorato e per quali altre siamo andati avanti? A Sparta si lasciavano morire i bambini deboli e mal fatti, per la salvezza della razza; è preferibile l'antico costume a quello presente di sostentare finchè è possibile le vite grame? E poi: quale fu veramente questa supremazia femminile ai tempi antichi, ed in che cosa consistette? Nella medesima Sparta le fanciulle erano educate come i giovani, si addestravano nelle palestre insieme con quelli ... Noi possiamo, considerando un periodo storico, lodare certi costumi e biasimarne altri; ma i costumi, le leggi e tutti i fenomeni sociali sono collegati in modo che non è possibile isolarli e mantenerne a piacimento alcuni ed evitarne altri ... Per una logica, per una necessità contro la quale non possiamo nulla, un'epoca è quella che è, con tutte le sue virtù e tutti i suoi vizî; tener conto delle virtù sole sarebbe desiderabile, ma non è possibile: bisogna prenderla, purtroppo, con le une e con gli altri ...
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Il colore del tempo (pagina 21)
di Federico De Roberto (estratti)
... In altri tempi le orde dei barbari invadevano egualmente, non già per diffondere i benefizî d'uno spirito nuovo, ma per saccheggiare e rovinare gli Stati fiorenti ... Egli non conosce altrimenti questi stranieri; e si capirà facilmente che ne serbi un ricordo indelebile, poichè i primi rovinano la sua salute a spese della sua borsa, e gli altri sconvolgono le sue idee ... L'ironia del colonnello ha ben altri soggetti intorno ai quali esercitarsi ...
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Il colore del tempo (pagina 22)
di Federico De Roberto (estratti)
... Ma, per la loro stessa superiorità, essi hanno molti doveri: primo fra tutti è quello di servire d'esempio agli altri ... E non basta neppure che egli dia il buon esempio: bisogna anche che lavori direttamente a istruire gli altri uomini ... Così, per effetto della diversa istruzione, gli uomini nativamente non eguali si allontanano ancora più gli uni dagli altri; ma ciascuno può, a forza di volontà e di perseveranza, divenire «saggio», arrivare alla categoria degli «uomini superiori» ... Le persone i cui studî progrediscono poco, i cui sforzi per migliorarsi non riescono prontamente, non debbono scoraggiarsi: «Ciò che gli altri farebbero in una volta, esse lo faranno in dieci; ciò che gli altri farebbero in cento, esse lo faranno in mille» ...
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Il colore del tempo (pagina 23)
di Federico De Roberto (estratti)
... Il filosofo disse:—Quando non si è ancora in grado di servire gli uomini, come mai si possono servire gli Spiriti e i Genî?—Permettetemi, aggiunse il primo, che ardisca domandarvi che cosa è la morte?—Il filosofo disse:—Quando non si sa ancora che cosa è la vita, come si potrebbe conoscere la morte?» Pertanto la morale cinese non insegna ad aspettare il premio e il castigo delle azioni in un'altra vita, in un mondo migliore: i buoni, i laboriosi, i saggi, sono premiati in terra dall'affezione dei parenti, dalla devozione degli amici, dal rispetto dei concittadini, dalla soddisfazione della loro propria coscienza; e così pure in terra sono puniti i cattivi: chi uccide provoca la vendetta, chi è ingordo di lucro è disprezzato, e chi non adempie i propri doveri non avrà mai posto fra gli uomini superiori, non potrà mai istruire e governare gli altri uomini, che è, secondo i Cinesi, il massimo premio del lavoro, dello studio e della virtù ... Dicono anch'essi che non bisogna fare agli altri ciò che non vorremmo si facesse a noi stessi; ma questa virtù passiva non basta loro: soggiungono che bisogna fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi ... Meng-Tseu dice: «Gli uni lavorano con l'intelligenza, gli altri con le braccia ... Che la vecchia Spagna ingorda e prepotente fosse disposta, come in altri tempi, a menar le mani, costoro ammettevano senza difficoltà; ma che la giovane e civilissima America assalisse il popolo spagnuolo, sia pure per «liberare» Cuba e le Filippine, non concedevano ...
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Il colore del tempo (pagina 24)
di Federico De Roberto (estratti)
... Scoppiata la guerra, si videro, come in tutte le altre guerre, gli spettatori tenere dagli uni o dagli altri; ma poche volte le contrarie ragioni dei belligeranti sono state sostenute con tanto calore e simpatia ... Con meno eleganza di stile, le simpatie del romanziere per la Spagna furono espresse da moltissimi altri, l'anno scorso, in tutta l'Europa latina ... Al tenero e delicato cantore di Paggio Fernando e di Jolanda, al trovatore sentimentale, all'immaginoso evocatore del medio evo cavalleresco ed erotico, la maggior parte del pubblico, sedotta dall'arte squisita, richiese altri idillî dello stesso carattere, evocazioni simili, versi di eguale fattura; e, non avendone, e trovandosi dinanzi a opere di tutt'altro sapore, fu ingiusto con esse ... Io non vidi mai in altri luoghi l'opera dell'uomo, sola, scompagnata da ogni elemento naturale, naturalizzarsi così interamente e darmi un così pieno inganno di paesaggio» ...
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Il colore del tempo (pagina 28)
di Federico De Roberto (estratti)
... In tutti questi casi, e negli altri simili, volendo trovare le prove morali della degenerazione e della pazzia, bisognerebbe procedere con somma prudenza; perchè i giudizî sui fatti morali sono molto difficili, e discutibili, e discussi; e perchè, adducendo tutte le passioni e tutti i sentimenti come altrettante prove di pazzia, si potrebbe estendere il giudizio e considerare, secondo ha fatto un certo grossolano buon senso, tutto quanto il mondo una gabbia di matti, e per conseguenza non trovare in nessun luogo l'uomo sano o, come si dice, normale ... Ciò significa che la grandezza del genio è poco importante, è poco utile, mentre utilissime e importantissime sono le qualità che a lui mancano? La proposizione sarebbe innegabile se tutti i genî fossero grandi per un verso e deficienti per un altro; ma non pare che le cose stiano a questo modo; perchè noi vediamo, a cagion d'esempio, un genio grandissimo per i sentimenti egoisti, come Napoleone, e un altro grandissimo nel senso diametralmente opposto, come Francesco da Assisi; la stessa opposizione vediamo tra il genio filosofico del Nietzsche e quello del Tolstoi; vediamo ancora altri genî grandi per la forza della fede, ed altri per la forza del dubbio, e via discorrendo ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 9)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Perché dapprima non pensai che incarco È l'amistà d'un uom che agli altri è sopra? Perché allor correr solo io nol lasciai La sua splendida via, s'io non potea Seguire i passi suoi? La man gli stesi; Il cortese la strinse; ed or ch'ei dorme, E il nemico gli è sopra — io la ritiro — Ei si desta, e mi cerca — io son fuggito! Ei mi dispregia — e muore! Io non sostengo Questo pensier ... Io fui con essi Quel ch'esser soglio; rigettai l'ingiuste Pretese lor, scender li feci alquanto Dall'alto seggio ove si pon chi avvezzo Non è a vedersi altri che schiavi intorno; Io mostrai lor fino a che segno io voglio Che altri signor mi sia: d'allora in poi Mai non l'hanno passato; io li provai Saggi sempre e cortesi ... IL CONTE Che dubbj hai tu? GONZAGA Tu, che certezza? Io veggio Dolci sembianti, e dolci detti ascolto: Segni d'amor; ma pur, l'odio che teme Altri ne ha forse? IL CONTE No: di questo io nulla Sono in pensier ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 43)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Son certa anzi che Raimondo si confiderà a Lei prima che ad altri ... Ahimè, quello era a conoscenza di troppi; vero segreto di Arlecchino, come tanti e tanti altri d'ugual genere nel nostro povero mondo; così facilmente, di leggerezza in leggerezza, d'imprudenza in imprudenza, lasciamo indovinare i fatti nostri più intimi a tutta una turba di sfaccendati, in ogni città che non sia Londra o Parigi! Ed anche si può rinunziare a queste eccezioni, chi pensi che Londra e Parigi non debbono sfuggire neppur esse a certe piccole noie, essendo anche laggiù il mondo elegante e il mondo pettegolo nelle istesse condizioni di buon vicinato, ed esercitando i loro disutili uffici in una sfera piuttosto ristretta, come in tante altre città di minore importanza ... E a me deve importare moltissimo che si confidi con Lei, anzichè con altri, che sia meno amico di ambedue; non le pare? — Il signor Brizzi, che era tutto cuore, promise assai volentieri ... Con questi ed altri simiglianti discorsi, l'ottimo Brizzi prese commiato dalla signora Zuliani ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 56)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Al pian nobile non dorme altri che il Giovanni, quel servitore che ricorderai d'aver visto, alto, grosso e nerboruto, specie di maestro di casa, tutto devoto al padrone, presso il quale è impiegato da trent'anni e più ... Le parrà che il bravo uomo sia molto diverso da me; — mi diceva il signor Brizzi, conchiudendo; — ma io parlo con Lei, non con altri; parlo con Lei, che so quanto ami il mio principale, e quanto egli debba alla sua vecchia amicizia ... Infine se non ci mette la mano Lei, non vedo che altri possa far desistere il signor Raimondo dal suo strano disegno ... E non venite voi altri? — No, grazie; non amo girar botteghe, e sto in riposo; Margherita non ha cuore di lasciarmi qui solo soletto ...
