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Le pratiche da disbrigare per il matrimonio
Innanzitutto, prima di capire quello che faremo, bisogna decidere se faremo un semplice matrimonio civile o prediligeremo la cerimonia cattolica. Non dobbiamo dimenticare che la già lunga procedura è stata semplificata negli ultimi anni grazie ad una legge specifica, ovvero quella Bassanini, che ha consentito una consistente diminuzione dei tempi. Dopo aver stabilito in tutta calma se il nostro sarà un matrimonio civile o che seguirà il rito cattolico, inizieremo ad informarci sulle pratiche burocratiche da sbrigare. Se abbiamo deciso di convolare a nozze in comune, seguendo il rito civile, dovremo recarci (o far recare il nostro promesso sposo o la nostra promessa sposa) nell'Ufficio di Stato Civile più vicino a noi, richiedendo l'appuntamento per la promessa di matrimonio, e naturalmente firmando la documentazione richiesta. La firma non dovrà essere applicata anche dall'altro componente della coppia, ma bisognerà firmare un suo documento che ci incaricheremo di portare al Comune di Residenza, quando fisseremo la data per le promesse. Per il momento non ci resterà che attendere il giorno in cui chi di dovere ci contatterà per elencarci le date in cui è possibile effettuare il matrimonio; noi ne sceglieremo una tra quelle che ci verranno date, e sarà quella (naturalmente) la data nella quale ci sposeremo. Finito questo punto, dovremo portare a termine il cosiddetto "Consenso", ovverosia il momento in cui un testimone ed un genitore si recheranno presso il Comune di Residenza, anche per dare il via alla pubblicazione dei manifesti in comune, dove ci saranno scritte le nostre informazioni, il luogo, la data e l'orario del nostro matrimonio. Nel caso in cui con il genitore ci fossero problemi di qualche tipo, oppure non avesse modo di dirigersi in Comune, daremo il nostro certificato di nascita (non ci sarà bisogno di quello di nostro marito o nostra moglie). Alla conclusione del periodo nel quale troveremo esposti i succitati manifesti (circa una settimana, generalmente otto giorni), otterremo il nulla osta per la celebrazione delle nozze, ed entro 180 giorni da quella data dovremo convolare a nozze. A questo punto non ci resterà che compiere il grande passo, poiché la cerimonia sarà conclusa. Se abbiamo invece stabilito che il nostro sarà un matrimonio religioso, dovremo portare in chiesta il certificato di battesimo di entrambi gli sposi, il certificato di libero ed il certificato di cresima; sia quest'ultimo che quello di battesimo, possono essere richiesti nella nostra parrocchia di riferimento. A questo punto non dovremo far altro che partecipare al corso matrimoniale, per poter ottenere in seguito l'apposito attestato di frequenza che dovremo presentare. E' in ogni caso bene ricordare che non si può effettuare il matrimonio con cerimonia religiosa se uno dei due sposi non è mai stato battezzato. Anche questa è una scelta che va ben ponderata, per decidere anche a quale tipo di cerimonia gradiranno assistere i nostri ospiti e per fare la scelta che si addice di più a noi e alla nostra famiglia. Arrivati fin qui si può dire che non resta altro che scegliere l'abito, il luogo, e tutti i dettagli per avere il matrimonio che abbiamo sempre sognato! Tag: matrimonio comune cerimonia data certificato civile nostra luogo noi Argomenti: lungo cammino, matrimonio civile, semplice matrimonio, consistente diminuzione, semplice matrimonio civile Altri articoli del sito ad argomento Matrimonio del canale Amore ed affini: Matrimonio civile e matrimonio religioso Come vestirsi ad un matrimonio Dodecanneso, le 12 Isole greche Quando sposarsi in spiaggia e perché Il matrimonio in casa Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36) Il conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni (pagina 11) Intrichi d'amore di Torquato Tasso (pagina 36) La sposa persiana di Carlo Goldoni (pagina 15) Le femmine puntigliose di Carlo Goldoni (pagina 19) |
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