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Il gatto siberiano: ottimo per chi è allergicoInnanzitutto è bene precisare che non esistono gatti completamente anallergici: molte persone sostengono che basti adottare un gatto nudo, Sphynx, per debellare completamente il problema delle allergie, ma ciò non è vero perché molto spesso le problematiche che si vengono a creare non dipendono propriamente dal pelo, come si crede. Si tratta invece della proteina prodotta e messa in circolo dalle ghiandole sebacee dei gatti, tutti i gatti, ossia la Fel D1; sembra che il gatto siberiano ne produca in quantità molto minori. La storia del Siberiano, a parte la passione che nutrono verso di lui le persone allergiche, è molto antica (nonostante non si conosca molto delle sue origini): sembra che sia il progenitore e l'antenato di tutti i più importanti gatti dal pelo lungo e semilungo, a partire dal conosciutissimo Angora Turco, il Turco Var, il Maine Coon e il Norvegese delle Foreste. Si tratta quindi di un gatto che sin da subito è stato allevato, selezionato e "sfruttato" per dare vita a nuove razze; questo può significare solo che di lui erano particolarmente apprezzate le caratteristiche del mantello, che sebbene sia lungo non necessita di particolare attenzione, se non spazzolature quotidiane per districare i nodi che possono formarsi facilmente. Il gatto Siberiano (chiamato solo Siberiano, talvolta) ha origini russe ed è per questo motivo considerato la razza nazionale, anche se sembra che provenga anche dall'Ucraina; nessuno ha mai voluto effettuare studi approfonditi sulle sue origini, dato che pare certa la sua selezione e il perfezionamento delle sue caratteristiche morfologiche e caratteriali in Russia. Inizialmente, infatti, si trattava di un micio nato spontaneamente dall'incrocio dei gatti randagi che abitavano i monti Urali: successivamente, due estimatori della razza poco presente, esportarono una coppia di esemplari in Cecoslovacchia dando inizio alla grande diffusione di questa razza. Questi mici iniziarono a diffondersi dapprima negli Stati Uniti, poi anche in Europa prendendo sempre più piede, poi scomparendo e poi apparendo di nuovo come gatti domestici; attualmente è un gatto diffuso, molto amato anche in Italia, soprattutto per la sua fama di gatto anallergico. Attenzione, però: è giusto lasciarsi attirare da questa cosa, ma bisogna decidere di portare a vivere in casa un gatto di questo genere soltanto dopo essersi informati a dovere sui tratti caratteriali e su come bisogna comportarsi in sua presenza. Si tratta di un micio del quale bisogna saper conquistare la fiducia, molto timido e riservato, non aggressivo (al contrario, molto riflessivo) ma particolarmente indipendente. E' indispensabile per questo e per altri motivi che venga fatto socializzare sin da piccolo e venga abituato alla presenza di altri gatti, di cani ma soprattutto delle persone. Il Siberiano, però, sa anche legarsi al padrone in modo quasi morboso, dimostrandosi affettuosissimo, buono e fedele quanto e più di un cane. Nei maschi in modo più accentuato ma anche nelle femmine è il desiderio di libertà: un Siberiano che ha la possibilità di uscire potrebbe tardare molto a fare ritorno, addirittura scomparendo per settimane. Non preoccupiamoci troppo se tarda qualche ora o un giorno a tornare a casa ma, pur con la consapevolezza che questa è una caratteristica diffusa nella razza, preoccupiamoci di cercarlo senza sottovalutare la sua scomparsa. Insomma, il Siberiano è un gatto straordinario ma non è adatto a tutti: acquistiamolo solo se pensiamo di essere i proprietari adatti a lui. Tag: gatto gatti siberiano razza tutti persone sue pelo tratta Argomenti: pelo lungo, grande diffusione, grande taglia, gatto siberiano, meraviglioso gatto Altri articoli del sito ad argomento Gatti del canale Animali ed affini: Blu di Russia: un pelo che incanta Il persiano: bellissimo ma non solo Lo Sphynx: bellezza particolare e carattere meraviglioso L'exotic Shorthair: gatto molto tranquillo e allegro Il Maine Coon: bellezza e ottimo carattere Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni (pagina 165) Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (pagina 26) |
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