Frasi Belle - Le più belle frasi dolci e romantiche online e altro
|
||
Il dobermann: la leggenda e la splendida storia delle originiInnanzitutto bisogna assolutamente prendere in esame la diceria più diffusa sul conto del dobermann, quella che più di tutte le altre lo scredita agli occhi degli altri, soprattutto di chi non lo conosce affatto bene e non ama informarsi prima di discutere su questioni così delicate (perché per chi li ama sono particolarmente delicate). Si dice che il dobermann, per alcuni disturbi alla scatola cranica non meglio precisati, impazzirebbe all'età di sette anni, né un mese in più né un mese in meno, per via della compressione del cervello. E' inutile dire che una diceria come questa non ha alcun fondamento scientifico, assolutamente di alcun genere, ed ogni veterinario che si rispetti si impegna a smentirla: non ci sarebbe addirittura nemmeno la predisposizione genetica a malattie neurologiche di alcun genere. Della stessa leggenda è vittima il collie, altrimenti definito il pastore scozzese, ma non con la medesima insistenza che colpisce il dobermann. A parte questo, è un cane che non ha alcun tipo di problema caratteriale di base, e ammesso che possa sviluppare una problematica di questo genere da portarlo all'aggressività (e non alla "pazzia", come dicono in molti), di sicuro non è per via della scatola cranica che verrebbe inspiegabilmente compressa da una massa non meglio precisata. Bisogna perciò approfondire i dettagli, e questi nemmeno lo sono, su una specifica razza prima di screditarla e soprattutto di acquistarne un esemplare. La storia del dobermann, al contrario di quanto si dica, è davvero molto appassionante: il merito della creazione di questa razza straordinaria dalle mille capacità e peculiarietà viene attribuito a Friedrich Louis Dobermann, assiduo frequentatore di mostre di bellezza, appassionato di cani ed estimatore di una moltitudine di razze che a posteriori si potrebbero definire somiglianti a quello che poi divenne il dobermann come lo conosciamo attualmente. Dalle mostre di bellezza passò a quelle dove venivano esaminate le capacità di un cane nelle varie circostanze, ad esempio nella caccia o nella guardia alla casa, oppure nelle mille altre mansioni che venivano affidate (e in certi casi è ancora così) ai nostri animali domestici. Dalla fortissima passione per questi esemplari dal carattere così ricco di sfaccettature, dalla competenza e dall'incredibile creatività, nacque un cane creato sulla base di ciò che lui pensava dovesse essere l'animale da compagnia ideale: si selezionò la dedizione verso il proprietario, l'amore verso i membri della famiglia, il coraggio, la velocità e la capacità di difendere il proprietario, la proprietà e difendersi. Fu da questo encomiabile miscuglio di qualità che nacque il dobermann.
Come ormai abbiamo capito, il carattere, al contrario di quanto si possa credere, è davvero molto bello e ricco. E' un cane versatile, capace di fare quasi qualunque cosa, ottimo difensore di chiunque ma anche fidatissimo cane da compagnia, stabile caratterialmente, affatto imprevedibile. Non ha bisogno di un'educazione particolarmente rigida ma personalizzata: di sicuro non si può abbandonare a se stesso nel momento dell'educazione, quando il cucciolo diventa un dobermann adulto affidabile, educato e ben disposto verso i suoi simili. Mettiamo da parte i pregiudizi e, solo dopo esserci informati, scegliamo una delle migliori razze del panorama cinofilo! Tag: dobermann cane razza genere carattere mille bellezza scatola proprietario Argomenti: assiduo frequentatore, problema caratteriale, mille capacità, encomiabile miscuglio, ottimo difensore Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Splendore e forza dei cani nordici Le esposizioni di bellezza per i cani Betta splendens: caratteristiche del pesce combattente Le razze di cani adatte ai bambini Criceto di Roborowskij, il più piccolo del mondo Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il fiore di Dante Alighieri (pagina 17) Ricordi di Parigi di Edmondo De Amicis (pagina 41) Romanzo d'una signorina per bene di Anna Vertua Gentile (pagina 22) Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255) Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) |
||