Libri povero don

Libri ad argomento povero don, su povero don, con le parole povero don

Fermo e Lucia (pagina 3)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma il povero Don Abbondio non avrebbe voluto esser conscio a se stesso di esser mosso da principj bassi e da non confessarsi; e si era quindi fatto (come accade sempre) una dottrina sua propria, secondo la quale la sua condotta era ragionevole anzi la sola ragionevole e onesta ...
Fermo e Lucia (pagina 81)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Vedendo poi quello pigliare amorevolmente la mano del terribil Conte, Don Abbondio stava guatando, come un ospite pauroso vede un padrone di casa accarezzare sicuramente un suo cagnaccio tarchiato, ispido, arrovellato, e famoso per morsi e spaventi dati a cento persone; sente il padrone dire che quel cane è bonaccio di natura, la miglior bestia del mondo; guarda il padrone e non osa contraddire per non offenderlo, e per non esser tenuto un dappoco; guarda il cane e non gli si avvicina perchè teme che al menomo atto quel bonaccio non digrigni i denti e non si avventi alla mano che vorrebbe palparlo; non fa moto per allontanarsi perchè teme di porgli addosso la furia d'inseguire; e non potendo fare altro, manda giù il cane, il padrone, e la sua sorte che l'ha portato in quel gagno, in quella compagnia: tali erano i sensi e gli atti del nostro povero Don Abbondio ...
Fermo e Lucia (pagina 132)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ognuno può immaginarsi come il povero Don ...
Fermo e Lucia (pagina 133)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma il povero Don Abbondio questa volta ebbe campo e ragione più che mai di sclamare: «oh che gente! oh che gente!» La sua casa era la più mal trattata del villaggio, perchè era la più apparente; e gli ospiti eroi sospettando che ci dovesse esser più che altrove ricchezza nascosta, vi avevano impiegato più ostinate cure a metter tutto sossopra ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 22)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Dell'arcivescovo? Povero don Paolo!; si aspettava noie fin dalla Curia! — Ha ragione — affrettò di nuovo Raimondo ...
Mastro don Gesualdo (pagina 6)
di Giovanni Verga (estratti)

... - ribatteva il povero don Diego che non risolveva ad andarsene, mentre la cugina Rubiera aveva tanto da fare ...
Mastro don Gesualdo (pagina 50)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il debito intanto ingrossava d'anno in anno: una cosa che il povero don Ninì ci perdeva delle nottate intere, senza poter chiudere occhio, alle volte: e alla scadenza, capitale e usura rappresentavano una bella somma ...
Mastro don Gesualdo (pagina 65)
di Giovanni Verga (estratti)

... ma i denari vuol tenerseli per sé! È predestinato quel povero don Ninì! ...
Mastro don Gesualdo (pagina 72)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il povero don Gesualdo andò a coricarsi più morto che vivo ...
Mastro don Gesualdo (pagina 79)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il povero don Gesualdo, nei primi giorni, s'era fatto animo per contentare la figliuola, e s'era messo in gala anche lui per venire a tavola, legato e impastoiato, con un ronzìo nelle orecchie, le mani esitanti, l'occhio inquieto, le fauci strette da tutto quell'apparato, dal cameriere che gli contava i bocconi dietro le spalle, e di cui ogni momento vedevasi il guanto di cotone allungarsi a tradimento e togliervi la roba dinanzi ...
Piccolo mondo moderno (pagina 47)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... E tanto dice e tanto ripete "mi rincresce, mi rincresce" che il povero don Giuseppe, mogio mogio, se ne va ...
Storia di un'anima (pagina 26)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Potessi divenire pazzo!—Vorrei viaggiare, ma ecco un nuovo tormento: non posso, e potendo non vorrei: il sole mi macchierebbe orrendamente la faccia: sono già sì brutto! Ricevo la notizia che il povero Don Angiolo di Limbiate è morto e già sepolto ...