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Come affrontare la paura del tradimento
La paura del tradimento è molto spesso immotivata, per questo ragione, per dissuaderci, è necessario pensare razionalmente. Sediamoci, scegliamo un momento tranquillo della nostra giornata e, anche prendendo nota, teniamo in considerazione tutti gli indizi che potrebbero farci pensare ad un vero, reale tradimento. Nostro marito o il nostro convivente torna a casa tardi e non giustifica il motivo per cui fa ritardo? Ci ha detto che andava a lavorare e abbiamo scoperto che quel giorno l'ufficio era chiuso? Oppure abbiamo letto casualmente dei messaggi piuttosto compromettenti che ci hanno fatto pensare? Se ci sono cose che possano seriamente farci pensare ad un tradimento, allora possiamo pensare di affrontare seriamente l'uomo con cui viviamo senza riempirlo di domande senza dare giustificazioni di alcun genere. Portiamolo in disparte, facendo attenzione che non sentano i nostri bambini se ci sono, e chiediamogli se pensa di non essere più innamorato di noi oppure se ha intenzione di cambiare vita in qualche modo. Molto spesso si usano metodi coercitivi per far confessare ai propri mariti se ci tradiscono, ma è il caso di mettere a proprio agio una persona se pensiamo che possa rivelarci la verità che ancora non sappiamo con certezza. Se ci comportiamo in modo ragionavole, saggio, tranquillo, senza gridare o fare sceneggiate, avremo maggiori probabilità che nostro marito confessi oppure ci tranquillizzi in modo definitivo. Se c'è un grande rapporto possiamo anche chiedergli gentilmente e con calma di dare dimostrazione del fatto che non c'è stato alcun tradimento, facendolo magari parlare con la persona che sospettiamo essere la sua amante o in altro modo. Se però mancano elementi in grado di farci pensare ad un possibile tradimento, allora molto probabilmente staremo soltanto fantasticando a causa dei litigi frequenti o di altre problematiche simili a questa. Se è così, non dobbiamo dimenticare che spesso il litigio scatena il tradimento perché la persona si sente insoddisfatta della propria vita fra le mura domestiche, e non è il contrario: non è detto che nostro marito sia scontroso a causa del fatto che si è innamorato di un'altra persona, ma perché forse non si trova più bene in nostra compagnia o stanno sorgendo altri problemi. Se ci rendiamo conto di pensare sempre e solo a questo aspetto, se non facciamo altro che indagare ossessivamente, spingeremo davvero a mettere in piedi un tradimento che ancora non c'è stato e in particolar modo dovremo tenere in considerazione l'idea di andare da un medico. Voler trovare ossessivamente dei lati negativi nella nostra relazione o voler sentirci dire che siamo state tradite, potrebbe essere indice di un disturbo mentale slatentizzato dagli eventi. Quindi, rivolgiamoci ad un medico. Se vogliamo davvero essere sicuri della nostra relazione, se ci è possibile, parliamo. Parlare è il primo ingrediente per far funzionare qualunque tipo di relazione, con parenti o amici e a maggior ragione con fidanzati o mariti. Esprimiamo i nostri dubbi con tranquillità, parliamo dei nostri problemi, delle nostre ossessioni ma anche delle nostre certezze, parliamo di quelli che sembrano essere nostri difetti, come voler essere sospettosi a tutti i costi, insomma esprimiamoci con naturalezza e semplicità e certamente i nostri problemi andranno verso la risoluzione. Tag: tradimento pensare essere nostra persona fatto relazione marito mettere Argomenti: disturbo mentale, momento tranquillo, grande rapporto Altri articoli del sito ad argomento Vita di coppia del canale Amore ed affini: Come gestire una serena convivenza Come sapere se abbiamo trovato la nostra anima gemella Come annunciare una gravidanza ai propri genitori Significato dell'azalea Come annunciare una gravidanza al proprio marito Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192) Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni (pagina 18) L'Olimpia di Giambattista Della Porta (pagina 19) La strega ovvero degli inganni de' demoni di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (pagina 22) |
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