Scrivere un thriller
Scrivere un thriller (estratti)
... A questo punto è necessario quindi riprendere il personaggio del carnefice (di cui si è parlato nel primo post dedicato a questo genere letterario) e tentare di capire quali possono essere le sue motivazioni, cosa lo ha portato a diventare ciò che è ... Un carnefice che sa utilizzare abilmente delle lame (come ad esempio i coltelli) può avere un passato legato a professioni che utilizzano e maneggiano abitualmente oggetti affilati ... La scelta di fare del carnefice un ex macellaio oppure un ex chirurgo sta, ovviamente, all'autore ed ai suoi scopi; in ogni caso, è sempre utile riflettere accuratamente su questi aspetti ... Il passo successivo è quello di immaginare e successivamente scrivere la possibile evoluzione degli eventi, ovvero come la scena di quotidianità (di cui abbiamo già parlato nel secondo post) si modifica e si trasforma nella scena in cui ambientare le azioni del carnefice protagonista del thriller ... È bene quindi riflettere su come il desiderio lacerante si rifletterà sulle azioni e sulle scelte del carnefice ...
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Scrivere un buon thriller
Scrivere un buon thriller (estratti)
... Per una trattazione più ampia in merito consigliamo quindi di leggere “Come scrivere un buon thriller -parte prima-”, mentre nella seconda parte ci siamo concentrati sull'ambientazione; nella terza parte, infine, è possibile trovare maggiori dettagli in merito alle motivazioni ed ai desideri che muovono il carnefice ... Il secondo passo è quello dell'introduzione del carnefice, ed è bene riflettere accuratamente sulla modalità con cui viene raccontato ... Carnefice e voce narrante possono infatti coincidere (e, in questo caso, la vicenda potrà essere narrata in prima persona), oppure può essere utilizzato un narratore onnisciente ... Un'altra opzione è quella rappresentata dalla possibilità di coincidenza tra la voce narrante e la vittima; in ogni caso, sarebbe bene esplicitare come e dove si incontrano la vittima ed il carnefice, e come si evolvono i fatti in seguito a questo ... È possibile infatti che l'incontro avvenga solo nelle ultime pagine ed esclusivamente per volontà del carnefice, come pure che la vittima parli o agisca in modo tale da innescare il desiderio del carnefice e che sia proprio questo a portarla a diventare una vittima ... Ovviamente tutti questi elementi dipendono dall'autore e dal modo in cui decide di articolare la storia, in ogni caso è sempre bene valutarli attentamente e riflettere sulle conseguenze a cui porteranno: se la voce narrante è il carnefice stesso, ad esempio, la vittima (le sue emozioni, le sue azioni ed i suoi pensieri) saranno presentati al lettore secondo la prospettiva del carnefice e non secondo quella della vittima stessa (al contrario di quanto potrebbe invece accadere con un narratore onnisciente) ... Non bisogna inoltre mai dimenticare che il fulcro ed il tema della storia devono sempre essere i desideri, gli istinti e le emozioni del carnefice; va da sé che essi debbano essere descritti e scritti in modo magistrale per poter funzionare ... Una possibilità è quella dell'inversione dei ruoli tra vittima e carnefice, oppure del fallimento del piano progettato dal carnefice per uccidere la vittima ...
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