Uno dei vantaggi della vita sul mare, per gli uomini della nostra......


Autore: Patrick O'Brian

Uno dei vantaggi della vita sul mare, per gli uomini della nostra condizione, è la libertà di parola. Nella cabina o nel giardinetto possiamo dire quel che ci aggrada quando vogliamo. E, a ben pensarci, è una cosa niente affatto ordinaria sulla terraferma. Vi sono quasi sempre motivi per essere discreti: servitori, persone care, visitatori, orecchie innocenti ma ricettive o la possibilità della loro presenza. Allo stesso modo, leggere davvero con tranquillità, senza distrazioni, è difficile in una casa, a meno di non godere della benedizione di una stanza inespugnabile e a prova di rumore: interruzioni, movimenti ripetuti e inutili, porte che si aprono e si chiudono, scuse, perfino bisbigli e, Dio ci scampi, orari dei pasti. Per potersi sprofondare veramente in un libro non c'è che il mare: ho letto tutto Giuseppe Flavio tra Freetown e il Fastnet durante l'ultima traversata: le grida marinaresche, il movimento del mare e gli elementi, tranne, forse, nelle loro manifestazioni estreme, non sono nulla a paragone delle incursioni domestiche. Da quando sono sbarcato, soltanto giornali, gazzette, pubblicazioni periodiche, tutte letture frivole e leggere, a parte gli Atti, hanno assorbito impercettibilmente il mio tempo e le mie energie. (cap. II, p. 51)


Citazione di una frase tratta dall'opera Burrasca nella Manica di Patrick O'Brian.


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