Perché si regala la mimosa l'otto marzo

La mimosa è un fiore facile da coltivare, ottimo da far crescere nel proprio giardino sia soltanto a scopo ornamentale o decorativo, sia anche per poter regalare qualche fiore nel giorno della festa della donna. Tutti sanno che in questa festa, che si celebra l'otto marzo, si regalano delle mimose ma in pochi sanno la motivazione che spinge da anni le persone a regalare questo splendido fiore. Se quindi abbiamo scelto di coltivare le mimose nel nostro giardino, sforziamoci anche di comprendere per quale motivo dovremmo regalarle nella festa della donna, e certamente le regaleremo con maggiore entusiasmo!

Curiosità: nel contesto delle frasi belle, parte di questi concetti viene trattata nel libro Decameron con la seguente bella frase:

"Venne adunque il re il giorno detto e con gran festa e onore dalla donna fu ricevuto"


Per capirlo davvero a fondo è necessario tornare indietro alla data nella quale si decise che l'otto marzo si sarebbe celebrata per sempre la festa della donna. Non è assolutamente un fatto allegro che spinse a proclamare questo giorno a metà strada tra l'inverno e la primavera una giornata interamente dedicata alle donne: era il 1902 e quasi 130 operaie di New York stavano protestando per le squallide condizioni di lavoro a cui venivano sottoposte. Proprio mentre si manifestava per i diritti delle donne ed al contempo dei lavoratori, scoppiò un terribile incendio che non lasciò superstiti tra le manifestanti, uccidendone 129. Per ricordare il coraggio di queste donne che malgrado tutto protestarono vivamente contro l'ingiustizia che la propria categoria era obbligata a subire, l'otto marzo venne istituita la Festa della Donna, che da quel momento è stata celebrata ogni singolo anno. E il simbolo di questo importante giorno, che è diventato un giorno di cene, regali, festeggiamenti e giubilo al contrario di quanto volesse il significato iniziale (raccoglimento, commemorazione e intenzione di non ripetere più gli errori commessi nel passato), diventò immediatamente quello della mimosa, il fiore considerato tutto l'anno appartenente alle donne. Non subito, nonostante quanto si possa immaginare: soltanto nel 1946, l'Unione Donne in Italia, la mimosa venne proclamata il fiore da regalare e “il fiore delle donne”, come oggi molto spesso viene chiamato.

Per rispondere nel modo corretto alla domanda iniziale, si potrebbe dire semplicemente che le mimose sono le tipiche piante che fioriscono a marzo, in concomitanza con la celebrazione dedicata alle donne. Sono però svariate le teorie che riguardano la decisione di eleggere questo fiore quello più adatto da regalare l'otto marzo. Sebbene in effetti fosse più facile da reperire, e lo sia anche al giorno d'oggi, e già dai primi di marzo si inizino a vedere mimose fiorire dappertutto, in particolar modo nelle zone dove le temperature non raggiungono temperature eccessivamente anche a marzo, una leggenda non confermata narra che nei pressi dell'edificio dove si tenne la manifestazione tragicamente conclusasi sorse proprio un albero di mimosa. E da quel giorno non ci fu più bisogno di lasciare dei fiori per terra, perché i fiori della mimosa cadevano e tappezzavano il terreno, come se stessero ricordando quello che era accaduto lì soltanto un paio di anni prima. Un'altra corrente di pensiero sostiene anche che siano state proprio le italiane a decidere che la mimosa sarebbe stata il fiore da regalare durante la festa della donna, e che quest'ultima festività venne celebrata ufficialmente proprio nel 1946, finita la guerra. Anche lì, però, la festa della donna fu aspramente contrastata dalla Chiesa, che non approvava queste celebrazioni.

Proprio a proposito della scelta di regalare questo fiore l'otto marzo, le parole di Teresa Mattei, nota e conosciuta ex partigiana: la donna disse che la mimosa sarebbe stato il fiore più comodo da regalare quel giorno, perché si poteva cogliere in montagna o in qualunque altro posto, proprio considerando che nasceva in quel periodo dell'anno. E da quegli anni la mimosa si regala l'otto marzo, per ricordare, per non dimenticare e per celebrare, un'altra volta, il coraggio e l'intraprendenza. Doti che sono riuscite a portare tanti, tanti, cambiamenti.

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Argomenti: scopo ornamentale,    fiore facile,    terribile incendio,    significato iniziale

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