Libri due mani
Libri ad argomento due mani, su due mani, con le parole due mani
Confessioni di un Italiano (pagina 239)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Giulio allora s'ostinava sempre più e percotendo a due mani amici e nemici, smascherava la doppiezza di quelli, scherniva la dabbenaggine di questi, e si godeva di esser fuggito come il corvo dalle male nuove, e odiato come il paladino delle anticaglie e dello statu quo ...
|
Fermo e Lucia (pagina 9)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Lucia, immaginandosi chi poteva essere, corse ad aprire; e allora, fatto un inchino, entrò infatti un laico cercatore cappuccino colla sua bisaccia pendente alla spalla sinistra, e l'imboccatura di essa attorcigliata e stretta nelle due mani sul petto ...
|
Fermo e Lucia (pagina 59)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Conte, al primo apparire di persone sulla porta si era tolto dalla spalla l'archibugio, e lo teneva con le due mani in apparecchio di spianarlo ...
|
Fermo e Lucia (pagina 61)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... E questa, se mai per caso la nostra storia capitasse alle mani di un lettore ignaro del linguaggio milanese, è una formola comune, che accennando il numero delle dita di due mani congiunte, significa l'impalmarsi per conchiudere un accordo ...
|
Fermo e Lucia (pagina 101)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Mostrava essa tutte le gambe fino al ginocchio, e queste gambe si vedevano uscire da un gran corpo che procedeva barcollando; da lontano sarebbe sembrato una pancia immensa; ma Fermo vide che la donna teneva con le due mani il lembo della gonna rivolta in su, e piena di farina, la quale pure traboccava ad ogni passo, e lasciava il segno di quel viaggio faticoso ...
|
Fermo e Lucia (pagina 150)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Se due amici s'incontravano a caso, il saluto era uno stringersi nelle spalle, un alzar delle mani, un sospiro, una occhiata quasi di maraviglia, che voleva dire: – voi siete ancor vivo! – ogni altra più intima accoglienza era dismessa, e in due mesi non accadde forse mai che due mani si stringessero ad espressione di amicizia ...
|
Fermo e Lucia (pagina 152)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma quel che vide fu una vecchia, dietro a lui forse a venti passi, la quale con un volto che esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, sbarrando la bocca come se volesse gridare, ma tenendo anche il respiro, sollevando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinze e adunche, come s'ella traesse a sè qualche cosa, accennava manifestamente di voler chiamar gente in modo che un qualcheduno non ne fosse avvertito ...
|
Il benefattore (pagina 23)
di Luigi Capuana (estratti)
... Egli dava gli ultimi tocchi di stecca agli occhi, facendovi la pupilla, dove quasi sprizzava una luce che animava il busto straordinariamente; e lavorava intento, con estrema delicatezza, mentre io sentivo più e più invasarmi dall'idea che stèssi per perdere la mia personalità ed essere interamente asservito a quell'altro… —No! No!—gridai, slanciandomi addosso al busto e rovesciandolo con le due mani dal cavalletto ...
|
L'amore che torna (pagina 6)
di Guido da Verona (estratti)
... Ella mi ascoltava senza perdere una sillaba, ritta contro il camino, con le due mani protese all'indietro verso il tepore del fuoco ...
|
L'amore che torna (pagina 9)
di Guido da Verona (estratti)
... — Dimmi, — ella fece, posandomi le due mani su le spalle, con un sorriso in cui tremava il dolore del suo martirio; — dimmi, chi è questa donna per la quale ti sei battuto? — Ma non c'è! non esiste! — affermai, assolutamente incapace di farla più oltre soffrire ...
|
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)
... — Sei già stato a cercarmi, non è vero? — disse tosto, posandomi le due mani su le spalle e baciandomi ...
|
L'amore che torna (pagina 13)
di Guido da Verona (estratti)
... — Tanto, a me non devi alcun rispetto! E camminava con lentezza, tenendo sotto il mento le due mani congiunte, che avevano la pallidezza di un avorio antico ...
