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Perché il cane scava e cosa fare quando succedeDobbiamo ricordarci sempre che alcune razze di cani, soprattutto i bassotti e alcuni terrier, sono abituati a scavare perché specialmente i primi venivano inviati in missione perché erano gli unici in grado di infilarsi nei cunicoli scavati da loro o dalle talpe che poi andavano a cacciare. Si tratta di un instinto predatorio che è impossibile tenere sotto controllo, salvo rari casi e dopo lungo addestramento, e neanche si dovrebbe tenere a freno un comportamento così naturale che però è comprensibile possa causarci disagi in giardino. Se pensiamo che invece non sia legato all'istinto predatorio, perché magari il cane non lo dimostra in altre circostanze o non appartiene ad una razza che ne possiede uno particolarmente spiccato, allora potrebbe davvero trattarsi di un semplice divertimento, un momento in cui il cane si affila le unghie e svolge un po' di esercizio fisico. Lo stesso esercizio fisico può essere un punto centrale e una motivazione per cui il nostro animale domestico scava: forse non lo portiamo abbastanza a fare le lunghe passeggiate che vorrebbe, o pensiamo che fare il giro della strada una volta al giorno sia sufficiente per il cagnolino. Non è così, e quindi il cane preferisce sfogare tutte le sue energie e magari la sua frustrazione scavando. Potrebbe essere anche un trucchetto per attirare la nostra attenzione, soprattutto se in quei momenti ci avviciniamo a lui gridando e interagendo con lui più di quanto non facciamo durante il giorno. Se ci sembra che questa sia un'evidente richiesta di attenzione, evitiamo di gridare e lodiamolo soltanto quando smette e quando si comporta in modo positivo. L'idea di rivolgerci ad un educatore cinofilo non dovrà essere necessariamente l'ultima spiaggia, perché se il cane si comporta in questo modo forse si sente a disagio in determinate circostanze e soltanto un esperto potrà aiutarci a capire quali sono e in che modo rimediare. I modi più semplici per evitare che il cane tenga questi comportamenti distruttivi quando esce in giardino o quando va al parco (in alcune proprietà si potrebbe anche essere sgridati, oppure quando siamo ospiti a casa di qualcun altro, o semplicemente a casa nostra) riguardano soprattutto tenere impegnata la mente del cane prima che compia l'azione sbagliata. Ad esempio, se iniziamo a giocare con lui per distrarlo mentre sta scavando, penserà che questi momenti di divertimento, gioia e condivisione siano un premio perché sta distruggendo il giardino; se invece giochiamo durante il giorno, lo facciamo correre, divertire, passiamo del tempo assieme a lui, probabilmente non avvertirà più il bisogno di scavare. Quando lo farà, evitiamo di giocare con lui per un po': assocerà, in tutta probabilità, che quando fa un gioco come scavare non si fa nient'altro, e quando invece non scava può passare ore bellissime in compagnia del suo proprietario. Il trucco più importante è quello di ricordare che i comportamenti positivi vanno lodati e quelli negativi ignorati.
Come altro punto, se proprio vogliamo sgridarlo, ma non dimentichiamo che questo rimedio sarà molto meno utile e più spiacevole per tutti degli altri, dobbiamo farlo immediatamente, mentre sta scavando. Urlare “NO!” o chiamarlo sarà sufficiente, ma dobbiamo ricordare che se alzeremo la voce non otterremo l'effetto sperato. È preferibile parlare a bassa voce o con un tono deciso ma non troppo alto, per essere più incisivi. Insomma, occupandoci in questi termini del nostro cane saremo davvero soddisfatti! Tag: cane essere giardino cani tenere potrebbe scavare invece giorno Argomenti: esercizio fisico, animale domestico, educatore cinofilo, semplice divertimento Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Le razze di cani adatte agli anziani Adozione a distanza di un cane L'adozione di un cane anziano Splendore e forza dei cani nordici Caratteristiche dei cani toy e consigli Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Le sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare Croce (pagina 14) Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192) Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni (pagina 165) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) |
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