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Intrichi d'amore (pagina 6)
di Torquato Tasso (estratti)
... Ma poi subito ti fanno il muso torto, ti voltan la schena e mai ti danno pace; e l'uomo stracco da gli altri pensieri, come non trova la moglie allegra in casa, vive in continuo inferno ... Dall'altro canto, Messer Manilio mio, raffrenate le lacrime e non mostrate al mondo che sete altro che quel che gli altri vi reputano: sete prudente, e li prudenti non si han da dare così in preda alla disperazione ... Io voglio pur seguirlo, acciò non si disperi in tutto; che veramente il cuore addolorato più si consola con le parole d'un amico, che con tutti gli altri rimedii del mondo ... BIANCHETTA Non vorrei faceste come suol fare la maggior parte di voi altri giovani, che sete larghi di parole fin che avete l'intento, e poi dite: a Lucca mi ti parse di vedere ...
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Intrichi d'amore (pagina 9)
di Torquato Tasso (estratti)
... E che più? Se oggi non si ha bene da i figli proprii, come io ne dovevo sperare da i figli d'altri? Non posso aver pazienzia; voglio entrare in casa, e uccider l'uno e l'altro ... Prendi per ora questi tre scudi, e se non bastano questi, prendine tre altri, e se ne vuoi più, dimanda pure ... MANILIO Fate errore a dir così, che io non vi reputo, nè sarete da altri riputato per tale: poichè ve li do in ricompensa del benefizio che mi fate ... Ah! traditor Magagna, farai tu come fanno gli altri servidori infami? Pregiudicarai tu all'onore del tuo padrone che ti è stato tanto cortese? Per il pensiero solamente meriti un altro pugno, e poi un altro ...
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Intrichi d'amore (pagina 36)
di Torquato Tasso (estratti)
... ALBERTO E io, per li servizii fattimi, li dono altri 50 scudi ... LEONORA E io delli miei altri 50 ... BIANCHETTA E che faremo noi, Magagna, così soli soletti e senza compagnia? MAGAGNA Che cosa vorresti che facessimo? BIANCHETTA Quel che han fatto gli altri ... MAGAGNA E che han fatto gli altri? BIANCHETTA Sono entrati ... Ma ritiriamoci insieme, che io ho ducento scudi in contanti, e mill'altre coselle da viver sempre bene, senza invidiar altri ... MAGAGNA Ducento scudi in contanti e altre cose? Orsù, che io farò come fanno gli altri Cavalieri, che si bassano ed acconciano ...
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L'Olimpia (pagina 19)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Succedi, figlio, in quel luoco che altri si aveva usurpato, e perciò ne fosti scacciato ... Non pigliarlo, figlio, ad ingiuria ma a soverchia affezion che portava al nome tuo: quella m'appannò gli occhi e quella sola mi fe' ricevere altri in tuo nome ...
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L'amore che torna (pagina 36)
di Guido da Verona (estratti)
... Altri sapevan qualcosa intorno all'oscura amicizia che fino alla morte professò per lui la famosa Duchessa di Lezières, questa Saffo impenitente, che non si peritò di chiudere la sua magnifica vita di depravazione con una frase rimasta celebre: — «Fra me e mio figlio abbiamo possedute le più belle donne di Francia ... Lo lasciava prosperare tranquillamente, senza ingerirsi de' fatti suoi, come un trastullo d'altri tempi che ancora si tolleri per riconoscenza ... vegeto semplicemente! Mi sento invecchiare con delizia e guardo gli altri vivere ... Poi sappiate questo: l'ammirazione che si ha per altri è una debolezza che si riconosce in noi ... Si traversa un'epoca di abbruttimento, si fa uno sforzo enorme per dare alla vita quei pregi che in altri tempi la vita offriva spontaneamente ...
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L'arte di prender marito (pagina 3)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Un avvocato carico di famiglia, che mandava innanzi la casa coi travagli quotidiani della toga e che tra gli altri molti figliuoli aveva un giovanetto, che studiava medicina all'Università ... Non solo amava lui, perchè lo trovava più bello, più simpatico, più intelligente di tutti gli altri uomini; ma amava gli studenti di medicina e i medici, perche avevan dei rapporti con lui ... * * * Oh perchè mai non si possono conservare per l'autunno dell'età adulta, per l'inverno della vecchiaia, tutti quei fiori, che ci sorridono sul capo, fra i piedi, che ci accarezzano il volto da ogni parte, quando attraversiamo la primavera della giovinezza? Almeno di quelli che fioriscono nei giardini e nei campi i profumieri sanno distillarci essenze, che si chiudono in barattoli, e che di lontano ci richiamano il prato e il giardino; ma di quelli altri fiori, che si chiamano l'innocenza, l'amore, la spensieratezza, che sorridono e imbalsamano l'aria, chi ci serba l'essenza? Di quei pianti senza dolore, di quelle lagrime senza amarezza, che brillan nell'alba della vita, come gocciole adamantine di rugiada e che così facilmente si alternano colle sonore e squillanti risate, qual fonografo ci serba le delizie e gli incanti? Non rimpiangiamo l'impotenza del profumiere e del fonografo!—Nulla muore di ciò che nasce, e solo gli atomi nell'eterna ridda d'una vita che non posa mai, mutano forme e armonie ... * * * Quanti di quei fiori s'aprivano e s'avvizzivano l'un dopo l'altro, alternandosi in una continua festa nell'anima giovinetta di Emma! Essa non li numerava, perchè eran troppi, e mentre ne coglieva uno, cento e cento altri sbocciavano e se ne empiva le mani e il grembo e se ne incoronava il capo e vi cacciava dentro la testolina innamorata, nascondendo nel seno i più preziosi e i più cari ...
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La famiglia dell'antiquario (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)
... ANSELMO Io non ne ho altri, che mille cinquecento, gl'altri gl'ho spesi tutti ... PANTALONE Bon; ghe n'ho visto dei altri ... PANTALONE E alla pase, alla quiete de casa no la ghe pensa? ANSELMO Io penso a me, e non penso agli altri ... ANSELMO E non altri? PANTALONE No gh'à da esser altri ...
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La favorita del Mahdi
di Emilio Salgari (estratti)
... Sul molo e per le viuzze del villaggio, Negri, Arabi e Turchi, andavano e venivano rumorosamente, gli uni affacendati a scaricare cammelli e asini, altri a condurre mandrie di buoi tigrati e di cammelle ai pozzi, e altri ancora a tirar a secco le barche o a disarmarle ... Alcuni erano sdraiati su tappeti scolorati e sfilacciati e fumavano silenziosamente nei loro scibouk di terra cotta e dorata; altri erano seduti su panche primitive o su vasi rovesciati e bevevano il merissak, specie di birra fatta con maiz fermentato, o centellinavano con voluttà sibaritica del vero moka fumante racchiuso in fiugiàn o vasetti senza manico ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 3)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... E io ne ho preso tanto più piacere, quanto che mi ha rinfrescata la memoria, che vive sempre in me di quei magnanimi signori, appresso de' quali io sono stato già molto onorato fra gli altri servitori di quella casa illustre: avendomi eletto il signor Galeotto Pico signor della Mirandola, più anni fa per suo agente e secretario appresso il cristianissimo re Francesco, e onoratissimamente intertenutomi alcuni anni in quella corte per il suo servizio appresso di sua maestà ... Laonde, avendo conosciuto il prefato Clemente la molta sufficienza, la intera fede e le sue rare virtù, lo mandò in Francia al servizio, alla cura ed ai secreti di Caterina sua nipote, illustrissima duchessa d'Orliens, oggi serenissima regina di Francia, con provvisione di mille scudi d'oro, ove non stette molto tempo; chè avendo conosciuto il Cristianissimo re di Francia i meriti delle sue virtù, lo elesse fra gli altri eccellenti e nobili, ch'egli aveva, per suo particolar medico, e non con minor provvisione di quella del sommo Pontefice ... E s'io mi volessi stendere agli altri virtuosi suoi meriti, mi bisognerebbe più tempo ed altra occasione che di una semplice lettera ... Per tuas de Arbitriis, già sono anni circa CCCLX, nel pontificato d'Innocenzo terzo, pontefice massimo, e fatta tutta questa nostra provincia di Valdinievole di nessuna Diocesi, onorato il Collegio, non solo del Prelato, che a guisa di Vescovo, celebra con ogni sorte di episcopale ornamento, e ch'esso Prelato insieme con i suoi Canonici, abbia facoltà di conferire i benefizj della sua giurisdizione, e che in detta Collegiata vi siano sette dignità, cioè Proposto, Arcidiacono, Priore, Tesaurieri, Arciprete, Decano e Primicerio, con altri dodici Canonici, tutti giudici delegati, ed altri onori che io lasso, per non essere tedioso ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 8)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Altri vogliono che si derivi da Lamma, che vuol dire voragine e precipizio ... In che modo fusse quella che schernì Menippo non si può di leggiero sapere da altri che da Filostrato, il qual mostra in che modo il detto cinico fu ingannato, mentre che ella fingeva con matrimonio volersi congiungere seco ... Il medesimo si può vedere negli oracoli, che alcuni ne avevano dalle donne spirate, alcuni dall'apertura della terra, e alcuni altri da' sogni fatti da uomini ne' tempj, e per questo dormivano nel tempio di Pasife ... Circa il movimento e dove siano portate dal demonio, e circa il luogo dove elle siano posate, non dovea parerti cosa maravigliosa, però che quel che per sua natura suole ingannare, è doppio, è vario, e quello ch'è verace si fonda in sulla simplicità, e questo si può vedere nelle finzioni de' poeti, varie e ripugnanti tra loro, e bene spesso nelle storie: quando dicono la cosa in più modi: e parimente nell'opinioni de' filosofi, e nelle risposte de' iureconsulti; ma non avviene già così nelle scritture de' teologi, perchè nelle cose lor proprie non hanno discrepanza nessuna, cioè in quei precetti ch'appartengon alla fede, e al viver necessario per la salute, sono in tutto e per tutto consonanti, e concordi in fra di loro; e però il demonio maligno e fallace, bugiardo, e amico della discordia, così vario, e muta mantelli, per dir così, che è un vocabulo tratto dagli studiosi della lingua latina, da quelle favole di che abbiamo già parlato: le quali scherzando dicevano, che gli uomini si trasformavano in lupi: di poi così, come il demonio ingannava quegli antichi filosofi sotto specie di dottrina, cioè Pittagora, Empedocle, Apollonio e altri simili (usando lacci a quelli che facilmente gli parea di potere ritenere) così tirava già le donnicciuole con lascivia, e con lo sbevazzare, e similmente oggidì tira gli uomini, dalle qual cose molti filosofi abborrirono ... Fingeva il demonio maligno essere astretto da lui, acciocchè avendolo allettato sotto specie di falsa divinità, per suo mezzo potesse più gagliardamente ingannare gli altri, il che puoi conoscere per il fine ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 11)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Qual credete voi che fusse la cagione che si mostrasse uomo nel volto e negli altri membri, e ne' piedi oca? DIC ... Ma perchè abbia piuttosto voluto pigliare il passo dell'oca, che d'altri animali, io confesso al tutto di non saperlo: se già nell'oca non è qualche proprietà più occulta che possa accomodarsi alla malizia ... Può ancora il pubblico nimico del genere umano aver voluto spargere alcune reliquie più nascoste della superstizione dei Gentili: a cui già si sacrificava l'oca sotto il simulacro d'Inaco e d'Inachide, e di qui vennero quei versi: Non giova il Campidoglio aver difeso
