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Come approcciare un cane sconosciutoIn linea generale è sempre preferibile non approcciare i cani che non si conoscono, anche se sembrano apparentemente socievoli e ben disposti; le aggressioni non sono assolutamente frequenti come può sembrare, ma è meglio evitare qualunque tipo di approccio se non siamo in grado, anche per evitare di infastidire senza motivo l'animale. Ad ogni modo, se abbiamo già visto altre volte l'animale o comunque desideriamo avvicinarci a lui, dovremo innanzitutto compiere la cosiddetta “mezzaluna”, ovvero approcciare il cane lateralmente e non frontalmente; questo gesto non manifesta dominanza o sfida, al contrario dell'approccio frontale. A questo punto bisognerebbe piegarsi sulle proprie gambe, senza andare in avanti verso l'animale, e tendere verso di lui la mano senza agitargliela davanti al muso, attendendo che si avvicini ad annusarla. Mentre facciamo tutto ciò, dobbiamo prestare attenzione a non comunicare dominanza con le altre parti del corpo, ovverosia senza guardarlo negli occhi, senza spalancare le braccia. Se il cane si avvicina ad annusare e appare tranquillo (ad esempio ansima), possiamo iniziare a toccarlo, preferibilmente sotto la gola. Al contrario di quanto moltissimi pensano, lo scodinzolamento non è per forza sinonimo di gioia, contentezza o soddisfazione: più di frequente si tratta di agitazione se la coda è alzata, paura o disorientamento se la coda è bassa.
In ogni caso, anche comportandosi in questo modo, non è escluso che il cane non si alteri per le “coccole non richieste”: è per questa ragione che è sempre indispensabile chiedere al proprietario se il suo cane si può toccare, è socievole e 'sopporta' o gradisce le coccole degli estranei. Anche se può sembrare brutto a dirsi, anche questo non ci da una certezza assoluta: non è detto che il cane sia già stato approcciato altre volte e che quindi il padrone abbia avuto modo di vedere il suo comportamento, né che il cane sia stato correttamente socializzato da piccolo. Per quanto riguarda i cuccioli, anche è sempre giusto comportarsi come abbiamo indicato sopra, dovrebbero esserci meno problemi: anzi, proprio per via della socializzazione, è giusto che un cagnetto di un'età inferiore a cinque-quattro mesi venga avvicinato e toccato dagli sconosciuti, affinché non si dimostri aggressivo o spaventato in futuro, quando sarà diventato adulto. Ritornando al cane già in età adulta, è sempre bene ricordare (per quanto possa sembrare strano pensarlo) che qualunque cosa succeda sarà il cane ad essere definito colpevole ed, eventualmente, soppresso, e saremo noi ad essere morsi o peggio. Bisogna assolutamente tenere a mente che tutte queste regole non valgono per i cani randagi: si può pensare di avvicinarsi a loro, se sono di taglia piccola, per prenderli in braccio ed eventualmente portarli a casa o dal veterinario, ma in qualunque caso se avvistate un cane randagio apparentemente in buona salute, è bene rivolgersi alle Forze dell'Ordine, i Vigili del Fuoco o chiamare la sede più vicina dell'Ente Nazionale Protezione Animali, anche se non è detto che quest'ultima abbia sufficienti volontari sul territorio per portare a termine l'operazione. Per concludere, al contrario di quanto affermato finora, non bisogna temere i cani né pensare che siano tutti pronti a mordere e ad attaccare: semplicemente è buona norma prendere delle precauzioni se si tratta di cani sconosciuti, e mettere in pratica piccole e semplici regole per scongiurare qualunque rischio, che metterebbe a repentaglio sia la vostra vita che quella del cane. Tag: cane cani sempre dominanza volte approcciare contrario motivo sembrare Argomenti: linea generale, cane randagio, forza sinonimo, nazionale protezione Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Pet therapy: cos'è e quali cani vengono impiegati I terrier di tipo bull e i calming signals Come far smettere di abbaiare un cane American Staffordshire Terrier Guinzaglio o pettorina, la diatriba tra i cinofili Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) Il fiore di Dante Alighieri (pagina 17) L'arte di prender marito di Paolo Mantegazza (pagina 26) La trovatella di Milano di Carolina Invernizio (pagina 17) Le rimembranze di Giacomo Leopardi (pagina 1) |
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