Pensò a quel mondo grande e libero dal quale era separato,......


Autore: H. G. Wells

Pensò a quel mondo grande e libero dal quale era separato, un mondo ch'era il suo, e gli parve di vedere quegli altri pendii, quelle lontananze che seguono lontananze, e, a media distanza, Bogota, luogo di bellezze multiformi e commoventi, uno splendore di giorno, un mistero luminoso di notte, un luogo pieno di palazzi, fontane, statue, case bianche. Pensò come fosse possibile, in un giorno o due, calare attraverso i valichi, giungere più vicino alle strade affollate e affaccendate della città. Pensò al viaggio sul fiume, per tanti giorni l'uno dopo l'altro, dalla grande Bogota verso il mondo ancora più vasto che stava più oltre, passando per città, villaggi, foreste e luoghi deserti; un giorno dopo l'altro sul gran fiume, finché le sponde si allontanavano e i grandi piroscafi passavano rimescolando l'acqua e si giungeva al mare, il mare sconfinato, con migliaia di isole e navi intraviste lontano nel loro incessante viaggiare in giro per il mondo, attorno al grande mondo. E là si vedeva, non ostacolato da montagne, il cielo, il cielo! Non un disco, come lo si vedeva qui, ma un arco incommensurabile d'azzurro, somma profondità in cui galleggiano nel loro moto ciclico le stelle... (pp. 43-44)


Citazione di una frase tratta dall'opera Il paese dei ciechi di H. G. Wells.


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