Che gl'intestini suoi non ti dia l'oca
Inaco degno;
ovvero come altri vogliono che si legga piuttosto: Il fegato la vacca Inaco dia
A te ne' piatti ... Potè similmente essere indizio di qualche amore più occulto e più crudele, trovandosi scritto l'oche aver desiderato con libidine altri fuor della loro spezie ... Dimmi un poco tu: mostravatisi egli mai con altri piedi che d'oca, quando veniva a te? ST ... Mai con altri ... Dubiti tu forse che quelli non fusseno demonj sotto spezie di corvo? Così quegli altri due, che racconta Aristotile fra le cose maravigliose, esser stati in Caria intorno al tempio di Giove ... Che bisogna che tu ti maravigli, avendo letto appresso di Plinio che l'anima d'Ermolino Clazomenio andava vagando fuor del corpo, e quella figura di corvo che era solita partirsi dalla bocca d'Aristeo Proconesio, la quale dicevano essere la sua anima, non era veduta da tutti gli uomini, ma da qualcuno, e molto meno ancora ti maraviglieresti, se tu sapessi quel che fu detto da Aristotile, e confermato da altri di quell'uomo tasio ... Dicono essere stata vista da lui medesimo l'anima sua mentre che moriva stargli innanzi, la quale non viddeno gli altri uomini ... Si può dunque credere senza biasimo (come dicono), che si vegghino qualche volta spiriti buoni e cattivi senza corpo da quelli che stanno per morire, i quali non sian visti da altri? FR ... Perchè no? Avendolo creduto tanti uomini famosi, e scrittolo ancora agli altri? AP ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 20)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... nell'isola di Cicilia? perchè fece Empedocle il viaggio aereo a guisa d'uccello? per che conto usò Abari il dardo d'Apolline di velocità simile al vento, andando dagli Iperborei a visitare Pittagora? che significa quella voce che ammoniva Socrate, non lo sforzava? e che anco il genio familiare di Plotino? e che l'oca familiare di Lacide filosofo? Benchè così come pochi filosofi a comparazione degli altri uomini, così assai uomini e più spesso spingeva nella libidine, che non commovesse a gloria vana; nè gli molestava di fuora solamente, ma bene spesso di drento; che se tu pensassi essere di poca importanza, che il demonio affrontasse il senso di drento, ovvero gli occhi sotto imagine di Venere lascivamente, domandane Girolamo, che ti dirà sinceramente quel che patirno quei santi, de' quali ha scritte le vite e gesti: e scrisse ancora ciò che avea sofferito egli, mostrando apertissimamente che nella carne poco meno che morta vi bolliva solamente il grande incendio della lussuria ... Ma per che cagione un altro demonio è detto aver la protezione di Platone, di Zenone, ovvero di Diogene, e un altro è osservato aver quella di Plotino? Certo per ingannare; imperocchè non è da credere a coloro, che hanno detto essere varie le nature de' demoni, tenendo che altri si dilettino di cose civili, altri di rusticane, e alcuni parimente essere terrestri, alcuni marini ... Questi sono sogni di genti che impazzano, parenti di coloro che cicalano, che alcuni esercitano la medicina, altri hanno cura dell'arte del navigare, altri di quella dell'indovinare, e che ad altri piace conversare fra le leggi e ad altri fra le armi ... Nel qual modo era chiamata da Omero l'anima di Ulisse, come racconta appresso di Filostrato quel vignaiuolo, che era detto conversare con l'ombre di Protesilao, e degli altri eroi ...
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La vita comincia domani (pagina 74)
di Guido da Verona (estratti)
... E poichè questa era la fine inevitabile d'ogni creatura, gli pareva cosa veramente trascurabile che « gli altri » avessero a morire qualche giorno prima, qualche giorno dopo ... « Gli altri ... » — ecco quello ch'era divenuto assolutamente estraneo al suo mondo; non capiva più come si potesse spendere la vita per « gli altri » ... Gli altri medici della sua clinica forse ne sapevano meno di lui, ma erano più degni; que' chirurghi dalle braccia nude, sporche di sangue, ferivano anch'essi, ma ferivano per salvare; que' medici attenti, che negli alti armadi sceglievano e mescevano con saggezza le dosi dei veleni, troppo spesso lo inducevano a rammentarsi di quella composizione chimica perfida e sottile che gli era servita per propinare a dosi lente una introvabile morte ...
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Le femmine puntigliose (pagina 10)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Quasi tutti i mercanti del nostro rango, prendendo una moglie ricca, e di buon parentado, come la mia, sono in una specie di obbligo di far un viaggio con essa, di condurla in qualche città capitale, per darle divertimento, e per far quello, che fanno gli altri ... Per far quel, che fa i altri; andar in malora per complimento, farse burlar per usanza ... Per far quel, che fa i altri se se precipita, se se descredita ... A cossa serve le zoggie, che costa un tesoro, e che tien morto un capital, che poderave fruttar? Per far quel che fa i altri ... Perché se va in malora? Perché se falisse? Per far quel che fa i altri ... E per far quel che fa i altri s'ha da far mal? Scusa debbole, scusa fiacca, che no fa altro, che colorir in ti omeni la mala inclinazion ... Se volè far quel, che fa i altri, no gh'aveu tanti esempi de zente, che opera ben, de zente savia, e prudente? Perché no feu quel che fa questi, e voleu far quel che fa quei altri? Sior Florindo, ve parlo con amor, con libertà da pare, che ve posso esser ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... RE Qual è il miglior vino che sia? BERTOLDO Quello che si beve a casa d'altri ... BERTOLDO Chi non ha del suo non può darne ad altri ... RE Chi t'ha mosso dunque a venir qua? BERTOLDO Il creder io che un re fosse più grande di statura degli altri uomini dieci o dodeci piedi, e che esso avanzasse sopra tutti come avanzano i campanili sopra tutte le case; ma io veggio che tu sei un uomo ordinario come gli altri, se ben sei re ... RE Son ordinario di statura sì, ma di potenza e di ricchezza avanzo sopra gli altri, non solo dieci piedi ma cento e mille braccia ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 7)
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... RE Parli tu forsi così per me? BERTOLDO Per te parlo apunto e non per altri ... RE Tu dici il vero, che tutti siamo di terra; ma la differenza qual è fra te e me non è altro se non che, sì come d'un'istessa terra si fanno varii vasi, parte che in essi tengono liquori preciosi e odoriferi e altri che servono a essercizi vili e negletti, così io sono uno di quelli che rinchiudono in sé balsami, nardi e altri liquori preciosi, e tu uno di quelli nei quali s'orina e vi si fa peggio ancora: e pure tutti sono fabricati da una mano istessa e d'un'istessa terra ... Allora il Re conobbe che costui era astuto sopra gli altri astuti ed ebbe caro simil piacevolezza; pur, mostrando d'essere alquanto alterato, gli disse: RE Chi t'ha insegnato, villan ribaldo, d'entrar nelle case a questa foggia? BERTOLDO Il gambaro ... BERTOLDO Diceva il mio padre che quando le bestie parlavano e che le civette cacavano mantelli, che il gambaro e la granzella, amici carissimi, si disposero d'andare un poco per lo mondo a vedere come si viveva negli altri paesi (e il gambaro allora caminava all'innanzi come fa l'altro bestiame, e similmente la granzella non andava per traverso, come fanno al presente) ... E perché fra gli schiratoli e le donnole era grandissima guerra per esser confinanti insieme e per una nuova sospizione di tradimento si stava in arme dall'una e dall'altra parte, arrivati questi due compagni in simil luoco, furono dalle guardie scoperti e tolti per duoi spioni; e subito presi e legati furono condotti innanzi al loro capitano, il quale, fattogli essaminare minutamente non trovò in essi altro se non che, desiderosi di veder del mondo, erano giunti in quelle parti e che come forastieri non erano informati di cosa alcuna, e che bramavano di esser posti in libertà e tornarsene alle patrie loro; o pure, se volevano trattenergli per soldati, gli dessero il soldo come agli altri, ch'essi gli averiano serviti in quella guerra fidelissimamente ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 13)
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... Chi dà del pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi ... Chi mangia a gusto d'altri non mangia mai cosa che gli faccia pro ... Chi si pretende di saper nulla, quello è più sapiente degli altri ... Chi vuol correggere altri, diasi buon essempio a se medesimo ... Chi a se stesso non è buono, manco può esser buono per altri ... Chi del ben d'altri si attrista, altri ride del suo male ... Lasso a mastro Bartolo ciavattino le mie scarpe da quattro suole, e otto soldi di moneta corrente per essermi stato sempre amorevole e avermi più volte prestato la lesina da trappongere i tacconi e fatto altri servigi, etc ... Item a mastro Ambrogio spacciator di corte soldi diece per avermi più volte portato il braghiero a far conciare e fatto altri servigi, etc ... Item a mastro Allegretto canevaro la mia correggia larga e il scarsellotto, per avermi empito il bottrigo ogni volta che io ne avea bisogno, e fatti altri servigi, etc ... Item, non mi trovando altro, poiché non ho voluto accettar mai nulla dal mio Re, il quale non ha mancato di persuadermi a prendere da lui anelli, gioie, danari, veste, cavalli e altri ricchi presenti, perché forse con simili ricchezze non avrei mai posato e forse ancora avrei fatto mille insolenze, e fattomi odioso a tutti, come alcuni che, di bassi e vili che sono, ascendono per fortuna a gradi alti e sublimi, né però con tante dignità non escono fuora del fango del quale sono impastati; io mi contento di morir povero e sapere ch'io ...
