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Selkirk Rex: gatto straordinario poco conosciutoI più esperti si renderanno conto della seconda parola nel suo nome, "rex": è giusto associarla ad altre razze come il parecchio noto Devon rex, perché è imparentato con loro, anche se l'aspetto può essere definito addirittura completamente diverso. Non è però diffuso come loro, forse perché non ha mai avuto una vera ondata di diffusione in Europa: ma, visto che succede a tutte le razze e ha le carte in regola, nulla vieta che questa ondata di diffusione abbia luogo fra poco tempo o stia già iniziando. Non è una razza particolarmente antica, la sua storia è recente e frutto dell'impegno di tutti quegli allevatori e selezionatori che amano davvero il loro lavoro e vogliono creare il meglio del meglio: nasce infatti il primo esemplare che poi verrà definitivamente riconosciuto come razza a sé stante nel 1987, quindi da pochi anni, al contrario di quanto si creda. La sua storia è all'insegna della solidarietà, forse una delle uniche razze che è nata per questa ragione: un micetto solo e disorientato capitò sotto gli occhi di un noto allevatore degli Stati Uniti, più precisamente in Montana. Ovviamente, da grande amante degli animali, appassionato e allevatore di tante razze e profondo conoscitore del comportamento dei gatti, Jeri Newman non potè fare a meno di trarre in salvo questo gatto e di accudirlo come pochi avrebbero potuto fare meglio. Quel gattino, salvato grazie alla generosità, al buon cuore ma anche all'esperienza di Newman, diventò fin da subito il micio di casa, ed ebbe il suo primo vero nome, DePesto. Questo nome si deve alle caratteristiche che erano già presenti in questi gatti che si erano accoppiati spontaneamente: DePesto era già bellissimo, riccioluto e le mani si potevano affondare nel suo pelo, per questa ragione venne chiamato in questo modo. Il nome era ispirato alla serie televisiva Moonlighting. Il gatto dell'allevatore ebbe dei cuccioli da un bellissimo persiano di colore nero, dal manto lucidissimo. Non è mai stato chiarito se DePesto fosse un maschietto o una femminuccia ma, visto che sembra che Jeri Newman chiamasse il suo animaletto "la mia signorina", molto probabilmente era una femminuccia ed era il persiano ad essere un maschietto. Quasi tutti i cuccioli nacquero molto simili a DePesto, se non uguali, e per questa ragione il gene del pelo così riccioluto che è difficilissimo da trovare in nessun'altra razza, venne definito fin da subito dominante. Non fu perciò molto difficile far riconoscere in via quasi ufficiale la razza, sebbene in Italia e comunque in Europa in generale non sia tra le più diffuse, ma al contrario sia praticamente impossibile reperire allevamenti. Quella, quindi, fu la prima razza con un nome di persona: selkirk, come il patrigno di Jeri Newman.
Caratterialmente è un animale dolcissimo, un gattino dal carattere davvero splendido ma, come detto prima, non è assolutamente un soprammobile. E' comunque molto curioso, intelligente, ama i giochini per risvegliare la sua intelligenza, ha una grande memoria ed è un micio davvero straordinario. Viene definito da alcuni addirittura un miracolo, perché fu davvero una coincidenza straordinaria il fatto che sia stato trovato un gatto così riccioluto da un allevatore. Perciò, se lo prenderete e saprete come trattarlo, sarete felicissimi in compagnia di un animale a dir poco perfetto. Tag: gatto nome razza poco allevatore ragione definito micio noto Argomenti: vero gatto, gatto ideale, noto allevatore, profondo conoscitore, grande memoria Altri articoli del sito ad argomento Gatti del canale Animali ed affini: Lo Sphynx: bellezza particolare e carattere meraviglioso L'exotic Shorthair: gatto molto tranquillo e allegro Le leggende sui gatti Il siamese: forza, carattere e storia appassionante Blu di Russia: un pelo che incanta Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) L'Olimpia di Giambattista Della Porta (pagina 19) Romanzo d'una signorina per bene di Anna Vertua Gentile (pagina 22) Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) |
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