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I bassotti: vivacità nel corpo di un piccolo caneLa razza di questo amato e delizioso cane è particolarmente antica, difatti sembra che i primi dipinti e le prime raffigurazioni risalgano al Medioevo. Il nome intero è "bassotto tedesco" (Dachshund in lingua originale, "hund" significa cane) ed è, come sarà facile capire, dovuto alle origini: questa razza è infatti nata in Germania e si è diffusa attorno alla fine del 1800 nella stessa Germania grazie al primo allevamento autoctono. Inizialmente il bassotto non era un cane da compagnia o da esposizione come lo è ora, ma un cane da caccia: vista la sua taglia particolarmente ridotta era facile per lui introdursi all'interno delle tane della piccola selvaggina, stanandola e portando fuori i cadaveri. E' stato anche utilizzato come cane per pista da sangue, per via del fiuto particolarmente sviluppato. La cosa che contraddistingue il bassotto tedesco, oltre il suo carattere vivace e tutte le qualità concentrate in un cane molto piccolo, è proprio la bravura nella caccia e lo sviluppatissimo istinto predatorio: è un cane che ama cacciare anche se cresciuto in casa le piccole prede di tutti i giorni, siano uccelli o piccoli topolini, ed è rimasta in lui la passione per le tane ristrette dentro cui introdursi (viene anche consigliato, infatti, l'acquisto di cucce 'coperte').
I bassotti tedeschi si distinguono, dal punto di vista del pelo, in: bassotto a pelo duro, con un pelo apparentemente ruvido al tatto ma in realtà morbido, bassotto a pelo lungo e bassotto a pelo corto, cioè il manto classico del bassotto. Anche per quanto riguarda la taglia ci sono delle differenze anche abbastanza chiare: possiamo trovare in tutti gli allevamenti il bassotto standard, un po' grande ma della taglia appunto più diffusa, il bassotto nano di taglia più ridotta in confronto allo standard, e per concludere quello di taglia inferiore rispetto a tutti gli altri, ovverosia il kaninchen. Non esiste, come invece si dice da molto tempo a questa parte, il "bassotto toy", così come non esistono il "maltese toy" e il "beagle toy": si tratta semplicemente di cani affetti da patologie serie quali il nanismo che vengono spacciati dagli allevatori poco seri come razze pregiate o rare da trovare, così rare che non sono neanche contemplate all'interno degli standard dello stesso bassotto tedesco. Se davvero volete un cane più piccolo di un bassotto kaninchen (e non ce n'è motivo, dato che è già un cane molto piccolo facilissimo da trasportare), sarà preferibile optare per un'altra razza davvero molto piccola, come ad esempio il chihuahua o lo zwergpinscher. La regola della preferenza per l'allevamento specializzato che alleva un solo tipo di cane vale anche, ovviamente, per l'allevamento che vende bassotti kaninchen, nani e standard: sarà sempre meglio scegliere un allevatore che si concentra su un'unica razza e quindi su un'unica tipologia, oltre al fatto che sarà indispensabile poter vedere i genitori, anche se questo vale per qualunque altra razza. Per concludere, bisogna ricordare che il bassotto ha un carattere piuttosto forte e necessita di attività fisica, anche considerando le sue origini e gli scopi per i quali veniva utilizzato: evitiamo di considerarlo un cane di appartamento che non può fare nient'altro e che non ha bisogno di nient'altro se non di coccole, e non consideriamolo un peluche, dato che ha una grande personalità ed è un cane vivacissimo con un grande potenziale! Tag: bassotto cane pelo razza taglia standard tedesco piccolo tutti Argomenti: pelo lungo, pelo corto, nazionale cinofilia, delizioso cane, nome intero Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Le esposizioni di bellezza per i cani Criceto di Roborowskij, il più piccolo del mondo Le classifiche delle aggressioni dei cani Il gatto siberiano: ottimo per chi è allergico Caratteristiche dei cani toy e consigli Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (pagina 26) L'arte di prender marito di Paolo Mantegazza (pagina 26) |
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