|
L'amore che torna (pagina 19)
di Guido da Verona (estratti)
... Davanti allo specchio, Elena ritta si appuntava il cappello: teneva uno spillone fra i denti, un velo sul braccio e le due mani alzate dietro la nuca ...
|
L'amore che torna (pagina 20)
di Guido da Verona (estratti)
... Egli si battè la fronte, volle sorridere ma non potè, volle parlare ma non ebbe voce: prese quelle due mani e se le portò congiunte sul cuore ... Le due mani fecero una croce, come sopra una cosa morta ... — balbettò, premendosi quelle due mani sul cuore, che martellava impetuosamente, producendo la strana impressione di un organo troppo vitale in quel petto così fragile ...
|
L'amore che torna (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)
... — Io, — disse, battendosi le due mani sul petto, — io stesso, vedi, ho amata un giorno Edoarda ...
|
L'amore che torna (pagina 58)
di Guido da Verona (estratti)
... La vidi camminare per la stanza, fermarsi davanti ad uno specchio, alzar le due mani con pigrizia per ravviarsi i capelli ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 3)
di Emilio Salgari (estratti)
... Oòseir fe' atto di slanciarsi dietro a lei, ma due mani di ferro lo curvarono sull'angareb ...
|
La vita comincia domani (pagina 3)
di Guido da Verona (estratti)
... Ferma sul limitare, si compresse le due mani al petto esclamando: — Che notte! Mio Dio, che notte! La sua bellezza era turbata e turbava, quasichè nel guardarla, od anche nel passarle vicino, accadesse per una colpa involontaria di pensare alla sua nudità ...
|
La vita comincia domani (pagina 11)
di Guido da Verona (estratti)
... — Io, che finisco la strada, io, che non ti ho mai fatto alcun male, io ti domando: «Sei stata sua? In verità, in verità, sei stata sua?» Ella scosse il capo con rabbia, come per prepararsi allo sforzo di rispondere: No! — poi si fece bianca d'un pallore quasi livido, e, scandendo le sillabe, disse con una voce che pur lenta sibilava: — Non sono stata sua; non lo sarò mai! Ma sentendo irrompere dall'anima in ribellione, più forte che il suo medesimo cuore il bisogno di gridare la verità, si tese tutta interiormente in una acerrima ira, e per costringersi alla menzogna disse ancora più volte: — Mai! Mai! Esausto, egli si lasciò ricadere nella poltrona, premendosi le due mani sul petto, e la guardò perdutamente, con un senso d'inanità, di vergogna, stremato come un fanciullo che avesse voluto scagliarsi contro una porta di bronzo ...
|
La vita comincia domani (pagina 27)
di Guido da Verona (estratti)
... Gli raccolse le due mani che penzolavano; il contatto della sua pelle gli dette una sensazione molesta, sicchè gli parve miglior cosa lasciarlo stare ... Le due mani ricaddero su le cosce, facendo un rumor soffice come se fossero inguantate, e più non si mossero ...
|
La vita comincia domani (pagina 36)
di Guido da Verona (estratti)
... Ella sbarrò gli occhi, guardò intorno, si risovvenne, lo prese ai polsi e con tutta la forza delle due mani congiunte s'aggrappò a lui per sollevarsi ...
|
La vita comincia domani (pagina 40)
di Guido da Verona (estratti)
... — E rideva tenendosi le due mani sul ventre ...
|
La vita comincia domani (pagina 44)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma il Ferento se ne stava immobile, a piè della tomba, con le due mani entro le tasche della giacchetta, gli occhi fissi al coperchio della bara, e pareva che una grande solitudine si estendesse intorno a lui ...
