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Perché il cucciolo morde e come fare per evitarlo
La cosa che fa comprendere maggiormente il comportamento dei cani, in tutti i campi e per tutti i motivi, è l'osservare. Se abbiamo più di un animale domestico in casa o facciamo interagire il nostro cucciolo (come dovremmo fare) con altri cani più grandi di lui ma anche della sua stessa età, ci renderemo conto che al guaito di un cane che viene morso dal cucciolo, sarà proprio lo stesso cucciolo a fermarsi e limitarsi. Lo scopo di un cane di poco più o poco meno di tre o quattro mesi non è assolutamente quello di mordere per fare del male ma solamente quello di giocare o stabilire la scala gerarchica, imponendosi anche con gli adulti o con gli umani. Un cucciolo così piccolo, inoltre, soprattutto se molossoide, non riuscirà a dosare la forza del suo morso e quindi non riuscirà a capire quando fa male e quando invece mordicchia solamente. Mettiamo in pratica quindi un trucchetto molto semplice che ci aiuterà anche nell'addestramento e nell'educazione futura dell'animale domestico: giochiamo con lui, preferibilmente con un ciuffo o con le dita e, quando ci morde, emettiamo un suono molto forte dalla bocca ed interrompiamo immediatamente il gioco, senza iniziarlo una seconda volta. Sia che ci faccia male o sia che non ce lo faccia, occupiamoci di non irrigidire la mano ma al contrario lasciamola penzolare, in modo che il cucciolo non trovi più alcun gusto nel gioco che lui pensa di star facendo. Inoltre, se inizieremo un buon addestramento che dia autocontrollo al cane, impartendogli piano piano comandi come "seduto" o "terra", certamente il nostro cucciolo limiterà al minimo l'aggressività (anche se in questo caso non si tratta di aggressività ma di semplice esuberanza dovuta alla giovanissima età) e diventerà un cane calmo, capace di gestire le situazioni senza esaltarsi o eccitarsi eccessivamente. Ricordiamoci una regola fondamentale che tutti gli amanti dei cani, e quindi coloro che hanno cani in casa, dovrebbero conoscere: rinforzare le interazioni positive vale di più che rimproverare e limitare quelle negative. Un cane che viene premiato quando fa qualcosa di buono, ossia magari gioca senza mordere e con molta calma, al solo scopo di divertirsi ed esplorare, sarà un cane che apprenderà molto in fretta come si gioca e cosa succede quando compie una determinata azione. Un cane non ha nessun motivo di ripetere un'azione che viene ignorata o rimproverata, questo perché questi cani discendenti dal lupo vivono in funzione di ciò che dice e ciò che pensa il capobranco: rinforzando ciò che ci piace, ignorando o rimproverando con moderazione ciò che non ci piace, faremo capire fin da subito al cane come bisogna comportarsi nel mondo e soprattutto con il proprio padrone. Un altro trucco può essere quello di sostituire con la nostra mano, quando la morde, un'altra pallina o un oggettino che il nostro animale domestico ama masticare. In questo modo, divertendosi di più con un simpatico peluche o con un delizioso osso, imparerà che è meglio andare a masticare quegli oggetti quando desidera farlo piuttosto che esercitare i suoi denti e la sua mandibola con noi. Ricordiamoci che, appunto, i cuccioli hanno bisogno di allenare mascella e non solo: occupiamoci di acquistare oggetti che lo stimolino e non aumentino la sua aggressività, ma semplicemente lo facciano crescere e divertire... da cucciolo quale è. Tag: cane cucciolo cani domestico morde tutti male fare gioca Argomenti: animale domestico, regola fondamentale, semplice esuberanza, simpatico peluche Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Puppy class: cos'è e perché è importante Sterilizzazione, randagismo e canili del Sud Le esposizioni di bellezza per i cani Adozione di cani che vivono all'estero I levrieri: storia, carattere e situazione nel mondo Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192) Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (pagina 26) |
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