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Cani bagnino: cosa sono, cosa fanno e le loro razzeInnanzitutto bisogna considerare che non c'è una razza precisa impiegata per il salvataggio in acqua, e che alcune specifiche razze (quelle da riporto in acqua, appunto) sono generalmente più adeguate per questo compito, ma in seguito ad un ottimo addestramento più o meno tutti i cani possono svolgere senza problemi un compito di questo genere. La bravura del cane da salvataggio in acqua prescinde dalla taglia, generalmente: ciononostante è più frequente individuare come cani bagnino le taglie grandi, unicamente a causa della maggiore facilità nell'addentare e trasportare la persona che sta per annegare. In questo, magari, una taglia piccola avrebbe più difficoltà, ma si tratta soltanto di questo e non di "bravura" nel salvataggio. Detto ciò, un tempo venivano impiegati solo Terranova; con il passare del tempo e con l'affermarsi, anche grazie alla selezione, di labrador e golden dall'ottimo carattere è stato stabilito di inserire come cani da salvataggio in acqua anche questi retriever. Per questa ragione la loro diffusione sulle spiagge è aumentata notevolmente: questo ha contribuito alla diminuzione dei Terranova impiegati come cani bagnino, ma non alla loro totale scomparsa dalle spiagge, date le particolari capacità che cani di altre razze possono avere in minore quantità.
I Terranova sono stati utilizzati molto a lungo per via della loro propensione all'apprendimento, per la docilità e l'equilibrio del carattere. Talvolta questo cagnolone dalle grossissime dimensioni può dimostrarsi anche testardo, ma a seguito di una buona educazione fin dai primi mesi di vita non si presentano problemi di nessun genere. Il Terranova ha sempre dimostrato una capacità eccellente nelle attività di salvataggio, ed infatti come abbiamo detto non è stato completamente sostituito dal labrador: quest'ultimo è conosciuto come cane per la pet therapy, che eccelle in quasi tutti i campi, oltre ad essere considerato un cane superlativo come animale da compagnia, con il quale si può correre ma soprattutto giocare al lancio della pallina. Non sono solo i due retriever principali, golden e labrador, ad essere impiegati in queste attività: è meno diffuso ma comunque utilizzato anche il Flat-Coated Retriever, dalle origini piuttosto simili a quelle del labrador e del golden, ed è più noto in altre zone dell'Europa il Cao de Agua Portugues (cane da acqua portoghese) ma comunque utilizzato in alcune spiagge italiane. Indipendentemente da tutti i "tratti distintivi" (taglia, razza, età, origini) dei cani da salvataggio in acqua, l'elemento fondamentale e sul quale si deve contare in qualunque momento della carriera di cane bagnino è il bellissimo binomio uomo-cane che in tutti i campi si deve venire a creare sin dai primi mesi di vita, e deve essere alimentato con moltissima costanza ma soprattutto passione e amore da parte dell'umano. Il cane bagnino dovrà convivere e condividere ogni momento dell'addestramento con il suo proprietario e, se possibile, condurre anche tutta la vita con lui. Questo si può definire forse l'unico punto fondamentale di tutto il percorso che affronterà il cane e che ovviamente dovrà affrontare anche il suo conducente. Insomma, non dimentichiamo di metterci in gioco prima del nostro cane e soprattutto teniamo presente che l'addestramento sarà anche per noi! Tag: cani acqua cane salvataggio bagnino terranova labrador tutti vita Argomenti: gergo tecnico, maggiore facilità, lampante utilità, ottimo addestramento, totale scomparsa Altri articoli del sito ad argomento Cani del canale Animali ed affini: Le razze di cani adatte ai bambini Adozione di cani che vivono all'estero L'adozione di un cane anziano I levrieri: storia, carattere e situazione nel mondo Pet therapy: cos'è e quali cani vengono impiegati Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Marocco di Edmondo De Amicis (pagina 74) Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255) Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4) I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13) Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) |
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