Dryas iulia: la farfalla più insolita del mondo

La fece scoprire al mondo, anche se qualche viaggiatore consumato o qualche grande esperto del settore la conosceva già, il National Geographic. Riscosse un grande successo perché, la Dryas iulia, emanava poesia anche solo dal nome e da tutti i suoi comportamenti: i meno appassionati o quelli che all'epoca non seguivano ancora le vicende legate alla farfalle, probabilmente non la conoscono. Ma dovrebbero, perché è un animaletto davvero speciale.

Lei, colore che può essere arancione acceso, molto simile a quello delle nostre amate farfalle monarca, oppure giallo limone, altrimenti anche un bianco latte, ma sempre tutti colori molto accesi e vivaci, non si trova in Europa né in Italia. Anzi, si trova in un luogo molto lontano dove tutti cercano di salvarla dall'estinzione, lei come gli altri animali che le permettono di continuare a vivere, perché la situazione è sempre più disperata: naturalmente la Dryas iulia si trova in Amazzonia, dove la deforestazione le sta iniziando ad impedire di vivere normalmente, facendo la cosa che ama di più, che le permette di vivere come viveva da quando la sua specie esiste. Ed è anche la cosa che l'ha fatta conoscere a tutti, anche a coloro che di farfalle non si sono mai interessati: bere le lacrime delle tartarughe del territorio. Proprio così. Nel reportage del National Geographic le si vedeva raggiungere le enormi tartartughe appena uscite dall'acqua, per precipitarsi a bere le loro lacrime; è un rituale che ha fatto filosofeggiare moltissime persone, perché, a parte il fatto che i gruppi di Dryas iulia non si dividono mai creando una suggestiva atmosfera di convivialità, amore e amicizia tra simili, sembrerebbe proprio che con le loro ali queste farfalle siano intenzionate a consolare le tartarughe asciugando le loro lacrime. In realtà successivamente, come si poteva intuire, si è scoperto che non fanno la cosa sempre con gli stessi esemplari che imparano a conoscere, ma che lo fanno con tutte le tartarughe che le circondano ed anche con gli alligatori. È un rituale importante per nutrirsi prima di avviare la riproduzione e la deposizione delle uova, perché le lacrime, all'incirca come quelle umane, sono particolarmente ricche di sodio e di vari minerali utili per il metabolismo delle farfalle.

Tutte cose, quelle contenute nelle lacrime di tartaruga ed alligatore, che consentono agli esemplari di Dryas iulia a rifocillarsi a dovere e a rimettersi in sesto prima di avviare il procedimento della riproduzione. Un modo, quindi, di mettersi in forze per trasmettere la salute anche ai piccoli, un rituale che ormai va avanti da sempre e che non smette di affascinare anche tutti gli esperti: anche perché è una cosa davvero senza precedenti, che non succede con nessun'altra tipologia di farfalla. Il National Geographic, nel filmato ormai storico che fece conoscere le farfalle al mondo, spiegò che gli animali carnivori non faticano troppo a trovare il sodio; non vale lo stesso ragionamento per gli animali che invece la carne non possono e non vogliono mangiarla. Per questa ragione, le farfalle Dryas iulia si sono intelligemente adattate, cercando lo iodio nelle lacrime degli altri. Quanto alle tartarughe, non è mai stato chiarito nulla a proposito: si pensa che però non siano infastidite da questa tradizione.

Della Dryas iulia, oltre questo sappiamo che vola molto velocemente, un po' come le farfalle che migrano. Quando è sotto forma di bruco, non riesce a nutrirsi di lacrime e per questa ragione la sua alimentazione è soprattutto a base di passiflora, una pianta calmante che è facile reperire dalle sue parti. Da adulta, non va avanti solo con le lacrime ma anche con il nettare.

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