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Il Maine Coon: bellezza e ottimo carattereIl Maine Coon è un gatto originario del Nordamerica, discendente del Siberiano ma nativo dello stato del Maine, al quale deve il nome; "coon" deriva da racoon, ossia procione od orsetto lavatore. Questo nome non si deve alla sua somiglianza con l'orsetto lavatore, bensì ad una delle tante leggende che circolano sul conto di questo meraviglioso gatto: si narrava anticamente infatti che questo micio fosse nato dall'incrocio tra una bellissima lince e un orsetto lavatore, voci ovviamente poi smentite, anche se la leggenda viene ancora raccontata. Si dice anche che la regina Maria Antonietta possedesse ben sei Maine Coon, che all'epoca si chiamavano in un modo differente, e che nel corso della rivoluzione francese decise di inviarli nello Stato del Maine per salvaguardare la loro vita e la loro salute; a causa di questa storia molto probabilmente inventata, si attribuiscono origini francesi a questa razza, la cui paternità è ugualmente (come detto sopra) nordamericana. Stando invece a quanto confermato dalle fonti, il Maine Coon avrebbe semplicemente antenati simili al Norvegese delle Foreste che si sarebbero incrociati con i gatti dalle orgini nordiche dell'epoca; da questi e molti altri incroci sarebbe nato il Maine Coon, molto dopo perfezionato e selezionato per renderlo un gatto bellissimo e dal carattere adeguato per ogni contesto familiare. Alternativamente a questa storia, ne esisterebbe anche un'altra secondo la quale questi gatti venissero utilizzati a bordo delle navi per la guardia e la caccia ai topi, e si dice che gli stessi marinai abbiano selezionato i più mici capaci che si sono poi trasformati nell'attuale razza Maine Coon. In Italia questa razza è apparsa alla fine del 1900, molto tardi in confronto al mondo e all'Europa in generale, soltanto su un mensile sui felini e non nelle esposizioni: malgrado il grande ritardo rispetto al globo, adesso il Maine Coon è tra i gatti più diffusi e amati, ed è anche molto selezionato ed allevato in Italia. Purtroppo, però, si possono trovare esemplari simili o identici anche nei gattili italiani, che ospitano un alto numero di mici di razza Maine Coon. Caratterialmente il Maine Coon sarebbe un "perfetto gatto randagio", nel senso che si tratta di un gatto particolarmente vivace, attivo, vitale, amante dell'attività fisica, delle corse e delle arrampicate tipiche dei gatti: per questa ragione coloro che decidono di adottarne o acquistarne uno dovrebbero mettere in calendario l'idea di acquistare giochi che possano soddisfare la voglia di correre di questo gatto, ma anche piccole palestre appositi, "trespoli" e i classici giochi di attivazione mentale. E' anche un gatto particolarmente curioso, e per via di questo si tratta anche di un micio intelligentissimo, dalle capacità straordinarie e nemmeno troppo nascoste, dal carattere in grado di adeguarsi a qualunque circostanza. Non bisogna sfruttare le sue grandi capacità di adattamento per farlo vivere in un contesto che non gli si addice: anteponiamo ai nostri gusti in fatto di felini il benessere del gatto, e valutiamo se una determinata razza vivrebbe bene nel luogo in cui viviamo bene noi. E' un gatto che, nonostante il molto pelo, non soffre assolutamente il caldo e nemmeno il freddo: è quindi un micio particolarmente resistente, ma non per questo può essere lasciato perennemente all'aria aperta. Tag: gatto razza gatti carattere micio selezionato tratta lavatore storia Argomenti: alto numero, rivoluzione francese, gatto originario, grande ritardo Altri articoli del sito ad argomento Gatti del canale Animali ed affini: L'exotic Shorthair: gatto molto tranquillo e allegro Il siamese: forza, carattere e storia appassionante Lo Sphynx: bellezza particolare e carattere meraviglioso Le leggende sui gatti Il soriano: grandi caratteristiche nella semplicità Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Fior di passione di Matilde Serao (pagina 31) Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255) Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192) Diario del primo amore di Giacomo Leopardi (pagina 5) |
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