Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Dimmi ora cos'hai fatto a zonzo fino a due ore di notte — riprese colei riponendosi ambe le mani sui fianchi con immensa mia consolazione ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 36)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Mi rispose che l'aveva veduta in fatti prender verso la campagna col figliuoletto dello speziale, ma che la cosa era vecchia di due ore e probabilmente la padroncina doveva esser rientrata, perché il sole scottava assai e il farsi abbrustolire non le piaceva ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 39)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Faceva a suo modo due ore per giorno e in quelle avrei sfidato il diavolo ad impiegarlo altrimenti; le altre ventidue potevano metterlo a spaccar legna, a piantar cavoli od anche a girar lo spiedo come faceva io, che non avrebbe dato segno di noia ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 61)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Tre braccia e un quarto; — soggiunse quello che lavorava — ne avremo il bisogno per due ore e mezzo prima di poterci passare ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 166)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La sua focosa e convulsa eloquenza mi ammaliava; lo udii per più di due ore bestemmiare e sparlare di tutto, dei Veneziani, dei Francesi, dei Tedeschi, dei re, dei democratici, dei Cisalpini, e gridava sempre alla tirannia, alla licenza; vedeva fuori di sé gli eccessi della propria anima ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 211)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Pepe fu avvisato entro due ore: ma già troppo tardi perché potesse provvedere a tanta urgenza ... Dopo due ore di combattimento Rieti era perduta e Pepe costretto a ritirarsi ...
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Fermo e Lucia (pagina 72)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Erano già due ore che la carrozza correva, sempre per istrade deserte, attraversando boscaglie, e campi abbandonati alla felce ed alla scopa (una gran parte del territorio milanese era allora ridotta a quello stato dalle guerre, dalle gravezze insopportabili, dall'ignoranza, dalla specie di barbarie insomma in cui erano gli abitanti, e i legislatori) ... Lucia allora si rannicchiò tutta alla carrozza invocando la Vergine nel cuore, e proponendo di lasciarsi piuttosto uccidere che di uscire volontariamente da quel luogo, il quale per quanto orrendo le fosse le pareva un asilo poichè vi aveva passate due ore, e non sapeva dove, a che sarebbe strascinata quando ne fosse fuori ...
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Fermo e Lucia (pagina 119)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Finalmente, dopo averne fatto altrettanto, e non rimanendo più che due ore di giorno, egli sentì di nuovo la fame, e per giunta la stanchezza: e la sollecitudine di porsi in salvo diede luogo al desiderio di cibo e di riposo ...
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Fermo e Lucia (pagina 147)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Fermo cercò di schivare tutte le parti abitate, venendo pei campi: sul mezzo giorno si riposò in un bosco, vicino ad una sorgente, ivi si rifocillò col cibo che aveva portato seco; lasciò passare le ore più infocate; riprese la sua strada; cominciò a riveder luoghi noti, misti alle memorie della sua fanciullezza, e due ore circa prima del tramonto scoperse il suo paesetto ...
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Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Una nuvola comparsa all'occidente aveva a poco a poco coperto tutto il cielo: e alla oscurità crescente, avresti detto che il giorno era finito, se il sole lontano ancor forse due ore dal tramonto non avesse mostrato come dietro ad un velo spesso ed immobile, il suo disco grande e biancastro, donde partivano, non vivi raggi e diretti, ma un barlume scialbo e circonfuso che mandava una caldura morta e gravosa ...
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Fior di passione (pagina 8)
di Matilde Serao (estratti)
... Fuggo da tre ore: due ore siamo stati nascosti in una macchia, il mio cavallo e io ...
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Fior di passione (pagina 17)
di Matilde Serao (estratti)
... Eppure una orribile paura mi accompagnava di sbagliare un treno, di non trovarmi, di perdere la testa e due ore innanzi era alla stazione, fingendo leggere, disinvolto, bevendo dei grandi bicchieri d'acqua per calmare la mia febbre ...
