Libri medio evo

Libri ad argomento medio evo, su medio evo, con le parole medio evo

Confessioni di un Italiano (pagina 160)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Se ne ride ora che sappiamo il futuro di quel passato; ma allora la fiducia era immensa; le virtù repubblicane e la operosa libertà del Medio Evo parevano cosa da poco; si riappiccavano arditamente alla gran larva scongiurata da Cesare ...
Confessioni di un Italiano (pagina 226)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Se la Repubblica di San Marco fosse entrata a parte vigorosamente e costantemente nella vita italiana durante il Medio Evo, forse allo scadere de' suoi commerci avrebbe trovato nell'allargamento in terraferma un nuovo fomite di prosperità ... Venezia, come ebbi campo a dire in addietro, rimase una città del Medio Evo colle apparenze d'uno Stato moderno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 254)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Spero che se ne gioverà assai la patria letteratura, e che gli studi critici sul commercio veneto e sulle istituzioni commerciali dei Veneziani durante il Medio Evo serviranno di splendido commento alla storia che va compilando con sì profonda dottrina il nostro Romanin ...
Giambi ed Epodi (pagina 4)
di Giosuè Carducci (estratti)

... E aspettate così ne le supreme Gran gale, o morituri, il funeral: La libertà tocca il tamburo, e insieme Dileguan medio evo e carneval ...
Il colore del tempo (pagina 16)
di Federico De Roberto (estratti)

... Era forse segno di supremazia femminile, a Roma, la facoltà di battere le donne con le verghe fino alla morte per il semplice sospetto d'ubbriachezza? O l'obbligarle a restare confinate nel focolare domestico, dove solo l'uomo poteva celebrare il culto degli avi? E quando le vere virtù muliebri, la modestia, il pudore, il timore degli Dei, il rispetto filiale, tutti gli affetti familiari furono dimenticati, e le donne si emanciparono, la società romana si rafforzò, oppure andò all'ultima rovina? Il padre Roesler, grande confutatore, nella Quistione femminista, del Bebel, giudica tuttavia che, se non nell'antichità, almeno nel medio evo la donna fosse più libera o meglio protetta che non oggi: era sovrana, dettava sentenze, impugnava le armi, sosteneva tesi giuridiche, esercitava la medicina ...
Il colore del tempo (pagina 24)
di Federico De Roberto (estratti)

... Al tenero e delicato cantore di Paggio Fernando e di Jolanda, al trovatore sentimentale, all'immaginoso evocatore del medio evo cavalleresco ed erotico, la maggior parte del pubblico, sedotta dall'arte squisita, richiese altri idillî dello stesso carattere, evocazioni simili, versi di eguale fattura; e, non avendone, e trovandosi dinanzi a opere di tutt'altro sapore, fu ingiusto con esse ...
Ricordi di Parigi (pagina 20)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Per me, penso ai suoi cinquanta volumi, pieni d'ispirazioni e di fatiche, in cui si rivela col genio prepotente una volontà indomabile o una tempra fisica d'acciaio; penso ai torrenti di vita che uscirono dal suo petto, all'amore immenso che profuse, alle ire selvaggie e agli odii implacabili che provocò e che gli infuriarono nell'anima; ricorro la sua vita da quando giocava, ragazzo, sotto gli occhi di sua madre, noi giardino delle Feuillantines; lo vedo, sedicenne, quando scriveva in quindici giorni, per guadagnare una scommessa, le pagine ardenti di Bug-Jargal; penso a quando comprò il primo scialle a sua moglie coi denari dell'Han d'Islanda; me lo raffiguro, fiero e impassibile, in mezzo alle tempeste delle assemblee scatenate dalla sua parola temeraria; lo vedo servire umilmente i quaranta bambini poveri seduti alla sua mensa a Hauteville-house; me lo rappresento grave e triste, in mezzo alla folla, dinanzi ai cento sepolcri illustri su cui fece sentire la sua parola piena di maestà e di dolcezza; lo vedo per le vie di Parigi, in mezzo alla moltitudine riverente, costernato e invecchiato, seguire i feretri dei suoi figli; lo vedo in quelle sue veglie febbrili, ch'egli descrisse così potentemente, quando di lontano, nel silenzio della notte, sentiva squillare il corno di Silva ed echeggiare il grido di Gennaro; lo vedo assistere nel Teatro francese, dopo mezzo secolo dalla prima rappresentazione, al trionfo clamoroso dell'Hernani, salutato dai primi scrittori e dai primi artisti della Francia, come il loro Principe rieletto e riconsacrato; penso al suo Oriente splendido, al suo Medio evo tremendo, alla Preghiera per tutti, all'infanta che perde la rosa mentre Filippo II perde l'Armada, alla carica dei corazzieri della guardia contro i quadrati del Wellington, alla scarpetta d'Esmeralda, all'agonia d'Eponina, a tutte le creature del mondo arcano, sfolgorante, immenso che uscì dal suo capo; al suo esilio, alle sue sventure, ai suoi settantasette anni,—e sento una mano che mi fa curvare la fronte ...
Sodoma e Gomorra (pagina 10)
di Docteur Jaf (estratti)

... Ma al medio evo se la flagellazione erotica non si esercitava più se non raramente e nel più profondo mistero, aveva però assunto un carattere di sanguinaria ferocia che si riproduceva negli atti dei flagellanti ...
Sodoma e Gomorra (pagina 12)
di Docteur Jaf (estratti)

... » I crociati, che dai loro viaggi d'oltre mare, importarono tante cose sconosciute, ristabilirono nel medio evo la moda dei bagni e delle stufe, di cui avevano fatto le loro delizie in Oriente ...
Sodoma e Gomorra (pagina 13)
di Docteur Jaf (estratti)

... Il concubinato, che aveva avuto nell'antichità e nei primi secoli del medio evo un'esistenza riconosciuta e protetta dalla legge, era allora colpito da riprovazioni agli occhi della morale pubblica ...
Sodoma e Gomorra (pagina 22)
di Docteur Jaf (estratti)

... » I Normanni al medio evo furono accusati di aver introdotto questo vizio in Francia ...