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Libro proibito (pagina 4)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)
... MESTIERI POLITICI Quando in Italia i martiri
Pendevan dai patiboli,
Festi il mestier dell'esule;
Oggi l'Italia è libera,
Sai che i giurati assolvono;
Rischia il mestier del martire!
COMPLIMENTI Una gentil signora
Che i letterati adora,
Ieri, nel congedarmi,
A me parlò così:
«In ogni giorno ed ora
Venite a visitarmi;
Gli altri imbecilli vengono
Soltanto al lunedì ... CONSIGLIO PROVVIDO Dì quel che gli altri dissero,
Fa quel che gli altri han fatto;
Chi papagallo o scimmia
Non è, pei volghi è un matto ...
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Libro proibito (pagina 8)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)
... Se han mangiato, debbon essere satolli; mentre questi altri che sono ancora a digiuno… ... Si leggono con diletto le tragedie di Shakespeare tradotte in prosa non sempre elettissima dal Rusconi, non quelle di molti poeti italiani irriprovevoli per la sonorità del verso e per altri pregi dì forma ... , trovano oggidì pochi lettori, mentre il Bandello ed altri novellieri antichi, non hanno cessato di dilettare col semplice prestìgio della originalità e della naturalezza sbadata ... Epistola in versi Voi franco mi garrite, altri mi mormora
Dietro le spalle perchè sol di futili
Novellette, di ciancie e di bazzecole
O di lesti epigrammi io colmo il mignolo[1]
Giornaluccio; nè mai d'Europa ai tumidi
Fati consento qualche breve pagina,
Nè mi invischio gracchiando alla polemica
Che oggidì più che mai ferve in ...
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Libro proibito (pagina 9)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)
... Liberal, volli esser libero[2];
E sì libero fui, che al breve svolgersi
Di quattro o cinque mesi, in abbominio
Venni ai rossi ed ai bianchi, e fu miracolo
Se n'uscii vivo—Bah! quelli gridavano:
Ei s'è fatto codino! alla politica
Di Cavour tien bordone—E questi: «o scandalo!
Ei plaude a Garibaldi ed osa irridere
Qualche nostra Eccellenza!»—Mo! vedetelo!
Ripiglian quelli: il rattoppato e logoro
Abito ha smesso, ed anco ieri il rancio
Pagò al trattor: fondi segreti—«Ei bazzica
Cogli scavezzacolli democratici,
Notan gli altri: badate! di repubblica
E socialismo puzzan le parentesi
Del testo scapigliato—Esser veridico
E leal che mi valse?—Dai sinedrii
Onnipotenti fui reietto; incomodo
Collega a tutti, quei la man ritrassero
Dalla mia dubitosi; mi guardarono
Biechi gli altri ringhiando: al mercenario
Scriba il gibbetto! Intanto si sciupavano
Per me gli anni più baldi in acri e sterili
Guerriglie di parole ...
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Marocco
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Non sapendo chi fossero e che cosa volessero, discesi nella barca, in mezzo a parecchi altri, col cuore un po’ inquieto ... Di tutto questo popolo incappato, una parte si muove lentamente, gravemente e senza far rumore, come se volesse passare inosservata; gli altri stanno seduti o accovacciati lungo i muri, davanti alle botteghe, agli angoli delle case, immobili e cogli occhi fissi, come le popolazioni pietrificate delle loro leggende ... Mi passavano accanto faccie bianche, nere, giallastre, bronzine; teste ornate di lunghissime ciocche di capelli e cranii rapati e lucidi come palle metalliche; uomini secchi come mummie; vecchi d’una vecchiezza orrenda; donne col viso e tutta la persona ravvolta in un mucchio informe di cenci; bimbi con lunghe trecce; visi di sultani, di selvaggi, di negromanti, d’anacoreti, di banditi, di gente oppressa da una tristezza immensa o da una noia mortale; pochi o nessuno sorridente; gli uni dietro gli altri silenziosi e lenti come una processione di spettri per il viale d’un camposanto ...
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Marocco (pagina 9)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Eran due file di uomini, rivolti gli uni in faccia agli altri, vestiti di cappe e di lunghissime camicie bianche, che si tenevano per le mani, per le braccia o per le spalle, e pestavano i piedi in cadenza, dondolandosi, rovesciando il capo avanti e indietro, e levando un mormorio sordo e affannoso, rotto da gemiti, rantoli, soffi e interiezioni di spavento e di rabbia ... Eran faccie livide e convulse, cogli occhi fuori dell’orbita e la bocca schiumosa; visi di febbricitanti e di epilettici; alcuni illuminati da sorrisi indefinibili, altri che non mostravano che il bianco dell’occhio, altri contratti come da uno spasimo atroce, o pallidi ed immobili come visi di cadaveri ... Di tratto in tratto, facendo gli uni agli altri ...
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Marocco (pagina 18)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... V’era, fra gli altri, un ragazzo mulatto di tredici o quattordici anni, bello e sveltissimo, il quale fissava sempre in viso ora a me ora ad altri dell’ambasciata due grandi occhi neri pieni di curiosità e di simpatia, che diceano e domandavano confusamente mille cose ... Altri parlavano e ridevano ansando ... Tutti gli altri, raggruppati in disparte, stavano attenti, guardando ora il pittore ora il dormiente coi loro grandi occhi stupiti ...
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Marocco (pagina 19)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Alcuni avevano il turbante, altri un fazzoletto rosso annodato intorno al capo; tutti il caffettano bianco ... Gli altri, tutti poveri campagnoli vestiti di cenci, guardavano a vicenda noi, le tende e la loro roba,—i frutti del loro sudore sparsi per terra,—con un’aria tra mesta ed attonita, che rivelava una profonda rassegnazione ... Due o tre di loro andavano e venivano per il campo a passi concitati, con un montone fra le braccia, invocando Allà e l’ambasciatore; altri gridavano la loro ragione battendo i pugni in terra; Civo faceva sventolare di qua e di là il suo camicione bianco colla profonda persuasione di esser terribile; i montoni belavano, le galline scappavano, i cani latravano ... Il capitano era andato a osservare il terreno, il vice-console a raccogliere insetti, l’ex-ministro di Spagna alla caccia delle pernici; l’ambasciatore e il comandante giocavano a scacchi sotto la tenda della mensa; i servi si saltavano l’un l’altro appoggiandosi le mani sulle spalle; i soldati della scorta discorrevano seduti in cerchio; degli altri chi passeggiava, chi leggeva, chi scriveva; sembrava che fossimo attendati là da un mese ... In altri tempi aveva fatto il negoziante: era stato in Italia, in Spagna, a Londra, a Parigi, ed era tornato al Marocco con idee ed ...
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Marocco (pagina 30)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Da una parte una lunga fila d’arabi, seduti in terra, assistevano alle cariche dei cavalieri della scorta; dalla parte opposta altri arabi giuocavano alla palla; un po’ più lontano, un gruppo di donne imbacuccate nel loro rozzo caic ci osservavano con stupore gesticolando fra loro; e frotte di bambini scorazzavano tutt’intorno ... Appena ci videro, smisero di giuocare, si consultarono gli uni cogli altri e poi ricominciarono ... Uno con un colpo del piede buttava la palla a una grande altezza; tutti gli altri facevano ad afferrarla in aria quanto più in su fosse possibile, spiccando in direzione verticale dei salti altissimi, come se si levassero a volo; e chi riusciva ad afferrarla, la buttava in aria alla sua volta ... Spesso, in quel serra serra, uno dei più robusti, cadendo, travolgeva nella caduta alcuni altri, i quali si trascinavan dietro i rimanenti, e allora rotolavano per un lungo tratto tutti insieme intrecciati e confusi sgambettando e ridendo, senza darsi pensiero al mondo di ciò che esponevano al sole ... Più d’uno, in quel rotolamento, lasciò intravvedere un pugnale ricurvo legato alla cintura; altri una borsicina appesa al collo, che conteneva probabilmente qualche versetto del Corano preservatore dalla tigna ... —Oh miracolo!—si disse noi altri ... Le formiche formavano delle lunghissime strisce nere, gli scarabei c’erano a mucchi, le cavallette fitte come le mosche; e con questi un gran numero d’altri insetti, non visti mai negli altri accampamenti, che m’ispiravano pochissima fiducia ... C’era, tra gli altri, la cicindela campestris, trabocchetto vivente, che chiude colla grossa testa l’apertura della sua tana, e fa sprofondare, abbassandosi, gl’insetti incauti che vi passano sopra; il Pheropsophus africanus, che slancia dall’ano, contro il nemico che l’insegue, un buffo di vapori corrosivi; la Meloe majalis che strascina a stento, come un’idropica, l’enorme addome gonfio d’erba e d’ova; il Carabus rugosus, la Pimelia scabrosa, la Cetonia opaca, il Cossyphus Hoffmanseggi, foglia animata, di cui Vittor Hugo farebbe una descrizione fantastica da metter freddo nelle ossa ...