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Il benefattore (pagina 19)
di Luigi Capuana (estratti)
... Era già di sua natura bevitore poderosissimo; e il fuoco dei begli occhi della signora Von Schwächen gli produsse quel giorno tale irritante senso di aridità alla gola, che egli vuotò più bottiglie di vino e più scioppi di birra in due ore che non avesse mai fatto in un mese ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 44)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Egli era serio nell'aspetto, anzi severo ed accigliato; ma non più stravolto, non più contraffatto, nè irrequieto, come lo aveva veduto due ore prima il signor Brizzi ... In quelle due ore passate nel suo banco, Raimondo Zuliani aveva avuto tempo di padroneggiarsi abbastanza ...
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La favorita del Mahdi (pagina 37)
di Emilio Salgari (estratti)
... All'indomani, due ore dopo il mezzodì, Ibrahim lasciava il gran battello di Daùd colla ferma idea di allontanare e ridurre a completa impotenza il greco Notis ...
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La favorita del Mahdi (pagina 50)
di Emilio Salgari (estratti)
... Fra due ore sarò di ritorno ...
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La favorita del Mahdi (pagina 62)
di Emilio Salgari (estratti)
... Per due ore l'esercito fiancheggiò il palmeto di Kasegh cercando di tenersi all'ombra, poi entrò in una vastissima pianura sabbiosa, calcinata dal sole, sparsa di arditissime rupi e di magri cespugli ...
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La favorita del Mahdi (pagina 85)
di Emilio Salgari (estratti)
... Io credo alla pergamena, ma lasciami due ore di tempo onde io parli collo sceicco Abù-el-Nèmr; poi ti cederò il prigioniero ...
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La trovatella di Milano (pagina 6)
di Carolina Invernizio (estratti)
... Da circa due ore il marchese Diego Tiani si trovava nell'appartamento ammobiliato preso in affitto presso il mercato delle erbe, attendendo Maria ...
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Marocco (pagina 26)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Peccato,—dicevo tra me,—che non ci assalti una banda di ladri, per poter vedere tutti questi lestofanti alla prova! Dopo due ore di cammino cominciammo a incontrar qualcheduno ...
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Marocco (pagina 28)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La casa del Ben-Auda era posta a due ore di strada circa da quel giardino ...
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Marocco (pagina 29)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... KARIA-EL-ABBASSI Levato l’accampamento, ci mettemmo in cammino nell’ordine solito, e fra le grida e le fucilate dei duecento cavalieri del Ben-Auda, arrivammo dopo due ore a un piccolo corso d’acqua che segna il confine della terra dei Seffiàn ...
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Marocco (pagina 39)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Per due ore camminiamo fra le colline in mezzo alle ginestre e ai lentischi ...
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Marocco (pagina 45)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Ma con che garbo dicevan queste cose! Che bei sorrisi e che bei movimenti! Che peccato non intendere il loro linguaggio tutto figure e colori, e non poter leggere e frugare a nostro bell’agio dentro quell’ingenua ignoranza! Dopo due ore ricomparvero l’Ambasciatore, Sid-Mussa, il gran sceriffo e tutti gli ufficiali; ci fu uno scambio interminabile di strette di mano, di sorrisi, d’inchini, di saluti, di cerimonie, che pareva si ballasse una contraddanza; e finalmente, passando fra due lunghe ali di servi attoniti, s’uscì ...
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Marocco (pagina 67)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... A due ore infatti, o poco più, dall’accampamento, vedemmo lontano in mezzo a una vastissima pianura nuda, biancheggiare vagamente i minareti di Mechinez, e ci rallegrammo pensando che ci saremmo presto arrivati ...
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Marocco (pagina 69)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Verso il tramonto partimmo da Mechinez e camminammo per due ore a traverso la più bella campagna che abbia mai visto in sogno un paesista innamorato ...
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Marocco (pagina 72)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... accompagnò, verso sera, fino all’accampamento, ch’era a due ore di cammino dalla sua casa, in un prato pieno di fiori e di tartarughe, tra il fiume Dà, che si divide là presso in un gran numero di canali, e una bella collina coronata d’una tomba di santo dalla cupola verde ...
