Frase e immagine Sonno durata natura risveglio brandello concordanza coscienza

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Sonno durata natura risveglio brandello concordanza coscienza
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Alcuni dicono che il sonno profondo è senza sogni e che si sogna solo nei momenti che precedono il risveglio, e che nel giro di pochi secondi si immaginano eventi della durata di minuti o di ore intere. Altri invece sostengono che si sogna per tutta la durata del sonno, così come le sensazioni e le esperienze si susseguono ininterrotte allorché si è svegli; ma che noi ricordiamo – quando ricordiamo qualcosa affatto – solo dei frammenti, gli episodi conclusivi della lunga vicenda onirica; come se uno che, di notte, fosse in grado di visitare gli abissi del mare ma che, al ritorno, riuscisse solo a ricordare gli ultimi istanti, prima di riaffiorare alla superficie: l'acqua verde che filtra la luce del giorno, le sabbie dell'approdo mattutini. Altri ancora ritengono che nel sogno profondo si spalancano le porte di antichissime, misteriose caverne della mente e ne escono fuori forze oscure, che però sono per loro natura inesprimibili – e quindi invisibili agli occhi di chi sogna. Alcune di tali forze oscure tuttavia (così sostiene questa teoria) riescono a risalire, dalle profondità degli abissi psichici, verso la soglia della coscienza, e nel risalire attraggono a sé qualche brandello, qualche scheggia – per concordanza o per affinità – della memoria individuale del dormiente che sogna: quindi qualcosa arriva dall'abisso alla ragione. I sogni sono perciò bolle, bollicine, immateriali globi di sostanza reale, che risalgono per loro natura attraverso l'elemento del sonno, che tutto avviluppa; e troppo numerose per venir conosciute e ricordate dal dormiente, il quale al suo risveglio ne afferra solo una qua e là, come un bimbo – d'autunno – può afferrare una foglia fra le mille e mille che, intorno a lui, cadono al suolo. (pp. 78-79)


Citazione di una frase tratta dall'opera I cani della peste di Richard Adams.