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Marocco (pagina 37)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Da tutte le parti accorrevano a vederlo, se lo accennavano gli uni agli altri, lo seguivano, lo precedevano, ne parlavano con gesti concitati ... Uno, fra gli altri, faceva il molinello col fucile con una rapidità che quasi l’arma non si vedeva ... Il bastone non era ancora in aria che già il comandante ed altri s’eran cacciati in mezzo e avevano fatto dire al caid che non potevano permettere quel brutale castigo ... —Ma e noi,—pensai qualche momento dopo;—quanti anni sono che abbiamo abolito il bastone? E quanto tempo è che s’è abolito in Austria? E in Prussia? E negli altri Stati d’Europa?—Questa riflessione mi fece cadere lo sdegno dal cuore e non mi lasciò che un sentimento d’amarezza ...
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Marocco (pagina 40)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Alcuni hanno i calzoncini turchini, altri bianchi, altri verdi; molti sono in maniche di camicia; chi tiene il fucile al piede, chi sulla spalla; chi sta avanti, chi sta indietro ... Gli ufficiali son vestiti a capriccio, da zuavi, da turcos, da spahì, alla greca, all’albanese, alla turca, con divise gallonate e arabescate d’oro e d’argento, con sciabole a scimitarra, spade, pugnali ricurvi, pistoloni, daghe, stivali alla scudiera e stivaletti gialli senza tallone; alcuni color di porpora da capo a piedi, altri tutti bianchi, altri tutti verdi che paiono mascherati da diavoli ... Allora si sciolgono gli ordini del ricevimento e tutti ci si affollano intorno, magistrati, generali, cortigiani, ministri, ufficiali, schiavi; la nostra scorta è scompigliata, i nostri servi dispersi e noi stessi separati gli uni dagli altri ... V’erano altri piccoli cortili e corridoi e stanzuccie e gl’innumerevoli recessi di tutte le case orientali ...
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Marocco (pagina 41)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... E bisognava vedere con che espressione di sacro rispetto, Selam, Alì, Civo, e tutti gli altri servi arabi guardavano quei personaggi, che dopo il Sultano rappresentavano per loro il più alto grado di scienza, di potenza e di gloria, a cui si possa pervenire sulla terra! Finite le visite, si pigliò possesso del palazzo ... I due pittori, il medico ed io occupammo le camere che davano sul giardino; gli altri, quelle del cortile ... Due ci si misero davanti, due di dietro, tre a sinistra e tre a destra; i primi armati di fucili, gli altri di bastoni e di corde a nodi ... I soldati gridano, urtano, picchiano per far largo, e infine si debbono contentare di farci un baluardo coi loro petti, tenendosi per mano gli uni cogli altri, per non esser divisi dalla folla ...
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Marocco (pagina 54)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... C’era una folla di parenti, d’amici, di soldati, di servi, parte disposti in circolo intorno al malato, gli altri in una lunga fila che dal luogo dell’operazione si stendeva fino alla porta di strada, dove un’altra folla stava aspettando ... I più sono spagnuoli, condannati per delitti comuni, che fuggirono dalle galere della costa; gli altri, in parte disertori francesi, fuggiti dall’Algeria; in parte canaglia avventuriera venuta da differenti paesi d’Europa ... In altri tempi salivano ad alte cariche nella corte e nell’esercito, formavano corpi militari speciali ed erano lautamente pagati ... Dà a chi la vuole una delle sue nere, gli altri possono sposare una mora o un’araba libera; a tutti il Sultano fa le spese del matrimonio ... —Se mi promettessero di non tenermi più che altri dieci anni in galera,—diceva,—ci tornerei ...
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Marocco (pagina 63)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Voi convenite che il primo dovere d’un uomo, la prima cosa che lo rende stimabile, e quella in cui importa massimamente che un paese sia superiore agli altri paesi, è l’onestà; non è vero? Ebbene, in fatto d’onestà io non credo in nessuna maniera che voi altri siate superiori a noi ... I mori, per esempio, nel commercio, ingannano qualche volta gli europei; ma voi altri europei ingannate molto più spesso i mori ... —State trecento in una casa sola, gli uni sugli altri, e poi salire, salire, salire—e manca aria e manca luce e manca giardino ...
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Marocco (pagina 65)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Degli uomini, la maggior parte sonnecchiavano distesi in terra; altri ballavano alla negra in mezzo a un circolo di spettatori, facendo ogni sorta di smorfie e di lazzi; altri tiravano di scherma colle sciabole, nello stesso modo che i tiratori di Tangeri, saltellando con atteggiamenti da danzatori di corda ... Di là dal ponte, in un luogo appartato, c’era una ventina d’uomini ravvolti in cappe bianche, distesi in terra gli uni accanto agli altri, immobili come statue ...
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Marocco (pagina 72)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Quanto ci divertimmo! Un gruppo, fra gli altri, s’avanzò contro il Biseo per augurargli che fosse arrostito non so quale suo parente ... Il Biseo alzò la matita: i due primi, dando indietro atterriti, urtarono gli altri; e mezzo l’esercito andò in terra a gambe levate ... Altri dissero:—Bahr-ed-Dholma!—(Il mare delle tenebre) ... Le mule cariche, accompagnate dai mulattieri e dai servi, andavano a gruppi, a gran distanza gli uni dagli altri ...
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Marocco (pagina 74)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... A dieci passi, si fermò col suo seguito, ch’era composto di altri quattro Israeliti e di cinque servi arabi, e fece cenno di volermi parlare ... —Sono il tale dei tali,—disse in spagnuolo, con una voce dolce inchinandosi in atteggiamento di profondo rispetto;—agente consolare d’Italia e di tutti gli altri stati d’Europa nella città d’Arzilla ... Un po’ d’Affrica, però, ci accompagnò fino a bordo, e furono i due Selam, Alì, Hamed, Abed-er-Rhaman, Civo, i servi del Morteo ed altri bravi giovanotti, a cui la superstizione mussulmanna non aveva impedito di voler bene ai Nazareni e di servirli con devozione ... E anch’essi si accommiatarono da noi con vivaci dimostrazioni d’affetto e di rammarico, e Civo più degli altri, che facendo sventolare per l’ultima volta ai miei occhi il suo camicione bianco, mi s’attaccò al collo come un amico d’infanzia, e mi stampò due baci in un orecchio ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 26)
di Giovanni Verga (estratti)
... Il canonico fra gli altri monelli scorse Nunzio, il nipotino di don Gesualdo, e gli fece segno d'entrare, ammiccandogli ... Il marchese e il canonico Lupi tenevano viva la conversazione, don Gesualdo approvando coi cenni del capo; gli altri ascoltavano: la zia Cirmena con le mani sul ventre e un sorrisetto amabile che faceva cascare le parole di bocca: un sorriso che diceva: - Bisogna pure! giacché son venuta! ... E suo marito imbarazzato anche lui, fra tanta gente, la sposa, gli amici, i servitori, dinanzi a quegli specchi nei quali si vedeva tutto, vestito di nuovo, ridotto a guardare come facevano gli altri se voleva soffiarsi il naso ... - Il raccolto è andato bene! - disse il marchese a voce più alta, perché gli altri lo seguissero dove voleva arrivare ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 71)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Un brigante! un assassino! uno che s'era arricchito, mentre tanti altri erano rimasti poveri e pezzenti peggio di prima! uno che aveva i magazzini pieni di roba, e mandava ancora l'usciere in giro per raccogliere il debito degli altri ... Gli rinfacciavano pure di essere il più tenace a non voler che gli altri si pigliassero le terre del comune, ciascuno il suo pezzetto ... Lui lo mettevano in capo lista, lo tassavano il doppio degli altri ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 74)
di Giovanni Verga (estratti)
... Chiudetevi in casa! - Lui, che aveva tanti altri guai, s'era stretto nelle spalle ... - Zacco, e due o tre altri benintenzionati ch'erano sopravvenuti intanto, sudavano a persuaderlo, vociando tutti insieme: - Che volete fare? Contro un paese intero? Siete impazzito? Bruceranno ogni cosa! Cominciano di qua la Strage degli Innocenti! Ci farete ammazzare tutti quanti! Lui s'ostinava, furibondo, coi capelli irti: - Quand'è così! ... Gli altri davano addosso ancor essi su quella bestia testarda di mastro-don Gesualdo che risicava di comprometterli tutti quanti; lo mettevano in mezzo; lo spingevano verso il muro; gli rinfacciavano l'ingratitudine; lo stordivano ... Gli altri allora l'assaltarono tutti insieme, colle buone, colle cattive, dicendogli che se i rivoltosi lo ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 76)
di Giovanni Verga (estratti)
... torbidi Bianca, Diodata, mastro Nunzio, degli altri ancora, un altro se stesso che affaticavasi e s'arrabattava al sole e al vento, tutti col viso arcigno, che gli sputavano in faccia: - Bestia! bestia! Che hai fatto? Ben ti sta! A giorno tornò Grazia per aiutare un po', sfinita, ansando se smuoveva una seggiola, fermandosi ogni momento per piantarsi dinanzi a lui colle mani sul ventre enorme, e ricominciare le lagnanze contro i parenti di don Ferdinando che le lasciavano quel poveretto sulle spalle, lesinandogli il pane e il vino ... Lei non aveva suggezione di Ciolla e di tutti gli altri della sua risma ... Il canonico, onde chetare gli altri, aveva preso il ripiego di sortire in processione, colla disciplina e la corona di spine; e così gli altri si sfogavano in feste e quarant'ore, mentre lui andava predicando la fratellanza e l'amore del prossimo ...