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Marocco (pagina 73)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Salendo e scendendo, perdendoci di vista e ritrovandoci più volte in mezzo agli arbusti, camminavamo da quasi due ore per quei monti deserti, e cominciavamo a temere d’aver sbagliata la strada, quando dalla sommità d’un’altura vedemmo a un tratto le torri d’Arzilla e tutta la costa fino alla montagna del capo Spartel, che disegnava nettamente il suo contorno azzurro nella chiarezza limpidissima del cielo ...
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Mastro don Gesualdo
di Giovanni Verga (estratti)
... Le donne mettevano il lume alla finestra: tutto il paese, sulla collina, che formicolava di lumi, come fosse il giovedì sera, quando suonano le due ore di notte: una cosa da far rizzare i capelli in testa, chi avesse visto da lontano ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 15)
di Giovanni Verga (estratti)
... Allorché finalmente Gesualdo arrivò alla Canziria, erano circa due ore di notte ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 16)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Sempre in moto, sempre affaticato, sempre in piedi, di qua e di là, al vento, al sole, alla pioggia; colla testa grave di pensieri, il cuore grosso d'inquietudini, le ossa rotte di stanchezza; dormendo due ore quando capitava, come capitava, in un cantuccio della stalla, dietro una siepe, nell'aia, coi sassi sotto la schiena; mangiando un pezzo di pane nero e duro dove si trovava, sul basto della mula, all'ombra di un ulivo, lungo il margine di un fosso, nella malaria, in mezzo a un nugolo di zanzare ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 35)
di Giovanni Verga (estratti)
... Verso due ore di notte, don Gesualdo stava per mettersi a cenare, quando venne a cercarlo in gran mistero il canonico, travestito da pecoraio ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 38)
di Giovanni Verga (estratti)
... Compare Cosimo e Pelagatti, partendo per la campagna due ore prima dell'alba, o tornando a notte fatta, vedevano sempre il lume alla finestra di don Diego ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 58)
di Giovanni Verga (estratti)
... Potevano essere due ore di notte quando arrivarono alla Fontana di don Cosimo, con una bella sera stellata, il cielo tutto che sembrava formicolare attorno a Budarturo, sulla distesa dei piani e dei monti che s'accennava confusamente ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 75)
di Giovanni Verga (estratti)
... A due ore di notte, per certe stradicciuole fuori mano, andarono a svegliare Grazia che aveva la chiave del portone, e al buio, tentoni, arrivarono sino all'uscio di don Ferdinando ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 12)
di Emilio De Marchi (estratti)
... «Donde la necessità—dice la relazione del presidente del Consiglio degli istituti ospitalieri—che questa amministrazione stringa i freni e si riduca a un più rigoroso sistema di economia, tanto nelle spese generali quanto nel dominio della pubblica beneficenza, sia col limitare il numero dei letti, sia col limitare il beneficio dei medicinali gratuiti a domicilio; avvegnachè la crisi agraria che ci travaglia si ripercota in tutti i rami dell'amministrazione e gl'interessi del povero siano per i primi offesi dallo squilibrio dei bilanci… LORD FROM OSSIA LA CORDA DEL SENTIMENTO Dal Maloja-Kulm alla morena del Forno, passando pel selvatico e alpestre laghetto di Cavoloccio, è una passeggiata di poco più di due ore per una stradicciuola un gran tratto carrozzabile, che il grande Hôtel Kursaal adatta, aggiusta ogni anno e rende «digeribile» ai piedi più delicati ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 51)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Poichè poi Maironi ha una figura aristocraticissima e non è bello, veste bene e non è un elegante nè dev'essere di quelli che ti schiccherano una dichiarazione due ore dopo averti conosciuta ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 66)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Forse due ore ancora ...
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Storia di un'anima (pagina 28)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Due ore dopo, alla mia destra, al di là di un paese coi tetti di lavagna e le torri delle fucine fumanti come la gola di Vulcano,—io vidi il mare! Che contemplazione fu la mia! Il mare! Era di un azzurro intensissimo: si confondeva all'orizzonte con una zona lucente: finiva alla spiaggia colla catena mutabile delle onde, che si gonfiavano colle loro crespe spumanti, piene di guizzi, di luce… ...
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