Libri lungo spazio
Libri ad argomento lungo spazio, su lungo spazio, con le parole lungo spazio
Corbaccio (pagina 2)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E così quivi immobile e sospeso trovandomi, mi parve per lungo spazio dimorare avanti che io, pure atorno guardandomi, potessi conoscere dov'io fossi ... Ma pure, dopo lungo spazio assotigliatasi la nebbia, come che 'l cielo per la sopravenuta notte oscurato fosse, conobbi me dal mio volato essere stato lasciato in una solitudine diserta, aspra e fiera, piena di salvatiche piante, di pruni e di bronchi, senza sentieri o via alcuna, e intorniata di montagne asprissime e sì alte che colla loro sommità pareva toccassono il cielo ...
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Corbaccio (pagina 4)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Dalla qual conoscenza una contrizione sì grande e pentimento mi venne delle non ben fatte cose che non solamente mi parve che gli occhi di vere lagrime e assai si bagnassero, ma che il cuore, <non> altrimenti che faccia la neve al sole, in acqua si risolvesse; per che, sì per questo e sì ancora perché poverissimo di grazie a rendere a tanti e sì alti effetti mi sentiva, per lungo spazio mi tacqui, parendomi bene che lo spirito la cagione conoscesse; ma, poi che così alquanto stato fui, ricominciai a parlare: – O bene avventurato spirito, assai bene cognosco e discerno, la mia medesima coscienza ricercando, quello essere vero che tu ragioni: ciò Dio più caro avere che noi medesimi non abbiamo; li quali colle nostre malvagie opere continuamente ci andiamo sommergendo, dov'Elli colla sua caritativa pietà sempre ne va sollevando, e le sue etterne belleze mostrando e a quelle, come benignissimo padre, ne va chiamando; ma tuttavia, sì come colui che ancora la divina bontà, a guisa che le terrene operazioni <si> fanno, vo misurando, maraviglia mi porge, sentendomi io averlo offeso molto, come Esso ora ad aiutarmi si mosse ...
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Decameron (pagina 12)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La giovane, che non era di ferro né di diamante, assai agevolmente si piegò a' piaceri dell'abate: il quale, abbracciatala e basciatala più volte, in su il letticello del monaco salitosene, avendo forse riguardo al grave peso della sua dignità e alla tenera età della giovane, temendo forse di non offenderla per troppa gravezza, non sopra il petto di lei salì ma lei sopra il suo petto pose, e per lungo spazio con lei si trastullò ...
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Decameron (pagina 18)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Introduzione Già per tutto aveva il sol recato con la sua luce il nuovo giorno e gli uccelli su per li verdi rami cantando piacevoli versi ne davano agli orecchi testimonanza, quando parimente tutte le donne e i tre giovani levatisi ne' giardini se ne entrarono, e le rugiadose erbe con lento passo scalpitando d'una parte in un'altra, belle ghirlande faccendosi, per lungo spazio diportando s'andarono ...
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Decameron (pagina 29)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E come che lungo spazio stati già fossero insieme, avendo il gran diletto fattolo loro parere molto brieve, in ciò dalla madre della giovane prima e appresso da Currado soprapresi furono ...
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Decameron (pagina 72)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... I due amanti stettero per lungo spazio insieme, sì come usati erano, senza accorgersi di Tancredi; e quando tempo lor parve discesi del letto, Guiscardo se ne tornò nella grotta e ella s'uscì della camera ...
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Decameron (pagina 82)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” E così detto, da capo con abondantissime lagrime sopra il viso gli si gittò e per lungo spazio pianse; la qual molto dalla fante sollecitata, per ciò che il giorno se ne veniva, dirizzatasi, quello anello medesimo col quale da Gabriotto era stata sposata del dito suo trattosi, il mise nel dito di lui, con pianto dicendo: “Caro mio signore, se la tua anima ora le mie lagrime vede e niuno conoscimento o sentimento dopo la partita di quella rimane a' corpi, ricevi benignamente l'ultimo dono di colei la qual tu vivendo cotanto amasti”; e questo detto, tramortita adosso gli ricadde ...
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Decameron (pagina 85)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Sparsesi fuor della chiesa tra gli uomini la novella: la quale pervenuta agli orecchi del marito di lei, che tra loro era, senza ascoltare consolazione o conforto da alcuno, per lungo spazio pianse; e poi a assai di quegli che v'erano raccontata la storia stata la notte di questo giovane e della moglie, manifestamente per tutti si seppe la cagione della morte di ciascuno, il che a tutti dolfe ...
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Decameron (pagina 90)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Avvenne adunque che dopo lungo spazio la giovane, il cui nome era Efigenia, prima che alcun de' suoi si risentì, e levato il capo e aperti gli occhi e veggendosi sopra il suo bastone appoggiato star davanti Cimone, si maravigliò forte e disse: “Cimone, che vai tu a questa ora per questo bosco cercando?” Era Cimone, sì per la sua forma e sì per la sua rozzezza e sì per la nobiltà e richezza del padre, quasi noto a ciascun del paese ...
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Decameron (pagina 168)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E venuti tutti, con loro insieme diliberato del dove andar potessero al lor diletto, con lento passo si mise innanzi accompagnato da Filomena e da Fiammetta, tutti gli altri apresso seguendogli; e molte cose della loro futura vita insieme parlando e dicendo e rispondendo, per lungo spazio s'andaron diportando; e data una volta assai lunga, cominciando il sole già troppo a riscaldare, al palagio si ritornarono ...
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Rinaldo (pagina 7)
di Torquato Tasso (estratti)
... Durò tal zuffa lungo spazio d'ora: con gran vigore al fin, con forza molta, ma con arte maggior a terra il pone il gran figliuol del valoroso Amone ...
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