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Novelle rusticane (pagina 24)
di Giovanni Verga (estratti)
... Poi la domenica andava a fare il galantuomo insieme agli altri nel casino di conversazione, ciaramellando in crocchio fra di loro, colle mani in tasca e il naso dentro il bavero del cappotto; o giuocavano a tressette colla mazza fra le gambe e il cappello in testa ... Una santa, colei! Don Piddu era chiuso, insieme a tutti gli altri galantuomini, nel convento dei cappuccini per fare gli esercizi spirituali ... Questa volta il contrabbando era stato sorpreso, e come i donnaiuoli tornavano in convento, trovavano il padre missionario inginocchiato dietro l'uscio, a pregare pei peccati che gli altri erano andati a fare ... Ma il confessore che gli consigliava di offrire a Dio quell'angustia, avrebbe dovuto dirgli: - Vedete, vossignoria, anche gli altri poveretti, quando gli succede la stessa disgrazia ...
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Novelle rusticane (pagina 26)
di Giovanni Verga (estratti)
... Gli altri giorni, se le donne ronzavano per la piazza attorno alla prigione, le sentinelle minacciavano col fucile ... Tutti gli altri in paese erano tornati a fare quello che facevano prima ... - Ormai nessuno ci pensava; solamente qualche madre, qualche vecchiarello, se gli correvano gli occhi verso la pianura, dove era la città, o la domenica, al vedere gli altri che parlavano tranquillamente dei loro affari coi galantuomini, dinanzi al casino di conversazione, col berretto in mano, e si persuadevano che all'aria ci vanno i cenci ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 28)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Gesù poveretto sarà sempre lui il padrone del mondo… * * * Carlinetto aveva menato gli altri a vedere Bebi che poppava ... Bebi era il bambino, l'Erminia la Madonna, gli altri i Re Magi e Carlinetto San Giuseppe ... E lui don Procolo, lui era l'asino, a cui è stato imposto di soffiare sui figli degli altri ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 21)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Gli altri, scambiate abbondanti cerimonie con il dottor Zàupa e fra loro, fatti tranquilli circa la preziosa salute della mamma Zàupa, della sposa Zàupa e dei marmocchi Zàupa, lodato sommessamente, timidamente, il meraviglioso aspetto giovanile del canapè, delle seggiole e delle poltrone, evocate con rispetto le ombre congiuntevi degli Zàupa preistorici, cantata in coro la gran bontà delle stoffe antiche, non sapevano più che dire ... "Benedeto! No La vede che nuvole?" Per fortuna capitarono in breve altri otto consiglieri ... Gli altri, incominciando a capire l'idea di Matìo, contenti di non avere a toccare il tasto scottante, zittirono Quaiotto ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 25)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Era dolente e sorpresa di esercitare un'influenza simile sopra di lui, suo primo vero amore, mentre altri che l'avevano amata e forse l'amavano ancora, senza ricambio, si sentivano come purificati da lei, le avevan chiesto amore nel nome della loro salvezza morale ... Non ha più religione di me, eppure io direi che vive proprio non come gli altri ... "Adesso che ha piantato quei santocchi" diceva uno di loro soverchiando con la voce il chiasso degli altri, "per il piacere ... Avanti e dietro a loro salivano alcuni altri curiosi dell'eclissi ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 28)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Sotto l'ebbrezza di Jeanne vi era il recondito, freddo nucleo del suo scetticismo, la sua chiara visione del vortice eterno nel quale il suo amore e la sua coscienza, come tutti gli altri amori, come tutte le altre coscienze, si dissolverebbero in breve ... Io solo, Lazzaro Chieco, violoncellista di camera, anzi di anticamera del Padre Eterno, lo sono!" "Carlino!" esclamò Jeanne ridendo mentre gli altri la supplicavano comicamente di compatire il maestro rimbambito ... Questi altri straccioni sono del mio seguito ... Poichè stanno per entrare un certo signor Bach, un certo signor Haydn, un certo signor Marcello e altri personaggi in parrucca, spadino, calze di seta e fibbie di brillanti, sia l'accoglienza gaia! Champagne! Fanelli brinda spiritosamente alla più vibrante di modernità fra le dee di villa Diedo ...
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Ricordi di Parigi (pagina 13)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Altri vanno a vedere alla prova il telefono Bell, o l'apparecchio telegrafico che trasmette con un solo filo duecento cinquanta dispacci in un'ora, o il semaforo del nostro Pellegrino; oppure a leggere i vecchi processi per stregoneria esposti nel padiglione del Ministero degl'interni di Francia ... Dinanzi a cento altri quadri, passo frettolosamente, spinto dall'impazienza di arrivare all'Italia, dove trovo una folla sorridente che amoreggia colle statue ... Il più degli altri quadri tradiscono i pittori scappati di casa, che hanno rifatta la pelle a Parigi, a Dusseldorf, a Monaco, a Roma,—e preso il colore—ma dilavato—della nuova patria ...
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Ricordi di Parigi (pagina 17)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Mille ingegni eletti, in varii tempi, non brillarono d'altra luce che del riflesso del suo genio; altri, attratti nella sua orbita, sparirono nel suo seno; altri s'affaticarono inutilmente, tutta la vita, per levarsi dalla fronte l'impronta ch'egli v'aveva stampata ... Chi non lo riconosce come poeta drammatico, lo ammette come romanziere; chi lo respinge come romanziere, lo adora come poeta lirico; altri che detestano il suo gusto letterario, accettano le sue idee; altri che combattono le sue idee, sono entusiasmati della sua forma; chi non ammira nessuna delle sue opere partitamente, ammira ed esalta la vastità grandiosa dell'edifizio che formano tutte insieme: nessuno gli contesta il genio; nessuno, parlandone cogli stranieri, si mostra incurante od ostile all'omaggio che gli vien reso; e anche chi l'odia, ne è altero ...
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Ricordi di Parigi (pagina 27)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... effetto che produce, in specie dopo la lettura d'altri romanzi, è come quello che si prova all'uscire da un teatro caldo e profumato, ricevendo nel viso il soffio fresco dell'aria aperta, il quale dà una sensazione viva di piacere, anche quando porta un cattivo odore ... Letti i romanzi suoi, pare che in tutti gli altri, anche nei più veri, ci sia un velo tra il lettore e le cose; e che ci corra la stessa differenza che fra visi umani, gli uni ritratti in una tela e gli altri riflessi in uno specchio ...
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Ricordi di Parigi (pagina 30)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Ma intanto le edizioni succedevano alle edizioni; i buongustai spassionati dicevano a bassa voce che il romanzo era un capolavoro; il popolo parigino lo leggeva con passione, perchè ci trovava il suo boulevard, la sua buvette, la sua bottega, la sua vita dipinta insuperabilmente, con colori nuovi e tocchi di pennello, in confronto ai quali tutti gli altri gli parevano sbiaditi; e i critici più arrabbiati erano costretti a riconoscere che in quelle pagine tanto bersagliate c'era qualche cosa contro cui si sarebbero rintuzzate eternamente le punte delle loro freccie ... Il grande successo dell'Assommoir fece ricercare gli altri romanzi, e si può dire che lo Zola diventò celebre allora ... Noi altri francesi, in questo, siamo proprio da compiangere ... Il Parodi aveva inteso dire d'una discussione sopra il Chateaubriand seguita a tavola fra il Turghenieff, lo Zola, il Flaubert e uno dei fratelli Goncourt; che questa discussione era durata sei ore, ardentissima, e che due dei commensali avevano difeso l'autore del Genio del Cristianesimo contro gli altri due, i quali negavano che fosse un grande scrittore ...
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Ricordi di Parigi (pagina 41)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Standovi lungo tempo, si passa ancora per la trafila di altri entusiasmi e di altri disinganni ...
