Come calmare un cane

A volte succede che un cane si agiti, ma bisogna vedere per quale ragione manifesta quest'ansia od anche in che modo lo fa. Un cucciolo o un cane adulto esagitato potrebbe semplicemente manifestare i suoi problemi con l'abbaio, che potrebbe infastidire tutto il vicinato, oppure tremando e comportandosi da cane ansioso. Bisogna agire tenendo in considerazione che, più che correggere gli atteggiamenti che il cane assume quando è in ansia, bisogna agire sul problema risolvendolo, perché evidentemente il cane non si sente a suo agio in determinate circostanze ed esattamente come si fa con l'ansia per le persone bisogna risolvere il problema direttamente alla radice, senza rimandare.

Alcuni proprietari pensano che il cane, quando assume atteggiamenti ansiosi, ossia trema, curva la schiena, o si immobilizza (la tecnica di immobilizzazione è tipica del cane fobico o estremamente agitato, ed è comune trovarla nei cani e nei cuccioli deprivati, ovverosia che non hanno avuto alcuna socializzazione né impregnazione), stia semplicemente facendo dei dispetti allo scopo di evitare alcune cose. Ad esempio, se prima di fare il bagnetto le pupille del nostro cane si dilatano, oppure si agita manifestando i sintomi di cui sopra, facciamogli e facciamoci la cortesia di non pensare che stia tentando di evitare una situazione che lo mette a disagio ma che si senta realmente a disagio, e che quindi si stia sentendo in un certo senso male. E perciò non dovremo evitare di lavare il cane, che soprattutto in certe occasioni avrà la necessità di essere lavato con molta attenzione, ma dovremo fargli prendere fiducia e non parlare, non strillare perché vuole uscire dalla vasca, non rincorrerlo istericamente per tutta la casa: insomma, noi per primi dovremo mettere da parte l'ansia per calmare il nostro animale domestico, altrimenti non riusciremo a fargli superare le sue fobie. Indaghiamo sul suo passato. Alcuni cani si agitano quando vedono un determinato tipo di mattonelle perché potrebbero essere stati maltrattati o aver passato un pessimo periodo della loro vita in una casa che a livello estetico era molto simile, per questo motivo dovremo far prendere confidenza a poco a poco con l'ambiente al nostro cane. Se la sua fonte di ansia è il citofono, o gli ospiti che arrivano, facciamo in modo che qualcuno vada ad aprire al posto nostro e nel frattempo distraiamo il cane, facciamogli associare positivamente le visite degli estranei, prendiamo una pallina e facciamolo svagare, oppure chiediamo cortesemente agli ospiti di accarezzare il nostro cane (ammesso che lui gradisca questo tipo di attenzioni) approcciandolo prima nel modo corretto.

È indispensabile tenere in considerazione l'idea di rivolgerci all'educatore cinofilo nel caso non riuscissimo a tenere a bada il problema completamente da soli. Differenziamo un cane che diventa ansioso in alcune occasioni, quando va in macchina o quando suonano alla porta, quando andiamo dal veterinario e riconosce le strade oppure quando vede una determinata persona o sente uno specifico suono, da un cane fobico che è sempre perennemente agitato e che si agita al minimo rumore. Se pensiamo che il nostro cane possa essere fobico, probabilmente non potremo gestire la situazione da soli.

Curiosità: nel contesto delle frasi belle, parte di questi concetti viene trattata nel libro Nuove storie d'ogni colore con la seguente bella frase:

"L'oste, il sor Fabrizio, un ometto rossiccio con una piccola virgola al posto della barba, che porta gli anellini d'oro negli orecchi, non osa rifiutar mai nulla ai signori pubblicisti che gli possono restituire il cento per uno: e se due buoni amici della stampa desiderano, come nel caso nostro, farsi un occhiello nel ventre senza molto rumore, offre dietro un modesto compenso il suo salone, purchè si faccia presto e si conservi il segreto"


Evitiamo di manifestare la nostra ansia se temiamo che il nostro cane possa agitarsi di conseguenza. Se lo portiamo dal veterinario e siamo preoccupati per un eventuale diagnosi, ed il nostro cane generalmente si agita quando si trova in sala d'attesa, respiriamo profondamente, giochiamo con lui, comportiamoci normalmente come se fossimo semplicemente in un luogo chiuso dopo una passeggiata e non dal medico. L'addestramento, in casi come questo, potrà essere particolarmente utile poiché fonte assoluta di distrazione. Il cane, inoltre, si sentirà utile e realizzato. Valutiamo attentamente il da farsi perché, non dimentichiamolo, il primo a soffrire è sempre e comunque il nostro cane.

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