|
La vita comincia domani (pagina 45)
di Guido da Verona (estratti)
... Il Ferento, in piedi su la soglia d'un altro salotto, stava leggendo un giornale; mamma Francesca s'appisolava sul divano; Maria Dora ed il giovinotto discorrevan sottovoce nel vano d'una finestra; la vedova era seduta quasi di fronte a Tancredo, con le due mani poggiate sui bracciuoli della poltrona di velluto scuro, il capo rovesciato sopra un cuscinetto che guerniva la spalliera, sicchè la sua gola bianchissima appariva scoverta come una procace nudità ...
|
La vita comincia domani (pagina 48)
di Guido da Verona (estratti)
... » Diceva questo guardandola, tenendo le due mani posate su le sue spalle con un atto di protezione e d'amore ...
|
La vita comincia domani (pagina 68)
di Guido da Verona (estratti)
... Poi si volse, parve d'improvviso vincere una titubanza estrema, si recò dietro la spalliera della poltrona dove Novella era seduta, e con dolcezza, con una dolcezza così grande che lo mutava in modo singolare, posò le due mani aperte sovra le spalle dell'amante ... Vegliate sopra di lei, fin quando io non torni e vi dica: — Ora vengo a riprenderla, poichè sono libero ed ho vinto! Ella s'aggrappò con le due mani al suo polso che le posava sopra una spalla, e contro vi poggiò la bocca, per nascondere insieme un singhiozzo ed un bacio ...
|
Marocco (pagina 21)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Non m’ero allontanato di venti passi dalla tenda dei soldati, quando sentii due mani vigorose serrarsi intorno al mio collo e una voce soffocata dall’ira urlarmi una minaccia nell’orecchio ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 64)
di Giovanni Verga (estratti)
... Di tanto in tanto gli arrivavano pure all'orecchio altre male nuove che non gli lasciavano requie, come tafani, come vespe pungenti; dicevasi in paese che il signor duca vi seminasse a due mani debiti fitti al pari della grandine, la medesima gramigna che devastava i suoi possessi e si propagava ai beni della moglie peggio delle cavallette ...
|
Novelle rusticane (pagina 17)
di Giovanni Verga (estratti)
... Gli era come il pensiero di un malato che vi sta sempre grave in cuore, quel seminato: prima giallo, ammelmato dal gran piovere; poi, quando ricominciava a pigliar fiato, le erbacce, che Nena ci si era ridotte le due mani una pietà per strapparle ad una ad una, bocconi, con tanto di pancia, tirando la gonnella sui ginocchi, onde non far danno ... E quando si accoccolava infine sul ciglione, col fiato ai denti, cacciandosi colle due mani i capelli dietro le orecchie, le sembrava di vedere le spighe alte nel giugno, curvandosi ad onda pel venticello l'una sull'altra; e facevano i conti col marito, nel tempo che egli slacciava i calzeroni fradici, e nettava la zappa sull'erba del ciglione ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 11)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Cecilia prese il cavagnolino colle due mani che tremavano ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 12)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Era un vero teatro! I villani accorsi al rumore stavano a bocca aperta dietro la siepe di robinia e ridevano alle smorfie del buffo, tenendosi il ventre vuoto colle due mani per non lasciarlo crepar dalle risa ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 23)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Il presidente dell'adunanza uscì rosso rosso di sotto il tavolo, prese la lettera, l'aperse, mise una esclamazione, dedicò un nuovo omaggio mentale alla finezza dello smilzo abate, chiamò a due mani i colleghi a sè e lesse ad alta voce: Egregio signore, Apprendo che i consiglieri della maggioranza si riuniscono quest'oggi in casa Sua per trattare di affari del Comune ...
|
Storia di un'anima (pagina 69)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... E lui aveva due occhioni a gemma, pieni dei riflessi del più azzurro cielo; una boccuccia a pozzette che balbettava i nostri nomi felici in terra; due mani a guancialini che rubavano già i pesantissimi grappoli dorati della nostra vite sul portichetto ...
|
|