Gyuri imparò così che c'è chi può...


Autore: Tibor Fischer

Gyuri imparò così che c'è chi può prendersi l'orologio della defunta madre e portarlo in un bordello e chi invece non ne è capace. E per chi fa parte di quest'ultima categoria non c'è niente da fare. Fu una lezione che pagò a caro prezzo e da cui difficilmente avrebbe potuto trarre beneficio in futuro, perché non avrebbe avuto né altre defunte madri né altri orologi di defunte madri a disposizione. Si augurò in cuor suo che Pataki si sbrigasse. Voleva andare a casa, perché sentiva che stava per mettersi a piangere. (p. 76)


Citazione di una frase tratta dall'opera Sotto il culo della rana di Tibor Fischer.


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