Infame persecuzione
Argomento infame persecuzione: frasi, immagini, libri e articoli su infame persecuzione, che contengono le parole infame persecuzioneParole che compongono l'argomento: infame, persecuzioneL'argomento è composto dalla parola di dizionario infame, costituita da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali, e dalla parola di dizionario persecuzione, costituita da dodici lettere, di cui sei consonanti e sei vocali, per un totale di diciotto lettere, spazi esclusi. Nomi di persona e di animali costituiti da diciotto lettere, di cui nove consonanti e nove vocali:Keishaa Vinodhiini. Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere dell'argomento infame persecuzione:Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile. Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere dell'argomento infame persecuzione e da altre lettere:Nessun nome contenente le lettere della parola data e altre lettere disponibile. Nomi di città costituiti da diciotto lettere, di cui nove consonanti e nove vocali:Abetone Cutigliano (in provincia di Pistoia), Albisola Superiore (in provincia di Savona), Anguillara Sabazia (in provincia di Roma). Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere dell'argomento infame persecuzione:Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile. Nomi di città costituiti dalle lettere dell'argomento infame persecuzione e da altre lettere:Nessuna città contenente le lettere della parola data e altre lettere disponibile. Argomenti con parole in rima con le parole dell'argomento infame persecuzione:Nessun argomento con parole in rima con le parole dell'argomento dato disponibile. Argomenti correlati all'argomento infame persecuzione:Nessun argomento correlato all'argomento dato disponibile. Tag correlati all'argomento infame persecuzione:Nessun tag correlato al tag dato disponibile.
Libri ad argomento infame persecuzioneAlcuni libri che contengono le parole infame persecuzione:
Fermo e Lucia (pagina 123)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Donna Prassede teneva per regola generale che a voler far del bene bisogna pensar male: la sua voglia di dominare, di operare su gli altri, che anche ai suoi occhi proprj prendeva la maschera di carità disinteressata, era come il ciarlatano, che non dice mai a chi viene a consultarlo: «voi state bene»; perchè allora a che servirebbe l'orvietano? Oltracciò, l'aver ricoverata, sottratta al pericolo d'una infame persecuzione una povera giovane era un'opera certamente non senza gloria; però in questo Donna Prassede non era più che uno stromento quasi passivo, e la parte che le era toccata non domandava altro che un po' di buona volontà, senza efficacia di azione, e senza esercizio di senno, era più un assenso che una impresa ...
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