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Le esposizioni di bellezza per i caniCome primo punto è indispensabile chiarire che non basta che un cane sia bello. Innanzitutto perché tutti i padroni vedono meraviglioso il loro cane, anche se magari ha qualche difetto che per chi non lo conosce è evidente, ma in secondo luogo perché se venissero portati anche gli incroci non si saprebbe come fare un confronto tra le categorie, essendo i meticci fra loro tutti molto diversi. Per questa ragione vengono scelti solamente i cani di razza, a meno che non si tratti di esposizioni di bellezza non ufficiali, che quindi darebbero premi e ricompense non ufficiali; generalmente alle mostre non partecipano i privati, che quindi si troverebbero indubbiamente un po' svantaggiati, ma soprattutto gli allevamenti che pur non ricevendo nessun premio in questo modo vengono visti dal pubblico e premiati, nel caso in cui allevassero cani in linea con gli standard della razza. Anche se però non siamo un allevamento e vogliamo portare il nostro cane, possiamo tranquillamente farlo, a patto che però venga fornita adeguata documentazione che attesti che il nostro cane sia realmente di razza: prendere un cane da un canile perfettamente identico ad una specifica razza, sia anche nel carattere e non solo morfologicamente, non lo rende agli occhi dell'ENCI e di tutte le esposizioni di bellezza un cane di razza. C'è bisogno di un documento, che si chiama pedigree (e questo dovrebbero saperlo tutti quelli che hanno un cane di razza), rilasciato dall'allevamento e approvato dall'ENCI, per dimostrare che il cane appartiene alla stessa razza da generazioni, che i genitori erano razza pura e via discorrendo, e che magari la genealogia è anche di un certo livello perché i cani sono stati portati in Italia dalla terra d'origine o da luoghi dove l'allevamento di questa specifica razza è dettagliato e controllato. Soltanto muniti di questo documento potremo accedere all'esposizione di bellezza, ma non basta soltanto che il cane sia di razza pura o di alta genealogia perché abbia la vittoria in tasca. Dovremo curare la falcata, ossia l'incedere del cane, che dovrà rispettare gli standard della razza, ed iscriverlo ad un corso per l'addestramento delle mostre di bellezza. Potremo farlo anche a casa ma i risultati non saranno gli stessi: insegneremo le tecniche base dell'obbedienza, ossia soprattutto seduto, terra e fermo, nel caso in cui i giudici dell'esposizione volessero verificare anche questo (ed è una cosa che succede piuttosto di frequente), e successivamente la cosa più importante, ossia "fermo". Non dovrà essere semplicemente un fermo ma il cane dovrà immobilizzarsi completamente, al punto che, se gli solleveremo il muso, come dovremo fare facendolo stare dritto ed immobile alla gara, lui non si muoverà di un centimentro. Potrà essere una cosa complicata perciò non iscriviamo di getto il nostro cane alle gare.
Come ultimo aspetto dovremo ovviamente disciplinarlo qualora avesse il pelo lungo, perché in questo caso sarà indispensabile fare una toelettatura bellissima, ben curata, straordinaria sotto tutti i punti di vista e che rispecchi alla perfezione gli standard della razza a cui appartiene. Prestiamo attenzione a quelli che sembrano soltanto dettagli: dovremo anche osservare e aggiustare con cura lo sguardo del nostro cane, fiero e atento. Facciamo tutto molto attentamente e risolveremo il problema. Tag: cane razza cani bellezza tutti caso fermo standard fare Argomenti: secondo luogo, ultimo aspetto Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Puppy class: cos'è e perché è importante I bassotti: vivacità nel corpo di un piccolo cane Negozio, allevamento o canile per prendere un cane Perché il cucciolo morde e come fare per evitarlo Adozione di cani che vivono all'estero Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192) Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni (pagina 165) Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) |
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