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Rinaldo
di Torquato Tasso (estratti)
... Tommaso Lomellino, gentiluomo onoratissimo e di pulitissimi costumi, ed altri molti render ne possono testimonio, e mostrandolo ai clarissimi signor Molino e Veniero, il valor de' quali supera di gran lunga la grandissima fama, fui da loro esortato caldamente a darlo fuori; e si può veder una lettera del predetto S ... Né credo che vi sarà grave ch'io, discostatomi alquanto da la via de' moderni, a que' miglior antichi più tosto mi sia voluto accostare: che non però mi vedrete astretto a le più severe leggi d'Aristotile, le quali spesso hanno reso a voi poco grati que' poemi che per altro gratissimi vi sarebbono stati; ma solamente que' precetti di lui ho seguito i quali a voi non togliono il diletto: com'è l'usare spesso gli episodi, ed introducendo a parlar altri, spogliarsi de la persona di poeta, e far che vi nascano l'agnizioni e le peripezie o necessariamente o verisimilmente, e che vi siano i costumi e '1 discorso espressi ... È ben vero che ne l'ordir il mio poema mi sono affaticato ancora un poco in far sì che la favola fosse una, se non strettamente, almeno largamente considerata; e ancora ch'alcune parti di essa possano parere oziose, e non tali che sendo tolto via il tutto si distruggesse, sì come tagliando un membro al corpo umano quel manco ed imperfetto diviene, sono però queste parti tali, che se non ciascuna per sé, almeno tutte insieme fanno non picciolo effetto, e simile a quello che fanno i capelli, la barba, e gli altri peli in esso corpo, de' quali se uno n'è levato via, non ne riceve apparente nocumento, ma se molti, bruttissimo e difforme ne rimane ... Quest'altri gravemente mi riprenderanno che non usi ne' principii de' canti quelle moralità e quei proemi ch'usa sempre l'Ariosto; e tanto più che mio padre, uomo di quell'auttorità e di quel valore ch'il mondo sa, anche egli tal volta da quest'usanza s'è lasciato trasportare ... Benché da l'altra parte, né il principe de' poeti, Virgilio, né Omero, né gli altri antichi gli abbiano usati, ed Aristotile chiaramente dica ne la sua Poetica, la qual ora con gloria di sé e stupore ed invidia altrui espone in Padoa l'eloquentissimo Sigonio, che tanto il poeta è migliore quanto imita più, e tanto imita più quanto men egli come poeta parla e più introduce altri a parlare ...
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Rinaldo (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)
... Ma Rinaldo, che sente a l'improviso che con detti orgogliosi altri lo fiede, volge 'l cavallo e pon la lancia in resta: né men tardo di lui quegli l'arresta ... 79 Rinaldo in sella si rassetta, e poscia verso gli altri guerrier ratto si scaglia: un ferisce nel capo, un ne la coscia, e pon fin con duo colpi a la battaglia ... Indi agli altri col tronco estrema angoscia porge, e con l'urto ancor gli apre e sbaraglia: ma in pochi colpi rotti in su la strada convien ch'in mille pezzi il tronco vada ... 82 Erano corsi più feroci a dosso al gran guerriero i suoi nemici intanto, ed altri l'elmo del cimier gli ha scosso, altri lo scudo in varie parti infranto, altr'il viso, altr'il braccio, altri percosso gli have l'armato corpo in ogni canto ... Né per questo il furor degli altri arresta, ché Linco, un di color, ver' lui si mosse ratto sì che la fiamma è via men presta, e venne seco a perigliosa lotta, credendo aver la man più forte e dotta ... 88 Ma perché Appollo in ver' gli esperii liti già dechinava l'auree rote ardenti, sopra più barre por fatto i feriti ed inanzi portar quei da' serventi, donne e guerrieri in vaga schiera uniti partir di là con passi tardi e lenti; e con la sua bellissima Clarice gia ragionando il cavalier felice, 89 che tra via pur tal volta a lei movea d'amor parole e tacite preghiere: ma sempre o non intenderle fingea, o gli dav'ella aspre risposte altere, con le quai l'alma al giovin traffigea e sciemava in gran parte il suo piacere; ché, benché eguale ardore al cor sentisse, non volea ch'in lei quello altri scoprisse ...
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Rinaldo (pagina 11)
di Torquato Tasso (estratti)
... Né men dal duolo è oppresso ogni diletto in lui, che dal timor sia la speranza; e come dentro si conturba, fuora sospira, duolsi e si lamenta ancora, 14 e dice: — Lasso! dunque altrui pur fia questa bellezza in cui mio cuore alberga? Rimarrà senza lei la vita mia, qual privata di fronde arida verga? Ahi! crude stelle, ahi! sorte iniqua e ria, quando serà che fuor del duolo emerga? S'altri d'ogni mio ben, d'ogni mia gioia godrassi, oh quando almen serà ch'io moia? 15 Morir conviemmi, ché la morte è vita a chi vivendo muor negli aspri affanni; e se la doglia in ciò non dammi aita, la doglia nata da gravosi danni, quello farà questa mia mano ardita, ch'avrian girando ancor poi fatto gli anni ... 22 Destò l'atroce colpo alto spavento negli altri tutti, e 'n te rabbioso sdegno, o superbo Aridan, vedendo spento il tuo figliuolo, il tuo più caro pegno; onde a chi ferì lui ratto qual vento corresti incontro col ferrato legno; ma stordito e tremante al pian cadesti, e danno a danno, ad onta onta aggiungesti ... Allor Rinaldo in sé raccolto e stretto spinse contra degli altri il suo destriero, e ne la torma si cacciò più folta, l'aspro tronco fatal girando in volta ... 27 Fra gli altri adocchia il vercellese Arnanco, ch'allor di due gran colpi avea percossa a Rinaldo la fronte e 'l braccio manco, e 'l fiede tuttavia con maggior possa ...
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Rinaldo (pagina 14)
di Torquato Tasso (estratti)
... 26 Siede ivi un tempio a maraviglia adorno, ch'a Venere sacrar nostri maggiori, dove sempre di maggio il primo giorno vengono cavalier, vengon pastori, donne e donzelle dal vicin contorno a porgere a la dea solenni onori; né questo antiquo stil ponto è dismesso, perch'or s'adori il gran Macone in esso: 27 anzi premii son posti a qual più dotta gagliarda mano il pal di ferro tira, a chi il nemico al gioco della lotta con maggior forza ed arte alza e raggira, a chi con l'arco di più certa botta ferisce il segno, ov'altri indarno mira, a chi con ratto piè gli altri precorre, a chi la lancia più leggiadro corre ... 35 L'ora de' giuochi era venuta intanto, ed al palo tirar si cominciava, e già fra gli altri omai la palma e 'l vanto un gagliardo pastor ne riportava ... M'aggiunse ai piedi Amor veloci penne, e mi rendè l'andar facile e piano, tal che gli altri precorsi, e giunsi dove sedean l'alte bellezze altere e nove ...
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Rinaldo (pagina 15)
di Torquato Tasso (estratti)
... altri ornamenti in poco d'ora; e solo il tutto ad un compagno dissi, con cui d'estremo amor congionto vissi ... Disse con voce in un bassa ed altera: “Come a tal tradimento unqua pensasti? Come, falso villan, tant'oltra osasti? 54 Sgombra orsù via di qua, togliti ratto dal nostro regno, e più non t'accostarli; e s'a l'audace o scelerato fatto quelle pene non do che dovrei darli, e sì placidamente ora ti tratto, fo per non dar materia onde altri parli: ben la tua morte a me saria gradita, non meno, anzi via più de la mia vita ... Occupava l'entrata un foco ardente; alta colonna di forbito acciaro gli stava a dirimpeto in terra fitta, e v'era tal sentenza in carmi scritta: 59 “A' leali d'Amor concesso è 'l passo, agli altri no, per mezo il vivo foco ... 60 Florindo, ch'il pastor tal nome avea, ch'era ne l'amor suo fido e leale, sùbito entrò dove più il foco ardea con grand'ardire a la gran fede eguale; ed andar per un aere a lui parea, sottilissimo e puro e forse quale è l'elemento men condenso e greve, ch'agli altri sorvolò spedito e lieve ...
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Rinaldo (pagina 21)
di Torquato Tasso (estratti)
... lieti spiegare, ed altri fior di cui null'altro luoco volle giamai l'alma Natura ornare; tra' quai con mormorar soave e roco se 'n va limpido rio serpendo al mare, pieno il bel corno di coralli e d'auro, onde Teti non ha maggior tesauro ... 56 Quivi non querci e pini, abeti o faggi, ma lauri, mirti e vaghi altri arbuscelli difendono il terren da' caldi raggi con gli odorati lor verdi capelli; quivi nei cor più duri e più selvaggi destan dolce pensier vezzosi augelli, che scherzando su' rami e su le fronde soavemente a l'un l'altro risponde ... ” 69 Pendon dopoi da le pareti belle molte imagin ritratte in tutti i lati; di sesso e volto son diverse quelle, e gli abiti tra loro han variati; né so se tai le avria già fatte Apelle, o se tai le fêsse oggi il Salviati, che coi colori e col penello audace scorno a Natura, invidia agli altri face ... 72 Gareggia insieme il nobil drapelletto in far allor servigio a' duo baroni: chi scarca lor de la corazza il petto, chi di spade e pugnale ambi i galloni; altra l'elmo e lo scudo e 'l braccialetto, altra il resto lor trae fino agli sproni; altri le mani lor da vasi aurati sparge di liquor varii ed odorati ...
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Rinaldo (pagina 24)
di Torquato Tasso (estratti)
... — 58 Qual orso che colui che l'ha percosso di sbranar con gli unghion rabbioso tenta, s'altri in questa lo fiede, ei tosto addosso, il primiero lasciando, a lui s'aventa; tale il pagan verso Florindo mosso, la destra ch'era a l'altrui danno intenta, contra lui drizza e 'l crudo ferro inchina, che con novo furor in giù ruina ... Altri lancie, altri spade, altri pungenti spiedi con ratta man sùbito afferra; altri l'arme si veste a sua difesa per far sicuro a l'inimico offesa ... 62 Tutti precorre il forte re Chiarello, ch'era con gli altri allor nel padiglione; fu cugin di Francardo e fu fratello del superbo Mambrin questo campione ... 64 Rinaldo ver' costui sprona Baiardo, pria ch'ei con gli altri il buon Florindo assaglia ...
