[...] presi il libro di Larry e mi misi a guardare il...


Autore: William Somerset Maugham

[...] presi il libro di Larry e mi misi a guardare il sommario. [...] Mi ero aspettato qualcosa di molto diverso. Il libro conteneva una raccolta di saggi, lunghi all'incirca come quelli di Lytton Strachey, nel suo volume Eminent Victorians, su un certo numero di personaggi famosi. La scelta di Larry mi sorprese. C'era un saggio su Silla, il dittatore romano, che, conquistato il potere assoluto, vi rinunziò per tornare alla vita privata; un altro su Akbara, il conquistatore mongolo che si guadagnò un impero, un altro su Rubens, uno su Goethe e in fine uno sul Lord Chesterfield delle Lettere. Ognuno di quei saggi presupponeva una enorme quantità di letture. Non ero più sorpreso che Larry avesse avuto bisogno di tanto tempo per scrivere il suo libro; non capivo, d'altra parte, perché avesse giudicato utile dedicarvi tanto tempo né perché avesse scelto di studiare proprio quei determinati uomini. Poi mi colpì il fatto che ognuno di essi, a modo suo, aveva fatto un capolavoro della sua vita e pensai che era questo che aveva interessato Larry: aveva voluto vedere in che cosa veramente consista una vita riuscita. (Maugham: cap. VII, 3)


Citazione di una frase tratta dall'opera Il filo del rasoio di William Somerset Maugham.


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