Non voglio parlare a nome di tutte le afroamericane. Però......


Autore: Taiye Selasi

Non voglio parlare a nome di tutte le afroamericane. Però è vero che durante l'adolescenza, quando tendi a volerti uniformare al gruppo, può essere doloroso scoprire che non rientri nei parametri della maggioranza. Ricordo che a scuola io e le mie compagne provavamo un forte desiderio di essere come le bianche. [...] A pensarci bene, è già da prima dell'adolescenza che si insinua nella testa delle bambine l'idea di essere inadeguate rispetto a certi parametri. Mi vengono in mente due episodi. Quando avevo circa sette anni a scuola ci chiesero di fare un esercizio. Dovevamo completare una frase che iniziava con "Vorrei...". Tipo: "Vorrei... essere una principessa", "Vorrei... poter volare". Da adulta ho ritrovato il quaderno su cui avevo fatto l'esercizio. C'era scritto: "Vorrei... essere bianca". Quando l'ho letto, mi sono messa a piangere. Mi ha fatto male pensare di aver scritto una frase così in totale innocenza e trasparenza, senza pensare ci fosse qualcosa di strano o di cui vergognarmi. Un altro episodio: poco tempo fa una signora tedesca mi ha raccontato di essersi trovata al parco con una bambina nera. La piccola, che stava disegnando una principessa, a un certo punto si è fermata e le ha chiesto: "Di che colore le faccio la pelle?". La signora l'ha incoraggiata: "Falla come te". La bimba ha reagito immediatamente: "Ma... è una principessa!". Io capisco benissimo cosa intendeva: le principesse (almeno quelle di Walt Disney) sono bionde con gli occhi azzurri. Io, come donna nera sono dovuta guarire da queste ferite. E se avrò una figlia dovrò assicurarmi che sappia sin da piccola che anche lei è una principessa. Come lo sono io.


Citazione di una frase tratta dall'opera Citazioni di Taiye Selasi di Taiye Selasi.


<- indietro a Frasi celebri