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Rinaldo (pagina 26)
di Torquato Tasso (estratti)
... 20 Il palagio real fra tanto adorno con magnifica pompa a pien si rende: chi razzi aurati per le mura intorno a l'eburnee cornici alto sospende; chi bei tapeti, che potriano scorno far a tutt'altri per le soglie stende; chi loca al lume suo dipinti quadri, vivi ritratti degli estinti padri ... 21 La mense altri apparecchia, e i bianchi lini stesi per lungo poi vi mette sopra; vi mette vasi preciosi e fini, ma varii di materia e varii d'opra, ove dei re di Media i pellegrini fatti, perché atro oblio lor non ricopra, veggonsi impressi in puro argento ed oro con ordin lungo e con sottil lavoro ... 36 Il re mirando la fiorita corte, un dì ch'a caso a mensa ritrovosse, a nova voglia aprio del cor le porte; indi così ver' gli altri a parlar mosse: “O de' miei fidi schiera invitta e forte, arme e sostegni miei, mie guarde e posse, vorrei ch'alcun di voi qui si vantasse d'alcuna cosa ch'a mio pro tornasse ... ” 37 Ciascun di quei baroni allor si diede un vanto, altri superbo, altri modesto ...
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Rinaldo (pagina 30)
di Torquato Tasso (estratti)
... Altri i lini maggior, che sciolti sono, cala, e solo il trinchetto il vento prende; altri col fischio altrui commanda e legge gli impon, sì ch'a sua voglia ognun si regge ... 47 Il tempestoso mar sovente in alto cotanto spinge i flutti suoi voraci, che par ch'al re del ciel movano assalto Nettun superbo e gli altri dei seguaci ... 50 Sospira altri la moglie, altri il figliuolo, in cui solea già vagheggiar se stesso; altri il suo genitor, che vecchio e solo lasciò, né men da povertade oppresso; altri de' cari amici il fido stuolo, ch'anzi il suo fin veder non gli è concesso; altri, cui cura tal punto non preme, piange sé solo e di sé solo teme ...
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Rinaldo (pagina 31)
di Torquato Tasso (estratti)
... 53 Ma il marinar, che più che 'l paladino e che 'l compagno assai se stesso amava, temendo pur che di soverchio il pino carco non fusse s'altri ancor v'entrava, sì che cedesse a l'impeto marino, tagliò la fune ond'egli avinto stava, e col battel si fe' tosto lontano, pregar lasciando e minacciarsi in vano ... Ma già spinto ad un scoglio e in mille parti spezzato il legno, espon gli uomini a morte: s'ode in quel punto in suon flebile e tristo invocar Macon altri, ed altri Cristo ... 58 Rari, e que' rari in vari modi allora veggonsi i notator per l'ampio mare: quegli alza un braccio sol de l'onda fuora, questi col sommo de la fronte appare; altri mostra le gambe e in breve ancora scorgonsi quelle poi sott'acqua intrare; s'afferra altri a lo scoglio, altri ad un legno, altri fa del compagno a sé ritegno ... 74 Quelli lieto il riceve, e del su' amore mostra con l'annitrir segno evidente, e con mille altri aperti indizii fuore scopre il piacer che dentro 'l petto sente ...
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Rinaldo (pagina 33)
di Torquato Tasso (estratti)
... 16 Ma Clarice, al suo dir la via troncando, lo schernì, lasso! con astuzia ed arte, ch'a sé chiamò cortesemente Orlando, lo qual da tutti gli altri iva in disparte, ed a lui di parlar materia dando, al suo mesto cugin la tolse in parte; da poi, giunti a Parigi, ancor gli tolse la dolce vista, ond'ei non men si dolse ... 31 Si vider lampeggiar mille lucenti ferri in quel punto ancor, qual fuochi accesi, e quinci correr d'alta rabbia ardenti contra Rinaldo Gano e gli altri offesi; e quindi poscia al suo soccorso intenti i suoi fratelli opporsi a' Maganzesi, e col fior de' guerrier di Chiaramonte l'invitto cavalier ch'uccise Almonte ... 33 Carlo, tutto di sdegno acceso in volto, altri tiene e riprende, altri minaccia, e di spegner in lor l'orgoglio stolto con gli atti e col parlar tenta e procaccia ...
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Rinaldo (pagina 35)
di Torquato Tasso (estratti)
... D'oro l'arene, i pesci avea d'argento, le sponde adorne de' più bei colori, e col soave suon de' suoi cristalli parea ch'altri invitasse a dolci balli ... 70 Vide, disceso al basso, ad aspra guerra star un sol cavalier con molti armati, ch'otto di lor n'avea già posti a terra, altri del tutto morti, altri piagati ... 74 Era quivi fra gli altri un giovanetto che di peli disgombra avea la guancia ... 80 Il paladin fra gli altri il destrier caccia, e rota in giro il suo fulmineo brando: a chi parte la spalla, a chi la faccia, altri manda disteso a terra urtando ...
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Rinaldo (pagina 40)
di Torquato Tasso (estratti)
... 90 Così scherzando io risonar già fêa di Rinaldo gli ardori e i dolci affanni, allor ch'ad altri studi il dì togliea nel quarto lustro ancor de' miei verd'anni: ad altri studi, onde poi speme avea di ristorar d'avversa sorte i danni; ingrati studi, dal cui pondo oppresso giaccio ignoto ad altrui, grave a me stesso ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 11)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Oh, infine, il suo! Non c'è soltanto il suo, scusi! C'è anche quello degli altri! Quello di lui, indicherà il Padre quello di sua madre! Non può stare che un personaggio venga, così, troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena ... Ma il difficile è appunto questo: farne venir fuori quel tanto che è necessario, in rapporto con gli altri; e pure in quel poco fare intendere tutta l'altra vita che resta dentro! Ah, comodo, se ogni personaggio potesse in un bel monologo, o ... E creda, nel suo stesso interesse, perché può anche fare una cattiva impressione, glielo avverto, tutta codesta furia dilaniatrice, codesto disgusto esasperato, quando lei stessa, mi scusi, ha confessato di essere stata con altri, prima che con lui, da Madama Pace, più di una volta! La figliastra (abbassando il capo, con profonda voce, dopo una pausa di raccoglimento) ... È vero! Ma pensi che quegli altri sono egualmente lui, per me ... Come, gli altri? Che vuol dire? La figliastra ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 21)
di Docteur Jaf (estratti)
... Vi sono quelli che si servono di materassi, guanciali, nei quali praticano un buco, altri sono giunti perfino ad usare cavità naturali che si vedono in certi alberi ... Altri praticano la sodomia artificiale per giungere a masturbarsi, la quale consiste nell'introdursi le dita, priapi artificiali o naturali o tutt'altri oggetti nell'ano ... Durante una visita che feci ad una fabbrica di abiti militari, ecco la scena di cui fui testimone: In mezzo al rumore uniforme di trenta macchine da cucire, mi accorsi di un tratto che uno di questi apparecchi funzionava con maggior velocità degli altri; guardai la persona che vi lavorava: era una brunetta di 18 a 20 anni ... Spesso la donna per tema della gravidanza chiede all'amante od al marito di essere in tal modo corrotta, prestandosi ella stessa, per compensarlo, ad altri atti antinaturali ...
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Stanze della gelosia (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)
... pigro silenzio altri non crede, parli per me la Musa, ch' a voi, donna real, s' inchina o sorge; ma se misuro ben l' affetto e 'l core vinco le più veloci e più canore ... II E conduciamo a le famose rive un gentil cavalier fra gli altri erranti, donne leggiadre, anzi terrene dive, per riprovar gli altrui superbi vanti; perché, quanto il sol gira oggi, non vive fede maggior tra valorosi amanti: e Venere l' affida e 'nsieme il figlio, ond' egli spera uscir d' ogni periglio ... – Non l' avete veduto? Forse ch' egli tra voi dimora sconosciuto, e dagli omeri suoi spiccato aver de' l' ali, e deposto gli strali, e la faretra ancor depost' e l' arco, onde sempre va carco e gli altri arnesi alteri e trionfali ... Ma, poi che qui no 'l trovo, prima ch' al ciel ritorni, andrò cercando in terra altri soggiorni ...
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Storia di un'anima (pagina 6)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... * * * Degli altri scritti che non entrano in questo volume non dirò che per cenni ... In un secondo volume, che tratterà più specialmente di studii artistici e archeologici, troveranno più naturale il loro posto le sue ricerche storiche su Matteo I Visconti, sugli Italiani alla prima crociata, gli opuscoli sulle Armi di fuoco, Sulle armi antiche nel Museo Archeologico di Milano, le Riviste artistiche sull'Esposizione nazionale di Milano, e quegli altri scritti d'arte che gli meritarono le lodi dei conoscitori ... Fra gli altri il direttore dell'Auf der Höhe, dottor L ... Nomi come Wallace, Flammarion, De-Gubernatis, Mantegazza, e altri che abbiamo l'onore di chiamare i nostri collaboratori, Le saranno una garanzia per le tendenze della nostra rivista ... Altri compensi tuttavia egli seppe procurare al suo cuore coll'esercizio delle più sante virtù civili ... Prendeva allegra parte alle loro feste, schizzava con tratti rapidi e sicuri armi antiche, con una conoscenza di cose unicamente sua, con tanto gusto che il Pagliano e altri lo consigliarono a pubblicare un album in zincotipia, che è ancora molto apprezzato negli studi dei pittori ... La frotta scalza pigliava la corsa per la piazza come uno stormo di passeri, gridando: Viva el scior Ambroeus! Egli correva in casa, ridendo, fregandosi le mani, col suo passino leggiero che non si sentiva, e per quel dì la gioia era con lui e cogli altri ...
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